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La guardo dall’alto in basso. Io, vestito e seduto comodamente sul divano a gustarmi quella bellissima visione, e lei, mia zia, nuda in ginocchio davanti a me dopo avermi baciato i piedi. Vedo le sue belle tettone nude con quei capezzoli invitanti tutti da mordere. Vedo la sua patatina depilata e curata. La sua pelle perfetta, la sua bocca perfetta. Il cazzo sembra scoppiare nei miei pantaloni ma c’&egrave tutto il tempo. Mia madre non rientrerà che tra qualche ora e poi da qui in avanti questo fantastico corpo sarà solo mia.
‘Brava zietta adesso ti darò qualche regola tu tieni lo sguardo basso e non replicare. Potrai fare domande alla fine’ la vedo alzare lo sguardo ma una mia occhiataccia la fa desistere per il momento. ‘Prima di tutto d’ora in poi tu per me non sarai più la zia ma la cagnetta e io non sarò più tesoro o che altro ma il padrone. Solo in pubblico avrai di nuovo il permesso di chiamarmi come più ti aggrada. Tu adesso sei mia, non puoi fare niente se non obbedire a qualunque mia richiesta e/o capriccio all’istante e senza dire una parola. Non hai più una volontà tua, non potrai nemmeno più andare in bagno senza prima averlo chiesto e nemmeno decidere come vestirti senza prima avermelo chiesto. Saranno installate telecamere nel tuo appartamento che trasmetteranno direttamente al mio pc in modo da poterti sempre controllare e ti sarà dato un cellulare con una nuova scheda sim affinch&egrave io possa controllarti sempre. Io su di te posso tutto ciò che voglio e tu devi solo essere compiacente e fare del tuo meglio per soddisfarmi. Naturalmente non potrai più avere altri uomini. Ogni mancanza a queste regole sarà debitamente punita. Tieni sempre a mente che io le e-mail pronte’ ridacchio a quest’ultima frase. Parlo tutto d’un fiato per sembrare il più sicuro possibile per non darle modo di reagire almeno all’inizio, anche se avrà cambiato colore circa 6 o 7 volte mentre io spiegavo. ‘Ora se hai domande chiedi pure’
‘M-marco io” a queste parole sovrasto con la voce il suo lieve sussurro ‘Padrone cagnetta, prima mancanza da correggere dopo’
Lei rabbrividisce e subito si corregge ‘P-padrone. Ho capito e compreso e la mia nuova situazione m-ma &egrave proprio necessario? in fondo a te cosa importa di chi io mi sia portata a letto? Ho capito cosa vuoi e se’beh posso dartelo una volta ma poi’sì insomma basta’
La guardo in cagnesco afferrandola per i capelli cercando di comparire il più arrabbiato possibile ‘Allora cagnetta non hai capito nulla??ciò che voglio lo hai capito? Brava ma non &egrave solo quello tu adesso sei mia non hai più potere sulla tua vita altrimenti io la suddetta vita te la rovino del tutto cosicch&egrave non ne avrai più una &egrave chiaro?’ tenendola saldamente per i capelli e guardandola torvo.
‘O-ok m-ma’ehm padrone ma ti prego non mandare quelle foto’.’ Remissiva e impaurita dal mio atteggiamento.
‘Seconda mancanza cagnetta. E per le foto dipende da te’ la lascio e subito penso ad un modo per far sì che il suo nuovo ruolo le sia chiaro. ‘E’ proprio il momento di punirti cagnetta per le due mancanze. Adesso ti sdraierai sulle mie ginocchia e io ti sculaccerò. Vediamo” fingendomi pensieroso ‘due volte 40 sculacciate. E dovrai contare e dire ‘grazie padrone’ dopo ognuna chiaro?’
Non parla nemmeno, quasi sopperisce le lacrime. La vedo muoversi come un automa e mettersi come le avevo ordinato. Nemmeno io credevo che mia zia potesse essere talmente remissiva ma in fondo la prospettiva di una vita rovinata dovrebbe essere un buono stimolo. Vedo ora davanti a me quel fantastico culo, perfetto, sodo, senza un minimo segno dell’età. Inizio a palparlo con una mano, stringendolo forte, prima di dare la prima sculacciata.
‘1 g-grazie padrone’
Come prima trattiene quasi a stento le lacrime più per l’umiliazione che per altro. Vedo la sua pelle sobbalzare al mio tocco e spingo la mia erezione verso di lei per fargliela sentire. Così torno a massaggiarle il culo, rudemente prima di colpirla di nuovo, sempre con forza, sull’altra chiappa.
‘2 g-grazie padrone’
E così continua, lo stesso movimento, a ripetizione. Le massaggio rudemente un chiappa con le mani e poco dopo la colpisco, una volta a destra e una sinistra e lei docile e sottomessa continua a contare e a ringraziare. Il suo culo si sta arrossando sempre più, la colpisco con tutta la forza che ho di modo che la prima volta sia da ricordare affinch&egrave non sia tentata a sbagliare di nuovo. Un altro colpo e poi un altro finché
‘4-40 grazie padrone’
La sua voce &egrave quasi un sussurro ormai tanto il dolore che deve provare al culo. Lo posso vedere, ormai &egrave rosso fuoco, le deve bruciare molto oltre a farle un gran male. La vedo tentare di togliersi ‘Dove vai cagnetta? Naturalmente sono 40 per chiappa quindi ne hai altre davanti non azzardarti a muoverti oppure continuiamo tutto il giorno’ impassibile al suo lacrimare e alla sua voce che, ormai ridotta ad un sussurro, ‘Ti prego”. Ritorno sul suo culo e riprendo a massaggiarlo con forza. Adesso anche questi massaggi sono per lei fonte di dolore ‘Silenzio cagnetta pensa a contare e ringraziare e a null’altro’ con forza e decisione riprendo. Torno a sculacciare quel culetto sodo ormai rosso fuoco. Iniziano a vedersi zone più arrossate di altre, dove colpisco con maggiore forza. La sua voce, il suo contare, il suo ringraziare si fa sempre più lieve, poco udibile, ma &egrave la prima volta per lei e per me. Credo sia normale e per questo lascio che usi il tono che riesce per contare. Ancora e ancora, massaggio con forza e decisione, rudemente e poi colpisco, senza sosta, con forza, arrossandole quel culo che, devo ammettere, non vedevo l’ora di possedere, finché
’80’grazie’.padrone’
La lascio andare. Non ha la forza per togliersi, resta lì dov’&egrave. Le porgo poi la mia mano davanti alla bocca ‘Avanti cagnetta bacia la mano che fino ad adesso ti stava sculacciando’ ridendo mentre lo dico. Volevo mortificarla, toglierle ogni volontà, possederla in tutti i modi come una mia proprietà. Così docilmente mi bacia la mano. ‘Brava cagnetta adesso il padrone ti fa bere forza mettiti a 4 zampe e seguimi in cucina’ le dico senza nessuna pietà. ‘P-padrone ti prego’dammi’un attimo’fa male’ quasi sussurrando con voce rotta da alcuni singhiozzi. ‘Cagnetta a meno che tu non ne voglia altre sbrigati a fare quanto ti ho detto’ poi, sentendo solo ora un lieve senso di bagnato sui miei pantaloni, le guardo la patatina. La tasto rudemente con una mano, &egrave fradicia. ‘Ohhh ma guarda la cagnetta che si eccita ad essere sculacciata, forza adesso esegui’. Umiliata e sottomessa si mette nella posizione richiesta e io mi alzo, dirigendomi in cucina. La sento seguirmi a 4 zampe così quando arrivo prendo un piatto fondo, riempiendolo d’acqua del rubinetto e glielo poso in terra davanti. ‘Forza bevi come farebbe una brava cagnetta’ sorridendo maligno mentre la vedo umiliarsi di nuovo. Mentre lei si abbassa e inizia a bere tirando fuori la lingua, io le giro intorno gustandomi la bellissima visione del suo corpo nudo. Arrivato dietro di lei mi soffermo ad ammirare i suoi buchi, così oscenamente esposti e solo un miracolo mi trattiene ancora una volta dal saltarle addosso. Ma anche il mio cazzo, che era ormai in tiro da quando la zia si era spogliata, voleva la sua parte così di nuovo mi avvicino a lei e di nuovo la prendo per i capelli facendola mettere in ginocchio e avvicinando la bocca al suo orecchio sussurrandole ‘E adesso la cagnetta mi farà vedere come &egrave brava ad usare la bocca. Forza tira fuori il cazzo del tuo padrone dai pantaloni ed inizia a succhiare’ Lei mi guarda sconcertata, non sa cosa dire, resta immobile guardandomi e quasi pregando ‘Ti prego no, sei mio nipote, non sono cose che si fanno’ti prego mi hai sculacciata, trattata come una cagna ma questo no &egrave troppo’ tiene la testa bassa, insicura di ogni parola. Ma quelle parole hanno solo l’effetto di farmi arrabbiare così mi abbasso, le prendo le tette tra le mani e gliele strizzo forte vedendo subito un repentino cambiamento della sua espressione ‘Cagnetta forse non hai ancora capito che tu non sei più mia zia ma solo la mia cagna e che io non ti tratto come una cagna tu sei una cagna chiaro? Quindi adesso prenderai in bocca il cazzo del padrone e gli farai un bel pompino al massimo delle tue capacità e poi penserò alla punizione per aver esitato altrimenti le sculacciate non saranno che l’inizio’. E’ sorpresa da una tale decisione e forza. Le tette le fanno male, gliele strizzo con tutta la forza fino a che lei spaventata dal dolore e dalla prospettiva di altre punizioni quasi urla ‘Va bene ma basta lascia stare le tette bastaaa’. Dandole l’ultima, forte strizzata gliele lascio e senza dire una parola mi alzo posizionando la mia patta gonfia davanti alla sua faccia. Così lei, senza guardarmi, mi sbottona i jeans e abbassa quelli e i boxer insieme liberando finalmente la mia erezione che cominciava a fare seriamente male. Anche lei resta sorpresa delle dimensioni del nipote, ma le piace averlo trovato grosso, lo so, glielo leggo in faccia. All’inizio &egrave indecisa, posa delicatamente la bocca sulla cappella gonfia baciandola e iniziando subito a massaggiare i testicoli. Comincia un leggero su e giù con la mano mentre bacia la mia asta per tutta la sua lunghezza leccandola anche di tanto in tanto. E’ decisamente brava anche in queste poche mosse iniziali, eccitante oltre ogni dire, tira fuori la lingua e dà decise leccate al mio cazzo gustandoselo come fosse un cono gelato. Decido di lasciarla fare, di lasciar condurre lei per stavolta, in fondo ha veramente una bocca favolosa. Schiude poi leggermente le labbra prendendo in bocca tutta la cappella e facendo vorticare la lingua, senza mai smettere un momento di massaggiarmi le palle. Succhiare cazzi le piace, sembra nata per farla e si vede che si sta bagnato ‘Non ti azzardare a toccarti, ti vedo che sei bagnata cagnetta ma non provare a toccarti’. Trattiene uno sbuffo di disapprovazione, mentre si rituffa sul cazzo con decisione. Cerca di farmi venire il prima possibile, lo sento dalla foga che ci mette, dalla foga con la quale succhia e con la quale fa vorticare la lingua. Centimetro dopo centimetro riesce a prenderne in bocca una buona parte, praticamente tutto senza smettere mai di succhiare e di massaggiare. E’ un portento, per aumentare la mia eccitazione allungo deciso una mano sulle sue tette, palpandole con forza e spingendomi verso di lei. Abbandono il mio proposito di lasciarla fare e, preso dall’eccitazione, mi spingo con forza nella sua bocca, facendogli ingoiare tutto il mio pene e tenendole la testa ben schiacciata contro il mio pube ignorando i suoi lamenti e i suoi tentativi di allontanarsi mentre con l’altra mano non smetto di tormentarle le tette ‘Ohhhhh siiiii cagnettaaaaa hai una bocca portentosa sei una succhia cazzi d’eccezione’. Non resisto più, la sua bocca, la sua lingua, il suo succhiare e leccare, la situazione, le sue tette sono un mix di eccitazione che non mi permettono di resistere oltre. Così, con una forte spinta, mi pianto nella sua bocca schizzando il mio piacere direttamente nella sua bocca. 5 o 6 getti caldo sperma direttamente nella sua bocca ‘brava cagnaaaaa’ ansimando e col fiatone rimango dentro di lei quasi soffocandola ‘forza ingoia cagna, bevi lo sperma del tuo padrone non perderne neanche una goccia’. La sento ingoiare. Dopo poco sfilo il cazzo dalla sua bocca guardandola. Completamente vuota, la cagnetta aveva ingoiato tutto e le era anche piaciuto a giudicare dalla sua espressione soddisfatta’

Continua…

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