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Il volo

By 2 Marzo 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un po’ di tempo che il volo Roma – Barcellona e ritorno era diventato quasi un abitudine. Ogni fine settimana giovedì o venerdì appena finito il lavoro, Vueling portava Enrica a Barcellona e la domenica sera la riportava a Roma. Gli assistenti di volo ormai la conoscevano e fatta amicizia qualche volta la invitavano a spostarsi nelle prime file dove erano rimasti posti liberi più comodi e spaziosi.
Quel venerdì l’aereo era mezzo vuoto e l’invito ad occupare la prima fila fu molto gradito.
Enrica si sistemò vicino al finestrino e tutta la fila di poltroncine rimase vuota. Le assistenti di volo chiusero anche le tende che separavano le prime file dal resto dell’aereo e il volo dopo un po’ decollò.
Non era passata inosservata Enrica da parte degli assistenti di volo e dei piloti e quel giorno successe qualcosa.
Antonio un co pilota di origine italiana era di trasferta per effettuare quel volo al ritorno dell’aereo a Roma e viaggiava come viaggiatore. Aveva visto tante volte Enrica e ne era stato colpito al punto che scelse di sedersi accanto a Lei pur avendo altri posti liberi.
Le rivolse la parola e per un po’ scambiarono opinioni come due vecchi amici. Il suo sguardo la guardava insistentemente negli occhi e le sorrideva quando iniziò a farle dei complimenti. Sei bella, mi piaci.
Enrica era un po’ imbarazzata ma non evitò gli sguardi insistenti anzi li contraccambio con qualche sorriso. Antonio lo vide come un incoraggiamento e in modo discreto appoggiò la mano sul ginocchio di Enrica la quale indossava una gonna che lo lasciava scoperto. La mano iniziò a muoversi e ad accarezzare la gamba salendo verso la coscia. Gli sguardi e le parole non bastavano più allora Antonio si avvicinò al suo viso e provo a baciarla. Lei non fu sorpresa, inizialmente non partecipo, ma poi il sapore delle labbra di Antonio la attrasse al punto che la sua lingua iniziò a cercare la lingua di lui e il bacio continuo intensamente . La mano di Antonio intanto sali lungo le cosce che Enrica allargo leggermente per facilitare l’operazione. Il bacio diventò sempre più appassionato interrotto solo da”sei bellissima, ti voglio” mentre la mano ormai aveva raggiunto le mutandine che Antonio senti umide dall’eccitazione. Spostare le mutandine era l’obbiettivo successivo e Antonio si stava impegnando in tal senso quando Enrica iniziò a dire “fermo ti prego, ci possono vedere”, ma Antonio non poteva e non riusciva a fermarsi e prima una e poi due dita entrarono nella fica di Enrica. Seguirono deboli lamenti “ti prego fermati” ma un soprabito appoggiato sul sedile libero risolse il problema e copri a mo di coperta le gambe di Enrica ma anche quelle di Antonio. A quel punto Antonio continuò ad accarezzare profondamente la fica di Enrica e presa la sua mano la portò sulla patta dei pantaloni facendo sentire la carica di eccitazione che il suo cazzo stava provando. A quel punto Enrica perse ogni remora abbasso la cerniera sposto i boxer e tirò fuori il cazzo di Antonio che svettò nella sua rigidità. Si guardavano si baciavano e si masturbavano a vicenda.
Subito dopo aver preso in mano il cazzo di Antonio Enrica iniziò a muovere lentamente la mano su e giù quando Antonio la spinse in basso con la testa e Lei si trovò con la bocca a pochi centimetri dallo stesso, allora iniziò a leccarlo e incurante di dove si trovavano lo prese tutto in bocca praticando un pompino con estrema soddisfazione per Antonio che apprezzo molto la situazione.
Mentre Enrica si godeva con soddisfazione il cazzo di Antonio le mani di Lui cercarono il seno di Enrica infilandosi nel décolleté spostando il reggiseno fino ad arrivare ad accarezzare i capezzoli prima di uno e poi di tutti e due i seni.
Il volo proseguiva tranquillo mentre il godimento prendeva sempre maggiore intensità. Gli assistenti di volo avendo capito la situazione, per non disturbare evitarono accuratamente di attraversare l’area dove si consumava il rapporto tra Antonio ed Enrica. Ormai il coinvolgimento era totale, quando il pilota dell’aereo annuncio che l’aeroporto di Barcellona era vicino e stava per iniziare la fase di avvicinamento allo stesso.
I due amanti si guardarono e capirono che il tempo a disposizione stava per finire senza che nessuno dei due avesse raggiunto il massimo del piacere.
Allora la decisione reciproca fu quasi immediata e senza dire una parola spontaneamente Enrica tirò verso l’alto la gonna mentre le mani di Antonio abbassavano e toglievano le mutandine fradice di umori. Antonio apri la cintura dei pantaloni e il cazzo più libero svettava verso l’alto in tutta la sua durezza pur rimanendo seduto mentre Enrica dando la schiena alla faccia di Antonio si sedette sulle gambe dello stesso e con un leggero movimento si infilò tutto il cazzo nella fica lubrificata a dovere da quanto era successo. I movimenti di Enrica facevano andare su e giù tutto il suo corpo accompagnati dal movimento dal basso verso l’alto del cazzo di Antonio il quale penetrava profondamente la fica.
Gli altoparlanti annunciarono l’inizio della fase di atterraggio mentre l’orgasmo contemporaneamente e intensamente raggiunse Antonio ed Enrica.
Il tempo era finito, pochi minuti per ricomporsi e l’aereo atterrò. Le tendine di separazione con resto dell’aereo furono aperte e mentre i passeggeri si preparavano a scendere Enrica salutò Antonio.
Alla prossima.

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