Skip to main content
Racconti Erotici EteroTrio

Io, lei e …..

By 17 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti’ questo è il mio primo racconto’ di una storia accaduta (incredibilmente) un paio di anni fa. Io sono un ragazzo normale, sono un impiegato sono alto 1.80, occhi e capelli castani, sono leggermente in carne ma come dico sempre ‘è tutta salute’. Spero il mio racconto possa piacervi e magari di leggere qualche vostro commento, nel caso vi posto qualche altra mia vicenda.

Dic -2009

Tutto inizia con un invito inaspettato da una persona che non vedevo tempo. Ci diamo appuntamento in piazza Statuto perché, data la mia poca conoscenza del centro torinese, non sarei mai stato in grado di trovare il suo appartamento. Sono le sei e lei è bellissima. Il suo fisico è quello che i miei ormoni adolescenti ricordavano, i jeans a vita bassa lasciano uno spiraglio di pancia in vista e disegnano un sedere perfetto, rotondo e vistosamente sodo. Io ed Enrica ci incamminiamo per via Garibaldi parlando del più e del meno e di quanto tempo sia passato dal nostro ultimo incontro. Ci fermiamo in un bar per un aperitivo, in fondo alla sala Enrica nota un tavolo da biliardo e parte la sfida più calda della mia vita. Ad ogni colpo il suo corpo si piega e lascia intravedere un tanga rosso fuoco, scopre la schiena, stringe la stecca con vigore e poi Bam! Il suono delle palle sveglia tutta la stanza nella quale altri giocatori sono evidentemente distratti dalla sua femminilità. Usciamo dal bar dopo una cocente sconfitta’ cocente in tutti i sensi e ci incamminiamo verso casa sua. Si tratta di un appartamentino al terzo piano di un vecchio palazzo, entriamo dal portone in legno, attraversiamo il cortile e senza nemmeno accorgermene siamo già mano per mano. Saliamo, le scale sembrano ( e sono effettivamente) lunghissime vista la piega che la serata sta prendendo. Arrivati alla porta l’atmosfera sembra raffreddarsi ed entriamo. Lei si toglie le scarpe e va a cambiarsi mentre io mi siedo sul lungo divano rosso in attesa del suo ritorno. Dall’altra stanza mi racconta che lei è fidanzata e che vivono assieme proprio in quell’appartamento’ la mia libido si congela completamente. Quasi a stuzzicarmi lei continua a raccontarmi di questo rapporto senza farmi capire effettivamente di chi si tratti, mi dice che si sono conosciuti all’università e che abbiamo tutti e tre la stessa età. Quando torna in salotto indossa una tuta bianca, mi fa compagnia sul divano e appoggia la sua testa al mio petto. Parliamo alternando qualche coccola amichevole, passo le mani nei suoi lunghi capelli rossi, ad un certo punto mi mostra il suo cellulare. ‘ciao amore sono in ritardo ma sto arrivando’. Non volendo finire la serata in una situazione spiacevole cerco un modo per evadere dall’appartamento, mi alzo e le dico che si è fatto tardi e che non voglio disturbare ma di scatto lei mi prende e, con una forza inaspettata, mi riscaraventa sul divano. Io non capisco più niente sono eccitatissimo, il pensiero che da un momento all’altro il suo ragazzo potrebbe entrare e scoprirci mi elettrizza e mi spaventa; Enrica lega i capelli all’indietro lasciando libero il collo, poi sale sopra di me, i nostri nasi si sfiorano, sento il suo respiro sulle mie labbra e il tempo inizia a dilatarsi. Sono così preso dalla situazione che non muovo un muscolo, come due serpenti le sue mani iniziano ad accarezzarmi, le nostre labbra si incrociano in un bacio; ad un tratto si stacca da me, si siede sulle mie gambe, giocherella con la zip della tuta che lentamente calava e mostrava la sua pelle bianca, il suo seno, i suo capezzoli rosa e turgidi. Mi avvicino al suo petto, inizio a baciare il suo collo, le mie mani sono scese sul suo culo e lo massaggiano, le bacio la tetta destra mentre stuzzico il capezzolo della sinistra con l’altra mano. Il suo corpo è in fiamme ma ecco che di nuovo la situazione cambia, lei si alza seminuda, spegne la luce e accende un piccolo abajur, senza dire una parola va nella stanza accanto. Non sapendo cosa fare mi riabbottono la camicia, dopo pochi minuti lei attraversa il salotto e apre la porta di casa, mentre sto per uscire, entra una ragazza alta 1.60 con una grossa borsa sportiva, si presenta come Marta, la ragazza di Enrica, mi invita a restare. Ci sediamo sullo stesso divano dove prima mi stavo divertendo con Enrica che nel mentre era sparita dall’appartamento. Data la poca luce non riesco a capire bene i lineamenti di Marta, ha un seno più piccolo rispetto ad Enrica, i capelli castani a caschetto, e le unghie dipinte di nero, noto che è molto silenziosa e che prova un certo gusto a mettermi a disagio. Senza accorgermene Enrica sta davanti a noi, completamente nuda, la luce che viene dal basso, illumina la sua fica depilata, Marta si alza la bacia e con le dita solletica la sua compagna, poi torna da me, appoggia indice e anulare alle mie labbra e io inizio a leccare, sanno di Enrica, del suo piacere, poi bacio Marta per condividere quel sapore mentre Enrica inizia spogliarla mentre lei slaccia i miei pantaloni. In pochi gesti loro sono completamente nude, mi tolgo le scarpe, le loro mani scivolano sotto la patta ed iniziano a massaggiarmi, il mio cazzo non sta più nelle mutande, mi tolgono i jeans, mentre Enrica mi bacia con passione, Marta scende e mi allarga un poco le gambe, inizia a leccarmi il perineo, poi passa alle palle, poi inizia a baciarmi la cappella, a puntare la sua lingua, a succhiare, succhiare fino a prenderlo tutto in bocca. Enrica invece prende le sue tette, le stringe e me le sbatte in faccia, le mie mani sono sul suo culo da ballerina e le allargo le chiappe, incrocio le mani di Marta che sento entrare nella figa di Enrica mentre ancora mi sta succhiando, infilo un dito nel ano di Enrica, molto lentamente mi faccio strada, lei sta impazzendo, la sento respirare compulsivamente e si lascia cadere sul mio corpo come stremata. Marta smette di succhiarmi il cazzo un momento prima di farmi venire e prende la posizione di testa, mi bacia e dopo un attimo di pausa ritorna a stringere il mio sesso con forza, mi domina e si lascia dominare, Enrica ancora inebriata si gode lo spettacolo per qualche minuto. Ci spostiamo nella loro camera da letto, le luminarie natalizie fanno filtrare una luce bianca e rossa dalle persiane, le ragazze si coricano e inizio a fare un ditalino ad entrambe, tiro fuori le dita e assaggio entrambe gli umori, la cosa sembra oltremodo eccitarle. Marta si gira e mi mostra il suo bel culoda una lunga succhiata umida al mio cazzo e mi infila il profilattico, da una leccata alla figa di Marta e mi guida dentro la sua compagna. La sensazione è stupenda, la penetro dolcemente, le pareti sono strette e sembrano inghiottirmi, inizio a muovermi a ritmo, accellero e la sento godere, mentre Enrica si è spostata e le lecca le tette. Ad ogni cambio di ritmo Enrica si sposta per dare maggiore piacere a Marta, fino a quando non si ruota in una 69 stringendole ma testa tra le gambe. Le ginocchia di Marta cedono, il suono degli ultimi colpi sono coperti da gemiti soffocati tra le cosce di Enrica, aspetto qualche secondo prima di uscire da lei, sento la lingua della compagna che mi lecca lo scroto quasi ad implorare la mia attenzione. Lo tiro fuori, come una gatta inizia a leccare la figa di Marta che è sdraiata esanime sul suo corpo, mi tolgo il profilattico e le piego la testa indietro, appoggio il cazzo alle sue labbra che si spalancano e iniziano a succhiare tutta la sborra rimasta, a leccarmi, a compiacermi mentre io prendo i fianchi di Marta con forza, la sollevo e inizio a leccarle la figa. Per la seconda volta vengo, Enrica ingoia tutto senza nemmeno toglierlo dalla bocca, sa che la prossima volta sarebbe stato il suo turno. Mi sdraio e mi rilasso completamente, il mio cazzo rimane turgido ed eretto rispetto a tutto il resto del corpo, Enrica che all’inizio sembrava vittima della perversione di Marta si rivela un carnefice altrettanto maliziosa, sale sopra di me, in piedi, con le dita allarga le grandi labbra e si fa leccare da Marta che nel mentre mi porgeva la sua vagina bagnata sul volto. Nella stanza si sentivano solo i risucchi umidi delle nostre bocche, i gemiti e il tremolio delle nostre membra. Ad un tratto un mano afferra il mio cazzo e inizia a segarmi dolcemente, Enrica, ormai sulle ginocchia lo sta facendo scomparire dentro di se, la mano si sposta e Marta apre a sua volta le labbra per fare entrare meglio la mia lingua. Siamo un corpo unico in un estasi totale. Enrica è una puledra indomabile, il suo corpo sudato si muove sinuosamente con me al centro, veniamo contemporaneamente e mentre i miei gemiti sono attutiti dalla carne bagnata di Marta sento Enrica gemere del suo piacere mentre le vengo dentro. Marta fa la cosa più eccitante della mia vita, inizia a succhiare come un’ostrica la figa di Enrica e si guadagna la sua dose di seme prima prosciugando la compagna poi facendo pulizia del mio membro, succhiandosi le dita e raccogliendo i liquidi dei nostri corpi. Le ragazze vanno a farsi una doccia assieme, vorrei raggiungerle ma il mio corpo è in uno stato di rilassamento che non ho la forza di interrompere. Al loro ritorno sono io quello che entra in doccia, dal bagno le sento parlare e mi torna d’istinto la voglia animale di farle mie. Quando torno loro mi stanno già aspettando, mi corico nel centro del letto ci diamo gli ultimi baci della nottata e ci addormentiamo. Nel sonno sono spesso disturbato dalle loro carezze, a turno mi segano prima dell’alba, io sento il profumo della loro pelle su tutto il mio corpo e prima di alzarci dal letto avevo già servito la colazione nella bocca delle mie signore.

Leave a Reply