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Racconti Erotici EteroTrio

Luisa incontra Carlo

By 2 Ottobre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Un pomeriggio verso le 16, Carlo sente suonare alla porta. Una volta aperta gli si presenta Luisa, è la signora che abita nello stesso pianerottolo ed è anche la sua dirimpettaia del terzo piano. A lui appare come sempre bellissima con i capelli biondi sciolti sulle spalle, una vestaglia semiaperta che lasciavano veder due bellissime gambe. La donna si è scusata per il disturbo che arrecava e senza che lui fosse capace di fermarla è entrata andando direttamente nel soggiorno restando in piedi. Le erano e le tapparelle a metà, il sole filtrava senza dare piena illuminazione alla stanza, ciò faceva sì che Carlo potesse vedere in trasparenza che la donna indossava un tanga ridottissimo da cui fuoriuscivano dei peli della figa.
Lui era molto imbarazzato e le ha proposto di bere un caffè insieme e lei ha accettato volentieri mettendosi comoda sul divano mostrando così lo spettacolo dalla vestaglia che scivolava ai lati delle cosce.
Carlo, ha 38 anni e è un single convinto, quindi in casa è abituato a fare di tutto.
Da quando è andato in quell’appartamento ha subito fatto amicizia con Luisa che ha 39 anni molto ben portati, separata da alcuni anni ma non si è più sposata. Da questo matrimonio è nata una figlia che è molto giovane, ha 19 anni ed è studentessa. Luisa si è sposata quando aveva venti anni perché era incinta.
Mentre galantemente lui le serviva il caffè, lei ha fatto vedere di essere in difficoltà ad iniziare a discorso ed allora lui ha rotto il ghiaccio proponendole di darsi del tu.
A quel punto la donna messa a sua agio da Carlo ha iniziato a parlare dicendo “Scusami Carlo per quello che ti chiedo. Per me è una cosa della massima importanza, altrimenti non sarei qui da te. Vorrei chiederti un favore, se puoi farlo. La mia riconoscenza non avrebbe limite”
Essendo in due, uno di fronte all’altro, Carlo non poteva sottrarsi ed ha risposto “Dimmi di cosa si tratta Luisa. Se posso e se rientra nelle mie possibilità vedrò di aiutarti. Non so che cosa si tratti ma certamente non ti lascerò senza aiuto”
Luisa emozionata e inchinando la testa per la vergogna gli ha detto “Mi accorrerebbero 4000 euro, se tu puoi te li restituisco con gli interessi a 500 al mese, chiaramente firmandoti una cambiale per la cifra complessiva così tu sarai tranquillo ed hai la certezza delle mie intenzioni per la restituzione”
Carlo sorpreso della richiesta fatta senza mezzi termini non le ha chiesto il motivo dell’urgenza e le ha risposto “D’accordo, Luisa. O ti faccio un assegno ora o te li do in contanti domani mattina. Per l’effetto non credo che ce ne sia bisogno, mi fido della tua parola”
Luisa a quelle parole si è levata di scatto dal divano e avvicinatasi a lui le ha dato un bacio sulla guancia prendendo buona parte delle labbra. Quel bacio era particolare perché non baciava solo le guance ma anche le labbra e con la lingua tentava di entrare nella la bocca.
Poi Luisa si è avvicinata alla finestra guardando il bellissimo panorama che si godeva e Carlo, preso coraggio dal bacio di pochi istanti prima in cui lei aveva tentato l’ingresso in bocca, l’ha raggiunta e prendendola per i fianchi l’ha abbracciata da dietro.
Luisa per tutta risposta si poggiava contro facendogli sentire quanto era sodo il suo culetto, poi si è girata e stando vicino al viso tanto quanto basta per fargli sentire il respiro gli diceva “Tu mi piaci. Mi sei sempre piaciuto, però non vorrei che tu scambiassi questo mio atteggiamento con il favore che mi fai” ed ha terminato la frase dandogli un bacio sulla bocca.
Finalmente lei è riuscita nel suo primo intento mettendo la lingua, che sembrava indemoniata, a cercare disperatamente quella di Carlo ed appena toccata gli si attorcigliava come un serpente.
È stato un bacio infinito, libidinoso e pieno di eros.
Luisa era assetata della mia bocca e lui della sua ma non solo.
Il bacio a Carlo non bastava. Lei era troppo figa e l’eccitazione che aveva era tanta.
Come vero maschio l’ha presa in braccio e senza smettere di baciarsi l’ha portata in camera da letto per poggiarla sul letto. Lì ha potuto spostarle il tanga scoprendo che aveva la figa rasata ai lati ma il ciuffetto che aveva lasciato le stava bene. Le labbra della figa erano gonfie ed appena Carlo ha toccato con il dito medio il clitoride lei ha avuto un dolcissimo breve orgasmo.
Quel dito è poi entrato nella vagina e Luisa ha ripreso a godere lasciando la mano dell’amico bagnata dagli umori; Luisa si era bagnata come una ragazzina alle prime esperienze.
Per poter godere meglio, più liberamente, lei ha levato il perizoma, ha preso in mano il cazzo, nascosto dal pigiama da casa di Carlo, e con un po’ di contorsionismo lo ha messo alla luce con le sue piccole mani delicate e morbide. Quando lo ha visto a Luisa è piaciuto subito e facendo una sega lenta lo stava quasi portando a fare una abbondante sborrata con spruzzo.
Nel frattempo i due continuavano a baciarci e masturbarsi a vicenda.
Luisa era arrapata e da come era vestita e per come si è poi comportata, lo era anche da prima che entrasse in casa di Carlo.
A quel punto era logico che uno dei due prendesse l’iniziativa per fare sesso. È stata lei la prima portandosi il cazzo tra le cosce appoggiandolo alla figa per poi, aiutandosi con l’altra mano, infilarlo dentro. A Carlo non è restato che scoparla alla grande
Luisa aveva orgasmi di breve durata ma continui e nei primi ha anche sbrodato. Carlo non aveva mai visto una dona fare squirting e per lui è stata una bella sorpresa.
Una delle tante sorprese è stata quando in uno dei momenti dell’amplesso ha leccato la figa di Luisa e lei ha sbrodato direttamente nella sua bocca. A lui è piaciuta tanto la sbroda che l’ha bevuta ed ha proseguito l’azione della lingua muovendola in continuazione in modo vorticoso.
Lei era una donna esperta ed aveva incrociato le gambe dietro la schiena e lui l’aveva presa per le natiche scopandola con forza; le dava dei colpi tremendi quando entrava con suo grande gradimento assecondandolo.
Quando lei credeva che Carlo stesse per venire staccava la bocca da quella del suo amante e diceva, “Ti prego non venirmi dentro! Non prendo precauzioni di nessun genere. Non posso rimanere incinta”
Carlo ha continuato a cavalcarla per qualche minuto ancora e poi stava per godere avvisando Luisa della sborrata imminente.
Lei, sfilandosi, si è inchinata e si ha messo il cazzo in bocca giusto in tempo per ricevere una serie di getti di sborra nella gola.
La bocca è stata l’alloggia manto del cazzo finché anche l’ultima goccia non è uscita. Per finire il lavoro come una donna esperta sa fare, lo ha pulito lucidandogli la cappella ma quel trattamento ha avuto un risultato piacevole: una nuova erezione che l’ha fatta sorridere di felicità.
“Ma tu sei sempre pronto con questo bellissimo bastone?”
Le parole erano dette così hanno fatto sorridere Carlo che a sua volta ha replicato “Mi piaci e questa mi sembra la giusta reazione, non credi?”
“Sai che penso? Saresti la persona ideale per mia figlia Sandra. Lei quando inizia ne deve fare almeno due o tre per essere soddisfatta!”
Erano parole imbarazzanti.
“Dimmi un po’, ma tu parli con tua figlia anche di questi argomenti?”
“Vedi, caro Carlo, ho allevato Sandra in modo semplice e senza tabù. Pensa che era ancora una piccola teenager ed aveva il seno appena sviluppato, quando un pomeriggio mi chiese che cosa volesse dire farsi un ditalino. Lo aveva sentito a scuola dalle sue amichette ed io le ho spiegato cosa significasse e come si faceva. Lei ha insistito ed allora ci siamo messe una di fronte all’altra con lei che seguiva tutto quello che facevo io e siamo venute insieme. Così è stato per il primo ragazzo con cui lei ci ha fatto l’amore. Prima che lei lo facesse le ho spiegato tutto quello che avrebbe dovuto fare e le ho dato anche dei preservativi di cui ne ha utilizzato pochi. Mi ha detto che lo ha fatto solo due volte perché le faceva male. Ha aspettato una settimana prima di rifarlo.
Vedi Sandra è così sincera in tutte le sue cose intime. Quando ne ha voglia mi dice ‘mamma vado in bagno a sgrillettarmi, ne ho voglia adesso’ e non chiude neanche la porta per fare in modo che io possa vederla. Non ti pare che l’abbia educata bene in modo liberale?
La fase acuta l’ha avuta a 16 anni; si è ritrovata gelosa per le discussioni, le gelosie ed i rapporti con le amiche.
Infine una sera dopo cena casualmente ci siamo sedute sul suo letto e io comincio non a spiegarle, a chiedere, ma solo a raccontare la mia esperienza con le amiche quando avevo la sua età. Devi sapere che ora ho un’amica, la mia migliore amica, una sorella, ma che allora era l’ostacolo per poter stare accanto ad un’altra compagna, tra l’altro anche lei costretta a stare insieme ad un’altra che sarebbe rimasta molto male ad essere lasciata. Con lei, condividendo i nostri racconti ci siamo capite, ci siamo confrontate.
Ora ho fatto così con Sandra.
Con lei siamo amiche ma su un altro piano, ognuna von la sua vita da percorrere, con le proprie responsabilità e scelte che io ho già fatto, diverse ma anche vicine.
E’ per ciò che ora spetta a me raccontare a lei che cosa ho fatto con te. Quando le racconterò di come ho scopato qui con te, scommetto che mi chiederà se lo potrà fare anche lei e se a te piace questo mi farebbe contenta veramente”
Carlo a dir poco sbalordito prontamente le ha risposto “E me lo domandi? Hai una figlia meravigliosa, bella, alta, con gli occhi chiari, con un seno che è una delle sette meraviglie con una seconda abbondante credo… “
Luisa lo ha interrotto “Terza misura e ti posso anticipare anche una cosa: va pazza per i pompini e non lo ha mai preso nel culo. Mi ha sempre detto che lo darà alla persona speciale che la farà godere veramente tanto”
Luisa ha anche proseguito “Da anni vorrei togliermi una curiosità”
“Che sarebbe?” ha chiesto Carlo.
“Mi piacerebbe vedere mia figlia quando scopa. Tra di noi ne abbiamo parlato ma non ci siamo mai divise un uomo in due. Quel che dico è solo curiosità, credimi. Non ho tendenze lesbiche, non ne ho mai avute e non so se mi verranno voglie simili con lei”
Dette queste parole Luisa si è alzata, ha indossato di nuovo il perizoma in modo molto sensuale mostrando movimenti felini molto erotici ed è andata via dando a Carlo appuntamento al giorno dopo. Sulla porta d’ingresso a Carlo ha dato un bacio stringendo il cazzo di Carlo che era ancora nudo causando un’ennesima erezione.
Quando Luisa era al centro del piccolo pianerottolo si è voltata verso Carlo per dirgli “Sì. Saresti proprio la persona adatta per Sandra!”
Carlo non ha saputo cosa rispondere e l’ha salutata dicendo che si sarebbero visti l’indomani alle dieci del mattino.
L’indomani Carlo e Luisa si sono trovati nell’atrio del palazzo per andare insieme in banca dove lui le ha consegnato la cifra richiesta e lei, come già anticipato, dava a lui una cambiale con scritta su la stessa cifra.
“Adesso andiamo al bar così ti offro la colazione e non mi dire di no dai!”

Seduti al tavolino del bar in una zona riservata Luisa ha proseguito sull’argomento vantando il  suo corpo che inizia a risentire dell’età. Lei infatti si vede robustella ma non grassa, con le tette leggermente pendule non vuote alla cui estremità ci sono grossi capezzoli. Dopo aver visto il suo culo Carlo può ben dire è è un gran culo di forma gradevole, alto, solcato da qualche smagliatura con la cellulite che di solito hanno le donne.
“Alla mia età non si può essere perfetti, non mi giudico bella ma nel complesso non sono da buttare via, il mio corpo è ancora desiderabile e l’interesse che molti uomini hanno nei miei riguardi, me lo dimostrano facendomi sentire ancora piacente e desiderata”
A Carlo lei ha detto che è divorziata e che si rende conto di non essere non essere una ragazzina, ma sento la mancanza di un maschio marito. Il desiderio e le pulsioni sessuali che Luisa ha a volte sono irresistibili, ma ha sempre rifiutato la corte dei maschi.
La sua vita sessuale da sposata è sempre stata molto piatta, priva di fantasia e nei momenti d’irrefrenabile voglia, si accarezzava la figa imparando così a farsi i ditalini, a stimolarsi il clitoride e che, solo più tardi con i vibratori acquistati per corrispondenza, dai più piccoli dildo anali a quelli veramente più grossi, ha imparato a godere con la vagina, il culo e il clitoride, ma sempre da sola.
Luisa dice che in quei momenti si sente porca, troia e nel sesso ho trovato grandi energie.
Poi, un giorno, è andata in un supermercato per acquistare per fare spesa quotidiana e lì a causa della rottura di una busta di plastica ha conosciuto una splendida ragazza che non molto tempo dopo ha iniziato a frequentare
Luisa ha ribadito che la ragazza era molto bella perché il loro rapporto si è interrotto bruscamente avendola trovata a letto con un maschio e non poteva far altro che lasciarla.
Le amiche la spingevano ad uscire con gli amici, a cercarsi un’altra ragazza, ma non c’era verso. Lei restava chiusa in sé stessa.
Il ricordo delle scopate con la sua bella erano un forte stimolo difficile da dimenticare ma si era accorta che le immagini di della sua amica trovata a letto con il suo amico la eccitava.
Una mattina si era appena alzata, Sandra era già in piedi ed era appena uscita dalla doccia. Indossava ancora l’accappatoio e come capitava regolarmente da diverse settimane, la sua eccitazione Luisa come madre l’aveva ben vista.
Lei dice che non sa cosa l’abbia presa ma doveva far qualcosa per distoglierla da quell’eccitazione, allora le ha aperto l’accappatoio scoprendola eccitata con le labbra della figa lucide d il grillettino già grosso ed abbastanza lungo per poterlo tenere tra le labbra della bocca. A lei, nonostante fosse la madre, le è vento spontaneo mettere la mano tra le gambe e titillare con le unghie quel punto di piacere. quel clitoride era durissimo, era da tanto che non ne sentiva uno così, anche se acerbo era favoloso sentire la turgidità di grillettino che viveva in una pelle vellutata e ben levigata, tra profumi acuti ed inebrianti.
Sandra l’ha guardata stupita ma non ha detto niente; si è lasciato scappare un lungo sospiro dalle sue labbra e ha socchiuso gli occhi come a dire “Fai pure. Mi piace molto. Continua!”
Tenendo Sandra per mano l’ha letteralmente trascinata sul lettone, le ha scappellato il clitoride con abili gesti dettati dall’esperienza e muovendo la mano l’ha mossa su e giù entrando dentro con le dita che sono diventate quattro e forse avrebbe inserire anche il quinto dito.
Sandra guardava la madre fissando le tette che ballonzolavano al ritmo del movimento del ditalino.
Luisa non si era ancora vestita e indossava una camicia da notte, sotto solo il perizoma che non era trasparente e l’azione che stava svolgendo la stava eccitando e i suoi capezzoli scuri si intravedevano. Premendo sulla stoffa leggera, quei capezzoli li sentiva bucare il tessuto tanto erano duri e appuntiti, mentre le sue tette ondeggiavano perché prive di reggiseno.
Sandra stesa sul letto si lasciava fare di tutto da Luisa: mugolava, gemeva, coricata sul letto si godeva il ditalino senza spiccicare parola, anche i capezzoli diventati gonfi e duri meritavano l’attenzione di Sandra che li palpava con l’altra mano.
Luisa racconta a Carlo che si sentiva una ragazzina che nel fare sesso come la prima volta ho provato le stesse emozioni.
Luisa guardava l’incantevole clito e si è leccata le dita raccogliendo gli umori che avevano raccolto e tenevano viva la via di accesso alla libido. Aveva le mutandine umide e forse ci sarebbe stato bene un cazzo e non un banalissimo ditalino ma non avendolo a disposizione ha utilizzato, suo malgrado, le dita muovendo veloce la mano che faceva ansimare la figlia. Il ditalino non è durato a lungo ed ha quasi subito iniziato a sbrodare.
Il sentire le urla liberatorie di Sandra e vederla inarcare le reni, hanno eccitato Luisa oltre agli umori e la sbroda che uscivano abbondanti. Il gusto era buono e non voleva perdere una goccia di quella bontà. Luisa aveva una voglia pazzesca di leccare il clitoride della figlia ed era assetata e avida di quel che Sandra faceva, ma si è trattenuta non andando oltre.
“E’ stato bellissimo, grazie!” ha sussurrato Sandra al termine.
“Ooh amore! Dovevo fare qualcosa, sei sempre in tiro. Se vorrai lo faremo almeno una volta al giorno. Che ne dici?”
Lo scopo del ditalino quotidiano era di poterla leccare ancora come desidera una donna affamata di sesso.
Nonostante Luisa a mente fredda ne fosse sconvolta, rinnegava il gesto e pensava che forse Sandra la considerava una troia, una zoccola.
Sandra dopo due ore era nuovamente arrapata con una voglia irrestibile di sgrillettarsi; al voglia era nella sua testa e si masturbava il cervello pensando a ciò che la madre le avrebbe fatto.
Per alcuni giorni tutto filò liscio anche se l’imbarazzo da parte di Luisa era notevole.
Per farsi vedere dalla figlia per quello che era, Luisa ha preso la decisione di essere molto sexy e eccitante come se dovesse presentarsi a scopare con un maschio. Voleva essere desiderata ed ha indossato le calze con il reggicalze e i tacchi a spillo, si è infilata una camicia da notte corta, completamente trasparente, con le tette libere senza reggiseno ma sostenute dalle coppe della camicia. Si vedevano perfettamente i capezzoli che si erano inturgiditi e premevano su quel leggero tessuto. In basso un perizoma talmente striminzito che non lasciava spazio alla fantasia; un filo molto esile che tagliava in due le natiche. Si è chiesta se fosse ridicola con quegli indumenti da ragazzina.
Ha voluto che Sandra la vedesse mentre sculettava come una troietta, invitandola a spogliarsi ed andare sul letto.
Sandra l’ha guardata stralunata con occhi di una ragazza eccitata e si è adagiata sul letto, nuda con il clito sensibile e pronto a farla godere.
La ragazza non ha dovuto aspettare molto. La sua attesa è stata breve ed il suo clito dopo pochi secondi era tra le dita della madre duro e come previsto le sue mani sono andate ad accarezzare le tette di Sandra che li ha scoperti per far sì che Luisa di impossessasse dei capezzoli torcendoli tra le dita per poi succhiarli furiosamente. L’altra mano di Luisa è scivolata tra le gambe della figlia a frugarla sotto lo slip brasiliano infilandole le dita nella la fighetta.
Sandra a quel gesto ha risposto spalancando le gambe.
Sandra da troppo è rimasta in astinenza per resistere alla tentazione delle dita che frugavano tra le labbra gonfie e la mano che palpava le sue tette stimolando i capezzoli.
Ma anche Luis era eccitata ed era una donna accecata dalla lussuria. Luisa era una donna in calore che non resisteva più e voleva che la figlia assaggiasse anche lei la sua figa. Perché Sandra lo facesse l’ha fatta inchinare per mettere il clitoride in bocca e la ragazza subito ha iniziato subito a succhiare quel clito. Sandra lo stringeva tra le labbra e diventava sempre più duro. I giochetti di lingua che Sandra faceva funzionavano e Luisa gemeva.
Luisa lo succhiava cercando di tenerlo nella bocca allungandolo il più possibile anche perché pensava che con l’esercizio quel clito sarebbe diventata un piccolo cazzetto.
Sandra a causa di ciò che la madre faceva si contorceva e gemeva e Luisa si stava impegnando al massimo per farla godere e dalla reazione, con l’ottimo lavoretto fatto, la stava portando all’orgasmo.
Alla donna matura piaceva dare slinguate sulle piccole mammelle di Sandra e succhiargli i capezzoli risucchiandoli in bocca e mordicchiandoli.
Sandra si sentiva soffocare ma stava venendo; dall’eccitazione non era più riuscita a trattenersi e i suoi umori sgorgavano direttamente in bocca, al momento dell’acme gli schizzi di sbroda sono andati dritti in gola.
Luisa ha fatto fatica a bere tutto quel ben di dio.
Finita la fase orgasmica Sandra stava andando via ma Luisa l’ha fermata e le ha levato il perizoma e come attratta da una calamita la giovane si è fiondata tra le sue cosce infilando la lingua, tutta la lingua, affondata in quel sesso da cui era uscita e Luisa fremeva ad ogni slinguata con un piacere inatteso.
Quando Sandra la penetrava profondamente risucchiava gli umori che colavano abbondanti ma quando succhiava il clitoride Luisa tremava dal piacere intenso.
Sono bastati pochi colpi di lingua per farla saltare come un’indemoniata, regalandole il primo orgasmo incestuoso.
Sandra lentamente è risalita leccandole tutto il corpo, l’ombelico, le tette, il collo, fino alla bocca, baciandola.
Luisa ha risposto cercando la lingua agitandola in quella della figlia; baciandosi si rotolavano sul letto strette uno sull’altra travolte dalla passione.
Poi Luisa ha accompagnato la testa della figlia tra le labbra gocciolanti della figa e lei con la lingua è entrata in lei profondamente; finalmente si erano aperte le porte del paradiso.
Luisa godeva e poi godeva tanto come una pazza.
Proprio quando stava sopraggiungendo l’ennesimo orgasmo, con voce rotta da gemiti e sospiri, l’ha supplicata di farla venire. Oramai era ad un passo dalle convulsioni, non capiva più niente.
La lingua ha ricercato la figa ma ha anche puntato al culetto; li Luisa era vergine e cercava di sottrarsi spostando il bacino in avanti ma Sandra la teneva per i fianchi e non riusciva a svincolarsi.
Avvertiva l’insidia premere sul buchetto. La paura era di essere presa in un rapporto che in seguito sicuramente sarebbe stato di lacrime e sangue, ed in quel momento, inconsciamente, fuggiva dal dolore e dalla paura di farsi rompere il culo in uno dei giorni a venire.
La lingua si è insinuata ed il culo ha ceduto; l’anello anale si è aperto e la lingua si è fatta strada ed il piacere è stato immediato.
Man mano che la lingua entrava si immaginava piena e godeva, sbattuta senza pietà da un cazzo che la chiavava in un’inculata di puro, intensissimo piacere, dandole gli orgasmi intensi e frequenti.
Luisa si immaginava che l’inculata avvenisse davanti agli occhi della figlia mentre diceva a quell’immaginario maschio “Rompimi il culo, dimmi che sono una vecchia baldracca dal culo rotto, che sono la tua puttana”
Incredibilmente Sandra si era messa a parlare “Sìì, sììì, sei una troia, una vecchia baldracca, sììì ti rompo il culo!”
A quel punto Luisa ha avuto un orgasmo colossale, di quelli che spezzano in due. Gridava come un’indemoniata. Si contorceva delirando immersa in un momento magico piangendo tanto ma erano lacrime di piacere.
Luisa è poi caduta esausta sul letto.
“Mi sono concessa a mia figlia e mi sono fatta rompere il culo davanti a lei. So che non è facile da capire e da spiegare, ma ogni qualvolta mi prende mi dico questa è l’ultima volta senza considerare che il paradiso della lussuria è lì con lei a portata di mano”
Le sue elucubrazioni sono proseguite dicendo che aveva parlato con figlia a cui ha ha raccontato tutto, compreso il dolcissimo incontro. Sandra l’ha pregata di chiedergli se tu fosse così gentile da concederti a lei.
“mi ha detto che si farebbe scopare con tanto piacere. In fin dei conti abbiamo gli stessi gusti in fatto di uomini e se tu accettassi faresti felici due donne”
Carlo era disorientato da tanta semplicità su un fatto così delicato ma chiaramente ha detto subito sì.
Scopare Sandra sarebbe stato esaudire un desiderio che aveva da molto tempo.
Dopo aver lasciato Luisa, Carlo non stava più nella pelle; non gli sembrava vero di avere in casa Sandra tutta per lui e pensava “Beato chi ti si scopa! Sei veramente una ragazza bellissima!”
Per accoglierla al meglio Carlo è andato al solito ristorante de ha cercato di mangiare le cose più afrodisiache che ci fossero: ostriche, pasta allo scoglio e pasteggiavo con lo champagne finendo con due porzioni di tiramisù.
Ritornato a casa, si è riposato e poi un bel bagno profumato con la vasca idromassaggio. Ha indossato gli slip e una vestaglia di seta ma al momento fissato con enorme sorpresa non c’era Sandra ma con lei c’era anche la madre.
Loro nel vedere Carlo hanno di sicuro letto sul viso dell’uomo la sorpresa di vedere entrambe ma Luisa, incurante dell’espressione di lui, entrando diceva “Te lo avevo accennato che non ho problemi con mia figlia, ma se a te dispiace vado via immediatamente”
“Tranquilla! É che la cosa mi mette un attimo a disagio, ma se Sandra non ha problemi non capisco perché dovrei averne io! In fin dei conti siete due donne splendide e sensuali. Chi vi rifiuterebbe?”
Luisa prendendo in mano la situazione “Se intanto ci offri un caffè! Così potremo scambiare due parole e conoscerci meglio, non credi?”
Mentre Carlo e Luisa scambiavano quelle parole, Sandra intanto in casa guardando i quadri e i mobili ma era chiarissimo che era tesa.
Carlo nel frattempo in cucina preparava il caffè scambiando qualche parole con Luisa sulla preparazione del caffè stesso.
Anche lei era imbarazzata e tesa ma ha detto di essere felice per il regalo che stava facendo alla figlia.
A voce bassa affinché Sandra non sentisse ha detto “Cerca di essere delicato con lei. I comportamenti più maschi piacciono a me. Non credo che lei li gradisca”
Il caffè era pronto e Luisa ha portato le tazzine e la caffettiera in soggiorno dove li aspettava Sandra.
Comodamente seduti scambiavano le loro impressioni e Sandra sorprendendo chiedeva “Lei sig. Carlo è fidanzato?”
Lui rispondeva “No tesoro. Ti vorrei far osservare che non sia il caso che ci diamo del lei. Diamoci del tu, non credi che sia meglio?”
Finito di bere il caffè Carlo ha invitato Sandra a sedersi sulle sue ginocchia “Ho voglia di abbracciarti, sei così dolce che mi fai tenerezza”
Sandra sotto gli occhi della madre, obbediva e sedendosi baciava Carlo sulle labbra; il bacio era molto leggero ma sensuale. Lei aveva le labbra leggermente aperte ma l’inesperienza le ha fatto dire “Scusami. Non vedevo l’ora di baciarti sulle labbra. È da molto tempo che ci penso e ora che ne ho l’occasione l’ho fatto. Se vuoi puoi continuare” e incollava le labbra su quelle di Carlo a cui ha fatto seguito la lingua mulinandola dentro quella del suo giovane amante.
Luisa si levava dalla poltrona dicendo “Vado di là a preparare il letto. Sbrigatevi a venire!” e si è allontanata.
Immediatamente dopo Sandra si è abbandonata a Carlo che si è fatto più audace e le ha toccato le tette scoprendo che le aveva turgide con capezzoli dritti e prepotenti. Sandra non aveva il reggiseno e ciò facilitava le manipolazioni ed era facile infilare la mano nella camicetta.
La pelle di Sandra era stupenda; era piacevolissimo toccarla e Carlo si è attardato a toccarla andando da una mammella all’altra passando anche sul solco che le divide che non era molto marcato essendo lei giovanissima ma le sfere delle mammelle erano bellissime e davano al tatto una sensazione particolare.
 Sandra era eccitata e Carlo ha lasciato una delle tette per portarla tra le gambe che lei apriva per favorire la manovra individuando subito il boschetto della figa.
Su suggerimento della madre, Sandra non aveva le mutandine. La sua figa era nascosta da un boschetto di peli morbidi e vellutati. I due continuavano a baciarsi ma la voglia di leccarle la figa era diventata forte.
La mano di Carlo continuava a scivolare tra le grandi labbra e con un dito era riuscito a raggiungere il buchetto.
Per non creare disagio Carlo ha bagnato un dito negli umori della figa di Sandra e perciò toccare lo sfintere piccolo e delicato è stato facile e non doloroso.
Al contatto Sandra ha allargato le gambe ancora di più piacendole il tocco al buco del culo.
Infatti lei ha raggiunto un orgasmo che trasmetteva a lui sia con la lingua nella bocca in un lungo e profondo bacio con il risultato che la mano sulla figa è stato completamente bagnato con gli umori.
Luisa era in camera ed aspettava i due che giocavano con i loro sessi.
Carlo ha preso Sandra in braccio e, sempre tenendosi stretti, hanno proseguito il bacio iniziato durante l’orgasmo mentre andavano nella sua camera da letto.
Luisa era seduta apparentemente rilassata su una poltrona ai piedi del letto.
Carlo e Sandra erano ancora uniti nel bacio con una mano di lui nella figa e le aveva di nuovo messo un dito nel buchetto. Ciò la faceva eccitare più del solito e divaricava ancora di più le gambe e cercando di sentire altre dita. A quella reazione Carlo le ha aggiunto un altro dito, ora erano due, ed insieme all’altro le ha infilate lentamente sempre più in profondità. Sandra ha iniziato ad avere l’affanno, quindi l’orgasmo era vicino.
, io intanto le pompavo il dito dentro al culo sempre più forte, e pochi secondi dopo Sandra faceva un orgasmo da primato contraendo tutto il corpo, allargandosi le chiappe e staccandosi dalla bocca gridava “Sì, cosi! Più forte, dai! Oddio quanto è bello! Continua, non ti fermare!” e reclinando la testa all’indietro sbrodava. Per Carlo era la prima volta che vedeva una ragazza sbrodare. In realtà era pipì.
Al termine Sandra è crollata esamine sul letto con il respiro affannato, gli occhi chiusi, la testa piegata sul braccio sinistro, totalmente rilassata. La madre che ha assistito si è preoccupata ma Carlo non le ha dato il tempo di avvicinarla; si è steso mettendo il viso tra le cosce di Sandra per le leccarle la figa in modo da raccogliere gli umori e per farlo meglio le ha sollevato le gambe per poter anche leccare il buchetto del culo.
Come la lingua ha toccato lo sfintere Sandra ha dato cenni di ripresa e di partecipazione afferrando la lesta di Carlo spingendola sulla figa dicendo “Si, così! Continua! Mi stai facendo impazzire! Mi piace tantissimo!” e rivolta alla madre “Mamma, mai avrei creduto che si potesse godere così tanto!”
Sandra ha interrotto la frase per urlare ancora una volta il suo piacere emettendo una boccata di umori che Carlo, per altro felicissimo, ha deglutito.
Sandra ha poi sollevato la testa e le spalle puntellando il corpo sui gomiti “Carlo tutto avrei pensato meno che si potesse godere così tanto. Dammi due minuti e ti faccio toccare il cielo con due dita!” e nel dire si è levata dal letto e barcollando è andata in bagno.
È tornata dopo due minuti, durante i quali la madre si congratulava con Carlo, mettendosi su di lui baciandolo. Poi ha preso il cazzo, che ormai era allo spasimo per la lunga attesa, e se lo ha messo in bocca, godendo la turgidità del prepuzio tra le labbra, passando la lingua sul filetto, mandando l’asta in fondo alla gola per poi estrarla e riprendere il movimento.
A quel punto Carlo ha capito che qualcosa Sandra sapeva sugli accoppiamenti, nel senso che aveva avuto già delle esperienze; lei lo guardava in attesa che lui avesse dei cenni di orgasmo incipiente.
Infatti, quando si accorse che ormai a lui mancava poco, le è andata sopra a cavallo, si ha infilato il cazzo nella figa fino in fondo avendo un altro orgasmo fantastico.
Vedere Sandra venire era uno spettacolo; lei quando veniva, tremava tutta, si irrigidiva e poi quando si rilassava faceva una cascata di umori veramente notevole.
Sandra rivolta a Carlo “Se ora vuoi sborrare mettici con tutto te stesso. Dato che prendo la pillola vienimi dentro, non ci sono problemi. Voglio sentire come mi riempi la figa dai!”
A quell’invito Carlo poteva non darsi da afre ed ha iniziato una sborrata che anche lui non credeva fosse potente e lunga. Lui era preso come non mai. Sandra era diversa e faceva gli effetti su di lui nessuna ragazza precedente li aveva creati.
Appena Carlo ha finito di sborrare nella figa della ragazza, lei è si è distesa al suo fianco esausta e ansante ed anche madida di sudore per l’amplesso appena avuto.
Luisa ha seguito molto da vicino i due durante l’accoppiamento osservando come lui è entrato in lei e come la figlia si muoveva e godeva. Quando i due amanti si sono staccati lei è andata a sedersi sulla poltrona fissando la figlia con uno sguardo ammirato e amoroso come se la accarezzasse con gli occhi. Era evidentemente felice e fiera di come si era comportata con Carlo.
Luisa ha poi rivolto lo sguardo verso il giovane ed ha detto “Oggi ho capito che cosa bisogna farle per farla impazzire a letto!” ed un istante dopo si metteva in piedi finendo di denudarsi ed ha chiesto a Carlo di provare delicatamente ad aprire il culo della figlia utilizzando del gel o della crema per non sentire dolore. Carlo la guardava pensando a dove aveva conservato il gel e lei ha proseguito “Hai capito bene. Hai della crema o vasellina? Mio caro, quel tuo magnifico cazzo, se ancora non lo hai capito, le piace sentirlo nel culo!”
Infoiato come non mai Lu ha aperto uno dei cassetti del comodino vicino al letto per prendere il tubetto del gel che usava con le ragazze che andavano a trovarlo.
Intanto Luisa ha finito di spogliare la figlia facendola sdraiare e Carlo le ha dato il gel, le allargato i glutei e, preso il tubetto, le ha infilato il beccuccio nel culo mandandone dentro un bel po’ e per completare l’opera ne ha sparso anche sull’esterno dello sfintere. Per far spargere bene il gel all’interno culo ha messo dentro due dita con molta delicatezza parlando ed ascoltando la figlia stando con le guance a contatto; infine le ha mosse.
Finita la lubrificazione ha fatto mettere Sandra sulle ginocchia e ha invitato Carlo ad avvicinarsi dicendo che la figlia era pronta a riceverlo.
Carlo osservando tutto ciò che le due femmine facevano si è eccitato molto e si è messo dietro Sandra,
Luisa ora si era messa dietro Carlo e guardando da dietro ciò che accadeva poggiando il viso sulla sua spalla lo ha pregato di essere dolce con la figlia e perché ciò fosse vero ha preso in mano il cazzo cospargendolo per bene di gel e poi lo ha puntato sullo sfintere della figlia.
“Ora da bravo, spingilo dentro molto delicatamente. Vedrai quanto sarà bello anche per te!” e lui ha eseguito sotto gli occhi di Luisa l’inculata di Sandra.
Carlo aveva il cazzo duro, spingeva fecondo pressione e la cappella si faceva strada.
Luisa lo incitava ed incitava anche la figlia a rilassarsi e spingere all’infuori come se si sforzasse come si fa sul water “Angelo mio, facendo così faciliti l’entrata e ti fa meno male, tesoro mio!”
Sandra ha rassicurato la madre “Ancora non duole, mamma! Però stai qui vicina a me, ti prego!”
Da donna esperta e non nuova alle inculate, sia avute sia assistite, per cercare di prevenire l’eventuale dolore è andata sulla figa della figlia ed ha iniziato a titillare il clitoride entrando anche nella figa per farle un ditalino completo che avrebbe senz’altro diminuito l’eventuale dolore della rottura di qualcosa nell’ano.
Come Luisa ha iniziato la sua opera sul clito, il piacere si era subito impadronito di Sandra, che ha allargato le gambe per favorire la penetrazione ed ha cominciato a godere dell’apertura del culo.
Carlo ha continuato a spingere di conseguenza il glande e l’asta si sono fatte strada nell’intestino della giovane; l’azione del giovane uomo è proseguita entrando sempre più in fondo ma lentamente.
Però ad un tratto Sandra è presa da degli spasmi e trema tutta lanciando mugolii e urla soffocate: era arrivato improvvisamente il primo orgasmo generato dal ditalino di Luisa.
Carlo sfruttando il rilassamento della zona anale ne ha approfittato ed ha messo tutto il cazzo dentro fino in fondo.
Sandra, sentendosi piena e larga nel culo, fa come uno scatto per cercare di levarselo ma Carlo la blocca afferrando con le mani i fianchi e non può muoversi . Resta fermo dentro di lei per farla abituare aò sesso maschile che l’ha allargata e invasa. Lui vorrebbe entrare di più ma il suo cazzo è giù tutto dentro tanto che le palle, accarezzate da Luisa, sbattono sui glutei di lei.
Sandra però sembra essere già esperta di queste cose perché muove lo sfintere stringendo e rilassando per far sì che Carlo goda e lui sembra averne conferma perché la ragazza dice “Muoviti un po’! Mi piace adesso sentirmelo nel culo e tu mamma non ti fermare che sto per godere di nuovo, continua il ditalino!”
Luisa che aveva abbandonato il grilletto della figlia per accarezzare le palle di Carlo ha ripreso a torturare il clitoride che, nonostante fosse giovane e poco ancora utilizzato, era completamente fuori e duro.
Era arrivato il momento della monta.
Carlo si è sollevato tenendo il cazzo nel culo che sembrava un guanto avvolgente il cazzo, e le è salito in groppa senza toccarla facendo sì che l’unica parte a contatto con Sandra fosse il cazzo. Le braccia e le mani erano davanti a lei che in quel modo si sentiva libera dal peso e dal contatto di Carlo che si stava rivelando un maschio di prim’ordine.
In quella posizione la ragazza era montata come una bestia. Lui la stava chiavando e mentre entrava ed usciva, Luisa provvedeva a mettere gel per facilitare l’inculata.
Sandra ha impiegato pochissimo ad adattarsi a questo nuovo tipo di monta e è venuta incontro a lui muovendosi all’indietro.
All’improvviso Carlo si è fermato e le ha detto di muoversi come e quando vuole. Lei libera di farlo è andata avanti e subito dopo andava indietro con il gioco delle ginocchia e delle braccia.
La posizione ha favorito altri orgasmi e mentre veniva Sandra continuava a spingersi il cazzo in fondo in culo da sola
Arrivata al secondo orgasmo ha detto “Ti prego Carlo, adesso inculami tu che io sto godendo troppo e perdo il ritmo. Dai sfondami il culo! Scopami dietro come si deve, spingilo bene dentro! Oddio mamma non sai quanto sto godendo, non ne hai idea! Sì, sì non vi fermate, vi prego! Continuate tutti e due! Quanto è bello! Mi piace mi sento morire dal piacere!”
Luisa rispondeva rivolgendosi anche a Carlo “Figlia mia! Sei una fontana! Dove trovi tutti questi umori? Stai facendo un ben di Dio!”
Carlo ha poi visto Luisa stendersi sul letto ed infilarsi sotto la figlia andando a leccarle la figa senza trascurare il clitoride.
Carlo era da un po’ pronto a sborrare ed ha avvisato Sandra che stava per riempirla.
Lei non si fermata ed ha proseguito a muoversi facendo sì che lui scaricasse la sborra nell’intestino.
Sandra al sentire che lui stava sborrando è impazzita per il godimento.
Luisa a quel punto ha messo una mano tra le sue gambe e si è fatta un ditalino a pochi centimetri dagli occhi della figlia calmando la forte eccitazione che stava provando.
Carlo ha finito di sborrare nel culo ed il cazzo iniziava a rattrappirsi uscendo dall’intestino facendo chiudere lo sfintere.
Sandra si è abbandonata sul letto su un fianco, stanca, affannata, sudata mentre dal culo colava lo sperma che è stato abbondante.
Qualche istante dopo Carlo si è levato dal letto per andare in bagno a pulirsi ma si è avvicinata a lui per baciarlo e per chiedergli di farle un ditalino per consentirle di calmarsi “Non ce la faccio più. Mi hai eccitato da morire. Non voglio essere scopata ma voglio che sia tu a farmi un bel ditalino!”
Carlo le ha preso il viso tra le mani, le ha dato un profondo bacio mettendole la lingua dentro incrociandola con la sua e lei gli ha dato le spalle sollevando una gamba e mettendo il sul bordo del letto in modo che la figa fosse spalancata.
Lui ha poggiato una mano sulle labbra della figa bagnatissima infilando il dito medio dentro dandole un grande orgasmo, poi le ha tra i polpastrelli il grosso clitoride facendo dei cerchi intorno ad esso.
La lingua di Luisa era indemoniata segno che stava godendo molto.
Carlo le infilava dentro due dita e la chiavava nella figa mettendole anche il pollice nella figa e due dita nel culo.
Luisa lo ricompensava regalandogli la più potente sborrata della sua vita.
Finito quel gioco anche lei si è seduta sul letto per riprendere fiato.
Sandra si è rialzata e si guarda intorno ancora intontita, poi vedendoli ha regalato alla madre ed a Carlo un sorriso smagliante dicendo “Ma lo sapete che io sono fortunatissima ad avere una madre così ed un amico come Carlo? E poi ti dico una cosa mamma: se dovesse capitare, e non credo che non capiti perché io Carlo per adesso non lo mollo, ti dovesse servire una mano quando Carlo te lo metterà nel culo, io ti leccherò la figa come tu hai fatto a me. Ciò non vuole dire che io o te siamo lesbiche. Tra madre e figlia la collaborazione ci vuole, non ti pare?”
Ne è seguita una risata e tutti e tre si sono baciati a lungo.
A separarli è stato l’orologio.
Si sono lasciati dandosi appuntamento per la settimana seguente dovendo Carlo assentarsi temporaneamente per lavoro.
Il mercoledì successivo Carlo si è incontrato di nuovo con Luisa e Sandra per fare nuove esperienze nuovi modi di accoppiarsi con grande piacere da parte di tutti e tre.
Ora i tre vivono insieme e Luisa spera che Carlo sposi Sandra per poter avere sia lui che lei a disposizione.

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