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Racconti Erotici Etero

La prima volta di Greta

By 11 Novembre 2021No Comments

Quella ragazza frequentava l’ultima classe prima della maturità scientifica ed aveva 18 anni. Era la secchiona della classe ed era invidiatissima da parte di tutte le sue compagne di classe e snobbata dai ragazzi sia della sua classe sia dell’intera scuola perché, pur riconoscendo che sotto i suoi abiti era figa, pensavano che si desse parecchie arie da persona superiore in quanto la sua preparazione era senza alcun dubbio maggiore degli altri.
Lei studiava molto ma trovava anche il tempo di uscire con degli amici ma era una cerchia ristretta e sembravano dei ragazzi problematici. Quell’impressione era dovuta al fatto che parlavano poco e non avevano interessi comuni a quelli degli altri coetanei.
Lei in realtà cercava un contatto con gli altri compagni della sua classe ma i suoi sforzi non erano ricambiati perché non aiutava nessuno durante i compiti in classe che lei svolgeva in modo esemplare ed anche rapidamente dimostrando ogni volta la sua preparazione di un livello notevolmente superiore e ciò dava fastidio.
A quella ragazza piaceva un ragazzo di nome Rodolfo che amichevolmente veniva chiamato Rolf.
Greta era indubbiamente attraente, capelli castano chiaro naturale lunghi fino alle spalle, un viso ovale grazioso, occhi con taglio orientale tanto che le ragazze la chiamavano anche Coreana, due belle tette e un sedere che parlava da solo nel muoversi.
Purtroppo Greta per Rolf aveva anche un terribile difetto: era la migliore amica di Vanessa, la sua ragazza preferita cioè colei che a cui lui faceva il filo.
Sia Greta che Rolf frequentavano la stessa classe ma lui aveva un anno in più essendo stato bocciato l’anno precedente perché si era innamorato di un’altra ragazza, poi maturata, ed aveva trascurato molto lo studio per dedicarsi e lei.
Greta una mattina ha approfittato del ritardo all’arrivo del professore di educazione fisica ed era riuscita, chissà come, ad instaurare un dialogo con Rolf per quei lunghi 25 minuti prima che il docente entrasse in aula.
La lezione si sarebbe dovuta tenere dopo la ricreazione dopo la terza ora e lui, nell’intervallo era andato in bagno. Al ritorno se l’era trovata davanti in corridoio vicino alla porta dell’aula.
“Rolf, ti devo parlare. Hai qualche minuto per ascoltarmi?”
“Sì, anche ora, sono tutt’orecchi!” le ha risposto più per educazione che per altro.
“No, non qui, è una cosa molto riservata. Seguimi nel bagno delle femmine, adesso non c’è nessuno!”
“Ma sei matta! Se le altre mi vedono lì dentro schiamazzano come oche! Non me lo puoi dire nel corridoio un po’ più lontano da dove siamo ora?”
“No, no, non posso proprio!” ha risposto lei a quel suo compagno di classe e si è allontanata guardandolo in modo che lui capisse che lei voleva che lo seguisse.
Greta lo ha portato ad entrare con tutta la diffidenza di Rolf nel bagno delle donne. Lui si aspettava che lei si fermasse nell’antibagno, invece ha aperto una porta e lo ha invitato in modo pressante affinché entrasse anche lui.
La prima idea di Rolf è stata “Questa è tutta matta. Che cazzo vuole da me?”
Appena entrati nel gabinetto, lei ha chiuso la porta col chiavistello.
“Allora, di cosa si tratta?” ha chiesto lui.
“Vorrei chiederti una cosa…” e si è fermata un attimo nel parlare “Ti piaccio?”
Lui tutto si sarebbe aspettato ma una domanda simile, proprio no e ne è rimasto molto sorpreso.
“Cosa?” gli è venuto da dire per l’enorme sorpresa della domanda ed anche per il fatto che era del tutto imprevedibile.
Rolf è ammutolito e non ha saputo replicare con altre argomentazioni anche perché Greta lo ha incalzato “Ti piaccio o no?”
Il ragazzo davanti a quella insistenza non ha saputo cosa dire anche perché era ancora stordito dalla domanda inziale e voleva capire se era una domanda fatta per aggancialo per mettersi insieme a lui oppure se era detta in modo amichevole e niente più, oppure ancora se la domanda avesse fini scoperecci
Riprendendosi dopo una manciata di secondi che parevano un’eternità è riuscito a dire “Beh! che vuoi che ti dica? Mi sei sempre piaciuta e sei una bella figa, però io sto con la tua migliore amica, quindi” e si è fermato lasciando in sospesa la frase lasciando a Greta la conclusione che la ragazza non ha pronunciato.
Lei ha detto a voce bassa “Senti! Nella nostra classe sono l’unica ancora vergine e tutte, a parte Vanessa, mi prendono in giro. Per favore, beh! Scopami!”
“Ma sei diventata improvvisamente pazza! Ma che dici? Ti rendi conto di ciò che dici? Là fuori, in aula, c’è Vanessa e lei non perdona! Guarda che rischi di perdere la tua amica che poi ti sputtana con gli altri e perderesti anche me!”
“Lo so, e anche lei lo sa. È la mia migliore amica e vuole aiutarmi. In più, se ci stai, le ho promesso 40 euro. Dai, per favore, scopami!”
Lui non sapeva cosa pensare. L’ha guardata negli occhi e le è sembrata sincera ma non si fidava.
“Ok, va bene! Se è vero chiamala col cellulare e fammelo dire da lei. Che Vanessa abbia una vena di troiaggine lo so ma che ti lasciasse a me a scoparti, beh, è strano”
Però per Greta è stato proprio il caso di dire ‘Detto, Fatto’. Ha cercato tra i preferiti il nome di Vanessa ed ha avviato la chiamata. Quando l’amica ha risposto l’ha passata a Rolf che le ha chiesto la veridicità di ciò che Greta diceva e lei ha confermato tutto.
Rolf è rimasto a dir poco sbalordito!
A comunicazione chiusa lui le ha detto “E dove … dove dovremmo farlo?”
“Qui! Adesso!” ha replicato Greta.
“Oh, cazzo! Questa è bella! E se ci sentono lì fuori?”
Greta prontamente ha ribattuto “Faremo tutto in silenzio. Ecco, questi sono i preservativi” ed ha allungato verso di lui le mani con cui teneva la scatolina.
Lui ancora incredulo per quella che lui riteneva una situazione irreale “Ma …. davvero non l’hai mai fatto prima?”
“Ti ho detto di no. Non mi credi?”
Greta si levata il reggiseno ed ha mostrato le tettine sode ed appuntite da ragazza in fase di sviluppo adolescenziale. Rolf invece ha esitato.
“Dai, che stai aspettando? Vuoi che ti aiuti?”
Greta lo ha guardato negli occhi creando imbarazzo in lui che stava appena riprendendosi dal primo shock.
Greta si è alzata in punta di piedi e lo ha baciato con passione prendendole poi la testa tra le mani costringendolo a succhiare le tette.
A lei piaceva tutto ciò che lui faceva e respirava sempre più in fretta ma Rolf non riusciva a drizzare il cazzo, lo sentiva appena gonfio sotto i pantaloni e non duro con voglia pressante di uscire dai boxer per scoparla.
“Senti Greta, voi femmine siete strane, ma io ho una ragazza con cui esco e non voglio perderla per quella che a me sembra una stronzata, credimi sono serio”
Per tutta risposta, lei si levata la minigonna e le micro-mutandine tipo perizoma.
Greta aveva il pube e la fighetta completamente depilati, la sua pelle era chiara, profumata e si strusciava contro di lui.
Siccome non è da tutti vedere una bella fighetta che si spoglia davanti ad un maschio ancora giovane, lui non è più riuscito a contenersi ed il suo cazzo in pochi istanti si è eretto ed è diventato pronto ad essere presentato a colei che chiedeva di essere scopata proprio da lui.
Quel bel cazzo non è riuscito ad opporre resistenza e si è indurito in modo inusuale premendo sulla patta dei jeans.
“Posso vederlo?” chiede lei.
“Vedere? Vedere cosa?” replica lui e si abbassa i jeans ed i boxer liberando il cazzo che è balzato all’aperto nella sua naturale posizione di sesso eretto.
Lei ne è rimasta compiaciuta ed ha sorriso.
“Mmhhh! Bello! È nuovo?”
La domanda è stata provocatoria e forse inopportuna in quella situazione.
Lui prontamente con una vena di ironia “No, è lavata con Perlana!”
Tra adulti quello scambio di battute di sicuro non sarebbe avvenuto ma fra ragazzi tutto può accadere.
Per non perdere tempo e farsi mettere l’assenza alla lezione, ha messo Greta a gambe aperte sul lavandino e l’ha sgrillettata con un dita, poi ne ha usato due. Lei era già molto umida e ansimava.
Rolf arrapatissimo voleva finire il prima possibile. Ha indossato il preservativo sotto lo sguardo attento di Greta per poi puntare la cappella contro la fighetta, ma poiché il diavolo fa pentole e non i coperchi, qualcuno ha bussato alla porta.
“Occupato?” si sente ed è una chiara voce femminile.
Greta per accelerare le operazioni ha preso il cazzo e se l’ha spinta dentro gridando “Occupatissimo!”
Dopo qualche colpo prudente da parte di Rolf ma con la collaborazione di Greta, l’imene si è rotto ed è uscito un po’ di sangue.
“Fa male?” chiede lui.
“No, mi piace, ora, dai, spingi più in fondo!”
Rolf l’ha presa per le natiche e l’ha tirata a sé e lei ha dettato il ritmo come una veterana del sesso soffocando i gemiti ed i mugolii, mordendo le labbra di lui ed affondando la lingua nella bocca.
Arrivati a quel punto della scopata, entrambi faticavano a non fare troppo rumore. Lei si è aggrappata a lui gemendo ed aveva già raggiunto un orgasmo però voleva godere ancora e non aveva intenzione di interrompere il ritmo. Ralf invece volevo venire ma l’ansia lo ha frenato per altri interminabili minuti. Poiché lei chiedeva che lui entrasse sempre più a fondo, Rolf l’ha accontentata ed anche per lui è stata la prima volta che è entrato nella figa di una ragazza così a fondo da toccare l’utero.
Sentendosi piena, lei ha avuto il secondo orgasmo e lui trattenendo un urlo simile ad un grugnito ha appoggiato le labbra su quelle di Greta, ammutolendo le sue grida ed ha scaricato una cospicua sborrata nel serbatoio del preservativo.
Poi sono rimasti entrambi in silenzio aspettando che i battiti del cuore rallentassero.
“Grazie. È stato bellissimo” dichiara lei.
“Anche per me” conferma lui ed ha accarezzato la fighetta per una manciata di secondi.
Poi l’ha aiutata a scendere dal lavandino e l’ha baciata, ha sfilato il preservativo; stava per buttarlo nel cestino ma Greta si è opposta sorridendo.
“No, dammelo, lo voglio conservare. Mi è costato 40 euro!”
Lui le ha sorriso e come se niente fosse accaduto sono verso l’aula.
Arrivati nel corridoio hanno visto la porta chiusa e lui ha chiesto “Cazzo! Adesso come facciamo? Il prof è dentro”
Lei lo ha confortato “Niente! Facciamo finta di niente e sorridiamo. Tu non guardare il prof in faccia e se ti chiede qualcosa digli che stavi poco bene”
In aula tutto si è svolto come da loro previsto ma il prof ha notato lo sguardo di alcune ragazze tra cui quello di Vanessa che ha seguito Ralf fin dalla sua comparsa sulla porta.
“Che c’è Vanessa? Ti piace così tanto Rodolfo?”
Queste parole hanno suscitato la ilarità di tutti ma non di Greta.
“No, prof. Vanessa mi piace ma c’è di meglio, mi creda!” e si è sentita una risata ed anche le numerose battute dei compagni.

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