Skip to main content

Solita giornata di lavoro, caldo torrido, condizionatore nell’ufficio che soffia aria fresca, periodo molto rilassante, c’&egrave poco lavoro, scrivania quasi vuota dalle carte che generalmente la sommergono.

Mi chiamo Mimmo, single 30enne del sud Italia, fisico normale, vita normalissima senza chissà quali eccessi, con la fortuna di fare un lavoro di disegnatore tecnico ben pagato e nel quale sono bravo (almeno a detta dei nostri clienti), quindi mi viene concessa molta libertà d’azione durante le ore lavorative, avendo i titolari massima fiducia nel mio operato.

In questa anonima giornata di piena e afosa estate, decido di ammazzare il tempo (visto che il lavoro me lo permette) provando chattare un po’ con qualcuno, così giusto per fare quattro chiacchiere e mi imbatto in un classico sito di video chat.

Entro e provo a contattare qualche ragazza presente, anche se non credo che siano tutte vere, penso tra me e me che molti saranno uomini che si fingono donne (chissà per ottenere cosa), oppure gay che il nascondersi dietro ad un monitor può rendere del tutto donne in pochi click regalando loro il sogno che rincorrono da tempo.

All’improvviso un nickname che mi attira, niente di particolare “Ari”, la contatto sapendo già che non riceverò risposta e invece pochi secondi dopo….

“Ciao”.

Provo ad attaccare bottone educatamente chiedendole se posso farle una domanda intima e lei accetta…resto un secondo spaesato…cosa le chiedo? meglio essere diretti o gentili? In una frazione di secondo scorro i nickname presenti nella stanza come per capire l’ambiente, sono tutti molto espliciti e, non so neanche il perché, mi viene fuori una domanda stupida, ridicola:

“Hai mai avuto un amante in chat?”

e lei “No ma chissà, magari sono qui proprio per incontrare qualcuno che mi rapisce con la mente”.

Bella risposta penso. Continuiamo a scriverci parlando un po’ di tutto, il tempo vola (vuol dire che la cosa &egrave piacevole).

Alla fine ci scambiamo il contatto skype e ci diamo appuntamento per il pomeriggio.

Il pomeriggio puntuale lei si presenta e mi contatta

“Ciao…mi hai pensato?”

Decido che le chiacchiere di presentazione sono state fatte, penso tra me e me che la risposta &egrave sicuramente si, l’ho pensata, ma probabilmente non come vorrebbe lei.

Ho pensato nella pausa pranzo che &egrave inutile pensarla come una ragazza che si conosce in discoteca o in giro, era su un sito per incontri (per altro palesemente a sfondo erotico) quindi vuole quello che voglio io per cui meglio andare diritti al sodo

“Si ti ho pensata, ti ho immaginata e non ti nascondo che ti ho anche desiderata e questo &egrave strano perché non so neanche come sei”

Dall’altra parte pronta risposta

“Beh potevi dirlo prima, anche se in genere &egrave la domanda più stupida che si possa fare….sono alta 1.72 occhi castani, bionda e (visto che &egrave quello che volete sapere tutti) formosa, porto una 4a, ora immaginerai che per avere due tettone così grandi debba essere una balena….ti rispondo prima che lo pensi…non sono una stecca di biliardo, ma sicuramente non sono obesa anzi….diciamo che tutto &egrave al posto giusto”

“Wow minuziosa nella descrizione e per giunta bona”

La chiacchiera procede un’altro po’ per poi prendere decisamente una piega hot quando ho cominciato a fare domande sempre più piccanti….così mentre parlavamo all’improvviso mi arriva una richiesta di video chat da parte sua.

Apro il video e mi trovo un corpo di donna in intimo (aveva con molta dedizione fatto attenzione a non inquadrare il viso)…effettivamente Arianna (Ari ne era chiaramente il diminutivo) ha un seno da paura, due bombe notevoli fasciate appena da un reggiseno semitrasparente.

La cosa va subito sul piccante, mi dice di essere sposata da qualche anno (lei ne ha appena 30), ma di avere già un sacco di problemi con il marito, penso velocemente che una donna sposata che apre la cam mezza nuda vuole una sola cosa, ma non voglio regalarla…la voglio stuzzicare

“Ari, fantastica, voglio farti una domanda”

“Dimmi Mimmo, spero che ora ci credi nel fatto che sono donna”

“E che donna direi….Senti Ari, ma se ti dicessi che ti voglio, ma non in un modo normale, voglio il tuo cervello, la tua mente, voglio che tu diventi di mia proprietà, prima con la mente e poi con il corpo, voglio essere il centro dei tuoi pensieri, la cosa più importante per te, la cosa da soddisfare, diciamo un misto di uomo, amante e divinità”

Non so neanche perché ho detto queste cose, mi son venute fuori tutte di colpo, la visione di quelle tette mi ha messo voglia di possederla, di averla in tutto e per tutto, di usarla per godere quando ho voglia.

Mi rendo conto che forse sono stato troppo esplicito, mi aspetto un vaffanculo e la chiusura di tutti i rapporti ed invece dopo qualche secondo

“Mimmo Mimmo, sai ultimamente va di moda quello che tu vuoi, diciamo che da qualche anno grazie ai libri e ai film sull’argomento “dominazione” molte donne giocano ad essere schiave, beh io ti dico che ho sempre, da anni desiderato di appartenere a qualcuno, ma purtroppo vivendo in una cittadina piccola e bigotta sono sempre stata legata al rapporto “tradizionale” con un uomo, chissà forse &egrave per questo che non vanno bene le cose con mio marito, vorrei di più, vorrei essere presa e usata come mi stai chiedendo.”

E’ il momento di stupirla…stacco la cam. Le dico di farsi risentire su skype il giorno dopo perché avrò una cosa da farle fare per continuare a “giocare”.

So già che questa cosa dell’aver chiuso la conversazione nel momento più “caldo” la fa restare a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettata che mi defilassi, ma voglio questo…meravigliarla per farla mia.

Il giorno dopo appena entra in chat le mando un file di word, &egrave una specie di contratto dove lei si impegna ad avere un periodo di prova come mia schiava, periodo di 14 giorni, nel quale in chat dovrà eseguire i miei ordini ed eventualmente io lo chieda anche fuori dalla chat, nella vita reale.

Io, da parte mia, mi impegno a non crearle problemi con il marito, la sua famiglia e tutte le persone che la conoscono, a non ferirla fisicamente e moralmente, e a cancellare qualsiasi contatto con lei se al termine del periodo di prova lei non voglia più continuare ad essere mia proprietà.

dopo interminabili minuti di attesa nei quali stavo quasi per cancellare il suo contatto dandomi dello stupido per aver portato la discussione sulla dominazione mi arriva il segnale di un file da scaricare….lo faccio…&egrave il mio contratto!, l’aveva stampato, firmato e rimandato al mittente.

Subito dopo mi scrive

“Meravigliato? Spero di averti sorpreso come tu hai sorpresa ed intrigata me ieri andando via senza farmi capire il perché…….padrone”

Alla lettura di quella parola “padrone” un brivido mi scorre lungo il corpo…&egrave mia..posso farne quel che voglio per 14 giorni, &egrave a mia disposizione….

“Devo ammettere che pensavo non accettassi Ari. Ora dovrò metterti subito alla prova per capire cosa sei disposta a fare per me….per prima cosa apri la cam e mostrami il tuo corpo”

Lei senza esitare apre subito la cam e la trovo già in intimo ma di nuovo accuratamente con il viso nascosto.

“Me l’aspettavo padrone così mi sono avviata per non farti perdere tempo :)”

Lo smile finale mi fa capire che per lei &egrave un giochino di chat, ma a questo punto non sa che l’appetito vien mangiando, quindi per me in pochi minuti ha smesso di essere un gioco.

Le ordino di spogliarsi e lei subito slaccia il reggiseno lasciandolo cadere e lasciando alla mia vista due tette fantastiche con al centro due aureole giganti e scure sulle quali svettano due capezzoli di dimensioni notevoli belli diritti

“Visto cosa mi combina padrone? i miei capezzoli al solo pensiero di servirla si sono già svegliati”

“Alzati fammi vedere il resto del corpo”

Si alza e facendo una lenta piroetta vedo un perizoma grazioso che sparisce tra un sedere da favola…cavolo ha proprio un corpo mozzafiato, come fa il marito a non considerarla?

Lentamente, senza che io le chieda nulla, si piega in avanti regalandomi la visione del suo culo per poi pian ‘piano sfilare il perizoma lasciando spazio alla carne biancastra….

Si volta, ha una figa spettacolare, molto curata, pochi peli, si vede che l’estetista frequenta spesso quella parte del suo corpo, le labbra sono leggermente dischiuse, lei si passa un dito proprio in mezzo alle labbra e poi mostrandolo in cam umido mi scrive

“Vede padrone non solo i capezzoli si sono svegliati per lei…”

A questo punto non voglio che sia lei a comandare ed a scherzare sulla cosa, ‘per cui chiudo di nuovo la cam e le ordino di andare sul sito dove ci siamo conosciuti e di accendere li il video senza rivestirsi.

Lei borbotta scrivendomi qualcosa che non leggo neanche, evidentemente anche stavolta non si aspettava questa decisione e non &egrave tanto felice di farlo…ma insisto e lo metto sotto forma di ordine ricordandole il contratto

Dopo qualche minuto ci ritroviamo sul sito….lei accende la cam ed &egrave inondata di apprezzamenti (prevedibile).

Il mio cazzo ha raggiunto dimensioni notevoli, ho dolore a tenerlo rinchiuso per cui lo tiro fuori dopo aver chiuso la porta dell’ufficio e quasi senza accorgemene ho la mano che l’avvolge andando su e giu.

Le ordino di dire a tutti che &egrave mia proprietà, esegue ubbidiente e appena lo fa una marea di persone mi contattano pregandomi di conoscerla o di farle fare qualcosa….ignoro tutti e le ordino (scrivendole in privato) di cominciarsi a masturbare con qualcosa.

La vedo che si alza…dopo pochi secondi torna con una zucchina….la appoggia alle labbra della figa dopo essersi messa comoda a cosce aperte e la fa sparire lentamente dentro….molto lentamente…la sua figa si adatta magnificamente…sembra che succhi la zucchina dentro di se. Si ferma lasciando il frutto immobile dentro di se e, chinandosi in avanti, la vedo scrivere qualcosa. Mi appare il messaggio nella finestra privata

“Pensi ancora che io non abbia capito cosa vuol dire essere tua?

Per i prossimi 14 giorni puoi chiedermi quello che vuoi, la mia figa ed io abbiamo deciso che per ora hai le carte in regola per averci, tra 14 giorni capiremo se noi siamo alla tua altezza.”

All’improvviso mentre provo a risponderle sento che sto per venire, la conferma dell’averla a mia disposizione mi manda fuori di testa, il mio cazzo schizza sperma a fiotti che bagnano tutta la scrivania combinando un macello sulla tastiera, non so neanche come pulirmi, so solo che ho goduto come non avevo mai fatto, neanche nella migliore delle mie scopate o davanti al miglior film porno mai visto.

Con la mano tutta imbrattata le scrivo

“Ok, ho la prova che mi obbedisci, per oggi sei stata brava spegni tutto e aspetta miei ordini”

e lei

“Agli ordini mio unico padrone, le prometto che questo gioco darà ad entrambi molte soddisfazioni. Attendo tuoi ordini.”

Vedo nel video apparire le sue labbra che stampano verso la cam un bacio sensualissimo….poi il video si stacca.

E’ arrivato il momento di mettere a posto il macello combinato sulla scrivania, domani alzerò la posta in palio.

 

Tutto il giorno rimasi letteralmente imbambolato, non capivo come quella fortuna potesse essere capitata proprio a me, al primo colpo, io che le chat le usavo da ragazzino e per tantissimi anni non le avevo proprio considerate.

Fatto sta che non riuscii a togliermi dalla testa il corpo di Arianna, la sua sensualità, ma la cosa che mi lasciò perplesso tutto il giorno fu il godimento avuto, la sensazione di onnipotenza che mi aveva regalato il saperla mia, a mia completa disposizione, il saperla una donna che ha come unico desiderio me, soddisfarmi, rendermi felice, realizzare qualsiasi mio sogno, senza porsi limiti.

Non ho mai visto il mondo della Dominazione vicino al mio modo di fare con le ragazze, ma, stranamente, forse proprio perché all’inizio della chat non mi interessava averla o perderla e forse più per gioco, ho messo subito il nostro rapporto su questi binari e, con mia enorme sorpresa, la cosa mi &egrave piaciuta da matti (infatti la tastiera e la scrivania dell’ufficio ne sanno qualcosa).

Ora devo pensare a come sorprenderla ancora, il mio tocco magico di questi 14 giorni dovrà essere l’imprevedibilità, non dovrà mai capire cosa sto per fare, come voglio farlo. Dovrà smettere di pensare a questa cosa come un gioco, ma sentirsi letteralmente abbandonata a me.

Ci sono! Dobbiamo passare subito allo step dell’incontro reale, forse sto bruciando le tappe, ma in fondo ha detto lei che avrebbe fatto qualsiasi cosa le ordinassi….tanto vale alzare la posta, nella peggiore delle ipotesi invece di 14 giorni, il gioco ne dura 2…ma tanto vale rischiare.

La mattina dopo mi collego e lei puntuale &egrave li ad aspettarmi

“Buongiorno padrone, dormito bene? mi hai pensato?”

“Come avrei potuto non farlo, da padrone non dovrei darti soddisfazioni in merito, ma sinceramente devo ammettere che mi hai colpita e non poco e, anche se ho poca esperienza in fatto di “master e slave” (non le dico chiaramente che &egrave la prima volta che faccio questi giochi), devo ammettere che ti ho pensata tanto.

Voglio averti, voglio vedere fin dove puoi spingerti….Devo vederti! Dobbiamo incontrarci.”

Lei si blocca, non si aspettava un incontro reale, o forse non così presto, resta alcuni minuti bloccata poi fa partire la chiamata video. Accetto l’invito. Si presenta vestita in maniera normalissima, da casalinga intenta a rassettare casa.

“Mimmo, sono sincera, questo gioco mi sta eccitando tantissimo, mi stai riuscendo a mandare fuori di testa come non c’&egrave riuscito mai nessuno in tutta la mia vita, e tu ci riesci con pochissime parole, in poche ore…non so che potere hai su di me…ma passare alla vita reale…io sono sposata, lo sai bene.”

“Arianna, nel contratto ho scritto che non avrai nessuna complicazione con i familiari o chiunque ti conosca, quindi in questo senso puoi star tranquilla, &egrave un contratto che devo rispettare anche io, ma non resisto, devo guardarti negli occhi, devo averti del tutto, devo avere la tua mente e il tuo corpo, altrimenti ti sentirei sempre a metà”

Altri interminabili secondi di attesa…

“Ok, d’accordo, in fondo ho accettato di essere tua proprietà e VOGLIO obbedirti in tutto. Dimmi quando e dove, a patto però, che mi dici pure a che ora mi lascerai tornare a casa, così da trovare una scusa credibile con mio marito”.

“Stasera (penso che &egrave meglio non far passare troppo tempo), ore 20.00 al bar che sta alla piazza centrale di ***** (conosco la zona in quanto i miei nonni vivevano proprio nella zona dove abita Arianna) così non &egrave proprio il tuo paese, ma non devi fare tanta strada per arrivarci e c’&egrave meno rischio che ti riconoscano. Ti riaccompagnerò alla tua auto alle 23.00.

Io sarò vestito con una maglia scura dell’Adidas e un jeans, niente di troppo appariscente. Ho una mercedes classe B color argento (anche questo particolare &egrave normalissimo, così non daremo nell’occhio)”

“Va bene, io avrò un vestitino bianco molto fresco, scarpe basse, ma niente di che…starò vicino alla tua macchina appena la vedrò….PADRONE”

Una volta accordato il tutto stacco la chat con un ciao velocissimo e senza aspettare risposta.

La sera mi presento alla piazza concordata, ma solo li mi rendo conto che mi sono presentato con un quarto d’ora d’anticipo (si vede che sono alle prime armi in queste cose…), poco importa…parcheggio scendo dalla macchina e appoggiandomi al cofano faccio finta di giochicchiare con il telefono.

Pochi secondi d’attesa e vedo una donna vestita di bianco avvicinarsi alle mie spalle’ e gironzolare intorno alla macchina guardandosi intorno. Era un misto tra una donna spaesata e una che cerca qualcosa (o cerca semplicemente di capire se qualcuno la conosce).

E’ lei sicuramente, la descrizione &egrave perfetta….devo meravigliarla….apro il mio sportello e lo lascio aperto, giro intorno alla macchina e arrivo alle sue spalle. Apro lo sportello del passeggero e all’improvviso la spingo dentro (facendo attenzione che nessuno guardi la scena). Chiudo tutto e parto di scatto chiudendo le sicure.

Lei, con mia meraviglia, ‘comincia a gridare e a dimenarsi. Io penso che &egrave tutta scena per far sembrare reale la “cattura” della mia preda. Quindi non mi curo della cosa e tiro diritto nonostante le grida sempre più assordanti e i colpi che ricevo al braccio.

Appena usciti dal paese per farla tacere sono costretto a fermarmi al bordo della strada, tapparle la bocca con la mano, e, con fare duro, dirle diritto all’orecchio:

“Senti schiava del cazzo, ora siamo soli quindi &egrave inutile che gridi e lotti. Sei mia. E non farmi arrabbiare, non hai capito che non &egrave un gioco? Devi fare esattamente quello che ti dirò. Fino alle 23.00 sei totalmente mia. Non provare più a gridare o reagire altrimenti ti lascio in mezzo alla campagna e dovrai giustificare a tuo marito il perché una mogliettina tanto devota &egrave finita tra le campagne dove battono le prostitute ok????”

Mollo un po’ la presa e finalmente il silenzio.

Riprendo la marcia fino ad arrivare ad un casolare molto isolato in campagna di proprietà dei miei defunti nonni. E’ ammobiliato ma non viene praticamente mai usato dalla loro morte che amavano passare l’estate li, lontano dal trambusto delle auto e delle persone. La mia famiglia praticamente non c’ha messo più piede.

Entriamo e la faccio accomodare.

“Allora? non hai più niente da dire? eppure stamattina sembravi così contenta di soddisfarmi…cosa &egrave successo?”

“Ma chi cazzo sei?? Io non ti conosco”

Cazzo, ho sbagliato persona!!! Ora sono in un grosso casino, che penserà questa donna di me, mi denuncerà appena la lascio andare?, dove cavolo sarà Arianna? Cosa starà pensando?

Sono letteralmente rovinato!!!

Provo a pronunciare qualche parola idiota di scusa verso la donna. Lei mi interrompe (fortunatamente)

“Comunque mi chiamo Manuela, come fai a sapere che sono sposata?”

“Guardi le sembrerà assurdo ma avevo un appuntamento “quasi” al buio con una donna, una donna con il suo stesso fisico e che doveva essere vestita come lei”

“Beh strano modo per accogliere una donna ad un appuntamento, era studiato anche il fatto che dovessi scaraventarla in macchina?”

“Oddio guarda Manuela, ti do del tu, mi vergogno da matti a dirlo ma stavamo sperimentando alcuni…diciamo…giochetti…insomma io sarei stato il suo padrone e lei doveva essere la mia schiava…mi dispiace da morire, non so come chiederti scusa….se vuoi ti riaccompagno immediatamente alla piazza o dovunque tu voglia…”

E qui, altra sorpresa (deve essere un mio periodo fortunato), mi squadra dalla testa ai piedi e mi fa con molta calma

“Guarda il fatto che hai dato un’ora di fine, se non ricordo male hai detto alle 23.00 giusto?, beh la cosa mi fa capire che non sei poi così malintenzionato, sai in fondo avrei dovuto vedermi con un’amica, che per giunta mi &egrave antipatica da morire, anche se’ lei non lo sa, e sarei dovuta rientrare da quella palla di mio marito proprio a quell’ora…quindi appuntamento per appuntamento…offrimi qualcosa no??”

Resto letteralmente esterrefatto. Da dove proviene questa botta di culo con le donne che mi &egrave piovuta addosso in questi due giorni??? Il fato mi chiederà gli interessi alla fine??

“Purtroppo qui non ho niente, &egrave una casa non abitata, dovremmo uscire”

“Sei matto! Se mi vede qualcuno sono rovinata, tanto vale restare qui a chiacchierare, non ti nascondo che sei anche carino, &egrave sempre un piacere conoscere nuove persone no?…Dimmi un po’, ma questa tua amica mi somiglia così tanto da farti confondere?”

“Beh prima di tutto avrebbe indossato un vestito come il tuo, poi a dir la verità non conosco com’&egrave il suo viso….so più come &egrave il suo corpo…anzi direi che lo conosco nei dettagli”

“Nooo, l’hai conosciuta in chat e avete fatto le porcate!!!!!”

“Beh si”

“Stupendo! Cavolo io non ho mai avuto il coraggio di farlo, ma ho sempre desiderato conoscere ragazzi in chat….”

Si alza e facendo una piroetta mi fa

“E quindi il suo corpo &egrave come il mio? ha anche le tettone come le mie?”

E dicendo questo si china in avanti dandomi lo spettacolo della scollatura. Il mio cazzo reagisce come una molla schizzando sull’attenti e credo che lei se ne sia accorta…

Una frazione di secondo, una scena già vista, una donna sposata che fa allusioni maliziose….devo prendere la situazione in pugno come ho fatto ieri con Arianna, devo giocarmi il tutto per tutto.

Mi alzo senza parlare, il tempo delle parole &egrave finito….vado alle sue spalle, la blocco con le mani.

Lentamente sfioro il collo con la punta della lingua….in un attimo lei si gela..resta immobile, meravigliata dalla mia presa di posizione.

La punta della lingua va verso il lobo dell’orecchio…lo sfioro. Penso tra me e me “o si volta e mi molla uno schiaffo o sono l’uomo più fortunato della terra da due giorni a questa parte”.

Lo schiaffo non arriva.

Allora mi faccio audace….slaccio il nastro che tiene il vestitino (&egrave uno di quei vestiti che sembrano bustini per come sono allacciati alla schiena). lo faccio scivolare a terra e scopro un culo da favola…bellissimo a mandolino, che grazie alle scarpe con il tacco sta ancora più su.

Mi lascio andare e comincio a far scorrere la punta della lingua sulla schiena come a disegnare una linea che va verso il basso….senza fermarmi. Arrivato al reggiseno lo slaccio ma senza farlo cadere. Resta sospeso grazie ai seni notevoli (penso che abbia addirittura le tette più grandi di quelle di Arianna), e continuo a scendere con la lingua…giù giù, verso lo slip.

Lei resta immobile ma sento che si sta rilassando, si sta abbandonando ai miei gesti, segno che le piace.

Arrivato al bordo dello slip lo tiro su facendolo entrare tra le chiappe e lecco le natiche nude….la sua pelle &egrave liscissima, come seta.

A questo punto la faccio voltare e passo a leccare piano le cosce, vado verso l’interno …lei apre un po’ le gambe come per facilitare la cosa. Sfioro lo slip con la punta del naso, sento un forte odore inequivocabile. E’ bagnata!.

Sarei tentato dal fiondarmi su quella figa appetitosa e pronta, ma la parola d’ordine di questi giorni &egrave stupire, quindi continuo a salire con la lingua. Fino ad arrivare al reggiseno. Lo afferro con le labbra e lo tiro via.

Resto un attimo immobile, lo spettacolo &egrave da togliere il fiato. Due tette praticamente perfette. Giganti (penso una sesta) ma che stanno su come a combattere la legge di gravità. Due capezzoli enormi con intorno delle aureole gigantesche. Le tette più belle che io abbia mai visto…

Prendo coraggio e comincio a disegnare dei cerchi su un seno con la lingua, cerchi sempre più piccoli che arrivano al capezzolo. Do un colpetto di lingua e sento un fremito sul suo corpo…si sta lasciando andare del tutto ai miei giochi. La sento sospirare.

Gioco un po’ con il capezzolo che &egrave diventato di marmo sotto la mia lingua e continuo a salire fino a trovarmi occhi negli occhi con lei. Affondo la mia lingua della sua bocca all’improvviso, senza nessun avvertimento. Cerco la sua e si intrecciano avidamente. Lei si lascia andare e avvolge le sue braccia a me. Sembriamo due fidanzatini.

La afferro per i fianchi e la metto sul tavolo della cucina. Le tiro via con foga gli slip godendomi lo spettacolo di una figa depilata del tutto e già aperta. Lei apre le cosce per farmi ammirare meglio lo spettacolo.

Mi spoglio piano restando in boxer. Si nota benissimo il mio cazzo durissimo che prova a superare l’ostacolo dell’elastico. Mi avvicino e lei che, da grandissima porca, mette i piedi sui miei fianchi e mi lo sfila così, con i piedi, per poi sfiorare il mio cazzo teso sempre con i piedi come a farmi una sega.

Non resisto più, le afferro le cosce e tirandola verso di me affondo la lingua nella sua figa fradicia. Caccia un gridolino appena sente il contatto con il suo sesso. Piega la testa all’indietro e si lascia andare. La sento solo dire a voce bassa.

“Sii che bello” così mi stacco un attimo e le dico con tono deciso “puoi gridare troia qui non ti sente nessuno, libera te stessa, sentiti una puttana liberamente, grida quanto sei vacca e vogliosa, fammi sentire cosa ho tra le mani”

Immediatamente la sento gridare, &egrave un grido di liberazione. Gode, sta già venendo sulla mia faccia bagnandomi tutto il viso, ha quasi schizzato il suo piacere. Resto un attimo immobile godendomi la cosa, ma lei mi prende i capelli e fissandomi con un espressione di arrapamento

“Non fermarti Mimmo, ti prego, fammi tua, farò tutto quello che mi chiedi, voglio averti, voglio godere ancora, ti prego!!!”

La fisso negli occhi e colgo la palla al balzo.

“Facciamo un accordo. Ti scopo come non hai mai fatto, e lo farò ogni volta che vorrò nei prossimi 13 giorni. Se mi vuoi davvero devi esserlo totalmente, devi essere la mia schiava. Accetti?”

“Siii Mimmo, mi piace questa cosa, sarò la tua schiava, ma adesso ti prego come devo chiedertelo? scopami fammi tua”. E con grido fortissimo “Sono la tua schiava, sborrami, fammi sentire uno sborratoio!!!”

La afferro per i fianchi e senza preavviso, né tantomeno delicatezza, affondo di colpo il mio cazzo nella sua figa bagnatissima, fino in fondo. Le manca il fiato per qualche secondo, forse si aspettava più delicatezza, resta a bocca aperta.

Una volta piantato tutto dentro la fisso negli occhi e le grido avvicinandomi alla sua faccia.

“Non dire che ti ho fatto male perché sei una mia proprietà e ti scopo come più mi piace ok??”

Dopo un paio di secondi Manuela si riprende e dice “Si padrone, non mi ha fatto male, spero che ti sia piaciuto, se vuoi puoi scoparmi anche più forte, ti prego”

Comincio a sbatterla con forza. I colpi sono talmente forti che sento la sua schiena strusciare sul tavolo di legno e immagino i graffi che porterà a casa come ricordo, ma non mi interessa, continuo a dare dei colpi fortissimi.

La vedo godere un’altra volta, avvolge le sue cosce intorno alla mia vita e mi stringe gridando. Mi fermo solo per pochi attimi e poi continuo il mio lavoro.

Ogni tanto le schiaffeggio una tetta che balla sotto i miei colpi e sotto le sue grida di dolore e piacere.

Quando sto per venire le ordino di mettersi in ginocchio davanti a me. Lei salta come un grillo dal tavolo e si posiziona tenendo le tette come fossero un vassoio per non perdere niente.

Do un paio di colpi di mano, un primo schizzo la colpisce in faccia, chiude gli occhi e poi subito li riapre tirando fuori la lingua da vera maestra del pompino e l’appoggia sotto al mio cazzo.

Un secondo schizzo le va diritto in gola. Chiude la labbra sul mio cazzo, ma non riesce a trattenere tutto, infatti le cola dai lati finendo sulle tettone.

Quando mi sono svuotato per bene, stacca le sue labbra dal cazzo e fissandomi mi fa vedere come ingoia tutto, per poi raccogliere anche quello che &egrave caduto sulle tette e bere pure quello.

Una troia del genere non l’ho mai vista prima.

La guardo e tiro un sospiro dicendole “Wow, brava Manuela! Devo essere onesto, sei una bellissima sorpresa”

Lei mi fissa e mi fa “grazie padrone, hai visto che so essere il tuo sborratoio personale? spero che nei prossimi 13 giorni sarò ancora all’altezza”

Le sorrido.

“Sei disposta a tutto?”

“Sono la tua schiava, non ti basta?”

“Ti riaccompagno alla piazza sono quasi le 23.00”

Leave a Reply