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Storia vera. Ho modificato i nomi per ovvi motivi
Ormai mia cognata Jana è parte indissolubile della mia famiglia, devo dire con il piacere anche di sua sorella Ukra che non disdegna il trio superando almeno in parte la sua gelosia. La vita sessuale con Ukra continuava come sempre e nei giorni di lavoro le due sorelle si erano divise il compito di soddisfare le loro voglie di sessuali accudendo il mio cazzo. Ukra era andata a lavoro e come al solito ci aveva assegnato i compiti: io dovevo accompagnare Jana a fare i documenti che le servivano per il permesso di soggiorno…avevamo fissato l’appuntamento e il giorno fissato era arrivato. Ero passato vicino al bagno, la porta era socchiusa e io ero entrato sentendo Jana canticchiare. Jana era sotto la doccia; era rivolta di spalle e io potevo notare il suo splendido enorme culo e la sua fantastica silhouette. Ora mi rendevo ancora più conto di quanto fosse alta e provocante, La mia mano era corsa sul cazzo, avevo abbassato le mutande e avevo iniziato a segarmi in maniera lenta e profonda. Il mio cazzo era enorme e duro.. la vista mi provocava un gran piacere. Jana intanto si era voltata e toccava il suo seno molto grande e con una mano sgrillettava la sua figa. Si accorse di me che la guardavo…e lei mi sorrise….di quel sorriso sensuale che solo le donne ingorde sanno avere…aprì la porta della doccia con l’acqua ancora aperta e mi disse: queste cose è un peccato farle da soli…e poi sorridendo continuò: se le fai solo diventi cieco. Mi prese per mano e mi fece accomodare in doccia sorrise e il mio cazzo duro scomparve tra le sue labbra, tra la sua lingua, mentre inginocchiata con le mani tastava vigorosamente i miei coglioni, stringendoli senza farmi male. La sua bocca immediatamente era arrivata a succhiare fino ai testicoli e la sensazione che provai era una sensazione nuova. Questo suo gioco di bocca spingendo le palle dentro con le mani non lo avevo mai provato. Mi stupiva ed io accarezzavo e spingevo la sua nuca mentre lei mi stava facendo godere senza tregua. Toccai tutto quello che potevo palpavo e mungevo i seni con forza mentre lei più sentiva le mie mani forti più aumentava il pompaggio. Le tette erano meravigliose con i capezzoli puntuti. Lei era eccitatissima e mentre con una mano aiutava il pompino, con l’altra mano sgrillettava la figa. Non riusciva più a resistere… lo voleva….uscimmo dalla doccia, pochi passi e fummo sul tappeto dello studio. Di prepotenza era salita sopra e aveva iniziato a scoparmi in una cavalcata violenta…le mie mani erano sui suoi fianchi, poi sul culo. Schiaffeggiavo le sue naticone ancora bagnate mentre il mio cazzo penetrava nella sua figa. I suoi gemiti iniziarono ad essere più rumorosi, poi diventarono grida e urla. La guardavo negli occhi, non capivo nulla di ciò che diceva ma sentivo che dovevo rispondere al suo ritmo……no fermare…no…. Bello bello e poi di nuovo ucraino……
Le mungevo le tette enormi, le succhiavo i capezzoli a punta … Lei urlava frasi sconnesse e poi iniziò una danza frenetica: era il piacere, prese la mia mano la mise in bocca e la morse a sangue… e finalmente sollevandosi su di me esplose in uno squirt a fontana molto simile a quelli che sua sorella Ukra sapeva farmi godere….crollò sul tappeto con tutto il peso, sfinita, mentre io proprio in quel momento raggiungevo il paradiso, l’orgasmo ….e senza troppi complimenti fui costretto a cercare di infilarle il cazzo in bocca…. Non mi riuscì e il seme si diffuse tra capelli, seno, viso bocca, tappeto mentre urlavo che doveva bere la mia sborra. Rimanemmo inanimati per qualche momento poi lei mi sorrise e dolcemente mi ricordò il documento….ritornammo in doccia…era molto importante il suo permesso di soggiorno

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