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Le ragazze dell’Erlebniswohnung di Berlino.

By 22 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Nel sesso mi piacciono cose sostanzialmente ‘normali’. Sono sì iperattivo sessualmente, ma non cerco modi strani di fare sesso. Credo che la cosa più appagante sia fare sesso con la propria donna. E per ‘propria donna’ intendo una donna che &egrave ‘propria’ anche solo per quel breve o lungo periodo di tempo circoscritto al gioco sessuale e intimo, gratuito o a pagamento.

Ho anche più volte avuto occasione di fare sesso con due o tre donne: sono stato per qualche volta fidanzato con coppie di ragazze bisex, e quindi fare sesso o l’amore in tre era la cosa più normale e naturale che potesse capitare ‘ poi magari si univa a noi qualche loro amica, e questo mi sembrava già qualcosa che perturbasse un po’ la ‘normalità’.

Non sono un esibizionista, anche se talvolta il sesso in pubblico mi &egrave capitato di farlo, soprattutto in qualche club, dove il tutto &egrave iniziato con le danze e poi si &egrave evoluto in altro.

E neppure sono interessato a guardare le altre coppie fare sesso. Certo, se una ragazza &egrave bella mi piace vedere come si muove mentre gioca con un altro, o come manifesta il suo piacere, ma dire che tutto ciò mi ecciti sessualmente ne passa.
Sono un tipo attivo, e mi eccita sessualmente il ‘partecipare’, non il vedere. Ma &egrave così anche in altri campi. Quello sportivo per esempio: se guardo una partita a tennis lo faccio solo per apprendere qualcosa, ma mi diverto solo a giocarlo, il tennis. Sarà per questo che non guardo il calcio o la formula uno, visto che non ho mai giocato a calcio e quando guido difficilmente supero i 130 all’ora, anche con macchine sportive che possono arrivare tranquillamente al doppio.

Ma comprendo che ci siano tipi attivi e tipi passivi, senza attribuire significati positivi o negativi ai due termini. E ovviamente un’infinita gradazione di sfumature tra l’uno e l’altro dei due atteggiamenti.

Quindi, quando per la prima volta sono andato all’Erlebniswohnung di Berlino, sono entrato un po’ prevenuto, nonostante un mio amico antropologo me ne avesse parlato bene. E non solo come luogo per condurci studi. In un locale dove si fa solo ed esclusivamente gang bang un tipo ‘normale’ come me in effetti che ci andrebbe a fare?

Innanzi tutto una premessa: non aspettatevi di trovarci come donne le escort di lusso. Insomma se fossero veramente strafighe forse non sarebbero lì. Ma ragazze carine, alcune anche decisamente belle, sì. E poi anche le altre meno carine, e non più giovani, sono generalmente gentili, dolci, educate e molto disponibili. Quindi fate voi.

Il problema non sono certo le ragazze: ma gli uomini!

Beh, mi direte voi, mica pretenderai di andare in un locale gang bang ed essere l’unico uomo con una decina di ragazze. No beh… non pretendo questo, ma voi non immaginate il livello medio maschile. Ok, io posso considerarmi tra i non pochi casi di cinquantenni che hanno ancora un discreto corpo – facendo sport, vita sana e avendo sempre avuto un corpo e aspetto gradevoli – ma voi non potete immaginare la trasandatezza della maggior parte degli uomini nudi in quel posto. Non capisco come certa gente non comprenda che in alcuni luoghi occorrerebbe andare depilati, con le unghie curate e la barba rasata, magari dopo essersi curati l’obesità (basterebbe bere meno birre): ma lì questo pare essere un’accezione.

Quindi se volete inoltrarvi in questo posto, signori miei, sappiate che il problema sono gli uomini!

Certo, anche perché se in un club ‘normale’ gli uomini ve li vedete a due metri di distanza e in accappatoio, qui li avete appiccicati addosso mentre si &egrave tutti sul letto con una o più ragazze. E con i loro peli sudaticci e disgustosi, con le loro pelli oleose e di aspetto unticcio, con i loro cazzi ringrinziti dagli scroti cespugliosi, con i loro colli taurini solcati da rigoli di sudore, le loro facce maialiformi rubizze di alcool – anche se in questo locale sono vietati gli alcolici, alcuni uomini, dall’alito, si sente che ne hanno fatto copioso rifornimento fuori’ Certo non tutti sono così, ma buona parte sì!

Poi ci sono quelli che si sentono veri tori da monta: si fanno largo con aspetto macho come se sapessero scopare solo loro, agguantano la ‘femmina’ senza neppure degnarla di uno sguardo come fosse una bambola gonfiata e iniziano a sbatterla come se la velocità e la forza fossero sinonimi di virilità. E, i ‘coglioni’, nel giro di due o tre minuti vengono rantolando e grugnendo come animali – in effetti la loro sensibilità emotiva non &egrave superiore a quella degli animali. Ma almeno liberano il campo in fretta.

Ci sono poi quelli che ammirano questi ‘eiaculatori precoci da monta’ – e sono i ‘segaioli tardivi’ votati al guardonaggio – e così gli eiaculatori precoci da monta si sentono protagonisti dei loro ‘quindici secondi’ di ribalta pubblica.

Poi ci sono quelli a cui non tira, e sono la maggioranza, e quindi rimangono lì a guardare in attesa che la ragazza glielo faccia tirare con un bocchino, ma appena questa smette per indossare loro il preservativo ritorna tutto come prima e la ragazza si scoccia e li lascia lì soli a menarselo.

Per non parlare poi dei guardoni che si menano in continuazione senza neppure osare partecipare agli ‘incontri misti’ che avvengono sul letto. Chi si mena sotto gli asciugamani, come se non si notasse quello che stanno facendo, chi si mena sopra gli asciugamani, chi si imbarazza a esporsi nudo, proprio in un posto di nudisti.

Ma esistono anche uomini ‘normali’, come me. Di aspetto decente, sicuri di se stessi e quindi senza la necessità di dover esibire nulla. E questi si premurano anche di prendersi cura delle ragazze, magari guardandole in viso e chiedendo loro il nome, sorridendo e accertandosi di tanto in tanto se non si sta facendo loro qualcosa di non gradito. E con quelli si può anche fare conoscenza, parlare e divertirsi insieme con le ragazze.

Sì, perché poi, bisogna dirlo, alle ragazze lì dentro, alcune di loro, anche se &egrave il loro lavoro al sesso sono proprio appassionate. E quindi non &egrave che la vedono benissimo di fare solo pompini, giochi di mano, sveltine e via. Qualche uomo capace di ‘prendersi cura’ di loro lo apprezzano di certo. E tra questi uomini e le ragazze si può generare anche quel piacevole feeling che perdura nei momenti di pausa, fuori dalle sessioni di sesso. Inoltre esse tenderanno, nei limiti delle regole del locale, a intrattenersi nel gruppo per più tempo o concedendosi con più passione proprio con gli uomini che si sono presi cura di loro, più che non con quelli sbrigativi o con quelli che non ce la fanno – il che incrementa ancor più in questi ultimi il loro senso di non potercela fare.

Per loro c’&egrave però una figura ad hoc nel locale: la Signora Sparaseghe. Ed &egrave un’infaticabile massaggiatrice agée, simpatica, a modo e molto esperta a trattare i casi più difficili, sempre sexy con lingerie e sottoveste. E con una lunga e interminabile coda di attesa di aspiranti eiaculatori nella mano.

Ma ora devo andare, proprio all’Erlebniswohnung. Proseguirò il racconto al mio ritorno: mi sono ripromesso di approfondire questa indagine socio-antropologica prima della sua eventuale chiusura, come dichiarato dal governo tedesco in questi giorni per tutti questi locali dove non ci sarebbe il rispetto per la donna. Ma non sarebbe sufficiente, per un maggior rispetto della donna – e dell’umanità in generale – selezionare all’ingresso e non fare entrare i casi umani maschili più disperati e irrecuperabili?

Mi informerò sulla possibilità di organizzare una petizione pubblica per mostrare tale risvolto, forse ignorato dal legislatore.

Prosegue con: Erlebniswohnung, ore 12:00 Oggi &egrave Ferragosto, non ho capito se anche nella Germania cattolica &egrave festa grande come in Italia. Sta di fatto che all’Erleb non ho mai visto tanti uomini e tante ragazze.

In realtà, quando entro poco dopo mezzogiorno circa, siamo in tre o quattro uomini e altrettante ragazze. Ci salutiamo tutti con cordialità come ad una festa privata, con Mustafà, il gestore, che fa l’anfitrione e mi presenta ai sui clienti tedeschi abituali. Come straniero mi tratta quasi come un ospite di riguardo e mi prende in giro quando mi presenta agli altri, dicendo che se tutti gli italiani fossero come me sarebbe meglio se stessero a casa loro: scopano troppo e sfiancano le ragazze. E’ solo la terza volta che ci vado, ma devo riconoscere che ha l’occhio esperto al riguardo. Io ribatto che cerco di fare del mio meglio per dimostrare gratitudine per l’ospitalità, visto che anche alle ragazze poi non dispiace affatto essere affaticate in quel modo.

Anche di ragazze ne conosco molte ormai. Soprattutto con due o tre di loro si &egrave creato un certo feeling anche fuori dal ‘turno di lavoro’. Adesso, di queste, una &egrave già presente. T’ , ceca, bella ragazza devo dire, alta, bionda pelle chiara e corpo snello ma ben tornito. Quello che mi piace molto in lei &egrave lo sguardo e il sorrido dolce che ricordano quello di Moana Pozzi ventenne, di cui tutti noi da adolescenti siamo stati innamorati.
Ha appena fatto la doccia ed &egrave avvolta in un asciugamano. Così acqua e sapone, con i capelli sciolti e ancora bagnati &egrave veramente sexy. Mi vede, mi sorride dalla parte opposta del corridoio e mi viene incontro abbracciandomi. La bacio sulla fronte e sui capelli e lei si schiaccia la guancia conto il mio petto. Le chiedo se vuole fare colazione con me, ci sediamo sul divano e le preparo caff&egrave, mela tagliata a spicchi e acqua minerale. Non &egrave una ragazza molto loquace e questo dà l’impressione che sia scostante. Mentre fa colazione e io bevo un caff&egrave si abbassa un po’ l’asciugamano e mette in contatto la sua schiena nuda contro il mio petto nudo. Le piace sentire il caldo del mio corpo. E piace anche a me sentire il suo. La prendo in un abbraccio da dietro mentre le passo con la forchetta gli spicchi di mela imboccandola. Mi guarda dolce a ogni boccone e io ricambio accarezzandole la pelle fresca e setosa Trascorriamo almeno una mezz’ora così, in silenzio, scambiandoci qualche lieve bacio sul collo e sulle guance.

Nel corridoi vedo passare B’ tedesca, bella brunette, una donna dall’aspetto di ragazza. Sia di corpo, alta, magra, tonica; sia di viso, occhi vispi, nasino all’in su. Insomma una di quelle donne che quando le vedi pensi: questa a venticinque anni deve essere stata una strafiga. E adesso &egrave una donna piacente, dolce e molto sexy, nei suoi abitini mini in jersey.

Chiedo a T’ quando inizia. ‘Non so, oggi mi sento stanca, magari non lavoro neppure, vedo’. Inizia la musica: significa che qualche ragazza &egrave già entrata in camera. Lascio con un bacio sulla guancia T’ ‘See you later, honey.’ ‘Hes, have fan.’ Mi risponde con un sorriso.

In una camera c’&egrave proprio B’ , in piedi e ancora vestita, ma già circondata da quattro uomini che la toccano. Quando mi vede entrare mi sorride, mi viene incontro e ci abbracciamo stretti per qualche secondo. Chiedo scusa agli uomini per l’interruzione e mi sorridono. Sono tutti e quattro di bell’aspetto e anche gentili, mi unisco a loro e iniziamo ad accarezzare B’ lentamente e con dolcezza. Io l’abbraccio da dietro, inizio a baciarle il collo perché so che le piace e intrufolo lentamente la mano sotto il vestito sentendo sui polpastrelli la sua minimale biancherie intima.

Si china e prende in bocca il membro di un uomo tedesco biondo con cui ho fatto la sauna prima. Deve essere un grande scopatore, o presunto tale, visto che ha uno di quegli anelli che stringono la radice del membro per aiutare, così si suppone, a mantenere l’erezione. Ma a B’ non va per niente l’alito di aglio che dispensa a lei e a tutti noi, e glielo dice con gentilezza. L’uomo, imbarazzato, chiede scusa a tutti e si allontana in disparte a masturbarsi.

B’ si gira verso di me e si prende in bocca il mio pene che sentiva duro sulla riga delle natiche. I suoi due occhi vispi brillano mentre me lo lecca guardandomi. La lascio fare finché non &egrave lei a mettermi il preservativo con la bocca. Gli uomini sono diventati cinque o sei e tutti iniziano a masturbarsi. Le calo le mutandine, le alzo il vestito in vita, lei inarca la schiena mentre guarda il mio cazzo nel pieno dell’erezione. Si appoggia alla spalliera del divano, sfila il piede dalla mutandina a terra e alza una gamba di lato a spaccata mostrando la sua fighetta. ‘Gel?’ Le chiedo. ‘I don’t need gel, now” mi dice con un sorriso malizioso. Le spennello il cazzo da sotto in su lungo tutte le labbra. Lei con la saliva si bagna e si dilata le grandi labbra.

Un paio di uomini vengono di fianco a me per vedere la sua fighetta che si sta aprendo. Gliela tocco con due dita e l’aiuto a dilatarla, &egrave bella piccola e stretta, l’ho sentita più volte ormai, e già umida. Le metto il dito indice vicino al buchetto e con l’altra mano le sento i seni piccoli ma gonfi.

Si gira con uno sguardo di desiderio e lentamente arretra il bacino per sentirsi penetrata dal mio dito. Indugio qualche secondo in questo per sentire come si sta bagnando dentro, ma presto lo sostituisco con il mio membro al massimo dell’erezione. E’ come scopare un orifizio anale tanto &egrave stretta. Non mi dice neppure più di fare piano, l’ho imparato. E conquisto millimetro per millimetro la sua profondità finché non mi sento tutto catturato in lei. Ha fatto una smorfia di godimento quando con la punta le ho toccato l’utero in fondo, e con uno sbuffo ha fatto uscire l’aria che aveva trattenuto in apnea nei polmoni per il lungo minuto che &egrave durata la penetrazione.

Gli altri uomini continuano a masturbarsi, e lei adesso chinandosi inizia a stimolare il membro di uno con una mano e di un altro con la bocca. Inizio a pomparla lentamente e dolcemente in questa posizione, senza scuoterla troppo, per consentirle di dare piacere anche agli altri uomini. Nel giro di una decina di minuti, a turno, le penetreranno tutti la bocca e io continuo imperterrito con quel ritmo lento ed estenuante.

Chiedo agli uomini attorno se mi vogliono sostituite ma tutti con gentilezza mi dicono di no. Alcuni sono già venuti nelle rispettive mani. Lei in bocca non si fa venire e lo dice gentilmente prima. Alcuni tentano di mettere il preservativo ma perdono l’erezione. Io gentilmente le dico che se &egrave d’accordo, e agli uomini sta bene, continuo così. ‘Sì, ma fammi cambiare gamba’. E continuiamo ancora per un po’ in piedi.

Altri uomini sono entrati in camera e si sono sdraiati sul letto. B’ mi fa cenno di avvicinarci a loro e senza uscire dalla sua fighetta stretta la faccio inginocchiare sul letto, dove può raggiungere con le mani e la bocca il cazzo degli altri uomini.

Sono fortunato! Nessuno si sente ancora pronto per scoparsela. Allora inizio ad alternare colpi lievi e profondi a colpi più forti. Lei inizia a perdere la concentrazione sugli altri e si concentra sul suo piacere ansimando. Con un colpo di reni la stendo piatta a pancia in giù sul letto, poi mi metto a forbice, e infine spostandole la gamba destra mi ritrovo a missionaria su di lei. Si sorprende per queste lente circonvoluzioni che le faccio fare per cambiare posizioni senza interrompere la penetrazione. E la scopo un po’ da sopra facendola mugugnare. E ansimando io stesso.

Mi metto a rana, per consentirle di prendere possesso dei membri degli altri uomini attorno. Uno ha indossato il preservativo, gli sorrido, mi sorride e gli lascio il posto. La penetra anche lui dolcemente. Diventa un po’ irruento e nel giro di qualche minuto viene mentre io accarezzo dolcemente i seni di B’ Un altro uomo ha indossato il preservativo e anche lui la prende in quella posizione finendo in pochi minuti. Altri due si sono masturbati in mano. Un altro &egrave venuto nel preservativo con un pompino. Ne rimangono altri due che non riescono a mantenere l’erezione e mi fanno cenno che posso continuare io. Rimangono sul letto vicino a noi ad accarezzarla mentre io lo penetro ancora, prima in bocca senza preservativo, poi nella figa con il preservativo.

Mi accascio su di lei a missionaria e inizio a baciarle il collo e le guance. Lei mi abbraccia stretto. Ormai la sua ora sta per scadere. Ma pensa forse che gli altri otto o dieci uomini che si sono succeduti non necessitino più delle sue attenzioni e si dedica solo a me. Allora mi faccio stringere con gambe e braccia a missionaria, portandomi una gamba sulla mia spalla e mettendole un braccio sotto la testa per permetterci di baciarci collo e guance. Con l’altra mano le apro bene i glutei per consentire agli uomini presenti sui divani attorno di vedere la penetrazione.

Sono minuti molto intensi dove io le sussurro parole dolci, lei mi chiede tra i mugugni di continuare a scoparla dandomi il ritmo con la mano sui miei glutei. Le chiedo se vuole venire con me. ‘Non ora, al mio ultimo turno, altrimenti non riesco più a lavorare.’ Mi dirà con un sguardo appassionato. ‘Promettimi che lo farai con me, come l’altro giorno.’ le dico affettuosamente.

Continuiamo così fino quando una sua collega viene a prendere il suo posto. ‘Time is finished’. Dirà con gentilezza e con un sorriso la ricciolina minuta che si mette dall’altra parte del letto con due uomini. Ma B’ non dà segni di volere smettere subito. Con un sorriso mi dice ‘Take your time’ e mi strige forte con braccia e gambe mentre continuo al ritmo che lei mi dà con il suo bacino inarcato e la sua figa che ritmicamente mi munge il cazzo fino all’ orgasmo.

Mi svuoto con un urlo soffocato che si affievolisce via via per tutto il tempo delle mie lunghe contrazioni. Ci alziamo madidi di sudore, l’abbraccio forte per ringraziarla e ci dirigiamo verso la doccia dove entriamo assieme e ci laviamo vicendevolmente.

Prosegue con: Erlebniswohnung, ore 14:00
Ormai gli uomini sono aumentati. La competizione sarà spietata oggi, temo.

Faccio il giro delle camere. La ricciolina rossa, F’, tedesca, che ha sostituito B’ si sta dando da fare con cinque o sei uomini attorno. Nell’altra camera riconosco E’, tedesca anche lei, con altrettanti uomini sul letto e qualcuno sul divano che si masturba. E’ una ragazza un po’ in carne appassionata in deep throat, anale e talvolta quando si sente in forma anche doppia penetrazione, quindi dà spettacolo. Ma io preferisco ragazze più snelle, anche se la volta scorsa sono stato bene con lei.

Decido di riposarmi un po’ sul divano del soggiorno. C’&egrave una partita, non so di cosa, e mi annoia. Prendo il tablet e mi avvicino a T’ che si &egrave addormentata sul divano. Senza svegliarla le alzo il busto e mi siedo sotto di lei. Apre a malapena un occhio, mi riconosce e mi abbraccia posando la guancia tra le mie cosce. Lei dorme. Io leggo, tenendole in mano un seno nudo sotto l’asciugamano.
La posizione &egrave ottima: con un occhio leggo, con l’altro vedo l’andirivieni in corridoio delle ragazze presenti e sento il corpo tiepido di T’, che però distrae la mia mente dalla lettura.

Ci sono tre ragazze nuove che non ho visto prima. Una biondina giovane, direi che non ha ancora vent’anni, pelle chiara e capelli rossi, occhi celeste. Alta quasi un metro e settanta dal fisico snello. Non la voglio perdere di vista. Scoprirò da lì a poco che &egrave molto amica di T’ e quando si sveglia infatti me la presenta. Vedere come sono in confidenza con T’ mi mette in buona luce con lei. M’ anche lei ceca, si dimostrerà infatti subito affabile e gentile con me. In effetti sa di essere bella e non con tutti &egrave cordiale, anzi.

Ritorno a fare il giro di perlustrazione. Rivedo C’, ungherese, una biondona che avevo intercettato la volta passata, ma non ero riuscito a scoparmi per mancanza di energie sessuali dopo un’infinità di orgasmi avuti, ripromettendomi di non lasciarmela sfuggire una delle prossime volte. E infatti ora la seguo in camera.

Ma non &egrave una camera questa: &egrave il girone della lussuria!
Sul letto doppio c’&egrave già in azione una bella ragazza bionda che avevo scorto prima mentre stavo aggrappato al seno di T’. Alta e snella con un vestito nero scollato sulla schiena e corto da mettere in evidenza le gambe lunghe. Qualcuno mi dirà poi che &egrave una pornostar tedesca abbastanza nota, ma io non seguendo il porno non posso confermare quanto sia nota.

Comunque bella &egrave bella. Se dovessi valutarla come ‘bellezza oggettiva’ direi che il rapporto altezza/snellezza &egrave perfetto. Il collo lungo le fa risaltare una testa piccola, un po’ ‘manierista’. Ma come bellezza oggettiva direi che ha il culo sproporzionato, eccessivamente pronunciato in larghezza rispetto al corpo: ma proprio questo le conferisce un aspetto maledettamente sexy e arrapante. L’ho notato prima, quando vagava nel corridoio con il vestito nero e ancheggiava abbastanza elegantemente sui tacchi delle decolté. E lo noto adesso, che sta in ginocchio sul letto, con almeno dieci uomini attorno, tutti intenti a masturbarsi e lei impegnata ad aiutarli a turno, con le sue mani e la sua bocca.

Non dovete immaginarvi la pornostar volgare e un po’ trash. A’ &egrave una ragazza bella che si dimostrerà anche raffinata, colta e molto dolce. Mi unisco al gruppo, mentre sull’altra parte del letto c’&egrave C’ con altrettanti uomini. Da come si muove e come si agita sembra più pornostar C’ di A’.

Avete capito bene, quando mi unisco al gruppo sul letto c’&egrave una calca di quasi una ventina di uomini con due donne: due belle donne. Gli uomini sono un po’ di tutti i tipi, e tutti si stanno masturbano, chi più chi meno energicamente per cercare di avere un’erezione sufficiente a scopare. In realtà C’ lo sta già prendendo a pecorina mentre spompina, alternandoli, due avventori.

A’ si dà anche lei da fare. Mi metto anch’io in ginocchio vicino a lei e inizio ad accarezzarle il corpo, le lunghe gambe, i seni piccoli e sodi, questo culo ‘manierista’ che risalta bianco nella penombra della camera. Metto il gel sulle mie dita e mi intrufolo tra le sue cosce percependo quanto piccole siano le labbra della sua fichetta. L’accarezzo da fuori ma non faccio tentativi di penetrarla con le dita. Lo farà lei arretrando un po’ il bacino, ma non più di una falange del mio medio. Capisco che un po’ lo accetta ma non tutto. E allora continuo a sentirla da fuori. Il mio cazzo raggiunge l’erezione senza neppure essere toccato. E ormai le sfiora la guancia.

Con gentilezza, sorridendo agli altri uomini, conquisto le mie posizioni. E’ una lotta alla sopravvivenza della specie.
Mi guardo attorno e vedo che tutti cercano di farselo venire duro ma non ancora sufficiente per la penetrazione, alcuni si mettono il preservativo e il lavoro fatto dalla solerte A’ si sfuma in un secondo. In effetti sono già quasi le tre e gli eiaculatori compulsivi saranno già venuti due o tre volte con sveltine e pugnette.
Io invece ho capito che in posti così bisogna correre la maratona, non i centro metri piani.

E così A’ si appassiona subito alla mia erezione e se la prende in bocca tutta. Nel pompino &egrave veramente fantastica, quasi come Y’ un’altra ragazza tedesca del club. E già dai primi venti secondi decido che il mio prossimo orgasmo sarà con la sua bocca. Ma adesso la lascio godere un po’ con la mia erezione. E visto che non deve faticare tanto per tenersela si prodiga lungamente, nei tempi accettabili di un posto così ovviamente. Ma A’ non &egrave una che fa il giro di un minuto e via a cinque o sei membri contemporaneamente. Si capisce che il pompino piace anche a lei. Si capisce che vuole il cazzo vivo pulsare nella bocca; l’asta inarcuata da percorrere con la lingua piatta; il glande gonfio e lucido su cui poggiare l’interno delle labbra messe a boccuccia di rosa.

Quello che mi piace in lei, e che mi eccita fin quasi a portarmi all’orgasmo, &egrave che fa tutto in una situazione così trash e truce, se ci pensiamo bene, con una eleganza e una raffinatezza inaspettata e inimmaginabile. Adesso capisco perché molti stanno solo a guardare ancora estasiati con il cazzo moscio: perché in effetti, la nostra A’, ha già fatto strage di spermatozoi riempiendo il cestino di fazzoletti di carta e mezzo flacone di colluttorio per gli sciacqui.
Nel corso del suo pompino di almeno dieci minuti devo bloccarmi l’orgasmo almeno un paio di volte, finché lei, desistendo, non si prende un preservativo e me lo infila senza mani. In realtà, nel bel mentre, un uomo che stava trafficando da un po’ col suo membro dietro di lei riesce finalmente (per lui) a penetrarla a pecorina. Al che lei mi sfila il preservativo e si riprende in bocca il cazzo nudo senza mani, impalando il suo musino dolce sulla mia verga inarcuata come a farle da sostegno.

L’uomo dietro di lei &egrave uno di quelli che ho definito ‘eiaculatori precoci da monta’: grande baccano e poca dedizione. Ma quei tre o quattro minuti di scuotimenti sono serviti anche a me perché A’ fosse sospinta il più possibile nella mia direzione, costringendola a prendersi la mia erezione più a fondo che poteva, pur non essendo la nostra diva fisiologicamente predisposta al deep throat. Finita la baraonda dietro di lei, mi rinfila un preservativo di bocca senza mani. Mi sorride, ricambio dandole un bacio sulla guancia e si rigira mostrandomi questo culo maledettamente ben sproporzionato sul suo corpo esile.

E’ la prima volta che comprendo gli eiaculatori precoci. Tenersi tra le mani un culo così dannatamente sexy, con lei che abbassa la testa, appoggia la guancia sul materasso e da sotto in su ti guarda negli occhi mentre aspetta di sentirsi invasa, &egrave troppo. Se non sono venuto nel preservativo a metà della penetrazione lo devo solo ai miei muscoli allenati che hanno stretto la radice del pene frustrando le velleità dei miei abbondanti spermatozoi pronti a invadere la fichetta inerme della povera A’

Rispondo al suo sguardo dritto nei miei occhi e tra noi sento che passa un’energia indescrivibile, ma a me piuttosto nota. La ragazza si sarà dedicata al porno ma la sua formazione &egrave quella di attrice di teatro. E me lo ha confermato in seguito. Scuola di Grotowsky. E guardandoci così negli occhi ci isoliamo totalmente dalla moltitudine dei segaioli a pochi centimetri da noi. Solo io e lei siamo sul letto, ora. Io, lei e questo culo meraviglioso che impasto a due mani. E profondamente, fino a fare arrivare le vibrazioni dei suoi glutei scossi fin dentro alla vagina, dando al pene gonfio sensazioni straordinariamente appaganti esaltate dalle sue energiche contrazioni.

Non chiedetemi quanto siamo andati avanti così, ma tornato alla realtà le mie ginocchia bruciavano per la prolungata pressione contro il materasso. Mi giro attorno e vedo una marea di uomini che si godono lo spettacolo. Lei alza il busto, dice qualcosa in tedesco che non capisco e poi rivolto a me con un sorriso: ‘Change please’. ‘Finito il gioco cazzo!’ Penso tra me e me. Esco con sofferenza dalla sua fichetta così stretta tanto da sfilarmi quasi il preservativo. Faccio per toglierlo del tutto ma lei mi aiuta invece a calzarlo meglio. ‘Take me in normal style’. Mi fa, senza andare per il sottile. E si gira a pancia in su e a gambe aperte in spaccata. Finalmente vedo questa sua meravigliosa topolina che spunta con il doppio promontorio delle labbra da un pancino piatto e bianco. La pelle &egrave quasi trasparente lì, e il rosa delle mucose appare dalle pieghe labiali sottili ma gonfie di sangue. Il clitoride &egrave un bottoncino che emerge come un grilletto, ritto ritto e rosso di sfregamenti.
Prima di penetrarla mi abbasso e non riesco a resistere alla tentazione di prendermelo in bocca e dargli un bacio furtivo. E’ inaspettato, in un posto del genere non si fa di solito, e la sorpresa genera ancora più eccitazione ad entrambi. La riempio nella posizione a rana, lasciando godere dello spettacolo della penetrazione lenta anche gli altri uomini. (Ragazzi, mica me la posso scopare per mezz’ora o più senza dare un minimo di spettacolo. Poi gli altri che vorrebbero essere al mio posto si incazzano, almeno cerco di guadagnarmi la complicità dei guardoni. I miei preferiti in questo locale.)

La posiziona a rana l’ho scelta anche per consentire agli altri uomini di avvicinare i loro membri alla sua bocca affinché potesse soddisfarli. E infatti alcuni me ne saranno grati, sorridendomi come ringraziamento. Durante la lunga e lenta penetrazione, con il cazzo che entra ed esce in tutta la sua lunghezza, lei riesce a procurare l’orgasmo con la bocca a tre uomini. E io da perfetto assistente le porgo gentilmente tovaglioli e colluttorio.
Tutti quanti ridiamo per questa buffa situazione che si &egrave creata. Ma il riso dura poco. Finché lei, guardandomi ancora dritto negli occhi, mi coinvolge nella stessa situazione di forte intimità di prima, che esclude tutti gli altri da noi.
Adesso mi mette tutte e due le braccia attorno al collo e mi trascina in una vera missionaria dove lei si raggomitola a gambe dilatate e a bacino riverso. Sento dentro di me che vuole avere un orgasmo e l’assecondo nei suoi ritmi ora lenti ora veloci, alternando penetrazioni profonde, senza quasi muovermi, a escursioni totali di tutta l’asta del pene. I suoi mugolii diventano sempre più urla strazianti e io la incito godendomi l’espressione deformata del suo viso. ‘Yeees, yeees. Feel good baby, you are amazing, you are so beautiful. Give me your orgasm, yeees like that.’

Tutti gli uomini più vicini vogliono contribuire a darle piacere e l’accarezzano dolcemente: chi sui capelli, chi sui seni, chi sulla pancia, chi le mette il palmo piatto sul suo clitoride in segno di protezione. Io istintivamente mi giro un po’ di lato per agevolare tutto questo. Sento che anche il mio orgasmo sta per arrivare, ma lo trattengo, le voglio finire in bocca. Il ricordo del suo pompino mi dà la forza di aspettare: i miei spermatozoi devono ancora attendere prima di immolarsi in un goldone.

Ormai A’ strilla come una disperata. Con la coda dell’occhio vedo che la stanza si &egrave riempita tutta. Altri uomini si affacciano alla porta attratti dalle urla, sue di piacere e mie di incitamento. Il suo orgasmo non arriva e io temo di esploderle nella fica prima di riuscire a soddisfarla.

Cazzo! un attimo di distrazione procurato dalla mano di un uomo che ha inavvertitamente toccato il mio membro nel momento di massima estrazione e sento alla radice del pene un fiotto di sperma che sta per partire. Lancio un ‘noooooooooooo’, che credo abbiano sentito fino fuori, seguito immediatamente da un suo ‘yaaaaaaaaaaaaa’ altrettanto forte. Al contempo il riflesso involontario dei miei muscoli bloccano l’eiaculazione e mi parte un orgasmo muto che mi scuote tutto il corpo all’unisono col suo.

Incollati dal sudore, riversi uno sull’altro, dopo qualche minuto torniamo alla realtà. Ci guardiamo negli occhi e ridiamo felici per sfogare la tensione. Ci riabbracciamo riappiccicandoci con i nostri sudori. Con la carta l’asciugo un po’. Le sussurro che, a malincuore, devo lasciare il posto ad altri uomini. Ma se continua, tra poco ritorno: vorrei darle il mio sperma in bocca. ‘Ok’ Mi fa. ‘I’m here.’.

Prosegue con: Erlebniswohnung, ore 17:00
Il tempo di farmi una doccia veloce e sono già sullo stesso letto di prima, ma stavolta sul lato di C’ Dopotutto non c’&egrave come bloccarsi gli orgasmi per avere sempre desiderio.
Voglio sentire la bocca di C’ adesso. E con tutto il casino che io e A’ abbiamo fatto, la maggior parte degli uomini si &egrave spostata proprio verso A’
Dei quattro avventori interessati a C’ due, dai loro membri sgonfi e dai loro sorrisi distesi, sembra siano già stati soddisfatti. Gli altri due sono più interessati a contendersi la bocca. Allora indosso il preservativo e prendo possesso della figa di C’, che ben mi espone inarcando la schiena. Me la scoperò una decina di minuti, finché i due avventori non le saranno venuti uno in bocca e uno in faccia. Mi metto disteso contro la spalliera del letto a pancia in su, strategicamente spostato verso A’, avendo bene in chiaro i miei obiettivi di passare presto da lei.

C’ inizia a farmi un pompino e capisco subito che oggi la competizione tra chi &egrave la più brava a fare i bocchini &egrave molto forte. La mia asta &egrave ancora bella dura nonostante quasi un’ora di continue erezioni. E lei fa tutto ciò che vuole senza mani, compreso affondi in deep throat lenti, pur tuttavia non riuscendo a tenerselo nell’esofago che per frazioni di secondo. Ma lo fa in continuazione, singultando, sbavando e lacrimando. Insomma. un’altra a cui il cazzo duro e ben sviluppato piace veramente: ecco perché si trova lì.
Tengo d’occhio l’orologio alla parete e la mia elegante pornostar, e quando mancano dieci minuti allo scadere del tempo per il cambio di ragazze dico a C’ che alla prossima sua sessione mi trova lì pronto per venirle in bocca. La ringrazio e lascio la sua vorace bocca ad altri ignari spermatozoi.

A’ mi vede libero, e si dirige subito verso di me. E’ in ginocchio con uno che la sta penetrando da dietro. Mi sembra un tipo a posto, che la prende lentamente quindi non la scuoterà troppo mentre mi farà il pompino. Chiudo gli occhi e divento inerme tra le sue morbide e scivolose mucose.
Ogni tanto li apro solo per accertarmi che il suo musino dolce e i suoi occhi azzurri siano puntati sul mio viso. Le poso dolcemente le mani sui sottili capelli biondi e fino alla fine del tempo che ha disposizione mi faccio portare in estasi. Mi sembra di lievitare a mezz’aria tanto il mio corpo si sente leggero e soave. E lei infaticabilmente si prodiga con una dolcezza infinita.
Sembra che mi legga nel pensiero quando cambia ritmo, quando alterna leccate a suzioni, quando fa scorrere la mano lungo l’asta lubrificata di saliva e quando invece non usa affatto le mani, quando lo lavora di punta e quando si fa battere il glande nudo contro le tonsille.

Il mio orgasmo inizia con un sussurrato infinito ritornello: ‘I love you, I love you, I love you, I love you, I love you” Sento che i fiotti caldi fuoriescono ritmicamente pulsando. Mi paiono infiniti e lei li accoglie tutti, senza fare cenno di fermarsi nella suzione. Insomma lo sperma lo vuole tutto e se lo succhia dalla punta come da una cannuccia.
Ho il sospetto che qualche sorso lo abbia deglutito perché alla fine, mentre continua a slinguazzare sul taglietto del glande come ad aspettare proprio gli ultimi spermini rimasti dentro, dalla bocca semiaperta non esce goccia. Non si stacca dal mio membro finché la dimensione si &egrave ridotta a un terzo. E poi se lo prende tutto in bocca, impastandoselo con lo sperma rimasto e così se lo tiene inerme cullandoselo a lungo con una guancia appoggiata alla mia coscia.

Dopo qualche minuto si rialza anche perché sta avvenendo il cambio di guardia. Mi passa un tovagliolo con un sorriso pieno di soddisfazione nel vedere come &egrave riuscita a sfinirmi. Prende anche lei un tovagliolo, ma &egrave proprio riluttante a sputarci dentro quel poco che le &egrave rimato in bocca. E prima di farlo, a bocca chiusa, si fa passare la lingua sui denti come un sommelier farebbe centellinando un Ch’teau Margaux del 2009.
Il solo ricordo ancora mi stordisce.

Prosegue con: Erlebniswohnung, ore 18:00

Erlebniswohnung, ore 18:00

Barcollando in uno stato di estasi che perdurerà un po’, dopo il pompino della mia colta pornostar allieva di Grotowsky e Pina Bausch, mi dirigo alla doccia per lavarmi, anche se dopo le leccate di A’ sono completamente pulito.
Entro in sauna e lì faccio infinite sessioni di addominali per non far scendere la pressione del sangue: la pressione bassa non agevola erezioni lunghe e sostenute. Entra anche M’ che mi sorride e si sdraia accanto a me. Cerco di parlare un po’ ma conosce poco l’inglese e la conversazione finisce a breve. Ma in compenso ci guardiamo negli occhi a lungo, sorridendoci.

Tende una mano e l’appoggia al mio petto. Io faccio lo stesso, sul pancino e sul seno. Coppe meravigliosamente regolari e sode. Capezzoli piccoli e morbidi. Poi vago per tutto il corpo, sulla sottile pelle che mi lascia percepire una muscolatura tonica. Non mi stupirei se fosse una ballerina. Penso che con lei potrò stabilire lo stesso feeling che ho con l’amica. Fantastiche le ragazze in questo posto! E guardate che non sono mica obbligate a essere dolci e disponibili fuori dalle loro sessioni di lavoro. Eppure lo fanno, credo perché piaccia stramaledettamente anche a loro.

Nel corridoi incrocio B’ e ci abbracciamo stretti. La soppeso alzandola da terra e lei si aggrappa con le gambe nude alla mia vita. La dondolo al ritmo della musica che esce dalle camere e le chiedo se le piace ballare, se vuole venire a ballare con me fuori dal club. ‘You are a little weird, but a nice gay.’ mi fa sorridendomi. ‘You don’t want dance with me, you only want to fuck me.’ In effetti con le sue gambe aperte attorno alla mia vita, B’, senza mutandine sotto il vestitino mini, mi fa inavvertitamente percepire sulla pancia la sua fighetta aperta, procurandomi quello strano effetto anche se sono appena venuto. La deposito dolcemente a terra e la bacio lievemente sulle labbra, ricambiato.
Mangio qualcosa nel soggiorno. Il cibo &egrave sempre buono e abbondante, rifornito in continuazione. Certo non &egrave il ristorante del Grand Hotel, ma, d’altronde, neanche i prezzi.

E’ arrivata anche Y’ bene! Un altro orgasmo con pompino non me lo toglie nessuno stasera!
Incontro Mustafa che si &egrave messo anche lui nella tenuta da relax con asciugamano attorno alla vita. (Beh, &egrave comprensibile, c’&egrave Y’, la sua preferita). Mi mostra un pugno come se volesse colpirmi ‘You fuck to much. You can’t stay with the girls so much time. This is a social club! Next time you have to pay me two hundred.’ (Ossia il doppio del prezzo d’ingresso). Io gli simulo una mossa difensiva di karate dicendogli che &egrave colpa sua, che riempie il locale di ragazze troppo belle e godibili. E soprattutto anche le ragazze devono divertirsi e non solo farsi fare sveltine e fare bocchini.
Mi propongo di essere assunto come intrattenitore delle ragazze, nei loro momenti di pausa. Ci diamo il cinque ma non l’ho convinto. ‘Ten client like you, and I have to close the club.’ Mormora andando via sconsolato.

Ritorno nelle camere. Una critica che si deve fare a questo locale &egrave che non hai alternative tra stare in camera a fare sesso o a guardare altri fare sesso. Io a guardare proprio mi annoio. Sì, posso guardare per un momento come si inarca una ragazza mentre viene presa da un uomo, o come si dimena mentre gode, ma solo per capire se &egrave brava a fare sesso e per approfittarne i seguito delle sue abilità. Dire che tutto ciò sia per me intrattenimento, o addirittura motivo di eccitazione’ Invece pare che l’assistere a scene di sesso live sia una delle attrattive del locale, più del partecipare. E in effetti di pubblico ce né sempre tanto.

In una camera c’&egrave bolgia. Si intuisce dagli smanettamenti che c’&egrave una scena particolarmente calda. Mi faccio largo per curiosità. Cazzo! mi &egrave sfuggita T’, ecco perché c’&egrave tanta gente. T… &egrave una ragazza che piace e quindi tutti cercano di farsela non appena entra in camera. Le stavo facendo un massaggio sul divano in soggiorno, l’ho lasciata sola ed ecco ora cosa mi combina: si sta già facendo impalare senza ritegno da un fustacchione (un tedesco anche simpatico, che ho conosciuto prima al bar). Cazzo! provo quasi invidia nel vedere come lui se la sta scopando bene e a lungo. E gelosia nel vedere come lei goda nella situazione. Allora non sono solo io quello che scopa a lungo con le ragazze qui dentro. Perché Mustafa si lamenta solo con me allora?

Mi faccio largo e mi unisco al gruppo che assiste alle performance della coppia. T’ mi vede e mi fa cenno di avvicinarsi. Mi strappa l’asciugamano, lo fa volare via e prende in mano il mio cazzo ancora molle. Al contempo il mio rivale tedesco la impala da dietro. Molto lentamente, accarezzandole bene il corpo, distendendosi per farle sentire la pelle del suo petto contro quella della sua schiena. E’ una delle poche scopate non sveltina che vedo lì dentro dopo ben tre giorni di frequentazioni!
Da come T’ si muove e dalle espressioni del volto, che ho imparato a conoscere bene durante le passionali sessioni avute con lei, si capisce che le sta piacendo molto come viene posseduta, e lui &egrave decisamente bravo nel farla godere. So anche che a lei piace che nell’amplesso un altro uomo la prenda tra le braccia come a farle capire che non &egrave sola con l’uomo attivo, che c’&egrave qualcun altro che si prende cura di lei. E così faccio. L’abbraccio con calore, le bacio il viso, i capelli, il collo come quando stiamo sul divano a rilassarci assieme. ‘Hi honey, I’m here, love you” le sussurro.
Queste intimità me lo fanno diventare duro, assieme alla stretta della sua presa sul mio cazzo. In realtà non mi sta menando il cazzo per eccitarmi. E neppure quando me lo prende in bocca non lo fa per farmi un pompino. Si sta solo aggrappando saldamente a me per non sentirsi sola con il piacere procuratole dall’altro.

Questo gioco dura un bel po’ e lei manda mugugni e urla che ormai conosco benissimo. Ma non sono ancora quelli dell’orgasmo, le manca ancora tempo, e non &egrave la posizione giusta per lei, questa. Ecco che infatti adesso si stacca dall’uomo e si mette a pancia in su. Io mi metto dietro perché so che a lei piace appoggiare la testa tra le cosce di un uomo mentre viene presa a missionaria da un altro.
Ma non &egrave da lui che vuole farsi prendere adesso. Si rigira volgendo le gambe aperte a me e appoggia la testa tra le cosce di lui che si &egrave messo prontamente in posizione. Io e lui ci guardiamo e ci sorridiamo con intesa: beh, tutti e due la conosciamo bene la nostra bambolina, e forse lui più di me, visto che per me &egrave solo la terza volta che la vedo.

Allungo la mano, prendo un preservativo e lentamente me lo calzo. Lui le passa una carezza umida di gel sulla fighetta dischiusa e le massaggia da fuori le grandi labbra. Sono pronto. Il mio cazzo &egrave turgido e gonfio. La mia asta &egrave incurvata in su, ma non voglio prenderla subito. Lentissimamente e inesorabilmente glielo spennello in su e in giù, in giù e in su mentre il mio rivale le tiene le labbra dilatate con due mani.

Lei guarda lui con bramosia, poi il mio cazzo, poi ancora lui. Io guardo le espressioni che assume il suo volto nell’andare dal mio cazzo che le rovista le labbra al viso di lui. Il mio glande le schiaccia il clitoride a destra e a sinistra. La mia asta misura il taglio della sua fichetta piccola. Adesso glielo appoggio anche da sotto tra il buchetto e l’ano e glielo spingo li. Poi ancora risalgo lentamente e il mio glande si intrufola fermandosi nella parte più scivolosa della fica, dove inizia la cavità della vagina. E’ una parte che ho toccato tante volte ed &egrave sempre bella lucida di succo, già dopo la prima penetrazione.

Mi inarco come a preparami a una forte spinta. Lei corruga già le sopracciglia perché si aspetta quel momento che le farà trattenere il respiro. Ma ho fatto una finta. In realtà la mia spinta serve per farglielo ancora scivolare separandole le piccole e le grandi labbra con tutta l’asta messa di piatto. Poi mi accascio su di lei, schiacciando col mio ventre il mio cazzo sul suo clitoride. Voglio occultare con il mio corpo la penetrazione alla vista degli altri, per mantenerla un fatto intimo tra noi. Le prendo tutte e due le mani tra le mie e gliele stringo forte, allargandole le braccia per bloccarla in un bondage.
Faccio scivolare in giù il mio bacino mentre lei si inarca per portarsi nella posizione giusta. Lentissimamente, scendo finché percepisco sul glande che sono arrivato proprio lì. E solo adesso inverto il movimento e spingo. Lei si inarca ancora di più e io spingo ancora. I nostri occhi si inchiodano gli uni negli altri e lentamente, inesorabilmente, spingo. Il suo viso si contrae in una morsa di piacere e sofferenza assieme, la sua bocca rilascia un lamento straziante che aumenterà di volume fino quando il mio cazzo non la porta a sentire quel fastidio del glande che spinge contro l’utero e che le strappa un ahhh di piacevole blanda sofferenza.
Le si inumidiscono gli occhi dall’emozione e io mi affretto a metterle la mano attorno alla testa per portarmela vicino al viso ‘Don’t cry baby, don’t cry baby” Le sussurro ‘Feel good with me, please.’ E inizio a darle bacetti sul viso, sul collo, a titillarle dolcemente i capezzoli con la lingua.

Anche il mio rivale si prodiga in affettuosità, e sento che quando io sono sul seno lui le bacia il collo da dietro, e lei con lui sarà riconoscente donandogli sguardi pieni di passione. Io guardo lui e gli chiedo se vuole fare cambio.
E’ subito chiaro a tutte e due che la posta in gioco non &egrave chi se la scopa di più, ma chi la porterà all’orgasmo. ‘You, can finish.’ Mi dice. E io gli sarò riconoscente con la prossima che incontreremo assieme. Sento che io e il mio rivale potremmo possederla così alternandoci per le prossime ore, ma rischieremmo veramente il linciaggio da parte di tutti, con Mustafa a dirigere le operazioni contribuendo a infierire su di noi con le azioni più feroci.

Inizio allora a darle delle spinte dolci ma profonde contrastando il suo bacino con la mano che le branca saldamente il gluteo. So che in meno di dieci minuti la porterò inesorabilmente all’orgasmo, come inesorabilmente e all’unisono potrei portare me all’orgasmo, se non avessi deciso prima di dedicarmi fino alla fine della serata al gang bang vero e proprio.
Rimane distesa per qualche secondo ma gli altri uomini le sono subito addosso per rifare l’esperienza che ho fatto io. Qualcuno si farà fare solo un bocchino (con preservativo, lei non lo prende mai in bocca senza) tre o quattro la scoperanno con una sveltina. Io sono lì ad accarezzarla e baciarla mente gli altri se ne impossessano.
Dopo circa venti minuti di giochi con gli altri apre di nuovo le gambe davanti a me e con lo sguardo mi sollecita a prenderla ancora. Mi infilo il preservativo e stavolta la penetro velocemente con un colpo secco. Manda uno sbuffo d’aria e io istintivamente mi schiaccio su di lei. Gira il viso e mi ficca la lingua in bocca. Non riesco a evitarla, ma realizzo che ha fatto solo pompini con preservativo, quindi continuo a limonarla duramente soffocandole i mugugni. Continuo così per un bel po’ fregandomene degli altri.
Dopotutto in un gang bang &egrave la donna protagonista dei giochi e se lei ha deciso che io debba scoparla più degli altri, mi adeguo.

Il suo orgasmo arriva accompagnato da mugugni quasi di sofferenza. Io non mi stacco dalla sua bocca. Si stacca lei quando sono finite le contrazioni del suo corpo.
Mi sussurra all’orecchio ‘Lick my pussy, right now’. Rimango un po’ sorpreso perché &egrave isterica su questo. L’altra mattina ha mandato via un uomo che ha osato sfiorare la sua pussy con la mano, e adesso mi chiede di leccargliela. Penso sempre che i cazzi che ha preso da quando siamo sul letto avevano il preservativo e quindi scivolo in giù. Mi guardo in penombra questa pussyna meravigliosamente piccola e stretta e con la lingua mi faccio strada.
Con una mano raggiunge la mia di mano, me la strige stretta da farmi male. Poi me la conduce da dietro sotto le cosce e me la porta proprio lì, perché la possa penetrare con un dito. Tutto &egrave vischioso e lucido dentro, e fiotti incontenibili di sangue alimentano sempre più la mia erezione. Vago delicatamente con indice e medio inseriti e dagli ansimi capisco che un punto le procura più piacere di altri. Insisto lì, scopandomela a due dita, con la lingua in fibrillazione sul suo clitoride e la testa bloccata contro dalla sua stretta a due mani. Devo continuare in quella posizione scomoda per almeno dieci minuti prima che mi scoppi in un orgasmo che mi bagnerà labbra e mento.

Diminuisco la velocità delle dita e della lingua e adesso il clitoride me lo tengo in bocca solo come gesto di protezione. Ma lei non mi lascia la testa.
Finite le contrazioni ricomincia a inarcarsi ritmicamente il bacino sfregandosi il clitoride sul mio mento scivoloso dei suoi succhi. Con una mossa brusca delle sue mani, quasi a volermi schiacciare ancor più contro di lei capisco che devo ricominciare a leccarla, e a scoparla velocemente con le dita. Stavolta impiega un po’ di più a venire e io sono anchilosato.

Lei ha goduto e io ho faticato con grande appagamento. Ci alziamo. Non faccio in tempo a mettermi in ginocchio che mi si avventa contro. Mi rificca la lingua in bocca e mi dice ‘I whant your sperm’. E parte a ciucciarmi con avidità.
Sono troppo eccitato, anche per la sorpresa (fa sempre pompini con preservativo). Non ho voglia di durare a lungo, sono troppo preso, e in cinque minuti le esplodo in bocca: un’eruzione abbondante di cui, alla fine, ne rimarrà poca traccia nella sua bocca, e la poca che ne rimane me la spinge nella mia di bocca con un bacio profondo facendomela ingoiare.

Si accascia distesa a pancia in giù e mi chiede di massaggiarla. Non oso guardare in viso gli altri uomini, che aspettano ormai da più di un’ora per impossessarsene. Ma lei incurante si fa massaggiare. Il massaggio ci eccita ancora tutti e due. Lei gira la testa, vede la mia erezione e mi chiede di continuare a massaggiarla con una mano e masturbarmi con l’altra. Vuole il mio sperma sui glutei. E poi se lo spalma tutto addosso come volesse farlo assorbire alla pelle.
Vedo con la coda dell’occhio gli altri uomini, tanti, che fanno quello che ho fatto io, ma non osano venirle sul corpo e si accontentano di lordare il lenzuolo del letto. Andiamo a farci una doccia.
E io mi devo ancora preparare per la vera gang bang.

Prosegue con: Erlebniswohnung, ore 20:00
Da adesso in poi non so più con chi, con che cosa, ma neanche perché. Quindi descrivo ricordi e sensazioni random. Frammenti di emozioni che compaiono e si dissolvono nei miei pensieri senza potersi fissare stabilmente. E senza riuscire, spesso, a collegarle veramente e a un corpo, a un volto, a un’azione fatta. Quindi non vi assicuro la giusta cronologia, forse le ragazze sì. Questo sì.

Intravedo in una camera l’altra pornostar della serata, ma &egrave troppo ‘porno’ per me; almeno in questo momento, dopo l’appassionata e amorevole sessione con T’ ‘Magari più tardi’ Mi dico.
In corridoio vengo gentilmente fermato da un uomo dal fare deciso, che tiene abbracciato in vita in modo possessivo un ragazza nuova, almeno per me. Una tedesca alta e longilinea, bel corpo, viso interessante anche se non bello. Con occhi vispi, sorriso aperto e lunghi capelli che le arrivano fino metà schiena. Piuttosto sexy nell’insieme. Mi chiedono se voglio unirmi a loro sul letto. ‘Perché no?’ Penso io.

Siamo in quattro riuniti lì, oltre a lui. Gli altri tre non li conosco personalmente, ma li riconosco come tra i più attivi scopatori della giornata con cui mi sono talvolta trovato, sempre con garbo, in competizione per l’arrembaggio a qualche ragazza. Insomma il nostro amico sembra aver fatto un giro di perlustrazione per scegliere bene i suoi compari di sconcezze con la tipa.
La mettiamo subito a pecorina al bordo del letto senza tanti complimenti, seguendo un po’ le indicazioni del nostro amico che acquisisce la leadership del gruppo: d’altronde l’idea l’ha avuta lui.

Lei si china con eleganza lasciandosi scivolare sulla testa la lunga chioma di capelli come a nascondersi il più possibile. Il nostro amico a quella vista sembra caricarsi come un toro che ha annusato le sue vacche. Estrae da sotto l’asciugamano un cazzo considerevole ma non eccessivo e dando delle sonore sculacciate alla ragazza glielo infila diretto in figa come se sapesse la strada a memoria.

Questa urla all’affondo e lui continua furiosamente a scoparla menando forti pacche al culo. Lei da sotto i suoi capelli lo incita a fare di più urlando degli ‘yaaa yaaaa yaaaaaaaaaaaaa’ che riverberano in tutto il club. Dopo circa dieci minuti esce, e senza mezzi termini la rigira a pancia in su come una bambola, facendola rimbalzare sul materasso. Il viso della ragazza &egrave rosso paonazzo, con lo sguardo pieno di gratitudine verso quel toro da monta che l’ha posseduta con così tanta fermezza.

Apre le gambe a spaccata e rivolge lo sguardo deformato dal piacere morboso a noi quattro come a dire: ‘Adesso sono la vostra di vacca, approfittate di me.’ La situazione non &egrave che mi sia particolarmente congeniale, ma ormai sono lì a giocare e gioco. Tutte e quattro ce la scopiamo in sequenza a missionaria in modo piuttosto energico per almeno una mezzoretta complessiva, seguendo il ritmo che la nostra vacca ci dà. Il pubblico riunito attorno partecipa con passione e smanetta con vigore.

Le urla strazianti non mi fanno comprendere chiaramente se sente dolore o piacere o se sono colonna sonora di questo film un po’ truce che stiamo girando per il nostro amico, che da mezz’ora si sega il cazzo accompagnato da un ‘ooohhhhhhhhhhhhhhhhh’ di sottofondo come se in tutto il club stesse godendo solo lui.
Lei lo guarda negli occhi a bocca spalancata e lingua fuori mentre continua a urlare. E così lo incita selvaggiamente a venirle in gola. Ed ecco infatti che lui, sempre segandosi in modo esagitato, viene e le impiastriccia bocca naso e guancia con schizzi di sperma densi e appiccicaticci.

Sembra che questa ‘grande eiaculazione’ abbia procurato in lui un piacere infinito e mai provato fino allora, che riverberandosi su di lei le abbia scatenato un altrettanto piacere infinitamente più grande di tutti quelli mai provati fino a quello, ottenuto oltretutto con mutuo soccorso di:
-le ardite stantuffate di noi quattro in sequenza
-la consapevolezza che la sua vaccaggine abbia scatenato l’orgasmo al suo focoso toro
-le torture afflitte dalle di lei dita al povero clitoride, che avrà avuto certo bisogno di impacchi di copiosi lenimenti alla fine del tutto.

Ripresa la normale rutine in camera, l’uomo e la ragazza ci ringraziano di cuore per aver partecipato al compimento di tale missione finalizzata a tanto godimento di entrambi.
Nel mio essere sempre un po’ impacciato in queste situazioni, per uscire dall’imbarazzo chiedo alla ragazza il nome e se ci sarebbe stata l’indomani al club, che mi sarebbe piaciuto scoparmela ancora. ‘Nooo, scusami.’ Mi dirà lusingata della richiesta con un sorriso sincero. ‘Ma vengo solo saltuariamente con il mio uomo.’ E rivolge a lui uno sguardo tenero, veramente da innamorata. ‘Sì, siamo una coppia molto unita e fedele.’ Mi fa lui con orgoglio, trascinandosela addosso e baciandosela teneramente.

Rimango senza parole. Allibito. Ma poi dico tra me e me: ‘Cazzo! in questo campo non ti devi mai stupire di nulla. Stupirsi &egrave già giudicare. E nelle cose che riguardano il sesso puoi solo riflettere su quel che ti succede, ma non devi mai giudicare.’
‘Siete una coppia veramente fortunata.’ Dico loro senza ironia di sorta, pentendomi dentro di me però, proprio in quegli stessi istanti in cui mi escono le parole di bocca.

Continua con: Erlebniswohnung: ore 21:00
Erlebniswohnung, ore 21:00

Uscito dalla doccia entro subito in una camera direttamente nudo. Ormai non mi prendo più neppure la briga dell’asciugamano attorno alla vita. E chi ci ritrovo? La mia pornostar preferita che riscuote sempre incredibili successi di pubblico, con i soliti quindici e più uomini a braccarla. Ma accanto c’e anche M’. E anche lei, data la giovane età, &egrave piuttosto ricercata.

Mi addentro nella calca dei masturbatori accaniti sorridendo ed elargendo Entschuldigung a tutti. Chi doveva entrare al mattino era già entrato da un pezzo e quindi la maggior parte si era già spompata. E nonostante il menarselo in continuazione, o a causa proprio del menarselo in continuazione, di penetrazioni vere e proprie se ne vedevano poche. Si vedevano invece code interminabili di avventori in attesa di farsi fare pompini. Attività più passiva e quindi più facilmente praticabile, sia come modalità del raggiungimento dell’orgasmo che del conseguimento dell’erezione per passare alla fase più attiva.
Ma non sempre! L’inesorabile intervallo della calzata del preservativo poteva annullare irreparabilmente il lavoro di fino fatto dalle ragazze che si trovavano come Sisifo a dover rifare sempre le stesse faticose azioni.

E qui devo dire che cinque o sei uomini (me compreso) su almeno una cinquantina in totale hanno avuto del bel tempo. Incuranti del ‘pompino propedeutico’ ne approfittavamo per intercalarci piacevolmente tra un culetto a pecorina e un altro. Dieci minuti qui, dieci là, dieci minuti davanti, dieci minuti dietro e così cumulando delle belle sessioni di sveltine, con la soavità delle api che vagano da un fiore all’altro.
Anche per preparaci a qualcosa di più serio da lasciare a fine serata.
Infatti alle sei di sera, quando l’ingresso costa dieci euro meno, si verificano altre ondate di uomini, per arrivare complessivamente a fine giornata a oltre un’ottantina. Così mi ha detto con orgoglio Mustafà, che aveva ben ottomila ragioni di soddisfazione. Ma anche qualche ragazza nuova arrivava a dar manforte.

In realtà, mettersi d’accordo in cinque o sei a non rompersi le palle a vicenda &egrave stato abbastanza semplice, quindi alé. Ma innanzitutto l’educazione: io non ho mai fatto nulla senza salutare affettuosamente e chiedere la disponibilità, che del resto non mi &egrave mai stata negata.
Devo però dire che il nostro lavoro di scopatori interferiva non poco con il lavoro di intrattenimento masturbatorio delle ragazze nei confronti degli altri uomini. Infatti più la nostra attività andava a buon fine sul piacere delle ragazze stesse, oltre che sul nostro ovviamente, più loro si distraevano, limitandosi a tenere i cazzi in mano o in bocca senza prodigarsi più che tanto. Anche perché non &egrave semplice fare bocchini mentre ansimi e guaisci con partecipazione e fervore.

Inizio con A’ la mia pornodiva preferita e con il suo culo ‘manierista’. Ma memore della magnifica sessione precedente le chiedo anche la missionaria che mi concede con il sorriso largo tutto il viso. Insomma sta ragazza era stufa di menare, voleva anche un minimo di ricompensa, visto che, da quanto ho capito, a lei, e a tutte le ragazze lì dentro, il sesso piace almeno quanto a noi.
Inoltre, lei, in ricordo del magnifico bocchino prodigatomi prima, mi prende la mano mi sfila il goldone e inizia a sbocchinarmi per bene, preparandomelo ancora bello duro per la sessione successiva con M’ immediatamente a fianco sul letto.

Prosegue Erlebniswohnung, ore 23:00
Erlebniswohnung, ore 23:00

Eccomi finalmente con M’ l’amica di T’ e la più giovane del club. Anche lei, sudata a smanettare e ciucciare, non vedeva l’ora che qualcuno le si appostasse dietro. Non per perder tempo, ma per passare all’azione. ‘Hi sweetie, I miss you.’ Le faccio mettendole la mia guancia contro la sua. E inizio ad accarezzarle tutto il corpo, ripromettendomi di farle un bel massaggio lungo e riparatore delle fatiche prima che finisse la serata.
Ma in attesa del massaggio in soggiorno, me la prendo piacevolmente, per me e per lei, con le classiche due posizioni da gang bang: pecorina e rana. Posizioni che permettono alle più diligenti di non perdere attenzione sul lavoro.
Ma anche a M’, devo dire, basta dare un po’ di piacere che si scorda subito dei cazzi da soddisfare che ha attorno. A tal punto che dalla rana mi trascina subito in una missionaria stretta dove ai miei alternati affondi lenti e veloci ha immediatamente associato un lungo e irrefrenabile sfregamento del suo clitoride che in meno di dieci minuti l’ha portata ad un orgasmo quasi più appagante per me che per lei.

Doccia veloce e altra camera. Ecco la seconda pornodiva in azione, quello che trovavo un po’ troppo porno con tatuaggi e viso da porca. Ma una sveltina a pecorina non la si nega di certo a nessuna in una situazione del genere. Lei poi non si &egrave quasi nemmeno accorta; di certo non ha dato segno di distrarsi dal lavoro, quindi ho arrecato poco disturbo al gruppo.
Eccomi poi di fianco M’ una polacca trentenne dal fisico da modella e dal viso molto bello e dolce. Veramente piacevole, che mi ero già fatta con calma e tranquillità uno dei giorni scorsi, quindi la saluto propriamente, ed esco.

Ritorno nella camera di prima, la pornostar A’ &egrave ancora lì. Stavolta assediata da un uomo che però sta finendo. Mi avvicino per indagare la situazione, chiedo agli uomini se mi posso aggregare ‘Of course.’ mi diranno. Do un bacio sul collo ad A’ che mi sorride e le chiedo se posso approfittarne ancora per una quickie. ‘Of course.’ mi dirà anche lei, facendosi distrarre come suo solito.

Di fianco c’&egrave C’ , la pornostar di fatto più che di professione. Una bella stagna ragazzona con un’energia che solo le ungheresi hanno. Da lei avevo deciso prima di farmi fare un pompino in deep throat. E adesso mi avvicino. Mancavano circa dieci minuti allo scadere del turno quindi dovevo affrettarmi. Ma del resto c’erano solo segaioli incalliti che si divertivano a veder un pompino, quindi avevo libero e immediato accesso da dietro alla sua fichetta, per il piacere degli astanti che almeno avevano un po’ più di azione. Pecorina con un bel culo stagno e fermo. Missionaria energica come si addice con un’ungherese focosa e pornostar in pectore.

Nel bel mezzo della sessione una collega la chiama a squarciagola ‘C’ bukake!’ Insomma la C’ sembra essere esperta in questa pratica che proprio non riesce ad appassionarmi. Comunque avevo intuito giusto: il sesso ‘normale’ di una normale e tranquilla serata di gang bang alla C’ non basta!
Mette un asciugamano pulito a terra, si inginocchia sopra e spiega ai non esperti come me della pratica del bukake: potevamo masturbarci venendole sul suo corpo, sulla sua faccia, i più bravi nella mira le avrebbero potuto pure centrare la bocca aperta con la lingua a penzoloni.

Mentre vengono chiamati a raccolta un buon numero di segaioli che non vedevano l’ora di iniziare, parlo a quattrocchi con C’ e le dico: ‘Non ti sembra eccitante per gli astanti presenti avere come prologo un bel pompino deep throat praticato a me e poi consentire di dare libero sfogo agli smanettamenti?’
L’ha trovata un’idea piuttosto originale che avrebbe contribuito a dare guizzo al suo spettacolo. E mentre gli astanti segoni iniziavano a dispiegare le loro alabarde io, mettendomi di profilo perché C’ potesse mostrare a tutti le sue doti, mi sono immolato al sacrifico del prologo che ho fatto durare non più di una decina di minuti, compreso la venuta diretta nel suo esofago, senza che lei facesse una minima piega, se non un leggero singulto nel momento finale della deglutizione.

Prosegue con Erlebniswohnung, ore 24:00
Dovete sapere, se non lo avete già sperimentato su voi stessi, che scopate brevi, diciamo dieci-quindici minuti, intervallati da cinque-dieci minuti di pausa (in un gang bang party basta dedicare questi minuti di pausa a teneri convenevoli con le ragazze prima di passare all’azione) aiutano a mantenere l’eccitazione alta per essere pronti a ottenere le erezioni quando servono. Insomma tenete a mente la maratona, non i centro metri piani!
Ricordatevi questo per quando parteciperete a un gang bang party. Guardate che &egrave un segreto prezioso! Evitate di menarvelo in continuazione nell’illusione di essere sempre pronti a scopare. Non esiste nessun essere umano che può tenere un’erezione per dieci-dodici ore di fila, a meno che non abbia un attacco di priarismo da curare al pronto soccorso con anticongestionanti in flebo.
Quindi, prendete nota: sessione brevi, intervallate da altrettanti riposi brevi e tenete le mani lontane dal cazzo. Menarvelo smodatamente, oltre farvi perdere occasioni di scopate, vi fa perdere, come &egrave stato ormai scientificamente provato, anche la vista.

E siamo arrivati oltre la mezzanotte. Decido di rilassarmi un po’ e vado in soggiorno. Ritrovo T’ sdraiata sul divano a dormire. Mi preparo un piattino misto e mi avvicino a lei. Come una gattina che sente la vicinanza del suo gattino si accovaccia la testa tra le mie cosce facendo una lieve smorfietta che interpreto come un sorriso.
Finito di mangiare chiedo a un compare di portarmi un’acqua minerale, non potendomi muovere dalle mie facenti funzioni di cuscino. Finito di bere chiedo a T’ se vuole un massaggio ‘Yes’ e senza vera necessità e a occhi sempre chiusi si toglie la maglietta rimanendo in reggiseno che non toglie ma slaccia dietro, e calzoncini, rivelando un paio di mutandine fatte con elegante filo interdentale.
Per fortuna oggi sono già venuto cinque o sei volte, altrimenti il soggiorno lo avrei trasformato in meno che non si dica nel secondo girone dantesco agguantando T’ per qualcosa di più coinvolgente per entrambi che non un innocente massaggio.

Ma il massaggio che pratico io &egrave professionale, non crediate sia una scusa ordinaria per palpare le ragazze. E’ quello che non capivano gli avventori che si fermavano a guardare nella speranza che il tutto degenerasse in qualcosa di più volgare. Il massaggio può sembrare tutto e per tutto uguale a una serie di palpeggiamenti in sequenza, ma &egrave la finalità diversa: nei palpeggiamenti tu prendi energia dal corpo che palpeggi, nei massaggi tu dai energia al corpo che massaggi.
Sta di fatto che dopo mezz’ora di massaggio mi rendo conto che forse qualcosa di sbagliato devo aver fatto. La povera T’ sembra totalmente priva di energia e infatti sta beatamente dormendo sul divano, io invece sono pieno di energia, soprattutto lì sotto, e sono pronto ad affrontare le ultime ore di arrembaggio.

La mia A’ &egrave sempre in camera con M’ e spero abbiano fatto pausa. Ma la situazione &egrave stanca, non più di quattro o cinque uomini sul letto, ma in compenso il divano pieno di uomini in attesa che succeda qualcosa di più movimentato. Quindi ho gioco facile a introdurmi nel gruppo.
Stavolta ho bisogno anch’io di un po’ di bocchino per farmelo tirare, e la mia A’ &egrave comprensiva in questo. Mi distendo appoggiandomi allo schienale del letto e nel giro di pochi minuti le sue doti si rivelano miracolose. Mi calza il preservativo con la bocca senza mani, e nel timore che si potesse perdere qualcosa di un’erezione ormai non più al cento per cento, ma ancora dignitosa, inizia subito a pomparmelo di brutto. Le chiedo di scoparmi a cow girl revers così non mi perdo lo spettacolo del suo culo che si muove a slitta scivolando sul mio ventre. Le faccio inarcare il busto all’indietro e la scopo io da sotto, fino a portarmi quasi all’orgasmo.
Gli uomini che hanno potuto assistere a questa scena di vero porno me ne sono grati elargendomi sorrisi. Io ringrazio e lascio il mio posto.

Sostituisco il preservativo. Mi sposto di un metro verso M’ Alla quale chiedo lo sforzo di scoparmi lei. E’ giovane e ha ancora energie nonostante l’ora tarda. E devo dire che quando &egrave sopra si prodiga abbassando il busto verso di me per strusciarsi i suo magnifici seni che mi fa succhiare avidamente. La metto a missionaria e la scopo un po’ così senza troppa veemenza. Un rompipalle si fa avanti reclamando il mio posto. Glielo cedo senza neppure degnarlo di uno sguardo.
Tolgo il preservativo e sempre spostandomi di un metro verso A’ le faccio capire che ho ancora bisogno della sua bocca. Inizia un pompino appassionato che solo la determinazione a venire nella bocca di Y’ mi farà desistere dal venire nella sua di bocca. La scopo da dietro per poco e accolgo con piacere l’approssimarsi di un altro uomo che vuole prendere il mio posto.

Anche perché vedo che si sta liberando di nuovo M’ Ritorno con lei alla missionaria come prima, come se non ci fosse stata interruzione. Stavolta me ne frego di tutto e di tutti e mi scopo questa bella non ancora ventenne come voglio io abbracciandola teneramente e tenendomela stretta finché ne ho voglia.
Lei mi asseconda in tutto e riprende il giochetto di prima masturbandosi il clitoride intrufolando la manina tra i nostri ventri incollati. La scopo lentamente ma in profondità, come ho capito che piace a lei.

Le dico di farmi sapere quando sta per venire che voglio venire con lei. Proseguiamo così con calma e sangue freddo, finché dall’accelerarsi del suo battito cardiaco e dal suo ansimare sento che il momento sta per arrivare. Affretto le penetrazione per essere pronto anch’io e quando mi sussurrerà con voce strozzata ‘I’m coming’ io le risponderò teneramente ‘meeetoooo myloooove” e senza fare tanto casino ci regaliamo vicendevolmente un appagamento appassionato.
La bacio e la lascio dicendole che l’aspetto in soggiorno prima della chiusura del club per un massaggio. Mi sorride e ricambia il bacio.

Erlebniswohnung: ore 1:30
Dovete sapere, se non lo avete già sperimentato su voi stessi, che scopate brevi, diciamo dieci-quindici minuti, intervallati da cinque-dieci minuti di pausa (in un gang bang party basta dedicare questi minuti di pausa a teneri convenevoli con le ragazze prima di passare all’azione) aiutano a mantenere l’eccitazione alta per essere pronti a ottenere le erezioni quando servono. Insomma tenete a mente la maratona, non i centro metri piani!
Ricordatevi questo per quando parteciperete a un gang bang party. Guardate che &egrave un segreto prezioso! Evitate di menarvelo in continuazione nell’illusione di essere sempre pronti a scopare. Non esiste nessun essere umano che può tenere un’erezione per dieci-dodici ore di fila, a meno che non abbia un attacco di priarismo da curare al pronto soccorso con anticongestionanti in flebo.
Quindi, prendete nota: sessione brevi, intervallate da altrettanti riposi brevi e tenete le mani lontane dal cazzo. Menarvelo smodatamente, oltre farvi perdere occasioni di scopate, vi fa perdere, come &egrave stato ormai scientificamente provato, anche la vista.

E siamo arrivati oltre la mezzanotte. Decido di rilassarmi un po’ e vado in soggiorno. Ritrovo T’ sdraiata sul divano a dormire. Mi preparo un piattino misto e mi avvicino a lei. Come una gattina che sente la vicinanza del suo gattino si accovaccia la testa tra le mie cosce facendo una lieve smorfietta che interpreto come un sorriso.
Finito di mangiare chiedo a un compare di portarmi un’acqua minerale, non potendomi muovere dalle mie facenti funzioni di cuscino. Finito di bere chiedo a T’ se vuole un massaggio ‘Yes’ e senza vera necessità e a occhi sempre chiusi si toglie la maglietta rimanendo in reggiseno che non toglie ma slaccia dietro, e calzoncini, rivelando un paio di mutandine fatte con elegante filo interdentale.
Per fortuna oggi sono già venuto cinque o sei volte, altrimenti il soggiorno lo avrei trasformato in meno che non si dica nel secondo girone dantesco agguantando T’ per qualcosa di più coinvolgente per entrambi che non un innocente massaggio.

Ma il massaggio che pratico io &egrave professionale, non crediate sia una scusa ordinaria per palpare le ragazze. E’ quello che non capivano gli avventori che si fermavano a guardare nella speranza che il tutto degenerasse in qualcosa di più volgare. Il massaggio può sembrare tutto e per tutto uguale a una serie di palpeggiamenti in sequenza, ma &egrave la finalità diversa: nei palpeggiamenti tu prendi energia dal corpo che palpeggi, nei massaggi tu dai energia al corpo che massaggi.
Sta di fatto che dopo mezz’ora di massaggio mi rendo conto che forse qualcosa di sbagliato devo aver fatto. La povera T’ sembra totalmente priva di energia e infatti sta beatamente dormendo sul divano, io invece sono pieno di energia, soprattutto lì sotto, e sono pronto ad affrontare le ultime ore di arrembaggio.

La mia A’ &egrave sempre in camera con M’ e spero abbiano fatto pausa. Ma la situazione &egrave stanca, non più di quattro o cinque uomini sul letto, ma in compenso il divano pieno di uomini in attesa che succeda qualcosa di più movimentato. Quindi ho gioco facile a introdurmi nel gruppo.
Stavolta ho bisogno anch’io di un po’ di bocchino per farmelo tirare, e la mia A’ &egrave comprensiva in questo. Mi distendo appoggiandomi allo schienale del letto e nel giro di pochi minuti le sue doti si rivelano miracolose. Mi calza il preservativo con la bocca senza mani, e nel timore che si potesse perdere qualcosa di un’erezione ormai non più al cento per cento, ma ancora dignitosa, inizia subito a pomparmelo di brutto. Le chiedo di scoparmi a cow girl revers così non mi perdo lo spettacolo del suo culo che si muove a slitta scivolando sul mio ventre. Le faccio inarcare il busto all’indietro e la scopo io da sotto, fino a portarmi quasi all’orgasmo.
Gli uomini che hanno potuto assistere a questa scena di vero porno me ne sono grati elargendomi sorrisi. Io ringrazio e lascio il mio posto.

Sostituisco il preservativo. Mi sposto di un metro verso M’ Alla quale chiedo lo sforzo di scoparmi lei. E’ giovane e ha ancora energie nonostante l’ora tarda. E devo dire che quando &egrave sopra si prodiga abbassando il busto verso di me per strusciarsi i suo magnifici seni che mi fa succhiare avidamente. La metto a missionaria e la scopo un po’ così senza troppa veemenza. Un rompipalle si fa avanti reclamando il mio posto. Glielo cedo senza neppure degnarlo di uno sguardo.
Tolgo il preservativo e sempre spostandomi di un metro verso A’ le faccio capire che ho ancora bisogno della sua bocca. Inizia un pompino appassionato che solo la determinazione a venire nella bocca di Y’ mi farà desistere dal venire nella sua di bocca. La scopo da dietro per poco e accolgo con piacere l’approssimarsi di un altro uomo che vuole prendere il mio posto.

Anche perché vedo che si sta liberando di nuovo M’ Ritorno con lei alla missionaria come prima, come se non ci fosse stata interruzione. Stavolta me ne frego di tutto e di tutti e mi scopo questa bella non ancora ventenne come voglio io abbracciandola teneramente e tenendomela stretta finché ne ho voglia.
Lei mi asseconda in tutto e riprende il giochetto di prima masturbandosi il clitoride intrufolando la manina tra i nostri ventri incollati. La scopo lentamente ma in profondità, come ho capito che piace a lei.

Le dico di farmi sapere quando sta per venire che voglio venire con lei. Proseguiamo così con calma e sangue freddo, finché dall’accelerarsi del suo battito cardiaco e dal suo ansimare sento che il momento sta per arrivare. Affretto le penetrazione per essere pronto anch’io e quando mi sussurrerà con voce strozzata ‘I’m coming’ io le risponderò teneramente ‘meeetoooo myloooove” e senza fare tanto casino ci regaliamo vicendevolmente un appagamento appassionato.
La bacio e la lascio dicendole che l’aspetto in soggiorno prima della chiusura del club per un massaggio. Mi sorride e ricambia il bacio.

Continua con: Erlebniswohnung ore 1:00
Vado a fare una doccia ed entro nell’altra camera, quasi sicuro di trovare Y’ Sono le una e trenta, quindi dovrebbe avere ancora mezz’ora di tempo.
Y’ &egrave la maga dei pompini lì dentro, per cui altri uomini sono davanti a me per questo. Ma Y’ il cazzo lo vuole duro duro anche per il pompino. E avendo la consapevolezza che &egrave la migliore in questo, se dopo qualche minuto non ti si indurisce a modo si convince che sei senza speranze e ti lascia al tuo destino. In meno di dieci minuti li liquida tutti e viene da me.
E’ totalmente sgonfio per cui di scoparla non se ne parla (ma a Y’ non piace tanto farsi scopare), ma per il pompino se ne parla, eccome!

Il mio approccio con lei, la prima volta al club, &egrave stato piuttosto imbarazzante, per colpa mia non sua. Mi sono messo diligentemente in fila presentandomi a lei con il cazzo coperto da un preservativo (ero convinto che in un luogo così fosse più igienico e sicuro).
Lei, in genere, non guarda mai in faccia l’uomo. Per lei l’uomo &egrave un apparato di poco conto che serve a mantenere vivo un cazzo. E questo cazzo sarebbe pure lui di poco conto se non fosse il veicolo privilegiato per condurre lo sperma nella sua bocca, avida di un desiderio che non si placa mai.
Ma quella volta la curiosità di veder chi fosse quello sfigato e sconsiderato che si presentava da lei a farsi fare un pompino col preservativo addosso ce l’ha proprio avuta. E guardandomi mi ha detto scrollando la testa ‘Io non faccio questo” e con un palese senso di disgusto che traspariva dall’inflessione della voce ha aggiunto ”col preservativo’.

Ho dovuto rifare la fila ripresentandomi da lei col cazzo nudo, come deve essere. E la sua considerazione nei mie confronti &egrave totalmente mutata dopo che le ho elargito una quantità notevole di sperma nella bocca. Quantità forse inusuale in un posto così, dove gli uomini vengono parecchie volte di fila, e dovuta unicamente al fatto di avere accumulato molteplici sessioni di sesso senza mai venire, e non certo per particolari mie doti di produttore.

Y’ ha una tecnica speciale che unisce suzioni, come se volesse succhiarti direttamente lo sperma dai testicoli e scorrimento di bocca sulla canna, intervallato da velocissimi movimenti di lingua sul prepuzio, quasi una sorta di fibrillazione linguale.
Ma quello che te lo fa diventare veramente duro non &egrave la tecnica, che certo conta, ma &egrave la passione che ci mette Y’ tale da farti percepire quell’incontenibile aspettativa che lei ha di riempirsi la bocca del tuo sperma. E senti che questa aspettativa si monta sempre di più, diventa energia che la inebria e ti contagia, che la mette in uno stato di estasi isolandola da tutto e da tutti: ma che la tiene fortemente in contatto solo con il tuo cazzo che in quel momento ama enormemente quale veicolo privilegiato dei tuoi spermatozoi.
E’ una vera incantatrice di spermatozoi. E li dirige dove e quando vuole lei.

Dopo sette o otto orgasmi, non ricordo bene, in oltre dodici ore, mi sono detto: ‘se non me lo tira duro Y’ con il suo pompino, mi conviene andare a casa, mettermi a letto e aspettare il giorno dopo.’
Ma me lo sta tirando duro. E quando &egrave duro, il cazzo, Y’ lo ama proprio. E non sta a guardare il tempo che impieghi a venire perché sa che più tempo te lo può lavorare più tempo ha lei per inebriarsi nell’aspettativa e più tempo hanno gli spermatozoi di farsi incantare dal suo richiamo magico. E allora ecco che la tecnica interviene in sostegno alla magia: suzioni, aspirazioni, fibrillazioni linguali.
Il tutto praticato con quel visino d’angelo che spunta da un corpo prorompente di seni prosperosi e sodi e di culo meravigliosamente levigato in tondo che ti riempie ora gli occhi chiusi nel ricordo di averlo visto così esposto con lei in ginocchio a ciucciare. Y’, al club, la vedi solo così: in ginocchio, a culo alto e testa protesa in avanti.
Ma non aspettatevi sguardi maliziosi: il rapporto del suo visino d’angelo &egrave unicamente con il vostro cazzo eretto, non con voi: non fatevi illusioni.

La mia asta si inarca sempre più. Lei capisce che sta arrivando il momento, e questo la sollecita a darvi un sia pur minimo sprazzo di apertura nei vostri confronti come persona e non solo come apparato di riproduzione di sperma. Sprazzo di apertura che può manifestarsi con gesti quasi impercettibili, come per esempio una pacchetta sulla coscia con la mano al momento che le inondate la bocca, come per dirvi: ‘Bravo, ben fatto!’.
Poi quando ha lo sperma in bocca, il suo viso sempre serio dà un accenno di sorriso di soddisfazione e, se inizi a conoscerla, capisci che ora sta gioendo di gioia incontenibile.

Lo sperma lo ama talmente tanto che non te ne lascia neppure una goccia per caso. E finché non &egrave sicura che tutto le sia finito in bocca fino l’ultimo spermino ritardatario, il cazzo non te lo lascia in pace, tenendoselo in bocca a bagno. E sto sperma che adora infinitamente cerca tutti i pretesti per tenerselo in bocca più tempo che può: o perché i capelli le si sono appiccicati sulla fronte e deve ricomporseli, o perché deve sistemarsi l’asciugamano dove stava posata, o perché non trova la carta dove sputare il tutto.
Ma quando ha trovato la carta, pur di tenerselo in bocca più che può inizia a pulire il tuo cazzo, come se avesse ancora bisogno di pulizia dopo il metodico leccamento di ogni residuo spermatico. Ed ecco che adesso arriva alla fase dello sputo, ma prima, istintivamente, lo sperma se lo passa elegantemente da una parte all’altra della bocca come a farsi un leggero sciacquio che le permette di mandarne nella memoria involontaria delle sue mucose almeno l’aroma.
E poi via, compulsivamente, senza neppure degnarvi di un contatto visivo, subito verso un altro produttore, nonostante l’ora di chiusura sia già trascorsa.

kol

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