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PROFESSIONE: ATTRICE PORNO

By 25 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

PROFESSIONE: ATTRICE PORNO

 

Sono qui riportate annotazioni su alcuni episodi della vita professionale di Anna B., più nota nell’ambiente dei video per adulti come “Anna Valli”.

 

Primo impatto

 

Una ragazza timorosa entra nello studio fotografico, è Anna; l’ambiente è un ampio spazio, dove la scenografia del video che da lì a poco sarà filmato è molto scarsa, veramente minimale. Comprende un grande letto al centro e un divano sul lato opposto del locale.

 

Nello studio sono presenti, il regista Cubri, che non è il suo vero nome ma un nomignolo datogli dopo l’uscita del film “EYES WIDE SHUT” di Stanley Kubrick. Ricorderete sicuramente la scena, dove tutti i personaggi erano mascherati, perché dovete sapere che i primissimi video della carriera del nostro riguardavano il filone dei film amatoriali dove i protagonisti, sia uomini sia donne, agiscono con scopate, sodomizzazioni e fanno le porcate più indicibili, con delle maschere per non essere riconosciuti. Da qui il soprannome. Fanno parte dello staff di Cubri anche il suo fedele tecnico e factotum, Roberto con la telecamera, e una donna, Francesca sulla trentina che aiuta le ragazze a truccarsi.

 

Appena dentro lo studio Anna si guarda attorno, sul divano è seduta una ragazza con fare annoiato, sul letto una seconda giovane più nervosa è seduta sul bordo, con il regista che accovacciato sui talloni gli sta dando delle disposizioni e dalla truccatrice che armeggia con le sue labbra. La ragazza sul letto ha i capelli biondi e sembra appena maggiorenne, i capelli sono raccolti in due codini che la fanno sembrare ancora più giovane.

 

La biondina sul letto indossa solo una leggera vestaglia tipo “babydoll”. Il regista vicino a lei ricorda ancora alcune disposizioni – “Cerca di essere spontanea, non impallare la visione della figa con le gambe o con le mani. Sorridi sempre, non fare espressioni annoiate o infastidite”.  

 

Anna fa qualche passo dalla porta rimanendo comunque distante dalle altre persone presenti. Il regista si gira verso di lei. – “Tu sei…?” –  La ragazza risponde prontamente:  –“Anna.” – Cubri la guarda quasi spogliandola con gli occhi: – “Ah sì. Devi fare un provino giusto?” – Anna fa un cenno di assenso con la testa.  –  “Sei in anticipo… meglio, così guardi e ti fai un’idea più precisa di com’è il lavoro. Devi avere un attimo di pazienza non erano in preventivo ma dobbiamo girare un paio di scene veloci per un film. Puoi sederti sul divano intanto che aspetti.

 

Anna si avvicina al divano, dove è seduta l’altra ragazza. Questa è una bruna, anche lei molto giovane e parecchio carina. Prima di sedersi Anna la saluta.  La bruna alza lo sguardo dalla rivista che sta sfogliando e ricambia il saluto di Anna con un sorriso. Anna si siede accanto e guarda quello che succede sul letto. La truccatrice ha allargato le gambe alla bionda, non porta le mutandine, con un fazzolettino gli pulisce l’interno delle cosce attorno al sesso. 

Anna tiene d’occhio con attenzione e nervosismo gli sviluppi sul letto e di sfuggita controlla l’atteggiamento della sua vicina di posto, che gli sembra sempre assente e distratta a quello che succede attorno a lei.

 

Il regista si alza in piedi e si rivolge al ragazzo con la videocamera. – “Intanto che aspettiamo che arrivi, fai alcune inquadrature della ragazza.” –   E poi parla ancora alla giovane bionda. – “Tutto chiaro, hai capito cosa fare?

 

La ragazza comincia a toccarsi e ammiccare verso la camera, si stende sul letto e si gira su se stessa più volte. Il regista segue la scena su un piccolo monitor: -“ Mostra le tette… sposta le gambe fai vedere la fica… girati… allargati con entrambe le mani, il buco del culo…”.

 

Anna sembra ipnotizzata a seguire il susseguirsi dei toccamenti della biondina, quasi si eccita e gli viene la voglia di toccarsi tra le gambe anche a lei. La giovane sul letto esegue le direttive senza fiatare.  Il regista si rivolge alla truccatrice: – “Francesca vieni a sistemarle il viso che è tutta sudata.”

 

La donna si avvicina e comincia ad asciugare il sudore dalla fronte della biondina, le sistema anche i capelli. Il regista si sposta verso il divano, Anna pensa che si rivolgerà a lei o alla ragazza che gli siede accanto, ma il tipo parla con qualcuno che è alle sue spalle. – “Meno male che sei arrivato… come ti chiami? Non ricordo mai i nomi.”

 

Anna si volta a vedere la persona alle sue spalle. E’ un ragazzo di colore, tipicamente africano molto scuro di pelle, porta solo i jeans non è molto muscoloso ma alto e ben piantato. Il nero rimane impassibile e non risponde, solo per un attimo abbozza un quasi sorriso.

 

Il regista si rivolge perplesso al ragazzo della videocamera: – “Questo non capisce l’italiano!” –  Il cameraman non sapendo cosa rispondere alza le spalle: – “Penso parli solo francese. Comunque si chiama Maurice.”

 

Anna segue il dialogo tra i due uomini, si gira verso la ragazza che gli siede accanto che ha seguito come lei la discussione per vederne la reazione che è del tutto nulla.

 

Il regista parla preoccupato ancora con il ragazzo della videocamera: – “Tu non parli francese?” –  Il giovane scuote la testa e dice che conosce un po’ d’inglese e alcune parole di tedesco ma non il francese.  Il regista sconsolato si guarda attorno e poi Maurice: – “Figurati se questo conosce il tedesco. Francesca tu parli francese?” –  La truccatrice risponde con un eloquente gesto del dito medio, poi guarda verso Anna, la ragazza lo anticipa rispondendo che conosce solo poco e male l’inglese.

Cubri si gira verso il nero: – “Anche se parli solo hindi che cazzo ci frega, non c’è dialogo in questa scena.” – Guarda la ragazza sul letto che non è stata coinvolta nel discorso e il ragazzo della videocamera. – “Gli faremo capire a gesti come vogliamo che se la scopi, non penso sia difficile.

 

Il regista afferra per un braccio il ragazzo di colore e lo porta verso il letto: – “Allora tu… Maurice, stai fermo qui.” –   Verso la ragazza  – “Tu ti metti in ginocchio seduta sui talloni, lo guardi con uno sguardo pieno di voglia.” –  Si gira ancora verso il ragazzo di colore. – “La guardi come fosse la troia più fantastica del mondo e poi ti slacci i pantaloni e… fai uscire la tua bestia. Hai capito?

 

Il ragazzo nero sorride sempre rimanendo silenzioso. Il regista sconsolato si gira con un’espressione sul viso che denuncia tutto il suo scetticismo sul momento. Cubri si sposta dal letto, si avvicina a Roberto con la videocamera. – “Non ha capito una minchia. Senti, registra tutto, poi vediamo cosa salvare.”

 

Anche Cubri prende una videocamera e inquadra da diversa prospettiva i due che da lì a poco si uniranno in un rapporto sessuale. – “Accidenti mi dimenticavo del ciak.” –  Il regista batte le mani davanti alla videocamera del ragazzo. – “I colori del sesso, scena otto prima. Azione!” –   Riprende la videocamera in mano e inquadra la scena.

 

La ragazza comincia a sorridere e a toccarsi, i seni e in mezzo alle gambe, chiude gli occhi e continua a strusciarsi le mani sul ventre e sui seni. Comincia a sfilarsi maliziosa il babydoll. Il cameraman si china per inquadrarla quando comincia a masturbarsi infilandosi le dita nella fica bagnata.

Cristina, questo è il nome della giovane, riapre gli occhi e sorride a tutti denti guardando in camera, continua a far scorrere le mani sul ventre e poi di nuovo in mezzo alle gambe. – “Brava, continua così”. –  dice Cubri inquadrando anche lui la scena, mentre Maurice rimane fuori dal quadro, il regista lo guarda e lo invita ad avvicinarsi alla ragazza. – “Forza Cristina… allunga le mani verso la sua cintura cerca di slacciarla”. –  La ragazza cerca di aprire la cintura dei pantaloni all’uomo, ha qualche difficoltà, il nero rimedia a completare l’opera. I jeans si abbassano e liberano un membro dalle proporzioni quasi asinine, non grosso ma lunghissimo. La reazione degli astanti è di enorme sorpresa. Cristina non sa se ridere o piangere, Anna è a bocca aperta, Francesca altrettanto sorpresa e ha un’esclamazione a voce altissima: -“ Cazzo!”-  Il ragazzo continua a filmare mentre Cubri si è fermato e osserva il sesso del nero. – “Sapevo che l’aveva grande ma questo è esagerato”.

 

Anna sorpresa ma anche un po’ compiaciuta si gira verso la ragazza che gli è accanto che finalmente sembra interessata a quello che gli succede attorno. – “Mai visto una cosa del genere, e tu?”  La brunetta sorride e allarga le braccia:  –  “No capisco bene italiano… sono Slovakia…”  Anna abbozza anche lei un mezzo sorriso, poi si gira per vedere cosa succede sull’alcova.

 

Cristina seduta sul letto è a pochi centimetri da quella proboscide nera, prende, quell’uccello incerta e con una certa esitazione tra le mani e se lo rigira, c’è anche ammirazione nel suo sguardo. Comincia a leccarlo con la punta della lingua, lo contempla attratta ma anche con una certa preoccupazione. Anche Anna è assorta, meravigliata e affascinata di fronte a quel pezzo enorme di carne nera. Cristina inghiotte il più possibile, provando a fare del suo meglio, ogni tre o quattro pompe guarda verso il viso del nero, il ragazzo in piedi la sovrasta lei sembra ancora più piccola e indifesa. Dopo diversi minuti di passate con la lingua ed ettolitri di saliva il ragazzo senza aspettare direttive del regista distende completamente Cristina sul letto, le allarga le gambe si piega in mezzo ad esse e comincia a succhiare e penetrare la vulva con la lingua che è proporzionata alla lunghezza del pene.

 

Cubri ordina alla bionda:  –“Scendi dal letto inginocchiati davanti al cazzo e continua a spompinare. Cerca di fare più l’espressione di una che sta provando l’estasi.”-  La ragazza probabilmente non capisce le direttive del regista ma cerca di applicarsi al succhio meglio che può, Maurice si alza e fermo in piedi sembra ricevere quasi con distacco le attenzioni della ragazza. Roberto, il cameraman si avvicina ai due, cambiando diversi punti di vista nel riprendere il lavoro di bocca di Cristina.  Lei guarda prima Maurice poi direttamente in camera e sorride. Il grosso uccello sparisce solo per una piccola parte nella sua bocca e con la lingua lo lecca sistematicamente per tutta la sua lunghezza, bacia la cappella e anche i coglioni penzolanti continuando a sorridere. Interviene ancora Cubri. –“Bene, le palle cerca di inghiottirle.” – Lei ubbidisce prontamente.

 

Anna segue la scena molto presa, seduta in punta di divano china per osservare bene l’evolversi della scena.

Cristina tiene il cazzo con una mano mentre con l’altra si appoggia alla gamba di Maurice. Il cameraman si sposta e l’inquadratura è ora da dietro e la meta è il culetto di Cristina. Un primo piano della figa umida e poi è il buchetto chiuso e virginale del suo ano che ha l’onore di essere ripreso con dovizia. Lei continua a scappellare la nerchia nera e a leccarne l’intera asta, la ragazza di tanto in tanto alza lo sguardo verso il viso di Maurice sorridendo mentre il nero rimane sempre serio anche se visibilmente appagato dal lavoro orale della giovane. – “Cerca di inghiottirne di più”. – insiste il regista e Cristina ci prova ma questo porta solo a un piccolo miglioramento rispetto a quello che prima introduceva nella sua bocca.

 

Lei continua di buona lena con il suo andare e venire, il cameraman cambia sempre inquadratura sino a portarsi tra le gambe di Maurice e inquadrare da sotto Cristina che ingoia il cazzo nero. Roberto per inquadrare il più possibile urta Maurice e si trova il cazzone nero a pochi centimetri dalla faccia, con un gesto si scusa e si sposta lievemente. Il regista ha abbandonato la camera per seguire dal monitor le riprese da ancora disposizioni:  – “Togli le mani dal cazzo altrimenti non si vede la tua bocca, bravissima, bene così, continua a succhiare”. –  Poi Roberto si sposta e Cristina riprende in mano il membro e continua a spompinare. A un certo momento la biondina si ferma indecisa sul da farsi, guarda il regista e poi il cameraman, aspetta direttive per come comportarsi.

 

Dal divano dove è seduta, Anna continua a seguire molto interessata lo svolgimento della scena mentre la ragazza seduta accanto sembra sempre meno coinvolta. Cristina ricomincia dopo un rapido sguardo a Maurice a riprendere in bocca il cazzo, la sua mano si è spostata dalla gamba del nero alle sue ginocchia, sintomo di stanchezza. La giovane continua solo inghiottendo la cappella dell’uccellone e non affonda il pompino; altro ordine del regista:  – “Aumenta la velocità”.  –  Lei ovviamente obbedisce subito e ancora aumenta la velocità di ingoio guardando ancora il nero. Con la lingua cerca di frizionargli la cappella. – “Ok basta questa posizione, cambiamo. Maurice adesso siedi sul letto e tu Cristina vai tra le sue gambe e continua con la bocca.”-  il nero guarda indeciso e perplesso il regista ma a gesti  Roberto si fa capire. Il nero si sistema seduto sul letto mentre la ragazza si sposta sulle ginocchia tra le gambe del nero, piegata a pecora, ricomincia a scappellarlo tenendo il cazzo con la mano sinistra e la destra appoggiata a terra, Maurice ha un sorriso beato sulle labbra.

 

Cristina in quella posizione è bellissima con il culetto in bella vista, incrocia le gambe mettendo un piede sopra l’altro serrando così la figa. Continua il lavoro con la bocca ripetendo in questa nuova posizione tutto quello che aveva fatto inginocchiata, guarda alternativamente, Maurice e la camera sempre sorridendo. La sua lingua riempie di saliva l’intera asta. Nella ripresa di fronte il cazzo del nero sembra ancora più grande, cioè enorme; la biondina non riesce a inghiottirne più della cappella e di pochi centimetri.

Il cameraman si sposta dietro di lei inquadrando, in primo piano ancora come la ripresa precedente, la sua figa bagnata e il suo buco di culo, piccolo e chiuso. Maurice è seduto sul letto con le gambe molto aperte e una mano su una gamba guarda la ragazza, serio ma soddisfatto, ogni tanto da un’occhiata anche al regista per vedere che gli dice qualcosa. 

 

Dopo un lavoro lunghissimo di bocca interviene il regista. – “Ok bene così ragazzi, adesso si passa alla scopata.” – Maurice si sistema seduto sul bordo del letto, Cristina in piedi lo guarda poi le da le spalle e prendendo l’uccello con una mano, dopo averla inumidita con la saliva, gli si siede sopra indirizzando il cazzo verso l’apertura della sua fica. Le grandi mani di Maurice la reggono per i fianchi ma poi subito salgono verso le piccole tette della ragazza strizzandole con una certa violenza i capezzoli. Inizia il movimento di Cristina di su’ e giù, con la ragazza preoccupata di non inserire troppo presto l’intera asta nera nel suo minuto corpicino.

 

Il cameraman si accovaccia per registrare da vicino l’inserimento del cazzone nero in quella giovane fica candida, sbrodolante di umori.

Cristina continua a essere preoccupata e si nota dalle espressioni del viso che patisce la trave di carne che la sta penetrando. È comunque lei che regola quell’intrusione non appoggiandosi completamente sul ragazzo di colore ma facendo un movimento con le gambe e cercando di non abbassandosi completamente. Anche così lei sbuffa e serra le labbra a ogni affondo del super cazzo.

 

Nella penetrazione della fica, come per il pompino in bocca, l’introduzione non raggiunge la metà della lunghezza del cazzo nero. La fica di Cristina è completamente depilata, e il contrasto in primo piano tra i due colori, il cazzo nero e il candido rosa della vulva provoca un’intensa emozione ad Anna che osserva la scena sempre più sollecitata ed eccitata.

 

Quando il cameraman si avvicina a Cristina per inquadrarne in primo piano il viso, la ragazza sorride e fa alcune espressioni di godimento per il trattamento che subisce, un secondo dopo, quando Maurice aumenta la frequenza dei colpi, il volto riprende l’espressione sofferente e preoccupata.

Il regista ordina ancora il cambio di posizione, un attimo prima di fermarsi il nero dà un ultimo colpo deciso e il suo cazzo entra nella fica per ben tre quarti della sua lunghezza carpendo a Cristina un’espressione di dolore sia visiva sia uditiva: – “Ahhiii!” – Anna si rizza sulla schiena e ha un senso di disagio e apprensione per la sofferenza della giovane.

 

 La biondina con una mano estrae il cazzo dalla sua fica e si alza, anche il nero si solleva dal letto. La ragazza si mette a pecorina sul letto mentre Maurice alle sue spalle si prende il lungo uccello con una mano e lo avvicina al sesso di Cristina. Senza preamboli la penetra subito profondamente levando ancora un gridolino di sorpresa e dolore alla ragazza: – “Oooh, aahh…” – Maurice riprende con meno profondità a scoparla, ma adesso in quella posizione è lui a tenere banco e la penetrazione aumenta con evidente fastidio e preoccupazione nel viso della ragazza.

 

Roberto si avvicina alle spalle di Cristina registrando da molto vicino l’inserimento del cazzo nero. Poi si sposta dietro Maurice e attraverso le sue gambe immortala la penetrazione profonda della giovane fino al contatto dei suoi coglioni sulle chiappette di lei.

Cristina scivola con la testa sul lenzuolo con il viso girato è inquadrata mentre si morde le labbra. Il regista passa a Maurice un tubetto. – “Lo sai a cosa serve?” –  Il nero ha un cenno di sorriso e versa parte del contenuto sulle dita poi comincia a lavorarsi il buchetto del culo di Cristina, la quale ha un sorriso forzato e molto preoccupato, la ragazza rimane con la bocca aperta come se aspettasse qualcosa d’inevitabile. Maurice dopo aver unto il buchetto dell’ano continua di buona lena a scopare a pecora la giovane.

 

Il cameraman si avvicina e inquadra il buchetto umido di Cristina che sembra si sia leggermente aperto rispetto alle inquadrature precedenti forse anche perché Maurice la scopa tenendo con le mani le due chiappette separate al massimo.

Il nero continua ancora per un po’ l’amplesso in fica poi si ferma con il suo pene ben inserito dentro la ragazza, rimane così per qualche secondo poi lo estrae e lo punta subito verso il buco di culo della biondina. Maurice tenta di forzare l’apertura dello sfintere, e per un attimo sembra che la sua cappella sia riuscita a entrare invece non è così, riprova di nuovo avvicinando il suo uccello ma non forza ulteriormente il buchetto dell’ano perché Cristina comincia a lamentarsi, allora desiste e riprende a scoparla in fica aumentando sensibilmente il ritmo come per rivalsa.

 

Queste operazioni hanno avuto la facoltà di attirare anche l’attenzione oltre che di Anna anche della ragazza slovacca. Cristina, sempre restando a pecora, si è sollevata sulle mani e respirando a fatica aspetta gli eventi guardandosi attorno con un’espressione desolata. Il cameraman insiste nell’inquadrare il suo buco di culo non ancora aperto. Ancora il regista interviene con indicazioni per continuare la scena, vuole assolutamente l’anale: -“Senti Maurice lo devi rompere quel culo! Provate in un’altra posizione” – Il nero estrae il suo pene dalla fica, la ragazza con un sorriso non molto naturale si alza e poi si mette supina sul letto allargando le gambe e tenendole sollevate con le mani, mentre Maurice prende ancora il tubetto e ne spalma parte del contenuto sul buco del culo di Cristina, lei non sorride più e segue l’operazione seria e ansiosa. L’inquadratura è tutta per il suo culo e le dita di Maurice che spalmano la crema tutta attorno all’ano. Il nero unge anche il suo cazzo e se lo mena per provare ancora a spaccarle lo sfintere.

 

Questa volta anche se con molta fatica, il cazzo entra nel culo della ragazza e Maurice cerca subito di penetrare a fondo. Cristina con una mano cerca di rallentare la frequenza della penetrazione ma ormai il pene è entrato e profanato quel candito culetto. Su indicazione del regista la ragazza con l’altra mano si allarga la fica mentre il nero inesorabile cerca di penetrare sempre più in profondità nell’ano di Cristina, lei è allarmata ma poi fa un cenno di assenso con la testa per continuare l’operazione.  – “Aaahhiii!!” – Alla ragazza scappa un urlo di dolore quando Maurice aumenta il ritmo della sodomizzazione e Cristina chiude gli occhi. Soffre e sbuffa con qualche lamento soprattutto nei momenti che il nero cerca di penetrare con tutta l’asta nello sfintere della giovane. Le sue borse dei coglioni sbattono forti sul culo della giovane.

 

Il cameraman ancora una volta si sposta dietro il nero e inquadra l’inculata attraverso le gambe dell’uomo, l’asta di questi e i suoi coglioni pieni di sborra sembrano enormi. Il regista interviene ancora, -“Riprovate a pecora!” – I due cercano di tornare alla posizione a pecorina riprovando la penetrazione anale, Cristina velocemente si pone, questa volta la penetrazione è immediata visto che il buchetto non riesce a chiudersi quando il nero comincia a stantuffare con lena, mentre lei comincia a lamentarsi e a gemere.

 

La penetrazione anale a pecorina di Cristina è bellissima da vedere nelle varie angolazioni che il cameraman riesce a registrare. I due protagonisti sono frizzanti e Maurice continua a palpare energicamente i piccoli seni della giovane. Il nero si ferma ed estrae il suo cazzo dal culo della ragazza e lo inserisce nella fica, Cristina si acquieta mentre anche Maurice diminuisce la frequenza del va e vieni. Anna, attenta e seria si gira verso la sua vicina questa ha un sorriso inaspettato, Anna torno a osservare Cristina. La ragazza è sollevata dal nero, sempre senza togliere il cazzo dalla sua fica, in piedi con una gamba a terra e una sollevata appoggiata al letto. L’inquadratura che ne esce, con l’uccello nero che entra nella fighetta di Cristina e lei sorridente che guarda in camera è da sbrodolo immediato, sembra la donna più felice del mondo. Questa nuova posizione continua per un bel po’. Il regista interviene ancora verso Roberto  – “Riesci a fargli capire di incularla ancora”.  – Cristina lo guarda preoccupata, Maurice ha capito, estrae il suo cazzo dalla fica prende ancora il tubetto di gel e unge di nuovo il buco di culo della ragazza, lei ancora una volta sembra aspettare l’evento inevitabile, Maurice ripetendosi, unge anche il suo pene.

 

Il nero con un po’ di fatica rientra nello sfintere di Cristina lei non fiata. Il cazzone nero di Maurice sprofonda nel culo della ragazza che chiaramente lo sente, ma emette solo lievi lamenti. – “Ok ragazzi siete magnifici, mettetevi di fronte”. –  dice il regista. I due eseguono e ancora Cristina distesa sul letto con le gambe sollevate e tenute dalle mani si fa penetrare dal nero che profana la sua fighetta con ritmo veloce, lei lo guarda seria poi gira lo sguardo verso la camera e sorride estasiata.

 

Maurice estrae il suo cazzo e comincia a masturbarsi. Interviene il regista verso la ragazza: – “Dai pronta che sta per venire”.  – Cristina si alza dal letto e con la bocca aperta e la lingua protesa s’inginocchia davanti a lui aspettando la sua venuta. Che non tarda molto, due fiotti copiosi di sperma che colpiscono il viso della giovane e parte si deposita sulla lingua e una piccola parte le entra direttamente in bocca. – “La sborra prendila in bocca! Succhia quel nerchione.” –  Cristina non segue le direttive del regista, il cazzo di Maurice lo lambisce solo con la lingua, il regista insiste, la ragazza prende in bocca solo parte della cappella sempre con un bellissimo sorriso che illumina il suo volto coperto da un po’ di sperma. Per qualche secondo Maurice con il cazzo in mano e Cristina inginocchiata di fronte a lui si guardano, lei sorride e poi si gira verso il regista e il cameraman. –“ Ok la scena è finita”. – A queste parole Cristina si alza e si precipita verso la zona dello studio, dove c’è il bagno per pulirsi il viso dallo sperma di Maurice. Il cameraman la segue anche lì e riprende lei che si lava la faccia, e ne inquadra il bel culetto, da poco profanato da un cazzone nero, ancora il buchetto non si è richiuso del tutto.

 

Mentre Roberto riprende anche nel bagno la ragazza, il telefonino di Cubri suona. L’uomo risponde spostandosi per lo studio, sembra arrabbiato si capta un’imprecazione. – “Siete due imbecilli!” –   Spegne con rabbia il cellulare. Roberto esce dal bagno, il regista si avvicina al cameraman parlotta piano, nessuno capisce il senso delle poche parole indistinte che arrivano alle varie orecchie. Il regista si avvicina alla ragazza del divano: – “ I due che aspettavamo per la prossima scena non possono venire. Katja… oggi non è possibile lavorare… domani?” –   La ragazza che in primo momento sembrava non capire il senso del discorso alla fine comincia a capire. – “Domani? … domani sera io essere Budapest.”  Al regista brillano gli occhi. – “Perfetto! Noi domattina facciamo tutto. Vedrai sarà una cosa velocissima. Poi ti portiamo all’aeroporto e voli libera verso l’Ungheria”. –

 

Katja perplessa rimane seduta. Il regista le prende la mano e la induce ad alzarsi. Le parla del suo compenso che sarà leggermente aumentato e che non perderà neanche il lavoro in Ungheria. Katja non molto contenta si allontana.

Anna è ancora seduta sul divano, Cubri si avvicina. Con un sorriso disteso. –  “Anna… giusto? Penserai che tutto questo sia molto dilettantesco ma io preferisco così alle grandi troupe con tecnici, macchinisti e cameraman, è tutto più spontaneo, più vero. Non fermo gli attori ogni due secondi li lascio liberi di fare quello che si sentono.” – e le spiega che ha appena visto due tipi di ragazze che girano nel cinema hard e cioè, Cristina non ancora sporcata dalla ricerca solo del denaro facile e Katja invece che non disdegna di fare anche l’escort per averne sempre di più: – “E’ un ambiente difficile questo.” –  Anna si alza silenziosa dal divano.

 

Francesca sta togliendo dal letto le lenzuola usate dai due “attori” e ne sistema di nuove e chiede al regista di poter andare a casa poiché non c’è altro in programma. Questa è l’occasione per Cubri di dire altre parolacce all’indirizzo dei due che non si sono presentati.

Francesca saluta i presenti e va verso l’uscita. Anche Anna si sposta verso la porta. Cubri la blocca e le chiede di trattenersi altri dieci minuti per una piccola intervista tanto per approfondire la relativa conoscenza e il discorso sul lavoro.  Anna guarda l’orologio che ha al polso e comincia a inventarsi delle scuse per andarsene. Il regista gli dice chiaro e tondo che se ha cambiato idea è liberissima di andar via senza dover dare delle spiegazioni, ma aggiunge, che se ha fatto lo sforzo per andar lì oggi, può benissimo finire la giornata scambiando due parole, dato che il provino non si può fare per mancanza di quello che doveva “rodarla”.

 

È evidente subito a tutti che Anna vuole proprio andarsene, allora Cubri le chiede solo di ripensare al provino e nel caso tornare tra due giorni.  Anna con un sorriso a fatica dice quello che sta provando in quel momento: – “Sono un po’ spaventata … non credo che tornerò dopodomani”. –   Cubri le è vicinissimo: – “Ti chiedo solo di pensarci.” – La ragazza sempre sorridendo scuote la testa: – “Non mi capacito ancora perché sono qui oggi.” – il regista e il cameraman la guardano: – “Noi ci saremo se cambi idea, troverai anche Riccardo che ti testerà. Lui è figo e non ha un cazzo come quello di Maurice se la cosa ti preoccupa”. –  La ragazza ha uno sfogo di risa al pensiero dell’uccello del colored.  Anna scivola verso l’uscita: – “Io vado.” –  Cubri ancora una volta ci prova a convincerla: – “Ti aspettiamo per dopodomani.” – Anna scuote la testa e a fatica riesce ad allontanarsi non promettendo niente.

 

Continua…

 

 

 

PROFESSIONE: ATTRICE PORNO

 

Sono qui riportate annotazioni su alcuni episodi della vita professionale di Anna B., più nota nell’ambiente dei video per adulti come “Anna Valli”.

 

Il provino di Anna

 

Due giorni dopo la prima esperienza che Anna ha vissuto nell’ambito hard, ritorna di nuovo nello studio fotografico che è la base logistica del regista indipendente, come gli piace definirsi, Cubri. Anche questa volta la ragazza accede nei locali non molto convinta di quello che sta facendo, è abbigliata con dei jeans e una corta maglietta che le lascia scoperto l’ombelico.  Quando la vide il regista, è piacevolmente sorpreso, la invita a seguirlo nel piccolo ufficio che è accanto. Cubri fa accomodare la ragazza davanti alla sua piccola scrivania. – “Che piacevolissima sorpresa, pensavo proprio che non ti avrei più rivisto.” – Anna sembra più stupita del regista e nelle sue parole esprime tutta la sua meraviglia. – “Credo di non essere completamente in me. Forse è per questo che sono qui.” – arriva allo studio anche il cameraman Roberto, quando vede Anna, esprime la sua soddisfazione con un sorriso. Cubri lo guarda preoccupato e subito lo tempesta di domande. –“Dov’è Riccardo? Non doveva venire con te? Non dirmi che non c’è?” – senza il bisogno che Roberto apra bocca entra nello studio un giovane ragazzo abbronzato, belloccio e attraente. Anna lo osserva da lontano e intimamente lo trova subito piacevole e stuzzicante. E con timore comunque che chiede a Cubri.  – “E’ lui che dovrebbe …” – Anna non finisce la frase perché il regista risponde con un assenso muovendo la testa.

 

Il nuovo venuto entra nell’ufficio e osserva Anna, chiede a Cubri, in modo volgare se è lei la ragazza che vede chiavare. L’atteggiamento di Riccardo provoca in Anna la sensazione di essere considerata alla stregua di una puttana e questo non piace alla ragazza e lo capiscono tutti i presenti. Interviene Cubri a diramare l’equivoco. – “Anna devi scusare Riccardo, lui non sa’ che sei italiana è abituato alle ragazze dell’est.” – Riccardo in cerca con un accattivante sorriso di mitigare il giudizio di Anna nei suoi confronti. Il regista aggiunge sempre verso Riccardo. – “Per Anna è la prima volta in assoluto che fa queste cose davanti a una videocamera.” – Il regista propone alla ragazza di andare nello stanzone, all’ampio spiazzo dove sono girati i video e le sessioni fotografiche, per fare quella famosa intervista rinviata da qualche giorno. Prima del rodaggio vero e proprio o come dice Cubri, per approfondire la conoscenza prima intellettuale e poi carnale della giovane, e discutere delle sue attese sul lavoro. Anna si alza dalla sedia e riferendosi ancora al modo di fare di Riccardo sottolinea. – “Anche se fossi una ragazza dell’est non è un comportamento corretto questo.” –  Riccardo e Roberto sono già usciti dall’ufficio, Cubri sorride alla ragazza. – “Ti dicevo l’altro giorno che girano tanti tipi di ragazze in questo ambiente, lo stesso è anche per gli uomini.”-  Prima di trasferirsi il regista le chiede se è di Roma, la ragazza gli risponde che viene da fuori e deve prendere il treno per tornare a casa tra quattro ore.

 

Tutti sono nello stanzone, dove la povera scenografia non è cambiata, il regista chiede ad Anna se è di Roma, la ragazza gli risponde che viene da fuori e deve prendere il treno per tornare a casa tra quattro ore.

Cubri le indica il letto ma Anna risentita si rifiuta, memore degli atti compiuti in quell’alcova, e si siede sul divano. Il regista le spiega che è meglio il letto per riprendere il colloquio per via delle luci, sul divano le immagini sarebbero troppo scure. – “Comunque le lenzuola usate l’altro giorno sono state sostituite, adesso sono pulite.” – Anna si alza dal divano, un pochino indecisa si avvicina al letto. – “Verrò ripresa?” –  Cubri incredulo la guarda. – “E’ un problema per te? Questo è cinema! Sarai sempre ripresa è ovvio.” – Anna si accosta al letto e lo osserva attentamente, si siede sul bordo. Roberto inizia a riprendere. È chiaro al regista che Anna non è per niente tranquilla. – “L’altro giorno è stata un’eccezione, ti ho detto che lavoro solo con Roberto. Cerco di creare intimità sul set. Due persone che osservano gli attori che scopano sono anche troppe. Voglio spontaneità e naturalezza.”- la ragazza sembra che valuti la morbidezza del materasso ondeggiando sul bordo del letto. Il regista si avvicina. – “La naturalezza soprattutto, non voglio ripetere le scene dieci volte. Non seguo una procedura tipica, un tot di scopate in culo tante in fica, sborrate in viso. Certo queste sono le cose di un film a luci rosse ma le voglio autentiche e sincere.”- Anna si è seduta composta e ha seguito con interesse tutto il discorso di Cubri, come una scolaretta un attimo prima dell’esame decisivo. 

 

Intanto Riccardo si siede sul divano. Cubri fa un ciak con le mani. -“Breve intervista ad Anna.”-

La ragazza si sistema sul letto, con le mani cerca di mettersi in ordine i capelli.

Cubri inizia con le domande. -“Allora ti chiami Anna…  quanti anni hai Anna?”-

Anna sorride un pochino più tranquilla.  -“Ne compio venticinque tra due mesi.”-

Il regista la tempesta di domande e le chiede di raccontare qualcosa di lei: -“Che cosa fai? Lavori? Sei fidanzata… sposata?”-

-“Al momento sono a spasso… non ho il ragazzo e… non mi capacito perché sono qui oggi!”-

Ancora Cubri sorridendo. -“Chissà, durante l’intervista forse lo scopriremo.  Ti piace fare sesso? Quando l’hai fatto per la prima volta? Sei esibizionista?” –

Anna si sistema meglio sul letto. – “Amo fare sesso se l’altra persona mi piace.  A sedici anni con un compagno di scuola. Esibizionista? Forse. Mi attrae molto che gli altri mi guardino. Per anni ho fatto la ballerina.”-

Quasi con sufficienza il regista le chiede.  – “Cubista nelle discoteche?”-

La ragazza si sente offesa. – “Le cubiste non sono ballerine! No, io facevo la ballerina vera e propria, quelle con il tutù. Ballavo: IL LAGO DEI CIGNI, GISELLE, tutti i classici.”-

Cubri con più interesse. -“Che cosa è successo che hai smesso?” –

La ragazza si tocca il seno. – “Per colpa di queste!”-

Il regista guarda perplesso Roberto che continua a riprendere Anna. – “Spiegati meglio.”-

Anna continua a parlare toccandosi il seno. -“Ho il seno troppo grosso, e ballando era un impedimento continuo, alla fine ho lasciato il ballo classico e sono entrata in una compagnia di danza moderna. Il nostro coreografo aveva delle curiose idee sulla figura umana. Le sue ideazioni di balletti erano sempre originali, ci portavano alle volte, uomini e donne, a ballare completamente nudi. Devo dire che la cosa non mi dispiaceva.” –

 – “Tanto per tornare al discorso dell’esibizionismo. Com’è finita?”-

Le labbra di Anna si piegano in una smorfia. – “Se prima vestita con il costume avevo difficoltà, con le tette al vento che sobbalzavano di qua e di là non era altrettanto piacevole.”-

Il regista ha un sorriso ironico stampato in faccia. – “Lo era di certo per il pubblico maschile.”-

Anna sorride. – “Probabilmente.”-

 

Curioso Cubri  indica a Roberto di avvicinarsi alla ragazza. – “C’è le fai vedere? Togliti la maglietta vediamo le colpevoli!”-

Anna ci pensa un attimo poi comincia a sfilarsi la maglietta. Si toglie anche il reggiseno e libera due tette mediamente grandi, ma ben modellate e sode. Con entrambe le mani le sorregge e le agita ridendo.

Un’osservazione del regista professionale e competente. -“Hai un seno molto bello, ma non è poi cosi grosso come dicevi.

Anna osserva le sue tette. – “Ho esagerato accusandole di essere la mia rovina artistica. Di certo io non sono Carla Fracci, e di questo devo farmene una ragione.”-

Ancora il regista agitando il braccio e facendo ampi gesti. -“Giacché hai iniziato, spogliati completamente.”-

La ragazza insicura osserva tutti i presenti. -“Proprio tutto tutto?”-

Cubri sorride e dice di si con la testa. Roberto per la maggior parte delle riprese è alle spalle del regista poi si sposta verso Anna. La ragazza si alza dal letto e sensualmente comincia a togliersi tutto, rimanendo in breve completamente nuda.

Il regista gli fa cenno di girarsi su se stessa. – “Hai una bella schiena e anche il sederino non è male.”-

Anna compie diversi altri giri, incerta su come mettere le mani.

-“Sei veramente carina,hai un corpo veramente tonico. Adesso ti metti sul letto a quattro zampe e ti giri di spalle alla videocamera.”-

 

Anna è timorosa, ha capito quello che sarà il centro della ripresa e non sembra contenta di questo. Il regista non è colto impreparato, ormai ha vissuto decine di queste situazioni, intuisce le paure di Anna ma è lo stesso spazientito dall’atteggiamento della ragazza. – “Piccola senti. Non facciamo filmati per la Walt Disney. Hai visto l’altro ieri Cristina, l’ha preso in culo il cazzone di… Mohamed Ali. Se hai intenzione di iniziare quest’attività dovrai affrontarne anche tre o quattro alla volta di quelle nerchie e sei spaventa a  mostrare i tuoi gioielli adesso a tre spettatori che ti stanno solo guardando, non farai molta strada. “- 

Queste parole sembrano scuotere Anna che si sistema sul letto e allarga le gambe, si sposta per dare in visione a Roberto la vagina e il buco dell’ano. Il cameraman non si fa certo pregare per inquadrare il tutto zoomando in primissimo piano.

Cubri è soddisfatto. – “Così va bene, visto che non era difficile. Piega di più la schiena, alza il sedere.”-

 Adesso Anna ubbidisce senza nessun indugio alle direttive del regista, Roberto continua a filmare cercando spesso di inquadrare il viso della ragazza.

-“Adesso puoi sederti. Ti faccio ancora alcune domande sulle tue attitudini e passioni sessuali.”-

Anna si siede sul letto con le gambe incrociate, per celare pudicamente il suo sesso.

-“Ti masturbi?”-

La ragazza risponde con un sorrisetto accennato e imbarazzato.-“Qualche volta, di tanto in tanto.”-

-“Ti piace fare pompini, succhiare il cazzo?”-

Anna prontamente. – “Non ho nessun problema a farlo. Mi piace avere l’uccello in bocca!”-

-“Hai mai ingoiato lo sperma? Dove preferisci la venuta dell’uomo?”-

La ragazza non sembra molto contenta della prima domanda. – “Qualche volta mi è capitato di mandar giù il seme, ma non è la cosa che preferisco. Anzi proprio per niente. Ultimamente il sesso lo faccio solo col preservativo e la venuta è ovviamente nel serbatoio, se non è bucato.“ – Anna comincia a ridere nervosamente.  

Cubri sembra in difficoltà nel porre le domande. -“Con l’anale? Lo fai ovviamente.”-

Una smorfia del viso anticipa la risposta della ragazza. – “Veramente l’ho fatto solo una volta, e mi ha procurato un male terribile, è stato cinque anni fa e da allora non ho più intenzione di rifarlo.”-

Cubri parla quasi rassegnato. -“La sodomia è una pratica che è sempre richiesta per assegnare una parte in un film.”-

Anna risponde determinata. -“Se una cosa fa male e non da piacere è inutile cercare di insistere! “-

Il regista passa oltre ma è chiaro che non lo soddisfa l’atteggiamento di Anna. -“Con quanti uomini sei stata a letto?”-

 

Anna ci pensa un attimo poi risponde. – “Sette… sette uomini.”-

-“Questa esitazione cosa significa, che non sei sicura del numero?”-

-“Sesso l’ho fatto anche con due donne. Se la domanda è con quanti uomini sono stata, allora la risposta è sette, sette uomini.  “

Il regista dimostra un certo interesse a questa precisazione di Anna. – “Hai preferenze sessuali contrastanti, sei bisessuale! “ –

-“Tra un uomo e una donna, per fare sesso naturalmente, io scelgo sempre l’uomo. Perché succeda il contrario, l’uomo deve essere proprio un cesso.”-

Il regista cerca di mettere subito in chiaro l’argomento. – “In questo lavoro gli attori sono sempre molto piacevoli. Non dovresti avere nessuno di questi problemi, basta che guardi Riccardo.”-

Anna osserva il ragazzo seduto sul divano. Si gira quasi dispiaciuta verso Cubri. – “Un problema c’è! Non me la sento di farlo con uomini di colore.” –

Cubri è sospettoso a questa nuova richiesta di Anna. – “Entra in qualche modo lo spettacolo dell’altro giorno?” – Anna risponde che il suo rifiuto non ha a che fare con quella scena, il regista non vuole insistere. – “Non ti chiedo il motivo di questa tua… paura. Faremo in modo di rispettare questo desiderio.”-

Anna è sempre seduta accovacciata sul letto. Roberto la riprende, lei rivolge verso la camera delle boccacce o ammiccamenti.

-“Torniamo alle donne con cui hai fatto sesso. Com’è stato il sesso saffico? Ci riveli qualcosa?

Anna inizia a parlare prima seria poi comincia a ridere. – “Si raccontano delle storielle sui ballerini, che sono tutti omosessuali. È falso. Sono checche solo otto su dieci, Io ho avuto la sfortuna di imbattermi sempre con qualcuno degli otto. “-

Cubri con un tono compassionevole. -“La cosa è abbastanza frustrante. Raccontaci qualche avventura con i ballerini.”-

Pensierosa Anna comincia a raccontare una storia. – “Io e un’altra ballerina eravamo interessate entrambe a un nostro nuovo collega, per non accapigliarci tra noi avevamo deciso di invitarlo a casa, a cena e far decidere a lui con chi voleva… stare. Ci ha fatto capire che non era interessato a nessuna delle due, anzi a nessuna donna. Quando lui è andato via, ci siamo rimaste così male che non sapevamo come reagire, dagli sguardi per consolarci, siamo passate alle carezze e poi sempre di più… sempre di più, di più.” –

-“La consideri un’esperienza positiva? Penso di sì, visto che poi l’hai ripetuta.”

-“Direi diversa, da quello che fino allora avevo praticato. Ripeto, preferisco gli uomini di gran lunga. Voglio sentire un cazzo dentro di me!”-

Cubri guarda intensamente Anna. – “Possiamo dire che adesso ci conosciamo meglio … un’ultima domanda. Hai fatto sesso con più persone contemporaneamente?”-

La ragazza risponde subito. – “No, non l’ho mai fatto e non credo che lo farò.”-

 

Il regista sembra un pochino seccato. – “Allora ricapitolando: non ti piace lo sperma in bocca, non lo vuoi prendere in culo, non vuoi far sesso con uomini di colore o con più di un uomo alla volta! Neanche a parlarne di chiederti se fai cose estreme. Guarda che non ci siamo mica. Ti lasci un campo di manovra troppo ridotto.”-

Dal risultato di questa breve sintesi anche Anna seria scuote la testa: – “Probabilmente non sono adatta per questo mestiere.” –

Cubri la osserva attentamente e poi le chiede. – “Queste interviste con le ragazze che vengono per i provini di solito inizio con questa domanda. Perché vuoi fare questo lavoro?

Passano dei secondi nel totale silenzio che sembrano interminabili.

Sempre il regista incalza Anna. – “Offro loro anche delle possibili risposte: i soldi, esibizionismo, l’amore per il sesso … o altro ancora, più intimo.

 

Passano altri secondi lunghissimi nel silenzio. La ragazza si alza dal letto sembra decisa ad andarsene, Cubri la osserva senza dire niente, Roberto ha già appoggiato la videocamera a terra. Anna in fretta si veste mentre Riccardo che si era già tolta la maglia è a petto nudo mostrando i suoi pettorali, la osserva e le dice. – “E’ un peccato che rinunci così, penso che abbia tutti i numeri per sfondare in quest’ambiente.” – Anna riesce anche a fare dello spirito. – “ A sfondare o essere sfondata?” – il regista sembra non fare niente per fermarla. Quando Anna prende anche la sua borsa e la mette sulla spalla, allora interviene. – “Certo che venire due volte da lontano per poi darsi alla fuga così senza aver provato non lo vivi come uno smacco?” – Anna tergiversa un attimo non riesce ad allontanarsi dal letto, Cubri insiste. – “Viverlo come un insuccesso … un fallimento per dirla tutta.” – la ragazza lo guarda come una sfida. – “Allora secondo questa teoria se mi facessi chiavare sarebbe per me una vittoria, giusto?” – Cubri rileva sicuro. – “Solo vedendola scopare si capisce se una ragazza debuttante è veramente pronta per affrontare un set hard.” – i tre la guardano Anna si gira verso Riccardo, gli si avvicina e lo bacia togliendosi la borsa dalla spalla e gettandola sul divano, Roberto raccoglie subito la camera e Riccardo la sposta verso il divano, lei si siede.

 

Alle prime riprese di Roberto lei risponde con la lingua di fuori ancora in uno sberleffo, poi Anna diventa più seria, dentro la sua testa in quel momento passano molte sensazioni contrastanti ma ha ormai è fermamente decisa, vuole andare fino in fondo, questa volta non si fermerà. Riccardo si siede accanto, lei lo osserva con un’espressione timida ma dolcissima. Cubri comincia a dare delle disposizioni. – “Ragazzi ovviamente siete liberi di fare quello che volete e vi sentite, non ho intenzione di interrompere il vostro feeling. Quando Anna si sente, pronta potete cominciare.” – Anna è seduta e si sente piccola sul divano con la borsa accanto mentre Riccardo più disinvolto si è alzato in piedi. Il ragazzo nella sua testa pensa che sta per trascorrere almeno una mezzoretta piacevole, scopandosi una bella ragazza.

 

Anna si alza anche lei e guarda Cubri. – “Devo fare uno striptease o mi spoglio normalmente?” – mentre Roberto si avvicina con la camera, il regista dice alla ragazza che può spogliarsi anche senza fare moine e smancerie, è un filmato che rimarrà archiviato, non avrà un pubblico. Anna comincia a spogliarsi slacciandosi la cintura dei pantaloni e togliendosi la maglia, rimostrando un reggiseno nero che sorregge i suoi seni. Si risiede sul divano, si toglie i jeans e si alza di nuovo per togliersi il reggiseno e subito si abbassa anche le mutandine sfilandole, Roberto la inquadra tutta nuda con il suo bel pelo nero in mezzo alle gambe, mentre lei sorride impacciata e non sa, dove mettere le mani.

 

Oltre al cameraman si avvicina anche Riccardo che la contempla. – “Sei bellissima!” – ancora la ragazza sorride alibita per i complimenti che riceve. Anna è seduta sul divano con le gambe accavallate mentre Riccardo cerca di dire cose spiritose, lei non sembra in grado di apprezzarle, è tornato il timore di non farcela a portare a compimento quell’esperienza. Riccardo le chiede se preferisce come prima volta farlo dolcemente o sceglie un modo più rude, più maschio. La risposta di Anna è chiara, vuole farlo delicatamente almeno all’inizio. L’uomo avvicina la sua bocca e comincia a baciarla, lei contraccambia, la mano di Riccardo comincia ad accarezzarle un seno e poi l’altro, si baciano ancora. Riccardo si siede anche lui sul divano, Anna si è rannicchiata con le gambe sopra il sofà, i due continuano a baciarsi mentre la sua mano gli tocca i pantaloni all’altezza del pene. Il ragazzo scende dal divano le fa aprire le gambe e comincia a leccarle la fica. Il nervosismo di Anna si evidenzia nel gesto di sistemarsi i capelli mentre Riccardo sbava come un cane leccando la sua fica, lei continua di tanto in tanto ad accomodarsi i capelli ma sempre osservando il lavoro di Riccardo con la lingua e le dita che hanno cominciato ad allargare la sua fica. Anna adagiata sul divano prova gusto a quel lavoro e si abbandona con la testa all’indietro con le espressioni del suo viso che dimostrano che sta godendo.

 

Tenendo con le mani le cosce aperte di Anna e leccando a fondo e con passione la vulva bagnata Riccardo poi poggia una mano sul seno e lo stringe con ardore. Il ragazzo si alza dalla sua posizione e veloce si toglie i pantaloni e le mutande mostrando subito un pene eretto abbastanza dotato, si siede sul divano, Anna si sposta prende con la mano il cazzo e comincia a masturbarlo mente lui la prende con le mani il viso lo avvicina alla sua bocca e la bacia. Il ragazzo la sposta e seduto sul divano la porta sopra di lui, con la mano guida il suo uccello dentro quella tenera fica bagnata, la sorregge con una mano sulla schiena e una sul sedere ma è lei che fa i movimenti per la penetrazione, appoggiata con le mani sullo schienale del divano detta il ritmo della scopata, dimostrando ancora del nervosismo Anna si sistema ancora i capelli.

 

Anna aumenta la cadenza dei suoi movimenti, le mani di Riccardo che la tengono passano dai suoi fianchi alle sue chiappe che sono maneggiate non disdegnando qualche schiaffetto, con grande soddisfazione. Roberto fa diverse inquadrature della posizione, tutte comunque molto arrapanti nel vedere quell’uccello entrare e uscire dalla fica di quella bella ragazza. Dopo diversi minuti, Riccardo fa in modo che Anna aumenti ancora di più il ritmo e con le mani le stringe forte il sedere accompagnando il movimento di penetrazione. Allora interviene Cubri. – “Ok ragazzi direi che potete cambiare posizione.” – allora Riccardo rimanendo sempre seduto sul divano fa girare Anna così che lei gli sta sempre sopra, ma adesso gli dà le spalle. È ancora lei che regola il ritmo della chiavata che è comunque profonda, lui la tiene per i fianchi, lei ansima e geme più che dell’altra posizione. Entrambi tengono le gambe molto aperte per permettere a Roberto di fare delle inquadrature dei genitali che si penetrano, l’uccello di Riccardo rimane fuori dalla fica solo con i coglioni, le sue mani si avvicinano al sesso di Anna cominciando a masturbarla. Altro elemento che fa aumentare i gemiti della ragazza e il suo godimento, poi le mani di Riccardo lasciano la fica per stringere con forza entrambi i seni della ragazza, a questa manovra Anna mostra segni di preoccupazione. Il ragazzo la ribalta sul divano e sempre senza far uscire il suo cazzo da lei, continua a fotterla. Anna guarda in camera in estasi stringe la bocca per non gemere ulteriormente, Riccardo le bacia un seno e poi cerca di mordicchiarne il capezzolo, Anna è su di giri e sta godendo come una vacca, il ragazzo continua a buon ritmo a scoparla.

 

All’improvviso Riccardo diminuisce la velocità quasi si ferma con l’uccello tutto dentro Anna, molto lentamente esce e molto lentamente entra in quello scrigno di carne rosa. Lo estrae del tutto e con l’uccello in mano solleva una gamba ad Anna e se la posizione sulla spalla, comincia a scoparla in questa posizione  sempre con vigore, lei chiude gli occhi e asseconda il ragazzo, lui la tiene per la gamba non disdegnando di stringerle comunque il seno anche con violenza. Le mette una mano dietro la testa e la avvicina con energia a guardare il suo cazzo che entra e esce dal sua vagina, che la sta possedendo. È incredibile ma Riccardo riesce ad aumentare ancora la velocità, Anna ansima e ha il fiato pesante, Roberto si avvicina con la camera e zooma sui due sessi. Riccardo tiene ancora la mano sulla nuca di Anna, comincia a diminuire il ritmo della penetrazione, lei lo guarda intensamente lui si ferma e sfila il suo uccello dalla fica si adagia sul divano, lei allora si solleva e lo guarda vorrebbe di nuovo salire su di lui ma Riccardo le dice di prendergli con la mano il cazzo. Anna comincia a masturbarlo di nuovo ma lui vuole che lo prenda in bocca, e lei comincia a ingoiarlo e andare su e giù ma senza ingurgitare più della cappella, poi di nuovo lo masturba. le mani di Riccardo sono ancora sulla sua testa e la spinge verso il cazzo, Anna lo prende di nuovo in bocca, con le mani di Riccardo che spingono lei, aumenta sensibilmente l’ingoio ben oltre la metà della lunghezza del pene. Il ragazzo la ferma la fa girare a pecora e si pone dietro di lei. La penetra di nuovo in fica, anche se il buco del  culo sembrava accessibile, Anna ricomincia ad ansimare Riccardo la bacia sul collo, sulla spalla e le mordicchia un orecchio, aumenta il ritmo della scopata. Anna ha un sorriso spontaneo come reazione e dopo un attimo sembra preoccupata, sempre con Riccardo sulla schiena che la scopa con veemenza, lui quasi si solleva sul culo di Anna per penetrarla a fondo, lei aumenta i gemiti di godimento e aiuta la penetrazione con una mano sul gluteo per allargarlo. Quando il ragazzo si blocca ed estrae il cazzo, lei lo guarda interrogativa senza sapere cosa fare, lui la gira ancora a quattro zampe e la chiava ancora da dietro con furore, stringendo con una mano la sua culatta sinistra e schiaffeggiandola. Anna gode con gli occhi chiusi e la bocca stretta per non lamentarsi ma poi sotto i colpi di Riccardo la apre e brevi gridolini gli escono spontanei dalla gola, i suoi seni ballonzolano al ritmo della scopata, poi la cadenza si attenua progressivamente e quasi si acquieta.

 

Sembra che Riccardo abbia esaurito le batterie ma non è così, rivolta ancora Anna seduta sul divano con le gambe completamente aperte e la penetra mentre lei ansima ancora con gli occhi chiusi e si morde le labbra, lui la bacia, lei contraccambia cercando con convinzione la sua bocca, Riccardo entra a fondo col suo uccello. Alla fine lui lo toglie dalla fica, con una mano sulla nuca di Anna la spinge verso il suo pene, lei è indecisa, Riccardo le indica il cazzo, lei si sistema i capelli e comincia a leccarlo, sempre la sua mano la spinge a ingoiare la cappella. Lui si masturba lei invece con la lingua gli lambisce il glande e sorride presagendo come finirà. Riccardo le allontana la bocca dall’uccello e tenendola sempre per i capelli si masturba più velocemente di fronte al suo viso, Roberto si avvicina in un primo piano del bellissimo volto di Anna che speranzosa aspetta il premio che consiste in un primo timido schizzo di sperma sulla sua bocca quasi chiusa e poi di una colata di sborra che le scende dalle labbra sul mento fino a cadere sul seno. Lei guarda Riccardo con uno sguardo da innamorata trepidant, prende l’uccello con una mano e continua a masturbarlo e nello stesso tempo alterna uno sguardo in camera e uno verso Riccardo, Su incitamento di Cubri, Anna comincia a prendere in bocca il cazzo ormai prosciugato di sborra, Riccardo accompagna il movimento con la mano sulla nuca, l’ingoio comunque è profondo quasi per intero l’asta sparisce nella bocca della ragazza.

 

Cubri chiede ai due interpreti il loro giudizio sulla scopata, Riccardo risponde che è stata eccezionale. La ragazza è ancora piegata sulle gambe e continua a masturbare l’uccello che pende le ultime gocce, di sborra. Anna ha la bocca ancora con un filo di sborra, si sistema i capelli e con la bocca chiusa ha un’espressione di soddisfazione che si esprime verso Roberto, che la sta ancora riprendendo, con un bacio portato prima con una mano dalla bocca poi avvicinandosi alla camera e indirizzando un bacio con le labbra.

 

Anna rimane accovacciata senza pulirsi la bocca dalla sborra mentre Cubri le chiede ancora come si sente e qual è il suo giudizio sull’esperienza che ha appena fatto. Lei è seria ma serena e saluta con la mano sorridendo verso la videocamera come se un ipotetico pubblico l’avesse seguita nelle sue evoluzioni. – “Penso che ci rivedremo presto. Ciao, ciao!” – Anna si alza in piedi e scappa veloce verso il bagno. Riccardo comincia senza farsi sentire a ridere, Cubri commenta. – “E’ eccezionale, quella ragazza ha qualcosa che … altre non hanno!” – Riccardo dimostra di non comprendere appieno il giudizio di Cubri. Il regista aggiunge. – “Anna ha un bellissimo viso e degli occhi stupendi. È spontanea e sexy, e anche se sembra che lei stessa non l’abbia ancora capito è una porca galattica!”- Riccardo non è convinto del tutto. – “Sei sicuro? Non fa neanche l’anale!” –  Dubbioso anche lui si allontana verso il bagno.  Il regista e il cameraman si scambiano un cenno d’intesa soddisfatti. – “Come prima esibizione davanti a una telecamera Anna ha messo a nudo le sue potenzialità e sono molte.” – Roberto guarda l’ora. – “Devo accompagnarla in stazione, tra non molto parte il suo treno.” – il viaggio di Anna nel campo dei film per adulti è ufficialmente cominciato!

 

Continua

 

 

 

PROFESSIONE: ATTRICE PORNO                  

 

Sono qui riportate annotazioni su alcuni episodi della vita professionale di Anna B., più nota nell’ambiente dei video per adulti come “Anna Valli”.

 

Anna si fa rompere il culo

 

Anche la periferia di Roma nonostante sia il primo pomeriggio di un sabato inizio estate è percorsa da un traffico intenso. La palazzina che ospita lo studio fotografico di Cubri comunque all’esterno sembra deserta.

Con irruenza e molto agitata, Anna piomba nei locali dello studio tentando di trovare il regista ma lui non c’è. Comincia a cercarlo nella stanza del suo ufficio, anche qui non c’è nessuno, tutti gli spazi all’apparenza sembrano vuoti.

La ragazza nervosamente comincia ad alzare la voce. – “C’è nessuno? Ehi rispondete.”

Perlustra con lo sguardo l’intero ambiente aspettando una possibile risposta, rassegnata ma dubbiosa comincia a spostarsi verso l’uscita, una cosa stride in quella situazione, la porta esterna è aperta, la ragazza si chiede il perché, è una chiara dimostrazione che deve essere per forza qualcuno presente.

Nonostante tutto lei esce, fa qualche passo nello spiazzo antistante alla palazzina, proveniente dall’altra parte della Strada Anna vede Roberto che si avvicina con una giovane ragazza al suo fianco.

I due gruppi si vanno incontro, il ragazzo allegro saluta Anna e le chiede il motivo di quell’improvvisata, al contrario lei è seria e nervosa. – “Sto cercando Cubri.”

La preoccupazione e il nervosismo di Anna sono evidenti anche in quei pochi attimi di conversazione, la giovane che è con Roberto intuisce la situazione e da sorridente diventa più seria. Anche il ragazzo non sa come reagire, Arriva in quel momento un’automobile che si ferma accanto a loro, la guida il regista.

Cubri abbassa il finestrino, Anna gli si rivolge agitata e rossa in viso.  – “C’è un problema. Devo assolutamente parlarti.”

Un rapido scambio di sguardi con Roberto e poi si rivolge ad Anna. – “Stiamo andando a fare un servizio fotografico, se vuoi venire con noi, ne parliamo e vediamo se è possibile risolvere questo problema.” –

Già Roberto ha fatto salire in auto la giovane mentre lui si sta avviando per chiudere lo studio quando Anna apre la portiera e si accomoda accanto alla ragazza.    

 

In un parco cittadino Cubri con Roberto stanno riprendendo la ragazza, lei non molto vestita.

Accanto a loro Anna si sta lamentando. – “Sono due mesi che faccio questo mestiere e ho girato solo due particine, misere e in sostanza non ho guadagnato niente!” –

Il regista abbandona Roberto alle prese con la giovane mentre dei curiosi osservano e si chiedono se è una celebrità. 

Cubri si scosta dalla gente e si apparta con Anna. – “ Che cosa pretendi? Questo è un ambiente che non regala niente, se tu non doni niente a lui.” –

La ragazza dimostra di non capire a che regali si riferisca. Lo stesso Cubri gli indica la ragazza che Roberto sta riprendendo in mezzo alla gente, lei si agita e cambia spesso posizioni di ripresa, sposta le gambe in modo da mostrare le mutandine, chiaramente sotto la maglietta non porta il reggiseno e la gente che la attornia si aspetta da un momento all’altro che un capezzolo faccia capolino dalla scollatura. 

– “Vedi quella ragazza sta offrendo qualcosa al suo pubblico.” – Anna la guarda con interesse e curiosità per carpire quello che intende l’uomo.

Cubri cerca di spiegarsi meglio. – “Ha poco più di vent’anni e ha già capito tutto di questo lavoro. Sta regalando un’emozione … e se poi esce anche una tetta, la commozione sarà completa.” –

Anna si gira e lo guarda. – “Dovrei concedere di più e questo che intendi?”

Il regista sorride quasi divertito. – “Anche, ma non solo. Ho visto in te da subito un grande potenziale, hai un viso bellissimo e un discreto corpo, sei affascinante eppure non riesci a esprimere tutto quello che hai dentro. Non riesci a emozionare come potresti … e dovresti.” –

Anna continua a guardare la ragazza ripresa da Roberto. – “Che cosa dovrei fare allora?” – 

Stringendole le braccia con fare paterno Cubri gli parla apertamente. – “Finisci questo tuo tira e molla e concediti tutta a questo lavoro. O lascia stare tutto adesso, subito.” – 

Una frase che lascia Anna pensierosa mentre Cubri raggiunge Roberto e la giovane ungherese che sta continuando con le pose e le fotografie.

 

Le foto sono finite dopo un paio d’ore, Anna per tutto il tempo è stata silenziosa ma ha continuato a seguire il lavoro della giovane ragazza straniera. Vista l’ora, avevano deciso di andare a mangiare in una pizzeria tra l’entusiasmo della ragazzina ungherese, che da contraltare c’è la quasi indifferenza di Anna. Anche mangiando la ragazza, ha continuato a parlare poco, tanto che Cubri inizia a essere preoccupato, comincia a parlarle dell’ungherese. – “Edith ha ventuno anni e da otto mesi viaggia da sola per tutta l’Europa … “ – Anna lo interrompe – “Prendendo cazzi in culo!”

Roberto guarda l’ungherese che continua contenta a mangiare la pizza non comprendendo che si parla di lei.

Cubri aggiunge irritato – “Certo anche in culo, è una delle sue specialità!”

Ascoltando i discorsi che fanno attorno a lei Edith con un sorriso si tocca il sedere e guarda Anna  – “Culo … culo.  Szamár … ass …” –

Il regista le sorride e riprende a mangiare, parla con Roberto e ignora Anna, la ragazza si sente, non a torto, esclusa dalla tavolata.

Nel tragitto in macchina al rientro, Anna insiste nel non parlare, rimane in un silenzio riflessivo, seduta dietro con Edith.

Arrivati all’altezza di un albergo l’auto, si ferma, l’ungherese scende e saluta tutti, Roberto le dice qualcosa in tedesco  – “wir sehen uns morgen früh, hallo.” – Edith sembra aver capito, ed entra nell’albergo.

Il ragazzo che sta guidando l’auto prima di ripartire si rivolge ad Anna. – “Ti porto alla stazione?” – la ragazza risponde di no con la testa e aggiunge decisa di proseguire verso lo studio.

 

Entrati nello studio fotografico, Cubri va a sedersi alla sua scrivania.

Roberto e Anna sono in piedi, il regista cerca subito di chiarirsi con la ragazza. – “Senti Anna, tu mi hai chiesto di seguire la tua carriera, perché non volevi cercarti un manager, ti ho avvisato che io non faccio volentieri queste cose ma hai insistito. Io non ho una mia scuderia di attrici da monta, da piazzare nei film di altri, quando parlo di te, mi chiedono quali sono le tue specialità ed io sto zitto, le cose sono cambiate negli ultimi anni nel panorama hard, non è più sufficiente mostrare un pompino e una scopata in fica. Anale e doppie penetrazioni sono all’ordine del giorno ed è difficile fare strada come attrici se non si  è abituati a tali pratiche. Sinceramente non posso aiutarti. Cercati un vero manager che ti segua e ti valorizzi. “- 

La ragazza decisa appoggia entrambe le mani sulla scrivania e gli dice serenamente. – “Continuerai a essere il mio manager perché da oggi quando ti chiederanno quali sono le mie specialità risponderai: ovviamente tutte!” – 

I due uomini sono del tutto sorpresi dalla reazione di Anna.  – “Il sesso anale è sempre stato un argomento difficile da discutere per me, lo considero sporco,ho paura di riprovarlo dopo una prima brutta esperienza.”-  

I due uomini la guardano in silenzio senza ribattere le sue argomentazioni.

La ragazza con grinta insiste. – “Chi hai sotto mano adesso?” – 

Il regista la guarda non del tutto lucido. – “Chi ho sottomano per cosa?” – 

Anna allarga le braccia come per rilevare una cosa ovvia. – “Allargarmi il buco di culo. Non voglio fare una scena quasi impreparata senza sapere a cosa andrò incontro!” –   

Con la bocca aperta per questo sviluppo inaspettato Cubri ci deve pensare alcuni momenti prima di rispondere quasi consultando con lo sguardo Roberto. – “Adesso è sabato pomeriggio non credo proprio che troveremo qualcuno libero per venire qua. “ – 

Anna è ferita e umiliata. – “Stai dicendo che non troveresti nessun disposto a rompermi il culo!”

Cubri corre ai ripari per non mortificare più di così ragazza e indica in Roberto la persona giusta per quest’operazione. Il cameraman colto alla sprovvista non riesce a rispondere prontamente. Cubri pensa di fare subito il lavoro  e dice a Roberto di prepararsi mentalmente e fisicamente.

Alla fine il cameraman si fa forza e si rivolge ad Anna. – “Quello che mi offri farebbe la gioia di moltissimi ma io … non credo di esserne all’altezza.” – 

È il regista che interviene prima che Anna abbia una crisi isterica, si avvicina e la gira toccando e mostrando il sedere al ragazzo. – “Vedi le forme di questo grazioso culetto, devi violarlo! La inculi con soddisfazione di entrambi. Hai ripreso decine e decine di prime inculate, hai visto benissimo quello che si deve fare, adesso devi mettere in pratica quelle informazioni, semplice.” – Cubri tiene ancora ferma Anna e prima di lasciarla libera le appioppa una bella sculacciata pesante su una natica. – “Ahiii!” – Sconcertata Anna si massaggia con la mano il punto colpito, Roberto si gira verso di lei con un sorriso ebete. L’uomo prende la videocamera perché vuole riprendere tutta la scena della sodomizzazione di Anna, anche se Roberto protesta moderatamente per questo.  – “Deve rimanere assolutamente un documento per i posteri. Oggi Anna si farà inculare di nuovo dopo cinque anni di astinenza! Facciamo tutto come se fosse veramente una scena per un film.”-

Con qualche esitazione Cubri cerca di far capire ad Anna che per interpretare una scena anale, la donna deve fare una certa pulizia per non trovarsi in situazioni imbarazzanti, la ragazza scappa in bagno. I due uomini si guardano dubbiosi, Anna avrà capito che si riferivano alla sua entrata posteriore, dubbi che rimangono per quasi dieci minuti poi, cadono con il ritorno della ragazza. – “Sono pronta! Cominciamo!”

Roberto ha in mano un preservativo, e guarda prima Anna e poi Cubri. – “Lo metto?”

-“Io preferisco scopare a pelle.” – è la risposta immediata di Anna ma anche Cubri manifesta il suo parere contrario. – “Io direi invece che è meglio metterlo dopo il sesso orale.”

 

Il regista si prepara con la camera e inquadrando la ragazza la invita a iniziare.

Una sorridente Anna ondeggia come stesse ballando, comincia a sollevare sopra la testa la maglietta nera  mostrando un reggiseno anche quello nero, sempre leggermente oscillando comincia a sbottonarsi la gonna bianca trovando delle difficoltà.

 – “Non si slaccia!” – dice smarrita quasi scusandosi, nervosamente si mette una mano sui capelli, riesce ad aprire la gonna e se la sfila mostrando delle mutandine ovviamente nere.

È di fronte a Roberto solo in biancheria intima, con un sorriso di soddisfazione. Velocemente si slaccia il reggiseno e si leva le mutandine, smaniosa si piega sulle ginocchia e si avvicina alla patta dei pantaloni di Roberto che si è accostato.

Gli abbassa lo zip e allunga subito una mano sotto le mutande del ragazzo per saggiarne grandezza e durezza, e quando lo vede, esclama compiaciuta –  “Sei messo bene, hai un bel cazzo…” –

Roberto non è un super dotato ma si difende bene e il suo uccello ha una grossa cappella violacea, Anna lo tiene con la mano e sorride quasi impacciata quando alza lo sguardo verso il ragazzo e incrocia i suoi occhi. 

Comincia a segarlo, diventa seria quando inizia a ingoiare la cappella e a spingersi metà dell’asta in bocca, Cubri commenta, – “Così Anna sei bellissima.” – lei tiene gli occhi chiusi e continua a pompare.

Roberto memore di molte riprese tiene le braccia dietro la schiena per non impallare il girato di Cubri e intanto osserva Anna che continua imperterrita a succhiare.

Il ragazzo le mette una mano sulla nuca e la spinge ad aumentare il ritmo di pompa poi lui quasi la scopa in bocca.  -“Si … brava … cazzo che bocca!!”-

Anna a questo punto si ferma ed estrae il cazzo, lo mena con un’espressione ansiosa in viso, subito lo riprende in bocca e ancora succhia lenta.

Il ragazzo prova un intenso piacere,  – “Oooohhh … si!! … dai prendilo … ciuccialo … siii!!”-

Lei guarda negli  occhi Roberto, si arresta e ride sistemandosi ancora i capelli, gli bacia delicatamente il glande, con la lingua protesa lo lecca lungo tutta l’asta.

È inginocchiata davanti alla nerchia, Cubri interviene a dare disposizioni. – “Sei brava e bella con il cazzo in bocca … ma adesso continuate sul letto.” –

 

La ragazza sorride, Roberto si distende sul letto e Anna si sposta sopra di lui in posizione di 69, con la mano gli prende l’uccello e lo ingoia fino a metà con gusto, dal canto suo il ragazzo ha iniziato anche lui a usare la  bocca, baciando e leccando la zona genitale, le infila la lingua nella vagina, provocandole una gradevole sensazione che blocca il suo lavoro orale, Anna esclama entusiasta -“Si … si … cosi …. Oooh … dai succhiami la figa … siii … mi piace!!”-

Improvvisamente il viso di Anna cambia espressione da esaltazione a una di sorpresa inquieta, dietro Roberto le stringe duramente il culetto morbido e delicato tra le mani, e comincia a inserirle nel fresco e stretto buchetto il suo dito pollice. Da sfogo alla sua arte amatoria continuando con il cunnilingus separando con le mani le labbra della vagina e procedendo con dei ritmati colpi di lingua alla fresca clitoride ormai calda e bagnata dai succhi vaginali, un trattamento che fa quasi raggiungere l’orgasmo ad Anna.

Quasi perché Cubri interviene ancora inopportunamente a bloccare quel momento. –“Adesso basta leccarvi, continuate a scaldarvi scopando.” – 

La ragazza, in effetti, non sembra contenta di questa interruzione, ma aiuta affettuosamente Roberto a mettersi il preservativo. Adesso Anna è distesa con le gambe piegate, aperte, Roberto la penetra profondamente lei accoglie interamente il suo duro uccello nella calda e bagnatissima fica.

Anna respira profondamente ansimando con le mani sui capelli, la fica di Anna è morbida e bellissima, Roberto aumenta il ritmo della scopata Anna respira con più fatica, ogni tanto lui si ferma con l’uccello tutto dentro poi aumenta ancora di più la velocità di penetrazione, l’eccitazione di Anna cresce quasi all’orgasmo.

 

È sempre il regista che interviene al momento meno opportuno  – “Fermatevi adesso che vi voglio ancora a pieni giri. È arrivato il momento che potete provare con l’anale.” –

È arrivato l’attimo cruciale, la ragazza è chiaramente in ansia. È fatta sistemare, distesa a pancia sotto, è preoccupata mentre Roberto è tra le sue gambe che le massaggia il sederino e riprende con il ditalino nel culo come preliminare per l’imminente sodomia, con il pollice continua a entrare unto del gel per preparare la strada.

Preoccupata la ragazza, si rivolge a Roberto indaffarato dietro di lei – “Voglio star sopra io in modo da controllare l’introduzione e il ritmo. Non voglio che mi sfondi subito!” –  

Anche il ragazzo sente che il momento e importante, si distende sul letto, lei si alza e si pone sopra offrendo il suo stretto buco a quell’uccello non minuto. Anna prende il cazzo nella mano e lo accompagna verso l’ano mentre comincia molto lentamente a scendere, giusto premendo leggermente sull’apertura del retto facendo entrare poco il membro e fermandosi per permettere al suo sfintere di abituarsi. – “Ooohh …  ahiii … ahia.” – Roberto la tiene sollevata con le mani sulle natiche, allargandole mentre la incula.

La ragazza prosegue piano assicurandosi il controllo della situazione. Una volta che la cappella riesce a entrare nel retto lo scivolamento del resto del pene è relativamente indolore per lei. Roberto sta fermo e lascia che la ragazza prosegua impalandosi alla velocità che preferisce.

Dopo questo inizio, lasciata l’iniziativa alla ragazza, Roberto comincia a spingere la cappella nelle sue viscere e aumentare progressivamente il ritmo di penetrazione, – “Ti faccio male?”- Anna è tra il sorriso e la dimostrazione della pena che tutta l’operazione le sta provocando. –“Ooohhh … ti prego fai piano!”

Quando Roberto si ferma, lei cerca di masturbarsi toccandosi la vagina, inaspettatamente lui comincia a sfondarle il culo con veemenza si agita e respira con affanno con le mani la prende i seni, si quieta e  diminuisce il ritmo. Anna è più rilassata, Roberto accelera di nuovo, lei soffre ancora e si guarda attorno come per cercare qualcosa che la possa salvare da quello strazio, si morde le labbra, Roberto la solleva allargandole le gambe lei appoggia i suoi piedi  sulle sue, il ragazzo è così occupato a scoparla in culo e a penetrarla ancora più profondamente da non accorgersi che Anna ansima e  respira con difficoltà, mugolando a ogni affondo, e si lamenta per il dolore.

-“Aaaahhhiii … mi fa male il culo!!” – Per tutto il tempo, la ragazza tiene gli occhi chiusi e la bocca aperta.

Dopo qualche momento in questa posizione il ragazzo, la sistema a pancia sotto, con il viso premuto sul letto, Roberto alle sue spalle non diminuisce il ritmo e la scopa in culo sempre con irruenza, lei si lamenta. Roberto alterna lentezza con velocità, Anna tiene le braccia sotto il viso lo volge a guardare con preoccupazione Cubri, Roberto le allarga le chiappe con entrambe le mani e la penetra senza remore entrando per metà dell’asta in quel candido e morbido culetto.

Lei ansima con un gemito di dolore  – “Ahhia …  fai piano!” – 

Roberto non sembra ascoltarla, prende a spingere con maggior violenza la cappella dentro il culo, ogni tanto si ferma, poi cerca di entrare totalmente nel suo sfintere. Ogni spinta aumenta il dolore che procura ad Anna. Prendendola per i fianchi la solleva nella posizione a pecorina classica, con lo spostamento il pene gli esce dal culo ma Anna non ha neanche un attimo di pausa che subito Roberto lo indirizza di nuovo verso il buchetto, la afferra per i glutei e penetra lentamente. Lei tiene la testa bassa, lui la prende per i fianchi e seguendo il ritmo la avvicina al suo pene riempiendola tutta, così Anna viene per l’ennesima volta impalata nel retto per tutta la lunghezza dell’asta.

Cubri continua a riprendere e dare suggerimenti. – “Anna cerca di muoverti segui il ritmo.”

Immediata è la risposta della ragazza che da sola in pratica s’incula, Roberto rimane fermo per qualche secondo poi riprende a stantuffare.

 Il regista si avvicina con la videocamera a Roberto dandogli una pacca sulla spalla. – “Toglilo un attimo dal culo.”

Lentamente il ragazzo estrae dal culetto il cazzo e il buco di Anna rimane perfettamente aperto, tanto da fare invidia all’O di Giotto. Con le mani Roberto lo allarga ulteriormente quando comincia a richiudersi.

Cubri è in esaltazione pura. -“Fantastico, riprese eccezionali. Anna sei veramente arrapante.”

Roberto avvicina il suo cazzo e lo inserisce di nuovo nel retto di Anna, ancora a pecorina con energia, lei accetta senza lamentarsi.

Una superba penetrazione anale ripresa da Cubri in primissimo piano, dimostrazione con che naturalezza e godimento Anna si sta prestando a quella pratica. Roberto in piedi piegato sulle ginocchia la incula sempre da dietro, Cubri con la camera li riprende con la visione totale del culo e della fighetta di Anna.

È questa la disposizione in cui la penetrazione è molto profonda, Anna comincia a lamentarsi, – “No … ahhh …. Non cosi forte!” – impassibile Roberto continua a sodomizzarla fino ai coglioni per molto tempo, alla fine si ferma, estrae il cazzo tenendolo con la mano e il buchetto rimane aperto.

Lei cede e cade bocconi, Roberto riprende subito a incularla tenendosi il pene con una mano, entrando e uscendo decine di volte dall’ano, con Anna che geme e si lamenta.  – “Aaahhh … ahhiaa … sei un maiale mi stai sfondando il culo!”-

Il ragazzo si fa cadere con tutto il suo peso sulla giovane e il suo uccello si addentra a fondo nel suo sfintere, rimanendo così per un po’. Quando lo toglie dal retto e lui e non Cubri che le chiede si aprirlo al massimo. -“Anna allargati con le mani il buco.”

Non passa neanche per la mente ad Anna di obbiettare a questa ennesima imposizione e con le mani allarga il campo per la penetrazione, Roberto comincia a penetrarla come prima, velocemente  entra ed esce ma adesso i  mugolii sono di apprezzamento da parte della giovane, – “Mmmhhh … mmhhh … oh si… siii!! Inculami … spaccami!!”

Alla fine entra fino al massimo che gli permette il suo cazzo, e il regista vuole ancora inquadrare il retto aperto. -“Fammi vedere di nuovo il buco di culo.” –

Roberto tira fuori il cazzo e nuovamente Anna tiene le natiche aperte con le mani per permettere a Cubri di inquadrare il suo sfintere oramai rotto, sfondato. Roberto non pago pianta tutta la sua asta un’altra volta in quel bel sederino, spingendo con tutto il suo peso.

Anna si lamenta cercando di bloccarlo allungando le mani all’indietro sul suo petto. -“OOhhh ahhhia che duro che sei, piano … piano! Così mi spacchi in due!!”-

A questo punto Roberto si placa e lascia libera la ragazza. Anna rimane bocconi per qualche momento per cercare di riprendersi. E Cubri che la invita a girarsi per il finale che naturalmente deve comprendere la venuta.

 

La ragazza quando si gira, a Roberto cavalcioni all’altezza del suo seno, si è liberato del preservativo e si sta masturbando tenendo il pene a poca distanza dalla sua bocca, la ragazza e anche Cubri che continua a riprendere attende solo la venuta. Anna ha gli occhi semichiusi e con la lingua lecca la cappella viola del cazzo.

Sempre teso a menarsi l’uccello Roberto le chiede -“Vuoi bertela tutta la sborra?” –  La risposta della ragazza è una risata quasi liberatoria perché le sembra quasi che le chieda se vuole sorseggiare un aperitivo.

Anna riprende a leccare la cappella ma si ferma quasi subito notando le prime contrazioni che portano al primo schizzo, lei ha la bocca semi aperta e lo sperma la colpisce sul mento, poco seme le entra in gola, il secondo e il terzo sono diretti in bocca ma Anna la tiene chiusa e la sborra le cola lungo la guancia e il collo. Un quarto e un quinto la colpiscono sulla guancia, Roberto emette dei versi gutturali incomprensibili e incredibilmente per un non professionista arrivano altri due schizzi che colpiscono Anna sorpresa in pieno viso, le scappa una risata strana che sembra quasi girare verso il pianto, ha il viso completamente inondato di sborra.

Il regista subito le chiede soddisfatto -“Dimmi ti è piaciuto farti rompere il culo?”

Anna è ancora distesa, è piena di sborra, sembra perplessa e non risponde subito, ha dello sperma in bocca e non ha intenzione di ingoiarlo si mette una mano sulla bocca e cerca di sputarlo, di fronte Roberto continua ad agitarle il cazzo vicino al suo viso, le ultime gocce di sperma cadono sul suo seno forse non è stata una copiosa sborrata sul volto dell’attrice come si ne vedono in alcuni film, ma non è stata certo deludente.   

Dopo un attimo per riprendere fiato, Roberto si scusa con Anna per essere stato un po’ violento e averla presa con forza, e giustifica che non era completamente in sé, di essere stato preso come in un vortice e si è immedesimato in tanti porno attori che ha visto all’opera, non era più nel pieno delle sue capacità psichiche.  

Dopo aversi pulito ancora la bocca Anna, risponde a Cubri. –“Ho capito adesso che mi sono persa qualcosa di fantastico per un sacco di tempo, il sesso anale è qualcosa fuori di testa.” –

Cubri si avvicina ai due e si rivolge alla ragazza. – “Nella mia carriera se mai ho visto una donna predisposta alla sodomizzazione questa, sei tu! Hai un culo da monta fantastico.” – 

Anche Roberto sembra dello stesso avviso e condivide appieno l’affermazione del suo capo.

Allungando la mano verso il suo culo e con le dita sente il buchetto ancora parzialmente aperto .-“Mi è stato proprio allargato! Da oggi voglio vivere il sesso in maniera intensa e vera, sesso duro senza limiti.” –

Il regista cerca di correggere l’affermazione di Anna -“Non deve essere necessariamente sesso duro o violento perché sia vero e sincero …” –

La ragazza aggiunge come una vera tigre del sesso – “E sia anche tenero, ma senza moralismi inutili.” – 

Cubri guarda Roberto con soddisfazione. –“Adesso si che abbiamo sul serio un’attrice porno con un potenziale da valorizzare. E cazzo farò di tutto perché ciò avvenga.” –

Anna è ancora distesa sul letto con il viso sudato e sporco di sperma ma con un sorriso sereno e soddisfatto. – “Dammi trenta minuti e accetto lo strappo fino alla stazione!”

Prima di andare in bagno Anna si volta e guarda intensamente Cubri – “In ogni caso, una che a ventuno anni viaggia da sola per l’Europa facendo questo mestiere è un’incosciente.” – La ragazza scappa veloce verso i bagni.

-“Quella ragazza è imprevedibile, mi piace anche per questo.”- Dice Cubri mentre scambia un sorriso complice con Roberto. – “Mi sei piaciuto come attore, forse quasi meglio che come cameraman.” –

La risposta di Roberto è immediata e scocciata – “Vai al diavolo, non mi freghi più così.”

-“Non dirmi che non ti è piaciuto?”-

Il viso di Roberto è sognante e rapito.  – “E’ stata la scopata più bella della mia vita!”

 

 

Continua …

 

 

 

 

 

PROFESSIONE: ATTRICE PORNO

 

Sono qui riportate annotazioni su alcuni episodi della vita professionale di Anna B., più nota nell’ambiente dei video per adulti come “Anna Valli”.

 

4. La scena con la leggenda del porno.

 

Dopo la decisione fondamentale di voler continuare nel campo dei film a luci rosse, Anna comincia a lavorare con più frequenza, la sua disponibilità e la sua partecipazione sessuale sono aumentate del mille per cento e tutti l’hanno notato, il suo nome inizia a girare nell’ambiente e a essere preso in considerazione per lavorazioni sempre più importanti.

La ragazza si è rasserenata e sembra affrontare la realtà di questo nuovo lavoro con uno spirito energico e propositivo.

Nei precedenti episodi pubblicati c’è una mancanza importante, la protagonista non è mai stata descritta dettagliatamente, è stato solo detto che ha venticinque anni che ha fatto la ballerina classica ma fisicamente com’è?

Anna è una ragazza non molto alta, un metro e 65, capelli scuri, un bel seno ma non troppo prosperoso, ben proporzionata, un culetto che a detta di tutti attira sia i baci sia gli schiaffi. La cosa che attrae subito lo sguardo di tutti sono comunque i suoi occhi, che sono veramente lo specchio dell’anima. Occhi verdi intensi e profondi che esprimono gioia di vivere ma anche a volte malinconici, che trasmettono quella tristezza che nessuno vorrebbe che i propri cari provassero. 

 

Tuffiamoci ora all’episodio che è raccontato.

È una tarda mattinata di una domenica di giugno, nella calca di una delle vie principali di Spoleto due donne stanno passeggiando, una delle due è Anna l’altra è sua madre, una bella donna appena sopra i cinquant’anni. 

Anna che come sempre predilige vestire classico con una gonna non particolarmente corta e una camicia. La strada è affollata di gente, molti sono usciti dalle chiese nelle vicinanze dopo la funzione domenicale, loro no! Non fanno parte della comunità dei credenti; anzi per puntualizzare loro credono in Cristo ma non appartengono alla collettività dei fedeli che frequentano la chiesa.  

Ferme a guardare la vetrina di un negozio di abbigliamento grandi firme, Anna indica alla madre un capo in particolare. Dopo che ne ha osservato il cartellino del prezzo, la donna si sfoga.

“Guarda che lo stipendio mensile di un impiegato comunale non è faraonico.”

 

Le due donne si guardano, Anna ha un mezzo sorriso. Si sente il trillo sordo di un telefonino, segue un motivetto allegro, il suono proviene dalla borsa che la ragazza tiene a tracolla.  Anna apre la borsa e prende il cellulare, controlla nel display il numero di chi chiama, con meraviglia riconosce quello di Cubri, istintivamente si guarda attorno e osserva la gente che le passa vicino come per controllare di non essere osservata, si gira anche verso la madre, incerta. La donna è stupita notando l’indecisione della figlia a prendere la chiamata.

“Pensi siano seccature … non vuoi rispondere?”

Curiosa ma anche preoccupata, Anna risponde a questa chiamata inaspettata. Cubri, il suo regista di fiducia e suo manager non l’ha mai chiamata di domenica.

La mamma di Anna è all’oscuro della professione della figlia, l’unica cosa certa che conosce è che ha abbandonato definitivamente la danza. Mezze parole e suggerimenti sublimali della figlia stessa l’hanno convinta che le frequenti trasferte a Roma non sono dovute a una sbandata sentimentale, cosa che alla donna non sarebbe dispiaciuta affatto ma a non precisati impegni nel campo pubblicitario.

Le due donne sono unite da un grande affetto com’è ovvio tra madre e figlia, affezione che si è rafforzata con la morte del marito e padre.

Con la danza Anna ha vissuto per anni, anche se giovane lontano dalla famiglia adesso è tornata a vivere con la madre anche se temporaneamente fino a che riuscirà a trovare la casa che desidera. Questa situazione transitoria dura ormai da quasi un anno.

Al telefono dopo brevissimi convenevoli Cubri è subito al punto. Il tono di voce dell’uomo non è per niente imperturbabile quando cerca di spiegare ad Anna del motivo che l’ha spinto a questo disturbo festivo.

“Ho appieno la tua attenzione … ti voglio dire che Rocky ha chiesto di te, ti vuole assolutamente per il suo ultimo film che sta ultimando in questi giorni.”

 

Passano alcuni secondi prima che Anna risponda con molta calma in contrasto con l’agitazione dell’uomo cercando di non far capire alla madre quale sia l’argomento della conversazione.

“La super Star mi vuole. Va bene, d’accordo vedi di organizzare un incontro.” 

 

La donna osserva la figlia con curiosità dopo aver sentito che una personalità la cerca. La ragazza a differenza del regista non sembra comprendere a pieno la portata di questa notizia per la sua carriera di attrice hard, Cubri interviene ancora più concitato.

“Forse non mi sono spiegato bene, Rocky ti vuole subito, desidera girare una scena immediatamente con te perché domani dovrà essere a Praga, con l’intero film per iniziarne il montaggio. Se rifiuti ci penserà due volte prima di chiamarti ancora. ”

 

Quest’ultima affermazione assomiglia più a un ultimatum che una possibile eventualità e lascia senza parole la ragazza, nella sua testa per qualche momento si rimpallano varie vocine, con ipotesi svariare di risposta, sia contro, … LASCIA STARE E’ DOMENICA, CHI CREDE DÌ ESSERE PER CHIAMARTI ALL’ULTIMO SECONDO, sia pro … NON E’ QUELLO CHE ASPIRAVI QUANDO HAI INIZIATO QUEST’AVVENTURA? ALLORA COSA ASPETTI!

L’esitazione di Anna è maggiormente dovuta alla fama, non certo usurpata, che ha Rocky di violento con le attrici con cui lavora, non che le malmeni o le maltratti fisicamente ma nella durezza e prepotenza con cui consuma i rapporti sessuali in scena.

Cubri non sente dall’altro capo del telefono nessun commento, solo un rumore di fondo, vociare di persone e scorrere del traffico, diventa particolarmente ansioso. 

“Anna mi senti … ci sei? Dammi una risposta … anzi dammi la risposta affermativa e sono subito lì a prenderti in auto.”  

 

L’uomo attende ancora impaziente al telefono, dall’altro capo non s’interrompe ancora il silenzio, Anna ha coperto con la mano il cellulare e informa la madre dell’argomento della telefonata.

“Mi chiedono di andare a Roma per un lavoro urgente e importante ma se accetto, non posso accompagnarti a far visita agli zii.”

“Contano molto di più i tuoi impegni. Come diceva sempre tuo padre: il lavoro prima di tutto! Vai tranquilla, dai tuoi zii ti recherai in un altro momento. ”

La ragazza sorride e con la voce controllata ma con un velo di tensione riprende la conversazione.

 “Va bene ti aspetto alla stazione. Certo che comunque è assurdo, così in fretta senza avere la possibilità di pensarci un momento e dover rinunciare ad altri impegni.”    

 

“Questa è la professione che ti sei scelta liberamente. Si devono alle volte prendere delle decisioni al volo. Comunque come tuo manager lo approvo al cento per cento. Parto subito, preparati.”

 

A chiacchierata finita le due donne riprendono la loro passeggiata puntando verso casa ma non disdegnando di guardare ancora le vetrine di altri negozi.

Bisogna chiarire che Anna non ha mai dato a nessuno dell’ambiente porno il suo indirizzo di casa, ha rivelato che abita a Spoleto e vuole essere contattata solo telefonicamente dal suo manager, Cubri non ha mai messo fretta ad Anna per questo motivo è rimasta sorpresa dalla fulminea richiesta che gli è stata prospettata.

 

Mangiando solo un frugale panino Anna si è cambiata d’abito e si è recata nel luogo dell’appuntamento. Cubri nel più breve tempo possibile è arrivato a Spoleto, ad attenderlo la ragazza che adesso è abbigliata più sportiva, indossa un paio di jeans e una maglietta.

Anna è accanto all’auto eppure non sale, l’uomo le fa fretta per  puntare decisi verso Roma ma non è così semplice. Anna nei momenti che ha aspettato da sola davanti alla stazione l’arrivo di Cubri ha avuto pensieri contrastanti e prima di partire espone i suoi dubbi e perplessità. Dopo aver sentito con molta pazienza tutte le incertezze che turbano la ragazza, Cubri non offre una spalla per piangere come Anna desiderava ma una persona che cerca di spronarla a prendere una decisione.

“Allora cosa vuoi fare? Sembri Anna di due mesi fa!”

 

Se Cubri sperava che quest’affermazione colpisse emotivamente nel segno come confidava, ci è riuscito perché la ragazza si sente criticata e cerca subito di rimediare riprendendo la sua attendibilità.

“Va bene facciamo questa scena.”

 

Anna finalmente sale in automobile.

 

Sono partiti dalla città umbra da un po’ verso la capitale, Cubri le ha spiegato soddisfatto anche la vantaggiosa qualità dell’ingaggio, Anna diventa taciturna e risponde a monosillabi. Il regista cerca di capire l’origine di quel silenzio.

“Preoccupata … non sei ancora completamente convinta?”

 

Abbozzando un sorriso Anna cerca di essere disinvolta.

“Devo solo farmi scopare da Rocky, perché dovrei essere inquieta.”

 

Il regista continua a guidare ma di tanto in tanto gira la testa a osservare Anna.

“Non devi essere ansiosa l’ho informato che non deve superare certi limiti. Gli piaci, quindi ha detto che non c’è problema. Appunto devi solo scopare niente cose strane. Farai solo quello che ti senti.”

 

Anna rimane quieta a guardare dal finestrino il paesaggio che passa e sfugge alla vista, poi determinata rileva scandendo le parole sempre guardando il panorama.

 “Io non ho limitazioni!”

 

Cubri la osserva attento. Poi per rompere quell’atteggiamento imbarazzante dice una cosa che non piace per niente alla giovane ragazza.

“Rocky cerca sempre ragazze italiane per i suoi film anche lui è stufo di ceche, ungheresi e russe.”

 

Allora Anna si gira e il suo sguardo è penetrante.

“Vuoi dire che se fossi ungherese nemmeno mi avrebbe preso in considerazione?”

 

Adesso l’uomo si rende conto di aver innescato un processo difficilmente controllabile visto l’orgoglio della ragazza e cerca di correre ai ripari immediatamente e nel modo più credibile.

“Non mi sono spiegato … intendevo dire che anche lui quando ha a disposizione una brava attrice che è anche italiana cerca subito di utilizzarla al meglio.”

 

Cubri non è stupido e comprende che Anna non è per niente soddisfatta della spiegazione allora aggiunge altre giustificazioni.

“Pensaci un attimo … se ti chiamasse all’ultimo secondo prima di consegnare il girato solo perché tu sei italiana, sarebbe veramente un coglione!”

 

La ragazza non è ancora convinta e rilancia una polemica su Rocky sul suo comportamento con le donne.

“Oppure le italiane le vuole scopare proprio tutte!”

 

Cercando di non fomentare altre discussioni Cubri cerca di viaggiare più velocemente che può verso la loro destinazione.

 

L’automobile entra nel viale di una grande villa in periferia di Roma. Cubri appena sceso dall’auto è raggiunto da un uomo, i due si stringono la mano si conoscono, c’è un veloce parlottio, Anna solo ora scende anche lei dall’auto. Cubri e l’uomo si spostano dietro la villa, il regista fa un cenno ad Anna di seguirli. 

Il retro della villa è pieno di gente. C’è anche la piscina, vicino alla quale tre ragazze stanno prendendo il sole, una è completamente nuda distesa prona, Anna nota che ha un tatuaggio sopra il sedere. 

Sotto un albero, un’altra giovane ragazza vestita, sta prendendo in bocca il cazzo di un tipo che a sua volta saluta un altro gruppetto di uomini. Non è una scena di un film perché nessuno li sta riprendendo.

Incuriosita da quello che si svolge attorno, Anna sta sempre seguendo Cubri e l’altro uomo. Li vede avvicinarsi a una tettoia dove all’ombra, seduti attorno ad un tavolo con un monitor, ci sono diverse persone tra cui anche Rocky.

Anna si accosta a Cubri prima che entrino sotto la tenda.

“Pensavo a farmi un piercing o un tatuaggio, cosa ne dici?”

 

Sembra una domanda fatta per innervosire Cubri, l’uomo la guarda scettico. Se c’è una cosa che non sopporta, sono le ragazze con tatuaggi e piercing, che, in effetti, con lui non lavorano molto spesso, e mai quelle che ne hanno più di uno.

“Come no! Un bel piercing sulla lingua o sulla figa magari!”

 

Offesa per l’intonazione della risposta dell’uomo, Anna si blocca sul vialetto e ribatte aggressiva .

“Perché no, c’è l’hanno tutte!”

 

Anche il regista si ferma, perentorio e un po’ seccato si avvicina.

“Tu non sei tutte. Tu sei meglio.”

 

Abbandonata questa discussione aleatoria e lasciata anche Anna, che rimane ferma fuori la tettoia, Cubri si avvicina alle persone sedute. Queste sono tutte concentrate a guardare il monitor sul tavolo, stanno osservando le riprese di una scena a lato nel prato a cinque metri da dove sono sistemati.

Una giovane ragazza e un uomo, completamente nudi, stanno tentando di avere un rapporto sessuale.

La ragazzina è dell’est Europa, nella scena di sesso si dimostra del tutto imbambolata e non segue le direttive benché si provi a tradurre i voleri del regista nella sua lingua madre.

Qualcuno tra gli spettatori grida ironico verso l’attore impegnato nel coito.

“Prova a metterglielo in culo a quella troietta!”

 

In quel momento Anna entra sotto la tenda e sente i vari commenti sulla scena, che intanto si trascina un po’ a casaccio, tra gli sguardi sempre più dubbiosi della ragazza diretti al traduttore e alle risate con apprezzamenti pesanti di alcuni dei presenti.

Già quest’approccio infastidisce Anna; Rocky si alza dalla sedia per stringere la mano a Cubri e a lei che si è avvicinata, la osserva quasi spogliandola con gli occhi.

“Sei molto più carina dal vivo che non in video.”

 

Il sorriso di Anna è più per creanza che per effettivo convincimento della sincerità della star. Interviene l’operatore delle riprese.

“Dobbiamo brigarci se vogliamo che nella stanza ci sia luce naturale a sufficienza per l’effetto che vogliamo creare nelle riprese.”

 

Sentendo queste parole sembra che sarà girato un capolavoro in bianco e nero e non una semplice fiction di sesso. È spiegato ad Anna che la scena sarà girata nella stanza da letto al primo piano della villa e sarà in penombra. Alla ragazza viene anche detto in quali prestazioni sarà coinvolta compresa una penetrazione anale.

Questa notizia coglie alla sprovvista Anna, guarda interdetta e preoccupata Cubri, qui ritorna la conoscenza della fama che ha Rocky nel sodomizzare le ragazze che gli capitano sotto le mani, il suo manager si avvicina cercando di calmare la sua apprensione.

“Adesso gli parlo e gli ricordo che deve fare con delicatezza.”

 

Anna lo blocca prima che intervenga e scuote la testa per impedire che lui dica qualcosa. È lei che chiede quali battute deve dire durante la scena ma Rocky rivela che c’è poco dialogo, nel montaggio sarà, infatti, un momento onirico, un sogno.

Avviene ancora un veloce scambio di occhiate tra lei e Cubri. Ad Anna è indicato dove si trova il bagno ma prima di entrare in casa si rivolge ancora al suo manageri riferendosi agli uomini sotto la tenda.

“Se dicono qualcosa di pesante, m’incazzo e li prendo a schiaffi. Per loro siamo tutte delle puttane!”

 

Cercando di non farsi capire da Rocky e da altri che l’hanno raggiunto Cubri, si mette accanto alla ragazza.

“Alle volte scappa qualche commento volgare. Ne faccio anch’io! Non devi prendere tutto come offesa personale.”

 

“Vorrà dire che li prenderò come complimenti!”

 

A questo commento ironico Anna non fa seguire altre iniziative e senza altri problemi si fa accompagnare dentro la villa per fare una doccia e preparare il retto all’inculata. A sua volta Cubri è fatto accomodare sotto la pompeiana.

 

Insaponandosi facendo la doccia, la ragazza comincia a toccarsi e si masturba a dispetto di quello che la attende. Quando Anna esce dal bagno, le è consegnato l’abbigliamento che dovrà avere nella scena. Una gonna nera e una camicetta grigia scura, anche l’intimo è di color nero e le mutandine con immensa sorpresa sono normali, anche se trasparenti, non aveva mai indossato il perizoma ma da quando gira i film hard, le fanno indossare solo quelli con un filo sottilissimo che non copre neanche il buco di culo, anche le autoreggenti sono ovviamente nere.

Seduta sulla sponda del letto infila le calze, indossa tutto con lentezza, controllando che sia adeguato alla sua persona, di solito non è mai così pignola con quello che deve indossare per girare, d’altronde non ha mai tenuto per molto addosso altro che … niente nei video precedenti. 

Con tanti anni di danza alle spalle una cosa che le ha sempre procurato delle difficoltà è calzare le scarpe con il tacco e anche oggi non si discosta da quell’ostacolo.

Due cose hanno segnato tutta la vita “artistica porno” di Anna, e cioè: non essersi mai depilata completamente la peluria della fica e di essersi tolta sempre le scarpe nelle scene di sesso quando doveva spogliarsi completamente, ritiene giustamente ridicolo essere nudi con le sole scarpe addosso.

Terminata la vestizione, la ragazza raggiunge la stanza, dove dopo poco ha inizio il ciak.

 

Oltre ai due protagonisti della scena dell’accoppiamento nella stanza ci sono altre tre persone, il cameraman, un tecnico che guarda le luci e un altro uomo che alla ragazza non sono chiare le incombenze ma d’altronde sono molti quelli che nelle scene di sesso sono presenti come semplici spettatori.

Anna e Rocky iniziano a girare accostati, la ragazza ha imparato al volo le poche battute che deve recitare e anche lui non sembra molto preoccupato per i dialoghi, sono per la maggior parte improvvisati seguendo una grossolana linea di atteggiamento.

“Aspettavo questo momento da un sacco di tempo.”

 

Lei di rimando anche da suggerimenti che arrivano da dietro la videocamera.

“Allora non facciamolo aspettare ancora quest’attimo.”

 

Ecco cosa fa il terzo uomo, non il guardone ma fornisce lo spunto alle battute! O forse è il sceneggiatore?

Dopo essersi guardati teneramente negli occhi i due, si baciano. Lui la tiene saldamente per la testa ed entrambi infilano la lingua nella bocca dell’altro. La ragazza allunga la mano tra le gambe dell’uomo palpando il suo grosso uccello attraverso la stoffa, Rocky le apre il corsetto e comincia a leccarle le tette, Anna inizia ad ansimare e gemere anche perché lui le morde i capezzoli e le lecca il collo.

La ragazza indossa ancora le mutandine, lui le massaggia la fica con vigore, lei gli blocca la testa e lo tiene con la bocca sul suo seno, le dita di Rocky si fanno strada nella figa.

Si baciano di nuovo lingua in bocca, adesso è lei che lo accarezza e lo bacia sul petto e scende con la lingua lungo il ventre, cerca di slacciargli i pantaloni. Una volta abbassati quelli, tocca alle mutande fare la stessa strada liberando uno spropositato pene mezzo in tiro.

“E’enorme!

 

Nonostante sembri, una frase fatta sono le parole che Anna pensa veramente guardando l’uccello che ha scopato e inculato centinaia di donne e ragazze di ogni colore e provenienza.

La ragazza riprende a leccargli il ventre, con una mano gli tiene il cazzo, cominciando un movimento di su e giù, lo solleva e si concentra a leccare i coglioni a lungo prendendoli alternativamente anche in bocca.

In poco tempo il cazzo raggiunge la massima durezza, lei inginocchiata comincia a leccargli tutta l’asta e poi ingoia la grossa cappella. Rocky si distende sul letto, Anna continua sempre a pompare e succhiare avidamente l’uccello tenendolo lungamente in bocca, lui sembra apprezzare molto il lavoretto.

“Sei fantastica … continua.”

 

L’attore e regista del film e ordina di cambiare posizione. Anna è piegata a novanta gradi appoggiata a un comò con le gambe allargate e i suoi gioielli, indifesi esposti. Rocky è dietro di lei che le affonda la faccia nel sedere, allarga le natiche, le lecca con avidità la figa e buco dell’ano cercando di inserirne più profondamente possibile la lingua, le bacia la fica con un uso intenso di saliva, intanto si mena l’uccello per tenerlo in tiro, comincia a strusciare la cappella sul solco tra le labbra della fica.

Anna non resiste e stremata ordina.

“Dai dammi il cazzo … scopami!”

 

Lui in piedi da dietro è messo tra le sue natiche, le apre al massimo con le mani, punta la sua cappella violacea all’entrata della figa e con un ritmo lento, s’introduce nel suo corpo. Lei è tutta bagnata di saliva e di umori.

“Si … mettimelo tutto dentro … dai scopami … scopami.”

 

L’uomo comincia a penetrarla, prima lentamente, poi sempre più forte, fino a entrare completamente in lei fino alle palle. Per un attimo entrambi rimangono fermi, Anna comincia ad avvertire in fica la grossezza di quel cazzo, ne è tutta riempita ma anche comincia a godere, mentre Rocky riprende a stantuffarla alternativamente con movimenti lenti e poi veloci.

Lei aiuta la penetrazione muovendo il bacino assecondando il suo ritmo, Rocky la fa cadere di lato e sempre la scopa con una velocità non eccessiva, con quel grosso uccello tra le cosce, Anna con la mano si massaggia le grandi labbra e con commenti sentiti in cento altri film, urla di piacere.

“Ooohh … mi fai godere.”

 

Non è un commento banale quello che gli sfugge quando sente che l’uomo accelera il ritmo e spinge con forza a fondo il suo mega uccello, riempiendola completamente tanto da sentirlo fino in gola.

“Aaaaahhh … piano è troppo grande, mi fa male.”

 

Certo non sono le lamentele di Anna che fanno smettere Rocky di scoparla in quella posizione, ma le esigenze della scena. Lui la fa abbassare a pecorina, riprende a baciarle il culo concentrandosi sul buchetto con la lingua, lo penetra con un dito bagnato di saliva, lo introduce interamente in profondità. La incula con l’indice, la cosa continua per parecchio.

Rocky si stende alzando il bacino e tenendo le gambe aperte, Anna si avvicina, prende l’uccello in mano e comincia a leccargli i pendenti e poi, con qualche titubanza iniziale su incitamento dell’uomo, con le mani allarga le natiche e con la lingua raggiunge il buco del culo e comincia leggermente a leccarlo.

Di seguito si sposta dal buco allo scroto di nuovo ai coglioni, con veloci colpi di lingua, prende in bocca la cappella ciucciandola come un ghiacciolo e poi impegnandosi in un gradito pompino ingoiando gran parte dell’asta.

Anna è stesa e Rocky le pianta di nuovo un dito nel culo, rigirandolo nel grinzoso buchetto per poi avvicinare il suo grande cazzo dopo che l’ha strusciato diverse volte lungo la fica.

La ragazza immobile con gli occhi chiusi ormai aspetta con timore solo di essere sodomizzata. Rocky non fa mistero di quello che sta per fare e lo rivela con un pizzico di perversa esultanza.

“Ora t’inculo, voglio riempirti tutta.”

 

 Anna cerca di facilitarne l’ingresso allagando al massimo con le mani le natiche, l’uomo appoggia deciso la cappella all’ano e lentamente comincia a spingere. Lo sfintere della ragazza cede e si dilata, piano piano il suo retto accoglie quasi interamente l’uccello ma Rocky non inizia subito il movimento di penetrazione, Anna soffrire particolarmente il membro che la sta inculando e l’uomo sembra rispettare per un momento questo stato di difficoltà della ragazza e il movimento di entrata è all’inizio abbastanza lento, poi spinge più forte e lo inserisce tutto.

“Aaaahhhiiiiaa!”

 

Anna geme e si aiuta a sopportare il dolore massaggiandosi la fica. Comunque l’unica cosa che ferma il cazzo nel sfondare il culo della ragazza sono i suoi coglioni, non può infilarlo oltre!

Anna è adagiata di lato sul letto e con movimenti del bacino si adegua all’inculata,comincia a provare un certo godimento nonostante che il grosso cazzo di Rocky le riempie le viscere.

Lui ancora porta diversi affondi avanti e indietro, i testicoli sbattono sulla fica, l’uomo cerca con la sua, la lingua della ragazza, la bacia sulla bocca con aggressività mentre le sta sfondando l’ano.

Con le mani sulle natiche le tiene allargate al massimo per avere la strada anale libera. Rocky aumenta sensibilmente la velocità, quando il suo uccello esce completamente dal retto, mostra alla camera il buco di Anna, largo e oscenamente aperto, subito l’uomo inserisce nuovamente il cazzo da dove è uscito riprendendo a stantuffare con impegno.

Anna è stata spostata di nuovo a pecorina, l’uomo è disteso completamente su di lei quasi la schiaccia e le parla all’orecchio.

Lo so che ti piace essere inculata … tutte le donne dopo che l’hanno provata una volta ne vanno matte!”

 

Lei è particolarmente sofferente perché la penetrazione nel suo ano non è finita anzi, sembra che siano aumentate la profondità e la velocità nello sfondamento. I due corpi sbattono uno contro l’altro, Anna sente lo sfintere allargato a dismisura, lui le chiede ancora la bocca e la lingua, si baciano a lungo mentre l’uccello durissimo continua a penetrarla nel retto alternativamente veloce e lento ed è un bel vedere quel culetto diafano profanato da quella grossa nerchia.

Una mano di Anna si riporta tra le gambe e masturbare la figa per lenire il dolore, l’inculata prosegue per un tempo lunghissimo, Rocky è instancabile, Anna è affaticata ma asseconda ancora il movimento dell’uomo e a un certo punto lui si ferma lasciando alla ragazza l’incombenza della regolarità del va e vieni.

“Muovi il culo!”

 

Anna continua il ritmo e muovendosi s’impala da sola mantenendo una penetrazione molto profonda. La ragazza è ansimante e preoccupata, entrambi i protagonisti sono sudati.

Rocky appoggia entrambe le mani sui fianchi di Anna la accompagna nel movimento di fine inculata, estrae il cazzo dallo sfintere e si porta all’altezza del viso della ragazza, Anna si alza sulle ginocchia e cerca l’uccello per ricevere in viso la sua sborra. La venuta è infinita composta di diversi schizzi che la colpiscono, il primo le va direttamente in gola mentre gli altri sul viso, Anna ne assapora lo sperma, ha la bocca aperta e la lingua protesa verso il seme che cola dall’uccello lui glielo strofina sul viso pieno di sborra, la ragazza sorride soddisfatta e comincia a leccarlo lungo l’asta e anche vicino ai coglioni che si sono completamente svuotati su di lei.

“Ti piace leccare il cazzo dopo che ti ha inculato … che troia che sei!”

 

Con questo epitaffio conclusivo di Rocky finisce la scena che la leggenda vivente del porno ha girato con Anna.     

 

 La ragazza è andata al bagno a farsi una doccia e sistemarsi. Passa molto tempo prima che lei si senta pronta per scendere. Uscita dalla casa, trova nei giardini della villa ancora un sacco di persone, molte sono le ragazze, per la maggior parte straniere e giovanissime.

Cerca Cubri e lo nota che parlotta con alcuni uomini tra cui anche Rocky. Raggiunti, subito la star fa i suoi complimenti alla ragazza e la informa che è uscito del materiale interessante dalla scena girata e le prospetta che in un futuro prossimo ci saranno altre occasioni di poter lavorare assieme.

Invita lei e Cubri a rimanere poiché sta per iniziare un party per la fine delle riprese con molte cose da mangiare e con prospettive di divertirsi anche nel dopocena.

Anna cerca delle scuse per andarsene ma dice a Cubri che se vuole rimanere non ci sono problemi lei prenderà un taxi. Ovviamente Cubri non lascia la ragazza da sola e scusandosi con Rocky e con gli altri lascia assieme ad Anna la villa e la festa. 

Quando risalgono in auto, è Cubri che per primo rompe il silenzio.

“Allora com’è stato? Non si è comportato male …”

 

 Anna lo osserva attentamente come se prima non lo aveva mai fatto poi, sbotta imprevedibilmente.

“E’ vecchio!”

 

Il regista tutto si aspettava tranne che una considerazione sull’età di Rocky e cerca di capire ed elaborare quest’affermazione. Anna insiste ancora osservandolo minuziosamente. 

“Scommetto che tu sei più giovane di lui.”

 

Cubri mentre con l’auto sta uscendo dal viale della villa risponde pensieroso a quello che ha detto Anna.

Forse hai ragione, siamo coetanei. Penso comunque che lui l’uccello c’è l’ha più grosso!”

 

Anna ride e con la mano si tocca il sedere.

“Grosso e ancora tanto duro.”

 

Anche l’uomo sorride sapendo bene che la ragazza sta dicendo quello che tutti vedono e tutte le ragazze provano realmente quando girano una scena con Rocky.

“Ti porto a casa.”

 

Anna amichevolmente gli mette una mano sul braccio e con l’altra si massaggia il collo.

“Ho fame! Cerchiamo prima un ristorantino per mangiare qualcosa.”

 

Indicando con il pollice alle sue spalle Cubri commenta sorpreso la richiesta di Anna.

“Hai fame? Potevamo fermarci alla villa, stanno per iniziare un party con un sacco di leccornie. Non hai sentito Rocky?”

 

“Ho sentito benissimo!”

 

I due si guardano, il volto di Cubri e di chi non ha capito niente, mentre quello di Anna è risoluto.

“E’ il divertirsi dopocena che non è chiaro … ma se è come lo intuisco io … per oggi ho già dato a sufficienza!”

 

Senza altri commenti da parte di entrambi e mentre Anna cerca di sistemarsi sul sedile giacché il culo le duole per il lavoretto appena svolto, Cubri esce definitivamente dalla villa e punta verso un posticino che conosce non molto distante dalla villa per mangiare.

 

Dopo questa prima esperienza con Rocky e nonostante ulteriore fama di essere sempre più violento con le attrici che lavorano con lui, Anna farà altri due film con il divo, in entrambi sarà sodomizzata con molta prepotenza rasentando la brutalità e nel secondo farà una scena in cui sarà completamente soggiogata all’uomo.

 

 

Continua …

 

 

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