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Racconti Erotici Etero

Passione

By 18 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ un mese che non vedo la mia ragazza, maledette relazioni a distanza. Oggi arriva. Ho in serbo per lei una bella giornata.
La vado a prendere alla stazione ed appena la vedo scendere dal treno non posso trattenere un sorriso di gioia. La vedo camminare tra la gente con i suoi lunghi capelli scuri che ondeggiano ad ogni passo. E’ alta per essere una ragazza: 1m e 70 circa, come me.
Quando mi scorge tra la gente i suoi grandi e dolci occhi nocciola s’illuminano. Mi si ferma di fronte e, con il sorriso più dolce del mondo mi sussurra e mi bacia. Ovviamente ricambio. Lei mi getta le braccia al collo, io invece vado dritto sul suo bel culetto tondo. Stacco le mie labbra dalle sue, le sorrido e, sempre tenendola per il culo, la tiro a me. Sente la mia erezione proprio sul suo punto più intimo e sensibile, mentre io mi godo il contatto col suo seno contro il petto. Non è molto grande, ma è bello tondo e sodo. La sento gemere.
Dura poco però: l’allontano e sorridendole maliziosamente le dico semplicemente il suo sguardo è confuso, distante. Mi fissa con gli occhi sgranati per un po’, poi annuisce impercettibilmente. La prendo per mano e la porto a casa.
Nel tragitto le colite chiacchiere: come và a casa, lo studio, gli amici’ Ma una volta a casa’
La porto in camera e le faccio posare valigia e cappotto. E’ vestita semplicemente: jeans e golfino.
La bacio appassionatamente. Le sue labbra sono così morbide.. la sua lingua così intraprendente.. le mordicchio le labbra e la faccio voltare. Le mordicchio i lobi e le bacio il collo, mentre infilo le mani sotto il golfino e salgo su, fino ad arrivare ai seni. Li soppeso, li accarezzo, li stringo.. stringo anche i capezzoli’ poi le sfilo il golfino e tolgo il reggiseno. Ora li posso sentire meglio. La sua pelle è così calda, liscia, i suoi seni così pieni..
Mi sposto con i baci. Scendo seguendo la linea della sua schiena. Le mani seguono i baci: dai seni passo al ventre, per poi allargale intorno ai fianchi e tenerla per le maniglie dell’amore mentre con le labbra sfioro le sue fossette appena sopra i jeans.
Lei è da quando ho iniziato questo trattamento che vibra e geme. Vorrebbe di più, ma ancora non voglio accontentarla.
Le slaccio i jeans e glieli abbasso, rivelando il suo splendido culetto contornato da un bel perizoma rosso fuoco.
Mentre bacio anche quella parte di lei, infilo i pollici ai lati del perizoma e lo faccio scorrere giù, fino a sfilarlo.
Mi arriva il suo odore di donna: è bagnata fradicia.
Le bacio le sue belle gambe, lunghe e carnose quanto basta per mordicchiarle. Tiro fuori la punta della lingua e salgo su, seguendo una linea immaginaria, fino alla sua fica. Qui do un colpetto di lingua ed a lei sfugge un urletto.
Sorrido soddisfatto e mi tiro su.
La prendo per i capelli e la faccio girare verso di me. La guardo dritto negli occhi, notando la confusione ed il desiderio che la possiedono e le sussurro
Subito dopo, sempre tenendola per i capelli, la faccio inginocchiare di fronte a me.
Lei non aspettava altro: subito armeggia con i miei jeans, me li abbassa quel poco che serve per tirarmi fuori il cazzo. E’ affamata di me.
La mia erezione è quasi completa e, non appena comincia a muovere la sua lingua sulla mia cappella, finisce di gonfiarsi. A quel punto lo prende in bocca e comincia a succhiarlo, muovendo la testa avanti e indietro. Lentamente. La lascio fare per un po’, ma voglio di più: le tengo ferma la testa e le metto il mio cazzo in fondo alla gola. Le faccio sentire le palle contro il mento. Lo tiro fuori lentamente per farle riprendere aria, poi glielo rimetto dentro. Lei geme. Sta godendo. Vado avanti così per un po’, poi comincio a scoparle letteralmente la bocca, fino a spruzzarle tutto il mio seme in gola. E’ tanto, così tanto che fa fatica ad ingoiare tutto, le scappa qualche colpo di tosse, ma alla fine riesce nell’impresa, come sempre.
La tiro su e la porto sul letto. Apro un cassetto e prendo le manette. Lei sorride contenta, pregustando ciò che verrà.
Le fisso quindi le mani alla testata del letto. Il mio cazzo si è un po’ rilassato ma, appena lo sfrego contro la sua fica, si riprende all’istante. ‘Il bello d’essere giovani’ penso tra me e me.
Le sollevo le gambe, me le poggio sulle spalle e poi, avvicinandomi a lei con le ginocchia le tiro ancora più su, quasi a metterla a candela. In pratica mi ritrovo a fare le flessioni su di lei.
Le poggio la cappela sul buco e, in un unico colpo, lo faccio entrare.
I suoi occhi si sgranano. La sua bocca si apre. I suoni vorrebbero uscire, ma non ce la fanno. Non subito almeno.
Lo tiro fuori piano e glielo rimetto dentro forte. Come facevo prima con la sua bocca. Glielo faccio sentire tutto. Io sento la parete in fondo alla sua fica sbattere contro la cappella. Finalmente riesce a tirare fuori un . Da qui in poi, lei è tutta un urlo, quindi comincio a sbatterla velocemente. Con le mani le impasto i seni. Sono splendidi. Più la sbatto, più mi incita a farlo. Mi eccita da morire quando fa così. Per mia fortuna sono venuto poco prima. Riesco a resistere. Lei no. Viene urlando, come suo solito. Io invece faccio quasi sempre tutto in silenzio, preferisco godermi i suoi suoni.
Esco da lei, e la cosa la rattrista. Si capisce dallo sguardo e dai mugolii che fa.
Le tolgo le manette e la metto a pecora. Poi gliele rimetto.
Punto dritto al suo culetto. Con le mani le allargo le chiappe, poggio la cappella sopra il suo buchino e la strofino un po’. Lei ricomincia a gemere. Così bagnato ho poche difficoltà ad entrare, ma faccio piano comunque. Spingo delicatamente per permettere al suo ano d’adattarsi: non voglio farle male, deve godere.
Appena infilo dentro la punta però, mi sento come risucchiato. Le stringe le mani ed, immagino, anche gli occhi. Visto ciò, entro ancora più lentamente. Lei sente tutto il mio cazzo allargarla pian piano. Le piace. In meno del previsto arrivo in fondo. Ora sposto le mani ai suoi fianchi per tenerla meglio. I movimenti sono piccoli, impercettibili. Pian piano, il mio pistone aumenta la sua corsa, fino a quando non lo tiro fuori lasciando dentro solo la cappella, per poi spingerlo di nuovo dentro.
Ora posso accelerare. La sua testa si alza, si gira, mi guarda con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata, urlando dal piacere. Le mie mani passano dai fianchi ai seni e dai seni ai fianchi, mentre il mio cazzo la sta sconquassando.
Quando sento che non resisto più, le piazzo la mano nella fica. Lei urla ancor di più. Io vengo, inondandole lo sfintere col mio sperma. A quella sensazione di caldo dentro non resiste neanche lei, e viene.

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