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Racconti Erotici Etero

La santarellina

By 1 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono un libero professionista 40enne del nord Italia, sposato con prole, precisamente lavoro come direttore commerciale di una società di recupero crediti. Due anni fa circa, un mercoledì mattina, giorno in cui la casa madre mi invia tutte le pratiche da evadere, mentre controllavo i nuovi arrivi mi soffermai su una pratica il cui cognome sembra essermi familiare, controllai l’indirizzo, era proprio lui P.G. il marito di Federica una mia ex fidanzata. Preciso che non la vedo da 20 anni circa, ma amici in comune mi hanno tenuto aggiornato sugli sviluppi della sua vita e che il motivo della nostra rottura fu che lei voleva rimanere vergine sino all’altare, mentre io non volevo aspettare.
Non persi tempo, presi il telefono e li contattai, rispose il marito il quale sentendo il mmotivo della telefonata mi diede appunatamento per il giorno dopo nella loro abitazione. Di buon ora mi presentai fuori alla loro casa e bussai, mi venne ad aprire il marito
– Buongiorno sono il dott A. Marco della società yyy si ricorda ci siamo sentiti ieri ‘
– Buongiorno prego si accomodi, si certo che mi ricordo- mi rispose
Era un uomo della mia stessa età, moro, ma molto trasandato tanto che se non conoscevo l’età l’avrei preso per un 50enne, era in abiti da casa con un pantaloncino e una canottiera . Mi portò in cucina,
– Dottore scusi il disordine, ma prego si accomodi e mi dica della mia posizione debitoria, stanotte al solo pensiero non ho dormito ‘ mi disse
– Signor P la sua morosità &egrave di 3000 euro comprese tutte le spese accessorie che deve esser sanata entro lunedì prossimo altrimenti si procederà ad espropriazione immobiliare ‘
– Ora non posso, non ho tutti quei soldi, ma voglio onorare il mio debito pagherò 200euro al mese, sa dottore io lavoro come mozzo su una nave e la compagnia ultimamente non &egrave in buone acque quindi ci ha dimezzato lo stipendio per non licenziarci, ho moglie con de figli, immagini un po’ lei ‘
– Certo, capisco ma non posso garantirle nulla, invierò la sua proposta in direzione e vedremo la loro reazione, sa non dipende da me ‘
– Grazie per la comprensione, ma che sbadato prende un caff&egrave? ‘
– Grazie volentieri ‘
Si alzò e ritornò subito dopo insieme alla moglie, che appena mi vide rimase paralizzata. Era come venti anni prima, anche lei un po’ trasandata, capelli lunghi e sciolti ,160 circa di altezza, il seno un po’ più grande forse frutto delle due gravidanze, una terza penso, indosso aveva un abitino estivo con bretelle tutto sporco, la classica casalinga, ma quello che non era cambiato per nulla era la sua faccia da santarellina.
– Piacere signora sono il dott. A. Marco ‘ le dissi per toglierla dall’imbarazzo e per non far capire al marito della nostra precedente conoscenza.
– Piacere sono Federica ‘ mi rispose e subito andò verso i fornelli per preparare il caff&egrave.
Mentre continuavo a parlare con il marito la tenevo d’occhio e notavo il suo stato d’insofferenza, ci portò il caff&egrave e subito dopo mi alzai
– Va bene signor P. allora l’aspetto domani nel mio studio per la firma dei documenti per il perfezionamento della rateizzazione ‘
– Dottore ma io stasera parto, sa debbo imbarcarmi come facciamo, potrebbe venire Federica, sa &egrave la stessa cosa ‘ mi disse
– Alle 15 puntuale Federica ‘ rivolgendomi a lei con tono duro, non mi rispose ma annuì solo con il capo.
L’indomani alle 15 in punto bussarono al campanello del mio studio, andai ad aprire ed era lei
– Accomodati ‘ le dissi
– Grazie ‘
Mi sedetti dietro alla scrivania, per mantenere le distanze, facendo accomodare lei di fronte a me
– Senti Federica, la società non ha accettato la vostra proposta e quindi non possiamo fare nulla a meno che non garantisca io per voi ‘
– E tu lo farai vero Marco ‘ mi disse con un filo di voce
– No, ho preso informazioni su tuo marito e so che sicuramente non potrete onorare il vostro debito quindi non ho nessuna intenzione di rimetterci per voi, da domani partiranno le pratiche per l’espropriazione della vostra abitazione ‘
– Marco ma come faremo, dove andremo a vivere ti prego ripensaci, aiutami nel nome della nostra vecchi amicizia ‘ piangendo mi rispose
– Federica non sono più il buon Marco di allora, sono cambiato &egrave passato tanto tempo ‘
– Marco ho famiglia dove andremo a vivere ‘
– BASTA con questo piagnisteo sono stufo ora, andrete a vivere sotto un ponte, che mi frega a me, ti deve aiutare quel fallito di tuo marito mica io, lui &egrave in nave e tu qui a tentare di risolvere una situazione più grande di te, ‘..SANTARELLINA ‘
– Certo sono una moglie fedele e leale nei confronti di mio marito e spero di esser anche una buona madre ‘ mi rispose con l’ultimo barlume di orgoglio che le rimaneva
La guardai negli occhi e senza mezzi termini le dissi ‘ VEDIAMO SANTARELLINA, TI VOGLIO NUDA LI’ AL CENTRO DELLA STANZA ‘
Capì che per lei questo era il prezzo da pagare per salvare il tutto
– Porco, lo sapevo ‘ mi disse e si alzò, si mise al centro della stanza, si sbottonò la camicetta e la tolse, si slacciò il pantalone e lo arrotolò sin giù alle caviglie e si fermò.
– Nuda puttana, ti ho detto nuda ‘
Tolse il reggiseno e calò le mutandine. Era lì ferma, io non dicevo nulla, la osservavo senza parlare, poi mi alzai e cominciai a girarle attorno, con una mano le torturavo il capezzolo, all’improvviso le diedi da dietro una forte spinta facendola cadere in ginocchio. Mi posizionai davanti e tenendola per i capelli
– Come sei bella ai miei piedi, ti ho sempre sognata cosi- e lei mi guardò con disprezzo
Mi slacciai i pantaloni e cominciai a schiaffeggiarla con il mio cazzo duro, poi glielo infilai tutto in bocca sino in gola tenendola ferma per i capelli e dandole il ritmo. La stavo scopando in bocca. Di colpo mi fermai, la feci prender fiato e tirandola per i capelli la portai dietro alla scrivania e la posizionai a 90 gradi. Le toccavo la figa infilandole due dita dentro e mi accorsi che era piena di umori
– Brutta troia che non sei altro, stai godendo –
Ero eccitatissimo, passai al buco del culo e comincia a massaggiarlo lei si girò
– Lì no Marco sono vergine, non l’ho mai fatto’
Feci finta di non capire e in un sol colpo la penetrai nel culo, piangeva, si dimenava ed urlava come un ossessa, ma più lei era in quelle condizioni io più la penetravo con forza, dopo una decina di minuti vidi che stava calmandosi e cominciava a rilassarsi. Fu proprio allora che squillò il telefono era il marito, azionai il viva voce
– Buongiorno dottore sono il signor P. tutto bene, mia moglie &egrave li? ‘
– Si certo, c’&egrave stato qualche problema con la pratica ma ad una santarellina come la sua signora come si puo dire di no, gliela passo ‘
– Amore mio hai risolto tutto ‘ disse lui
– Tesoro ancora qualche formalità e poi tutto &egrave a posto – rispose con voce ansimante
A queste sue parole ricomincia a stantuffarla, lei tentava di non emettere alcun suono dalle labbra per evitare che il marito se ne accorgesse,
– Va bene vi faccio lavorare, e grazie dottore di tutto ‘ disse il marito e riagganciò
Appena richiuse arrivai fiotti di sperma nel suo culo schiaffeggiandola sulle natiche, la feci inginocchiare e ripulire i rivoli rimasti. Mentre ci dirigevamo in bagno mi disse- Marco l’ho fatto per salvare la mi famiglia, ma tu sei un lurido porco ‘
– Perché secondo te &egrave tutto finito, i soldi non sono così facili da guadagnare puttana ‘
– Che vuoi dire? ‘
– Te ne accorgerai ‘
In bagno si sedette sul bid&egrave per lavarsi, vedendola il mio cazzo torno subito in tiro, ma avevo anche un’altra voglia, allora mi girai e le pisciai in faccia e sul seno.
Aveva le lacrime agli occhi .
– Per ora puoi andare SANTARELLINA, ti chiamerò io –
Si rivestì e barcollando andò via senza dire una parola, ma con la consapevolezza di esser entrata in un tunnel senza via d’uscita.
E’ il mio primo racconto si accettano commenti e suggerimenti.
Ero sicuro di averla in pugno e non mi sbagliavo. Lascia passare qualche giorno e poi la telefonai, rispose una voce femminile ma non era lei
– Buongiorno volevo parlare con la signora Federica ‘ dissi
– Buongiorno sono la mamma, un attimo e gliela passo ‘
– Pronto chi &egrave ‘ con voce squillante disse Federica
– Puttana sono io ‘ rimase senza parole ‘ capisco che con la mamma lì non puoi parlare ma almeno il buongiorno alla persona che ti ha salvato potresti darlo ‘
– Buon”giorno dottore ‘ disse con voce tremolante
– Brava, ti ho chiamata perché oggi alle tre ti voglio qui al mio studio, dobbiamo’.. parlare cara la mia santarellina –
– Dottore ma oggi devo andare con la mamma al centro commerciale per acquistare alcune cose per i bimbi ‘ rispose lei
– ALLORA ASCOLTA, andrai al centro commerciale con la tua mammina, che se la memoria non mi tradisce in gioventù al babbo gliene ha combinate di cotte e di crude e che ha un debole per te, ma ti vestirai con una mini e una camicetta trasparente senza intimo, hai capito ‘ le dissi
– Ma come faccio ‘ – mi rispose
– Sarò lì ad osservarti e se non avrai fatto quello che ti ho detto non avrò alcuna pietà per te e la tua famiglia – e senza attendere risposta riagganciai.
A memoria ricordavo che la mamma all’epoca 50enne non era un gran ch&egrave, molto trasandata, 170 circa bionda lavata, aveva una 6 di seno ma molto molle e un culone da paura, ora che era pure invecchiata doveva esser ancora peggio, ma il divertimento con una matura mi aveva sempre eccitato e conoscendola un po’ per proteggere la figlia avrebbe fatto qualunque cosa, ne ero certo.
Verso le tre mi avvivai al centro commerciale, con tutta calma parcheggiai l’auto e per ingannare l’attesa mi fermai al bar a prendere qualcosa di fresco, passò circa una mezz’oretta quando le vidi entrare, Federica con mio sommo piacere era vestita nel modo in cui le avevo ordinato per telefono, naturalmente non potevo sapere sotto alla gonna, ma il seno praticamente era esposto alla visione di chiunque perché la camicetta che aveva sopra praticamente era un velo, la mamma invece aveva un abito lungo scuro a fiori con le bretelline . Arrivarono verso di me, Federica mi vide, io la guardai con aria soddisfatta negli occhi ma lei subito li abbassò e diventò rossa in viso continuando per la sua strada. Dopo qualche minuto notai che le due si separarono, Federica entrò in un negozio d’abbigliamento per donna, mentre la madre in un negozio di abbigliamento per bimbi, seguii la madre e feci finta di guardare qualche abitino per bambini, sin quando me la trovai di fronte
Con aria sorpresa ‘ Signora Lucia, buongiorno come sta &egrave da una vita che non ci vediamo ‘
Lei con aria molto fredda ‘ Ciao come stai ? ‘
– Bene, ma non mi tratti ancora cosi, sono passati anni ormai Federica si &egrave fatta la propria vita ed anch’io la mia, mica serberà ancora rancore ? ‘
– Certo che no ‘ rispose lei, già più rilassata
– Sa qualche giorno fa per questioni di lavoro ho rivisto anche sua figlia con il marito ‘
– Perché che lavoro fai ‘ mi rispose lei con aria preoccupata
– Nulla non si preoccupi una sciocchezza, che con Federica non potevamo non risolvere ‘
Mentre parlavamo intravidi che stava venendo verso di noi Federica, che quando ci vide parlare cominciò a diventar pallida con il viso.
– Ciao Marco ‘ mi disse
– Ciao, stavo salutando tua madre, era da tempo che non la vedevo, sempre bella &egrave rimasta, naturalmente come la figlia ‘
– Marco mi diceva che alcuni giorni fa vi siete rivisti come mai? ‘ intervenne la signora Lucia
– Mamma nulla non preoccuparti ‘
– Andiamo al bar a prendere qualcosa di fresco che ne dite? ‘ dissi
– No andiamo di fretta, tra dieci minuti passa l’autobus ‘ mi rispose Federica
– Ma quale autobus, non preoccupatevi ve lo do io un passaggio a casa ‘ le dissi con tono autoritario
Lei intuendo il mio ordine, non rispose e rivolgendosi alla madre le disse ‘ Forse &egrave meglio così facciamo prima a ritornare a casa ‘. Mentre la madre rimase meravigliata.
Ci avviammo all’auto, la madre si accomodò dietro, mentre Federica salì davanti, nel sedersi la gonna risalì e notai, avendone la conferma, che non portava slip. Ero eccitato, mi voltai verso la signora Lucia e le dissi ‘ I figli creano sempre problemi vero? ‘
– in che senso Marco- mi rispose lei
– anche Federica qualche problemino ce l’ha, pure perché il marito non mi sembra sa tanto’-
– &egrave una bravissima persona, un ragazzo di tutto rispetto ‘ rispose lei
– certo Lucia bravissima persona, ma senza il mio intervento oggi tua figlia si ritrovava in mezzo ad una strada lo sai tu questo ‘
A queste mie parole Federica cominciò a piangere, mentre la madre bianca in viso mi disse ‘ spiegati meglio ‘
– Per tremila euro stavano perdendo la loro casa ed io ho garantito per loro, mica potevi garantire tu e quel frocio di tuo marito, luridi pezzenti che non siete altro ‘
A queste parole abbassò lo sguardo, ed io continuai ‘ Naturalmente la tua Federica per questo favore mi &egrave diventata ‘ DEVOTA ‘ e penso che tu non avrai nessun problema a mantenere questo segreto vero Lucia e ad aiutarla ad uscire da questa situazione ‘ lei non alzò neanche gli occhi annuendo solo con la testa.
– Hai visto la cagnetta come si &egrave vestita? Lo ha fatto per me ed ora ti farò vedere di cosa &egrave capace la tua Federica ‘ Mi accostai e le ordinai di mettersi dietro e di far passare la madre davanti, così fecero, ripartimmo e voltandomi dissi a Federica ‘ Alzati la gonna e toccati cagnetta -, lei senza farselo ripetere, chiuse gli occhi, si alzò la gonna e cominciò a toccarsi.
– Hai visto come &egrave devota Federica? ‘ dissi alla madre
– Ma così la vedranno tutti ‘ rispose lei
– Certo, una lurida troia come lei deve avere la sua visibilità, vero vaccona che non sei altro ‘ le dissi palpandole il seno con forza
Ormai anche Lucia aveva abbassato le sue difese e mentre Federica era quasi arrivata all’orgasmo, giungemmo ad un incrocio dove vi era un extracomunitario che vendeva fazzoletti, appena lo vidi mi accostai e lui si avvicinò al finestrino di Lucia con la sua mercanzia, ma appena guardò in auto disse qualcosa di strano nella sua lingua e si mise a ridere. Chiusi il finestrino e ripartii, dopo poco giungemmo a casa di Federica, i bambini non c’erano ed eravamo solo noi tre, mi accomodai sul divano e feci accucciare Federica ai miei piedi,
– Lucia spogliati ‘ le dissi
– No ti prego non voglio ‘
– Va bene come vuoi, hai perfettamente ragione ‘ mentre lo dicevo con la punta della scarpa diedi un calcio in faccia a Federica che urlò dal dolore
– Allora vacca che non sei altro lo fai ?-
Si sbottonò le bretelle e tolse l’abito, tolse il reggiseno ed abbassò le mutandine alle caviglie
– Brava ora avvicinati ‘ le dissi
– Sei oscena, il solo vederti mi provoca il vomito, da quanto tempo tuo marito non ti scopa? ‘
Non rispondeva, mi alzai e la colpii con un ceffone e poi un altro ancora ‘ Allora, rispondi o no ‘
– Dieci anni ‘ mi disse
– Non avrai l’onore di avere il mio cazzo, ma stasera il buco te lo riaprirò, vero Federica?-
– Dai Federica fa vedere alla mamma che pompini che fai ‘
Federica mi si avvicinò mi apri la cerniera, lo tirò fuori e cominciò a succhiarlo avidamente mentre io palpavo la vecchia, le toccavo il seno e le infilavo dita nella figa, la puttana cominciava a bagnarsi, chiu se gli occhi e stava per godere, mi fermai subito e la colpii in pieno volto con un altro ceffone ‘ Troia non devi godere mi capisci? -. Lucia era in lacrime, immobile assisteva la pompino che Federica mi stava facendo ed io ero in pieno godimento.
Fermai Federica tirandola per i capelli e rivolto a Lucia le dissi ‘ mettiti a 90 gradi su quel tavolo ‘ lei senza fiatare obbedì, poi andai in cucina e presi una bottiglia dandola in mano a Federica e passandola alle spalle le infilai il cazzo in culo, stantuffavo spingendola sempre più verso la madre, ma lei non lo capiva, pensava solo al mio cazzo che le stava arrivando sino all’intestino. Arrivati a pochi centimetri dal culone di Lucia, cacciai intermante il mio cazzo dal culo e aiutai Federica a posizionare la bottiglia sul buco del culone della madre, mi guardò meravigliata, ma all’improvviso con una forte spinta si ritrovò con il mio cazzo di nuovo nel culo e lei senza volerlo inculò la madre con la bottiglia.
Lucia urlava dal dolore, le usciva sangue, ma non riusciva a muoversi fermata dai nostri corpi, continuai così per una decina di minuti sin quando non sborrai nel culo di Federica. Anche le due cagne stavano godendo, così che le feci inginocchiare e mi feci pulire il cazzo da entrambe.
– Brave puttane state migliorando, ora andatevi a stendere sul letto matrimoniale che arrivo in una attimo ‘
Le trovai distese una accanto all’altra, salii in piedi sul letto e le pisciai in faccia,
– Ora leccatevi entrambe per ripulirvi ‘ e loro leccavano il mio piscio come se fosse acqua.
Mi rivestii e presi il cellulare componendo un numero di telefono
– Salve signor P. sono il dott A. Marco si ricorda? ‘ a queste mie parole le due donne si bloccarono
– L’ho chiamata perché a Roma c’&egrave bisogno di una firma originale di sua moglie altrimenti la pratica non può esser accettata, naturalmente viene con me in auto e se ci sono problemi potrebbe venire anche la madre, conosce le donne con la mamma si sentono più sicure ‘
– Grazie dottore di tutto quello che sta facendo per noi chiamerò mia moglie e l’avviserò dell’accaduto, deve venire per forza con lei. Grazie ancora .-
Chiusi la telefonata, le guardai, risi sguaiatamente e le lascia lì sul letto.
– Ci risentiamo TROIE -.
Erano passati due giorni dall’ultimo incontro avuto con Lucia e Federica e mentre ero intento ad organizzare i due giorni che ufficialmente dovevamo trascorrere a Roma con la benedizione del marito sentii bussare il campanello della porta del mio studio, andai ad aprire e con mia grossa sorpresa era Federica
– Ciao Marco posso entrare debbo parlarti? ‘ mi disse
Era vestita con un vestitino bianco trasparente da dove si notava l’intimo di colore nero
– Prego accomodati ‘ le risposi
Ci accomodammo nel mio ufficio ma a differenza della prima volta che era venuta, mi sedetti accanto a lei e con voce gentile
– Cosa devi dirmi ‘
– Mi ha chiamato mio marito per dirmi di venire con te a Roma, io verrò e tu lo sai, ma da questa storia devi lasciare fuori mia madre ‘
Scoppiai in una fragorosa risata ‘ perché tu pensi che sei nella possibilità di dirmi o impormi qualcosa ‘ le dissi con tono sprezzante
Si buttò ai miei piedi, si inginocchiò e poso le sue mani sulle mie ginocchia, appoggiando la guancia sul mio bozzo ‘ Ti prego Marco lo sai che io sono tua e lo sono sempre stata, mi tratti male, ma siccome lo fai tu io mi eccito, quando sto con te mi sento un’altra e faccio cose che mai mi sarei aspettata di poter fare, conto i minuti in attesa di un tuo ordine, ma la mamma no non ce la farà a sopportare tutto questo ti prego ‘
La tirai per i capelli ‘ Senti puttana, &egrave dal giorno che ti ho rivista che ho capito che con te non avrei avuto nessun problema, ma tua madre &egrave stata un mio desiderio da quando eravamo fidanzati, da quando mi raccontavi che per arrotondare lo stipendio di tuo padre faceva pompini a quell’industriale in cambio di danaro. Capisci ora vi ho in pugno e mi divertirò tanto, farò in modo in modo da renderla una perfetta troia e ricordati che prima o poi coinvolgerò anche tuo padre e quel gran cornuto di tuo marito ‘ e con una spinta la scaraventai a terra.
Mi alzai, mi sbottonai la cinta e la tolsi, lei vedendo questo mio gesto impaurita mi disse ‘ Ma ora cosa vuoi farmi ‘
– Schiarirti le idee puttana ‘ e comincia a colpirla su tutto il corpo. Lei piangeva, urlava, sanguinava e mi implorava di smetterla, ma più lo faceva, io più la colpivo sin quando non mi accorsi che dal dolore stava per svenire. Mi fermai tirai fuori il mio cazzo e la pisciai addosso.
– Ora va in bagno, spogliati e immergiti nella vasca senza muoverti sin quando non verrò io ‘ le dissi e lei con i segni evidenti delle mie cinghiate su tutto il corpo senza parlare obbedì.
Mi sedetti, dietro alla scrivania, accesi una sigaretta per rilassarmi e con grande calma composi il numero di telefono della signora Lucia, rispose proprio lei
– Vecchia cagna, sono io – le dissi
– Buongiorno dottore cosa posso fare per lei ‘ rispose con tono preoccupato
– C’&egrave lì il frocetto e non puoi parlare vero? ‘
– Si dottore ‘
– Allora ascolta, ti voglio al mio studio subito, vestita con qualcosa di trasparente e senza intimo sotto, farai tutta la strada a piedi e ti fermerai nel bar qui sotto e mi aspetterai lì ‘ le dissi e riagganciai senza attendere risposta.
Mi alzai e raggiungi Federica in bagno, mi avvicinai e guardandola negli occhi le dissi ‘ Ora io esco ho appuntamento con la tua cara mammina, tu stai rilassata qui e non muoverti al mio ritorno continueremo a divertirci ‘ la bacia sulle labbra e lei rimase con aria raggiante ‘ Ti aspetto amore mio ‘ rispose.
Uscii dallo studio e mi diressi al bar era primo pomeriggio e all’interno no vi era quasi nessuno, mi avvicinai al bancone e chiamai Antonio il ragazzo che lavora lì, il quale mi conosce bene essendo un assiduo frequentatore del locale. Lo feci avvicinare e gli dissi che di lì a poco sarebbe arrivata una signora, gliela descrissi per farla riconoscere, e gli spiegai che si sarebbe accomodata per attendermi, lui doveva avvicinarsi, appena il bar era vuoto, prendere l’ordinazione e palparle con forza il seno senza esitazioni, poi sarei intervenuto io. Il ragazzo mi guardò con aria sorpresa, ma lo rassicurai e gli dissi che lo avrei ben ricompensato. Lui accettò. Mi accomodai in un tavolino dal quale aveva una gran visuale, ma che lei dall’ingresso non poteva vedere. Dopo circa un’ ora la vidi entrare, non era vestita con abito trasparente, ma sotto si notava che non aveva intimo perché le sue mammelle le arrivavano quasi sulla pancia, ma il fatto del vestito mi irritò molto. C’era un signore al banco, ma appena andò via, notai Antonio che le si avvicinò scrisse l’ordinazione, posò il blocchetto in tasca e con entrambe le mani le palpò con forza il seno, Lucia rimase prima sorpresa, poi riprendendosi si alzò e colpì Antonio con un ceffone. Senza esser visto le arrivai alle spalle
– Lurida cagna come ti sei permessa ‘ le dissi
– Ma’.. ‘
– Stai zitta, vai in bagno, spogliati ed inginocchiati che tra poco ti raggiungiamo ‘
Lei senza batter ciglio si diresse nel bagno, Antonio nel frattempo corse a chiudere a chiave l’ingresso del bar e ritornando mi disse
– Dottore ora staremo più tranquilli per un po’ ‘
Andammo nel bagno, era piccolo e pure sporco la trovammo in ginocchio senza il vestito
– Vecchia puttana, hai l’onore che un bel ragazzo ti tocchi e tu che fai, lo prendi a schiaffi, LO PAGHERAI CARO, e poi perché non hai messo il vestito trasparente? ‘ le dissi
– Mio marito era in casa come facevo a scendere con un vestito che si vedeva praticamente tutto ‘ mi rispose
– Bene preferisci che tuo marito non sappia nulla piuttosto che salvare Federica, va bene TROIA ho capito- poi rivolto ad Antonio ‘ La mia ricompensa &egrave lei falle ciò che vuoi ‘ Il ragazzo non ci pensò su, si spogliò e cacciò un cazzo di tutto rispetto non tanto lungo, ma molto largo e subito glielo mise in bocca tenendola ferma per la testa, poi cominciò a darle il ritmo, lei sembrava soffocare, di colpo si fermò la fece alzare e le fece poggiare le mani al lavandino e glielo mise dentro, la stantuffava ripetutamente e la vecchia sembrava gradire molto il trattamento. La scopò per una decina di minuti, la vecchia gemeva e secondo me ebbe minimo due orgasmi, vidi il ragazzo che si contraeva e subito dopo urlando le scaricò fiotti di sperma dentro, senza nessun ordine la vecchia si girò si inginocchiò tirò il ragazzo a se e lo ripulì per bene. Sentimmo bussare alla porta del locale, Antonio si ricompose di fretta e andò ad aprire. Io presi la vecchia per i capelli la tirai verso il water, le infilai la testa dentro e tirai lo scarico
– Ora sei pulita, rivestiti che possiamo andare e quando usciamo ringrazia Antonio per averti fatta godere ‘
Uscimmo dal bagno e davanti al bancone vi erano due signori, lei mi guardò rossa in viso ed io le feci cenno con la testa, lei capendo disse ‘ Signor Antonio grazie per avermi fatta godere -. Il ragazzo si fermò, uscì da dietro al bancone e si avvicinò e davanti a tutti rispose ‘ Prego puttana ‘ e dandole un sonoro ceffone ‘ questo &egrave quello di prima ora puoi andartene ‘ Tutti scoppiammo in una fragorosa risata, tranne uno dei due clienti al banco che ci guardò con aria strana. Non diedi peso alla cosa e ci avviammo allo studio dove c’era Federica ad attenderci.

Durante il piccolo tragitto non disse una parola, entrammo in ufficio e le dissi
– Vai in bagno lì c’&egrave Federica che ti aspetta, spogliati e non muoverti ‘
Mi spogliai completamente e le raggiunsi, la mia eccitazione dopo quella scena era massima
– Brava la puttana, lo sai Federica che mamma ha goduto con un grosso cazzo giù al bar vero-
– Rispondi vecchia cagna ‘
Lei senza alzare la testa da terra annuì
– Ora Federica voglio divertirmi, esci dalla vasca e fai accomodare la mammina ‘
– Brava, ora prendi lo scopino del bagno e masturbala in figa ‘
Federica obbedì, mentre si chinava a novanta gradi per masturbare la madre ebbi a portata di cazzo il suo gran bel culo e senza pensarci su, senza neanche preparla un po’, glielo misi dentro con violenza. In un primo momento si fermò di scatto poi ripresasi continuò nel suo lavoro gemendo mentre la stantuffavo, con una mano le schiaffeggiavo le natiche con l’altra le torturavo i capezzoli. Nel frattempo vedevo la vecchia, con il respiro affannoso e con gli occhi chiusi, stava di nuovo arrivando all’orgasmo, ma che maiala che era aveva goduto pochi minuti prima ed ora voleva rifarlo. A quella scena non mi trattenni ed arrivai nel culo di Federica, poi la feci girare e ripulire il tutto. Poi ordinai a Federica di entrare in vasca e porgere il culetto alla madre.
Lei così fece ed io
– Vecchia pulisci il culetto di tua figlia con la lingua mentre io continuo a masturbarti ‘
Non se lo fece ripetere due volte , con le mani apri le natiche della figlia e cominciò a leccarla, io invece le tolsi il manico dello scopino dalla figa, lo girai e con la spazzola dura comincia ad ‘ accarezzarle ‘ violentemente il pube. Urlava dal dolore, tentò di divincolarsi da Federica, la quale capendo il tutto le mise il culo in faccia non dandole più la possibilità di muoversi. Cominciò a graffiarsi ma mi fermai solo quando vidi qualche goccia di sangue. Federica la mollò e lei era con le lacrime agli occhi. Ritornai nel mio studio soddisfatto ordinandole di lavarsi e rivestirsi.
Passò mezz’ora e si presentarono nel mio studio, si sedettero ma avevano una faccia strana
– Marco- esordì Federica ‘ c’&egrave un grosso problema da risolvere
– Dimmi ‘ le risposi
– Quando siete usciti dal bar e mamma ha ringraziato Antonio, seduto al bancone vi era un amico di mio padre che sicuramente l’ha riconosciuta e penso che glielo dirà ‘ e continuando- pure perché nonostante amico di papà spesso ci ha provato con lei ma senza risultati e questo può esser il momento per vendicarsi ‘
Pensai un attimo e poi ‘ Va bene interverrò io, stasera verrò a cena da te, invita pure la tua cara mammina e tuo padre così potremo fare quattro chiacchiere ‘
Poi rivolto a Lucia ‘ Vero troia ? ‘
Federica preoccupata ‘ Ma cosa hai in mente? ‘
Mi alzai di scatto ‘ Ora andatevene e per le otto e mezza dovrete esser tutti e tre pronti va bene? ‘
Le due donne senza darmi risposta si alzarono e andarono via con la preoccupazione che si leggeva in volto.
Appena uscite chiamai Antonio ( il ragazzo del bar ) e con mille scuse riuscii ad avere un numero su cui rintracciare la persona che aveva visto Lucia, lo telefonai e presentandomi gli diedi appuntamento per le sette e mezza al bar preannunciandogli di tenersi libero per la serata.
Giunto al bar lo vidi che mi stava aspettando si presentò, si chiamava Ugo e mi fece cenno di accomodarmi al tavolo con lui.
– Senta Ugo, lei di quello che ha visto stamattina non dovrà mai parlarne con nessuno ‘ dissi con tono autoritario
– Ma ‘ continuando ‘ avrà la sua giusta ricompensa stasera realizzando il suo desiderio di avere Lucia come vorrà ‘
– Va bene accetto dalla mia bocca non uscirà mai nulla ‘ mi ripose porgendomi la mano.
Ci alzammo e ci avviammo con calma verso casa di Federica erano circa le otto e mezza quando bussai alla porta, venne ad aprirci proprio lei che vendendoci in due rimase molto sorpresa
– Posso entrare ‘ le dissi
– Certo ‘ mi rispose lei
– Giusto dimenticavo ti presento un amico che sarà con noi stasera, si chiama Ugo ed &egrave un intimo amico di tua madre e tuo padre ‘
Capì subito, si impallidì e rispose ‘ Pi’.acere Federica ‘
Ci fece strada e ci portò nel soggiorno, era vestita con un pantalone bianco da dove facilmente si intravedeva il perizoma nero e una maglia a V nera senza reggiseno, lì vi era il padre
– Papà lui &egrave il dott. XXXX, mentre lui’ lo conosci il tuo amico Ugo ‘ disse Federica
– Piacere signor Mario ‘ dissi io
Lui si alzò mi porse la mano, un po’ sorpreso dalla presenza di Ugo
– Piacere ‘ mi disse
– E tu che ci fai qui ‘ rivolto ad Ugo
– Signor Mario &egrave un mio amico e oggi parlando gli ho detto di questa cena e a lui faceva veramente piacere rivederla ‘ intervenni io per toglierlo dall’imbarazzo
– Certo anche a me fa molto piacere rivederlo ‘ mi rispose
– Va bene ‘ ci manca qualcuno, Lucia dove sta? ‘ dissi io
– E’ in cucina sta finendo di preparare la cena, vi faccio strada ‘ rispose Federica
La seguimmo, mentre il padre rimase in salotto, Lucia era di spalle rivolta alla cucina, aveva un vestito chiaro largo e penso tutto l’intimo sotto, e dalle voci già aveva capito del nuovo ospite, le arrivai sino alle spalle
– Buonasera intenda a preparare? ‘ le dissi
– Si – rispose senza girare neanche la faccia
– Brutta cagna qui c’&egrave un amico che vuole salutarti e tu che fai non ti giri nemmeno, non pensare che la presenza di tuo marito ti aiuti ” anzi può solo distruggerti, ed ora comportati bene ‘ le dissi a bassa voce in un orecchio, mettendole una mano in mezzo alle natiche da sopra al vestito
Si voltò ‘ Buonasera dottore ‘ buonasera signor Ugo ‘ disse con tono sommesso
– Bene vedo che cominci a capire ora vai in bagno e togli sia gli slip che il reggiseno ‘
– Ma ‘.. mio marito ‘ balbettò lei
– VAI ‘ le dissi con tono autoritario
Ci passò davanti e si diresse verso il bagno, Ugo rideva in maniera sobria, mentre Federica era vicino a me quasi a chiedere protezione, feci cenno a loro di raggiungere il padre nel soggiorno e di trattenerlo lì, mentre io andai in bagno dove c’era Lucia. Entrai, controllai che avesse tolto il tutto e per completare le sbottonai i due bottoni del vestito davanti, così ad ogni movimento vi era il rischio che il seno potesse uscirle
– Ma così &egrave quasi da fuori ‘ mi disse lei
– Hai problemi? ‘
– Ma mio marito cos dirà? ‘
– Di lui non aver nessun problema, stasera ci divertiremo ”. ‘ le dissi e senza attender risposta uscii.
Raggiunsi il gruppo nel soggiorno e comunicai a parlare con loro, si parlava principalmente di lavoro tra Ugo e Mario che oltre che amici erano anche colleghi di lavoro, quando ad un tratto Federica si alza e dice ‘ Vado a vedere se tutto &egrave pronto così ceniamo -.
Dopo alcuni minuti ci chiamò e ci invitò ad accomodarci, entrammo in cucina e fu così che appena Mario entrò e vide la moglei come era vestita cambiò espressione, ma per evitare scenate in nostra presenza non disse nulla. Mario si sedette a capo tavolo io e Ugo ai lati, Federica accanto a me e a Lucia rimase il posto accanto ad Ugo. Lucia ci servì a tavolo e ogni volta che si chinava per poggiare i piatti Ugo si gustavo lo spettacolo del suo seno, sin quando mentre serviva il marito, io da dietro senza esser visto le tirai il vestito, una mammella le fuoriuscì, lei non poteva coprirsi subito avendo tutte e due le mani impegnate, quindi passarono alcuni secondi mentre ritornò vicino alla cucina posò i piatti e si risistemò. Il marito era rosso in viso, lei aveva lo sguardo a terra ed io per rompere il ghiaccio dissi
– Bhe sono cose che possono succedere, comunque complimenti bel seno per la tua età ‘
Nessuno disse una parola allora rivolgendomi a Ugo
– Che ne pensi Ugo? ‘
– Certo veramente bello ‘ mi rispose con aria radiosa
Cominciammo a mangiare, ma l’aria era molto pesante nessuno diceva una parola, come al solito toccò a me intervenire
– Mario sai il motivo di questa cena? ‘dissi
– Veramente mi hanno detto che dovevano presentarmi un caro amico che sei tu ‘ mi rispose
– Certo, ma ti hanno spiegato come mai sono un caro amico per tua figlia e tua moglie? ‘
– No non mi hanno detto nulla ‘
– Per farla breve tua figlia e suo marito erano in grossi guai finanziari ed avevano perso l’abitazione e solo con una mia garanzia abbiamo salvato il tutto, naturalmente ora Federica mi &egrave molto riconoscente ed anche tua moglie Lucia ‘ dissi
– Certo dottore anche io le sono molto riconoscente, anzi infinitamente ‘ mi rispose Mario
Scoppiai in una fragorosa risata
– Ci vogliono 25.000 per ripagarmi puoi Mario ‘ con tono fermo ed autoritario
– No, veramente non ho quei soldi ‘ mi rispose abbassando lo sguardo
– Allora continueremo solo con la ‘ riconoscenza ‘ di tua moglie e tua figlia vero signore? ‘
– Si, se non era per te oggi non so dove sarei stata ‘ mi rispose Federica con tono deciso e buttandomi le braccia al collo
– Si ‘ rispose Lucia con tono dimesso e senza alzare gli occhi dal piatto
– Non capisco nulla ma che state dicendo ‘ urlò Mario
Mi alzai, mi misi alle spalle di Mario e gli poggia la mano sulla spalla ‘ Ora ti farò capire io ‘ gli dissi con tono deciso e facendo pressione con la mano
– Federica spogliati ‘ dissi
Lei si alzò tolse la camicetta e spuntarono i suoi seni con i capezzoli già belli dritti, tolse il pantalone, tolse il perizoma e mi venne vicino
– Ora capisci Mario ‘ dissi, ma lui abbassò la testa senza dire una parola
– Bene Federica ora vai con Ugo in soggiorno e preparalo con cura noi arriveremo tra qualche istante ‘
– Si, subito ‘ rispose lei prendendo Ugo per la mano e portandolo con se
– Ora tocca a te Lucia ‘ dissi
La donna si alzò e sempre con lo sguardo rivolto a terra si sbottonò tutti i bottoni del vestito e poi lo tolse
– Ma che troia tua moglie non porta intimo ‘ dissi rivolto a Mario
– Avvicinati Lucia ‘
Lei mi venne vicino, era di faccia al marito, io allungai una mano e gliela passai sulla figa
– E’ pure bagnata sta cagna, forse al solo pensiero che ora scoperà con Ugo già si &egrave bagnata, ora sbottona tuo marito vediamo lui in che condizioni &egrave ‘
Si inginocchiò gli sbottonò la cinta e gli abbassò la cerniera, ne uscì un cazzetto di 5 6 cm ma in tiro.
– E bravo il porco la vista di tua moglie e tua figlia ti ha eccitato, bene allora andiamo di la e tu verrai cosi ‘
Ci avviammo nel salone dove trovammo Ugo che palpava con tutte e due le mani Federica e lei che gli stava facendo una sega, Ugo nonostante la stessa età di Mario era normodotato e riusciva a rimanere in tiro
– Bene vedo che qui vi state divertendo, Mario siediti lì sul divano accanto ad Ugo e tu Lucia prendi il posto di Federica ‘
– Finalmente troia ti ho sempre voluta ed ora dovrai farlo sotto gli occhi di questo frocetto, inginocchiati e comincia a leccare ‘ disse Ugo con tono di disprezzo
Che scena che avevo davanti ai miei occhi, Ugo seduto con Lucia che gli stava facendo un pompino e il marito seduto accanto con le brache calate ed il cazzetto da fuori. Federica, accortasi della mia eccitazione cominciò a massaggiarmi la patta ma per lei avevo altre intenzioni, infatti con calma la portai verso il padre, con una spinta la feci inginocchiare. Mi guardò sorpresa, non capiva, la presi per i capelli e gli misi il volto tra le gambe del padre, fece resistenza, ma quando capì che non poteva sfuggire, aprì la bocca e cominciò a leccare il cazzettino del padre. Dal cazzo si capiva che il vecchio gradiva, ma ora toccava a me, mi spogliai e mi piazzai dietro Lucia infilandole il cazzo nel culo in un sol colpo. Urlava, gemeva, la stantuffavo con continuità ed Ugo la prese per i capelli per farle continuare il lavoro di bocca.
– Guarda quel porco di tuo marito sta arrivando in bocca alla figlia, lo vedi troia ‘
– Siete solo due puttane ed ora vi farò vedere io ‘
Presi le due donne per i capelli e le scaraventai a terra, mi tolsi la cinta e comincia a colpirle violentemente, loro scappavano ed urlavano ed io le colpivo con forza. Il marito si alzò per tentare di fermarmi, ma Ugo alle sue spalle lo bloccò. Involontariamente Ugo si trovò con il cazzo sulle natiche di Mario, lo spinse sul tavolo e lo inculò violentemente. Urlava più delle due donne, mi fermai per gustarmi la scena e ordinai a Federica di leccare il culo di Ugo. Mentre io presi Lucia e glielo misi in figa. Arrivammo dopo 10 minuti circa, io in figa di Lucia e Ugo nel culo del marito.
Si stesero tutti e tre stremati a terra e per ripulirli io e Ugo gli pisciammo addosso. Feci rivestire Federica e la portai via con me mentre i due rimasero lì immersi in un mare di piscio.

Si accettano suggerimenti grazie.

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