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Mi chiamo Mario e quella che voglio raccontarvi &egrave la storia di come una mia cazzata mi cambiò la vita.
All’epoca dei fatti avevo 28 anni e da 10 stavo insieme a Laura, una ragazza bellissima di 25 anni, alta mora e con un corpo stupendo.
Eravamo molto innamorati e tra noi le cose andavano molto bene, anche dal punto di vista sessuale, unica cosa lei non voleva avere rapporti anali.
Ci sposammo e in luna di miele andammo per due settimane alle Maldive.
I primi giorni tutto normale, spiaggia sole mare e sesso, ma siccome aveva smesso di prendere la pillola per un certo periodo mi obbligava a farlo con il preservativo perché non voleva restare incinta.
Il sesso con lei era sempre stupendo ma a me frullava in testa l’idea di scopare a tre, tanto, mi dicevo, che eravamo lontani da casa e quindi non correvamo il rischio che qualcuno ci conoscesse.
La sera mentre stavamo facendo l’amore gli chiesi se le sarebbe piaciuto essere scopata da un altro uomo e se non aveva mai fantasticato su questo,
si impietrì e mi fulminò con lo sguardo

– che cazzo dici? Ti sei rimbambito? Siamo sposati da pochi giorni e già cominci a fare lo stronzo

– dai qui siamo lontani da casa, nessuno ci conosce e possiamo lasciarci andare e fare qualche pazzia e poi non dirmi che non hai notato nessuno di tuo interesse, ho visto come guardavi il romano oggi e soprattutto come gli guardavi il pacco

il romano era un uomo di circa 40 anni che avevamo conosciuto nei primi giorni sulla spiaggia, aveva il fisico atletico e dalla dimensione del suo pacco sotto il costume doveva avere un cazzo gigantesco

– vaffanculo Mario, se continui così ti pianto e racconto a tutti quanto sei stronzo, adesso togliti che voglio dormire

– scusami amore era solo un gioco

– vaffanculo te e i tuoi giochi stronzo

si girò e spense la luce, restai sveglio per molto tempo a pensare se riprovarci o no a convincerla e alla fine mi dissi che sicuramente non avrebbe fatto quello che aveva minacciato e quindi potevo rischiare di chiederglielo un altra volta.
La mattina dopo era ancora arrabbiata e non mi rivolse la parola neanche durante la colazione, poi una volta in spiaggia

– senti amore ti chiedo scusa per ieri sera ma se ci riesci almeno puoi cercare di prendere in considerazione quello che ti ho chiesto, dopo tutto sarebbe per gioco e per provare qualcosa di diverso visto che qui nessuno ci conoscesse

– Mario sei uno stronzo, se sapevo che eri così col cazzo che ti sposavo,
tu continua a dire questa cosa e giuro che ti riempio di corna come un cesto di lumache

la giornata praticamente la passai da solo, non mi rivolgeva neanche la parola, andai a fare un giro lungo la spiaggia lasciandola sola, dopo circa un’ora tornai ed avvicinandomi vidi che seduto vicino a lei c’era il romano, ridevano e lui aveva una mano appoggiata sulla gamba di Laura e a lei non sembrava dare fastidio, dentro di me pensai che forse aveva cambiato idea ma quando mi videro avvicinare lui si alzò e andò via

– ciao amore ho visto che eri in compagnia e ti stavi divertendo, vuol dire che ti &egrave passata l’arrabbiatura?

– con te sono ancora molto incazzata ma se non ricominci a rompere forse ti perdono

pensavo che forse si era un po’ addolcita e forse non lo voleva dire ma un pensierino sicuramente sul cazzo del romano lo aveva fatto, vedremo pensai mentre andavamo verso il nostro bungalow.
Arrivati lei si spogliò e andò a fare la doccia, entrai in bagno e gli chiesi

– allora di cosa avete parlato tu e il romano oggi, ho visto che ridevate di gusto e anche che ti teneva una mano sulla coscia

lei mi sorrise

– cosa c’&egrave adesso fai il geloso? Prima mi proponi di scopare con un altro e adesso solo perché parlavo con un uomo sei geloso

– no, mi chiedevo solo, visto come ti facevi toccare la gamba, se per caso avessi cambiato idea, mi &egrave sembrato che quando lui si &egrave alzato al suo pacco gli hai dato più che un occhiatina

se prima mi aveva guardato sorridendo e parlato con voce dolce adesso mi dette uno sguardo da fulminarmi sul posto e quando parlò la sua voce era fredda e dura

– sei uno stronzo e mi hai proprio rotto i coglioni, sai che ti dico, vuoi vedermi scopare con un altro e allora ti accontento, ma sappi che quello che avverrà in futuro sarà solo colpa tua, sei riuscito a rovinarmi i giorni più belli della mia vita e non te lo perdonerò mai, adesso esci che voglio prepararmi per uscire da sola e cercare qualcuno con cui cornificarti.

Ero allibito da quello sfogo e cercai di chiederle scusa ma lei mi rispose di andare a vaffanculo e che ormai era tardi.
Si vesti con un vestitino molto leggero e che lasciava scoperta la schiena, sotto un perizoma di pizzo e niente reggiseno, si trucco lievemente e mise delle scarpe con un bel tacco alto che slanciavano le sue gambe e il suo culo sodo, era stupenda

– adesso esco e quando torno stai tranquillo che non sarò sola, mi voglio proprio trovare un vero maschio e farmi chiavare tutta la notte

detto questo usci sbattendo la porta.
Tornò che ormai era l’una di notte, la sentii ridere ancora prima che aprisse la porta e sentii la voce del romano, entrarono e io ero sdraiato sul letto ad aspettarla, mi guardò e poi rivolgendosi al suo accompagnatore disse

– Franco conosci già il mio maritino, ma non preoccuparti di lui stanotte lo facciamo cornuto, devi pensare solo a me e scoparmi come una troia e farmi godere come una vacca

non riconoscevo mia moglie, non l’avevo mai sentita parlare così
cominciarono a baciarsi e a toccarsi tutto il corpo, lui le fece cadere il vestito a terra e lei restò con solo il perizoma, si inginocchio e cominciò a sbottonargli i pantaloni, li fece scendere a terra insieme alle mutande e prese il suo pene in mano segandolo un po’ e poi inizio a succhiarlo tutto, lo vedevo sparire nella bocca di Laura che sembrava in estasi mentre lo sentiva ingrossarsi dentro la sua bocca, quando fu bello grosso e duro, e purtroppo devo ammetterlo era almeno il doppio del mio come diametro e anche un po più lungo, Laura venne sul letto e si sdraiò accanto a me, io allungai una mano per accarezzarla ma lei mi scansò

– lasciami stare, non mi devi toccare, anzi vai sul divano che stasera mi voglio fare una chiavata memorabile e non voglio un rompicoglioni intorno

detto questo mi spinse fuori dal letto e andai a sedermi sul divano
intanto Franco si era inginocchiato davanti alle cosce aperte di Laura e le sfilò le mutandine scoprendo la sua fichetta tutta depilata, si vedeva che era già bagnata, segno che era eccitata e che non aspettava altro che essere scopata da lui, si abbassò con la testa tra le sue gambe spalancate e iniziò a leccarla e succhiare il clitoride e infilarla con le dita, lei gemeva e gli infilava le dita tra i capelli tirando la sua testa contro la fica, mentre lui la laccava ebbe il primo orgasmo che riversò dentro la sua bocca

– sii… go…dooooo.. sei fantastico… ti voglio.. dai vieni e scopami
fammi sentire come scopa un vero uomo

– sei una vera maiala, una troia bellissima, ti scopo tutta la notte

– si voglio che mi scopi che mi rompi tutta, davanti a quel cornuto di mio marito voglio essere tua fino in fondo

ero stravolto da quello che vedevo e sentivo, ma non riuscivo a dire niente,
avrei voluto urlare di smetterla e sbattere lui fuori dalla stanza, ma era più grosso di me e mi intimoriva e poi avevo il cazzo duro e non capivo cosa mi succedeva.
Franco si sdraiò sopra di lei e puntò la sua cappella contro il buchino della fica di Laura e spinse, lo vidi entrare dentro la vagina di mia moglie e lei con un grido di piacere prenderlo tutto fino alle palle, cominciò un movimento avanti e indietro, prima lento e poi sempre più forte e nello stesso tempo abbassava la testa e gli succhiava i capezzoli duri

– daiiii continuaa… ti sento tutto… mi spacchi.. &egrave meraviglioso…
finalmente un vero cazzo…. siii.. dai di più…. sto venendo non fermarti…

– cristo che vacca che sei… ti voglio sfondare l’utero…
sei protetta?

– no… ma voglio… che mi sborri dentro… voglio che mi ingravidi…
dai spingilo tutto dentro…… riempimiiiiii

– troia di riempio tutto l’utero… ti ingravido davanti a quel cornuto di tuo marito… toh ti sborroooo dentroooo…

non ci credevo Laura si era fatta sborrare dentro da quello stronzo ed era stata lei a chiederlo, era lei che lo voleva, che voleva essere ingravidata, e a me invece faceva sempre usare il preservativo perché diceva che non voleva figli.
Quando ebbero finito si sdraiarono e cominciarono a baciarsi e accarezzarsi come due innamorati, intanto io guardavo la sua fica da dove colava il seme di lui sul lenzuolo.
Laura scese piano sull’addome di lui e baciandolo arrivò al suo cazzo molle e umido, lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo e leccarlo pulendolo dai residui dei suoi umori e del suo sperma, lui non ci mise molto a riprendersi e facendola mettere a quattro gambe gli andò dietro e cominciò a leccarle il buco del culo e a infilarci un dito

– fai piano che nel culo non l’ho mai preso, sai al cornuto non ho mai voluto darlo, ma tu sei un toro da monta e io la tua vacca e ho deciso che sarai tu il primo a rompermi il culo

cazzo non potevo crederci, a lui permetteva anche di incularla e a me in dieci anni aveva sempre detto di no, che troia.
Franco continuò a leccarla e infilare prima due e poi tre dita nel suo buchino in modo che si abituasse, lei si lamentava un po ma non opponeva molta resistenza, poi lui si alzò

– rilassati e cerca di spingere come quando vai in bagno, così entrerà più facilmente e non sentirai dolore

appoggio la sua cappella contro il buchino e lentamente iniziò a spingere e ad entrare

– cazzo fai piano.. mi stai spaccando.. sei grosso e io sono vergine nel culo

– ma se te l’ho appena appoggiato, vedrai quando sarà dentro come godrai,
dai resisti che dopo te lo rompo tutto il tuo bel culetto

– haiii.. mi sfondi… bastardo mi stai sventrando…

con un ultima spinta la penetrò completamente e poi si fermo per farla abituare a quella nuova intrusione

– dio mi sembra di svenire, ti sento dentro fino in pancia e mi brucia il buco del culo

– vedrai che tra poco ti abitui e poi ti farò godere come una cagna

cominciò a muoversi piano avanti e indietro per farla abituare e fare in modo che lo sfintere si rilassasse e quando si accorse che era pronta comincio a incularla forte, a toglierlo e rimetterlo di colpo

-siii… che bello… mi piace… rompimi il culo.. dai più forte…
dai che godo.. signore mi sembra di impazzire…. dai inculami a sangue..
non sborrarmi nel culo…. voglio che mi sborri ancora in fica…
godooooo…. vengo…. siii….

Franco dopo che lei ebbe goduto si tolse e la fece sdraiare, si mise le sue gambe sulle spalle e con un colpo la penetrò e cominciò a pomparla con vigore fino a quando le scarico dentro la seconda sborrata.
Sfiniti si sdraiarono sul letto spensero la luce e abbracciati si addormentarono lasciandomi sul divano senza dirmi niente come se non esistessi.
La mattina seguente mi svegliai tutto dolorante per la notte passata sul divano, loro dormivano ancora, si stavano riposando dopo la scopata della sera prima.
Quando si svegliarono cominciarono a coccolarsi come due innamorati, poi lui si alzò vestitosi e senza degnarmi di uno sguardo si diresse alla porta, Laura completamente nuda lo accompagnò e aperto l’uscio gli mise le braccia al collo baciandolo e mentre lui si allontanava rimase sulla soglia a salutarlo, indifferente agli sguardi di chi passando la poteva vedere come mamma l’aveva fatta e gli gridò che si sarebbero visti in spiaggia,
quando rientrò sorrideva e mi guardò con sguardo di sfida

– allora tesorino ti &egrave piaciuto lo spettacolo ieri sera?
Sono stata abbastanza troia per te?

– Laura ma che hai fatto? Sei impazzita?
ti sei fatta sborrare in fica e se resti incinta? Non ci hai pensato?
che tu volessi punirmi lo capisco, mi sono comportato da stronzo e ti chiedo scusa, ma tu hai esagerato e non mi &egrave piaciuto per niente, ti sei anche fatta inculare da quello stronzo e poi lo vuoi anche rivedere
non ti &egrave bastato umiliarmi ieri

– tu non hai ancora capito niente di quello che ti aspetta ma adesso cercherò di essere chiara

-ma…

– niente ma, ascoltami senza interrompermi
sei riuscito a rovinarmi la luna di miele, io ti amavo con tutta me stessa e sognavo di passare la mia vita con te, invece solo pochi giorni dopo il matrimonio tu mi chiedi di fare la puttana con un altro uomo, mi hai fatto sentire una merda, una bagascia e hai infranto il mio sogno e tutte le mie aspettative di un futuro felice, hai trasformato il mio amore in odio e adesso il solo vederti mi fa schifo

ascoltavo in silenzio e sempre più avvilito, non riuscivo a credere a quello che sentivo e al tono gelido della sua voce, mio dio che cosa avevo fatto, per un mio capriccio avevo rovinato la cosa più bella della mia vita

– ieri sera siamo venuti qui appositamente perché tu vedessi quello che sarà il tuo futuro, mi farò scopare e inculare da tutti quelli che vorrò e tu non potrai dire niente, ieri hai visto come ho offerto il mio buchino vergine a Franco e hai assistito al concepimento del nostro primo figlio,
ti avevo sempre detto che volevo tre o quattro figli ma che volevo aspettare almeno un anno prima di restare incinta, per avere modo di stare soli io e te, adesso ho deciso che li avrò ma che tu non sarai il padre di nessuno di loro e il primo lo voglio avere da Franco,
i restanti giorni della vacanza li passerò con lui e la notte la passerò nel suo letto e mi farò scopare e inculare tutte le volte che vorrà e mi farò sborrare sempre nella fica per essere sicura di restare incinta

ero allibito non riuscivo a pensare lucidamente e non sapevo cosa rispondere o come reagire, restavo seduto a guardarla con gli occhi pieni di lacrime

– quando torneremo a casa riprenderemo la nostra vita come se tutto andasse bene, in pubblico saremo ancora una coppia felice ma sappi che tu non potrai più toccarmi o dirmi niente, dovrai solo accettare tutto quello che deciderò di fare e non pensare neanche di chiedere il divorzio, altrimenti racconterò a tutti di come ti sei comportato da pezzo di merda e proprio in luna di miele e ti sputtanerò con i tuoi famigliari e amici e anche con tutti i tuoi dipendenti e i tuoi clienti, farò sapere loro chi sei veramente e ti rovinerò
adesso mi devo fare la doccia e preparare per andare a colazione e in spiaggia con Franco e non ho voglia che tu mi guardi quindi esci e vai a farti un giro che la tua presenza mi da fastidio, tornerò solo a prendere quello che mi servirà di tanto in tanto ma resterò nel bungalow di Franco per il resto dei giorni

si avviò verso il bagno e si chiuse la porta alle spalle, mi alzai come un automa senza riuscire a diradare il caos che avevo in testa, uscii e mi incamminai verso la spiaggia senza sapere dove stavo andando,
mi ero rovinato la vita con le mie manie e avevo perso Laura la donna che amavo, non riuscivo a crederci, stavo piangendo e la gente mi guardava con sguardo interrogativo ma non mi importava, ormai non mi importava più di niente, tornai dopo alcune ore e la stanza era vuota, era andata da lui, mi lavai e poi andai in spiaggia a cercarli e li trovai sdraiati sotto un ombrellone mano nella mano come se fossero loro gli sposini, ridevano e si baciavano. Li osservai tutto il giorno da lontano senza trovare il coraggio di avvicinarmi e dire qualcosa, la sera li vidi a cena e poi andare a ballare, quando uscirono dal locale li seguii e li vidi entrare nel suo bungalow, era buio e mi avvicinai alla finestra aperta, loro erano intenti a spogliarsi a vicenda e poi nudi si gettarono sul letto, sentivo i gemiti di Laura che godeva mentre veniva chiavata dal suo cazzo duro
e la sentivo incitarlo

– montami.. più forte… spaccami fammi godere… sono la tua puttana..
rompimi il culo… scopami.. daiii… siii… godooo… vengooo…
sborrami tutto dentro la fica… voglio che mi ingavidiii..
voglio un figlio tuooo…. siiiiiiiii… sei il mio toro da monta…

sentii lui ansimare e poi urlare quando si svuotò i coglioni dentro il ventre di lei, sicuramente l’avrebbe messa incinta in questi giorni e sarebbe stato solo il primo lo aveva detto chiaramente
i giorni seguenti passarono così tutti uguali, loro a divertirsi insieme e a scopare e io a seguirli e piangere
arrivò alla fine il giorno del rientro e andammo all’aeroporto tutti e tre insieme, loro ridendo felici e io al seguito sempre più mortificato,
sull’aereo prendemmo tre posti vicino, io lato finestrino, Laura in mezzo e poi il romano, continuarono a baciarsi e coccolarsi per tutto il volo ignorandomi completamente, ogni tanto vedevo la mano di lui sparire e muoversi sotto la sua gonna e dai sospiri e dallo sguardo di lei era facile intuire che la stava masturbando e penetrando con la dita, quando spensero le luci e tutti iniziarono a dormire si alzarono e andarono verso la toilette e ci restarono per una buona mezzora, quando tornarono Laura si sedette e piegando la testa verso di me sussurrò

– tieni questo &egrave un ricordino per te

mi mise in mano le mutandine bagnate dai suoi umori e dallo sperma di lui, poi accese il suo cellulare e mi fece vedere la foto di lei seduta sul lavandino della toilette a cosce spalancate e con la fica larga che
colava sperma

– sai in questi giorni ne abbiamo fatte tante di foto, penso che le farò stampare e farò un album del viaggio di nozze

si girò verso il romano

– amore sono un po’ stanca adesso cerco di dormire

lo bacio e poi si sdraiò e si addormentò
arrivati all’aeroporto di Roma andammo a prendere i bagagli e usciti Laura mise le braccia al collo di Franco e si baciarono con passione

– tesoro questi ultimi giorni sono stati meravigliosi, i più belli della mia vita, ti auguro di essere sempre felice e ti ricorderò sempre con tanto affetto, anche perché sicuramente mi hai ingravidata e avrò un figlio tuo, ciao amore stammi bene

lui la baciò un ultima volta e poi si allontanò

– non hai intenzione di rivederlo? Ma probabilmente sei incinta di suo figlio

– eravamo già d’accordo che una volta tornati non ci saremmo rivisti
e poi di uomini che mi scopino ne troverò anche a Milano,
in quanto al figlio che avrò per tutti sarà tuo e dovrai amarlo e accudirlo come se lo fosse e lo stesso per quelli che verranno,
quando vorrò un figlio cercherò un vero maschio e mi farò ingravidare e tu al contrario di questa volta neanche saprai chi sarà il padre

andammo a prendere il freccia rossa che ci avrebbe portati a casa, ma si poteva chiamare ancora casa e vita quello che mi attendeva all’arrivo.
Pensavo di avere toccato il fondo in questi ultimi giorni ma il peggio doveva ancora venire.

Tornati a casa Laura dettò le sue regole, avrei dormito nella camera accanto a quella matrimoniale e non avremmo più avuto rapporti di nessun genere, lei avrebbe fatto quello che voleva senza che io potessi dire niente.
Ricominciai a lavorare nella mia ditta di progettazione software, la sera rincasavo e anche se lei c’era mi sembrava di vivere da solo.
Facemmo il giro degli amici e dei parenti, che si congratulavano con noi per il bellissimo matrimonio, dicendoci che eravamo una bella coppia e sicuramente saremmo stati molto felici.
Andammo a trovare i miei genitori e gli facemmo vedere le foto del viaggio di nozze, fortunatamente i primi giorni ne avevamo fatte parecchie, Laura sembrava una sposina felice e riusciva ad incantare tutti.
Usciti dalla casa dei miei mentre tornavamo a casa disse

– sai avevo voglia di mostrare le foto che ho sul mio cellulare, chissà cosa avrebbe detto la tua dolce mammina, le ho salvate sul mio portatile così se mi rompi le palle ci metto un attimo a spedirle a tutti quelli che conosciamo

non risposi, tanto non sarebbe servito a niente.
Il sabato sera la vidi truccarsi e vestirsi per uscire e prima di andare si rivolse a me con uno sguardo di derisione

– stasera esco e voglio trovare un maschio che mi sbatta tutta la notte, stai tranquillo che ti mando le foto per mail

verso le due di notte suonò il cellulare, una mail con allegati,
aprii il primo e vidi Laura con in bocca un cazzo di notevoli dimensioni, le altre due immagini la riprendevano mentre veniva penetrata in fica e culo e l’ultima a gambe larghe su un letto mentre dalla sua vagina colava lo sperma dell’uomo.
Non so perché ma mi masturbai guardandole.
Passati circa venti giorni dal rientro dal viaggi, una sera mi chiamò e mi dette la notizia che era incinta, il romano aveva colpito e centrato il suo obbiettivo e io ero stato affondato definitivamente.
Passarono i mesi e Laura fino al quinto continuò a uscire il fine settimana, poi smise perché ormai la pancia non lasciava dubbi sul suo stato e probabilmente era più difficile trovare chi la chiavasse.
Partorì una bambina e la chiamò Francesca, tutti si congratularono con noi senza sapere la verità.
Laura si prese cura di sua figlia per i primi tre mesi successivi al parto, poi decise di iscriversi in palestra per tornare fisicamente come prima e quando fu soddisfatta del risultato ricominciò le sue uscite.
Un sabato sera decisi di uscire e trovarmi una puttana, avevo voglia di sentire il corpo di una donna sotto di me e di chiavare, sapevo che bazzicavano nella zona industriale, durante il tragitto non mi accorsi di essere seguito, era Laura con un tizio mai visto, probabilmente gli avevo incrociati e lei aveva riconosciuto la mia macchina e decise di seguirmi,arrivato a destinazione trovai una ragazza giovane e carina, parcheggiai in un luogo indicatomi e stavo per abbassarmi i pantaloni quando si aprì la portiera, Laura incazzata mi prese per i capelli

– brutto stronzo che cazzo fai? Ti &egrave proibito andare a scopare con altre donne, anche se sono puttane, adesso pagala per il disturbo e torna a casa, se vuoi far sfogare il tuo cazzetto segati, se ti ritrovo a fare una cosa del genere ti rovino capito testa di cazzo?

Detto questo salì sull’auto del suo accompagnatore e io dopo aver pagato la ragazza e riportata al suo posto tornai a casa.
La notte mi arrivò una mail con un video, si vedeva Laura inginocchiata con la testa tra le cosce di una biondina che sembrava gradire molto il lavoretto di lingua e mentre lei leccava un uomo che poteva essere suo padre la inculava a sangue, il video era in movimento e con zoomate sulle parti intime dei protagonisti, segno che c’era almeno un altra persona con loro.
Mi masturbai guardandolo e riguardandolo molte volte.
In questo modo passarono otto mesi dalla nascita della figlia, figlia non mia ma che ormai amavo coma tale, poi una sera Laura mi mise al corrente delle sue intenzioni

– oggi ho finito le mestruazioni e ho deciso che non prenderò la pillola, cercherò di scopare con dei veri uomini e mi farò ingravidare, per non perdere tempo inizierò stasera stessa

usci per andare a farsi chiavare e più tardi arrivò una foto della sua fica colante sperma e un massaggio ‘ primo tentativo riuscito’.
Andò avanti cosi per un mese poi le mestruazioni non arrivarono e fece il test e contenta mi comunicò la notizia

– cornuto sono incinta, non so chi &egrave il padre ma sicuramente non sei tu, adesso chiama tua madre e dalle la bella notizia e cerca di avere un tono gioioso

presi il telefono e composi il numero

– ciao mamma, Laura mi ha appena comunicato una notizia meravigliosa &egrave incinta…. si si siamo entrambi felicissimi….. congratulazioni anche a te diventi nonna per la seconda volta…. se veniamo a pranzo sabato?

Guardai Laura che assentì con la testa

– certo certo che veniamo…. fermarci a dormire la notte?

La guardai ancora e stavolta scosse la testa negativamente e con la mano chiusa a pugno cominciò un movimento avanti e indietro, sabato sera voleva scopare

– no mamma non &egrave possibile abbiamo già un impegno per cena con dei nostri amici… vuoi parlare con lei certo te la passo

Laura prese il cellulare e sentii che con voce gioiosa parlava con mia madre del suo stato e di quanto eravamo felici per la sua gravidanza

– certo Marta il futuro paparino &egrave molto orgoglioso del lavoro svolto, tanto adesso tutto il resto tocca a me

che stronza, come se fossi io il padre, parlarono ancora un po e chiusero.

– adesso vado in camera mia a chiamare mia madre per darle la bella notizia, tu cerca di non rompermi i coglioni

passarono anche questi nove mesi come i precedenti e alla fine partorì un maschietto che chiamò Renato.
Tornati a casa dall’ospedale lei e Renato dormivano nella camera matrimoniale, perché era più comodo per allattarlo durante la notte e io e Francesca nella mia camera, c’erano ancora due camere ma per adesso non venivano usate.
I primi mesi passarono abbastanza tranquillamente, dovendoci occupare di due bambini piccoli il tempo non bastava mai, Laura era un mamma amorevole e dolcissima, sapendo l’amore che aveva per i bambini non mi sorprendeva la cosa, vederla giocare con loro e prendersene cura mi fece sperare che il peggio fosse passato e che si fosse calmata, ma niente poteva prepararmi a quello che sarebbe successo in futuro. Passarono circa sette mesi e Laura molto presa dai bambini sembrava un’altra persona, con me era sempre fredda e intrattabile ma almeno non usciva più a scopare la sera, poi anche questo periodo passò e una sera mi comunicò che avrebbe ripreso ad andare in palestra per distrarsi e tonificare il corpo, un po’ appesantito dalla gravidanza.
Cominciò così ad uscire la sera per andare in palestra, lasciandomi a casa con i bambini.
Dopo circa tre mesi una sera venne in sala mentre guardavo la televisione e fermandosi davanti a me disse che aveva conosciuto un uomo in palestra, che erano usciti spesso insieme e che quando facevano l’amore lui la faceva godere come nessun’altro.
Il sabato sera si preparò con cura e devo ammetterlo che era bellissima, le ore di esercizio avevano fatto effetto e il suo corpo era tornato tonico e sensuale.
Quando uscì mi disse che forse sarebbe tornata presto e di aspettarla, non capivo questa cosa e mi chiedevo che intenzioni avesse, verso mezzanotte tornò ma non era sola, il suo accompagnatore era un mezzo gigante, alto almeno 1,90 aveva il corpo di chi &egrave abituato a fare molto esercizio fisico.
Appena entrati Laura ci presentò

– questo &egrave Simone, &egrave l’uomo di cui ti ho parlato,
da oggi in poi abiterà con noi e sarà il mio uomo e anche il maschio di casa
non ti chiedo cosa ne pensi e neanche il tuo permesso, abbiamo deciso noi e tu devi solo accettare il fatto, adesso andiamo in camera nostra a fare l’amore, ma prima voglio che gli dai il benvenuto e gli fai sapere quanto sei contento che lui sia qui e che mi scopi tutti i giorni

guardai prima lei e poi lui, lei seria e con gli occhi fissi su di me, lui che mi guardava con un sorriso beffardo mentre con una mano accarezzava i suo culo sotto la gonna. Avrei voluto alzarmi e dirgli di andarsene a tutti e due ma ero terrorizzato dalla mole di quell’uomo, con un nodo in gola dissi

– Simone sei il benvenuto in questa casa e sono felice che Laura abbia trovato un uomo che la soddisfi e che la scopi tutti i giorni

– bravo cornuto, molto bene, adesso andiamo a letto e tu seguici che voglio che stasera guardi mentre mi monta e sfonda e non fare storie oppure Simone ti fa nero

detto questo si allontanarono e io li seguii, mi disse di stare in piedi accanto al letto e cominciarono a spogliarsi ed accarezzarsi il corpo, vedevo le mani di lui scorrere sui seni e sul corpo di Laura, accarezzarla tra le cosce aperte e succhiarle la fica grondante di umori, quando fu pronta a farsi penetrare mi guardò

– cornuto vieni qui e aiuta il cazzo di Simone a trovare la strada, così puoi vederlo da vicino mentre mi penetra con il suo cazzone

mi avvicinai e allungando la mano presi il suo pene duro e grosso, cavolo era veramente un palo di almeno 25 cm e non riuscivo a stringerlo completamente con le dita, lo accompagnai verso la sua fica e quando lo appoggiai al suo buco lui con una spinta lo fece entrare, vedevo la vagina di Laura aprirsi in modo incredibile mentre veniva penetrata e pensavo che l’avrebbe squartata, con dei sospiri di piacere lei lo accoglieva tutto dentro e lui iniziò un movimento avanti e indietro sempre più forte incitato da lei

– adesso cornuto vai nella tua camera e non romperci più i coglioni

sentii i loro sospiri e urla di piacere per gran parte della notte, mentre Laura gridava quanto godeva e quanto gli piaceva farsi scopare e inculare come una troia.
I giorni passavano lenti e uguali, alla mattina io e Simone uscivamo per andare al lavoro, lui aveva una ditta di autotrasporti, la sera tornavamo e cenavamo tutti insieme con i bambini, loro ridendo e scherzando io in silenzio.
Una sera tornando a casa scoprii che Laura aveva fatto abbattere la parete divisoria delle nostre camere

– ho fatto demolire la divisoria e quando i lavori saranno finiti sistemeremo i letti uno di fronte all’altro, così la sera quando Simone mi chiaverà tu starai nel tuo letto e guarderai tutto, voglio che vedi come godo a essere montata da un vero uomo

i lavori durarono una settimana e poi venne la sera dell’inaugurazione

– stanotte voglio che guardi mentre noi scopiamo, cerca di non fare il furbo e stai attento, da oggi in avanti dovrai sempre spogliarti e sdraiarti sopra le coperte nudo quando noi faremo l’amore, voglio vedere se il tuo cazzetto ti diventa duro a vedere tua moglie chiavata da un altro

così da quella sera fui obbligato ad assistere ai loro amplessi e devo ammettere che un po mi eccitavo, come quando guardavo le sue foto ed ero anche invidioso del cazzo di Simone, riusciva a scopare e inculare Laura anche per due ore facendola gridare dal piacere e quasi svenire dai tanti orgasmi che le procurava.
Pensavo che ormai le cose non potessero peggiorare ma Laura aveva in serbo per me ancora qualcosa di molto più umiliante.
Durante una loro scopata mentre io come sempre guardavo lei era girata verso di me e mentre veniva inculata mi guardava negli occhi con lo sguardo di chi sta godendo quando lui le riempi il culo con un grido,
lei non si mosse e facendolo restare dentro di se mi chiamò

– coglione vieni a sdraiarti sul tappeto e muoviti se non vuoi che dica a Simone di prenderti a sberle

mi alzai velocemente e feci come mi era stato ordinato, avevo già scoperto quanto potessero essere pesanti le sue mani mentre mi prendeva a sberle
mi sdraiai e vidi Laura che si alzava metteva i piedi di alto alla mia testa e poi si abbassava con il culo sulla mia faccia

– adesso apri bene la bocca e bevi tutto quello che esce dal mio culo e poi pulisci tutto con la lingua

detto questo si posizionò con il suo buco proprio sulla mia bocca aperta, impedendomi quasi di respirare e comincio a spingere come quando si va in bagno, sentivo lo sperma scendere ed entrarmi in gola e dovetti ingoiarlo e dal sapore che avevo in bocca probabilmente non ingoiai solo sperma, finito di svuotarsi mi fece leccare il suo buco per pulirlo, poi si alzò e giratasi si risedette sulla mia faccia stavolta appoggiandoci la fica

– apri bene la bocca stronzo

la aprii e lei dopo averci appoggiata la sua fica umida cominciò a pisciarmi in bocca, sentivo il sapore acre della sua urina mentre mi scendeva in gola e dovetti berla tutta e poi con la lingua la leccai per pulirla

– bravissimo il mio cesso, da oggi ti userò come cesso tutte le volte che vorrò, adesso alzati e vai a pulire il cazzo di Simone

mi alzai e nauseato per tutto quello che avevo ingoiato e per quello che stavo per fare mi inginocchiai sul letto, avvicinai la faccia al cazzo di Simone che sdraiato mi guardava e rideva dicendo a Laura che era perversa e meravigliosa e che l’amava da morire, mentre loro si baciavano e accarezzavano io iniziai a leccare il pene molle

– datti da fare con quella lingua e cerca di ingoiarlo tutto, devi fargli un pompino degno di questo nome che voglio vederlo ancora bello grosso e duro

cominciai a succhiarlo e andare avanti e indietro con le labbra su quel cazzo che piano piano sentivo ingrossarsi dentro la mia bocca

– adesso &egrave abbastanza grosso, vieni qui e leccami la fica, cerca di fare un buon lavoro che voglio godere

mi inginocchiai con la testa tra le sue cosce aperte e sentii le sue mani stringermi i capelli a schiacciarmi il viso sulla sua fica, non riuscivo a respirare ma Laura non mollava la presa, sentii le mani di Simone che mi accarezzavano il culo e un dito che mi penetrava, cercai di staccarmi e andarmene ma un forte pugno nelle costole mi fece passare la voglia

– adesso stai fermo cornuto, Simone ed io abbiamo deciso che siccome lui &egrave il maschio di casa, tu puoi essere una femmina, e siccome io ogni tanto sono indisposta, vuoi per le mestruazioni o mal di testa, lui si sfogherà con te, quindi cerca di stare calmo perché questa sera ti romperà il culo e per essere certi che te lo allarghi bene, ti inculerà almeno una volta alla settimana, tu una volta volevi sempre mettermelo nel culo e adesso invece sei tu a prenderlo sei contento?

Avevo sempre la testa bloccata tra le sue cosce e faticavo a respirare, sentii che lui mi inumidiva un po il buchino e poi appoggiò la sua cappella e iniziò a spingere, mi sembrava di morire, era come se mi squartassero e cercassero di dividermi in due, provai ad urlare ma Laura mi schiacciava il viso contro la sua vagina e Simone mi dava delle gran botte nelle costole ogni volta che provavo a divincolarmi, lo sentivo spingere e piano piano entrare dentro, il buco del culo mi bruciava da morire, poi con un colpo lo spinse dentro completamente e si fermò, piangevo come un bambino sia per il dolore che per la vergogna, passato un momento comincio a muoversi sempre più forte inculandomi a fondo

– dai amore spaccagli il culo a questo frocetto, da oggi hai una nuova femminuccia con cui scopare quando io non potrò

– stai tranquilla che lo rompo e allargo per bene, sta andando a sangue come una vergine, &egrave bello stretto ma tra qualche giorno vedrai che ci potrà entrare un paracarro

continuò a sodomizzarmi per un tempo che a me parve lunghissimo e alla fine con dei colpi forti mi eiaculò dentro il culo il suo sperma caldo,
ero stato sverginato analmente e questa sarebbe stato solo la prima volta,
mi alzai e oltre al dolore sentivo colare la sua sborra dal mio ano, andai verso il bagno

– frocetto non andare a lavarti, voglio che stanotte dormi con in bocca i nostri sapori e con il culo che sgocciola la sborra del maschio di casa

mi sdraiai sotto le coperte e piangendo provai a dormire, sentendoli ridere.
La mattina mi svegliai, era domenica, loro dormivano ancora, non riuscivo a credere a quello che era successo la notte prima, Laura mi aveva usato come un cesso e Simone mi aveva sodomizzato, sentivo ancora il culo dolorante e in bocca un sapore di marcio, andai in bagno e mi feci una doccia e lavai i denti.
Quando tornai erano svegli

– guarda amore la femminuccia &egrave tornata, sai devo andare a pisciare ma non ho voglia di andare fino in bagno, per fortuna il bagno può venire da me, svelto frocetto sdraiati e apri la bocca

– Laura per piacere non voglio

– Sbrigati a fare quello che Laura di ha detto altrimenti mi alzo e ti riempio di calci e pugni e ti mando all’ospedale, non ti devi permettere di obbiettare quando ti viene dato un ordine

Simone aveva un tono di voce profondo e sapevo per esperienza che non scherzava, feci come mi era stato detto, Laura si posizionò come la sera precedente e appoggiò la fica sulla mia bocca ed iniziò a urinare, era tanta e feci fatica a berla tutta poi la ripulii con la lingua, quando ebbi finito Simone mi disse di inginocchiarmi, si avvicinò e facendomi aprire la bocca ci introdusse il suo pene molle e anche lui mi pisciò in gola

– così impari a non fare subito quello che ti viene chiesto.
Sai tesoro hai proprio avuto una bella idea a volerlo usare come cesso

iniziarono a ridere mentre mi alzavo con i conati di vomito

– adesso vai a prepararci la colazione e portacela a letto femminuccia

tornai con il vassoio con il caff&egrave e i biscotti e li vidi che stavano scopando, Laura era impalata sul suo grosso cazzo dandogli le spalle e quando entrai mi guardò negli occhi con lo sguardo languido

– preparati cornuto che dopo devi bere tutta la sborra direttamente dalla mia fica e devi anche pulirla bene

appoggiai il vassoio sul comodino e aspettai che ebbero finito, mi sdraiai sul tappeto e lei venne a sedersi sulla mia faccia e fece colare lo sperma dentro la mia bocca, ingoiai tutto e poi la ripulii.

– sai Simone per me comincia a prenderci gusto a bere la tua sborra, perché un giorno non ti fai fare un bel pompino e lo fai bere direttamente dal tuo cazzone?

– hai ragione, un giorno lo farò sicuramente, magari dopo averlo inculato

ormai per loro ero un giocattolo con cui potevano sfogare le loro perversioni.
I giorni passavano e anche le notti, quando sentivo Laura dire ‘femminuccia preparati’ e Simone alzarsi dal letto e venire verso di me, sapevo che dovevo spogliarmi e inginocchiarmi sul letto rivolto verso Laura, che voleva vedere le smorfie sul mio viso mentre venivo inculato, dopo un po però non sentivo più dolore mentre mi penetrava, segno che ormai il culo era rotto ma iniziavo a sentire piacere, Laura se ne accorse

– dai continua a incularlo che comincia a piacergli, lo dicevo che era una femminuccia guarda come gode mentre lo sfondi

purtroppo era vero, incominciavo a godere quando mi sodomizzava.
Simone era il maschio di casa e si scopava Laura tutti i giorni e quando lei non poteva la sostituiva con me inculandomi senza problemi, con lei che lo incitava a farmi male, una sera dopo che lui aveva sborrato nel mio culo lei mi disse di restare fermo e mettendosi alle mie spalle iniziò ad infilare le dita dentro il buco, prima due poi tre e infine infilò tutta la mano e inizio a scoparmi entrando e uscendo di colpo, fortunatamente aveva le mani piccole, ma comunque mi allargò ancora di più il mio già martoriato culo, il problema era che godetti anche così, venendo senza neanche toccarmi.
Una mattina entrai in bagno e c’era Laura seduta sulla tazza, feci per uscire ma lei mi richiamò

– resta qui frocetto, appena ho finito di cagare mi devi pulire con la lingua, inizia a sdraiarti

feci come aveva detto e lei quando ebbe finito si posizionò sul mio viso, vedevo il suo buchino sporco dei residui degli escrementi e l’odore era molto forte, ma ormai ero abituato a tutto e quindi cominciai a leccare il suo culo passando la mia lingua sul suo ano e cercando di togliere tutti i residui, poi mi disse di aprire la bocca e appoggiato il suo buco spinse forte, sentii un pezzo di merda grande come una noce entrarmi in bocca

– l’ultimo pezzo l’ho tenuto per te, adesso voglio che lo mastichi prima di ingoiarlo e non ti devi lavare i denti per tutto il giorno, sei una merda e come tale dei averne anche il gusto

vincendo i conati di vomito feci quello che aveva detto e per tutto il giorno ebbi in bocca il gusto della sua merda.
Non potevo più vivere così, ero stato umiliato e distrutto nello spirito e nel corpo, decisi che dovevo reagire e fare qualcosa.
La sera Laura comunicò che era nuovamente incinta, pensai che non potevo più aspettare, tra qualche mese non avrebbe voluto più farsi chiavare e allora Simone mi avrebbe sodomizzato tutte le sere.
Al lavoro cominciai a chiudere tutti i progetti in sospeso e mi accordai con un mio socio per rilevare la mia parte di società, mi procurai un passaporto falso e chiusi il mio conto in banca e trasferii tutti i soldi in un conto offshore, prenotai un biglietto aereo per il sud america e una mattina come se niente fosse uscii per andare al lavoro e non feci più ritorno.
Ora vivo in honduras e mi sono messo in società con un italiano che vive qui da anni, ho conosciuto una donna molto dolce e mi sono sposato, ho un figlio e questa volta &egrave mio.

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