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Eventi e fatti raccontati sono frutto della mia immaginazione.

Non so bene come tutto fosse esattamnete iniziato, forse era stata colpa di una serata tra amici, uno di loro mi prese in giro dicendomi che avrei potuto mettere su, se avessi avuto la potenza economica, una mia villa piena di schiave. Come una vecchia casa del piacere, perchè no, in cui delle donne restavano perchè lo volevano. In fondo quella sera con un paio di bicchierini di troppo non eravamo tutti solari a pensare quanto filosoficamente socratico fosse il fatto che le pornostar alla fine fossero delle prostitute legalizzate e a cui piaceva fare del sesso con il primo che passava?

Se piaceva a loro, sarebbe piaciuto anche ad altre donne, donne che anche se non volevano ammetterlo si sarebbero volute piegare facendosi mangiare da un mostro che stava al loro interno e che urlava:”sottomettiti e godine”, Un mostro che alcune non accettano mia, demonizzato ,in fondo, dalla società e dalla religione. Demonizzato dalle amiche o semplicemente da loro stesse e dal loro modo di essere. Ma altre, quelle a cui piace quel mostro, loro si, sarebbero state perfette.

Così nacque l’idea di creare una villa, grande, spaziosa e bella, piena di schiave, di donne che desideravano essere usate, al servizio e sotto la mia guida di ospiti che venivano a fare loro visita. Queste donne stavano lì solo per loro diletto o anche per passione. Ognuna di esse aveva età differente, ognuna un desiderio differente, c’è chi cercava un Padrone e sfruttava la villa per poter vivere una vita agiata cercando l’uomo che faceva per lei in un contesto molto altolocato, c’era chi amava il denaro e desiderava stare lì solo per quello, c’era invece chi voleva smettere di pensare e vivere il mostro in tutto e per tutto.

La prima con cui ho iniziato è diventata poi la mia schiava personale finchè il mio progetto della  villa non è terminato e lei ha deciso di continuarlo. Lei si chiamava Susanna, per motivi pratici decisi di chiamarla Sun, con pronuncia italiana, non come il sole in inglese. A meno che non dovessi presentare una schiava ai miei ospiti era lei l’unica con cui mi deliziavo in privato ed in pubblico. E di lei ero geloso.

Dopo poco arrivarono varie donne, le trovai in maniera sparsa e anche per il passaparola fintanto che la mia villa divenne famosa per le mansioni che aveva, da lì in poi dovetti addirittura cambiare completamente metodo e scremai la maggior parte delle donne che desiderava entrare a vivere la medio alta borghesia o la più ben nota e raffinata nobiltà, per così dire. Che poi la maggior parte dei nobili vennero bannati dalla villa. Tant’è che dovetti pure iniziare ad usare un sistema di guardie scelte, anche loro selezionate in modo tale che non facessero scorrerie all’interno della struttura stessa che dovevano difendere.

All’aumentare dell’elitarietà della clientela e delle schiave aumentarono anche i soldi che riuscivo a guadagnare, i favori che potevo ottenere. Casa mia era diventato un luogo di potere. Di scambi, le persone venivano educate anche a vivere correttamente il clima che c’era. Era un teatrino e mi piaceva, il problema fù quando Sun venne messa in mezzo da persone troppo potenti e dopo qualche anno di questa vita le cose finirono malamente. Ma questa è solo un anticipazione.

La prima schiava che mi fece fare una svolta e mi fece capire che era davvero il caso di selezionare le ragazze perchè potevo permetterlo fu Francesca. Una donna sui 35 anni, giovanile, dai tratti delicati ma dalle idee decise. Una donna che sapeva quello che voleva e che mi disse che cercava un Padrone e sarebbe stata disposta a farlo nella mia villa.

Da lì iniziai a capire che avrei potuto servire anche questo tipo di possibilità, e aggiunsi anche questo dettaglio. Lei non desiderava guadagnare soldi, come tutte le precedenti, o avere gossip in piani più o meno alti. Non voleva nemmeno sentirsi importante. Lei voleva solo trovare la persona giusta mentre veniva tutelata e protetta e, si diciamolo, non avrebbe dovuto più pensare a doversi mantenere. Tutt’oggi non so ancora se la spinta fu data dalla sua situazione ma so per certo che non cercava del denaro. Cercava una guida. E prima in me e in Sun poi in quello che diventò il suo Padrone la trovò.

Ed è proprio di lei che vi voglio raccontare in primis.

PS: se vi piace l’idea e volete dare spunti alla trama potete contattarmi in pvt! Questa è un’idea di base su cui vorrei iniziare a lavorare.

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