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INSODDISFAZIONE

By 26 Novembre 2013Febbraio 9th, 2020No Comments

Carlo ha tutto per essere sereno, se non felice. E’ titolare di uno studio di consulenza fiscale e tributaria con un discreto giro di clienti e che gli frutta un buon reddito . Ha una bella moglie, Paola, che lo ama. Non hanno figli nonostante i dodici anni di matrimonio ma il problema, visto che Paola ha solo 30 anni (a fronte dei suoi 42) si può affrontare con calma.
Eppure &egrave insoddisfatto. Una sensazione di vuoto, di ‘assenza’ che lo opprime.
Molto uomini sono così, anziché godere di ciò che hanno vanno in cerca di quello che non hanno, illudendosi sia ciò che li condurrà ad una piena felicità.
Nel caso del nostro amico tale ricerca può riassumersi in un termine: la trasgressione.
Lui e Paola si sono sposati dopo pochi mesi di fidanzamento, Paola aveva solo diciotto anni e doveva ancora finire il Liceo. I genitori della ragazza osteggiavano il loro rapporto a causa della differenza di età, inoltre quando il padre di lei era caduto preda di una malattia che in pochi mesi lo avrebbe portato alla tomba i loro incontri si erano diradati ulteriormente per le lamentele di padre e madre e lui aveva tagliato la testa al toro, le aveva proposto di sposarsi con la scusa di ‘Offrire al Papà la possibilità do saperla sistemata’.
Il matrimonio era stato felice, lei era dolce e affettuosa ma non molto intraprendente nell’intimità ad esempio Carlo ripensava agli avvenimenti della domenica mattina precedente.
Lui si era svegliato con una discreta erezione e voglioso di possedere la mogliettina.
Aveva atteso che anche lei aprisse gli occhi, quindi aveva iniziato a baciarla, lei aveva risposto tiepidamente, lamentando di essere ancora insonnolita. Ma Carlo non aveva desistito, aveva iniziato a baciarla sul collo per poi scendere verso il seno, le aveva sollevato la maglia del pigiama di cotone per poter baciare i seni e il pancino, piatto e definito. Lei continuava ad opporre una blanda resistenza.
Le aveva abbassato l’elastico dei pantaloni e aveva visto le mutande bianche di cotone di tipo sportivo, aveva abbassato anche queste (con l’assistenza di Paola che aveva sollevato il bacino per permettergli l’opera) ed era sceso a leccare il suo sesso, infilando la lingua nel suo cespuglio di peli arrivando al clitoride.
Lei lo aveva coperto con il lenzuolo, lamentando il freddo, e lui aveva continuato l’opera. Quando la aveva sentita bagnata aveva introdotto un dito dentro di lei, cercando il punto g per stimolarla al meglio. Paola si stava bagnando ma appena lui aveva cercato di introdurre un dito dell’altra mano nell’ano lei aveva allontanato la sua mano e quando lui aveva insistito si era lamentata: ‘Mi fai male, smettila per piacere.’
Al che Carlo aveva deciso di soprassedere dalla penetrazione anale. L’aveva leccata fino a quando lei aveva iniziato a tremare in preda al piacere e lo aveva allontanato. Quindi, una volta ripresasi, si era voltata verso di lui e gli aveva detto:’Vuoi fare l’amore tesoro?’
Lui era eccitato come un toro e aveva cercato di avvicinare il suo cazzo alla bocca della moglie che lo aveva respinto con dolce fermezza:’No tesoro, oggi non ho voglia. Vienimi sopra.’
Carlo ricordava con rabbia il senso di frustrazione. Si era comunque rassegnato a posizionarsi sopra di lei, rigorosamente infilati sotto le lenzuola e l’aveva penetrata iniziando a muoversi con tutto il suo ardore dentro di lei. Lei gli aveva abbracciato la testa e gli aveva leccato il collo salendo fino all’orecchio, in silenzio.
A quel punto Carlo era esploso nell’orgasmo. Si era quindi coricato sulla moglie, con il fiato corto; lei dopo poco gli aveva chiesto di spostarsi in quanto la schiacciava. Appena lui era uscito da lei, prontamente, Paola si &egrave alzata dirigendosi verso il bagno. Carlo aveva sentito il rumore dello scorrere dell’acqua. Dopo dieci minuti era riapparsa praticamente vestita:
‘Tesoro vestiti che andiamo a fare colazione in pasticceria, poi a messa e a pranzo da mamma. Muoviti pigrone che ho fame!’ sembrava allegra, ma lui sperava di avere ancora qualche momento di intimità. Si era preparato di malavoglia ed era stato di cattivo umore per tutta la giornata pur cercando di non farlo trasparire in modo troppo evidente.
I loro rapporti erano su questa falsa riga da sempre, adesso si stavano anche diradando (non più tutte le settimane ma a settimane alterne) tanto che Carlo aveva cominciato a frequentare delle professioniste apprezzando la loro disponibilità e intraprendenza, ancorché prezzolata.
L’ultima volta che aveva cercato di proporre qualche gioco differente, portando a casa un vibratore e cercando di utilizzarlo per una doppia penetrazione, lei lo aveva apostrofato:
‘Tu guardi troppi filmati porno su internet e ti vengono queste idee. Io certe cose non le faccio e basta.’ Per due giorni non si erano parlati, e poi aveva dovuto essere lui a fare il primo passo per ricucire il dialogo.
Eppure non &egrave frigida, quando lui la lecca la sente fremere e godere; quando fanno l’amore lei raggiunge l’orgasmo e gli dice che gli &egrave piaciuto. Ma stop, niente di più, afferma di ritenere certe pratiche degradanti e di non essere ansiosa di provarle.
Carlo non &egrave uno stupido, queste considerazioni, questa insoddisfazione latente non la condivide con nessuno, ma forse nel suo atteggiamento qualcosa traspare.
E Luca deve averlo colto.
D’altronde Luca &egrave una persona fuori dal comune. Ha sessant’anni e dopo aver ereditato dal padre una piccola officina meccanica, ha inventato una tecnica per automatizzare delle saldature speciali che gli hanno permesso di vendere l’azienda per trenta milioni di euro, Da alcuni anni si gode la vita investendo i suoi soldi in attività immobiliari o commerciali. Carlo &egrave il suo consulente per le paghe e contributi da prima di vendere la società e sebbene non lo reputi un genio ne apprezza la correttezza e precisione per cui ne utilizza ancora oggi i suggerimenti. Ha una moglie ed un figlio che non lo vogliono vedere ed ora vive con una ragazza di trent’anni, Laura che &egrave uno spettacolo. Non altissima con un fisico asciutto, gambe lunghe in proporzione all’altezza, capelli neri ricci molto vistosi, un viso piuttosto intrigante, con caratteri mediterranei e, soprattutto un seno spettacolare. Una quarta misura molto soda e con dei capezzoli grossi e spesso turgidi, che si notano anche attraverso il reggiseno. Il seno &egrave rifatto. Ma &egrave stato fatto bene.
Sono alcuni anni che convive con Luca ed &egrave una amante splendida, insieme al suo uomo non disdegna scambi di coppia e tutto quello che Luca le propone. Vuole tenerlo legato a sé e inoltre prova piacere nel sesso.
Ed ora sono tutti e tre nell’ufficio di Carlo, Luca ha intestato un appartamento a Laura ed ora vuole sapere come fare per pagare i contributi della colf, visto che Laura non ha redditi dichiarati, evitando controlli inopportuni.
Lo sguardo di Carlo ogni tanto cade sul seno della ragazza che &egrave generosamente esposto da una t-shirt bianca a scollo quadro. Anche le gambe della ragazza, che emergono da una minigonna anch’essa bianca e che lei accavalla e scavalla frequentemente, lo colpiscono molto.
Paola, la moglie, ha un fisico asciutto capelli biondi, occhi azzurri, un bellissimo viso. Ma ha poco seno. Le gambe sono dritte, asciutte e nervose, lei pratica molto sport, soprattutto sci in inverno. Il suo punto forte &egrave il culo. Un culo meraviglioso, tondo, sodo e piuttosto alto. Veste in modo da nascondere le sue forme, quasi sempre con pantaloni, con giacche e maglie che non valorizzano la figura.
Sia Luca che Laura hanno colto gli sguardi e lei, maliziosa, si mette in mostra appositamente offrendo agli sguardi del commercialista le sue cosce e il solco dei seni. I suoi capezzoli stanno indurendosi, tra breve spiccheranno contro il bianco della maglietta. Se Luca glielo chiedesse lei li scodellerebbe fuori per vedere l’espressione di quello che per lei &egrave uno squallido ‘mezze maniche’con tendenze voyeur .
Luca sogghigna, il dottor Carlo gli sembra in difficoltà, eppure gli pareva di ricordare che fosse sposato, ‘Forse la moglie &egrave brutta o lo tiene a stecchetto’ pensa.
Poi si ricorda di averla intravista in ufficio alcuni mesi prima. La classica perfettina dei quartieri alti, biondina, capelli lunghi, tailleurino anonimo. Non &egrave brutta, anzi aveva un bellissimo viso, sicuramente ma lo tiene a stecchetto: ‘Gliela farà vedere una volta alla settimana, al sabato. Ed ora il nostro dottore avrebbe voglia di qualcosa di più’ pensa Luca.
Carlo riesce a recuperare il controllo e a giungere alla fine della consulenza, offrendo una soluzione valida e accettabile. Mentre accompagna fuori i clienti la vista delle gambe della ragazza e dei suoi capezzoli che paiono voler bucare il tessuto della maglietta lo fanno arrossire, tanto che Luca gli chiede se si senta bene:
‘Si, certamente, &egrave lo sbalzo tra il fresco della mia stanza e il caldo di questo open space. Le mie impiegato sono contrarie al condizionatore anche in queste giornate. D’altronde o le accetto o le devo uccidere’ conclude sorridendo.
‘Mi sembra che non abbiano meriti particolari tali da meritare di essere lasciate in vita’ sghignazza Luca osservando le due (brutte) impiegate presenti nello studio.
‘Le ha scelte mia moglie. Brave e contro ogni tentazione’ dice Carlo cercando la battuta di spirito.
‘Moglie gelosa. Io ho detto basta alla dittatura delle mogli, ora mi faccio comandare solo da qualcos’altro. Laura ne &egrave un esempio’ prosegue Luca a bassa voce.
‘Beato lei’ si lascia scappare Carlo.
‘Eccolo qui, proprio come pensavo. La mogliettina la figa gliela fa solo annusare’ pensa Luca mentre sorride comprensivo.
‘La saluto. Ci vediamo presto, la settimana prossima dovremo andare a pranzo con il titolare di quel bar che vorrei comprare in Liguria. Con la scusa ci faremo una bella mangiata di pesce .’ Luca saluta Carlo.
‘A presto’ gli risponde Carlo che continua a ammirare le gambe di Laura che, da lontano, lo saluta con un cenno della mano.
Lo stato d’animo di Luca oscilla tra l’allegria e il nervosismo. E’ in riva al mare, al tavolo di un ristorante, dopo aver concluso l’acquisto di un Pub-Discoteca situato in quella località marinara. Ha spuntato un prezzo migliore di quanto ipotizzava. E questo lo renderebbe felice. Ma ha dovuto partecipare ad una discussione di oltre tre ore tra il suo consulente (quel pignolo del dott. Carlo) e quell’ignorante del venditore. Il primo voleva avere chiarimenti su tutto e il secondo’..o era veramente ignorante o recitava benissimo. Contributi, tasse, licenze tutto era apparentemente a posto ma’.mancava sempre qualcosa e il consulente notava, puntualizzava, rilevava. Probabilmente Saro, il venditore, sapeva di non essere del tutto a posto e faceva finta di non sapere dove erano certe ricevute, certi versamenti, certi rinnovi. Sicuramente non si aspettava un controllo così accurato.
Per fortuna lui doveva vendere, Luca voleva e poteva comprare, e così avevano concordato un prezzo che gli aveva fatto risparmiare alcune centinaia di migliaia di euro.
Ma era sfinito.
Solo ora, dopo aver mangiato (bene) e bevuto (poco) si sentiva meglio.
Osserva Carlo, seduto al tavolino di fronte al mare. Il consulente era molto orgoglioso di sé stesso, non comprende che se fosse stato per lui sarebbe saltato tutto, non &egrave né intelligente, né sensibile. Non capisce le persone, risultando pedante e noioso, con un fare saccente che irrita. Forse &egrave colpa del tipo di lavoro che svolge.
Mentre formula questi pensieri Luca finisce di fumare il suo sigaro e si domanda se non sia il caso di cercare un consulente più valido.
‘Bella giornata’ esclama, ispirato, Carlo.
‘Splendida, sarebbe perfetta con due belle ragazze al nostro fianco. Non trovi?’ avevano deciso di passare al tu.
‘Certamente’ risponde Carlo che vuole evitare passi falsi, commenti inappropriati.
Luca decide di saggiare il terreno per capire se le sue intuizioni sul rapporto tra Carlo e la moglie siano corrette.
‘Sai, da quando vivo con Laura mi sembra di avere quarant’anni. La sua gioia di vivere, il suo entusiasmo mi hanno contagiato. Sono più leggero e più felice. Lei &egrave così curiosa, amante delle novità’..’silenzio. Carlo comprende che Luca si aspetta un suo commento.
‘E’ una fortuna trovare una compagna così!’ si decide ad affermare.
‘Tu sei sposato mi sembra, tua moglie non ti trasmette questa gioia di vivere?’ domanda Luca
‘E’ molto riservata’ attimo di pausa
‘Forse un po’ troppo per il mio carattere.’ Ammette Carlo finalmente.
Niente da fare, non si sbilancia oltre misura. Inutile insistere. Luca paga e propone di partire per il viaggio di ritorno.
Mentre viaggiano verso Torino, Carlo, inaspettatamente riapre il discorso.
‘Sai Luca, mia moglie si &egrave sposata molto giovane, non ha avuto altre esperienze. Questo all’inizio mi ha lusingato, pensavo che avremmo condiviso un percorso di crescita. Ma lei si &egrave appassita con il passare del tempo, non &egrave curiosa, non ama sperimentare, provare’.
Ecco il problema, pensa Luca, lui vorrebbe variare menù mentre lei &egrave rigida.
‘Oggi ci sono moltissime possibilità per sperimentare. Fuori dal matrimonio intendo’ lo provoca Luca.
‘Lo so bene.’ Sbotta Carlo ‘ma vorrei avere un matrimonio più”..frizzante. Ecco la parole che trovo più adatta.’
Luca si chiude in silenzio, concentrato sulla strada.
Dopo alcuni minuti entra in un’area di sosta.
Scendono ed ordinano due caff&egrave. E’ mercoledì e la stazione &egrave deserta, si accomodano ad un tavolino. Luca ha formulando un suo programma. Sicuramente sarà un passatempo divertente e magari potrebbe portare anche qualcosa di buono, di piacevole.
Nulla di sicuro, ma proprio per questo potrebbero esserci delle sorprese. I rischi sono minimi: il dover cambiare consulente (e questa potrebbe addirittura essere una fortuna) ed inoltre lui si diverte a portare alla luce i lati sconosciuti delle persone, &egrave un curioso per natura.
‘Senti Carlo, se non ti dispiace ti proporrei di far conoscere le nostre signore. Hanno circa la stessa età e magari potrebbero legare. Chissà che frequentare Laura non aiuti tua moglie ad aprirsi. E Laura si lamenta che a Torino non ha amicizie, non sa con chi fare shopping. A proposito come si chiama tua moglie?’
‘Paola, si chiama Paola. Mi farebbe piacere ma’..tu credi possano legare? Sono così differenti la tua ragazza &egrave così solare, espansiva. Paola &egrave chiusa e musona’
‘Laura &egrave laureata in Ingegneria, non &egrave una stupida. E’ vistosa perché vuole esserlo ma se serve può essere molto elegante. E poi, male che vada facciamo una cena insieme e nulla più. Facciamo per venerdì sera? Diciamo che &egrave per festeggiare il contratto di oggi, cosa ne pensi?’
‘Proviamo, io non riesco a scioglierla . Forse con una coetanea si lascerà andare maggiormente.’ Risponde Carlo in maniera fin troppo pronta. E rivede davanti a sé le tette super dell’ingegner Laura, già sogna un menage di gruppo.
‘Allora deciso, venerdì alle 20 e trenta al ristorante L” Sarete miei ospiti ovviamente’ conclude il discorso Luca. -Appena torno a casa devo vedere se Paola ha un profilo Facebook- pensa avviandosi verso la vettura.

E’ venerdì sera, Paola &egrave nervosa. Questa cena di lavoro la irrita, &egrave un periodo in cui molte cose la irritano. La principale &egrave la presenza di Carlo, anzi la sua stessa esistenza.
Non ha la minima intenzione di fare amicizia con un cliente dello studio e la sua troia, una escort di lusso senza dubbio, ma sempre una troia.
Si &egrave vestita in modo molto elegante, pantaloni neri, stretti e giacchino nero su una camicia bianca molto lavorata e costosa che evidenzia la sua pancia piatta. Si &egrave truccata con cura, senza esagerare, come sempre, ed ha indossato delle scarpe eleganti, con poco tacco.
Carlo ha indossato uno dei molti completi grigi che possiede, questo &egrave fumo di Londra, con una piccola riga azzurra.
Arrivano al ristorante e si accomodano, Laura e Luca sono già arrivati, in anticipo. Paola avrebbe giurato che sarebbero arrivati in ritardo, per fare un ingresso trionfale.
Luca &egrave molto elegante pur nello sportivo, giacca molto stretta, fasciante ad evidenziare la forma fisica, camicia sciancrata e Jeans. Non fosse per i capelli bianchi sembrerebbe un trent’enne, non come suo marito che sembra suo nonno con la pancetta e i vestiti sempre uguali. Questo &egrave il pensiero di Paola che coincide (casualmente) con quello di Laura che osserva il ‘contabile’ (come lo chiama lei) sorridendo affabilmente ma deridendolo dentro di se.
Laura &egrave splendida, gomma appena sopra il ginocchio, nera. Camicetta bianca, che fascia il suo busto evidenziando il bellissimo seno, capelli che scendono a cascata, ricci e neri. Trucco non eccessivo a parte il rossetto, color carminio che evidenzia le labbra carnose. I polpacci sono molto belli come le caviglie, affusolate. Ai piedi indossa dei sandali argentati, con un tacco alto ma abbastanza largo e comodo. E’ osservata da tutti gli uomini presenti e invidiata da molte donne.
La serata parte con il botto, Laura e Paola si trovano subito bene, chiacchierando scoprono di leggere libri simili, amano gli stessi colori, guardano gli stessi programmi Tv.
Luca &egrave affascinante ma non invadente, si capisce che potrebbe monopolizzare la conversazione ma non ne approfitta. Un aneddoto colpisce molto Paola.
Luca e Laura si sono conosciuti al politecnico di Milano, lei studiava come fuori sede (&egrave originaria del meridione) e lui teneva un corso di poche lezioni sull’uso delle tecnologie innovative nella lavorazione dei metalli a freddo. Il suo settore.
Paola si deve ricredere su Laura, non &egrave una escort, &egrave una ragazza capace che ha trovato un uomo non solo ricco ma affascinante. Chissà com’&egrave nell’intimità. Questo pensiero la sfiora e lei lo scaccia, sorpresa di se stessa, della sua curiosità.
‘Allora, andiamo ad ascoltare un po’ di musica al B”? Così chiudiamo una serata così piacevole in bellezza.’ Propone Luca.
‘Se mio marito non vuole andare a letto presto per essere presente al lavoro domani all’alba’ dichiara sorridendo acida Paola.
‘Ma no, domani posso non andare. Nessuno mi controlla.’ risponde Carlo con un rigurgito d’orgoglio, in fondo &egrave padrone del suo lavoro e ci tiene a rimarcarlo di fronte all’eccitante Laura.
‘Benissimo, allora andiamo’ interviene Luca che per i suoi progetti vuole evitare (per ora) discussione tra Paola e Carlo; mentre escono(le due donne davanti poi Carlo e ultimo Luca che chiude la comitiva) si sofferma ad ammirare il culo di Paola, notevole ed il suo fisico snello. Le caviglie sono affusolate. Chissà come sono le gambe, le cosce devono essere forti, da amazzone o da sciatrice pensa l’uomo che prova un leggero brivido di eccitazione. Se fosse stata un cesso altezzoso avrebbe già chiuso la serata e sarebbe andato con Laura al C”’. un locale per scambisti che al venerdì ha la serata dedicata all’amore saffico. Ma ad un culo così vale la pena di dedicare un po’ di tempo.
Mentre si recano al locale, ognuno con la propria vettura, Carlo interroga la moglie:
‘Cose te ne pare, come &egrave andata la cena?’
‘Sinceramente ero prevenuta, pensavo fossero un arricchito con la sua mantenuta. Invece sono simpatici, lui &egrave chiaramente un fuoriclasse e lei ”mi ha colpito positivamente. E’ bella ed usa la bellezza a suo vantaggio, esibendola anche. Io non ci riuscirei ma non trovo immorale il suo comportamento. O almeno non ho trovato nulla di immorale finora.’ Risponde Paola, quasi stupendosi da sola delle parole positive rivolte a quella coppia così diversa dai concetti tradizionali che le hanno inculcato. Sembrano così affiatati, e lei &egrave così lieve, felice da procurarle una punta di invidia. E’ difficile ammetterlo, anche a se stessa, ma la realtà &egrave che loro vivono la coppia in un modo differente, sicuramente più superficiale ma più allegro e vivace che la ha sorpresa positivamente, instillandole il dubbio che il suo approccio sia limitato, la conduca a trascurare degli aspetti della vita di coppia.
Lei ha sempre visto quelle coppie come motivate dalla lussuria dell’uomo e dall’avidità della donna, invece quella coppia appena conosciuta le &egrave apparsa differente. Affascinante nella sua complessità.
Intanto sono arrivati al locale, Luca li attende all’ingresso. Lui ha parcheggiato nel cortile, un privilegio riservato a clienti conosciuti e con auto di prestigio.
‘Venite, entriamo. Laura &egrave entrata prima per farsi dare un tavolo’ &egrave più una discoteca che un piano bar, Paola non frequenta locali del genere da almeno quindici anni e Carlo forse da venti.
Si dirigono verso un tavolino con due divanetti nel priv&egrave che sovrasta la pista da ballo. Sono cinque tavoli isolati, in questo momento tutti occupati e tutti con ceste di frutta al centro. Entrando Luca saluta gli occupanti degli altri tavoli.
‘Andiamo sotto a prendervi da bere, se aspettiamo i camerieri viene l’alba’ annuncia Luca allegramente e trascina con se Carlo al bar.
‘Per me un analcolico’ dichiara Laura subito seguita da Paola.
In realtà Laura adora i cocktail a base di vodka ma avendo inquadrato il tipo di Paola ha deciso di aumentare i punti di contatto con lei, accrescendo l’empatia tra di loro.
Al bar Luca ordina da bere per tutti:
‘Non ti preoccupare di pagare: il locale &egrave mio. E di proprietà della società D”.. che tu segui. Non paghiamo nulla.’ Luca ormai ha preso il controllo della situazione.
Arrivati i cocktail, Luca estrae un flaconcino e ne versa metà del contenuto nel cocktail di Laura.
‘E’ un leggero eccitante, ti aiuta nell’essere disinibito. Non ti fa compiere atti che non vorresti fare ma farai anche cose che avresti timore di fare, magari per timidezza. Se mi capisci’ spiega a Carlo.
‘Se vuoi proviamo a darne un po’ a Paola e vediamo se la aiuta a ‘sciogliersi’ come tu desidereresti’ propone Luca.
Carlo &egrave combattuto, teme che la cosa gli sfugga di mano. Ha notato come Paola sia attratta da Luca. Ma davanti agli occhi ha ancora il seno di Laura e il desiderio di trasformare la moglie in una macchina del sesso lo attanaglia e l’ipotesi di concludere la serata a letto con le due donne ne ottenebra le capacità analitiche.
‘Certo, le farà bene’ risponde con un sorriso tirato.
Luca esegue pensando che deve assolutamente cambiare consulente, questo &egrave proprio un coglione fatto e finito.
Portano i due cocktail alle signore:
‘Buono’ esordisce Laura ‘avevo una sete pazzesca’
‘Piace anche a me, non &egrave dolce ha un retrogusto amaro particolare’ enfatizza Paola.
Anche gli uomini bevono le loro bibite. Dopo alcuni minuti Laura propone:
‘La musica &egrave bella. Andiamo a fare due balli’
Gli uomini declinano ma Paola si lascia convincere e le due ragazze scendono in pista. Dal Priv&egrave gli uomini dominano la pista che &egrave piena. Dopo alcuni minuti Laura sale in piedi sui cubi neri che separano la pista dai tavolini. Si &egrave sollevata la gonna fino a oltre metà coscia e si &egrave aperta la camicetta. E’ molto sexy. Anche Paola la segue sul cubo. Ballando Laura si stringe a lei, la abbraccia da dietro, sfregandosi contro il suo sedere e appoggiandole i seni sulla schiena.
Molti le osservano, sono estremamente eccitanti pur essendo più vestite di molte altre ragazze presenti.
Due biondine cercano di catturare l’attenzione generale salendo sul cubo al lato opposto della pista. Indossano maglietta e minigonna, ballano in modo che vorrebbe essere provocante ma confronto a Laura e Paola appare solo scomposto.
Anche nel priv&egrave molti osservano le due ragazze muoversi.
Dopo alcuni balli scendono dal cubo e tornano a salire verso il priv&egrave, quando entrano sono salutate da alcuni applausi dei presenti.
Paola &egrave rossa, forse per il caldo, forse per l’eccitazione di essersi messa in mostra, forse per la polverina.
‘E’ scatenata questa ragazza. Se non venivamo via ci violentavano in pista.’ Esordisce Laura.
‘Ma non &egrave vero, cercavo solo di seguire i tuoi ritmi. Tu balli magnificamente.’ Si schernisce Paola.
‘Con quel culo puoi ballare tutto. Sembra parlare, erano tutti incantati ad osservarne i movimenti. Raga ho una sete boia. Potrei avere uno Screwdriver?’ Laura sembra eccitata ed ha preso in mano la situazione coinvolgendo la moglie di Carlo che appare più incerta.
‘E’ buono, succo di arancia e vodka. Ti disseta da matti.’ Spiega a Paola che non lo conosce.
‘Lo provo anche io’ acconsente Paola.
I ragazzi vanno a prenderli al bar e Luca si accerta che siano sufficientemente carichi di alcool.
‘Niente polvere?’ domanda Carlo che non ha mai visto sua moglie ballare in modo così sexy e disinvolto ed imputa la cosa all’aiuto ‘chimico’ fornito da Luca.
‘Meglio di no. Rischiamo di farla addormentare o peggio che diventi nevrastenica. Vedrai che già l’alcool la aiuterà. E poi ci pensa Laura.’ Spiega Luca.
Cosa vuol dire con ‘Ci pensa Laura?’ vorrebbe domandare Carlo ma Luca &egrave già partito per tornare di sopra.
‘Ecco a voi ragazze’ porgono loro i cocktail che vengono bevuti in poche sorsate.
‘Facciamo ancora un giro sotto’ propone Laura prendendo la mano della nuova amica. Si gira verso Luca e si china a baciarlo. Quindi gli sussurra qualcosa, in modo che nessun altro senta.
‘Se mi vedi uscire dalla pista vado al bagno verso il giardino. E’ ancora chiuso al pubblico vero?’
Luca fa un cenno di assenso.
Le ragazze ricominciano a ballare, sono ritmi sud-americani e il movimento di bacino di Paola attira gli occhi di molti uomini, così come il seno della amica.
Luca si allontana e chiama al cellulare:’Thomas? Il bagno verso il giardino &egrave chiuso? Per cortesia aprilo. Tra poco ci entrerà Laura, fai accendere le telecamere e fai registrare. D’accordo? Ah, lascia anche uno dei tuoi fuori dalla porta del bagno, non vorrei la mia donna venisse disturbata da qualcuno. Grazie. Ci vediamo tra poco in sala controllo.’
Ha parlato con il responsabile della sicurezza del locale, un ragazzo di colore di quasi due metri.
Dopo altri dieci minuti, mentre aumenta il numero dei ragazzi che cercano di avvicinarsi alle due donne, Laura parla all’orecchio dell’amica. Poi la prende per mano e la conduce fuori dalla pista.
Alcuni ragazzi accennano a seguirle ma sono scoraggiati da due ragazzi di colore in completo nero che chiariscono come le due donne siano già impegnate.
Luca chiama Carlo:
‘Vieni’ e si dirige verso l’esterno del priv&egrave. Sul pianerottolo di accesso &egrave presente una porta con scritto ‘Privato’, Luca bussa, apre un ragazzo altissimo, nero, con occhiali neri e completo nero. Solo la camicia &egrave bianca.
‘Ben arrivato capo’ saluta Luca facendosi da parte per farlo entrare.
‘State registrando?’ domanda Luca, nella stanza vi sono alcuni monitor ed un ragazzo pallido che lavora ad una consolle e fa un cenno di assenso.
‘Mandami le immagini sullo schermo grande’ ordina Luca.
‘Abbiamo il sonoro?’domanda al tecnico.
Cenno di diniego. Carlo si domanda se sia muto.
‘Per questa estate dobbiamo farla installare.’ Dichiara Luca concentrandosi sullo schermo a parete. Anche Carlo guarda, curioso e intimorito allo stesso tempo.
Si vedono Laura e Paola entrare nel bagno che &egrave deserto. E’ anche stranamente pulito per essere il bagno di una discoteca.
‘Tutto per noi?’ domanda ridendo Paola che si sente euforica e allegra, accaldata ed eccitata insieme.
‘Certo! Non vorrai mischiare la nostra pipì con la massa?’ ride Laura ‘In realtà questo bagno serve per il dehor estivo che &egrave ancora chiuso. Lo so in quanto il locale &egrave di proprietà di Luca.’ quindi prosegue ‘Ora voglio vedere se quando pisci lo fai in piedi come gli uomini’
‘Per i pantaloni lunghi?’ Risponde Paola piegandosi in due dalle risate ‘Se vuoi ci provo ma temo di allagare il bagno, non dirigo molto bene il getto.’
Nuova risata delle due.
Laura alza la gonna, si sposta il perizoma di pizzo nero e si siede sul bagno rilasciando un getto di urina. Paola la guarda appoggiata ad un lavandino, &egrave attratta da quella donna così spontanea e vivace, le sembra di essere tornata ragazzina, con le sue amiche. Osserva le sue belle gambe, le scarpe argentate che ne slanciano la figura e lo sguardo sale fino alla figa, completamente depilata da cui vede uscire il getto dorato. Una vampata di calore la coglie, deve distrarre lo sguardo.
‘E tu non la fai?’ le chiede Laura che ha colto lo sguardo della ragazza e, nel frattempo, si &egrave alzata in piedi e, asciugatasi la fessura con un fazzolettino ha sistemato perizoma e gonna.
Paola entra in un bagno, si abbassa i pantaloni e le mutande e si siede sulla tazza. Non ha chiuso la porta ed ora Laura &egrave di fronte a lei e la osserva, il suo viso si arrossa ulteriormente.
Laura si muove verso di lei e Paola pensa. ‘E adesso cosa faccio?’ Ha voglia di baciare l’amica, non ha mai provato questo impulso prima d’ora.
Laura le prende il mento con la mano e lo solleva, Paola chiude gli occhi e si offre al bacio della ragazza. Il bacio diventa subito profondo, con le labbra che si cercano e le lingue che si esplorano.
Paola sente crescere l’eccitazione, non formula pensieri, ha solo voglia di baciare e di lasciarsi andare.
Quando sente un dito di Laura toccarle la vulva e carezzarle il clitoride lascia uscire un sospiro che suona come: ‘Finalmente!’
Laura si inginocchia tra le sue gambe, sfila una gamba dei pantaloni e le solleva le gambe iniziando a leccare la vulva e la zona perianale che sono a sua completa disposizione.
Le grandi labbra di Paola si aprono lasciando uscire i primi succhi. La ragazza &egrave eccitatissima.
Carlo e Luca nella sala controllo sono colpiti dallo spettacolo.
‘Non mi sembra così ingessata come mi raccontavi tu’ dice Luca a bassa voce. Non si sarebbe mai aspettato un così rapido e totale cambiamento, &egrave evidente che il marito non ha mai capito la ragazza.
Nello schermo intano si vede Laura infilare un dito della mano destra dentro la vulva e uno della sinistra nel sedere di Paola e sditalinarla senza smettere di leccarla.
-Se io le infilo un dito nel culo mi grida di toglierlo ed ora, guarda come lo prende dentro senza un gesto di opposizione, neanche solo per fare scena- pensa Carlo.
Le dita nella vulva sono diventate due e lentamente Laura infila un secondo dito anche nel culo, usando gli umori di Paola per facilitare la penetrazione. Paola intanto ha posato una mano sulla testa di Laura e oscilla tra l’attirarla sempre più verso di se e l’allontanarla per poter riprendere il controllo.
Laura sente le contrazioni interne di Paola, tra poco arriverà l’orgasmo. Continua a leccarla incurante dei movimenti di lei che si contorce in preda all’eccitazione e ad un barlume di volontà di opporsi.
Carlo guarda l’orologio, sono almeno quindici minuti che Laura lecca sua moglie, di solito quando &egrave lui a leccarla in pochi minuti gode. ‘Allora io sono più bravo’ pensa l’uomo.
In realtà Paola &egrave condotta ad un livello di eccitazione molto superiore, &egrave combattuta tra il piacere che l’invade e il pudore per essersi concessa ad una donna che conosce da poche ore.
Sta provando sensazioni nuove, di una intensità mai provata.
Nella sala controllo anche il tecnico ed il responsabile della sicurezza, benché abituati alla visione di situazioni di promiscuità di tutti i tipi, sono eccitati dallo spettacolo offerto dalle due donne.
Paola nel frattempo &egrave arrivata al culmine, vuole assolutamente godere, si sente vicina all’orgasmo, sente tutti i suoi recettori stimolati. L’eccitazione la ha portata ad una sensibilità estrema, la lingua di Laura le sembra bollente, le dita che la penetrano le provocano un piacere inatteso. Quando le stringe con le contrazioni dei suoi muscoli interni il piacere le rimbomba fin dentro il cervello.
Di colpo avverte come uno stimolo incontrollabile ad urinare ed un fiotto di piacere le esce dalla vagina lavando la faccia di Laura e bagnandole la camicia tanto &egrave forte. Stà squirtando.
Laura si attendeva l’orgasmo ma non un fiotto di piacere così intenso.
‘Sborra amore mio, godi’ sussurra all’amica continuando a stimolarla.
Infine Paola, scossa da brividi la deve allontanare , non sopporta oltre.
Laura la abbraccia e le bacia i capelli, le bocche si cercano e si perdono in un bacio languido e dolce.
‘Cazzo’ esclama Luca davanti allo schermo ‘alla faccia della frigida’.
‘Non ho mai detto che fosse frigida’ specifica Carlo ‘&egrave solo che non credevo avrebbe praticato sesso con persone diverse da me.’
Luca pensa -Povero fesso, pensavi di avere l’esclusiva? Ora che abbiamo aperto uno spiraglio nella sua corazza &egrave probabile che cambi tutto il suo atteggiamento, probabilmente ci sarà da divertirsi- ma non dice nulla, vuole evitare che Carlo si irrigidisca. Sarà divertente fargli comprendere quanto poco abbia mai capito della moglie sulla sua pelle.
‘Mi spiace ti ho bagnato tutta la camicetta’ dice Paola che si stà riprendendo dall’orgasmo provato.
Laura le infila la lingua in bocca. Si stacca e le dice:’Non dire stronzate, sono felice di averti fatta godere. La camicia si lava, uno spettacolo come questo non ha prezzo.’
‘Ti amo’ cinguetta Paola ‘come posso sdebitarmi per il piacere che mi hai donato?’ vorrebbe leccare i seni dell’amica, succhiare quei capezzoli che premono sul tessuto bagnato ma teme di fare una mossa avventata.
Anche Laura &egrave eccitata, sa di essere osservata e questo vellica il suo lato esibizionista, inoltre vedere l’amica godere così intensamente la ha eccitata. Apre la camicetta offrendo i capezzoli alla bocca di Paola che sembra non attendere altro, si precipita a succhiarli con passione e voracità strappando dei sospiri d’eccitazione a Laura.
Laura la porta a sdraiarsi sul pavimento e le si posizione sopra in modo da potersi leccare vicendevolmente.
Carlo &egrave scioccato, sua moglie sdraiata sul pavimento di un cesso, già questo gli sembra incredibile, inoltre &egrave impegnata in un sessantanove con una donna. Non solo ma imitando i movimenti di Laura oltre al sesso lecca il culo dell’amica cercando di introdurre la lingua dentro l’ano.
E’ scioccante.
Luca invece &egrave molto soddisfatto, Laura sa di essere ripresa e sta dando il meglio di se, le piace essere guardata e questo aspetto esibizionista &egrave sempre piaciuto al suo compagno. Ma questa Paola &egrave una sorpresa, sembrava una tipica figlia della borghesia sabauda, non avrebbe mai creduto sarebbe stata così partecipe.
Prima Laura e poi Paola raggiungono l’orgasmo, il secondo per Paola che si alza in piedi solo con l’aiuto dell’amica. Il suo vestito &egrave tutto stazzonato, il trucco &egrave colato ed i capelli sono sudati. Ma gli occhi sono pieni di una luce nuova. Laura la aiuta a sistemarsi, anche lei sembra reduce da una corsa.
Le due donne escono passando accanto al loro angelo custode che ha verificato che nessuno interrompesse questo incontro prematuramente. Laura gli fa’ l’occhiolino uscendo.
Carlo &egrave incazzato nero. Venerdì sera, dopo la performance nel bagno della discoteca; era convinto che Paola sarebbe stata ben lieta di far l’amore con lui, il suo legittimo marito. Invece si era addormentata già in macchina.
Lui pensava di rifarsi la mattina dopo, ma alle nove era stato svegliato dall’impiegata che gli rammentava un appuntamento e gli chiedeva come mai non fosse ancora arrivato in ufficio.
Sabato pomeriggio Paola era andata a trovare la madre che, vedova da oltre dieci anni dedicava il suo tempo alla parrocchia e all’assistenza dei poveri. Per fortuna dopo il decesso del marito ha rifiutato l’offerta di Paola di trasferirsi a vivere con loro.
Sabato sera erano andati al cinema e, al ritorno a casa, Carlo aveva proposto di fare l’amore. Paola aveva accettato, ma forse era meglio dire aveva ceduto in quanto si era fatta pregare per dieci minuti. Non solo, ma dopo che lui l’aveva leccata con passione e voluttà lei non gli aveva restituito il piacere e, alle sue insistenze, aveva riattaccato la solfa dei troppi film pornografici che lui guardava e dei pensieri malati che questi film gli provocavano.
A quel punto lui, frustrato, non era neanche riuscito a scoparla. Era confuso dal raffronto tra il suo comportamento in discoteca e quello a casa; era giunto alla conclusione che il merito fosse tutto della polverina utilizzata da Luca.
Domenica, dopo aver pranzato a casa della mamma di Paola, lui era andato allo stadio, lasciandola in compagnia della madre.
Alle dieci di quel lunedì gli squilla il cellulare, &egrave Luca. ‘AFFANCULO’ &egrave il pensiero che gli nasce spontaneo ma preferisce rispondere:
‘Ciao Carlo! Tutto bene nel W.E.? Laura &egrave stata una belva, l’esperienza con Paola l’aveva caricata come una molla! Meno male che la chimica ha fatto passi avanti altrimenti alla mia età non sarei riuscito a soddisfarla.’ Luca esplode in una risata complice. ‘E tu?’ questa domanda &egrave maligna, infatti domenica pomeriggio Paola e Laura si sono sentite al telefono e Luca ha compreso che tra marito e moglie vi sono stati dei problemi.
‘Certo, grande fine settimana.’ Risponde Carlo con una tono incerto.
‘Ascolta amico mio, mercoledì devi dire a tua moglie che andiamo in Liguria. Così le nostre ragazze si possono incontrare senza fretta e”preparati ad una sorpresa. D’accordo?’ attacca Luca premendo su Carlo per coinvolgerlo senza svelare a cosa stia puntando.
‘Ma’..quale sorpresa? Cosa devo dire”io mercoledì avrei un impegno.’ Tentenna Carlo
‘Ma non andiamo da nessuna parte! Tu tieniti libero per la pausa pranzo e basta! Devi solo dire a Paola che sei fuori per tutto il giorno e non pranzerai a casa. Chiaro?’ -questo &egrave proprio duro di comprendonio- pensa Luca.
‘Ah”d’accordo. Farò come dici. Mi informi tu per la sorpresa?’ acconsente Carlo.
‘OK, a mercoledì mattina’ chiude la telefonata Luca, sorridendo.

Carlo non riesce a concentrarsi sul lavoro, sono le dodici e Luca non si &egrave fatto vivo. Paola ha il telefono spento o non raggiungibile. Qualcosa sta succedendo alle sue spalle, &egrave angosciato.
Finalmente squilla il cellulare:
‘Ciao, sono Luca. Vieni in C.so ‘.. 32, quando sei sotto non suonare il citofono ma chiamami al cellulare, ti apro e sali al quinto piano. Non far troppo rumore mi raccomando. A dopo.’
Carlo ha solo il tempo per balbettare un d’accordo che la telefonata &egrave chiusa.
Chiude i programmi aperti sul computer e prenota un taxi, deve attraversare il centro e poi dove lo trova un parcheggio? Arriva sul luogo dell’appuntamento che mancano dieci minuti all’una, chiama Luca.
‘Finalmente!! Ti apro, quinto piano della scala D. Svelto che ti perdi l’inizio dello show.’
Carlo nota che il cognome di Luca &egrave segnato sul citofono al sesto e ultimo piano, comunque esegue gli ordini e sale.
Al quinto piano trova una porta con scritto ‘Servizio’, &egrave aperta ed entra.
‘Ciao’ lo saluta Luca, ‘al piano di sopra c’&egrave il mio appartamento, qui abita la colf con la famiglia ma due stanze le ho separate e tenute per il mio hobby’ spiega conducendolo in una stanza con apparecchiature elettroniche e monitor che trasmettono l’immagine di un appartamento. Si vedono due donne che stanno provando degli abiti, sono Laura e Paola.
‘Siediti’ ordina Luca indicando una sedia di fianco alla sua poltrona, ‘Sei arrivato appena in tempo’ e così dicendo gli porge una cuffia.
‘Vedi perché non ho comprato questo vestito? Non lo riempio, non ho tutto quel ben di dio che ti ritrovi tu sul davanti!’ Carlo riconosce la voce di Paola che mostra come le cade un vestito all’amica e così dicendo si solleva il seno per riempire meglio la scollatura.
‘Allora io non dovrei comprare i perizoma, non ho il tuo culo. Eppure li compro egualmente. E li indosso anche.’ E Laura ridendo si solleva la gonna mostrando un mini perizoma giallo fucsia che risalta sulla sua carnagione olivastra .
Luca si toglie la cuffia e invita Carlo a fare lo stesso, quindi gli spiega:’Quella che vedi &egrave casa mia, il salone per essere precisi. Ho delle telecamere in diverse stanze, ma soprattutto ne ho quattro nella nostra ‘camera dei giochi’, la camera da letto. Mi permettono di vedere da tutte le angolazioni, e hanno anche il sonoro, come stai sentendo. Le ragazze hanno fatto shopping, poi sono venute qui, hanno piluccato uno spuntino freddo ed adesso stanno giocando, mi aspetto però delle sorprese. Piacevoli sorprese’ conclude Luca facendo l’occhiolino a Carlo e indossando la cuffia.
Laura si &egrave tolto l’abito che indossava, restando solo con il perizoma, a seno scoperto, e cerca tra le buste: ‘Ecco prova questo, tanto abbiamo la stessa taglia’ dice a Paola che prende la busta e, a sua volta si spoglia restando in reggiseno di pizzo nero e perizoma coordinato.
Carlo non ha mai visto quel completo così striminzito e sexy.
Indossa l’abito che Laura gli ha porto, &egrave un abitino fantasia che arriva a metà coscia al massimo, in tessuto stretch e con lo scollo posteriore molto profondo.
‘Devi togliere il reggiseno.’ decide Laura che si porta dietro l’amica e glielo sgancia, aiutandola a sfilarlo. Paola sta molto bene, i colori del tessuto valorizzano la sua pelle chiara e i capelli biondi. Il taglio &egrave fatto in modo da valorizzare il seno e la figura della ragazza.
‘Sei bellissima’ sussurra Laura baciando l’amica sul collo, provocandole dei brividi.
Paola si volta, Laura abbassa le braccia mostrandogli il seno con i capezzoli scuri eretti, e Paola decide che quel seno &egrave tutto quello che desidera in quel momento. Bacia Laura con passione e voracità, le lingue si intrecciano, le salive si mischiano, l’eccitazione cresce. Si abbassa a baciare e succhiare i capezzoli dell’amica, mentre lei la abbraccia e la stringe a sé.
Laura la prende per mano e la conduce verso la camera da letto. Entrano e Paola &egrave colpita dall’ambiente, una camera grande con uno specchio che occupa tutto il soffitto, un grande letto al centro, due finestre con tendaggi viola scuro, pesanti ed una porta che conduce al bagno. Le pareti sono anch’esse molto scure, la luce &egrave diffusa in modo da non dare fastidio ma l’ambiente &egrave luminoso anche per non penalizzare le riprese.
‘Questa &egrave la nostra stanza dei giochi. Io e Luca ci divertiamo molto qui. Vieni.’
Le ragazze continuano a baciarsi con una passione crescente, Paola &egrave sopra all’amica che appoggia la schiena sul letto.
‘Ora vedrai, ho detto a Laura di iniziare ad aumentare la pressione sulla tua mogliettina. Vediamo come reagisce’ annuncia Luca sganciandosi momentaneamente la cuffia.
Le ragazze sono ormai nude, e stanno leccandosi a vicenda, dopo alcuni minuti, mentre già iniziano a sospirare, Laura prende un vibratore, non molto grosso, e lo appoggia sul clitoride di Paola. Quando la vagina &egrave ben lubrificata inizia ad introdurlo nella figa dell’amica. Lentamente, un centimetro per volta, quando &egrave entrato completamente inizia a muoverlo, dentro e fuori e con movimenti rotatori.
In breve percepisce che Paola &egrave prossima ad un orgasmo e lo estrae, provocando in lei un sussulto.
‘Ti scopo, troietta. Ti piace come ti scopo?’ domanda Laura
‘Siiii’ &egrave la risposta sussurrata da Paola.
‘Amore mio, non mi basta un si. Dillo chiaramente, di mi piace essere scopata da te o ti lascio così, non ti faccio godere’ incalza Laura mentre con il dildo stimola il clitoride dell’amica.
‘Mi piace come mi scopi. Voglio essere scopata da teeeeeeeee’ proclama stentorea Paola che sente l’orgasmo vicino.
Ma Laura vuole approfittare dell’attimo e, senza preavviso le schiaffeggia con forza il sedere provocando un urletto di sorpresa e rinviando l’esplodere del piacere nell’amica: ‘Troia, sei la mia troia! Sai di essere le mia troia?’ incalza la donna.
Paola dopo un attimo di esitazione sente un brivido di eccitazione che parte dalla natica sculacciata e le arriva al cervello, vuole compiacere la sua amante, ha deciso e risponde:’SIIIII, sono la tua troia, scopami come una vacca. Sarò la tua puttana, schiaffeggiami ancora, forza.’
Laura la schiaffeggia nuovamente e finalmente Paola raggiunge l’orgasmo, i muscoli della figa si contraggono ed un getto di piacere le esce, incontrollabile.
Carlo &egrave annichilito, sua moglie non gli ha mai permesso di schiaffeggiarle il culo né tanto meno di rivolgersi a lei con quelle volgarità, addirittura fatica a mostrarsi nuda alla luce, il suo sguardo &egrave spento, non capisce cosa stia succedendo, che Paola sia lesbica? Che preferisca le donne agli uomini?
Luca coglie l’attimo e lo rincuora:’Bene, ce l’abbiamo fatta, vedi che sta diventando la moglie che hai sempre sognato! Venerdì siete invitati a cena da noi, tu e la tua signora, e sono sicuro che nel dopocena scoprirai una nuova Paola.’ Così dicendo da una pacca a Carlo, che cerca di sorridere.
‘Tu pensi?’ chiede, intimidito ed incerto.
‘Ma certo, non vedi come si sta lasciando coinvolgere? Vedrai che non si tirerà di certo indietro venerdì con noi e Laura presenti. Incomincia a pensare a quale prestazione ti eccita di più!’
‘Be’, se lo dici tu ci credo. Ma Laura le ha somministrato la polverina eccitante?’ chiede Carlo speranzoso di trovare una giustificazione all’atteggiamento inatteso della moglie. Luca finge di non sentire, Laura ha probabilmente messo dell’eccitante nelle bevande, ma non ne &egrave sicuro e non vuole rassicurare l’amico, &egrave meglio resti incerto e titubante.
‘Cazzo, devo andare sono già le quattordici. Mi puoi registrare il resto dello spettacolo?’ si riprende Carlo guardando l’orologio da polso.
‘Lo farei, ma questo impianto, essendo in casa mia, non &egrave collegato ad un registratore. Mi spiace’ risponde Luca con un sorriso indisponente.
‘Ah, certo. Va bene, poi mi racconterai’ risponde Carlo con un sorriso forzato avviandosi verso la porta.
‘Certo, certo’.contaci e ciao’ lo saluta il padrone di casa, sogghignando.
Luca si volge nuovamente verso lo schermo e indossa la cuffia.
‘Ora fai godere me, troietta. Leccami bene il culo, lubrificalo con la saliva e poi ficcaci dentro questo’ dando questi ordini Laura porge un dildo non molto largo ma con dei rilievi che ricordano le vene del pene.
‘Te lo devo mettere in culo?’ chiede Paola, intimidita. ‘Non ho mai fatto una cosa così, non vorrei farti male’
‘Inizia a leccarmi per bene e poi ti guiderò io. Ma non hai mai avuto rapporti anali?’ domanda Laura.
‘No.’ &egrave la risposta sintetica e imbarazzata di Paola.
‘Bene, allora oggi imparerai qualcosa di nuovo, troietta. Sarò io a sverginarti il culo.’ Continua Laura, eccitata dalla prospettiva.
Paola la lecca a lungo, scendendo dalla figa al culo e lubrificando il buchino con la saliva ed i suoi stessi umori, poi guidata da Laura introduce il dildo e avvia la vibrazione. Laura si porta un dito sul clitoride e si sfrega freneticamente, Paola osserva la scena e cerca di partecipare baciando il seno dell’amica che, in breve, raggiunge l’orgasmo, scossa da fremiti incontrollabili, emettendo un piccolo ruscello di fluidi.
Luca si masturba, &egrave consapevole che Laura gode nel sapersi osservata dal compagno, la situazione la eccita ulteriormente.
Le due ragazze ora si abbracciano scambiandosi baci e carezze.
‘Non ho mai goduto come ho fatto con te. Sei il mio amore.’ Sussurra Paola che &egrave imbarazzata dalla sua stessa disponibilità e cerca di enfatizzare l’aspetto sentimentale.
‘E’ bello fare l’amore con te, ma se questo orgasmo vale 100 il piacere di un cazzo caldo, che pulsa e poi sborra”mmhh. Vale almeno 150 credimi. A volte non sono ancora eccitata, ma semplicemente sentendo un cazzo che dentro di me si contrae per l’orgasmo e mi riempie del suo getto …..mi trovo a godere a mia volta.’ Dice Laura con aria trasognante.
‘Per me non &egrave così, se quest’orgasmo vale 100, quelli con mio marito valgono”10’ commenta acida Paola.
‘E con altri uomini?’ interroga Laura
‘Non ho mai provato. Ritengo che il matrimonio si fondi sulla coppia, sulla fedeltà.’ Risponde Paola, ora meno sicura dei propri principi. Vista la situazione si sente ipocrita.
‘Amore mio &egrave tuo marito che non &egrave capace a farti godere. Io con Luca godo da morire e poi, a volte facciamo partecipare altri ai nostri giochi. Hai visto Thomas, il negro responsabile della sicurezza alla discoteca?’
‘Di sfuggita’ risponde Paola per cui i negri sono tutti uguali e non capisce a chi si riferisca l’amica.
‘Esce con la barista, una bionda tutta tatuata. Una sera sono venuti a cena qui e dopo cena abbiamo giocato tutti e quattro insieme. Io volevo vedere se veramente i negri sono super dotati e’..mamma mia che sberla. Eppure alla fine ho goduto di più con Luca, il negro era troppo impetuoso. Non mi &egrave piaciuto’
Paola ascolta il racconto dell’amica e un senso di inadeguatezza la colpisce, lei non ha mai provato nulla di tutto ciò in vita sua, si sente provinciale.
Laura, intanto, decide di offrire al suo compagno un altro spettacolino, si posiziona in mezzo alle gambe di Paola, divaricandole.
Le bacia la vagina che &egrave ancora umida e che in breve si apre, offrendo l’interno alla sua carezza.
Laura le alza le gambe e la induce a posizionare le mani sotto le ginocchia. In tal modo &egrave spalancata di fronte a lei offrendole sia la vagina sia il buchino ancora vergine.
Senza una parola scende a leccarlo. Paola non si sottrae al trattamento, anzi sente crescere in lei il desiderio e spinge il culo verso la bocca dell’amica che prende il più sottile dei suoi vibratori, lo lubrifica con del gel e lo appoggia allo sfintere.
‘Ora fai finta di fare la cacca’ ordina Laura.
Paola non capisce ma ubbidisce e il vibratore entra in lei senza alcuno sforzo per alcuni centimetri strappandole un mugolio di sorpresa. Pensava fosse doloroso, difficile invece’.stava perdendo la verginità anale quasi senza accorgersene.
‘Ti avviso, troietta mia’ racconta Laura continuando a muovere il vibratore fuori e dentro l’amica, ogni volta entrando leggermente di più dentro di lei ‘la prima scopata puoi anche scordarla, di solito si &egrave troppo giovani e non &egrave un granché. Ma la prima inculata te la ricorderai per sempre.’
Terminata la frase attiva la vibrazione del dildo strappando un urlo a Paola che &egrave sorpresa da quel movimento dentro di lei, in profondità, sono sensazioni che non aveva mai provato. Ma non molla le ginocchia, non chiude le gambe, si offre all’amica ansiosa di provare nuovi piaceri, fiduciosa e insieme timorosa di apparire non all’altezza, non sufficientemente al passo con i tempi.
A quella vista Luca accelera la masturbazione arrivando all’orgasmo.
Dopo alcuni secondi Laura si abbassa e inizia a leccare e succhiare il clitoride che, indurito si sporge tra le piccole labbra, subito Paola inizia ad avere delle contrazioni ed esplode nel secondo orgasmo del pomeriggio, spruzzando letteralmente il suo nettare e chiudendosi in posizione fetale per cercare di riacquistare i controllo.
Laura &egrave colpita dai succhi dell’amica sul seno e sul collo.
Aspetta alcuni minuti che Paola si riprenda, coccolandola, e poi le si mostra:’Guarda come mi hai bagnata, troietta!’
‘Si, amore mio sono la tua vaccona, non una semplice troietta.’ Risponde Paola precipitandosi a leccare le gocce di ciprigno sul seno dell’amica. ‘Grazie, grazie amore mio’ Paola continua a ringraziare ancora incredula delle sensazioni provate.
Dopo alcuni minuti Laura la prende per mano: ‘Vieni devo pisciare’ e la conduce verso il bagno collegato alla stanza.
E’ tutto rivestito di marmo verde, vi sono un lavandino ed una doccia completa di getti massaggianti, ma manca il bidet e il cesso &egrave alla turca.
Laura si accovaccia sulla tazza e rilascia un getto di urina. ‘A Luca piace vedere le donne accovacciate nel fare pipì’ spiega, intanto, terminato di urinare, si alza in piedi e pone una mano sulla testa di Paola spingendola in ginocchio.
‘Fammi il bidet con la lingua, forza fai un bel lavoro troia.’ Le ordina.
Paola si abbassa ed esegue, dapprima titubante ma poi appassionandosi al suo compito e mettendoci la massima cura.
Laura fissa la telecamera nascosta e sorride facendo l’occhiolino al compagno che le osserva dal piano inferiore.

Venerdì sera, ore 19. Carlo non &egrave ancora rientrato a casa, Laura &egrave invece quasi pronta. Si osserva allo specchio: l’abito che ha scelto per la serata &egrave stato comprato insieme a Laura, le arriva sopra il ginocchio, di colore bluette le fascia il corpo mostrando la schiena scoperta. Lo abbina a scarpe con un tacco per lei inusuale, di oltre dodici centimetri , mitigato dal plateau e dall’allacciatura alla caviglia che le permettono di muoversi disinvoltamente.
Dall’estetista ha provveduto a fare manicure e pedicure e si &egrave fatta depilare l’inguine lasciando solo un ciuffetto, per differenziarsi da Laura che &egrave completamente depilata.
I capelli lisci sono raccolti in uno chignon che valorizza il collo e le orecchie. Si sente desiderabile, bella e vogliosa di nuove scoperte. E’ stupita di se stessa, neanche nell’adolescenza era stata così confusa. Forse il fidanzamento con Carlo &egrave stato prematuro, le ha impedito di fare le sue esperienze di vita. Ed ora, si sente chiusa in quel matrimonio, imprigionata nel tran tran quotidiano, nella serietà e nella monotonia.L’arrivo di Laura &egrave stato il detonatore di una insoddisfazione latente legata al fatto di non aver vissuto la propria adolescenza.
Finalmente arriva Carlo che, scusandosi si precipita in camera per cambiarsi. Non le muove neanche un complimento, &egrave troppo preso dal suo ritardo.
-Che cretino- pensa Paola. -Non &egrave l’uomo adatto a me! Perché sono legata a questo cretino.- Le cresce una rabbia sorda verso quell’uomo colpevole di non averla fatta vivere per ben dodici anni negandole esperienze che tutte le donne fanno (o almeno così pare).
Finalmente Carlo &egrave vestito, il solito completo grigio, questa volta chiaro e con una cravatta sgargiante, orribile.
‘Come sei bella’ finalmente Carlo la nota, Paola non solo &egrave splendida ma &egrave vestita in modo molto femminile, non abituale per lei.
Paola non si lascia baciare e sollecita il marito:’E’ meglio prendere un taxi invece di andare in macchina, almeno non bisogna cercare un parcheggio’.
Alle venti sono sotto casa di Luca e Laura, suonano il citofono e salgono in ascensore. Carlo porta una bottiglia di Berlucchi per il padrone di casa.
La porta &egrave aperta dalla cameriera filippina che li fa accomodare, arriva Luca vestito in modo elegante e sportivo insieme, con la giacca ma senza cravatta, con una t-shirt che evidenzia il fisico asciutto nonostante l’età e mocassini sportivi. Dopo i convenevoli appare Laura, splendida in un vestito bianco, corto, con scollatura quadra davanti e profonda dietro che evidenzia il seno, anche lei ha i capelli raccolti in alto e indossa scarpe alte. Il trucco &egrave più pesante di quello di Laura, soprattutto si nota il rossetto: carminio.
‘Meno male che hai portato lo spumante.’ Laura deride Carlo invitandoli a servirsi da una magnum di champagne francese.
La cena scorre piacevolmente, dopo aver portato il dolce in tavola la cameriera si ritira salutando.
Luca si alza e invita tutti a spostarsi nel salone. La casa &egrave dominata da colori scuri, violetti, neri, blu e rossi con soprammobili dorati o argentati. Anche le poltrone e il divano sono scuri, alcuni soprammobili dorati sono di chiara ispirazione fallica.
‘Cosa vi preparo da bere?’ domanda Luca.
‘Per me il solito Screw amore, penso che piaccia anche a Paola’ cinguetta Laura.
‘Allora screwdriver per tutti’ decide Luca trascurando Carlo, che già durante la cena si era sentito escluso dei discorsi degli altri commensali.
Laura porge all’amica una pastiglia che Paola prende e infila in bocca ed una la prende lei stessa.
Dopo alcune sorsate della bevanda le due donne iniziano a ballare al ritmo della musica soffusa che riempie la stanza.
Carlo si avvicina a Luca, &egrave ansioso.
‘Adesso cosa facciamo?’chiede al padrone di casa.
‘Aspettiamo che siano loro a muoversi, non abbiamo fretta. Intanto cambio le luci’
Luca si alza e spegne le luci del salone accendendo una lampada stroboscopica che segue il ritmo della musica. Le due donne sembrano fluttuare nel buio con tutti gli elementi bianchi che brillano, denti, occhi, parti dell’abbigliamento.
Carlo torna a rivolgersi a Luca:’ Mi sembrano eccitate, non &egrave il caso di raggiungerle?’
‘Vatti a sedere e aspetta, non rompere i coglioni . Fai il cazzo che vuoi’ risponde brusco l’amico.
Carlo &egrave incerto, poi si avvicina alle ragazze. E piuttosto impacciato nei movimenti. Cerca di abbracciare la moglie che lo respinge dicendogli:’Non essere inopportuno, spostati.’
Dopo alcuni istanti, mentre Laura e Paola ballano con i bacini incollati tra loro, Carlo torna a sedersi, da solo, dal alto opposto rispetto a Luca che &egrave su un divano.
Laura si avvicina al marito, si siede a cavallo delle sue gambe, l’abito si solleva. Iniziano a baciarsi con passione, Luca estrae il seno della ragazza dall’abito e inizia a succhiarlo, lei mugola e lo incita a continuare.
Carlo &egrave affascinato dallo spettacolo.
L’abito di Laura viene sfilato lasciandola con solo un perizoma trasparente di pizzo bianco che risalta sulla sua carnagione e brilla alla luce stroboscopica.
Laura si abbassa tra le gambe del marito e gli slaccia i pantaloni, li sfila e si gira’.facendo cenno con un dito a Paola di avvicinarsi.
Paola si avvicina, con il volto congestionato.
‘Te lo impresto, ma poi me lo ritorni, sia ben chiaro.’ Laura rivolge questa frase a Paola che resta interdetta.
Luca le prende la mano, la tira verso di se e la fa inginocchiare in mezzo alle sue gambe.
‘Laura mi ha detto che sei una vera troia. Fammi vedere se &egrave vero.’
Paola &egrave interdetta dalla frase del compagno dell’amica, &egrave incerta.
Ma Laura le bacia il collo e le sussurra all’orecchio:’ Non perdere un’altra occasione e non farmi fare brutta figura, mi fido di te, troietta mia.’
A quella frase &egrave come se tutti i timori di Paola scomparissero, estrae il pene dell’uomo dai boxer e lo infila in bocca, tutto. Inizia a pomparlo, a leccarlo. Cerca di donargli il massimo del piacere.
E’ caldo, pulsante e ‘..grosso. Molto più grosso di quello del marito.
Si rivolge all’amica di fianco e le dice:’Lo voglio dentro, voglio sentire quanto mi fa godere. Posso?’
‘Fai pure, per queste notte &egrave tuo.’ E’ la risposta.
Paola si alza, scosta le balze dell’abito scoprendo le cosce, sposta il perizoma e si impala sopra il cazzo dell’uomo. Già quando la cappella le apre le labbra della vagina inizia a godere.
‘Che meraviglia, mi riempie tutta. E’ bellissimo.’ Commenta ad alta voce Paola quando ha fatto entrare tutto il cazzo dell’uomo dentro di se.
Carlo &egrave annichilito, sua moglie, la pudica Paola che non si denudava di fronte a lui con la luce accesa, sta scopando con un’altro uomo, di fronte ad altre persone. E manifesta il suo piacere con una impudicizia da’..puttana. Una puttana che vuole eccitare il cliente.
Luca intanto si alza in piedi, sollevando la donna che si aggrappa al suo collo e stringe le cosce, non interrompendo la penetrazione.
Luca la posa di schiena sul divano, con il sedere appoggiato sul bracciolo ed inizia a muoversi in lei con movimenti profondi che le fanno percepire tutta la penetrazione.
Paola inizia ad manifestare il suo piacere e Luca ne approfitta per manifestare il suo ruolo di maschio alfa:
‘Godi troiona, guarda Carlo la tua mogliettina come adora essere scopata da un vero cazzo, un cazzo duro, grosso e lungo che la riempie. Vero che adori essere scopata?’ Luca interroga ad alta voce Paola umiliando Carlo nel contempo.
‘Siiiii, scopami con il tuo uccello””’&egrave magnifico””.. GOOOOODO!!’ risponde in preda agli ansiti Paola che sperimenta un piacere mai provato prima.
Laura nel frattempo si avvicina a Carlo che a tale vista riprende un minimo di speranza. Laura si posizione di fianco a lui e guarda la scena che si svolge sul divano, Paola dopo aver avuto un primo orgasmo &egrave stata fatta posizionare da Luca con le ginocchia sulla seduta e il viso appoggiato sullo schienale, in tal modo le sue intimità sporgono in fuori.
‘Mettiti così’ le ordina Luca posizionandola ‘che ti scopo come la vacca che sei.’ La penetra e lei, ormai eccitatissima, &egrave subito travolta dal piacere, urla e ansima.
‘Vedi tua moglie come sta godendo? Tu non sei mai riuscito a farla godere così.’ Sussurra Laura all’orecchio di Carlo, lei ha provato un’antipatia istintiva per l’uomo ed ora su diverte ad umiliarlo.
‘Dice che hai il cazzo piccolo, forza abbassati i calzoni fammi vedere.’
Carlo, confuso, estrae l’uccello che, forse per l’umiliazione non &egrave neanche completamente duro.
Laura abbassa la mano e lo inizia a segare.
‘Guarda, se chiudo la mano &egrave così piccolo che lo contengo tutto dentro al palmo.’ Lo deride.
Inizia a segarlo velocemente.
Sua moglie &egrave di fronte a lui che scopa e questa bellissima donna nuda gli sta facendo una sega, in breve Carlo &egrave portato all’orgasmo ed emette parecchie getti di sperma.
Laura lo guarda con espressione schifata, lo sperma gli &egrave colato sulla mano e lei la pulisce sulla giacca dell’uomo rimproverandolo con sarcasmo:’Lello, non solo ce l’hai piccolo ma sembri un coniglio, vieni subito’
‘Lello?? Io mi chiamo Carlo’ ribatte lui che inizia ad offendersi e si rammarica di non aver neanche accarezzato il seno della donna.
Lei si alza e ancheggiando torna verso il divano canticchiando’Lello Lello il cornutello, Lello Lello il cornutello’
Alla luce stroboscopica appare evidente il sorriso malevolo di Luca che continua a scopare con ritmo e passione Paola.
Laura si avvicina e baciando in bocca l’amica le suggerisce:’Hai la mani libere, con una sgrillettati e con l’altra accarezza i coglioni di Luca. Lui adora sentirseli carezzare.’
Paola, in trance da orgasmo esegue.
Anche la clitoride &egrave stimolata e Paola raggiunge un nuovo parossisma, emettendo un fiume di umori. Anche Luca, in quel momento, raggiunge l’orgasmo.
‘Ti riempio la moglie, Lello. Le faccio il pieno di sborra.’ Grida mentre erutta parecchi getti di piacere che provocano sensazione bellissime in Paola.
Paola e Luca sono ora sdraiati e si godono le sensazioni provate, Laura bacia il marito con passione mentre Carlo, solo sulla sua poltrona osserva. Umiliato e deluso.
‘Devo andare in bagno. Dov’&egrave?’ chiede Paola.
‘Vieni ti accompagno’ risponde Laura che la prende per mano, anche Luca segue le due ragazze e quindi Carlo si alza e si accoda, preoccupato.
Il bagno, così come quello della camera da letto ha il cesso alla turca, incassato nel pavimento ed &egrave illuminato da una luce fredda, da camera operatoria.
‘Oh, posso togliermi le scarpe?’ chiede Paola che ha paura di non avere un equilibrio sufficiente su quei tacchi per accovacciarsi.
‘No’ le risponde Luca ‘Vedrai che non avrai problemi, ti aiuta Laura.’
Paola ubbidisce, l’abito &egrave ormai avvolto in una strisca alla vita. Tutti osservano la donna, anche Carlo che &egrave sulla porta.
‘Se mi osservate non ci riesco.’ Si schernisce lei.
Laura si infila tra la sua schiena ed il muro e si abbassa a leccarle la schiena ed il collo, facendole sentire la rotondità ed il tepore dei suoi seni sulla schiena.
Paola spinge ed inizia ad urinare.
Laura fa un gesto al compagno che si avvicina, il suo bastone &egrave giusto all’altezza delle labbra di Paola che, senza bisogno di sollecitazioni, lo prende con la mano ed inizia a baciarlo e leccarlo, partendo dai coglioni ed arrivando ad infilarsi tutta l’asta in bocca.
Carlo ha le lacrime agli occhi, sua moglie, quela donna che lui reputava fredda e poco interessata al sesso, si sta rivelando l’amante ideale di ogni uomo, ma non lo &egrave per lui.
Laura intanto scende con la mano e infila un dito, lubrificato con la saliva, nell’ano dell’amica.
Il pompino dura alcuni minuti, quindi Luca invita la donna ad alzarsi e si dirigono verso il salotto.
Passano di fianco a Carlo, Paola non lo degna di uno sguardo. Laura invece, malignamente, lo informa:
‘Ora Luca la incula, preparati Lello. Hai visto come &egrave partecipe tua moglie? Una vera amante, una vacca da monta.’
Luca fa stendere Paola sul divano, appoggiata sul fianco sinistro, lui si posiziona dietro di lei, con le dita spalma un gel lubrificante sull’orifizio anale. Quindi le solleva la gamba destra, per agevolare l’accesso e posiziona la cappella sullo sfintere.
‘Spingi come se dovessi cagare.’ Ordina a Paola che, timorosa, esegue.
L’uccello entra per metà, senza incontrare resistenze particolari. Paola si sente invasa ma il calore del membro maschile le provoca sensazioni gradevoli.
Luca coglie il suo rilassamento ed inizia a muoversi in lei.
‘SONO NEL CULO DI TUA MOGLIE LELLO, VIENI A VEDERE!’ grida Luca che inizia a compiere dei movimenti più ampi e profondi entrando in lei fino alla radice dell’uccello.
Carlo osserva la scena e comprende che quella posizione &egrave stata scelta dall’amico proprio per consentirgli una migliore visione, umiliandolo ulteriormente.
Laura gli tocca il pacco e gli chiede:’Sei eccitato? Sei l’unico ancora vestito, togliti i pantaloni almeno ti puoi fare una bella sega’ conclude con un sorriso maligno che però Carlo non coglie.
Si sfila i pantaloni e la giacca.
‘No, tieni la cravatta, ragioniere’ aggiunge Laura che si avvicina a lui, gli estrae l’uccello dalle mutande e glielo accarezza.
‘Vorresti toccarmi il seno? Ti piace il mio seno Lello?’ scherza Laura.
Intanto Luca ha posizionato Paola di schiena, gli ha sollevato le gambe ed ha iniziato a muoversi con ritmo costante ,entrando e uscendo dal culo di Paola in modo da allentare lo sfintere in maniera definitiva.
‘Mentre ti inculo sgrillettati troia, hai le mani libere.’ Suggerisce Luca alla donna che esegue e, ricordandosi quanto dettole da Laura con la mano libera si spinge ad accarezzare i coglioni del suo amante.
‘Lello vieni a vedere.’ Carlo, sentendosi chiamato, ha un sobbalzo, stava finalmente accarezzando il seno di Laura titillando i capezzoli duri e scuri che lo ornano.
Si avvicina al divano e Luca estrae l’uccello dal culo di Paola. Con le mani tiene le chiappe divaricate mostrando a Carlo lo sfintere dilatato, aperto.
‘Vedi come mi sacrifico per un amico, sto facendo tutto quello che tu non sei riuscito a fare. La soddisfo Lello. Vero che ti piace amore mio troione?’
‘Siiiiiiiiiiii’ singhiozza Paola ‘ Mi piace da morire, godoooo. Laura avevi ragione,sentire un cazzo caldo e pulsante dentro di te &egrave magnifico, e quando pulsa, pronto per venire. Esco di senno.’ Paola pare ansiosa di magnificare il piacere che sta provando.
Laura si posiziona su di lei offrendole la figa da leccare e leccando a sua volta figa e clitoride dell’amica.
In breve Paola ha un orgasmo intensissimo, eruttando il suo succo come se pisciasse, mentre Luca eccitato si concedeva all’orgasmo spruzzandole diversi getti dentro l’intestino.
‘Meglio di Youporn non &egrave vero Lello?’ domanda Laura al povero Carlo.
Nel frattempo, a Paola scappano alcuni peti cui segue la fuoriuscita della sborra depositata da Luca che subito Laura si china a suggere, leccando con cura tutta l’intimità della amica.
Carlo non capisce come mai si trova in questa situazione, come sia possibile, deve trattarsi di un incubo.
La serata si conclude con l’invito a dormire da loro.
Carlo &egrave assolutamente contrario ma Paola &egrave granitica e specifica:’Io non esco con questo vestito che sembra reduce da una violenza carnale, inoltre sono stanca e dormo qui. Tu fai quello che vuoi.’
Il giorno dopo &egrave sabato ma Carlo deve andare in ufficio. Si alza e passa da casa a cambiarsi. Quando rientra a casa Paola non &egrave ancora ritornata, arriva verso le 15, non &egrave assolutamente imbarazzata anzi sembra allegra. Non prepara da mangiare e si chiude in camera da letto, Carlo si prepara un panino e cerca di capire cosa stia succedendo.
La domenica scorre lenta, visita alla mamma di Paola (che sembra cogliere qualcosa in quanto guarda i ragazzi in modo ansioso), passeggiata in centro e rientro a casa. Carlo cerca di avere un dialogo con la moglie ma lei &egrave distaccata e distratta.
Lunedì, al rientro in ufficio Carlo cerca Luca ma lui si nega. Finalmente al pomeriggio combinano un incontro nello studio di lui, Carlo teme che qualcuno dei suoi collaboratori possa intuire cosa &egrave successo.
Arriva alle 16 da Luca, un ufficio in centro, suona il citofono e si accomoda, nessuna segretaria. Meglio così.
Aggredisce subito l’amico gridando:
‘VENERDI’ NON E’ ANDATA SECONDO I PATTI. TU TI SEI SCOPATO MIA MOGLIE ED IO NON HO AVUTO NULLA IN CAMBIO, SOLO UNA SEGA’
Luca lo guarda, gelido:’Quali patti?. Tu mi hai detto -mia moglie &egrave inibita- ed io ti ho proposto di presentarle Paola, stop. Se poi &egrave emerso che tua moglie &egrave insoddisfatta sessualmente e che cercava un modo per sfogarsi io cosa ne posso. Di sicuro non posso dire alla mia compagna, quasi una moglie per me, -scopa con quell’uomo-. Lei mi manderebbe a cagare, e con ragione. Non sono mica un pappone e lei non &egrave una troia.’
‘MA NON E’ COSI’! CREDEVO CHE AVREMMO FATTO UNO SCAMBIO DI COPPIE, TU MI HAI FATTO CAPIRE COSI’!!’ Grida Carlo, ormai esasperato.
‘Calmati, io non ho mai parlato di scambi, sei tu che ti sei fatto un film. Mi spiace per te.’
‘IO TI DISTRUGGO, TI ROVINO, NON MI FACCIO PRENDERE IN GIRO COSI”
Luca si alza e prende Carlo per il nodo della cravatta:’Lello fai attenzione, tu sei quello che ha più da perdere. Pensa bene a quello che fai. Cornuto’ e lo caccia fuori.

Carlo rientra a casa, sono le venti. E’ incerto potrebbe denunciare Luca alla finanza ma se si sapesse sarebbe la sua rovina, ciò nonostante non vuole fargliela passare liscia.
Paola non &egrave a casa, lui attende poi si prepara qualcosa da mangiare, ha fame.
Alle ventuno Paola rientra, non risponde né al saluto né alle domande di Carlo, si dirige in salotto, prende il telecomando ed introduce un DVD nel lettore. Carlo la ha seguita e vede apparire sullo schermo le immagini di lui nello studio di Luca, oggi pomeriggio. Quel bastardo ha registrato tutto.
‘BASTARDO!! TI ODIO!! SEI UN magnaccia! UN MORTO DI FAME! UN IMPOTENTE! VOLEVI FARMI FOTTERE DA UN ALTRO!’ grida Paola cercando di colpirlo con calci e pugni. Carlo si protegge.
Dopo dieci minuti di contumelie Paola gli chiarisce il suo pensiero:’BRUTTO STRONZO NON VOGlIO PIU’ VEDERTI!! DORMI IN CAMERA DEGLI OSPITI SE NON VUOI ANDARTENE. SEI COSI’ TIRCHIO CHE NON VORRAI PAGARTI NEANCHE UN ALBERGO.! CORNUTO!! CON QUESTO VIDEO TI POSSO ROVINARE, NON SOLO POSSO DIVORZIARE E PORTARTI VIA TUTTO MA SE LO MOSTRO AD UN PROCURATORE AMICO DI LUCA TI ACCUSA DI INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE E TI SPUTTANA SUI GIORNALI!! GIA’ MI VEDO I TITOLI- CRISI ECONOMICA INDUCE PROFESSIONISTA A FAR PROSTITUIRE LA MOGLIE-VATTENEEEE’ Conclude urlando e sbattendo la porta della camera da letto, Carlo &egrave sconvolto si rinchiude nello studio e si sdraia sul divano.
Al mattino tutti i suoi abiti sono per terra nel corridoio e la porta della camera da letto &egrave sempre chiusa. Carlo &egrave disperato, spera in un colpo di fortuna, durante la notte ha pregato rimpiangendo amaramente i suoi errori.

La vita di Carlo ha subito diversi cambiamenti. Da due mesi dorme nello studio, Paola gli rivolge la parola il meno possibile, ha voluto assumere una filippina che si occupa della casa e dei pasti in modo da essere più libera. Inoltre &egrave andata dalla chirurga di Laura e si &egrave fatta accrescere il seno, ora anche lei ha una quarta. Si veste in modo provocante e si trucca pesantemente. Raramente cenano assieme e lei a pranzo &egrave sempre fuori, in palestra o in giro con Laura.
Carlo teme che oltre a Laura e Luca frequenti altre persone.
A differenza sua Paola &egrave sorridente e sembra felice. Lei gli rammenta periodicamente cosa sia successo, anche con piccoli gesti.
Ad esempio &egrave rientrato dopo due giorni di lavoro a Roma e ha trovato i sanitari sostituiti, erano stati eliminate le tazze di ceramica sostituite da turche in acciaio. In entrambi i bagni (anche se lui ne può utilizzare solo uno, l’altro &egrave riservato a Paola). Sul letto un biglietto con su scritto: Così ogni volta che li utilizzerai ti ricorderai di quanto sei coglione!!

Oggi Paola gli ha inviato un sms:’Stasera si cena alle 20, né prima né dopo. Altrimenti vai al ristorante’ Voleva avere chiarimenti ma ormai sa che lei non risponde alle sue chiamate quindi non ha neanche provato.
Rientra a casa prima in modo da potersi cambiare, prova a bussare alla porta della camera da letto:
‘Posso sapere chi abbiamo come ospite? Ho visto che &egrave apparecchiato per tre.’ Sorprendentemente la porta si apre.
Paola ha i capelli raccolti in una treccia, indossa un abito aderente che sembra voler scoppiare all’altezza del seno. Inizia a far freddo e lei indossa delle calze velate, ma l’abito sollevandosi mostra il bordo che le orna: sono autoreggenti.
Le scarpe sono 12 centimetri con plateau e rinforzi alla caviglia per garantire un facile utilizzo.
E’ molto sexy.
‘Ho deciso di riprendere i contatti con un mio compagno di liceo, Marco telo ricordi? Era il capitano della squadra di calcio, mi ha corteggiato per tutta la quinta ma io avevo appena sposato te e mi sono negata. CRETINA CHE SONO! AVESSI PROVATO COSA VUOL DIRE AVERE VICINO UN UOMO NON MI SAREI ROVINATA DODICI ANNI DI VITA. CORNUTO!!’ risponde con voce in crescendo. Ormai Carlo &egrave abituato a queste sfuriate. Si ritira in silenzio.
Indossa un maglioncino, mentre valuta se sia il caso di uscire di casa, suona il campanello. E’ in anticipo.
Carlo apre e si trova davanti un trentenne in buona forma, capelli chiari e occhi azzurri.
Scambi di saluti di rito, con evidente imbarazzo di Marco che evidentemente credeva di trovare Paola da sola.
Intanto appare Paola, bellissima, il seno vuole uscire dall’abito dove &egrave costretto. I capezzoli turgidi risaltano contro il tessuto. L’andatura ancheggiante della donna valorizza il suo fondo schiena.
La cena comincia in una atmosfera imbarazzata, sopratutto per i due uomini, quando Paola appoggia la mano sul braccio di Marco lui preferisce scusarsi ed uscire.
Lei lo accompagna alla porta e gli dice:’Rientra solo quando te lo dico io. Cornutello’ e chiude la porta ridendo.
Carlo vorrebbe piangere.
Decide di andare al cinema, la sera &egrave fredda.
A metà film riceve un sms da Paola:’Puoi tornare’.
‘Cazzo, troppo presto, qualcosa &egrave andato storto’ pensa Carlo che rinuncia al resto del film e si dirige verso casa.
La porta di casa &egrave chiusa dall’interno, deve suonare per farsi aprire.
Appare Paola che gli apre, indossa una vestaglia e non ha l’aria felice.
‘Tutto bene?’ le chiede Carlo premuroso.
‘No, ho trovato un coglione come te.’ Risponde lei acida.
‘Cosa significa?’ insiste Carlo, preoccupato.
Paola si siede sul divano e racconta:
‘Dopo che tu sei uscito ha iniziato a farmi delle avances, tanti complimenti. Mi ha detto che sono stata un suo grande rimpianto, al che io ho specificato che lo stesso era per me. In breve abbiamo iniziato a baciarci. Lui ha subito allungato le mani, mi ha scodellato fuori i seni e si &egrave dedicato a loro baciandoli e facendomi molti complimenti. Io ho risposto carezzandogli il pacco attraverso la stoffa, sembrava molto’..consistente.
Mi ha alzato la gonna, scoprendo il perizomino che indossavo e me lo ha strappato di brutto. A quel punto ha estratto l’uccello e me lo ha infilato dentro, senza preparazione, senza un tentativo di eccitarmi. Comunque &egrave entrato senza farmi male ed ha iniziato a pomparmi.Io mi stavo iniziando ad eccitare ma dopo pochi colpi &egrave venuto. Lo ho visto irrigidirsi e ho sentito il cazzo pulsare ed emettere un paio di getti dentro di me. Ero abbastanza delusa ma lui si &egrave scusato-Era tanto che ti desideravo, scusa, di solito duro molto di più eccetera- ho deciso di concedergli un’altra occasione’
A sentire il racconto Carlo oscilla tra l’ilarità per gli avvenimenti e la depressione nel sentire sua moglie parlare così disinvoltamente della sua sessualità. Paola beve un sorso di succo d’arancia (sarà corretto alla vodka si interroga Carlo nella mente) e prosegue il racconto:
‘Comunque io ero abbastanza carica e ho deciso di concedergli una seconda possibilità. Abbiamo chiacchierato un po’, discorsi pallosissimi, tutti incentrati su di lui. Dopo dieci minuti ho deciso che era il momento buono per riprovarci. Sono scesa sul suo inguine e ho preso in bocca il suo uccello che si &egrave subito indurito. Mi sono messa a sessantanove perché anche lui mi leccasse. Eravamo proprio su questo divano, ma ho percepito della freddezza, non mi leccava bene, stava a distanza dalla fica, forse perché era ancora piena della sua sborra. Insomma, si indurisce e poi si ammoscia, allora mi sposto, rinunciando a farmi leccare e mentre lo succhio mi masturbo per eccitarmi. Lui mugola che sono incredibile, che non ha mai visto una donna maiala come me, che certe cose le credeva possibili solo con le troie. Solito menù, senza fantasia n&egrave dolcezza.
Appena &egrave bello turgido mi alzo in piedi e lo infilo dentro la mia fichetta, adesso sono proprio carica, ho voglia di una bella scopata. Salgo e scendo un paio di volte, mentre inizio a pensare che potrei mettermi alla pecorina per sentirlo premere sul punto g lo vedo di nuovo irrigidirsi, il cazzo pulsa e sputa altri due spruzzetti.
Lui ansima, ma io sono frustrata ed incazzata. A quel punto ha commesso un grosso errore, mi ha detto ‘Sei troppo sexy, non resisto di più se sei così porca- ah, ora &egrave colpa mia, ho pensato e non ci ho visto più, gli ho dato dell’impotente, dello spara svelto, dell’incapace e lo ho buttato fuori. Poi ho chiamato te.’
Il racconto &egrave terminato.
Carlo si avvicina e abbraccia la moglie, ASSURDO, la deve consolare perché non ha goduto con un altro uomo. Si aprono i lembi della vestaglia, Carlo accarezza il seno di Paola che lo lascia fare.
‘Senti, ho ancora voglia. Se vuoi puoi farmi un bel cunnilingus, fammi venire, ma sia chiaro che non mi faccio scopare da te. Sono ancora troppo incazzata, &egrave chiaro??’
La risposta di Carlo &egrave sintetica:’Si.’ E si china tra le gambe della moglie. Lei spinge il bacino sul bordo del divano per agevolare l’opera dell’uomo.
Lui la lecca lungamente, con passione, lei gli consente anche di penetrarla con le dita sia in figa che nel culo. Finalmente il suo desiderio &egrave placato. Non &egrave un turbine di piacere ma &egrave molto gradevole, rilassante.
Paola sarebbe tentata di restituire il servizio all’uomo ma non ci riesce. Mentre sente il piacere crescere in lei ed infine sgorgare all’esterno pensa che ci vorrà ancora molto tempo prima che riesca a perdonare Carlo.
Carlo stava rientrando a casa, Paola lo aveva chiamato nel primo pomeriggio e gli aveva intimato di essere puntuale: alle 19,30 a casa. ‘E non fermarti come al solito a farti le seghe guardando You Porn’ aveva specificato.
Aveva chiarito che avevano un ospite a cena ma non aveva voluto dire chi fosse. Dopo l’esperienza della cena tra Paola e Marco lui era giustamente preoccupato.
Arrivato a casa constata che la colf aveva preparato per cena per tre persone, mentre una sottile inquietudine lo assale si dirige verso la camera da letto. Paola sta finendo di vestirsi, un sospiro di sollievo scappa al’uomo, l’abbigliamento &egrave meno appariscente del solito.
Gonna longuette che valorizza la caviglia e il polpaccio snello; scarpe con un tacco non eccessivo, camicetta che fatica a contenere il nuovo seno di Paola ma comunque non scollata in modo eccessivo. Si vedono in rilievo i ganci e le coppe del reggiseno.
‘Bravo, sei stato puntuale’ lo saluta la donna mentre finisce di truccarsi, in modo molto fine, non volgare.
‘Scommetto che sei curioso di sapere chi sia il nostro ospite.’ Prosegue senza essere stimolata.
‘Ti ricordi di Don Luca?’ Carlo fatica a ricordare.
‘Era l’aiutante del parroco che ci ha fatto il corso prematrimoniale. E’ stato sempre lui a celebrare il funerale di papà.’
Qualche ricordo riemerge, era un prete piuttosto giovane, con profondi occhi azzurri che li aveva tediati per dieci incontri serali prima del matrimonio decantando le virtù del matrimonio e spiegando loro l’approccio cattolico alla vita di coppia. Una palla. Ricordava che era fissato soprattutto sul divorzio che, per lui, era stato inventato dal diavolo in persona. Lo aveva chiamato in seguito, alcuni anni dopo, per una consulenza professionale per una farmacista del paese dove era stato trasferito, ovviamente gratuita, quindi era svanito nelle nebbie del tempo.
‘Allora dopo i primi due incontri mi aveva chiesto di vedermi in parrocchia, un pomeriggio.’ Continua il racconto di Paola ‘ Ovviamente io ci sono andata. Mi ha fatto entrare in sacrestia e, dopo aver chiuso la porta, ha iniziato ad interrogarmi. Voleva sapere se era vero che fossi ancora vergine, se praticavamo del petting o se mi masturbavo da sola. Io ero piuttosto spaventata e imbarazzata, gli ripetevo che mio padre mi controllava e mi impediva tutte le uscite che riteneva non adatte. Che con te ci eravamo limitati a baci e qualche carezza. Lui sembrava molto contento della cosa, si complimentava e intanto si era alzato e si era posto dietro di me facendomi un discorso di questo tipo- Sai Paola, la Chiesa reputa importante per contrastare il crescente numero di matrimoni che naufragano, che moglie e marito raggiungano l’armonia tra di loro. Anche in ambito sessuale intendo. A tal fine ha predisposto dei corsi per noi parroci per darci una formazione adatta ad essere trasmessa alle giovani coppie. Vista la tua impreparazione ti offro la possibilità di partecipare ad alcuni incontri dove potrei aiutarti a risolvere tutti i dubbi che ti assillano e ad acquisire le nozioni di base per un soddisfacente rapporto di copia.- Io tacevo, senza capire.
– Ad esempio (continuava Don Luca) potrei spiegarti quali zone del tuo corpo sono sensibili e meritevoli di essere stimolate; potrei inoltre spiegarti la tua anatomia facendoti conoscere le tue zone intime.- Così dicendo mi aveva sfiorato una tettina e poi mi aveva accarezzato una gamba. Faceva caldo e non portavo calze, quindi &egrave arrivato subito a contatto con le mutandine.
-Vedi, ti stai bagnando.- mi ha detto,- io potrei spiegarti perché ciò avviene e come trarne tanto piacere che poi potresti restituire a tuo marito.
Io ero rossa come un peperone, mi sono alzata e balbettando sono uscita. Quella notte mi sono toccata parecchie volte. Ero turbatissima. Il giorno successivo, dopo la scuola, mi sono confidata con mamma, senza scendere in dettagli ovviamente. Lei mi ha tranquillizzata, avrebbe parlato lei con don Luca comunicandogli che lo ringraziavamo tanto di queste attenzioni ma che preferivamo che la fase di istruzione fosse svolta da TE ,IL MIO FUTURO MARITO (Carlo nota un fondo ironico in questa frase) solo se fossero sorti dei problemi avremmo fatto ricorso ai suoi insegnamenti. Dopo alcuni mesi &egrave morto mio padre e lui ha tenuto una bellissima orazione funebre lodando la saldezza di principi della mia famiglia. Poi lo hanno trasferito, ma per fortuna mia madre si ricordava il cognome e attraverso la Curia lo ho rintracciato. E’ stato molto felice di sentirmi e questa sera viene a cena’
Paola aveva finito di truccarsi, era molto bella, assolutamente elegante.
In quel momento suonò il campanello.
‘Forza Lello, vai ad aprire. Muoviti’
‘Come mai lo vuoi rivedere?’ chiede Carlo, con tono incerto.
Paola si volta a guardarlo:’Sapessi quante volte, dopo che tu mi avevi lasciata insoddisfatta, mentre mi accarezzavo, mi tornavano in mente il volto di don Luca, le sua mani calde ed esperte. Ti ho detto che ora voglio togliermi quegli sfizi che per oltre dodici anni non ho potuto togliermi. Ora voglio vedere se il mio turbamento di ragazina si ripete anche adesso. Vai, muoviti, non farlo attendere.’
Alla porta vi &egrave un uomo vestito in clergyman nero, con profondi occhi azzurri, più alto di Carlo e precocemente brizzolato. Sembra affascinante e sicuro di sé.
‘Carlo, che piacere rivederti dopo tutti questi anni. Che bell’appartamento! Si vede che sei un uomo di successo.’ esordisce dando la mano al pallidissimo uomo.
In quel momento appare Paola.
‘Che splendore di donna, sei veramente magnifica,ti ricordavo come una ragazzina!’ si complimenta il prelato dando un bacio sulla guancia alla ragazza. Nel movimento si appoggia alla ragazza e coglie il turgore del suo seno.
Si accomodano a tavola ed iniziano a cenare ricordando i tempi passati.
‘Sapete,del vostro corso matrimoniale, su otto coppie due si sono sicuramente separate ed altre mi hanno detto che hanno dei problemi. Sono proprio lieto di vedervi uniti, felici. Peccato per l’assenza di bambini, ma come dico sempre Dio vede e provvede.’ Don Luca guida la conversazione, Carlo &egrave terreo, non vede proprio il suo matrimonio, in questo momento, come esempio da portare agli altri. Ma deve far buon viso a cattivo gioco.
Paola interviene: ‘Vede don Luca, avevo piacere di vederla proprio a questo proposito. Mio marito non &egrave soddisfatto del mio comportamento come moglie, &egrave tanto che mi rimprovera di essere troppo fredda, rigida. Intendo sotto l’aspetto sessuale. Ora io mi ricordo che lei avva frequentato dei corsi appositi su questo argomento, ricordo bene?’
Introducendo questo argomento aveva completamente catturato l’attenzione del parroco.
‘Ricordi bene, anzi, oggi questo aspetto nel percorso di programmazione pre-matrimoniale &egrave ancora più importante. Proprio in questo periodo sto formando una cara ragazza, Clara, che mi dona delle grosse soddisfazioni e sicuramente sarà una moglie perfetta. Non soggetta ad accuse come quelle che ti muove tuo marito.’ Racconta don Luca guardando negli occhi ora Paola ora Carlo.
‘Purtroppo io non ho avuto un maestro come lei e il cretino’ dice indicando Carlo ‘ha pensato di farmi -sciogliere- come dice lui facendomi frequentare altre persone, con stili di vita più promiscui. Uomini e anche donne don Luca.’
‘Mia cara ragazza, bisogna sempre distinguere tra la lussuria, che &egrave un peccato, e la complicità che &egrave fondamento di una coppia sana.’ Gli occhi di don Luca sono luminosi.
‘Purtroppo mio marito si lascia influenzare da filmati che trova in rete, filmati dove donne con pochi scrupoli sono disposte a far tutto per denaro. E lui si illude che quello sia un sesso soddisfacente’ insiste la ragazza che coglie l’occasione per umiliare Carlo
‘Vedi caro ragazzo’ ora il don si rivolge a Carlo, che ha un aspetto allucinato ‘purtroppo oggi &egrave facile lasciarsi traviare da certi strumenti moderni. Sono una tentazione e dobbiamo sconfiggerla come fece nostro signore nel deserto con le tentazioni del demonio. Ma non bisogna scordare che la chiesa ritiene giusto che moglie e marito si donino piacere, in modo anche intenso, ma sempre per la gioia reciproca non per semplice lussuria’
‘Grazie don Luca, proprio questo volevo lei spiegasse a mio marito’ prorompe Paola prendendo la mano del prete tra le sue. ‘Lei potrebbe aiutarci a ristabilire un rapporto sano consigliandoci e guidandoci. Magari con il suo esempio illuminato.’
‘Se siete entrambi d’accordo potrei certamente aiutarvi, tu Carlo sei d’accordo?’ chiede il parroco mentre sente le mani di Paola che stringono la sua.
‘Certo che &egrave d’accordo. Dopo il gioco sporco che mi ha tirato abbiamo bisogno di nuove basi, altrimenti sono obbligata a rendere di pubblico dominio il suo comportamento verso di me’ dice gelida Paola, mentre Carlo &egrave sempre più spaventato.
‘Per carità, &egrave mio dovere prevenire gli scandali. Purtroppo situazioni simili mi sono già capitate e il mio intervento ha sanato molti problemi. E quando vorreste che vi fornissi queste lezioni?’ continua il don che ormai ha inquadrato la situazione.
‘Visto che &egrave qui potremmo iniziare anche subito. Queste lezioni hanno anche un momento pratico vero don Luca?’
Cinguetta Paola senza lasciare la mano dell’uomo.
‘Certo, la pratica vale più della teoria.’ Sorride l’uomo.
‘Da cosa cominciamo don?’ continua ansiosa la ragazza sporgendosi in avanti.
‘Forse &egrave meglio se ci spostiamo in un stanza differente, tu cosa ne pensi Carlo?’ il don vuole accertarsi che, benché Carlo gli appaia succube della moglie; sia consapevole di quello che sta succedendo.
‘Forse la camera da letto &egrave più indicata’ afferma Carlo ormai rassegnato al ruolo di marito tradito e guardone.
I tre si avviano verso la camera, Paola ha fatto sostituire il vecchio armadio con uno nuovo con tutte le ante specchiate, in modo da avere una parete a specchio.
‘Camera molto bella, come tutta la casa. Ma non perdiamo tempo, cominciamo dalle basi. L’abbigliamento. Tu Carlo siediti su quella sedia e tu Paola mostrami come ti abbigli per tuo marito, per conquistarlo, per piacergli ed eccitarlo’
‘Vede don Luca, guardi lei stesso’ dice Paola slacciandosi la camicetta e mostrando un reggiseno nero, di pizzo che a stento trattiene le sue tettone. Dopo di ché si sfila la gonna mostrando le calze chiare con la riga posteriore e fissate ad un reggicalze nero ed un perizoma che, quando si volta, evidenzia la rotondità perfetta del suo culo. Le scarpe, infine, pur con un tacco evidente non sono eccessive n&egrave volgari e evidenziano il sedere della donna.
‘Già da ragazzina avevi un culo che era un inno al signore tanto era perfetto’ concede il religioso.
‘Avvicinati ragazza mia’ la incita. Quando &egrave vicina con la mano la accarezza scendendo dalla pancia piatta all’inguine e introduce un dito sotto il perizoma, trovandola già eccitata.
‘Caro Carlo mi sembra che tua moglie sia molto ricettiva! Adesso ne proverò le capacità tecniche ma fisicamente e psicologicamente mi sembra immune da problemi. Probabilmente le tue lamentele non sono giustificate’
‘Senti Lello. Io non ho problemi né fisici né psicologici.’ Paola irride il marito mentre &egrave in piedi di fronte al prelato indossando solo l’intimo.
‘Come mai lo chiami Lello?’ chiede don Luca mentre porta un seno fuori dal reggiseno ed inizia a suggere il capezzolo.
‘E’ l’abbreviazione di cornutello, che &egrave quello che si merita. La prego lo chiami anche lei in quel modo don’
‘Cara ragazza non dimenticarti che &egrave tuo marito, io capisco che tu voglio punirlo per i suoi errori ed io ti aiuterò a rimediare a questi suoi errori ma pubblicamente gli devi rispetto. Ti &egrave chiaro?’
‘Ha ragione don, ma lo chiamo cornutello solo in privato, non dubiti.’ Mentre parla Paola inizia ad ansimare, la bocca del parroco le provoca dei brividi lungo la schiena.
‘Fammi vedere se sei brava nella fellatio.’ La incita don Luca.
Lei si abbassa in ginocchio, abbassa i pantaloni e le mutande dell’uomo ed inizia a leccarne lo scroto per poi risalire lungo l’asta e infilare in bocca la cappella. Prosegue con leccate e succhiate che portano l’uccello alla sua massima erezione.
Quindi guida l’uomo sul letto, lui si toglie la giacca e la camicia restando nudo e si appoggia allo schienale.
‘Lello, guarda che uccello ha don Luca. E’ bellissimo.’ Decanta Paola che quindi continua la sua opera infilando l’asta dell’uomo fino in gola.
‘Sai leccare anche i coglioni? Lecchi il culo a tuo marito?’ domanda il don in preda all’eccitazione.
Paola scende a leccare i coglioni, poi alzando le gambe dell’amante arriva fino a leccare il buco del culo e lo lubrifica per bene con la sua saliva. Indi risale con la lingua mentre introduce una falange nell’ano dell’uomo, provocando un sospiro di piacere.
Continua a spompinarlo con passione.
‘Mi sembra tecnicamente molto brava tua moglie Lello. Fidati del parere di un esperto.
Ora vediamo se ingoia, io non sopporto le donne che non ingoiano. Sprecare il seme maschile &egrave peccato. Quindi lo accogli in bocca, poi mi mostri la bocca piena della mia crema e poi ingoi’ specifica il don.
‘Anzi la mostri anche a Lello così può constatare che sei effettivamente brava”’ così dicendo don Luca inizia a godere. Paola esegue alla perfezione, non si stacca fino a quando l’uomo non ha terminato di godere e, succhiate le ultime gocce sul meato, mostra al parroco la bocca piena di sperma. Indi si alza e si porta davanti a Carlo aprendo la bocca in modo tale che lui constati l’entità della sborra che poi ingoia, leccandosi infine le labbra.
Per Carlo la serata si preannuncia molto lunga.
Don Luca si complimenta con Paola per la sua capacità nella fellatio:
‘L’inizio mi sembra promettente, certo le modalità di copula sono molte e bisogna verificarle e valutarle tutte, ma l’inizio mi &egrave piaciuto. Hai dei giocattoli mia cara ragazza?’ domanda il parroco.
Paola svuota un cassetto estraendo vibratori, ovuli, anelli vibranti ed altri oggetti.
Il parroco prende delle manette rivestite di pelo e si avvicina a Carlo.
‘Ora ti applicherò queste, in modo tu possa vincere la tentazione di andartene che vedo dai tuoi occhi ti sta cogliendo. Inoltre non ti sarà possibile masturbarti’
Gli lega le mani dietro la schiena, fissandolo ad un termosifone in modo che lui non possa alzarsi dalla poltrona.
‘Don Luca, ora le mostro cosa mi &egrave toccato sopportare per dodici anni.’ Dice Paola che slaccia e abbassa i pantaloni del marito estraendo il suo cazzo dalle mutande.
‘Vede che piccolo? Io non avevo metri di paragone e pensavo fosse normale, ma ora’. Confronto al suo, ad esempio &egrave ridicolo. E poi spruzza subito’.’
‘Figliola, ognuno deve portare la sua croce. Ma il Signore ci dà sempre gli strumenti per sopportarla, la croce non &egrave mai troppo pesante. Ora vieni qui che inizio a stimolarti per la penetrazione. Vedi Lello io trovo che il metodo migliore per preparare la donna alla penetrazione sia il cunnilingus, prolungato e che interessa la vagina, la parete perianale e l’ano stesso. Devi usare bene la lingua, che &egrave uno strumento stupendo per donare il piacere.’Mentre descriveva i suoi movimenti il don fa sdraiare Paola e, dopo averle aperto le gambe inizia a leccarla. Lei alza le ginocchia facilitando l’accesso della lingua dell’uomo alle proprie intimità.
In breve inizia a eccitarsi, si bagna abbondantemente e accelera il respiro.
Il don la penetra prima con un dito e poi con due nell’ano. Raccolto un anello vibrante lo infila nella vagina andando a stimolarla in prossimità del punto g.
A quel punto Paola inizia a gridare:’SI”’..ANCORA””’COSI? CONTINUA NON SMETTERE”””FOTTIMI TUTTA””’SFONDAMI””CORNUTO TU NON MI HAI MAI FATTO GODERE IN UN MODO SIMILE”.
‘CON ME NON HAI MAI VOLUTO FARE CERTE COSE’ urla Carlo che &egrave colpito da un manrovescio del don che lo rimprovera aspramente:
‘Stai zitto, se lei non voleva tu potevi convincerla. Qui tutti sappiamo che la colpa &egrave della tua incapacità quindi taci.’ Carlo &egrave annichilito dal rimprovero e dalla sberla.
‘BRAVO LUCA’..FAGLI CAPIRE COSA VUOL DIRE FAR GODERE UNA DONNA A QUEL CORNUTO’ continua a gridare Paola che ormai cola dalla vagina tutta la sua eccitazione.
‘Figliola, non esagerare con la confidenza. Devi sempre darmi del lei, non &egrave bene che un parroco sia troppo in confidenza con le sua parrocchiane’ proclama don Luca.
Che stia prendendoli per il culo?
‘Come vuole lei don. Come ha piacere, mi scusi &egrave stato l’entusiasmo’ si riprende Paola.
‘Brava troietta, ora ti porto a squirtare. Vedrai che ti piacerà’ così dicendo don Luca accelera il movimento delle dita sia nel culo che nella vagina e continua a leccare il clitoride.
In breve Paola spruzza tutto il suo piacere dimenandosi incontrollabilmente.
‘Vedi Lello, tua moglie &egrave molto ricettiva, almeno per quanto concerne il sesso. Gode e le piace godere. Ma devi essere in grado di soddisfarla e tu non mi sembri portato. Ma magari possiamo migliorare.’ Spiega don Luca mentre abbraccia Paola che si riprende dall’orgasmo provato.
‘Da giovane non avevi delle tette così. Sono tutte tue?’ chiede il don.
‘Le ho fatte leggermente riempire’ minimizza Paola che in realtà &egrave passata da una seconda a una quarta misura.
‘Dovresti farlo fare anche alla tua mamma. Dopo tanti anni iniziano a cedere.’ Continua il don pizzicandole il capezzolo.
‘Mia mamma?!? Lei come lo sa don?’
‘Dopo la prematura morte di tuo papà la mamma era bisognosa di un supporto ed io le sono stato vicino. Poverina era distrutta.’
‘Quanto vicino don Luca?’ indaga Paola che non aveva mai sentito la mamma fare il minimo accenno alla frequentazione con il parroco.
‘Vieni, dedichiamoci anche un poco a Lello’ cambiando discorso conduce la donna verso il marito.
‘Povero, dagli un po’ di sollievo. Fagli una sega, forza, non vedi come &egrave eccitato?’ gli propone don Luca.
‘Non ne ho voglia. E’ un cretino e non merita nulla.’ Risponde la donna.
‘Figliola tu devi ubbidienza a tuo marito, entro i limiti del buon senso. Non puoi rifiutarti del tutto, devi essere comprensiva verso di lui. Forza, dimostra la tua buona volontà.’
‘Solo una sega, don, nulla di più.’ Paola si accoccola ai piedi di Carlo e prende il suo pene con la mano, iniziando un movimento rapido per eccitarlo.
‘Con calma’ interviene don Luca dopo pochi secondi ‘lubrifica la mano e muoviti con più dolcezza, non &egrave un pezzo di legno. Non compiere questo dovere contro voglia, esegui per bene, con impegno.’
Paola si rassegna, si sputa sul palmo ed inizia un movimento più lento e sensuale, arrivando a coprire e scoprire la cappella. L’uccello si indurisce ma solo parzialmente.
Don Luca si posiziona vicino a Paola e le carezza e succhia i seni. ‘Tu sei splendida ragazza mia. Non si riesce ad eccitare, forse &egrave intimidito dalla mia presenza.’ Aggiunge riferendosi al povero Carlo.
‘Prova a fare così, lubrificati un dito e ficcaglielo in culo, vediamo come reagisce.’ Propone don Luca.
‘Non voglio. Non lo merita’ brontola la ragazza che comunque si infila l’indice in bocca e lo copre di saliva, dopo di che lo appoggia sullo sfintere del marito e, con un spinta lo infila dentro di lui.
Carlo emette un suono gutturale, sorpreso. Ma il suo pene raggiunge quasi subito il pieno turgore.
‘Guarda come gli si &egrave indurito’ commenta il don continuando a massaggiare i seni di Paola e scendendo ad accarezzargli il clitoride.
Dopo pochi smanettamenti Carlo arriva all’orgasmo, spruzzando due getti di sperma che lo colpiscono sul petto.
‘Pazzesco’ commenta Paola ‘non lo avevo mai visto sborrare con questa forza. E’ un frocio Don?’
‘Ma no sciocchina, &egrave solo la novità delle sensazioni che ha provato. Ora però facciamo un bel giochino con lui. Quel plug che ho visto sul letto, quello nero, piccolo &egrave vibrante?’
‘Si don’ risponde la donna.’Lo devo prendere?’
‘Si, e prendi anche un gel lubrificante per piacere.’
Paola esegue, a quel punto don Luca alza le gambe di Carlo e le apre.
‘Mettiglielo dentro .’ Ordina a Paola che esegue rapidamente senza alcuna lubrificazione.
‘Ahhhhh’ urla Carlo.
‘Figliola, dovevi usare il lubrificante’ don Luca rimprovera blandamente la ragazza.
Il plug per fortuna &egrave piccolo ed ora &egrave saldamente nel culo di Carlo, gli &egrave impossibile espellerlo da solo. Quando il don lascia scendere le gambe, per evitare il fastidio della spinta verso l’alto, Carlo si sposta sulla punta della sedia e cerca di tenere sollevate le gambe. In tal modo il plug &egrave però esposto all’azione di Paola che ne attiva la vibrazione.
Carlo ha un mugolio mentre immediatamente gli cresce una potente erezione.
Don Luca si avvicina alla bocca di Paola e gli porge l’uccello da leccare, lei subito lo imbocca e inizia a massaggiare i testicoli con una mano. Don Luca allunga la mano e spegne la vibrazione del plug.
‘Non esagerare, devi sempre avere un certo rispetto per tuo marito. Andiamo sul letto mia cara.’
Paola si sdraia sul letto, aprendo le gambe. Il don si posiziona in mezzo, accarezza la vagina che sente molto bagnata, appoggia la cappella e subito le labbra si aprono accogliendo il cazzo che senza fatica entra in lei fino alla radice, strappandole un mugolio di piacere.
‘Caro Carlo, tu non comprendi quanto sei fortunato. Tua moglie, per quello che posso giudicare dalla mia esperienza, &egrave molto ricettiva e vogliosa di sesso. Altro che rigida e poco disponibile.’ Il don la sta pompando con calma, Paola alza le gambe stringendo le ginocchia intorno alla schiena dell’uomo favorendo la massima profondità di penetrazione e iniziando a godere dopo pochi affondi.
Lui si sfila da lei e, posizionatosi sulla schiena, la invita a cavalcarlo.
In tal modo il don può leccare e succhiare il seno della donna e, con l’indice della mano destra le penetra l’ano.
‘Mia cara, voi non avete figli. Adoperate delle precauzioni per evitare le gravidanze?’
‘No, sono assolutamente priva di precauzioni.’Paola intuisce dove il don voglia andare a parare, molti uomini sono eccitati dalla possibilità di ingravidare una donna, specie se non &egrave la loro. E’ un retaggio dell’istinto da cacciatore.
‘Bene mia cara, io sto per venirti dentro. Ti farcisco come un cornetto alla crema, ti riempio come un uovo. Tua moglie sta ricevendo il mio sperma Lello.’ Le ultime parole sono quasi urlate da don Luca che sta godendo. Anche Paola &egrave in preda all’orgasmo, il grosso uccello dell’uomo la ha stimolata fino in fondo ed ora lei gli lecca le orecchie mentre sente i getti caldi riempirla.
Dopo aver ripreso il controllo del respiro, si solleva dal prete accoccolandosi al suo fianco.
‘Mia cara, ti spiego una cosa molto importante. E’ consigliabile che la brava moglie dopo aver fatto godere l’uomo, vada a suggergli il pene lavandoglielo con la lingua. Questo &egrave un grande segreto del rapporto di coppia felice.’
Paola ubbidisce, abbassandosi sull’inguine dell’uomo e prendendo in bocca l’uccello e leccandolo a lungo.
‘Mio caro Carlo’ proclama intanto don Luca ‘la tua Paola &egrave, se mi permetti, una vera troia. Adattissima a rendere felice un marito.’
Solleva la testa di Paola e si scambiano un bacio profondo, quindi prende la mano della donna, la fa alzare dal letto e la conduce davanti a Carlo.
Lui &egrave ancora legato, con i calzoni abbassati, la camicia sporca di sperma e il plug infilato nell’ano.
‘Ora, mia cara, ti inginocchierai e praticherai un bel pompino, ovviamente con l’ingoio a Lello mentre io provvederò ad esplorare questo culetto adorabile.’ don Luca istruisce la ragazza mentre le carezza il sedere.
‘Non voglio padre, non lo merita.’ Dice la donna indicando il marito.
‘Mia cara, &egrave tuo marito e tu non puoi non accettare la tua croce, come lui accetta la sua. Avere una moglie che scopa con altri non &egrave una croce leggera, te lo assicuro. Quindi perché il vostro matrimonio abbia un futuro devi fare anche tu dei sacrifici. Tu sai che io voglio solo la vostra felicità, quindi ubbidisci troiona.’ Con le ultime parole la spinge verso il basso.
Paola si mette carponi, alzando il culo ed offrendolo all’amante mentre inizia a succhiare l’uccello del povero Carlo.
Don Luca allarga le chiappe della donna e constata come l’ano si apra facilmente.
‘Vedo che sei molto aperta. Ne hai presi tanti di cazzi vero troia?’
‘Purtroppo ho cominciato da poco, mio marito non mi aveva mai spiegato il piacere del rapporto anale’
‘NON E’ COLPA MIA, LEI NON VOLEVA’.’ Strilla Carlo con voce chioccia. Un manrovescio lo colpisce e lo calma immediatamente.
‘Tu devi tacere, io sto facendo tanto per voi e tu dai fuori di matto, non meriteresti tutto il mio impegno. Cretino’ chiarisce il don ‘Accendi il vibratore così impara a parlare troppo’.
Intanto lui appoggia la cappella sullo sfintere di Paola e le entra dentro.
‘L’accesso &egrave agevole, e l’uso lo migliorerà ulteriormente. Sgrillettati mentre ti inculo, godrai doppiamente. E mi raccomando che il pompino sia fatto bene, voglio vedere il cornuto felice’
Mentre il Don si muove nelle sue viscere lei si carezza il clitoride e sale con le dita fino ad accarezzare i testicoli dell’uomo. Intanto spompina il marito che in breve inizia a godere:
‘Siiiiiiiii, vengoooooooooo’ grida Carlo, in rapida sequenza godono don Luca e Paola che esplode sentendo lo sperma bollente inondargli l’intestino.
‘Ed ora la parte più importante della lezione di oggi, vieni Lello’ con queste parole Carlo viene sciolto dalle manette, per prima cosa spegne il vibratore del plug poi chiede, timoroso:
‘Potrei andare in bagno e togliermi il plug don Luca?’
‘Dopo. La sensazione di aver l’intestino pieno &egrave amplificata dal plug, ma puoi resistere ora vieni, devi fare il bidet a tua moglie, se lo merita ampiamente.’
Paola viene fatta stendere sul letto e Carlo inizia a leccare dalla sua figa e dall’ano tutti i succhi che la riempiono. Don Luca gli indica i punti che lui non pulisce bene e dopo alcuni minuti Paola ha un orgasmo per cui dalla figa fuoriesce un’ulteriore colata di sborra mista a ciprigno che Carlo si affretta a leccare senza bisogno di ulteriori indicazioni.
‘Bravo ragazzo, hai capito bene cosa ti aspetta?’ gli chiede don Luca.
‘Si, padre. Devo accettare che mia moglie mi tradisca.’ Risponde Carlo con le guance rosse per gli schiaffi ricevuti.
‘Esatto! E tu, mia cara troietta, devi evitare di umiliarlo, specie in pubblico, e devi concedergli qualche soddisfazione rispettando le sue esigenze di uomo. Ti &egrave chiaro?’
‘Certo’ esclama Paola che &egrave appoggiata su un gomito, soddisfatta dei molti godimenti provati.
Don Luca guarda l’orologio ed esclama:
‘Ora devo andare, &egrave molto tardi e domani devo celebrare messa al Collegio femminile di ”. Per le otto. Paola accompagnami. Ci rivedremo Carlo, mi raccomando ricorda quanto ti ho insegnato oggi.’ Così dicendo saluta l’uomo con un buffetto sulla guancia.
Paola, vestita delle sole calze e scarpe, accompagna il parroco alla porta.
‘Ci rivedremo vero don Luca?’
‘Ma certo mia cara, ho ancora molte cose da insegnarvi. E’ bello avere degli allievi come voi due, vogliosi di imparare.’
‘Io sono molto vogliosa.’ Esclama maliziosamente la ragazza.
‘Allora una volta faremo una serata”meraviglia!’
‘Cosa vuol dire?’ chiede Paola
‘Prima la madre e poi la figlia! Inviteremo la tua cara mamma che mi &egrave molto devota da oltre dieci anni. Poverina tuo padre non la aveva mai fatta godere durante tutto il matrimonio, ma io le ho insegnato molto ed ora”&egrave una discreta troia. Mi farà piacere vedervi insieme. Tu hai mai fatto l’amore con una donna?’
‘Si don, qualche occasione la ho avuta’
‘Bene, sono curioso di vedervi insieme all’opera.’
Ed esce non senza aver dato un ultimo bacio, profondo, a Paola.
Dopo la visita di don Luca, Carlo &egrave stato riammesso nella camera da letto matrimoniale. Paola non ha la minima intenzione di perdonarlo ma non vuole dispiacere il don e cerca di trovare un modus vivendi. Negli ultimi giorni &egrave capitato che lei rientrasse per pranzo o alla sera, probabilmente dopo aver incontrato qualche uomo, e ponesse a Carlo la domanda fatale: ‘Devo farmi il bidet, vuoi provvedere tu?’ con un tono apparentemente neutro.
Carlo ha sempre accettato, apparentemente di buon grado. Tanto che l’ultima volta Paola ha goduto talmente da sentirsi in dovere di restituire almeno parzialmente il piacere. Ha masturbato il marito e quando &egrave stato prossimo all’orgasmo, ricordandosi degli insegnamenti di don Luca ha appropinquato la bocca suggendo il seme che Carlo eruttava.
Non ha mai perso il contatto visivo con gli occhi di Carlo e gli ha mostrato la bocca piena di sperma prima di ingoiare. Il cazzo di Carlo si &egrave nuovamente indurito alla visione di quanto la moglie sia diventata porca, ma lei non gli ha dedicato oltre le sue attenzioni.
Oggi, domenica, trascorrono il pomeriggio in centro facendo acquisti e si preparano alla consueta cena da Maria, la mamma di Paola. Da quando Carlo ha saputo che Maria &egrave da almeno dodici anni l’amante di don Luca ha compreso le reali motivazioni di alcuni fatti che lo avevano stupito. Ad esempio la suocera dopo la morte del marito pareva ringiovanita e si curava molto di più nell’abbigliamento e nell’aspetto. Inoltre aveva voluto assolutamente cambiare casa (con la scusa che la casa le ricordava troppo il marito defunto) e dal piccolo condominio dove viveva con Franco si era trasferita in un mega condominio con parecchie scale. Non solo ma il suo alloggio era al secondo piano circondato da uffici che la sera alle 18 si svuotavano. Inoltre il garage era servito dall’ascensore. Evidentemente don Luca, che era molto attento a non creare scandalo aveva suggerito questa sistemazione per potersi recare a trovarla senza che nessuno lo vedesse.
Mentre giravano per negozi Carlo aveva notato un lieve rigonfiamento sotto la gonna di Paola che indicava la presenza del reggicalze, ormai lei utilizzava sempre un abbigliamento intimo molto sexy, ed anche oggi aveva acquistato dei completi estremamente femminili, spaziando su tutto l’arco dei colori escluso il bianco che evidentemente non gradiva.
Alle diciannove, puntuali, sono arrivati a casa di Maria. Carlo osserva le due donne vicine, Maria indossa una gonna nera piuttosto aderente, una maglia di cotone che valorizza l’asciuttezza della sua figura e sotto cui si evidenziano i capezzoli, piuttosto grossi, calze nere e scarpe abbinate con un tacco piuttosto importante. I capelli sono corti, alla maschietto ed il trucco &egrave piuttosto leggero. Nel complesso dimostra meno dei suoi cinquant’anni. Di solito li accoglie in ciabatte, &egrave strana la presenza delle scarpe.
Anche Paola indossa scarpe piuttosto alte, sia pure del modello a tronchetto in modo da sostenere la caviglia, gonna sopra il ginocchio, colorata e camicia bianca con due bottoni aperti. I capelli biondi sono raccolti in una alta coda di cavallo.
Le due donne si salutano ed iniziano a chiacchierare, Carlo segue il discorso con apparente distacco. Percepisce Paola che dice alla mamma:’Con Carlo abbiamo deciso di farti un regalo. Ti offriamo un ritocco al seno presso la chirurga che ho utilizzato io.’
Maria si schernisce:’Ma no. E’ troppo costoso. E poi sono ormai vecchia’
Ma Paola sa che argomenti utilizzare:’Lo ha suggerito don Luca. Ne sarebbe lieto.’
Maria arrossisce e balbetta:’Allora”. Ma non perderò la sensibilità? Sai io sono molto sensibile sul seno.’
‘Stai tranquilla, la chirurga &egrave una donna ed &egrave attenta a questo aspetto. Io, addirittura, ho avuto un aumento della sensibilità. Ora se mi succhiano i capezzoli arrivo quasi a godere solo in questo modo.’ La tranquillizza Paola.
Sentire le due donne parlare di questi argomenti &egrave piuttosto sorprendente, il loro rapporto &egrave decisamente mutato, più aperto e sincero.
Maria chiede:’Tuo marito &egrave informato che don Luca &egrave ospite a cena con noi?’
‘Non lo so, io non lo ho avvisato ma tanto sarebbe cambiato nulla. Don Luca vuole che le famiglie siano unite e ha preteso che lui fosse presente.’
Carlo ha sentito ed &egrave colto dall’ansia, sarà un’altra serata come quella a casa loro dove ha dovuto fare il guardone mentre la moglie viene trombata da don Luca?
In quel momento suona il cellulare di Maria che si agita immediatamente:’E’ arrivato!’
Si precipita alla porta e la apre, restando in attesa. Dopo alcuni minuti di silenzio assoluto arriva don Luca che entra chiedendo permesso.
Maria si inginocchia subito.
‘Buongiorno Maria, che piacere vedere anche i ragazzi!’ così dicendo don Luca entra in casa e bacia Paola, &egrave un bacio lungo e umido. Poi solleva Maria e bacia anche lei allo stesso modo, palpandole il sedere. Quindi dà una pacca sulla schiena a Carlo facendolo quasi cadere.
‘Accomodiamoci a tavola. Ragazze mettetevi in libertà, rallegrateci la vista con le vostre bellezze, vi prego.’ Maria si sfila la gonna e la maglia restando con un reggiseno con i capezzoli esposti, perizoma e calze, tutto di colore nero. Anche Paola la copia restando in guepiere rossa con perizoma coordinato e calze nere.
‘Brave, molto belle e brave. Tu Carlo siediti al mio fianco. Andate pure a prendere la cena figliole.’ Le loda don Luca. Le due donne ,ancheggiando sui tacchi si dirigono in cucina.
Don Luca ne approfitta per parlare a tu per tu con Carlo: ‘Ragazzo mio ho voluto questo incontro conviviale in quanto ritengo giunto il momento in cui la vostra coppia giunge ad una evoluzione. Tua moglie &egrave ora molto partecipativa agli incontri sessuali (quindi si sono incontrati in questi giorni ‘ pensa Carlo) ma deve imparare da sua madre ad essere più remissiva. Lei &egrave di una generazione che ritiene il godimento un diritto, tutto bello e giusto ma deve essere riportata alla giusta considerazione del maschio, dev’essere più accondiscendente alle richieste del maschio. Maria &egrave un fulgido esempio e credo che potrà aiutarci a riportarla sulla giusta strada. Ma anche tu, figlio mio, devi impegnarti per soddisfarla, per essere più piacente. Devi farla innamorare di te tanto per essere chiari. Altrimenti la perderai definitivamente. Sono contento che ti operi per soddisfarla, lei mi racconta tutto, ma devi anche dimagrire, curarti, essere più affascinante in parole povere. D’accordo?’
Carlo &egrave intimidito: ‘Certo, seguirò i suoi suggerimenti.’ risponde
Le due donne tornano, Maria si posiziona a destra di Carlo tra i due uomini e gli porge un piatto con insalata ed una bistecca, quindi attende in piedi. Paola, istruita della madre, esegue lo stesso movimento fermandosi a destra di don Luca, che spiega a Carlo:
‘Devi iniziare una dieta. Ma ora ti mostro cosa intendo con disponibile.’ Inizia a salire con la mano lungo le gambe di Maria arrivando alla vagina.
‘Senti, lei &egrave già bagnata. Si eccita già quando la chiamo al telefono per avvisarla che arrivo. Toccala, anzi fai che sfilare il perizoma:’
Carlo si alza in piedi, si mette dietro Maria ed esegue, effettivamente la donna &egrave già eccitata.
‘Invece tua moglie inizia solo ora ad eccitarsi. Deve ancora imparare il piacere dell’attesa. Togli il perizoma anche a lei.’
Carlo esegue in silenzio, toccandola constata che in effetti la moglie &egrave appena umida al’interno delle grandi labbra.
‘Ma ora Paola imparerà, &egrave una brava allieva, volenterosa e disponibile. Vero cara?’
‘Si don Luca’ &egrave la risposta della ragazza, con tono indeciso.
Le due donne vanno in cucine, prendono i loro piatti cn un menù identico e si siedono di fronte agli uomini, i loro capezzoli turgidi sono fonte di distrazione per Carlo che pilucca solo il cibo.
La conversazione prosegue evidenziando come don Luca sia il fulcro della riunione, ogni sua parola &egrave come un ordine per gli altri commensali. Terminato di mangiare dichiara:
‘Bene, ora ho proprio bisogno di rilassarmi. Venite ragazze mie.’ Così dicendo si alza in piedi e si posiziona in mezzo al tappeto.
Maria prende la mano di Paola e la conduce di fronte al don, si inginocchiano e abbassano i calzoni e i boxer dell’uomo, scoprendo la sua mazza già turgida.
‘Brave ragazze, ora una lecca l’uccello ed una i coglioni, poi vi alternate. E mi raccomando non smettete di guardarmi. Forza troie.’ Le due donne eseguono.
Carlo &egrave eccitato dallo spettacolo, dopo alcuni minuti don Luca decide:’Andiamo di là, saremo più comodi. ‘ Carlo teme di essere destinato ad un ruolo di guardone come a casa sua, ma appena arrivati in camera ed accesa la luce (una luce fredda, forte che evidenzia i dettagli e le nudità) don Luca prende Maria per mano e la porta verso il ragazzo:’Forza Maria, dona un po’ di piacere a questo bravo ragazzo. Non farmi fare brutta figura, sai che la cosa mi dispiacerebbe.’ conclude con tono lievemente minaccioso. Maria fa sedere Carlo su una poltrona e lo spoglia.
Subito inizia a leccare il cazzo del genero. Viste le dimensioni riesce ad ingoiarlo completamente, addirittura arrivata alla radice allunga la lingua leccando lo scroto.
Tutto questo fissando negli occhi l’uomo con uno sguardo che lo eccita ulteriormente.
‘Che troia la mammina vero?’ domanda don Luca che, nel frattempo, ha posizionato Paola a quattro zampe, in modo possa osservare l’attività della madre, e la lecca muovendosi tra figa e culo, lubrificando entrambi.
Maria sta pompando l’uomo con grande passione, gli lecca la cappella e lo masturba. Quindi si infila l’indice in bocca, lo bagna abbondantemente e lo avvicina allo sfintere di Carlo. Lentamente lo penetra, il tutto senza smettere di fissare le sue reazioni, e vedendo che lui sembra godere del trattamento infila le prime due falangi iniziando un movimento rotatorio e dentro-fuori.
Carlo &egrave prossimo all’orgasmo.
Don Luca, intanto ha infilato il suo cazzo, durissimo dentro Paola iniziando a fotterla con calma, e lei, per accrescere il proprio piacere, si masturba con la mano destra.
Carlo finalmente vince la propria ritrosia ed inizia a toccare il seno della suocera, stringendo i capezzoli. Lei reagisce mugolando di piacere ed intensificando il ritmo del pompino. Succhia e lecca mentre il suo indice &egrave ormai entrato completamente nel retto dell’uomo.
‘VENGO, GODO”’.’ Carlo arriva all’orgasmo ed erutta tutto il suo sperma nella bocca di Maria che attende che lui abbia finito, quindi ripulisce il glande con la lingua e si dirige verso don Luca e Paola che sono sul letto.
Paola &egrave prossima all’orgasmo.
Maria mostra al don la bocca piena di sborra.
‘Brava, ora condividila con quella troietta di tua figlia. Baciatevi da brave puttanone.’ Così dicendo il don estrae il cazzo dalla vagina di Paola e lo introduce nel culo ,lentamente.
Paola &egrave vicina all’orgasmo, la stimolazione della penetrazione anale e della masturbazione unita all’eccitazione mentale del condividere con la propria madre la sborra di suo marito la portano ad un parossismo di piacere. E’ scossa dai tremiti mentre la sua lingua e quella della madre si intrecciano.
Don Luca si estrae dal retto della ragazza. E’ ancora eccitatissimo, Carlo pensa- Ma quanto tempo riesce a restare duro?- si sente inferiore a lui.
Luca si pone tra le gambe di Maria, le apre le gambe, prendendola per i tacchi delle scarpe e appoggiandoli sulle sue spalle inizia a scoparla, prima in figa e poi nel culo. Alcuni colpi in un canale, alcuni nell’altro. Intanto parla:
‘Vedi Carlo, Maria &egrave ormai completamente addestrata ed &egrave molto brava e partecipe. Tua moglie sta migliorando, già oggi lo sfintere inizia ad essere più elastico. Ma guarda lo sfintere di Maria (così dicendo estrae il suo cazzo, lo sfintere resta aperto per alcuni secondi prima di iniziare a serrarsi lentamente) toccalo, senti come &egrave morbido e cedevole. Tutto merito dell’allenamento, anche lei ora gode con maggior facilità. Vero puttana?’
‘Oh si don Luca, godo da morire”””’continuate così, vi prego. Sono la vostra troia, la vostra puttana’ Maria inizia ad incitare l’uomo, come se avesse ricevuto l’autorizzazione da lui.
Paola &egrave sdraiata di fianco a lei, eccitata inizia a leccare e succhiare il seno della madre.
Carlo osservando la scena ricomincia ad eccitarsi.
Dopo diversi minuti Maria &egrave preda dell’orgasmo e subito dopo anche Luca si concede all’orgasmo sborrando nella vagina della donna per alcuni, lunghi, secondi.
Si siede sulla poltrona ed ordina:’Forza Paola e Carlo, leccate bene Maria, non sprecate neanche una goccia del mio sperma. Condividete questo momento maiali.’
I due coniugi eseguono, e in preda all’eccitazione si scambiano anche alcuni baci lascivi, passandosi la sborra di don Luca.
Dopo dieci minuti Luca si alza. ‘Devo andare, domani devo dire messa molto presto.’
Maria si solleva e, inginocchiandosi lo trattiene:’No don Luca, permettetemi prima di mostrarvi la mia devozione con il mio omaggio.’
Don Luca sorride, soddisfatto. Era quello che aspettava.
Si sdraia sul letto, si posiziona il cuscino sotto la schiena per osservare comodamente Maria.
Lei inizia a leccare l’alluce del suo piede, lo succhia e poi sale lentamente lungo le gambe di don Luca, baciando e leccando ogni punto erogeno. Il cazzo torna ad ergersi, eccitato. Maria lo lecca,mette in bocca i coglioni, succhia la cappella. Continua per alcuni minuti.
‘Carlo toccale la figa. Senti come &egrave eccitata la vacca.’ Don Luca incoraggia Carlo che esegue. Effettivamente la figa di Maria &egrave un lago. E’ bagnata, calda e sospira a sentire il tocco dell’uomo.
‘Vedi come &egrave ricettiva la nostra Maria? E pensare che prima di conoscermi non aveva mai goduto. Ora non riesce a fare a meno della sua razione di piacere. E’ vero troia?’ continua don Luca.
‘Oh si, datemi la mia razione di cazzo, vi prego don Luca. Ditemi cosa devo fare per compiacervi?’ Maria &egrave vogliosa di soddisfare il suo uomo, per lui farebbe tutto in questo momento.
Don Luca ci pensa un attimo poi decide:’Inculati sul mio palo, la figa te la ho riempita, ora tocca al culo. Ma girati in modo che Carlo e Paola possano baciarti e leccare seno e clitoride’.
Maria esegue, si impala sul cazzo del don guidandolo dentro di se. Subito Carlo eccitatissimo bacia la donna ed inizia a carezzarle il seno per poi scendere fino al clitoride. Dopo alcuni istanti anche Paola inizia a leccare e succhiare il seno della madre e a scambiare baci lascivi con lei.
In breve Maria arriva nuovamente all’orgasmo, iniziando a emettere un rivolo di umori dalla figa.
Don Luca la solleva, la mette a pancia sotto e accelera il ritmo della inculata sino a quando non arriva all’orgasmo anche lui. Estrae il cazzo, lo sfintere &egrave spalancato, e subito Carlo e Paola comprendono di dover leccare il culo della donna, eseguono con passione sotto lo sguardo compiaciuto di don Luca. Paola, quindi viene invitata a suggere il pene dell’uomo, nettandolo completamente.
‘Molto bene, ora Carlo vai a prendere i miei abiti. Forza ragazze accompagnatemi alla porta.’
Il don indossa il suo abito e si dirige all’uscita abbracciando e carezzando le due donne. Carlo li segue osservando la mano dell’uomo che tocca le intimità delle due donne. Quindi un ultimo, profondo bacio ad entrambe, un saluto a Carlo e don Luca esce.
Maria, Paola e Carlo si guardano, l’appartamento sembra buio senza don Luca. Si rivestono senza parlare.

Sono passati due mesi, &egrave sera quando suona il cellulare a Paola, lei riconosce il numero di don Luca:
‘Buonasera don Luca, la ho cercata per comunicarle una notizia. Le passo Carlo, vuole essere lui ad aggiornarla.’
‘Buonasera don Luca, scusi se la disturbo. ‘..Tutto benissimo, io e Paola abbiamo ripreso un ritmo di vita normale. Io cerco di comprendere lei e lei &egrave molto più comprensiva verso di me.’
‘Digli cosa ti ho detto la settimana scorsa’ dice Paola sovrastando la voce del marito.
‘La settimana scorsa dopo che abbiamo scopato, mi ha detto che l’uccello mi si &egrave sviluppato e che sono molto più bravo, riesco a farla godere ora. Tutto grazie a lei don.
Ma ora volevo darle la grande notizia: attendiamo un bambino. Paola &egrave incinta di due mesi! Siamo così felici! Si gliela passo don e’..ancora grazie e a presto.’
Paola prende il cellulare.’Si certo don Luca, sono molto felice, certo ora dovrà tenerci delle nuove lezioni incentrate sul sesso durante la gravidanza”. Non mettevo in dubbio che fosse un esperto in merito”Ah, ci sono donne che godono ancora di più durante la gravidanza? Spero di appartenere a questa categoria fortunata.
Come dice? La settimana prossima abbiamo l’esame finale del corso delle frequentanti del corso pre-matrimoniale? Certo che sarò presente, mi vesto come sempre da suor Maria. Almeno finché non si vede la gravidanza, dopo dovrò cambiare travestimento. Una suora incinta &egrave inopportuna”’..Certo ricordo io a Carlo che se gli capita la necessità di assumere una ragazza lei ha la candidata ideale, non dubiti.
Carlo le &egrave così devoto, ed anche io don Luca.Buona serata’ e Paola chiude la telefonata mentre Carlo le accarezza con tenerezza la pancia.
Sabato mattina &egrave il momento che Carlo dedica alle pratiche meno urgenti e più noiose. Ma oggi riceve una telefonate, da Luca che &egrave molto agitato, ha ricevuto una raccomandata dalla sua banca che non gli &egrave chiara.
Carlo lo invita in ufficio e dopo pochi minuti lui arriva. Deve aver corso come un matto.
Carlo legge la comunicazione.
‘E’ molto semplice, la banca ti informa che non hai rispettato un impegno essenziale relativo al tuo conto e ti intima di rientrare dell’esposizione debitoria entro cinque giorni. Ma riguarda il tuo conto personale, non quelli aziendali che io conosco.’
‘Cazzo, devo rientrare di un milione di euro’ sbotta Luca, alterato. Cade il silenzio.
‘Porca puttana, avevo un accordo con la banca, mi finanziavano fino a 1 milione a condizione che lasciassi un deposito titoli equivalente. Ma lo ho spostato un anno fa. Fino ad oggi nessuno mi aveva detto nulla, ed ora mi chiedono di coprire tutto, di colpo e senza preavviso’ Merda’
‘Non hai la disponibilità per coprire l’impegno?’ chiede delicatamente Carlo che &egrave sorpreso di vedere Luca così alterato.
‘No, ho spostato i miei investimenti fuori d’Italia. Temevo una tassa patrimoniale. Ma per farli rientrare ci vorrà del tempo.’ Spiega Luca.
‘Ok, lunedì parlo con il direttore della banca e vediamo di avere una dilazione temporale. Quanto ti serve?’
‘Temo almeno un mese.’ Spiega Luca.
‘UN MESE? Dove cazzo hai messo questi soldi?’ chiede Carlo allibito.
‘Sono all’estero, le tempistiche sono queste.’ Spiega Luca che &egrave evidentemente imbarazzato.
‘Ok, tranquillo per lunedì ti chiamo.’

Lunedì sera Carlo &egrave stato cercato da Luca almeno dieci volte, sia in ufficio che sul telefono portatile, senza contare le mail.
Decide di rispondergli via mail:’Devo parlarti di persona. Domani mattina alle 9?’
In tre secondi riceve la risposta: ‘Vengo subito!!Non posso aspettare neanche un minuto!!’
Appena Luca si accomoda &egrave evidente che entrambi sono consapevoli di un problema ben più grave del previsto.
Carlo si schiarisce la voce e inizia:
‘Chi hai fatto incazzare? Il problema &egrave grosso, qualcuno vuole darti una lezione. La Banca non &egrave disponibile ad attendere, anzi mi hanno detto che stanno già preparando la procedura per chiedere il sequestro cautelativo dei tuoi beni , sono sicuri che tu non coprirai l’impegno. Possono ottenere un sequestro di tutte le tue società, anche se il loro valore &egrave superiore. E quando le riavrai, tra qualche anno, saranno tutte fallite. Hanno preparato tutto per bene. Anche gli altri istituti che ho contattato hanno avuto sentore di non meglio specificati problemi e non intendono esporsi.’
‘Quanti soldi possiamo prendere dalle società che gestisci tu?’
‘Cento, centocinquanta mila euro sono liquidi. Siamo lontani da quanto ti serve.’
‘CAZZO!!’ esclama Luca ‘posso far intervenire un avvocato?’
‘Certo, ma se il giudice stabilisce il sequestro anche il miglior avvocato può solo fare ricorso. Nel frattempo le aziende sono in mano a custodi giudiziari che te le rovinano.
Chi ti vuole male ha studiato una polpetta avvelenata.’
‘MERDA, MERDA E MERDA. Credi possa centrare F””?’
‘Il politico? Certo che può essere coinvolto, ha uomini nel CDA della banca e nella Fondazione che la controlla. Ma perché dovrebbe volere la tua rovina?’
‘Perché mi sono scopato la sua nuova mogliettina, una cubana di ventisette anni. Potrebbe averlo scoperto.’ Spiega Luca.
‘Dall’astio che ho visto nutrire nei tuoi confronti temo di si.’
‘Ma non esiste una soluzione? Un prestasoldi, qualcuno che mi dia un mese di tempo.’
Carlo fissa l’uomo, ora sembra molto meno sicuro di sé, non pare più un maschio dominante ma un uomo impaurito e preoccupato. Tace a lungo.
‘Guarda, lasciami vedere se esiste una scappatoia. Ti richiamo domani. Ma non assillarmi con telefonate e mail, per piacere. Appena ho qualche notizia, stai tranquillo, ti chiamo io.’

E’ martedì sera, Carlo ha formulato un piano. Attende le venti, godendo della probabile ansia di Luca, poi lo chiama:
‘Amico mio, ho una buona ed una cattiva notizia per te!’
‘Dammi prima la buona, ne ho bisogno.’ La voce di Luca appare stanca, dev’essersi logorato nell’attesa.
‘Vieni qui, ne parliamo a voce.’ Carlo riattacca. Luca arriverà di corsa, ne &egrave sicuro, meglio avvisare Paola del ritardo.

‘Amico mio’ così Carlo accoglie Luca sulla porta dello studio ‘forse esiste una soluzione. Conosco una finanziaria che fa al caso tuo. Abbiamo già avuto un caso simile ma per importi molto più bassi. Tu cedi a loro parte dei tuoi beni, loro pagano la banca. Attento non te ma la banca. Tu non vedrai un soldo. Dopodiché hai sei mesi per ricomprare le tue proprietà ad un prezzo fissato.’
Luca ha gli occhi lucidi, forse ha la febbre:’Io in un mese me le ricompro, il tempo di smobilizzare e risolvo tutto. Ma di quali cifre parliamo?’
Carlo &egrave glaciale:’Tu vendi a 1 milione e compri a un milione duecentocinquantamila. L’elenco delle aziende che cedi &egrave questo.’
Luca legge, arrossisce e grida:’Ma comprano aziende per cinque milioni e me ne danno uno. Sono dei ladri.’ Comincia ad inveire: il costo &egrave eccessivo, lui in venti giorni recupera i soldi, e quella troia della cubana e quel bastardo del politico. Carlo lo lascia sfogare, dentro di se ridacchia, poi interviene, a bassa voce:
‘Senti, &egrave molto tardi. Per me &egrave stata una giornata durissima. Su questo affare non chiedo commissioni né a te, né alla finanziaria che tanto non me le darebbe. Lasciami andare a casa, Paola mi aspetta, e decidi con calma. Parlane con il tuo amico avvocato. Ma, se vuoi definire la pratica entro giovedì mattina dobbiamo firmare dal notaio della finanziaria. Decidi tu amico mio.’ Tanto sei in trappola.

L’indomani, mercoledì mattina, Carlo &egrave irrintracciabile, Luca insulta anche le sue impiegate. Alle dodici, finalmente, riesce a trovarlo:
‘Finalmente ti trovo’. D’accordo, non ho scampo. Vai avanti.’ Acconsente Luca con voce stanca.
‘Come vuoi, ma devi venire in ufficio a firmarmi una delega e poi dobbiamo parlare del mio compenso.’ Carlo &egrave teso. Questo &egrave il momento che temeva di più.
‘MA QUALE COMPENSO!! MI HAI DETTO CHE LO FAI PER AMICIZIA!!’ strilla Luca che ormai non controlla i nervi.
‘Luca, ti ho detto che non voglio commissioni, ma dobbiamo metterci d’accordo per una cosetta. Ma ne parliamo a voce. Vieni subito, però. Dobbiamo predisporre tutto per domani se vuoi salvarti il culo.’ Specifica Carlo, per rimarcare l’urgenza della cosa.
In mezz’ora Luca &egrave in ufficio, sembra invecchiato di dieci anni di colpo, si siede e attende che Carlo parli:
‘Allora, questa &egrave la procura per gestire la vendita con patto di riacquisto delle quote societarie. Tu vendi a 1 milione e hai diritto a ricomprare ad un prezzo maggiorato di 250.000 euro entro sei mesi. L’aspetto positivo e che loro possono gestire l’affare estero su estero, quindi se ti interessa ti trovi con la proprietà di queste società in capo ad un soggetto estero che decidi tu. Ti consiglio una fiduciaria che ti faccia da schermo. Avessi dovuto fare un gioco simile tu spendevi quei soldi in tasse. Coraggio, non tutto il male viene per nuocere.’
Carlo spiega lo svolgimento dell’affare, evidenziando anche gli aspetti positivi per Luca onde evitare ripensamenti dell’ultimo minuto.
‘Tutto questo’ continua ‘senza oneri aggiuntivi per le mie prestazioni. Ma, come ti ricorderai, ho subito un’umiliazione dalla tua ragazza. Quando io e Paola siamo venuti a casa vostra lei &egrave stata molto scortese con me. Tu, allora, mi dicesti che non potevi farci nulla. Ora, visto che anche lei beneficia di questa operazione, &egrave ora che si sdebiti.’ Spiega Carlo. Non ha mai gestito situazioni simili ed inizia ad essere nervoso
Luca, invece, &egrave sollevato:’Se il problema &egrave solo questo”..domani venite a casa nostra e..’
‘No, non ci siamo capiti. Domattina dobbiamo firmare, quindi si parla di stasera. E non a casa vostra dove ci sono le telecamere, a casa mia.’ Carlo illustra le sue condizioni, vince la paura parlando a ritmo accelerato, ha fretta di finire.
‘D’accordo, allora io e Laura veniamo per cena e dopo cena’..’ prova a organizzare Luca.
‘No, amico mio. Niente false convivialità. Tu e Laura venite a casa mia per le venti e scopiamo. Niente cena, niente perdite di tempo.’ Interviene Carlo.
Luca tace, -Il piccolo bastardo vuole vendicarsi- pensa. Ma lui &egrave obbligato ad accettare la situazione, e Laura dovrà farsela piacere.
‘D’accordo amico mio, alle venti a casa tua.’ Acconsente con un sorriso tirato, porge la mano per una stretta che sia simbolo di accordo e di saluto.
Carlo puntualizza:’Ancora un dettaglio, so che lei &egrave sempre sexy, ma stasera deve vestirsi da troia. Intimo con calze a rete, scarpe con tacco e solo un soprabito sopra. Se qualcuno la vede non deve avere il dubbio se sia una puttana, deve averne la certezza! Ti &egrave chiaro’
Luca ritrae la mano ma poi fa un cenno di assenso con il capo: ‘Vuoi vendicarti ed avrai la tua vendetta. Ho capito. A stasera.’ Dichiara uscendo.
Carlo corre in bagno, per la tensione gli &egrave venuta una voglia fortissima di urinare, ma &egrave contento di sé, non avrebbe mai pensato di riuscire a gestire una situazione simile, tutto questo grazie ai consigli di don Luca.
Alle venti Carlo &egrave pronto, ha preparato casa, ha mangiato uno spuntino leggero, ha indossato una t-shirt e dei pantaloni comodi; &egrave nervoso e ripassa mentalmente i consigli di don Luca su come affrontare la serata. In ritardo di quindici minuti suona il citofono, al video citofono visualizza Luca, Laura &egrave dietro di lui. Apre indicando loro il piano da raggiungere.
Apre la porta e li attende, si apre l’ascensore, esce Luca sorridente e dietro appare Laura. Indossa un miniabito bianco che arriva a metà coscia, molto fasciante e dei sandali allacciati sul polpaccio. E’ bellissima con quella cascata di riccioli scuri e il volto imbronciato.
Carlo impallidisce: ‘Non ci siamo capiti. Ti avevo indicato chiaramente come doveva vestirsi.’ Carlo si rivolge a Luca indicando con un cenno Laura.
Sorridendo Luca risponde:’Ma credevo scherzassi, dai. L’importante &egrave che siamo qui, vedrai che serata ci attende” cerca di spostare l’attenzione di Carlo.
Ma Carlo non si muove, impedendo l’accesso alla casa. Gelido dice: ‘Valla a far cambiare , deve vestirsi come ti ho detto, calze a rete, biancheria sexy e scarpe da puttana. Sopra uno spolverino. Non avete capito che non siamo qui per scherzare. Ho scoperto che i soldi del tuo debito sono serviti a pagare l’alloggio che hai intestato a lei. La banca verrà informata e chiederà anche di sequestrare quello, in via cautelativa. Vi buttano in mezzo alla strada. Tutti e due, lei non si salva da sola.’
Laura &egrave imbufalita, se potesse gli sputerebbe in faccia, Luca &egrave raggelato.
Carlo chiude la porta, poi sente Laura che scende le scale sbraitando mentre Luca cerca di calmarla.
Meno male che don Luca lo aveva avvertito della possibilità di questa situazione e hanno preparato le contromisure.
Carlo &egrave nervoso, sono passati quasi sessanta minuti da quando Laura e Luca sono usciti dal suo palazzo. Dovrebbero essere di ritorno. Avranno cambiato idea?
Non &egrave possibile, da venerdì sarebbero sommersi dai problemi, ormai non possono far altro che abbozzare. Suona il citofono, Carlo si apre in un sorriso, controlla il volto di Luca, terreo, ed apre il portone.
Quando l’ascensore arriva al piano apre la porta, Luca &egrave chiaramente scosso, Laura indossa uno spolverino beige su calze a rete e scarpe di finto coccodrillo rosse, con tacco e plateau altissimi.
‘Amici miei, che piacere vedervi. Come sei bella Laura, apri il soprabito che voglio ammirarti.’ Li saluta Carlo che gode nel vedere Luca in imbarazzo.
Laura &egrave sul pianerottolo, si apre lo spolverino mostrando una guepiere rosso fuoco con perizoma abbinato. E’ bellissima ed eccitante.
‘Sei splendida, accomodatevi.’ Concede Carlo facendoli entrare, Laura si sottrae al suo bacio ma si lascia togliere il soprabito. Carlo infila i due indici dentro la parte superiore della guepiere ed estrae i capezzoli della ragazza, lasciandoli scoperti. ‘Così &egrave meglio, vero mia cara? ‘ chiede Carlo a Laura che non risponde. Don Luca aveva previsto che lei avrebbe cercato di smontarlo dimostrando freddezza, ma Carlo considera quell’atteggiamento una ulteriore prova del suo potere e parte della sua rivincita. Saluta Luca con una stretta di mano e incalza:’Accomodiamoci in camera, abbiamo già perso molto tempo.’ Prende il gomito di Laura e la guida in camera da letto.
‘Tu Luca, accomodati su quella poltroncina e tu Laura legagli le mani dietro lo schienale. Ci sono già due manette. State tranquilli, voglio solo evitare che Luca si masturbi.’ Spiega Carlo che ha vissuto questo momento nelle sue fantasie molte volte. Luca &egrave titubante ma Laura lo spinge ed esegue.
Ora Carlo &egrave padrone della situazione, ed &egrave eccitatissimo.
‘Ora puttana, vieni a spompinarmi. E cerca di soddisfarmi altrimenti domani non facciamo un cazzo e voi siete rovinati.’ Intima a Laura.
Lei si inginocchia di fronte a lui, gli abbassa pantaloni e boxer ed inizia a succhiargli l’uccello. Dopo un inizio titubante si impegna in un pompino eccezionale, lo infila tutto in bocca, lo succhia, lo lecca, gioca con la cappella. Cerca di farlo venire in fretta per limitare la durata della sua sottomissione, effettivamente l’uomo &egrave molto eccitato ma la stacca da sé, ha capito il suo intento. E’ tranquillo, don Luca gli ha dato una pillola che gli garantisce un’erezione di due ore, può godersi la serata.
La fa mettere alla pecorina sul letto, le sfila il perizoma e la tocca. Non &egrave eccitata, peggio per lei.
Mette della vasellina sull’uccello e lo avvicina allo sfintere, inizia a spingere e la cappella entra senza sforzo:’Sei molto aperta, si vede che sei abituata a prenderlo in culo’ Carlo la deride per umiliarla e per rimarcare la sua condizione di dominus.
Inizia a pomparla, con calma, gustandosi con gli occhi e le mani il suo corpo. Ogni tanto le assesta un ceffone sulle chiappe, provocando delle blande lamentele. Continua a muoversi dentro di lei lungamente.
‘Puttana, ora sgrilletati mentre ti inculo. Voglio sentirti godere.’ Le intima.
Lei non esegue, mantiene un atteggiamento freddo.
Allora Carlo si sporge a prendere un bastone di bambù, sottile, lungo cinquanta centimetri e con l’impugnatura che ha preparato per quell’evenienza sul comodino. Con quello accarezza il capezzolo destro di Laura dopo alcuni istanti, con un movimento brusco del polso colpisce il capezzolo. Laura urla per il dolore.
‘AAAAAAAAAAAAAAAAh” sei pazzo? Mi fai male stronzo.’
Altro colpo sull’altro capezzolo e altro urlo di Laura: ‘Troia o ubbidisci o esci di qui con le piaghe. Devi capire che non sei in condizioni di opporti’
Laura sembra incerta, pensa alla situazione e poi inizia a masturbarsi, sperando che la serata termini prima se lei si dimostra accondiscendente
Carlo continua a incularla, con la bacchetta corre lungo il corpo di Laura, provocandole dei brividi di paura. Lui aumenta il ritmo, vuole godere dentro di lei:’Puttana sto per venire. Ti riempio l’intestino di sborra, troia. Godi anche tu puttana.’ Con queste parole assesta alcuni colpi molto forti ed anche Laura, nonostante il dolore ai capezzoli provocato dai colpi di frustino, arriva all’orgasmo.
Crollano sul letto, Carlo le prende i capelli e la conduce verso il suo inguine:’Ora lecca tutto, fammi un bel bidet con la lingua puttana!’ Laura esegue senza esitazioni.
Luca ha dovuto osservare la scena, a volte ha chiuso gli occhi ma i rumori provenienti dal letto erano peggio della visione. Cerca di pensare che altre volte ha condiviso la sua ragazza e che non vi erano alternative. Ma si sente in una situazione di debolezza, non ha il controllo degli eventi, li deve subire e questo lo umilia.
Ne frattempo si avverte lo scatto della porta di casa. E’ Paola che rientra.
‘Amore dove sei?’ chiama ad alta voce. In realtà &egrave informata di cosa la attende.
Entra in camera, indossa un abito fasciante che tira sulla pancia. E’ incinta di cinque mesi. I seni sono evidenziati dal tessuto. L’abito arriva appena a metà coscia.
‘Ragazzi siete qui! Che piacere vedervi.’ Si avvicina al letto, bacia Carlo con passione, bacia Laura incrociando la sua lingua con quella dell’amica.
‘Luca, ti vedo bene!’ aggiunge ironica. Si avvicina all’uomo e lo bacia su una guancia. Quindi scende a leccargli il collo e risale fino all’orecchio. Appoggia la mano sull’inguine e dichiara:’Ma lo avete fatto eccitare. Povero tesoro. Ora penso io a te.’ Così dicendo gli estrae il grosso cazzo e le palle aprendo la cerniera dei pantaloni. La cappella &egrave congestionata.
‘Amore, se mi autorizzi gioco un poco con il nostro amico.’ Paola attende l’autorizzazione di Carlo che non tarda. Lei si alza il vestito, sotto non indossa biancheria e sale a cavalcioni di Luca.
‘Laura vieni per favore, tienigli il cazzo dritto, e stringilo alla base. Mi raccomando avvisami quando sta per sborrare. Tu amore sfilami il vestito.’ Carlo la denuda mentre Laura si inginocchia ai piedi del compagno guidandogli l’uccello verso la vagina di Paola che lentamente scende facendo appoggiare il glande alla sua figa che si apre facendolo entrare. Tutti sono ammutoliti ed eccitati, la scena &egrave estremamente erotica.
Il glande scompare dentro la vagina di Paola che subito si rialza, strappando un sospiro a Luca.
‘Cosa fai, fammi entrare fino in fondo’ chiede l’uomo, eccitatissimo che vede il seno della donna davanti a lui ma non riesce a catturarlo con la bocca e sente il glande entrare in quel caldo orifizio per uscirne subito dopo.
‘Non muoverti, se provi a muoverti Carlo ti stacca il cazzo con quella bacchetta. Decido io cosa fare e cosa non fare. Tu taci o me ne vado ed &egrave tutto finito.’
Paola si alza e abbassa parecchie volte, non facendolo mai entrare oltre il glande. Carlo &egrave eccitato dallo spettacolo ed anche Laura pare ipnotizzata dallo spettacolo.
‘Sta venendo’ avverte Laura ridestandosi dal suo torpore, con la mano ha sentito il flusso della sborra percorrere l’asta. Nonostante non abbia mai penetrato la donna Luca arriva all’orgasmo, un orgasmo che in realtà non lo appaga. Paola si alza e Luca erutta il suo seme. Uno, due, tre spruzzi che colpiscono la camicia, la guancia e i pantaloni dell’uomo imbrattandolo. Luca &egrave insoddisfatto ed umiliato, impotente di fronte a loro.
Paola si rivolge al marito:’Era così che mi volevi? Ora sono abbastanza troia per te? Ti soddisfo?’
Carlo sorride, felice e scambia un bacio con la moglie.
Paola lo prende per mano e lo porta a sdraiarsi sul letto, con la schiena appoggiata allo schienale. Chiama quindi Laura:
‘Vieni tesoro, ora vedrai come omaggio il mio uomo’ inizia leccare l’alluce destro del marito, poi lo succhia e lecca tutto il piede. Quindi lentamente sale, caviglia, polpaccio, ginocchio.
Ad un cenno anche Laura segue i suoi movimenti sulla gamba sinistra dell’uomo.
Arrivano all’uccello, duro e svettante e le due donne se lo contendono. Laura si posiziona in modo che Carlo introduca l’alluce nella sua figa in modo da fargli percepire quanto sia eccitata ora.
Carlo &egrave felice, solo nei suoi sogni più fantasiosi aveva osato sperare di avere quelle due belle donne a sua disposizione, non solo ma sono così coinvolte, vogliose. E’ magnifico. Il suo cazzo, grazie anche all’aiuto farmacologico, continua ad essere duro come il marmo. Ora le dimensioni contano meno, vista l’eccitazione che coinvolge tutti.
Paola sale fino all’orecchio del marito e gli parla:’Amore dimmi, dove vuoi scopare? Hai sei buchi tutti a tua disposizione. Scegli tu tesoro.’
Carlo si sente in paradiso: ‘Amore mio vorrei scopare con Laura, tu sei il mio amore ma oggi vorrei dedicarmi alla nostra ospite.’
Paola prende il volto di Laura e la bacia, quindi la conduce a cavalcare l’uomo.
Carlo ha davanti a se il magnifico seno della donna che desidera da tanto, lo succhia, lo lecca, lo mordicchia, mentre la donna muove il bacino sul suo palo, godendosi la penetrazione.
Carlo allunga una mano a saggiare la cedevolezza dello sfintere di Laura ed introduce una falange dentro lei.
La scopata continua, appassionata. Quindi Carlo chiama Paola e le chiede di prendere un vibratore e di infilarlo nel buco posteriore dell’amica.
Paola esegue, all’accensione del vibratore Laura inizia a godere, accelera il ritmo della scopata ed inizia ad incitare Carlo:
‘Sborra, sborrami dentro porco. Riempimi di sborra, fammi godere porco bastardo. Ingravidami maiale.’
L’orgasmo arriva e colpisce entrambi gli amanti, Laura si sfila dall’uomo e si stende di fianco a lui.
Paola si precipita a leccare il cazzo dell’uomo, lucido di sborra e degli umori di Laura.
Dopo alcuni minuti Carlo si riprende, il suo cazzo &egrave ancora turgido. Osserva Laura che &egrave sdraiata a gambe spalancate, con un rivolo di sborra che esce dalla vagina.
Lui si alza, si avvicina a Luca e lo libera, lo prende per il collo della camicia e lo porta vicino a Laura incitandolo a leccare la figa dell’amante.
Luca &egrave riluttante, dalla figa colano gli umori della donna mischiati allo sperma di Carlo. Paola si avvicina, si inginocchia vicino a Luca, gli prende l’uccello in mano e gli sussurra all’orecchio:’Forza, lo so che hai voglia di leccarla. Falla godere ed io farò godere te, Te lo prendo tutto in gola, dai porco.’
Luca si avvicina alla vagina ed inizia a leccarla, Paola si sdraia sotto di lui ed inizia a succhiargli l’uccello.
Carlo osserva la scena e scatta alcune foto per fissare il momento.
Laura gode della slinguata del compagno ed anche Luca arriva all’orgasmo nella bocca di Paola che si masturba freneticamente.
Carlo &egrave proprio contento di come si &egrave svolta la serata.

Carlo e Luca escono dalla sede della finanziaria, tutto si &egrave concluso nel migliore dei modi. Per questi sei mesi Carlo svolgerà la funzione di A.D. nell’attesa dell’evoluzione degli eventi. Un buon guadagno per lui.
‘Allora Luca, andiamo a festeggiare con le nostre donne questa sera?’ chiede allegro.
‘Magari nel fine settimana, non sono tanto in forma oggi.’ Risponde Luca che ancora non si capacità della piega presa dagli eventi.
‘Come vuoi, a presto amico mio’ lo saluta Carlo assestandogli una pacca sulla spalla e si dirige verso il taxi. A casa Paola e Laura lo aspettano, gli hanno appena mandato una foto che le ritrae impegnate in un sessantanove con la scritta:’Ti aspettiamo, ci manchi’. E, così pensando, ingoia una delle pillole che don Luca gli ha regalato.

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