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LA VECCHIA MI PALPAVA…3

By 22 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

venne il giorno in cui sapevo che anna la mia vicina, settantenne, voleva far ingelosire la sua amica carla, detta da lei molto invidiosa.
io volevo stare al gioco ma volevo anche divertirmi e in un certo senzo scandalizzare la sua amica.
suonai e subito sentii la serratura del portone azionata dal citofono. sali’ le scale, anna era sulla porta e appena entrai mi abbraccio’ come non aveva mai fatto, dato che e’ sempre stata molto timida con me e aspettava sempre che io facessi la prima mossa.
forse stava gia’ recitando per l’amica carla.
l’abbracciai stretta e gli diedi un bacio a stampo in bocca, poi mi girai verso il soggiorno notando carla e feci finta di cadere dalle nuvole e dissi: scusa anna non sapevo che avevi visite.
carla rimase in silenzio a vedere la sua amica abbracciata e poi baciata ad una persona molto piu’ giovane di loro.
forse il gioco iniziava a funzionare.
avevano quasi finito a prendere il the con dei biscotti.
anna mi presento a carla e io mi avvicinai a lei e gli diedi la mano presentandomi.
carla era seduta sul divano.
mi tenne la mano per un po’ fissandomi negli occhi con bramosia quasi a tirarmi verso di lei poi la lascio’.
io mi sedetti su una sedia davanti a lei e anna di fianco a me.
capelli brizzolati corti,labbra carnose evidenziate da un rossetto rosso acceso, gonna al ginocchio ma stando seduta sul divano era finita sopra al ginocchio.
sapevo che aveva quasi la stessa eta’ di anna ma ne dimostrava di meno, un po in sovrappeso con un seno florido e grande con la divisione delle mammelle in bella vista dalla camicia aperta.
bastarono pochi minuti per capire che carla era il contrario di anna, loquace, diretta e spesso sboccata.
e subito sembro iniziare da parte sua una specie di seduzione strana, con complimenti su di me e frasi velate ma degrinatorie su anna.
carla: ma che bel ragazzo che sei, ma che ci fai con una vecchia bacucca come anna, tu hai bisogno di divertirti, di fare di tutto, non con questa fregnamoscia.
risposi che non era cosi’ anna e’ una cara amica mi piace passare il tempo con lei, mi piace quello che mi fa e che mi da’ e che era una persona fantastica come poche.
carla: ma dai non mi dire che tu e anna fate roba,
anna in silenzio ma con un sorriso semivelato , felice delle mie parole,si alzo e venne dietro di me mettendomi le mani intorno al collo, dicendo: e’ un ragazzo d’oro.
in pochi secondi mentre carla stranamente rimase ammutolita, anna mi diede dei baci ripetuti sulla guancia e fece scivolare la mano dal petto fino alla mi a patta, prima con leggere carezze poi stringendola con forza facendo intravedere la forma del mio cazzo da sopra i pantaloni.
io mi eccitai subito allargando le gambe e appena rivolsi lo sguardo a carla, stava strabuzzando gli occhi incredula mentre si inumidiva le labbra con la lingua.
che bello ricevevo una toccatina mentre un’altra donna matura si stava eccitando per il mio cazzo.
anna poi ando’ in cucina a prendere una tazza di the anche per me e carla inizio ad allargare le gambe in modo sfacciato facendomi vedere tutto.
impugnai il mio il cazzo da sopra i jeanse dissi: vedo che ti fa bene la vista di questo.
aveva un paio di mutande bianche sotto a dei collant trasparenti.
cavolo che belle cosce dissi, e carine le tue mutandine, quelle bianche sono le mie preferite.
non facendosi sentire da anna rispose:
se ti piacciono me le puoi togliere quando vuoi.
stavolta fui io a rimanere senza parole.
mentre anna era timida e riservata carla era l’opposto spregiudicata disinibita a volte volgare ma che te lo faceva venir duro solo col il suo sguardo e modi da ninfomane.
torno anna con la tazza e carla chiuse subito le gambe .
poi si allontano’ di nuovo.
e il sipario si riapre con le sue mutande in bella vista..
carla bisbiglio:
se me lo fai toccare anche a me poi mi puoi fare qualsiasi cosa-
senti anna tornare e gli risposi:
ci penso, anche se gia’ avevo deciso.
anche se ad anna gli sarebbe dispiaciuto non mi sarei fatto scappare per nulla al mondo quell’occasione.
stranamente dopo pochi secondi carla disse di dover andar via , si alzo’ saluto anna e senza dirmi niente ando’ verso la port ed usci.
cavolo pensai, e adesso come la ritraccio?
anna era euforica, era riuscita a far scappare carla con la coda tra le gambe e piena di invidia.
fini di bere il the’ e dopo 10 minuti salutai anna con un bacio a stampo e me ne andai uscendo dalla porta.
appena fini di scendere le scale vidi nascosta in fondo all’antrone del portone vicino ad un cumulo di legname carla che mi faceva cenno.
che fai ancora qui.
ti aspettavo rispose.
come mai?
ti voglio, ti voglio toccare, ti prego faccio tutto quello che vuoi, prima mi hai fatto scaldare, quella e’ na poveretta, io ti faccio tutto, daie damme nu bacio,
tutto questo allungando la mano cercando di toccarmi.
presi la palla al balzo e gli dissi:
carla se lo vuoi dovrai fare tutto quello che voglio,
dovrai essere la mia schiava sessuale e
te lo daro’ solo quando voglio io e solo se farai tutto quello che ti chiedo naturalmente anna non dovr’ sapere nulla.
lei nella foga della sua eccitazione disse si siii faccio tutto quello che vuoi,
si avvento’ sulla mia patta toccando e strofinando con bramosia ma non sapeva cosa gli aspettava.

 

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