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L’amante di famiglia

By 31 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Sandro 42 enne, non molto alto 1,67 fisico normale, occhi azzurri ed una incipiente calvizie che mi perseguita fin dalla giovinezza, sposato da 18 anni con Graziella una bella donna di 34 anni, castana coi capelli lunghi fino alle spalle, alta 1,72, con un bel fisico slanciato ed un seno della 3^ abbondante, lunghe gambe ben tornite e sormontate da un culetto a mandolino che ha sempre attirato gli sguardi.
Il nostro matrimonio &egrave stato, diciamo pilotato, dal fatto che Graziella a 16 anni rimase incinta ed io, molto più grande di lei, mi assunsi le mie responsabilità.
In ogni caso ci volevamo bene e l’arrivo della piccola Viola ci fece dimenticare tutto e così iniziò un bel periodo della nostra vita.
Il lavoro non mi mancava e potevo mantenere la famiglia nell’agiatezza e dal punto di vista sessuale poi mi sembrava che tutto andasse bene e Graziella non si era mai lamentata dei nostri amplessi ed anzi sembrava trarne godimento.
Dal mio punto di vista poi avere tra le braccia una così bella donna mi faceva molto piacere e lei si dava ogni volta che ne avessi voglia, cosa che peraltro non accadeva molto spesso in realtà, il lavoro, i viaggi mi portavano via molto tempo ed inoltre io stesso non ero molto portato verso il sesso.
Negli ultimi anni però le cose erano decisamente peggiorate, le liti erano all’ordine del giorno, e Graziella era sempre di pessimo umore.
Inoltre Viola stava crescendo, ormai si era fatta una splendida fanciulla che somigliava in modo impressionante a sua madre tanto che sembravano quasi sorelle gemelle, e si sa i rapporti con gli adolescenti sono sempre difficili e spesso conflittuali.
Per cui in casa l’atmosfera si era fatta piuttosto pesante.
L’anno scorso dovetti partire per un viaggio di lavoro della durata di tre settimane che poi diventarono quasi sei ed al mio ritorno mi accorsi che Graziella era cambiata.
La trovai molto più serena e rilassata, anche se non molto disponibile al sesso coniugale al quale si accostava di malavoglia e con una partecipazione assai limitata.
Non che fosse molto diverso da quello che avevamo fatto in quegli anni ma mi sembrava un po’ più distaccata, quasi assente ed alla fine mi sorrideva con un sorrisetto ironico
Notai inoltre che, non solo il suo umore era notevolmente migliorato, ma anche un certo cambiamento anche nel suo modo di vestire.
Fino ad allora il suo abbigliamento era sempre stato piuttosto serio e castigato, mai una scollatura più che decente, una gonna che fosse troppo corta o biancheria intima sexy, ora invece la vedevo sempre più spesso vestita con capi molto diversi, più adatti forse ad una ragazza che ad una madre di famiglia ma che comunque le rendevano onore alla sua bellezza.
Anche l’intimo aveva risentito di questo cambiamento, sempre più spesso la vedevo indossare perizomi, reggiseni a balconcino al limite della decenza, calze autoreggenti i sorrette da reggicalze o guepiere che mai le avevo visto indossare.
Rinfrancato comunque dal miglioramento dell’atmosfera casalinga mi rilassai fino al giorno in cui scoprii il vero motivo del cambio di umore di mia moglie.
Un pomeriggio verso le 14.00 rientrai a casa per prendere dei documenti che avevo dimenticato, sicuramente in netto in anticipo rispetto all’orario solito, e la vidi uscire di casa vestita in modo che stentai a riconoscerla.
Minigonna in pelle quasi inguinale, calze nere con la riga e scarpe col tacco di almeno 12cm, una canotta, talmente attillata che i capezzoli sembravano voler bucare la stoffa, ed un giubbotto in pelle nera con le borchie.
Mi chiesi dove stesse andando.
Stavo per avvicinarmi per parlarle quando vidi arrivare una moto di grossa cilindrata che le si accostò.
L’uomo alla guida si tolse il casco e mia moglie gli si avvicinò baciandolo in bocca con molto trasporto per poi prendere posto sul sellino posteriore, indossare il casco e partire assieme a quel tizio.
Inutile dire che nel salire la minigonna si era ulteriormente accorciata mostrando l’orlo in pizzo delle calze.
Fortunatamente avevo lasciato la macchina a pochissima distanza e riuscii, non so neppure io come, a mettermi all’inseguimento della moto in poco tempo.
La mia fortuna, fu che i due evidentemente non avevano fretta e non si aspettavano certo di essere seguiti, per cui riuscii a stargli dietro senza troppe difficoltà vista anche l’esiguità del traffico.
Dopo circa un quarto d’ora di viaggio ci trovammo in un quartiere di periferia dove la moto si fermò davanti ad un bar ed i due scesero lasciando i caschi sul sellino.
Fu a quel punto che riconobbi l’uomo che si accompagnava a mia moglie e che in quel momento si stava prendendo una certa libertà, abbracciandola stretta e palpeggiandole un seno da sopra la canotta senza peraltro che lei lo allontanasse.
Si trattava di Massimo, un mio vecchio compagno di scuola, di due anni più anziano di me, che si era sempre atteggiato a bulletto e che mi aveva spesso preso in giro per la mia bassa statura e per la perdita dei capelli, era un bel ragazzo alto e muscoloso ed ora a 44 anni era ancora un bell’uomo.
I due entrarono nel locale e sulla soglia Graziella lo baciò ancora con molto trasporto mentre lui rispondendo al bacio le palpava il culo.
Ero verde di bile e pieno di rabbia per il palese tradimento di mia moglie ma a questo punto ero deciso a vedere fino a dove si sarebbero spinti.
Guardai attraverso la vetrata e li vidi confabulare con quello che doveva essere il proprietario che poi prese dal cassetto una chiave che consegnò a Massimo facendogli l’occhiolino.
Poi dovetti nascondermi perché i due stavano uscendo dal locale.
Risalirono sulla moto ripartendo.
Mi misi nuovamente all’inseguimento finché giungemmo pochi minuti dopo davanti al cancello di una villetta apparentemente disabitata.
Parcheggiai e mi diressi con circospezione verso l’entrata.
‘Poca miseria”..questo lucchetto non ha voglia di collaborare!!’ sentii dire a Massimo mentre armeggiava con la catena che chiudeva il cancello.
‘Dai Massimo”..sbrigati’.ho voglia di farmi sfondare la figa!!’
Restai di sasso, mai nella nostra vita di coppia avevo sentito Graziella parlare in questo modo così volgare.
‘Calma passerotta”vedrai che fra poco avrai tanto cazzo da dover dire basta!!’
‘Lo sai che il tuo cazzone non mi basta mai’.me lo sogno anche di notte e, soprattutto quando il cornuto mi scopa’.non sento più il suo cazzetto!!’
‘Me lo dovrai presentare prima o poi”.voglio proprio vederlo in faccia il cornutone eh eh eh!!’ rise Massimo senza sapere che il ”Cornutone” era a due passi.
Finalmente ebbe ragione del lucchetto ed aprì il cancello.
Dopo essere entrati, lo lasciarono aperto visto che non avevano da preoccuparsi di nulla e questo mi permise di entrare indisturbato a mia volta nel piccolo cortile, dopo che i due fedifraghi furono entrati in casa.
Attesi comunque qualche minuto prima di affacciarmi ad una delle finestre che davano sul cortile.
Fui fortunato perché le tende erano scostate e la finestra aperta per cui avevo la possibilità di guardare e sentire senza essere visto.
Quello che apparve ai miei occhi fu come una pugnalata al cuore.
Graziella era già nuda con le sole calze autoreggenti e le scarpe ai piedi accucciata tra le gambe di Massimo che, seduto comodamente in poltrona aveva calato i pantaloni ed esibiva un cazzo di dimensioni impressionanti già duro e pronto.
‘Dai puttana’.succhiami il cazzo’..fammi sentire le tue labbra sulla cappella!!’
‘Subito mio signore’.la tua troia &egrave ai tuoi ordini!!’ rispose sorridente mentre avvicinava la bocca ed iniziava a leccare il grosso cazzo.
Non credevo alle mie orecchie, non avrei mai supposto una cosa del genere e contemporaneamente non riuscivo a staccare gli occhi dal membro di Massimo.
Vedevo la mano di Graziella che lo stringeva senza riuscire a chiudere il pugno mentre con l’altra gli soppesava i coglioni grossi come albicocche.
Lo leccava con avidità, mugolando come una cagna in calore, partendo dalle palle per poi risalire verso la grossa cappella violacea.
‘Mmmmmhhh’che lingua”faresti resuscitare un morto!!’
In effetti il solo guardarla mi aveva eccitato e, nonostante la rabbia che mi rodeva, avevo il cazzo durissimo.
Ero paralizzato e non riuscivo a decidere il da farsi, da un lato avrei voluto porre fine al tradimento ma dall’altra volevo vedere fino a che punto si sarebbero spinti, con curiosità morbosa ed un po’ autolesionista.

Continua

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Intanto Graziella si stava dedicando alle grosse palle prendendole in bocca una alla volta succhiandole e leccandole contemporaneamente.
Una mano era scesa a solleticare la sua figa che intuivo già abbondantemente bagnata.
‘Brava’.continua così’..siii’..lecca bene”..ora sali’..così’.mmmhhh”.prendilo in gola!!’
Graziella non si fece pregare e, dopo essere risalita leccando tutta l’asta col la punta della lingua, guardando negli occhi il suo amante aveva aperto la bocca ed accolto nelle sue fauci il cazzone fremente.
Aveva spalancato la bocca a dismisura dato il notevole calibro di quel membro che ritenevo essere simile a quello di una lattina di birra, certamente di molto superiore al mio.
Nonostante l’evidente difficoltà mia moglie riuscì ad ingoiare gran parte del fallo iniziando un lento su e giù, sfilandoselo ed infilandoselo in bocca sempre più profondamente.
‘Mmmmmhhh’.siiii”..se penso che fino a due mesi fa non sapevi neppure come si cominciava un pompino!!’ commentò Massimo accompagnando la pompa con grugniti e mugolii.
Ero attonito, incollato al vetro, incapace di muovermi ovvero l’unico movimento che iniziai fu quello di portare una mano sul mio cazzo ed iniziare a massaggiarlo da sopra i pantaloni.
Graziella si staccò un attimo da quel palo di carne ormai lucido di saliva per poi affondarlo ancora fino in fondo alla gola.
‘Brava!!…ma ora basta”voglio la tua figa”voglio mangiartela tutta!!’ disse l’uomo sfilando la mazza dalla bocca della mia sposa che cercò di opporsi delusa.
‘Noooo”’.voglio la sborra!!’
‘Tranquilla passerotta”..la sborra te la do dopo”..e sarà tanta vedrai!’
In tanti anni, si potevano contare sulle dita di una mano, le volte che Graziella aveva preso in bocca la mia sborra ed ora, la richiedeva come se fosse nettare.
L’aveva presa e sdraiata sulla poltrona e a sua volta si era infilato tra le sue cosce spalancate affondando la lingua nella sua figa che vedevo luccicare di umori.
‘Mmmmhhhh’..slap’.slap”..sei piena amore”’.sei un lago’..mmmhhh’..che buona la tua figa!!’ commentò l’uomo tra una leccata e l’altra.
Meccanicamente avevo slacciato la patta dei pantaloni ed estratto il cazzo iniziando lentamente a masturbarmi, ero disperato per il tradimento e nello stesso tempo attratto ed eccitato da quello che accadeva.
Graziella raggiunse l’orgasmo in pochi minuti urlando come un’ossessa pregando l’amante di montarla.
‘Aaaahhh’.godooo’.vengoooo’.siiiii’..scopami’.scopami”..montami come una cagna!!’
‘Ti accontento subito!!’ rispose Massimo votandola come un fuscello per metterla alla pecorina.
Avevo in primo piano la figa dilatata e fremente della mia sposa che anelava un altro cazzo e non ero capace di intervenire.
Massimo si mise in posizione e, dopo aver preso in mano la base del cazzone, di cui potevo osservare meglio anche la notevole lunghezza, iniziò a spennellare la cappella tra le grandi labbra della figa di Graziella per poi affondare il suo dardo in quella carne impaziente fino all’elsa.
‘Aaaaaaaaaaahhhhh””’siiiiiiiiiiii’..siiiiiiiiiiiiii!!’ fu l’urlo con cui mia moglie accolse quella penetrazione ‘Siiiiiiii”scopami”sfondami!!’
Poi iniziò a scoparla con profondi affondi sempre più violenti e rapidi per poi fermarsi e ricominciare, lento ed esasperante per Graziella, che muoveva il bacino incontro all’uomo per farsi penetrare più a fondo.
‘Ooohh’siii’mmhhh’ancora..ancora’.siiiii”aaaahh’..ahhh’ahh’ahhh’mmmhhh’mmmhh’ i suoi orgasmi si susseguivano sempre più ravvicinati mentre la mia mano scorreva sul cazzo sempre più velocemente.
‘Cazzooooo””..siii”””godoooo’.godooooooo!!’ urlò dopo l’ennesimo orgasmo devastante.
Massimo, imperterrito, continuava a pistonarla sempre più velocemente quasi incurante della fatica poi, improvvisamente, si fermo sfilandosi completamente.
Immediatamente come se fosse un segnale Graziella si girò prendendogli in bocca il membro completamente lucido dei suoi umori vaginali.
‘Bene’..mmmhhh’bene’..leccalo bene’puliscilo che poi ti apro il culo!!’ sembrava quasi una minaccia ma Graziella aumentò il ritmo della pompa mugolando e scodinzolando come una cagna, segno evidente del suo apprezzamento.
Dopo che il cazzone fu completamente ripulito dai succhi vaginali e lucido di saliva Massimo si sdraiò sul tappeto.
‘Fammi vedere quanto sei troia”’..inculati!!’ le disse
Graziella sembrava una bambina che ha appena ricevuto un dono, fingendo di danzare al suono di una musica immaginaria iniziò a scendere piegando le gambe finché le sue bellissime chiappe si trovarono sulle coordinate della grossa cappella pulsante.
Mi sembrava di vedere la scena di un film porno ed invece quella che si esibiva era mia moglie che con me si era sempre rifiutata di farsi sodomizzare.
In verità solo una volta le avevo fatto questa avance ed al suo rifiuto, avevo abbozzato, rinunciando definitivamente.
Ora avevo davanti ai miei occhi il culo di Graziella che lentamente scendeva su quel cazzo risucchiandolo nelle viscere finché le chiappe si appoggiarono sul ventre di Massimo.
‘Mmmmhhh’che culo!!……..favoloso”ooohhh”avanti bella amazzone”..cavalcami!!’
‘Oooohhh’siiii”mi stai facendo impazzire”.mi piace’siiii’.godooooo!!’
Continuò a cavalcare il suo stallone per un tempo che mi sembrò infinito mentre proseguivo nella mia masturbazione guardando il suo buco del culo completamente pieno di quell’enorme randello.
‘Dai’.dai’troia’.dai che vengo’siii’..ci sono’siiiiiiii!!’ velocissima Graziella si sfilò dal cazzo per prenderlo subito in bocca e ricevere direttamente in gola i densi fiotti di sborra che l’uomo le eruttava in bocca.
La vidi deglutire un paio di volte mentre Massimo non smetteva di sborrare, poi come la più navigata delle troie si riempì la bocca di sperma e facendola vedere piena al suo amante ingoiò schioccando la lingua.
In quel preciso istante sborrai anche l’anima mentre una mano si posava sulla mia spalla stringendomi in una morsa.

Continua

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‘Ehi Massimo”guarda cosa ho trovato qui fuori!!’ disse il padrone del Bar entrando in casa tenendomi per un orecchio ‘Questo stronzo era fuori che guardava e si faceva una sega”’ha sporcato dappertutto!!’
‘Sandro!!’ urlò mia moglie non appena mi ebbe riconosciuto.
‘Sandro?……….ma chi &egrave?!’
‘E’ quel cornuto di mio marito!!’ esclamò Graziella guardandomi con disgusto coi pantaloni calati e l’uccello che ancora gocciolava.
‘Era fuori che sbirciava!!’
‘Non ha avuto neppure il coraggio di intervenire mentre ti montavo’ah’ah..ah!!’
‘Sei una merda!!’ mi insultò Graziella
‘Avvicinati’..fatti vedere in faccia!!’ mi disse Massimo ancora nudo e col cazzo enorme che pendeva tra le sue gambe.
Fino ad allora ero rimasto in ombra con la testa chinata perché non mi riconoscesse.
‘Ma’..ma tu sei Sandro Bondi”..guarda come &egrave piccolo il mondo’..eri una merdina al liceo ed ora sei pure cornuto’.ah’ah’ah!!’ ridacchiò.
‘Ma lo conosci?’ disse mia moglie stupita
‘Ma certo’..vero Bondi?……eravamo compagni di liceo”..anche allora ogni volta che adocchiava una ragazza non andava oltre il bacio e quelle poi venivano da me a farsi sfondare la fighetta ah’ah’ah..ah!!’
‘Un vero sfigato!!’ rincarò la dose il padrona del bar ‘Come cazzo ha fatto a sposare una gran figa come te!!’
‘Il pirla mi ha messa incinta alla prima scopata!!’ spiegò Graziella piena di astio ‘Se ti avessi conosciuto prima!!’ disse poi rivolta a Massimo accarezzandogli il cazzo.
Non ero ancora riuscito a spiccicare parola, avevo la salivazione azzerata e una paura folle.
‘Scusate ma io dovrei tornare a lavorare”.sono venuto per l’affitto della casa!!’
‘Certo’..hai ragione”’.passerotta ci pensi tu?!’
‘Con piacere!’ rispose mia moglie avvicinandosi completamente nuda all’uomo per slacciagli i pantaloni ed abbassarli assieme alle mutande.
‘Siediti e rilassati!!’ gli sussurrò
L’uomo si sedette su una poltrona nudo dalla cintola in giù mostrando un bel cazzo grosso già quasi eretto, non paragonabile a quello di Massimo ma sicuramente molto più grosso del mio.
A quel punto Graziella si accucciò tra le sue gambe iniziando a segarlo lentamente.
‘Brava”’adesso succhialo bene”fammi sborrare come sai fare tu!!’ le disse l’uomo
Pensai subito che probabilmente non era la prima volta che ‘pagava l’affitto!!’
Graziella si avvicinò con la lingua al glande dell’uomo iniziando a leccarlo tutt’attorno per poi scendere lungo l’asta fino alle grosse palle pelose.
‘Mmmmhh..che lingua!!’
‘Guarda il cornutello’.gli &egrave venuto il cazzetto duro!!’ sibilò Massimo.
Graziella e l’uomo mi guardarono con aria pietosa e poi mia moglie tornò ad occuparsi del suo cazzo.
Massimo mi venne vicino.
‘Non hai ancora detto una parola”’..lo vedi com’&egrave brava tua moglie?!’
‘S’si’.lo vedo!!’
‘Se era per te non saprebbe fare un cazzo”’.ci voleva un uomo per farle imparare a fare pompini come si deve’ah’ah..ah!!’
‘Guarda come ingoia bene il cazzo ora!!’ mi disse prendendomi per la collottola e portandomi ad un centimetro dalla bocca di Graziella che andava su e giù sul grosso cazzo dell’amico.
Avevo il cazzo che mi faceva male da quanto era duro e non era mai accaduto che fossi nuovamente eccitato dopo una sborrata.
Graziella continuò a succhiare quel bel cazzo per un bel pezzo alternando i ritmi ora frenetico ora lento, facendosi sprofondare la cappella fino in gola, finché l’uomo la incitò ad andare più veloce perché stava per sborrare.
‘Siii’sii’cosììì’più veloce’siii’.sborro’vengo’ti riempio la bocca”..godoooooooo!!’
Vidi nettamente i fiotti di sborra percorrere il canale uretrale e finire dritti nella bocca spalancata di mia moglie che li riceveva con evidente soddisfazione.
Una volta che ne ebbe la bocca piena mi guardò in faccia aprendo la bocca e mostrandomi quanto fosse colma e subito ingoiò il tutto.
‘Aaaaahhh’.che buona”ne berrei a litri!!’ esclamò lasciandomi di stucco.
‘Tua moglie &egrave insaziabile’..beve sborra come fosse acqua fresca’ah..ah..ah!!’ disse Massimo ‘Ma solo a quelli che dico io’.vero passerotta!’
‘Si amore”’sai che sono la tua troia!!’
Durante tutto questo avevo nuovamente sborrato senza neppure toccarmi.
‘Ma guarda questo”la moglie succhia cazzi e beve sborra e lui gode come un coniglietto!!’
‘Visto che &egrave così contento di guardarmi mentre scopo”’.potremo benissimo farlo a casa nostra””con comodo!!’ suggerì Graziella all’amante
‘Ottima idea’.che ne dici cornutello se vengo a scoparmi tua moglie a casa’..servizio a domicilio’.ah’ah..ah!!’ rise massimo imitato da mia moglie e dall’amico.
‘Peccato”non potrò più riscuotere l’affitto!!’ disse il padrone del bar con un po’ di rammarico.
‘Tranquillo ci saranno altre occasioni”.vero passerotta?!’
‘Certo’.ogni tanto inviteremo qualche amico!!’ rispose lei.
Così quel giorno si decise il destino della mia vita.
Nei mesi successivi Massimo fu ospite fisso di casa nostra e conobbe anche mia figlia Viola a cui venne presentato come un vecchio amico della scuola.
Spesso si fermava a dormire ed ovviamente veniva preparata la stanza degli ospiti che però non veniva mai utilizzata perché Massimo ovviamente stava in camera con noi e scopava Graziella nel nostro letto lasciandomi guardare.
Anzi il più delle volte ero proprio io che andavo a dormire in quella stanza mentre Massimo e Graziella restavano abbracciati dopo l’amplesso.
Fortunatamente Viola era spesso fuori o a casa dei nonni, che abitavano vicini a scuola, e per un po’ non si accorse di nulla.

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Una ulteriore svolta alla storia avvenne una notte in cui, come al solito, Massimo si stava scopando mia moglie alla pecorina.
‘Mmmmhhh”..dai bella vaccona”senti come ti sto chiavando’.ti piace il cazzo nella fighetta’..ti sto aprendo tutta!!’
‘Siiiii’.fottimi’.fottimi’..guarda cornuto come mi chiava!!’ Mi disse Graziella facendomi cenno di avvicinarmi ‘Guarda il cazzo che mi apre la passera”anzi’..leccami il clito mentre lui mi chiava!!’
Non era mai accaduto che venissi coinvolto nei loro giochi, al massimo ero restato a guardare, arra patissimo, mentre mi segavo.
Non persi tempo e finalmente dopo mesi potevo leccare la figa di mia moglie.
L’unico inconveniente era che a pochi centimetri vi era l’enorme cazzo di Massimo che scivolava nella sua vagina senza alcuna difficoltà.
In ogni caso allungai la lingua sul clitoride ed iniziai a leccare come un cagnolino.
‘Mmmmhhh’..bravo’..lecca’lecca la figa”..mmmhhh”..dai che vengo!!’
‘Ehi cornuto’.che ne dici di dare un paio di leccate anche alle mie palle!!’
Non avevo mai avuto pensieri omosessuali anche se, sinceramente, guardare il grosso cazzo del mio amico mi dava dei brividi sconosciuti.
In ogni caso non ero certo nelle condizioni psicologiche migliori per discutere e quindi cominciai ad accennare alcune slinguate anche ai grossi coglioni di Massimo che mi sbattevano sulla fronte ogni volta che affondava il cazzo nella figona di mia moglie.
‘Cazzo ma lo fa davvero!!’ esclamò Massimo quasi incredulo ‘Ma &egrave una checca’..pensa che marito che hai’.non solo non &egrave capace a chiavarti ma &egrave pure un frocetto!!’
‘E bravo il mio maritino”cornuto e frocio”.ci manca solo che ti succhi il cazzo e si beva la sborra e siamo a posto!!’ commentò la mia splendida signora mentre un nuovo e più intenso orgasmo la faceva tremare come una foglia.
Quel giorno non sapevo quanto le parole dileggianti di mia moglie sarebbero state profetiche.
Un paio di giorni dopo infatti ci trovammo in una situazione analoga.
Graziella, con un paio di autoreggenti nere con la riga e le scarpe col tacco dodici, si era sistemata sul letto a pecorina, in attesa che il suo stallone la montasse.
Vedevo la sua figa lucida di umori, le bastava un cenno di Massimo per bagnarsi come una cagna.
‘Vieni a leccarmi il culo cornuto!!’ mi apostrofò vedendomi inoperoso col cazzetto in mano ‘Ho voglia di farmelo sfondare per bene’..vero caro che mi sfondi il culo oggi?’ continuò rivolto a Massimo che si era avvicinato col suo enorme bastone in mano.
‘Ma certo mia cara’..solo un frocio come tuo marito non ha mai pensato a sfondartelo ah..ah..ah!!’ rise.
Incollai le labbra al buco del culo di mia moglie ed iniziai a leccare penetrando profondamente con la lingua per prepararla alla penetrazione.
‘Mmmmhhhh”bravo’..leccami bene’.mmmmhhh’siiii’.siii’.più dentro con la lingua!!’
‘Ci sa fare il maritino’..ha una lingua guizzante”.fammela sentire sulla cappella!!’ mi disse Massimo avvicinando la sua grossa nerchia alla mia bocca.
Ero eccitato all’inverosimile da quella situazione e non ci pensai neppure un attimo, lasciai il buchetto di Graziella ed iniziai a leccare la cappella del suo stallone.
‘Wow’che lingua”.cazzo &egrave quasi meglio della tua!!’ esclamò rivolgendosi a mia moglie che mi guardava incredula.
‘L’avevo detto’..cornuto e frocio”’dai succhialo bene’..così”..lubrificalo bene!!’
Inutile dire che iniziavo a prenderci gusto, sentire quella grossa cappella dura e morbida nello stesso tempo crescere nella mia bocca mi aveva eccitato al punto che sborrai senza neppure toccarmi.
‘Ma bravo”’..sei proprio un frocione”.guarda puttana”guarda come ha sborrato col mio cazzone in gola’ah..ah..ah!!’ risero entrambi.
‘Dai”..inculami’non ce la faccio più’.lo voglio tutto dentro!!’ lo implorò mia moglie.
Massimo col cazzo lucido della mia saliva si avvicinò alle chiappe di Graziella e, dopo averle aperto le natiche appoggiò la grossa cappella al buco spingendo nel budello il suo cazzone, lentamente ma inesorabilmente, fino alle palle.
‘Aaaaaahhhhhh”siiiii’.siii”lo sento’.siiiiiiii’.godo”.vengoooo!!’ urlò mia moglie sconvolta dall’orgasmo.
Era venuta solo per la penetrazione, non potevo immaginare quanto potesse godere ancora, mentre il mio vecchio compagno di scuola la sfondava con colpi poderosi.
Graziella godeva ed urlava tutto il suo piacere, Massimo grugniva come un porco ed io mi segavo con lo sguardo incollato al buco del culo di mia moglie dilatato all’inverosimile.
Così indaffarati non ci accorgemmo che nel frattempo era rientrata Viola ed ora ci stava guardando con gli occhi spiritati dal vano della porta rimasta socchiusa.
Nostra figlia restò alcuni minuti a contemplare la scena.
Massimo al culmine dell’eccitazione aveva artigliato i fianchi di Graziella e le stava letteralmente farcendo il culo con una quantità industriale di sborra bollente.
‘Vengo’.godo’.sborooooooo!!’ urlava
‘Siiiiii’.riempimi”’siii’..godo’.vengoooo!!’ era l’ennesimo orgasmo anale di mia moglie.
Una volta sfilato il possente cazzo, il buco del culo rimase oscenamente spalancato ed un rivolo di sperma iniziò a colare da quella voragine.
Non so cosa mi prese ma mi precipitai con la bocca spalancata a suggere quel nettare, incollando la bocca a ventosa al buco del culo di mia moglie, sotto gli occhi spalancati di nostra figlia.
Ovviamente nessuno di noi si accorse della sua presenza e quando tutto fu concluso ci sistemammo come se nulla fosse.
Ritornammo in salotto e solo allora fece la sua comparsa Viola.

Continua

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