Un anno fa mio marito era qui, a casa con me a festeggiare, perché 25 anni di matrimonio (quelle che chiamano nozze d’argento) sono una ricorrenza importante e poi ci teneva a consegnarmi personalmente il suo regalo, a tagliare di persona il nastro di quella che io chiamo “la palestrina”.
Sì, mi ha regalato una minipalestra (step, tapis, cyclette, spalliera, panca, pesi e ammennicoli vari) completa di spogliatoio, doccia e sauna. L’ha fatta costruire ricavandola da un rustico che sta proprio davanti alla piscina… forse si voleva far perdonare quel diploma dell’ISEF che misi a invecchiare in cornice quando, a 22 anni, diventai sua moglie: la “moglie dell’ingegnere”.
Moglie a tempo pieno: due figli arrivati nei primi tre anni di matrimonio, e tirati su prima nell’appartamento in città e poi, da quando “l’ingegnere” (ormai lo chiamo così anche io) è entrato nel giro giusto, in questa villa sul lago con parco, piscina e, da un anno a questa parte, palestrina.
E “giro giusto” è proprio la parola più appropriata, visto che è in giro per 300 (e passa) giorni all’anno, e ora che i figli sono grandi (una a laurearsi in America e l’altro a fare lo skipper agli antipodi), eccomi qua, a 48 anni, ridotta al ruolo di vedova bianca in riva al lago.
Oddio… non è che prima ci fosse poi così tanto da divertirsi, perché per lui, per “l’ingegnere”, nella vita conta solo il lavoro, e anche nei primi tempi del matrimonio non è mai andato oltre la classica sveltina del sabato sera: posizione del missionario, tempi da coniglio e doccia purificatrice subito dopo.
Eppure non sono mai stata da buttare via, anzi… 1 metro e 75, gambe lunghe, una seconda rotondetta che con gli allattamenti si è forse rilassata, ma ha guadagnato una mezza misura, occhi verdi e capelli castani, da bionda naturale che si è scurita con l’età, e un fisico tonico e asciutto, pancia piatta e glutei belli sodi, perché all’attività fisica ci ho sempre tenuto.
Già, l’attività fisica: pratica che non ho mai abbandonato e che tuttora riempie due o tre ore della mia giornata: corsa, bicicletta, nuoto e se fa brutto tempo, palestrina. Il resto della giornata lo passo a curare il parco, divertirmi in cucina, leggere, pescare film su Sky o nella mia sterminata collezione di videocassette e DVD e, di quando in quando, una botta di vita: pizza e teatro in città.
Insomma: eccomi qua, che mi preparo a festeggiare il ventiseiesimo anniversario di matrimonio sola come un cane nella bella villa sul lago… cioè, proprio sola no: c’è il tecnico della jacuzzi.
E’ arrivato a metà pomeriggio, mentre ero immersa nei preparativi del cheesecake ai frutti di bosco destinato a festeggiare solennemente l’anniversario, e quando l’ho visto scendere dal furgone della ditta, mi è sembrato la caricatura dell’idraulico dei telefilm americani: salopette di tela blu, camicia a quadri, tee-shirt candida e megacassetta degli attrezzi.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono