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Racconti Erotici Etero

Io e Alice

By 7 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e Alice

Cia a tutti.
Sono un ragazzo di 24 anni e sono felicemente fidanzato.
Il racconto che sto per raccontarvi è realmente accaduto un po’ di tempo fa.
Per motivi di privacy i nomi che userò non saranno quelli reali.

Alice è la fidanzata di un mio amico, bella ragazza, non miss Italia ma bella, 4′ abbondante di seno, sedere leggermente largo ma invitante’..
Io sono normalissimo, moro, fisicamente atletico, niente pancetta, occhi scuri alto 1,75′.
Alice possiede un bar dove ci troviamo costantemente tutte le sere prima di decidere cosa fare.
Il frequentare sempre quel posto e l’uscire tutti insieme nelle serate libere di Alice ci ha portato ad avere una confidenza tale che si scherza anche maliziosamente e spesso.
A volte capita che io, annoiato dalla serata, vada dietro al bancone con Alice a darle una mano con le in cambio di una bevuta gratis.
Quella sera partì proprio tutto così’.
In bar c’era un mucchio di gente e Alice mi chiese se avevo voglia di darle una mano ed io accettai’
Ci fu una specie di festa generale e ancheio e lei festeggiamo con diverse bevute che alla fine si fecero sentire’.
Arrivati verso la fine della serata il suo fidanzato andò a casa senza aspettarla perché non si sentiva bene e chiese a me di riaccompagnarla a casa dopo la chiusura ed io accettai senza batter ciglio.
Alla chiusura del bar gli diedi una mano anche a spazzare e a lavare il pavimento così da far prima e fu qui che successe il fattaccio’..
Io ero ancora dietro al bancone che sistemavo gli ultimi bicchieri quando Alice mi chiese di riempirle il secchio e di passarlo da sopra il bancone che così iniziava a lavare il pavimento. Una volta riempito lo appoggiai sul bancone e mi rigirai, dopo alcuni istanti sentii un piccolo boato e una parolaccia uscire dalla sua bocca, mi girai e vidi Alice completamente bagnata, si era rovesciata completamente il secchio addosso, io scoppia subito in una risata mentre lei continuava ad emettere parolacce e a ridere insieme a me.
Feci il giro del banco e gli dissi ‘Vatti a mettere una maglia asciutta dai, qui continuo io’ lei annui e si avvio verso il bagno nel quale c’è uno stanzino dove teneva sempre qualcosina di ricambio nel caso si sporcasse.
La vedo allontanarsi continuando ad imprecare mentre si sfila la maglia tutta bagnata.
Dopo poco sento la sua voce dire ‘Cazzo, non ho nulla di ricambio, come faccio?’ io rimasi zitto mentre passavo lo straccio in terra, poi la sentii dire ‘Ti da fastidio se rimango in reggiseno?’, io pensai a quante volte l’avevo vista in costume e dissi ‘No non vai tranquilla, nessun problema’.
La vidi uscire dal bagno, una gonnellina in jeans a metà coscia, infradito e un reggiseno semitrasparente che lasciava ben poco all’immaginazione.
Si vedevano benissimo spuntare i capezzoli semi inturgiditi dalla doccia fuori programma e il suo seno risultava ancor più sensuale grazie alle piccole gocce che la luce faceva splendere’.
Dentro di me qualcosa iniziava a muoversi e capii che non era come vederla in costume.
Lei si avvicino timidamente e notò subito che la stavo fissando e per raffreddare un po’ l’atmosfera propose di bere un ultimo goccetto.
Ci mettemmo seduti con davanti una bottiglia di Avana e iniziammo a parlare un po’ di tutto.
Erano le 2:30 e così parlando iniziammo a parlare di lei e del suo moroso e vennero fuori dei grossi problemi e mi disse che erano due mesi che non facevano sesso’
Parlando parlando la bottiglia continuava a vuotarsi e ad un certo punto, riempiendo il bicchiere di Alice le rovesciai sulla gonna del rum, ci guardammo negli occhi e ci mettemmo a ridere, allora lei prese il bicchiere e me lo tirò addosso dicendomi ‘Così siamo pari’ allora io mi alzai e mi diressi verso il bagno per togliermi la maglia e per lavarmi via di dosso l’appiccicaticcio del rum e lei guardandomi mentre mi allontanavo si mise al collo la bottiglia e ne bevve nuovamente.
Uscito dl bagno mi trovai di fronte ad una scena assolutamente inaspettata, Alice stava dando lo straccio al pavimento in perizoma e reggiseno e li ebbi la conferma che non era come vederla al mare.
Il mio cazzo iniziava a pulsare nonostante il rum e non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel culo.
Arrivato dietro di lei mi soffermai un attimo ad ammirarlo sedendomi su una sedia alle sue spalle e diisi ‘Cazzo Alice, così mi provochi però’ lei si girò e mi disse allungandomi la bottiglia ‘Bevici su dai e pensa a me come la vecchia Alice amica di sempre’ e così dicendo afferrai la bottiglia che mi scivolò e mi cadde sui pantaloni bagnandoli e anche li risata generale’
Continuammo a pulire tutto il locale e io non distoglievo gli occhi dal culo e dalle tette ed il mio cazzo reclamava e spingeva e credo che Alice non ne fosse del tutto indifferente visto che anche lei mi fissava.
Mentre fissavo le chiappe di Alice e pulivo finii la bottiglia di rum.
Dopo poco mi misi a sedere nuovamente dietro Alice e dissi ‘Adesso mi metto proprio qui a guardarti il culetto’, le mi rispose ‘ Non fare l’asino e passami il rum che ne voglio un po” io gli risposi ‘Se vuoi un po’ di rum devi succhiarlo dai miei pantaloni, la bottiglia è vuota’.
Alice si girò verso di me e disse ‘Alleluia, non vedevo l’ora’ mentre si avvicinava a me si mise le mani dentro al reggiseno e tirò fuori le tette lasciandole penzolare fuori dal reggiseno.
Arrivata a me si inginocchiò davanti alla sedia ed iniziò a succhiare il mio cazzo da sopra i pantaloni dicendomi ‘Mmmmm buono questo rum’.
Io non riuscivo a dire dir nulla, la lasciavo succhiare e basta, mentre iniziava a slacciare i miei jeans e ad accarezzarmi il cazzo bello duro da sopra i boxer.
Calatimi i jeans e i boxer iniziò, guardandomi negli occhi, una sega lenta e bellissima ed ogni tanto mi dava dei colpetti di lingua per inumidirmi la cappella.
Dopo poco iniziò a leccarlo tutto e a prenderlo in bocca sempre più rapidamente, con una mano teneva la mia asta e mi accarezzava le palle con l’altra si massaggiava le tette poi, iniziai io a massaggiarle le tette e i capezzoli duri e lei si portò la mano tra le cosce.
Mi leccava e succhiava la cappella benissimo, sentivo la sua lingua scorrermi sul filetto e poi prendermelo tutto in bocca.
Ad un certo punto si staccò dalla mia asta e mi girò le spalle, piegandosi in avanti si calò il perizoma fino a sfilarselo ed indietreggiò fino a mettermi le chiappe in faccia e mi disse ‘Adesso leccami tutta’ iniziai a leccare tutto, il culo e la fica poi ancora il culo poi nuovamente la fica, vedevo i suoi umori calarle tra le cosce mentre le infilavo dita ovunque lei si massaggiava le tette e il clito per poi portarsi le dita in bocca.
Dopo un po’ la feci sedere sul mio cazzo che lei prese e se lo infilò tutto nella fica sbrodolante di umori che sentii scendermi sulle palle che lei massaggiava alternativamente al suo clito.
Dopo un po’ la feci appoggiare al bancone e iniziai a scoparla da dietro mentre iniziavo ad infilarle un dito nel culo. Lei gemeva com una cagna e mentre diceva ‘Dai fottimi cazzone, voglio sentire che mi sbatti, dai scopami, fammi godere, sono una puttana, dai sono la tua troia, scopami come faresti con una zoccola’ a sentire quelle parole non resistetti più ed iniziai a scoparla sempre più forte sia nella fica sia nel culo dandogli delle sculacciate fortissime nel culo che lei apprezzo a tal punto che venne urlando.
Quando sentii che anche per me si stava avvicinando il momento di godere mi rimisi a sedere e gli dissi di salirmi sopra. Lei lo fece subito ed inizio a saltarmi sopra facendomi ballare le tettone davanti alla faccia che io morsi e succhiai.
Stavo per venire, ma non potevo sborrarle dentro, le dissi che stavo per venire, lei si inginocchio di fronte a me ed inizio a menarmi il cazzo guardandomi fisso negli occhi e dicendomi di scorrere che aveva sete, venni copiosamente sul palmo della sua mano, poi lei mi spalmò la sborra sul mio cazzo continuando a menarlo poi lo prese tutto in bocca ripulendolo in una maniera veramente perfetta bevendo tutto lo sperma.
Rimasi seduto per almeno 10 minuti su quella sedia con lei ai miei piedi che alternava carezze e leccate al mio cazzo!
Ci rivestimmo scambiandoci carezze, baci e toccatine varie.
La riportai a casa ed arrivati sotto casa lei mi salutò facendomi un pompino da favola facendomi venire nuovamente ma questa volta tutto nella sua bocca!
Il giorno dopo quandola vidi si stava baciando con il suo moroso e fu come se nulla fosse successo, ma mi disse che ero stato un valido aiuto e che le avrebbe fatto piacere se l’avessi ancora aiutata a chiudere.

Non vedo l’ora di raccontare la prossima chiavata con quella vaccona.

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