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Le nostre serate libere

By 28 Gennaio 2020No Comments

La serata inizia tranquilla. Siamo al locale io e Luisa dopo due anni che non ci vediamo. Ridiamo e scherziamo in maniera innocente e tranquilla. Mi rilasso e faccio due risate.

Nel frattempo voi mangiate e bevete vino e il tempo passa.

mi avvisi quando arriva e mi avvisi quando finite di cenare ed io ansimo e mi si chiude lo stomaco.

Solo l’alcool lo riapre e mi aiuta, come altre volte, a vivere nell’ “ignoranza” di non sapere cosa potrebbe succedere.

Passa una mezz’oretta buona e al locale l’atmosfera si fa più distesa. Pensiamo a che fare dopo..

Ad un certo punto mi arrivano, mentre sorseggio il vino che già mi ha dato alla testa, un messaggio da parte tua con scritto semplicemente “Amore”.

Attacco di panico e palpitazioni, lo leggo e sei ancora online.

All’improvviso arriva di tutto: 3 foto e un messaggio con scritto :”E’ tutto per te, ti amo”.

La prima te la fa lui: Sta sul divano seduto e tu in ginocchio che baci la sua cappella di colore rosso fuoco.

Nella seconda hai una sua palla in bocca e nell’altra hai tutto il suo godimento sulla lingua e un po’ sul labbro che cola sul mento.

Io ho in quel momento un’erezione così forte che lancio un sospiro mentre Luisa mi guarda incuriosita.

Mi scrivi che ne vuoi ancora.

Ti scrivo semplicemente “Ci provo?” e tu mi dici “Si amore, divertiti”.

Decido ufficialmente di sposarti.

Ci spostiamo e ce ne andiamo in  un posto appartato. Ci baciamo e ci tocchiamo un po’ e la serata prosegue…

Dopo di che mi arriva un’altra foto in cui tu sei a gambe aperte, testa verso un lato e bocca aperta. Ti sta leccando ovunque..

Allora decido di andare avanti e succede in macchina quel che deve succedere, ma dura poco. Sono troppo eccitato e voglioso di vederti.

Un’ altra notifica, anzi due: un breve video di te a pecora che gridi di gioia pensando a come potrei godere nel vederti e un video in cui ti sborra di tutto in bocca un’altra volta. Me li guardo soddisfatto mentre con una scusa esco dalla macchina.

Decido di tornare e tu mi capisci a distanza. Lo mandi via, accendi lo scaldino nella nostra camera e ti metti a pecora con la testa sul lenzuolo che sa di sesso, solo con il perizoma col filo che hai appena indossato, anche se per poco, e il vestitino nuovo. Mi aspetti così mentre ansimi. Entro e ti sento, capisco tutto e mi metto in ginocchio in adorazione del tuo culo e della tua figa aperta…

E parte un’altra serata.

Una serata indimenticabile che può durare una vita.

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