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La nascita di un cuckold

By 28 Dicembre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

L’evoluzione da marito a cuckold a volte è istantanea a volte lenta, per quanto mi riguarda ha subito un percorso decennale, per colpa mia, non tanto di mia moglie. Lei è sempre stata calda, sin dalle prime settimane che ha visto nascere la nostra relazione, mi resi conto che avevo trovato una donna sessualmente attiva e calda, che non era spaventata a fare sesso ed era, con la più che comprensibile paura, disposta a fare sperimentazioni.
Fu così che da semplici foto fatte per caso in auto, ci siamo poi ritrovati ad esplorare il mondo swinger.
Il primo approccio fu in un privè con sauna, timorosa, impaurita, impacciata, nonostante fosse fradicia tra le gambe, l’educazione e i tabù adolescenziali ancora prevalevano sull’aspetto sessuale, era intrigata nel guardare e farsi guardare, ma ricordo come divenne pietra appena sentì la prima mano diversa dalla mia sul suo corpo.
Un’evoluzione lenta, confusa, sia nei miei tentativi goffi di disinibirla, sia nei suoi tentativi un po’ forzati nel darmi soddisfazione.
Il primo contatto sessuale con una persona che non fossi io fu nella vasca jacuzzi del privè, quando un singolo la masturbò fino a farla venire, col risultato finale di farla scappare dopo aver goduto.
Ma mi resi conto come fosse intrigata più a farsi ammirare dagli altri quando la convinsi a fare le prime esperienze nudiste; in spiaggia era a suo agio nonostante fosse nuda, non le dispiacevano le occhiate di uomini e donne, come non le dispiaceva esibirsi in masturbazioni per i guardoni di turno. Fu proprio il nudismo che la fece cambiare mentalmente, le fece capire che stare nudi e sentirsi desiderati in effetti era normale e piacevole, come era piacevole scambiare occhiate con altre coppie che si esibivano per noi e noi per loro. Rimasi sorpreso quando mi chiese di scoparla davanti ad una coppia che faceva altrettanto per noi, rimasi sorpreso come era a suo agio nonostante il nugolo di singoli che avevamo attirato. Mi confessò che l’aveva appagata l’esibizione.
Le prime esperienze con le coppie furono disastrose, lei gelosa, impacciata, non si godeva il piacere che anche le altre signore le davano, aveva sempre paura che io preferissi l’altra a lei, in parte i suoi timori erano corretti, al momento dello scambio il piacere di fare sesso con un ‘altra donna per me è palese, normale, ma solo oggi lei lo ha capito e lo tollera le rare volte che giochiamo con le coppie.
Capii che mia moglie era una troia, la prima esperienza con una coppia, era tesa, anche se vestita sexy per l’occasione, accogliemmo una coppia coetanea a casa nostra, cena, due chiacchere, poi sul divano a bere qualcosa, lei nel mezzo a noi maschietti con la lei della coppia in piedi che aspettava il momento opportuno. Iniziai io a toccarle le cosce, lui mi seguì, iniziai a sentirla ansimare, iniziava ad eccitarsi, due mani di uomini che la volevano, la desideravano. L’amica si inginocchiò e le sfilò le mutandine, mia moglie iniziò, su mio invito, a toccare i cazzi duri dei due uomini che aveva al fianco, così fece come un automa, occhi chiusi, per la vergogna, ma con mani decise, sapeva cosa e come toccare.
Mentre la lei della coppia iniziò a leccarla, invitai mia moglie a togliere dai pantaloni i nostri peni, che trovò ben eretti e pronti, senza che le venisse chiesto nulla, li masturbò mentre si godeva la lingua dell’amica bsx. Iniziai ad essere audace e le avvicinai il mio cazzo al viso, così fece il nostro amico, mia moglie iniziò a succhiarci a vicenda, con passione, eccitata, vogliosa. Ecco, li capii quale fosse il mio futuro, avevo a che fare con un’adoratrice del cazzo.
Sorvolo le descrizioni sulla serata con la coppia, siamo tutti adulti, sappiamo tutti come si scopa.
Passammo dei mesi di stand by, l’aver fatto la troia le aveva messo disagio addosso, ancora non aveva metabolizzato il suo essere, nonostante conoscemmo di persona altre coppie, con le quali non scattò mai la scintilla per via di mia moglie che non desiderava altre donne.
Fu così che le parlai chiaro e le chiesi che mi descrivesse cosa volesse, ma non fu una sorpresa quando lei mi disse che era eccitata dal pensiero che uno sconosciuto la prendesse, la usasse, la trattasse come una puttana da strada, scopandola e salutandola dopo che si fosse svuotato i coglioni. Quando me lo confessò mi ritrovai con il cazzo duro, eccitato al pensiero che mia moglie fosse usata, quindi le proposi di provare, di andare in un privè e li farle fare l’esperienza, sperando che, dopo aver soddisfatto una sua fantasia, potessimo ridedicarci alle coppie.
La sera stabilita andammo al privè, lei aveva una mini con sotto brasiliano e autoreggenti, scarpe con tacco e camicia senza reggiseno. Trovammo un posticino poco frequentato del privè e li ci mettemmo a pomiciare, la toccavo, la masturbavo con discrezione, infine lei mi montò a cavalcioni sollevando completamente la minigonna ed esponendo il culo. Stavamo pomiciando mentre lei strusciava la sua fica fradicia sulla mia patta, le toccavo il culo con gusto, quando vidi un’ombra maschile che ci osservava, le dissi che avevamo un ospite e lei mi sorrise e riprese a baciarmi.
Quando la mano dello sconosciuto si posò sul culo di mia moglie, la sentii sussultare di piacere, si fece toccare il culo, smise di baciarmi e posò il suo mento sulla mia spalla facendomi sentire come ansimava ad ogni tocco dello sconosciuto.
Le chiesi se era pronta, mi fece un cenno affermativo con la testa, allora la invitai a prendere per mano il suo amante di turno e di portarlo nella stanza con il letto che era li accanto.
Così fece, li vidi entrare nella stanza, io rimasi 30 secondi a sedere sul divanetto per gustarmi la visione di mia moglie e dello sconosciuto appena avessi varcato la porta. La trovai intenta a succhiare il cazzo del tipo, che evidentemente non si era perso in convenevoli, lui in piedi davanti al letto lei seduta che succhiava. Mi sedetti sul divanetto, mi tirai fuori l’uccello e cominciai a masturbarmi. Passò pochi minuti, l’amante non voleva il pompino, le chiese di mettersi a pecorina per scoparla, lei come una puttana da strade eseguì. Vidi lo sconosciuto che si infilava il profilattico, e con un colpo secco la penetrò facendola sussultare. Poi prese a scoparla con forza, vigore, colpi secchi e profondi, lei ansimava di piacere, ad ogni colpo mugolava, si godeva il cazzo dello sconosciuto. Mi stavo masturbando con calma, non volevo venire alla svelta, volevo gustarmi lo spettacolo di quella troia di mia moglie, ero eccitatissimo a vederla presa senza ritegno, ero eccitatissimo nel sentirla godere e a suo agio. Ma ahimè l’amico durò pochissimo, forse tre o quattro minuti, sborrò nel profilattico, si sfilò da mia moglie lasciandola a pecorina e allontanandosi come farebbe un cliente con una prostituta.
Ci rimasi male, pensavo che potessi assistere ad una monta lunga, pensavi di poterla vedere scopata in ogni posizione, sentirla urlare di piacere e invece se ne andò dopo aver sborrato in pochi minuti.
Mentre usciva lo sconosciuto si affacciò un altro che chiedeva il permesso di usare mia moglie, ma io glielo negai, pensando che uno sconosciuto potesse essere sufficiente per la prima volta, così iniziai a scoparla nello stesso letto dove pocanzi la troia si era fatta montare, le sborrai in fica e ancora colante ci allontanammo dal locale. Nel tragitto di ritorno verso casa commentammo la serata, di come fossimo rimasti delusi della poca prestanza dello sconosciuto e mia moglie elogiò le mie doti sessuali per averla scopata e fatta godere come non era riuscito l’altro. Poi le dissi che in effetti un secondo sconosciuto si era fatto avanti, ma gli avevo negato l’accesso e le confessai che lo feci per pudore, lei si mise a ridere redarguendomi perchè in effetti si sarebbe scopato anche il secondo. Li ebbi una ulteriore conferma di quanto fosse troia, ma non la capii, la mia inesperienza, il mio volermi sentire maschio, il mio non voler capire quale fosse la condizione che più mi si addiscesse; il CUCKOLD.
Soprassiedo su altre esperienze con singoli nei privè, sostanzialmente tutte uguali, si arrivava, mia moglie sculettava per attirare l’attenzione, sceglieva il maschio di turno e si faceva scopare in una stanza con io che assistevo o partecipavo con lei, lo facevo più che altro per soddisfarla ed aprirla piano piano ad esperienze con coppie che iniziarono a fasi alterne nei privè.
Capii di essere un cornuto soddisfatto una sera che andammo al privè con l’intento di far giocare mia moglie con una donna, le avevo insinuato la curiosità della bisessualità e lei sembrava fosse incuriosita, nelle precedenti occasioni con coppie aveva toccato seni e si era fatta leccare, niente di più, ma sembrava incuriosita, quindi quella sera era convinta di poter avere un’esperienza saffica completa, voleva provare a leccare se avesse trovato la donna che la intrigava.
Decidemmo di entrare nella black room dove sempre avevamo i contatti con le coppie tenendo a bada i singoli, quella sera incrociammo una coppia che come noi cercava la bisessualità tra le signore, infatti le due donne iniziarono a toccarsi nelle parti intime, si baciavano, stavano per prendersi per mano per andare in una stanza dove giocare, quando entrambe furono abbordate da singoli, due sulla lei e due su mia moglie, ma mentre l’altra lei si stizzì e se ne andò appena sentì le mani degli uomini arrapati, la mia troia rimase a farsi toccare dai due singoli.
Uno la stava masturbando e l’altro le stava leccando i capezzoli, io ero dietro di lei come a sostenerla, per non abbandonarla, ma in verità provavo un mix di piacere ma anche insoddisfazione e incazzatura per via che questi due maschi alfa avevano rotto l’incantesimo che mia moglie aveva creato con l’altra donna. Ma mi resi conto ben presto che la mia troia stava preferendo le attenzioni di questi due maschi. La sentivo ansimare sotto i colpi di dito di uno che le sussurrava parole oscene, io sentivo, avrei voluto portarla via, ma ero eccitatissimo per come la stavano trattando e prendendo. Sentii chiaramente questa conversazione tra lui e lei.
“sei bagnata troia ti piace vero?”
lei con voce ansimante rispose “si”
poi si rivolse al suo amico e disse “sta vacca cola come una fontana, senti”
Lui la masturbava con mano sapiente, veloce, sentivo la fica di mia moglie sciabordare dalla quantità di umori che produceva
“dimmi cosa sei” le chiese
“sono una troia” rispose mia moglie
“e di chisei la troia”
“sono la tua troia”
“allora tirami fuori il cazzo”
lei eseguì come un automa gustandosi la masturbazione e le leccate di tette dell’altro
“dimmi ti piace?”
con un filo di voce eccitata rispose “si”
“dimmi troia, com’è?”
“è grosso e duro”
“allora inginocchiati e prendilo in bocca”
lei si inginocchiò e iniziò a succhiarlo…la visione di mia moglie completamente arresa ed offerta a questi due maschi mi fece sborrare nelle mutande nonostante non mi fossi toccato, in quel momento capii cosa fossi, capii che il mio unico ruolo nel mondo della trasgressione sarebbe stato di cornuto accompagnatore.
Per la cronaca, il ragazzo dopo 3 minuti di pompino le sborrò in viso e se ne andò soddisfatto.

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Dopo questa esperienza che vissi con trasporto, capii che ciò che mi dava più piacere non era tanto scopare mia moglie o le mogli altrui, ma vedere scopare e godere mia moglie, così ne parlammo nei giorni a venire, le dicevo quando avevo goduto nel sentirla appellata come troia e puttana da quel ragazzo, come mi ero eccitato a vederla arresa nel subire la masturbazione altrui, vederla con testa reclinata indietro e, seppur in piedi, con gambe divaricate e ginocchia piegate per favorire il dito dello sconosciuto.
Lei a far suo era compiaciuta anche se intimorita della situazione, si faceva troppe domande alle quali controbattevo dicendole che era solo un gioco sessuale, da prendere per il puro piace, cercando di trarne piaceri fisici. Lei non capiva come potessi godere nel vederla presa da altri, ma la rassicuravo, dicendole che non era una mancanza di fare sesso con lei (tra l’altro dopo l’episodio nel privè, i rapporti sessuali con mia moglie si intensificarono confessandoci durante gli atti fantasie a volte estreme), ma era un modo di farlo in maniera diversa, venne fuori che era intrigante stare all’interno della glory hole e vederla succhiare cazzi di sconosciuti con io accanto a guardare e masturbarmi. Parlandone sia a freddo che durante gli atti sessuali a letto, lei si aprì ancor più mentalmente, tanto che decidemmo di tornare al privè con lo scopo di dar vita alla fantasia del glory hole.
La sera lei si preparò con abitino sexy, non certamente volgare non rientrava nelle sue corde, che metteva in risalto le sue belle gambe coperte da calze a rete, mise un tacco 12, si truccò più pesantemente del solito e uscimmo in direzione del privè.
Durante il viaggio ci coordinammo per creare la situazione migliore da cogliere e mentre parlavamo la mia mano scivolò tra le sue gambe, scoprì con tanto piacere che portava le mutande.
Lei allargò le gambe per favorire il mio tocco e io, guidando, le passavo le dita sulla fica che trovai già fradicia.
“Amore, ma che sorpresa, sei senza intimo”
sospirando grazie ai miei tocchi lei rispose “cosa le metto a fare, tanto me le tolgono, così facciamo prima”
A tali parole ebbi un’erezione totale, eccitatissimo dal fatto che mia moglie stava trasformandosi in una troia dedita al sesso, una donna che tutti noi uomini dovremmo avere, troia ma donna, puttana ma moglie, vacca ma mamma.
Arrivati al privè prendemmo da bere, la guardavano in diversi, ma nessuno in realtà attirava la sua attenzione. Passammo nei divanetti che circondavano la pista da ballo e ci guardavamo attorno, ma nessuno suscitava interesse in mia moglie.
Pensai che o la sua timidezza era tanta o che in effetti, come speravo, sapeva cosa voleva, ma rimase il fatto che avevo la paura che la serata finisse in bianco.
Dopo 10 minuti a guardare donne esibirsi sul palo, maschi che provavano ad intrigare le signore che ballavano mia moglie si alzò e mi disse “andiamo di sopra a chiuderci nella glory hole?”
Mi prese per mano e mi guidò letteralmente verso la glory hole che trovammo, fortunatamente, libera. Ci chiudemmo dentro ma per 5 minuti non accadde nulla, se non io che la tenevo calda masturbandola decisamente; nel frattempo la mia erezione divenne importante e dato che non apparve nessun cazzo in quei buchi le dissi che sarei uscito io e le avrei offerto il cazzo in uno di quei buchi, così uscii, lei si chiuse dentro, io le porsi il mio cazzo che subito mi prese in bocca e iniziò quella che è la sua specialità, il pompino.
Manco due minuti che mi stavo gustando le sue labbra che si avvicinò un uomo, nel buio sembrava nostro coetaneo, si chinò, guardò dentro la glory hole, come per accertarsi che ci fosse qualcuna di suo interesse, e sguainò un affare di tutto rispetto che infilò in un buco. Appena apparve alla vista di mia moglie, il caldo ed umido abbraccio delle sue labbra scomparve dal mio cazzo e, a vedere l’espressione del tipo, doveva avvolgere con le sue labbra il pene dello sconosciuto. Non volevo perdermi la scena da dentro, così, attravesro il buco, le dissi “amore aprimi” e mi diressi verso la porta che dopo pochi attimi si aprì e vidi il volto luminoso di mia moglie, le chiesi “di piace?” e lei mi rispose “è più grosso del tuo, mi sa che durerò fatica a tenerlo in bocca”
Chiudemmo la porta e lei tornò a succhiare lo sconosciuto, la guardavo e non resistetti dovendo iniziare a masturbarmi, vedevo come la sua bocca scorreva su quell’asta che, ora alla luce della stanza, era veramente grossa e lunga, capivo i dubbi di mia moglie, ma la vedevo che si impegnava nel succhiarlo, sbavava, alternava lo scorrere delle labbra lungo l’asta a seghe, per poi riaccoglierlo in bocca dopo qualche attimo di riposo alle mascelle.
Guardavo e mi masturbavo, mi sedetti più vicino per guardarla al meglio in volto, lei succhiava e mi sorrideva, le chiesi “ti piace?” gli occhi si illuminarono e un lieve cenno della testa mi confermò il suo apprezzamentno. Abbassò gli occhi vide che mi masturbavo e sorrise soddisfatta. Dopo circa 5 minuti di pompino allo sconosciuto si staccò e mi disse “mamma che bel cazzo, ho voglia di scoparlo” io sorrisi e presi un profilattico, lo scartai e lo infilai sopra il membro dello sconosciuto, lei mi guardava e si masturbava, era la prima volta che toccavo un pene che non fosse il mio, ne avevamo parlato a letto come io avrei dovuto imparare a mettere i profilattici ai suoi amanti e anche a tenere il pene dell’amante di turno al fine di favorire la penetrazione iniziale. Mi disse “me lo tieni te mentre io me lo faccio sparire in fica?” mi domandò con malizia, desiderosa che il cornuto fosse gentile e premuroso sia con lei sia con l’amante che avrebbe dovuta farla godere. “con piacere, lo terrò in mano finchè non l’avrai fatto sparire tutto in fica”
Lei nel frattempo aveva tirato su il vestitino, si era messa a pecorina con culo rivolto verso il buco e si avvicinò, io nel frattempo tenevo bello saldo in mano quel cazzo che era veramente grosso e duro, lei indietreggiò e iniziò a farlo sparire in fica.
“aaaaaa mamma come è grosso, che bello” così dicendo iniziò a muoversi avanti e indietro scopandosi quel pene, come se fosse un dildo.
Io ero seduto accanto, cazzo in mano che scorreva sue e giù, eccitato nel vedere mia moglie che stava già godendo, infatti dopo nemmeno 2 minuti ebbe il primo orgasmo e, da squirtatrice quale è, allagò il pavimento della stanza.
Si fermò con tutto il cazzo in fica per riprendere fiato e io colsi l’occasione e le chiesi “non sarà il caso di andare in un’altra stanza dove puoi farti montare meglio”
lei sorrise ma rimase con il cazzo in fica, io mi ricomposi ed uscii verso lo sconosciuto al quale dissi “mia moglie vorrebbe scopare con te in una stanza” lui si stava ricomponendo, mi sorrise e mi seguì all’ingresso della glory hole da dove in quell’istante usciva mia moglie, si guardarono in viso, lei sorrise a lui, lui la prese per mano, come fosse la sua donna, e mi precedettero andando alla ricerca di una stanza libera.
Io stavo dietro e ammiravo lui che le palpava il culo, scoprendola e facendola camminare in mezzo al corridoio del privè col culo scoperto, come per mostrare il trofeo che aveva appena conquistato.
Entrarono in una stanza, io li seguii, era una stanza che non aveva la porta, l’unica trovata libera, quindi misi una seggiola alla porta come a indicare che non erano ammessi altri ospiti.
Lui tirò fuori di nuovo il cazzo, lei si ingiocchiò e ricominciò a succhiarlo.
Passarono circa un’ora a fare sesso, davanti a me che, seduto su di una poltroncina, mi sono masturbato ben due volte.

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