Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Quant’e bella giovinezza

By 6 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho settantacinque anni,ma dicono che li porto bene. Sono scapolo e potrei starmene tranquillamente al bar senza far niente, ma , credo ,che mi annoierei ,per cui da molti anni gestisco un ufficio di vendite immobiliari con la collaborazione di alcuni agenti e di un dipendente diretto ,che è un bellissimo ragazzo di 28 anni.
Sono alto, di corporatura robusta, ma assolutamente non grasso e non ho certi segni evidenti della vecchiaia, come calvizie,dentiere o altro. Il corpo,purtroppo, non è più quello di una volta. Addominali,pettorali,bicipiti sono scomparsi da tempo, lasciando il posto al corpo, ben mantenuto, ma di un vecchio.
Madre natura mi ha gratificato di in sesso fuori del comune ,che ha fatto la mia fortuna con le donne e continua a farlo, perché il desiderio e le prestazioni ,sono le stesse di trent’anni fa, anzi,per l’esperienza,sono migliorate
L’aspetto negativo è che ,ormai ,le mie conquiste devono orientarsi verso prede non più giovanissime ed in una donna il decadimento del corpo è molto più deprimente che in un uomo.
Circa sei mesi fà il mio collaboratore mi disse che due suoi vecchi e cari amici ,appena sposati, avevano bisogno di in appartamento di non grandi pretese ,per cui mi chiedeva di trattarli bene
Qualche giorno dopo vennero in ufficio .Lui aveva 30 anni ed era un bell’uomo,ma lei ne aveva 22 ed era una favola.
L’aspetto era di una donna moderna, con abiti corti, un seno meraviglioso ed un corpo sinuoso ed eccitante.,Lui molto deciso nel discutere, lei di carattere molto remissivo,piuttosto timida ma gentile e sorridente.,Una ragazza di buona famiglia.
Parlammo di tute le questioni inerenti il lavoro e rimanemmo d’accordo di non agire in fretta, ma ponderare con attenzione tutte le opportunità che si sarebbero presentate e che noi,di volta in volta avremmo trasmesso a loro
Fù cosi che iniziarono i rapporti con questa coppia
Dopo alcune settimane ,un giorno telefonai in ufficio per informare che ero impegnato e che non sarei rientrato sino all’indomani.
Purtroppo,più tardi,dopo l’orario di chiusura, mi accorsi di aver bisogno di alcuni documenti, così, verso le sette di sera ,passai per l’ufficio
Lo studio aveva due entrate, una per il pubblico ed una direttamente nel mio ufficio. Entrai ,naturalmente, nel mio ufficio e, mentre cercavo i documenti, sentii dei rumori provenire dalle altre stanze .Pensando ad un malvivente, spensi la luce dell’ufficio ed aprii , silenziosamente, le porta.
I rumori provenivano dall’ufficio del mio collaboratore ed erano i rumori, inconfondibili ,di due che stavano scopando .Poiché la porta era semi aperta, mi avvicinai e vidi il mio collaboratore che stava scopando la nostra giovane cliente che,prima d’incontrare il suo attuale marito, era stata la sua ragazza
Rientrai nel mio ufficio, presi la macchina fotografica che utilizzavo per fotografare case ed appartamenti e, non visto, immortalai il loro amplesso con una trentina di foto, stando attento ad inquadrare i volti dei due in modo che fossero chiaramente riconoscibili. .Rientrai in ufficio, chiusi la porta ed uscii.
Il giorno dopo telefonai al marito per dirgli che stavo trattando con un cliente la vendita della sua casa e sarebbe stato utile se lui o sua moglie, fossero venuti a darle un’occhiata per vedere se potevano essere interessati. Lui disse che era impegnato, ma che avrebbe mandato sua moglie.
Ci incontrammo in ufficio e poi, con la mia macchina, la portai nella casa in trattativa.
Solo che la signora ignorava che quella era casa mia.
Quando entrammo, la signora rimase meravigliata dalla bellezza e dalla lussuosità dell’appartamento e disse subito che non se lo sarebbero potuto permettere, ma la tranquillizzai dicendo che per i soldi non doveva preoccuparsi perché in futuro ne avrebbe guadagnati un sacco.
Mi guardò perplessa non capendo cosa intendessi dire ,allora mi avvicinai a lei, le misi una mano sul seno e le dissi che lei aveva una miniera addosso.. Mi allontanò con una spinta ,si diresse alla porta che però era chiusa e mi disse di farla uscire.,La presi per un braccio, la portai verso il divano e le dissi di sedere, poi mi misi accanto a lei e le porsi un album di fotografie e la invitai a dare un’occhiata .
Lei disse che non le interessava vedere altre case ,perché non avrebbero comprato nulla da me, ma io le dissi che qui non si trattava di comprare, ma di vendere. Così dicendo, aprii la copertina dell’album ed in prima pagina comparve un ingrandimento di lei, completamente nuda, con il viso trasfigurato da uno degli orgasmi che avevo immortalato la sera prima,
Impallidì, a tal punto, che mi sembrava dovesse svenire ed io, impietoso, incominciai a sfogliare le prime pagine dell’album che lei teneva in grembo, poi la invitai a continuare da sola e, mentre lo faceva, incominciai a palparle il seno, ad accarezzarle una gamba facendo risalire sempre più la corta gonna. Lei continuava ad impallidire e quando giunse alla foto dove si vedeva chiaramente lui, con il cazzo in mano, che lo stava puntando sul forellino del culetto, tenendo aperti i glutei con l’altra mano e, successivamente, il cazzo completamente in fondo al culo, misi una mano sul libro e dissi che quella scena era quella che mi attirava di più.
Nel frattempo ero arrivato con la mano all’inguine e, penso, che lei fosse così sconvolta che neanche se ne fosse accorta,.
Era arrivata alla fine dell’album ed, impaurita, mi guardo e mi chiese cosa sarebbe successo adesso Le dissi che non sarebbe successo nulla se lei si fosse dimostrata gentile con me.
Mi chiese cosa volevo da lei ed io le risposi “tutto”
Le dissi chiaramente che, alla mia età ,non avrei mai potuto immaginare di poter fare sesso con una ragazzina come lei ,per cui mi ero sempre ripromesso che ,se mai mi si fosse presentata l’occasione, avrei fatto tutto ciò che uno può immaginare e desiderare,Non le dissi quanto fossi ancora prestante in campo sessuale, anzi, le feci intendere che alla mia età non avrebbe dovuto fare molta fatica a tenermi buono..
Sempre più impaurita e remissiva, mi chiese cosa sarebbe accaduto se lei si fosse rifiutata e le dissi che non sarebbe accaduto nulla di particolare, che qualcuno, su internet ,si sarebbe fatto delle gran seghe guardando quelle foto e che, probabilmente,suo marito, cui sarebbero arrivate per posta, le avrebbe inserite nello stesso album delle foto delle nozze.
Le dissi, però, che non doveva prendere una decisione affrettata e senza conoscere bene tutti gli aspetti del problema perché,forse il diavolo non era così brutto come lo si dipingeva.
La presi per un braccio, la feci alzare e la condussi in camera da letto e ,mentre incominciavo a spogliarla,le dissi che, la sera prima ,si vedeva chiaramente che godeva da matti a farsi scopare, e che non c’era grande differenza tradire il marito con uno o con l’altro,
Era completamente nuda quando le dissi che ora toccava a lei e lei ,come in trance,incominciò a spogliarmi .Quando ,per ultimo,incominciò a farmi scendere i boxer,non seppe trattenere un “ mamma mia “quando vide il cazzo che mi penzolava tra le gambe.. La portai sul letto che era circondato da diversi specchi e l’immagine che entrambi vedevamo riflessa, era quella di un meraviglioso corpo giovane e sodo che si univa ad uno visibilmente vecchio ed in questa contraddizione non mancava una certa forma di erotismo.
Incominciai a baciarla ed ad accarezzarla,presi possesso delle sue splendide abbondanti tette e ne succhiai avidamente i capezzoli mentre incominciai ad introdurre la mano tra le sue cosce.Era una ragazza splendida e caldissima. Sentii subito che il suo corpo reagiva al piacere delle carezze ed in breve le sue grandi labbra, prive di ogni ombra di pelo, incominciarono a bagnarsi.
Mi girai con il corpo nella posizione del 69 ed incominciai leccare quel meraviglioso fiore che era la sua fighetta.Lei, che sino a quel momento era rimasta completamente passiva, avvicinò il viso al mio pube e mi fece sentire i suoi capelli ed il suo viso sulle cosce poi,spinta dalla lussuria, prese in mano il cazzzo ed incomincio ad accarezzarlo prima,segarlo lentamente poi,sino a baciarne la capella e cercare di farlo entrare in bocca.,Non ci riuscì perché ,ormai, aveva raggiunto tutta la sua potenza e vederlo faceva veramente impressione.,Lei era ormai fradicia dei suoi umori e pronta a riceverlo, per cui mi girai,mi misi tra le sue gambe ed avvicinai il glande alla sua fessurina.
Mi sussurrò solamente di fare piano perché aveva paura,le chiesi se lo voleva e mi disse di si .Incominciai a spingere con delicatezza ed ogni pochi centimetri che entrava, lo facevo uscire per risospingerlo un po’ più a fondo,Ci misi sicuramente cinque minuti d’orologio a farlo entrare tutto e mi fermai. Lei con gli occhi sgranati verso di me disse che non aveva mai provato una sensazione simile ,che sentiva dall’interno spingere con forza contro le pareti ed in fondo sentiva che stava toccando qualcosa che le procurava una sensazione di piacere Disse che ,sino a quel momento, non aveva sentito dolore, ma di stare attento. Incominciai a scoparla lentamente e mano a mano che sentivo il cazzo scivolare più liberamente, incominciai a muovermi più velocemente e più a fondo. Allora iniziò la lunga serie dei suoi orgasmi ,che durarono per tutto il tempo della scopata, sino a quando le venni dentro inondandola di un lunghissimo getto di sborra.
Rimanemmo distesi uno sopra l’altra, godendo del piacere che subentra al termine di una lunga serie di orgasmi .Poi ci separammo
Le diedi un piccolo asciugamani perché si pulisse, ma le chiesi di rimanere li con me.. Continuai ad accarezzarla,a baciarla su tutto il corpo e sentivo che si stava nuovamente eccitando e quando,senza che le dicessi nulla , allungò la mano verso il mio cazzo, lo ritrovò in uno stato di semi erezione ed allora, senza esitare, se lo introdusse da sola nella figa. Stentò un po’ ad entrare perché non era sufficientemente rigido, ma lei ci riuscì e muovendosi contro di me incomincio a godere ripetutamente, tanto che la reazione del mio cazzo sorprese anche me perché ,dopo un po’, raggiunse una consistenza tale che lei potè ottenere tutto il piacere che voleva, perché io rimanevo fermo ed era solamente lei che ,con i suoi movimenti,si procurava gli orgasmi.
Doveva essere un’esperienza nuova per lei ,perché sembrava stupita da come riuscisse a procurarsi il piacere sublime dell’orgasmo tutte le volte che voleva ,indubbiamente aiutata dalle dimensioni di quel cazzo che aveva profondamente inserito nell’utero..
Questa volta volli provare la sua libidine e ,quando fui pronto, uscii da lei, le feci aprire la bocca e le sborrai in gola ,poi le chiusi la bocca e le dissi di ingoiare e lei obbedì,non so se per obbedirmi o per abitudine.
Quando ci lasciammo le dissi che ,visto che ora era ancora in mio possesso, volevo vederla la prossima settimana e che si preparasse perché l’avrei inculata.
Il giorno dell’incontro venne presto e questa volta non furono necessarie tutte le manfrine della volta precedente.
Come entrò la presi tra le braccia ,la bacciai quasi con violenza ed incominciai a spogliarla
Dopo due minuti che era in casa era già nuda,le misi una mano sulla figa e le chiesi se avesse voglia di scopare. La trovai bagnata e mi disse di sì.Mi spogliai e la portai a letto.
Prima di raggiungere la mia erezione, l’avevo gia fatta godere diverse volte e ,quando fui pronto, lei era un lago di umori, per cui non ebbi difficoltà a penetrarla.
Anche questa volta feci attenzione ,ma meno dell’altra volta e con mia sorpresa lei continuava a dirmi che così le piaceva ..Dopo una lunga serie di orgasmi la girai e le dissi che ora glielo avrei messo nel culo.
Lei mi pregò di far piano, ma mi confesso che, per tutta la settimana ,s’era inserita nel culetto di tutto per cercare di allargare lo sfintere per non provare troppo dolore in questo momento.
Glielo lubrificai a dovere, le introdussi tre dita prima di puntarle la capella ed incominciare a spingere L’inserimento fu lento ed un po’ doloroso per lei, ma quando raggiunsi il fondo e, piano piano, incomincia ad incularla, lei dimenticò il dolore e fu presa dal piacere che ,secondo lei ,superava quello che provava in figa. Le chiesi se era mai stata inculata e mi disse di si ,ma solo da suo marito che ha un cazzo di misura molto contenuta.
L’inculai per almeno mezz’ora per poi sborrarle nel culetto.
Questa volta non poteva fermarsi di più perché era attesa altrove,e stava per uscire quando la fermai e le consegnai l’album delle fotografie,dicendole che non mi piaceva possederla contro la sua volontà, per cui era libera di non venire più. Lei mi sorrise ,mi ringraziò ,ma mi disse di tenerlo per suo ricordo ,ma di non illudermi che mi sarei potuto liberare ,così facilmente, di lei e concluse dicendomi “ peccato che sei vecchio perché ,altrimenti ,ti verrei a trovare ogni giorno “ e se ne andò
Da allora ci vediamo ogni settimana.

Leave a Reply