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LA MIA PUTTANA

By 22 Giugno 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Cominciò tutto con l’insolita richiesta di Michela di vederci per bere qualcosa ad un bar. Sulle prime pensai ad uno scherzo di pessimo gusto, Michela era la migliore amica di Valentina, la mia ex ed istintivamente pensai che ci fosse lei dietro a tutto questo. Nonostante questo chiodo fisso, però, la curiosità di vedere che cosa lei volesse s’impossessò di me, convincendomi, alla fine, che fosse opportuno incontrarla.

Michela, più ci pensavo più ero confuso all’idea. Un metro e cinquantasei di bellezza pura, capelli biondi fino alle spalle, occhi verdissimi, terza di seno, fianchi armoniosi e culo a mandolino da danzatrice brasiliana. Quando stavo con Valentina avevo fantasticato mille volte di una cosa a tre con lei e la mia ex. D’altra parte Michela era talmente bella che tutti i ragazzi della sua scuola di danza se la contendevano ed avevano incredibilmente ragione. Bastava guardarla ballare mezzo minuto ed i pantaloni ti esplodevano letteralmente.

Il pomeriggio dell’incontro arrivò.
Non sapendo che cosa aspettarmi da parte sua decisi comunque di mostrarmi per quello che ero e per quello che lei conosceva. Vestii interamente di nero, con anelli e catene bene in mostra, mi recai all’appuntamento in moto e con larghissimo anticipo. Il bar scelto da Michela era il classico bar da fighetti in centro, quando feci la mia apparizione sulla porta per qualche momento pensai perfino che il barista mi avrebbe cacciato.

-Zed!- sentii chiamare -Zed sono qui!-
-Michela?!- con enorme sorpresa la vidi al tavolo -Ed io che pensavo di essere in anticipo…-

Mi avvicinai al tavolo e presi posto davanti a lei. Lei sorrise gentilmente. Mi concentrai subito sul suo vestiario. Indossava un top nero con un coprispalla leggero, la sua pelle era già tenuemente abbronzata ed i jeans bianchi fasciavano a fatica le sue gambe sinuose. Benché non fosse un loo da ‘pantera’ risultà incredibilmente sexy. Cominciammo a parlare subtio del più e del meno,con mia grossa sorpresa per tutta la conversazione Lei evitò di parlare di Valentina in ogni modo. Pian piano i discorsi cominciarono a farsi più ‘privati’ ed alla fine, con mia titanica sorpresa mi resi conto che stava leteralmente ‘informandosi’ su di me.

-Miky…- dissi ad un certo punto e con aria anche un po’ arrogante -Ma che stai facendo?!-
Lei sussultò -Cosa?!-
-Giri intorno alle cose, lo sai che non mi piace…-

La vidi diventare rossa, i suoi grandi occhi verdi guardarono il circondario, dunque si discostò una ciocca di capelli dal viso ed ebbe la classica risatina nervosa che le veniva quando era tesa.

-Sei l’ex fidanzato della mia migliore amica perciò mi sento un po’ una stronza onestamente- ammise -Ma sai…Valentina mi ha sempre parlato di …- esitò -Oh al diavolo ‘ mi ha sempre detto che con te ha fatto il miglior sesso della sua cazzo di vita…-

Incrociai le braccia sul petto. Il Sesso,voleva davvero parlare di sesso? Proprio lei? Che solo con quelle sciocche conversazioni me lo aveva fat indurire? Michela continuò a farfugliare qualcosa, ma s’interrupe per l’arrivo del barista con le nostre ordinazioni. Quando i bicchieri furono davanti fu come se qualcosa si rompesse e Michela non seppe più come ritornare sul discorso.

-Vieni a casa mia- dissi di botto -Anche stasera se vuoi…-

Quella sera arrivò forse troppo presto.
Michela suonò alla mia porta che non erano nemmeno le diciannove. Andai ad aprire e sbito venni colto da un colpo al cuore. Davanti a me avevo la donna più sexy che potessi immaginare. Fasciata in un tubino attillatissimo bianco, con una borsetta in tinta e dlle vertiginose scarpe,Michela. Mi sorise quasi imbarazzata,ma a quel punto mi si era del tuto spento il cervello.
La invitai dentro, lei varcò la porta di casa e si fermò pochi passi dopo, non ebbe tempo di dire nulla, la cinsi da dietro baciandole subito fra il collo e la spalla, lei sorrise, spostò i capelli e piegò il capo offrendomi ancor più spazio. Portai le mie mani sui fianchi tirando il suo bellissimo corpo contro il mio, lei assecondò ogni movimento. In breve riuscì anche a volgersi ed avvicinarsi. Il suo seno premeva sul mio petto mentre ci scambiavamo un bacio appassionato.
La sollevai, lei mi cinsei ai fianchi con le gambe e continuando a baciarne il collo e le spalle la portai fino in camera. La gettai sul letto ed in un momento le fui sopra. Mi fissò per qualche istante e la sua classica risatina nervosa annullò un poco il momento.

-Penserai che io sia una puttana…- disse accarezzandomi il petto -Pensalo…-
-Vuoi che ti veda coma una puttana?-
Lei annuì -Mi eccita da morire l’idea di essere la tua puttana…- ammise -Volevo già esserlo quando Valentina mi raccontava…- quando sentii nominare la mia ex pensai subito di mollarla li, ma lei mi ricacciò la lingua in gola tirnadomi a se -Io non ti dirò di no a nulla…-

Fu la fine. Le infilai la mano fra le cosce, feci appena in tempo a rendermi conto del fatto che fosse senza slip che la sua fighetta liscia era già fradicia. Le caciai tre dita dentro cominciando a masturbarla. Continuai a baciarle il collo mentre lei cominciò a contorcersi. Si abbassò il vestito mostrandomi il suo meraviglioso seno. Due capezzoli scuri e piccoli, turgidi accolsero le mie labbra. Succhiai avidamente il seno mentre saggiavo la sua figa con la mano. Improvvisamente sentii un suo piede poggiarsi sulla mia patta. Mi spostai per lasciarla fare…
Per qualche minuto continuammo così, avvinghiati fra noi a darci reciproco piacere, ad un certo punto, però, decisi di andare oltre. Mi slacciai i pantaloni, tirai fuori il mio cazzo ormai in tiro e mi portai sopra a lei. Lei che allargò le gambe mettendole intorno alla vita. Mi fissò, bella, bellisima e con l’espresssioe desiderosa.

-Lo vuoi eh?- sorrisi -Dillo..-
-Lo voglio…- sussurrò cingendomi il collo con le braccia -Scopami…-

Stretta,calda,bagnatissima. Ogni volta che il mio cazzo entramava dentro la sua fighetta la schiena di Michela s’inarcava e la bocca si allargava. Mi teneva forte, fortissimo stretto a se che wuasi non riuscivo a vederla in faccia. I suoi gemiti di piacere erano il suono più sensuale avessi mai udito. Era talmente ed incredibilmente calda che cominciai a scoparla con tutta la forza che potevo avere in corpo pur sdi sentirla gemere più forte.
E lei godeva, urlava, si contorceva. Le strinsi il seno, le piacque al punto da tenermi la mano ferma in quella posa, mi guardò complice e vogliosa, eccitandomi ancora più forte. Divenne dificile perfino capire chi dei due stesse scopando l’altro poiché presto lei stessa cominciò a miuoversi per facilitare a mia penetrazione. Lo voleva sentire tutto e senza alcuna limitazione.

Ad un certo punto cominciò ad essere troppo. Stavamo andando avanti da non so nemmeno quanto tempo ed ormai sentivo di essere arrivato al limite. Feci per ritrarmi, lei mi bloccò buttandomisi addosso e continuando lei a farsi scopare. Cercai di avvertirla, ma lei fu più veloce di me.

-Sborrami dentro- disse al mio orecchio -Vieni…ti prego vieni lo voglio…- ansò -Fammi sentire la tua sborra…-

Alla fine venni. Quattro fiotti di sperma direttamente in figa e lei non fece nemmeno finta di non accoglierli. Anzi, mentre le venivo dentro si accasciò sulla mia spalla e fece la sua solita bufa risatina nervosa.

-Ora sono tua per davvero…la tua puttana…- non dissi nulla, lei mi guardò badando bene a tenersi il cazzo ancora nella figa -Me ne darai ancora vero?-
Risi -Certo…-
Si poggiò alla mia spalla stringendomi con braccia e cosce e sospirò -Scopami di nuovo…ho solo una richiesta…-
-Sentiamo…-
-Qualsiasi cosa tu voglia farmi…continua a venire dentro di me…- ansò ancora eccitata -Mi fa sentire…si mi fa sentire davvero la tua puttana…-

Sorrisi e la accarezia, la distesi nuovamente sul letto e lentamente ricomiciai a penetrarla…

FINE PRIMO CAPITOLO

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