Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Incidente a Porta Ticinese

By 25 Ottobre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Giornata nera oggi, sono in ritardo come al solito e tutte le strade bloccate. Porta Ticinese poi &egrave sempre un incubo, 20 semafori tutti rossi per girarci intorno!

Eccolo il verde, scatto approfittando di un varco ma…cosa fa?

Una barbona ubriaca si lancia sul passaggio pedonale, frenata brusca, la barbona impreca, BOOM…l’auto che mi seguiva non &egrave stata altrettanto rapida nel frenare.

E così, 4 frecce accese accosto e addio mattinata…guardo l’orologio imprecando contro la barbona, il semaforo e te…studentessa universitaria distratta, che ti concedi il lusso di andare in giro in giapponese ibrida.

Ti guardo, scossa e sconvolta, farfugli qualcosa mentre parlo di libretto, assicurazione, CID…parole sconosciute al tuo status di privilegiata.

Capisco che non ne uscirò rapidamente, la mia auto appena un graffio, la tua un paraurti distrutto.

Guardi anche tu, capisci che questa distrazione ti costerà cara, assicurazione, carrozziere, e per ultimo anche tua mamma…sei nel panico. ‘Cosa devo fare, mi spieghi per favore, mi scusi, non volevo’ continui a ripetere, fino a quando non incroci il mio sguardo e rimani pietrificata. Un brivido scorre lungo la tua schiena, ipnotizzata segui le mie parole, ‘Non preoccuparti, adesso troveremo un modo per sistemare tutto’, ti dico e tu annuisci.

Tua mamma al telefono continua a chiedere cosa &egrave successo, la tranquillizzi, dici che &egrave tutto sotto controllo, ci parlo anche io, l’assicuro che non ci sarà necessità di denunciare il sinistro, la situazione &egrave sotto controllo e sto trovando un accordo con te, che sei molto disponibile.
Arrossisci, sei imbarazzata, abbassi lo sguardo, mentre, ascoltando queste parole, senti il dorso della mia mano sfiorare i tuoi capezzoli sulla camicia. Incredibile a dirsi, senti una vampata dentro di te. E’ eccitazione quella che ti sta attraversando, non capisci come sia possibile ma non riesci a sottrarti ai segni evidenti, mordi le labbra, tesi i nervi, i tuoi capezzoli spingono.

Un rapido incrocio di sguardi e sei a casa mia, immobile davanti a me, silenziosa, in attesa che le mie mani ti accarezzino ancora. Scorre l’indice sulle tue labbra, giù, verso il collo, sgancia i bottoni della camicia, scorre sul bordo del morbido tessuto che racchiude i tuoi seni sodi e tesi. Giù ancora il dorso della mano lungo il ventre, hai gli occhi chiusi adesso, le labbra socchiuse, il respriro affannato, ansimante, mentre slaccio i bottoni e faccio cadere la gonna. Un urlo soffocato esce dalle tue labbra, la mia mano, di taglio sta strofinando sul tuo slip fradicio’mentre sussurro nelle tue orecchie ‘Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto, puttana’.

P69

Leave a Reply