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Saffo sodomizzata e posseduta

By 29 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero a casa con la febbre, stavo di merda e mi chiamano dall’ufficio, cazzo volete sto male e non me ne fotte niente, dopo avere detto quello che serviva e averli mandato a fare in culo vengo informato che abbiamo una nuova collega 19 anni e parente della proprietà, pure la spia in quell’ambiente del cazzo.
Rientro dopo qualche giorno, con un sacco di lavoro arretrato, lei si viene a presentare, magrolina, occhiali sguardo timido, non mi sbilancio perché voglio tenerla a distanza visto la vicinanza con i padroni.
Passano i giorni e noto che &egrave sveglia, lavora si impegna con umiltà, &egrave simpatica, e inizia anche a mettere carne nei punti giusti una bella tetta terza piena, un culetto che si spinge verso l’alto bello rotondo pancia piatta, beh quasi quasi, ma ! Colpo di scena &egrave una mezza monaca, gruppi di preghiera, ritiri spirituali rosari ect ect.
Piano piano con coccole, bacini, carezze, mano morte finalmente un giorno la bacio con tenerezza, 15 anni di differenza per lei primo bacio insomma , lo ammetto provo affetto per lei e lei per me, ma la sua morale le impedisce di essere felice &egrave turbata in crisi con la sua religiosità, si sente peccatrice.
Un giorno fuori per lavoro prendo una strada di campagna che conoscevo e che porta ad una vecchia miniera abbandonata, ribalto il sedile ed inizio a pomiciare, si scioglie dopo avere cer ato di resistere, le infilo la mano sotto le mutandine ed i jeans, chiude le gambe mi trattiene la mano ma io stimolo il bottoncino già durissimo e poi appena allenta la stretta sul polso scendo tra le labbra ed infilo il dito nella fica bagnata, &egrave tutta rossa e trema , ha paura non vuole perdere la verginità mi prega piangendo ed ansimando di smettere, continuo sempre a baciarla in quel momento voglio fare l’amore, farla godere , farla donna essere il suo uomo e rendere la sua prima volta un indimenticabile ricordo.
Ci spogliamo con dolcezza, lei molto maldestra mi masturba il cazzo duro, lo guarda con un misto d’imbarazzo e di libidine, le bacio i capezzoli e le lecco collo aureole , belle perfette proporzionate scendo sul pancino, scendo sulla fica impazzisce eded ha il suo primo orgasmo mi giura.
Continuo a stimolarla con le dita ma lei mi stoppa , basta di prego voglio rimanere vergine fare questo dono a mio marito e tu non potrai mai esserlo sei sposato ed io non voglio rovinare famiglie.
La ribacio bocca , collo, inizio a leccarle dietro le orecchie, le piace molto, scendo lungo la schiena, ha i brividi, infilo l’indice nel buco del culo , sospira di piacere ed il dito sprofonda, esco ed infilo il medio &egrave ricettiva il suo ano &egrave caldo, arrivo al solco delle natiche con la lingua, e piace piace molto, ecco dove puntare.
Inizio a leccarle il culo mi dice che sono un porco, le faccio intendere che rispetto la sua verginità ma che le penetrero il culo e che deve farmi godere.
Sconvolta dal anilungus praticatole cede, mi piazzo sopra, sussurro alle orecchie di allargare le chiappe, mi bagno la cappella con la saliva, appoggio al buco del culo e spingo , la cappella entra lei e distesa sulla pancia e non può muoversi visto che le sono caricato sopra, le spiego di spingere come per fare la cacca e contemporaneamente la penetro tutta.
Mi muovo piano, le brucia il culo ma , con l’aiuto delle dita sulla fica si rilassa ed inizio a spingere sempre più forte e più veloce, gode prima lei e con le contrazioni di quel culo stretto anche io mi libero urlando il mio piacere ed il mio amore, non sborravo così tanto da troppo tempo.
Rimango con il cazzo dentro il retto per qualche minuto , il tempo di baciarci romanticamente.
Mi sfilo ci puliamo con le salviettine imbevute, lei fa pipi fuori dall’auto, e siccome fa freddo diventa bianca come neve, la riabbraccio mentre ci trasferiamo dietro dopo avere abbassato i sedili del bagagliaio, &egrave una station wagon, perché non ci ho pensato prima molto meglio vero amore, ridiamo, che bel momento sembriamo due innamorati.
Mi guarda languida, inizio a limonarla e la chiedo il bis, la faccio mettere con il culo leggermente sollevato, una pecorina schiacciata , invento pure questa posizione da sw e la possiedo di nuovo nel culo, ora sa come fare , addirittura si lubrifica da sola, mi sprona a spingere , sei insaziabile porco, bastardo mi hai sverginato il culo, ti piace vero dimmi che mi vuoi che sono tua, si tesoro &egrave vero non pensavo che il sesso anale potesse essere romantico, grazie oltre al tuo buco monello mi hai dato la tua gioventù, le scarico la sborra di nuovo dentro il culo, chissà se resisterà o mi cachera la minchia, &egrave brava la mia piccina, esco e sono pulitissimo le ultime gocce le sfrego sull’ ano poi mi dedico ad un ditalino nella fica con succhiata di clitoride e la faccio venire.
Ritorniamo in ufficio di corsa, e si si vergogna ma deve andare in bagno, &egrave normale amore devi cacare il mio seme. La bacio sulle scale e lei va a chiudersi in bagno.
Appena esce le dico che domani dobbiamo trovare un po di tempo per ficcare un’altra volta, il culo va allargato, se no si stringe, lei cerca di opporsi, no cara anche senza sborrare ma devo penetrarti spesso in questi giorni ormai il culetto dobbiamo romperlo proprio per bene. E ci baciamo come due adolescenti felici.
L’indomani in ufficio ci comportammo come sempre fino al momento in cui lei andò a fare alcune fotocopie, presi un foglio qualsiasi ed andai anch’io, la fotocopiatrice era in sala meeting dietro una finestra che dava sul corridoio, le palpai il culo infilando la mano sotto il vestito di lana sui collant anch’essi di lana e le chiesi, ti brucia il culo sorella, la chiamavo così per prenderla in giro sul suo essere sempre in chiesa, si giro con sguardo infuriato e mi diede un pizzicotto fortissimo sul petto.
&egrave inutile che t’incazzi perché tanto oggi t’inculo lo stesso ed incurante di essere scoperto la bacio in bocca, pazzo sei pazzo e pure porco mi dice lei, mi prende per un braccio si abbassa sulle ginocchia come per aprire il cassetto della fotocopiatrice facendomi fare lo stesso movimento e mi bacia con passione, cazzo ma quasi quasi ti sodomizzo ora stesso.
Dopo ti faccio sapere quando fratello risponde.
Prima della chiusura dell’ufficio per la pausa pranzo dice alla collega che deve rimanere per aspettare un fax urgente, io intervengo che rimango io a farle compagnia e ne approfitto per stampare una lettera, andate pure.
Rimasti soli e vericando che tutti siano usciti dal fabbricato e dal cancello, siamo in una zona industriale, iniziamo a pomiciare ma abbiamo poco tempo quindi la porto in bagno la faccio appoggiare sul mobile dei lavandini, di fronte alle porte dei cessi, le alzo il vestito sulla schiena, abbasso collant e mutande, intimo da ragazzina con i disegni, fino alle ginocchia ed allargo le chiappe, il buco del culo non &egrave la perfetta rosellina del giorno prima ma non &egrave neanche messo male , un po gonfio e arrossato, non mi leccare che mi fa schifo dice, beh non mi &egrave parso proprio che non gradivi il trattamento rispondo, non ho detto che non mi &egrave piaciuto ma sono andata a gabinetto e qui non ho potuto fare il bidet.
Che sporcacciona che sei sorella, prendo il sapone ed inizio a lubrificare buco ed interno dell’ano con le dita arrivo a due anulare e medio insieme, minchia le dico tu sei nata per prendere cazzi nel culo.
Mi sputo in mano, visto che prenderlo in bocca non ne vuole sentire parlare, insalivo la cappella appoggio mentre con l’altra mano le sposto la chiappa ed entro, si stringe e grignisce dal bruciore, faccio piano e rintro ed esco la punta più volte poi lei mi facilità l’ingresso spingendo l’ano all’infuori e sono dentro il suo retto, esco tutto e la penetro tutto un colpo, lentamente ma senza fermarmi, sospira di piacere, il mobile però &egrave troppo alto per una inculata coi fiocchi.
Le abbasso tutto ai piedi e la porto nella sala meeting, lei cammina tipo pinguino, si distende sul tavolo sulla pancia ed allarga le chiappe, riprendo ad incularla a “trasi e nesci” cio&egrave entro fino alle palle e riesco, lei mi chiede perché faccio così, sorellina devo spaccare per bene questo culetto capisci, sarai dopo questa settimana la mia personale rotta in culo, ti scopero in secco tanto sarai larga.
Dai che &egrave tardi sbrigati se no mio padre e tua moglie avranno sospetti, e va bene hai vinto tu, ed inizio un’ inculata da manuale, viene scossa da un orgasmo anale, io però per paura di essere smerdato preferisco venirle sul suo culo, esco un colpo di mano e le sborro sul buco e sul solco.
Ci puliamo ed andiamo a casa. Era un venerdì e il sabato lavoramo solo la mattina, quindi la portai nel capannone dove tenevamo i mezzi meccanici per manutenzione, andammo nel magazzino, lei aveva una gonna che le arrivava sotto le ginocchia, la feci appoggiare con le mani al muro tipo perquisizione, alzai gonna, abbassai collant di nylon questa volta e delle mutandine di pizzo e questa volta le leccai fica e soprattutto culo, aveva un buon sapore si lavava bene la troia, detergente intimo balsamico direi, duro come non mai entrai in lei in due colpi, cappella, asta e colpo fino ai coglioni, ora scivolava meglio anche perché lei apriva il culo in entrata e stringeva in estrazione, sorella Cinzia (il suo nome) stai diventando proprio una buttana rotta in culo, sei un porco non essere volgare, zitto e fai il maschio!
A quelle parole la fottei vero come merita una buttana di strada, venne subito, io preferii rinunciare, c’era il principale su negli uffici. Ci ricomponemmone tornammo alle nostre occupazioni, ma cosa siete andati a fare nel capannone le chiese il boss, niente zio abbiamo messo un pezzo in un buco nello scaffale del magazzino ed Enzo (son mi) m’ ha spiegato come si chiamano i pezzi di ricambio per l’inventario, lo sai me ne dovrei occupare io, che furba il mio piccolo amore anale.
Non scopai mia moglie per il week end avevo idea di svotarmi nel buco di Cinzia il lunedì, la volevo riempire per bene.
Lunedì mi disse che no, avevamo sbagliato, si era confessata ed il prete l’aveva rimproverata che si sentiva sporca, che io ero sposato e che non si fa, la lasciai sfogare, quando ebbe finito le sorrisi, lei che aveva sempre parlato con gli occhi abbassati si sentì sollevata dalla mia reazione.
Alcuni colleghi erano fuori ed una era nella famosa sala meeting con un fornitore per discutere di pagamenti ed ordine di nuovo materiale, io allora mi abbasso la cerniera e tiro fuori il cazzo, PAZZO CHE FAI! rimettilo dentro, no sorella ora si , lo rimetto dentro, ma dentro il tuo sedere o preferisci davanti, o ti fai inchiappettare o ti violento e non scherzo.
La trascino dentro il cesso, mi siedo sul water, lei ubbidiente si abbassa i jeans e delle orrende mutande bianche, le sputo sul culo, lei allargandosi si fa guidare sullsulla minchia.
Oh si t’inculo di nuovo lo vuoi capire, che voglio sfondartelo o no.
Tenne lei il ritmo mentre la masturbavo, venne subito ed io le scaricai la sborra nell’intestino.
Il pomeriggio arrivammo prima, di nuovo sdraiata a culo in aria ma questa volta sulla sua scrivania e nuovo mega clistere di sborra in culo, non gode e ci resta male, ti farò vemire stasera.
Ritorniamo in ufficio dopo la chiusura simulando di essere andati via insieme agli altri colleghi, questa volta faccio toglierle completamente jeans e mutande ed a gambe larghe a pecorina a terra nella mia stanza la sbatto senza problemi, per la prima volta la penetro a secco, ma ancora tiene sborra dentro mi dice, la riempo per la terza volta e questa volta viene due volte.
Dopo cena, sapendo che aveva una riunione in parrocchia, esco per andare al partito dico a casa ed invece le mando un sms e la raggiungo in una strada vicino la chiesa dove aveva parcheggiato la sua auto, prendiamo proprio quella però guido io, ritorniamo verso la sede aziendale, ma per non destare sospetti alla vigilanza, parcheggiamo in una zona buia e la inculo sui sedili posteriori, te la ficco nel posteriore nei sedili posteriori puttanella, non hai detto al tuo pretino quanto si sta allargando il tuo buco del culo?
Smettila di parlare così mi vergogno mi urla, ed io la faccio urlare di piacere un altra volta, sono stanchissimo ma le spremo il succo delle mie palle di nuovo dentro il suo culo oramai slargato, ci puliamo e novità c’&egrave un po di merda, maiala che sei domani ti farò vedere io, mi passa una salviettina imbevuta e ride.
Ci baciamo, ci apparteniamo , ci amiamo a modo nostro. Un amore anale.

Cinzia oramai me la inculavo almeno una volta alla settimana, e lei nel frattempo aveva visitato siti e forum che parlavano di sesso anale, si era fatta una incultura diceva sorridendo come solo la sua sensibilità sapeva fare, usava farsi i clisteri prima del rapporto quando era programmato, e per le urgenze portava con se dei profilattici per evitare di sporcarmi il cazzo con la cacca.
Aveva pure in borsa sempre con se del lubrificante anale acquistato in un porno shop, che trasformazione, da monachella a rotta in culo professionista. Continuava comunque ad andare in parrocchia ed era molto amica di due coetanee, Rachele e Sara, ogni tanto aveva scrupoli di coscienza e quando capitava o lasciavo correre o la prendevo con dolcezza, una volta però, complice il ciclo mestruale si rifiutava quasi con violenza allora la costrinsi a prendermela in bocca, mi lecco senza scappellarmi e quando diventai duro le ficcai la cappella oramai libera in bocca e lei succhio molto forte ma non volle prendere in bocca un centimetro in più, poi la girai e la inculai con decisione a secco, tornò docile come sempre ed accetto questo suo essere femmina sodomita con rassegnazione ma anche con soddisfazione, veniva sempre la zozza.
Anche con i pompini fece lo stesso percorso fatto con il sesso anale, chiese notizie alla sua amica Rachele che faceva i pompini all’università ad un ragazzo come fosse, motivando la domanda come curiosità.
Prima di ogni sessione di inculate, mi spompinava e pretendeva poi la leccata di fica e del buco del culo poi il lubrificante ed il cazzo con clistere di sborra obbligatorio, non si faceva sborrare in bocca però.
Avevamo scoperto una vecchia stalla abbandonata in campagna e per evitare di essere scoperti in ufficio si faceva inculare appoggiata all’abbeveratoio della stalla, di sera lasciavamo le luci dell’auto accesi mentre fottevamo, il sesso in ufficio solo per le voglie improvvise di solito in magazzino ricambi.
In azienda le cose non andavano bene, una lotta intestina all’interno della famiglia proprietaria portò ad una divisione di fatto, io segui un dirigente in giro per i cantieri e tornavo il venerdì pomeriggio per ripartire il lunedì mattina presto, lavoravamo come bestie per non lavorare di sabato e il venerdi pomeriggio essere già di ritorno.
Cinzia la vedevo al rientro quando portavo in ufficio il registro presenze e ricevute del cantiere, la inculavo la sera dopo la sua consueta riunione parrocchiale e la domenica dopo la messa in un garage che un amico mi prestava per quell’ora di sesso.
Le cose peggiorarono ed io diedi le dimissioni e cambiai società, mentre ero fuori sede lei mi chiamò al telefono, debbo farti una proposta, parla avanti che cosa hai da propormi sorella, i miei partono per due giorni per un lutto in famiglia e si portano pure mia sorella, e quindi dico io da me cosa vuoi, sei disposto a passare una notte con me come una coppia normale, su un letto? CERTO CHE SI che proposta meravigliosa, guarda che si continua solo contro natura, la verginità la perderò solo con mio marito se mi sposerò.
Non andammo a casa sua ma in una casa di campagna che usavano solo d’estate, io presi due giorni di permesso e mi recai in incognito in città come un latitante, ci incontrammo direttamente lì, aiutare a scaricare la spesa, voleva cucinare per me, io accesi una stufa a gas in cucina e una stufetta di quelle che si usano per riscaldare il bagno nella camera da letto, aveva preparato il letto prima con lenzuola profumate e candele, era felice e dolcissima.
Mi preparo una bella cenetta ma io impaziente mentre il cibo si cuoceva la presi sul tavolo facendola godere.
Mi chiese di apparecchiare e si preparò per il dopocena, clistere pulitivo, bidet, trucco e si cambio l’intimo indosso un vestitino che le fasciava il fisichino che a forza di prendere carne umana nel culo si era modellato sempre meglio, cenammo brindammo e ci baciammo come una coppia di innamorati.
Andammo nel nostro nido di amore anale la spogliai complimentandomi per l’intimo che mi disse le aveva suggerito sempre Rachele (stà tipa sarà un pò troietta sarà il caso di approfondire pensai), ci spogliammo a vicenda, ci praticammo un lungo 69 addirittura con l’aiuto di un dito in fica e due ne culo lei godette, la mia puttanella ficco pure un dito nel mio di culo per vedere come reagivo rise dicendomelo.
Dovevo quindi riaffermare il mio ruolo di maschio e la presi come piaceva a lei fronte e spalle appoggiate sul letto e culo in aria, la lubrificai abbondantemente e la penetrai al solito, cappella, ano in fuori e tutto il resto e poi avanti ed indietro sempre in lunghezza, quando si riscaldava si toccava la fica, era il segnale la pompavo per bene e poi terminavo con una sborrata in fondo al culo.
La seconda volle sedersi lei sulla minchia e debbo dire fu proprio brava strinse il buco del culo con maestria, sembrava un bocchino ma me lo fece con il buco del culo.
La terza oramai eravamo in piena notte, avevamo fatto un bidet rigenerante, ci baciavamo presi a leccarle la fica lei ginocchia alzate e cosce larghe, volli provare una nuova posizione, le alzai le gambe e portai i suoi polpacci sulle mie spalle, no la fica no ho detto no disse terrorizzata, no gioia voglio incularti da davanti, meravigliata chiese il perché, voglio ammirarti mentre godi, mi vergogno ti prego no, fui irremovibile e la inculai, feci attenzione ai movimenti anche se lei mise una mano davanti alla sorca, la scema pensava che sbagliassi buco, ma era impossibile il suo culo era oramai dopo quasi un anno di inculate una galleria, fu una scopata splendida lei girava il volto e chiudeva gli occhi, le girai il mento e le ordiani di guardarmi negli occhi mentre la fottevo, le dicevo di venire porca la senti la mia minchia nel culo, strinse il suo ano come le prime volte e schizzai l’ultima sborra presente nei mie coglioni ancora una volta dentro le sue budella.
Poi esausti ci mettemmo sotto le coperte e dormimmo abbracciati.
La mattina ci lavammo,lei prima andò a gabinetto, ma dopo la doccia mi fece capire che voleva un ricordo della serata, la inculai come piaceva a lei col viso tra i cuscini, si vergognava di quello che faceva e si sentiva meglio nascondendo il viso, va b&egrave la feci contenta e le regalai una nuova razione di sperma caldo dentro il suo retto.
Dopo colazione ci abbracciamo felici e al momento di salutarci ci mettemmo entrambi a piangere di gioia.
Io ritornando alla sede del cantiere pensavo a questa amica che dava consigli su come si suca una minchia e su che mutande mettere, le chiederò pensai perversamente di farmela conoscere magari si fa sbattere e sborrare in bocca, come culo ho Cinzia ma una fica ci vuole.
Piacere! Finalmente ti conosco Cinzia mi ha parlato tanto di te! &egrave un piacere anche per me, però Cinzia mi avevi detto che era maturo ma vedo che &egrave vintage si ma bello simpatico. Rachele mi guardava negli occhi mentre parlava, oh cazzo questa altro che monaca, dovrò studiare come portarla alla nostra stalla questa puledra, anzi le porterò entrambe e sarà Cinzia a farmela chiavare, ma come convinco a fare una cosa in tre morirebbe di vergogna. Iniziai a chattare con Rachele e scoprii che non era legata con nessuno, che il cazzo lo gradiva (lei veramente disse che il sesso le piaceva) ma non gradiva i maschi preferiva le sue amiche Sara e Cinzia, Sara era una commessa in un supermercato reparto ortofrutta patita di palestra e jogging, lei invece era pantofolaia e le piaceva sempre comprare intimo e scarpe nuove, ma con la paghetta da universitaria non riusciva, colsi la palla al balzo.
Senti proposi, ti regalo io un completino ma poi mi fai vedere come ti sta indosso! Ok ci sto ridacchiando mi rispose , e poi non scherzare dai, costa un casino. Io non scherzo mai, già mi era diventato duro al pensiero di vedere la sua carnagione scura, lei bassina , rotondetta senza essere grossa capelli neri lunghi e sorriso a 32 denti, pomeriggio vengo a prenderti ed andiamo nel tuo negozio preferito, anzi visto che pensi io sia un ciarlatano ti compro un paio di scarpe tacco 12, ma poi per le calzature voglio un rimborso in natura visto che a vedertele indossate saranno tutti. Allora affare fatto? silenzio… sei ammutolita? (lo sarai poi con il mio cazzo in bocca pensavo) si ci sto ma le scarpe ti costeranno care, anche il rimborso in natura cara lo sarà in proporzione, ma cosa dovrei darti marpione, lo saprai al momento opportuno. Rachele acqua in bocca con Cinzia, si lo so che &egrave bigotta non capirebbe affermò.
Andai a prenderla alla fermata del bus vicino la sua facoltà ed andammo nel viale principale dove erano i migliori negozi, sapeva che guadagnavo bene e se ne approfittava, una vera studentessa marchettara altro che chiesa. Comprò perizoma e reggiseno, volli che prendesse pure le autoreggenti, ma io sono in tuta da ginnastica, ti cambierai dopo prima di andare a prendere una pizza. Mi fisso negli occhi maliziosamente, andammo dal negozio di scarpe cazzo mi stavo svenando spesi 120 euro più 80 di biancheria
intima.
Andammo a casa sua, in camera sua, corse con il buety e con la trousse in bagno, portò con se una minigonna ed una camicia, scarpe ed intimo nuovi. Tornò truccata, profumata e desiderabile, sono pronta andiamo, però la pizza facciamo alla romana non &egrave giusto mi hai già fatto tutti questi regali.
Senti furbetta sarò vintage ma non rincoglionito, mi devi mostrare la merce ricordi? Volevo provare a farla franca, sorrise e guardandomi mi disse di sedermi sul letto, apri uno sportello del l’armadio e si spoglio poggiando camicia e minigonna sopra, usci bellissima in biancheria , autoreggenti e tacchi alti, si avvicino , le gesticolai di girarsi, cosa che fece senza staccare lo sguardo fisso e mostro il culo bello sodo, ora cara mia bisogna pagare le scarpe, sculettando andò a chiudere la porta a chiave.
Ritornò vicino a me, si vedeva in trasparenza un ciuffo di peli ben curato, cosa devo fare zio porcello, spogliati tutta e fammi un pompino, nipotina vanitosa.
Si spoglio completamente facendosi guardare la fica aperta ed il buco del culo, mi fece alzare e tolse cintura, sbottono i pantaloni, li abbassò tutti, mi baccio il cazzo da sopra le mutande e lo tasto per bene, quindi abbasso le mutande e baciò la punta, poi lentamente lecco tutta la minchia già bella dura, mi fece sedere ed messasi in ginocchio sospiro ed ingoio il cazzo tutto in bocca guardandomi sempre dritto negli occhi, era veramente una sucaminchia, mi guardai bene dall’avvisarla che stavo sborrando, ma lei non se ne curò, ingoio tutto per bene, mi ripuli con la lingua e lecco pure le palle appena svuotate.
Sei soddisfatto, possiamo andare che ho fame, andiamo cara immagino tu studi lingue vero? Sei uno stronzo zio!
La pizza era veramente ottima anche se erano tutti giovani e lei mi presento al cameriere come suo zio preferito. Volle pagare lei e la riaccompagnai, ci risentiamo zio sono stata bene con te, gli adulti siete molto più gentili dei ragazzi della mia età, potrei cambiare idea sugli uomini sai, i vecchi siete interessanti!
In che senso cambiare idea! Boh forse la sborra gli &egrave andata nel cervello!
Qualche giorno dopo con l’amico che mi prestava il garage dove inculavo Cinzia la domenica, andammo a bere e raccontai del pompino da 200 euro, mi prese per coglione, ma come inculi la monachella e spendi 200 euro per un pompino? ma appena gli dissi chi era la ragazzina succhiacazzi cambio espressione, allora sei stato in gamba te la fai sucare dalla lesbica! Come lesbica!
Ma frati Totò era fatto così non era mai serio, spiegati coglione dai racconta, si minchione lesbicano con quella della coop, la ortofrutticola, ma chi Sara? Non ti sarai fatta pure a quella? No la conosco solo di nome, me l’ha detto la mia monachella.
Scusami ma la inculatissima non sarà mica Cinzia A. la tua ex collega? Fottuto avevo sputtanato Cinzia. Si perché?
&egrave lesbica pure lei, l’ho vista io stesso sulla sua macchina slinguazzarzi in bocca con la verdurara finocchia!
Ma frati Totò ma che mi dici?
Dico questo, ti manca fotterti nello sticchio (la fica per noi siculi) a Sara e fai tris di lesbiche.
Avevo ricevuto un Lesbo shock!

Lesbico!
Chi mminchia vuliti ma frati Totò
Questo era il simpatico modo di parlare tra me e Totò amico del cuore e complice di alcune delle più grande cazzate della mia vita, ci davamo del voi e ci davamo del fratello, verso mezzogiorno mi vedo squillare il telefonino &egrave lui.
Allura nun parlate più.
Apritevi bene le orecchie frati ‘Nzinu, sono al bar da Cina, ci sono le due froscette.
Chi?
La pompinara da 200 euro e la finocchiona del supermercato,
arricampati ca na facimmu sucari(vieni di corsa che c’&egrave la facciamo ciucciare).
Io scendo di corsa, prendo l’auto nuova, una BMW 318 e sgommo verso il bar, parcheggio direttamente tirando il freno a mano a tipo gangster mafioso e scendo, ho parcheggiato davanti il tavolo dove sta ma frati Totò, ma frati Totò qua state lo volete un aperitivo, certo ma frati ‘Nzinu.
Rachele e Sara erano a qualche tavolo di distanza, la studentessa ha un abitino chiaro cortissimo tanto che con le cosce accavallate riconosco le ‘mie’ autoreggenti ed anche il tacco 12, indossa un cappello bianco e degli occhiali da sole da vamp, l’ortolana invece ha una maglietta larga e dei leggins da palestra, una in tiro l’altra senza trucco e superscialba, Rachele sorride mentre mi punta, io la squadro e saluto al mio amico con il classico abbraccio e doppio bacio siciliano, lei mi chiama zio Enzo ciao.
Mi avvicino anche lei bacini sulle guance, dice ma frati Totò ma se sei suo zio lo sono anch’io e si presenta lei lo fissa negli occhi sorridendo, a me più che lesbica pare propria una arsa di minchia cio&egrave una che cerca sempre il cazzo.
Poi ci presenta a Sara, io sorridendo porgo la mano, lei se la tiene in tasca lasciandomi come un coglione, Totò trattiene a stento una risata, e si presenta anche lui, poi si autoinvita a sedersi ed a offrire da bere, Sara subito declina l’invito e fa fretta a Rachele di andarsene, ma la zoccoletta si diverte e accetta, rimaniamo dai sono simpatici i miei zii non trovi.
Lei prende uno spritz con cannuccia e mi provoca succhiando il liquido , l’altra una tonica, noi il solito vodka martini alla james bond, ma frati Totò mi tortura la gamba col ginocchio per farmi segnale, ma io guardo anche Sara al mio fianco che accortasi degli sguardi tra la sua amica e me, mi ricambia con occhiate d’odio. Decido che anche Sara assaggerà il mio anzi i nostri cazzi.
Beviamo poi Sara sempre più acida si alza e dice, andiamo ora voglio andarmene debbo anzi. Rachele vuole rimanere che fretta c’&egrave poi andiamo. Tu fai come cazzo vuoi io me ne vado torni a piedi, ma no l’accompagniamo noi fa subito ma frati Totò, visto i miei zietti Sara come sono gentili e ride, Sara ci saluta, fulmina Rachele e se và.
Finito di bere faccio salire Totò e Rachele in auto, e partiamo, dove andiamo zio chiede, alle scuderie di famiglia nipotina, scommetto che indossi il mio regalo, arrossisce e conferma mordendosi il labbro, lo zio Totò non lo ha visto ed &egrave molto curioso, lo accontentiamo, poi ti facciamo assaggiare un succo insieme ti piacerà si abbina perfettamente allo spritz.
Sorride e ci mette le mani sulle spalle, dandoci due baci sulle guance e di nuovo Totò mi molla questa volta una gomitata sul braccio. Ma frati Totò ma vuliti ca vi mannu a fanculo, mi stati sminchiannu ( fratello ma vuoi essere mandato a fanculo mi stai pestando). Arriviamo alla stalla dove possedevo spesso la mia Cinzia, parcheggio dentro visto che non esiste porta, Rachele scende e guarda curiosa chiedendo ma &egrave vero tuo questo rudere, no nipotina l’ho scoperto per caso e lo uso per sfilate di moda intima, ride si fa abbassare la zip del vestitino se lo sfila dalla testa, avevo indovinato ha il completino regalatole, ora fai vedere allo zio Totò come sei fatta sotto suggerisco, e lei sempre con quegli occhioni fa una proposta, ma poi cosa mi regalate, ma come intanto ti abbiamo offerto da bere ed un passaggio, smettila di perdere tempo.
Gli usciamo le tette dal reggiseno ed abbassiamo le mutandine sulla cosce, la tocchiamo baciamo, ditalini in fica , in culo si rifiuta ma io me ne fotto e infilo il medio e lo piego e rigiro dentro per giunta, la facciamo abbassare appoggiata sui talloni e uscite le minchie ci facciamo fare un pompino ciascuno, come preannunciatole le sborriamo in bocca.
Mentre la riaccompagniamo a casa comprendiamo che Sara la sta tartassando di messaggi.
Nipù ma cosa vuole la tua amica, &egrave gelosa, voleva essere lei al posto tuo, e lei risponde, forse al posto vostro non al mio.
Beccata. Ma dillo allo zio Totò vi piace la patata vero?
Ride imbarazzata, riprende il discorso del regalo e noi alziamo la posta, organizza con Sara un incontro in quattro e poi ti regaliamo un week end benessere in una spa prepagato per te, ma vi dobbiamo scopare entrambe, e solo io? perché credo Sara non accetterà, per te basta una ricarica del cellulare prendere o lasciare.
Ci penserò zietti. Ci separammo e con Totò andammo a pranzo insieme, mia moglie lavorava al nord e praticamente ero scapolo in città, ma frati Totò come suca la nipotina vero? Fantastica ora però mi devi fare inculare la monachella, scordatelo quella e solo mia e basta sono geloso, ci tromberemo quella lesbica stronza invece la puniremo, le voglio pisciare in bocca, hai visto che antipatica.
Cinzia era però sempre nei miei pensieri, mi sentivo un po’ in colpa per quello che stavamo tramando con le sue amiche, però anche lei non mi aveva mai raccontato quel vizietto, io ero il suo unico uomo perché era lesbica quindi, allora mi arrapai e le mandai un msg. Sorellina, ho i coglioni pieni, fatti una peretta e vieni alla stalla che t’inculo, subito altrimenti vengo in ufficio e te la metto in culo là. Ma che dici così presto e poi che sei volgare, forse non hai capito corri o ti svergogno coi tuoi parenti e nuovi colleghi.
Venne all’appuntamento arrabbiata, non aveva intenzione di fottere ma di litigare, la presi con la forza la sdraiai sull’abbeveratoio a culo pronto e come tante altre volte la spogliai , sputai sul culo, due dita ficcate dentro e a seguire la minchia, la sbattei per bene e naturalmente come sempre non resisteva e venne, estrassi la minchia dal culo, l’appoggiai alla bocca e sfregandola sulle labbra serrate le sborrai sul viso.
Mi aggredì, che schifo ma sei un porco, la feci pulire le diedi un bacino, una sculacciata molto forte e la congedai in malo modo, il tuo buco non mi basta più inizia a studiare come ingoiare la sborra, ora puoi andare schiava. Mi mando al diavolo ed andò via.
La sera facemmo pace e sesso in auto, fui però molto affettuoso.

Buongiorno Sara sono buoni questi cetrioli?
Mi fulmina e non risponde, allora non conosci i cetrioli, ed allora le patate sono belle vere? Appena le peli fanno quella patina umida ed appicicosa o sono secche dimmi.
Senti stronzo lo so cosa fai con quella troia di Rachele, ma ti odio per quello che hai fatto a Cinzia, bastardo lei era tranquilla, in pace, con te &egrave diventata una maniaca, gode solo se le penetro il culetto e solo dopo me la lecca. Non ho detto niente a tua moglie per non rovinare lei, le crollerebbe il mondo, lavoro famiglia parrocchia, tutto, solo per questo, ma un giorno pagherai per quello che le fai.
Resto pietrificato, queste sono un trio di lesbiche, sanno di me e Cinzia, e Saretta &egrave il maschio pure gelosa ahiaia, la più libera &egrave Rachele e punto su di lei per punire Sara e riprendermi anima e corpo di Cinzia.
Sentimi bene Sara, un giorno di questi vedrai ti farò scoprire il sesso normale cara ed anche quello contronatura, quello vero con la minchia.
Sogna porco, sogna!
Mi incontro con ma frati Totò dal bar Cina per il nostro vodka martini, ed arrivati al terzo giro, dopo avere naturalmente raccontato l’incontro con Sara e cosa dovevamo fare per ficcargliela senza violentarla e non avere una pallida idea di come riuscirvi che, l’occasione ci arriva dal cielo, anzi dall’ etere per la precisione. Rachele al telefono Totò! Rispondi dai, chiamata con addebito, accetto. Zio Enzo che fai? Niente Rachele sono con ma frati Totò al bar, vero salutamelo tanto vi ho pensato sai Enzo, bene mi fa piacere ma chissà il perché non ho capito cosa vuoi e non credo che mi hai chiamato per dirmi che mi hai pensato, allora fuori il rospo. Ma come dici che non sei rincoglionito e non hai capito? Guardo Totò che ascolta, infatti ho messo in viva voce, e non capiamo un cazzo, no guarda non ti seguo forse l’alcool mi annebbia la testa. Allora ti ho chiamato con addebito, non ho credito sul cellulare e non ho soldi per la ricarica, capito ora? O debbo chiamare Totò? Lui avrebbe capito!
Ora sei stata chiarissima, veniamo tutti e due però ricordi? In tre ricarica, in quattro vacanza! Ride e dice che ci aspetta a casa ma che dobbiamo andare da un’altra parte che ci sono le coinquiline e tutti quei rumorini, disturberebbero il loro studio. La ricarica che compagnia, ci dice qual’&egrave il gestore telefonico, Rachele 30 euro e te li fai bastare, ma &egrave poco sono giovane ho quasi 21 anni, no no cara noi ti facciamo venire quindi non paghiamo, &egrave un regalo!
Faccio la ricarica dal tabaccaio, le mando un messaggio scende e sale dietro, siamo con la macchina di Totò, dove mi portate alle scuderie? No andiamo da me dice Totò, dove Il tuo zietto ‘Nzino s’ incula a Cinzia, fa una faccia sbalordita, giù la maschera Rachele, Sara vi ha sputtanato! Stronza, vigliacca non ragiona mai quando s’ incazza straparla. Rachele noi lo sappiamo che sei diversa, sei allegra ti piace il sesso ed esplori e provi i piaceri, se vuoi essere bisex a noi non interessa, interessa solo scoparti. Anche a me piace stare con voi, non siete come quei coglioni dei miei coetanei sempre a pensare a loro stessi, vuoti, e poi mi fate pure i regalini, i miei per mantenermi agli studi hanno fatto un mutuo, sono in regola con gli esami, ma con le spese di casa uffa, tra affitto bollette, condominio il bus, non mi rimane quasi niente. Rachele quanto paghi d’affitto? Sono 230 euro al mese. &egrave tanto dico io, magari portaci il conto della tua quota di bollette e ci pensiamo noi, sei d’accordo?
Felicissima ci bacia entrambi sulle guance, ma io poi mi debbo sempre sdebitare vero? Certo cara se eri racchia mica saremmo così generosi. Prendo il cellulare di Totò e faccio un selfie in auto, ti piacciono i selfie Rachele? Si ho pure il bastone, lo porto sempre con me!
Idea geniale, dico ma frati Totò ora ci facciamo un po di foto in garage per rendere immortale quest’ incontro. Lui ha capito che quelle foto ci serviranno per arrivare a Sara, tramite Rachele, avremo un capitale enorme da sfruttare, lei invece gli sembrava fosse solo un gioco erotico e fu entusiasta dell’ idea.
Arrivati al garage lei si guardò intorno curiosa come aveva fatto alle scuderie da monta, ma fai sempre così con quegli occhioni chiese ma frati Totò, ci disse che una volta dopo avere fatto sesso con Cinzia le aveva descritto i luoghi dei nostri incontri sessuali, e che erano esattamente come descritti, ma guarda che la mia monachella &egrave molto precisa sai, qual’&egrave il tavolo dove si piega per farsela ficcare? Quello là quello da lavoro dove c’&egrave la morsa, ma ora lo proverai anche tu! Totò prese cartoni li mise per terra e sopra qualche coperta vecchia che teneva in macchina.
Rachele ci fece uno spogliarello e noi foto e video, poi ci spoglio a turno e sempre foto, quindi cominciò a sucarcela sempre immortalata dal suo telefonino in mano a uno di noi, volle essere leccata la troia, allora presi il bastone per selfie, feci partire il video e riprendemmo l’ ammucchiata di sesso orale. Mi chiese dopo che Totò l’aveva fatta venire, che ora la voleva prendere in culo come Cinzia, nello stesso modo, ok cara accontentata, la distesi sul tavolo era più bassa di Cinzia e misi un laterizio forato dove salì, la lubrificai con del sapone liquido mi sputai sulla minchia, Totò che sarebbe stato il prossimo le allargo le natiche ed io senza ritegno la inculai, urlò ma nel giro di qualche minuti miagolava di piacere, a te l’ onore ma frati di riempirle il culetto , uscii e Totò la inculo e completò l’opera sborrandole dentro il deretano, io mi accontenati si fa per dire di infilarle in bocca il cazzo uscito dal suo culo e le inondai la bocca!
Poi un altro video con una doppia penetrazione mi misi sulla schiena sopra la coperta lei si impalo su di me, finalmente una bella fica era calda bagnata, lei era tutta rossa in viso ma soddisfatta, dovrei pagarvi io zietti diceva, Totò se la inculo’ di nuovo e chi lo spostava a quello, le venni dentro che mi diede l’ok, poi si fece sborrare in bocca dal mio amico, lei perse il conto delle sue venute.
Quando ci risistemammo, calai l’asso, mentre lei si dava una sciacquata presi il numero di Sara, nipotina chissà Sara come reagirà ai video? Che volete fare porci ricattarmi? Ma no scema &egrave la nostra garanzia di fedeltà, in cambio ti pago l’affitto di questo mese e se facciamo una colletta con altri amici te lo pagheremo tutti i mesi così avrai i soldini per fare shopping! Dovrei fare la vostra puttana e voi i magnacci? Non hai capito niente cretina, saranno feste con altri e ci divideremo le tue spese, ma solo se e quando vorrai, per i video dobbiamo tendere una trappola a Sara, la farai incazzare con i video e poi le dirai che hai voglia di fica lla leccherai e dovrai portarla alle scuderie noi filmeremo tutta la scena, e se mi rifuto?
Niente tutta la facoltà ed i tuoi vedranno che tipa che sei? E questo non &egrave un ricatto bastardi? No &egrave una transazione d’affari, tu continui a fare quello che vuoi cazzi, fiche e regali e noi gestiamo il tutto per noi, e naturalmente quando faremo l’ orgia con Sara tu andrai in vacanza come promesso. Ed allora non ho alternative, no credo di no Rachele. Accetto zietti ma organizzo io il piano della trappola.
Passò qualche giorno, paghai il suo affitto e bollette, poi messaggio’ che dopo una violenta lite, con qualche giorno senza parlarsi si era fatta perdonare con una serata di sesso lesbico, ci avviso che pomeriggio sarebbe scattata la trappola e che ci avvisava, arrivo un messaggio, io e il mio degno compare ci eravamo presi il pomeriggio libero per intervenire, nel messaggio c’era solo una foto di Sara a cosce larghe sul pavimento della scuderia, partimmo a razzo, parcheggiammo lontano e le trovammo a fottere nude, Sara con uno strap on con un cazzo enorme che sfondava la fica di Rachele messa a pecorina, dopo qualche minuto di riprese cinematografiche, interuppi l’ idillio, Sara ma che fai viene a fare le tue schifezze nel mio nido d’ amore? Resto immobile piantata dentro Rachele, che invece finse paura scappò dietro un muretto della stalla, cosa volete da noi ora basta con i video che volete fare? Bravissima la nipotina che interpretazione pensai, ora vediamo quanto conta per te Rachele? mi rivolsi a Sara , allora te lo avevo detto che ti avrei inculato e fottuto stronza, lesbica dominante dei miei coglioni, e le mollai uno schiaffo per farle togliere quello sguardo carico d’odio, rispondi ora a questa domanda, hai solo 10 secondi, mando il filmato al papà di Rachele o cedi e ti fai fottere da noi maschietti insieme alla tua amante bisex? Immagini le conseguenze vero? -10 -9…..-7…-3. SI SI URLO’ BASTARDO Sì MA POI IL VIDEO TE LO FICCHI NEL CULO BASTARDO TI ODIO. Diede un pugno al muro e si feri la mano, urla cogliona urla, intanto la scena lei infuriata col cazzo di plastica messo e Rachele dietro il muro, ora inizia la vendetta mie piccole froscette, avvisai, Sara togliti sto coso e dallo a Rachele e tu sucaminchia indossalo, ubbidienti fecero tutto velocemente.
Sara comprese cosa volevo, mettiti tu a pecorina verdurare dei miei coglioni e testa in su e giù un altro schiaffo, Rachele ficcagli quel cazzone nel culo e suca la minchia a Totò!
Io mi piazzai davanti a Sara che mi guardava ora impaurita, giù i pantaloni gli appoggiai la minchia dura alla bocca le sussurrai ora incomincia a sucare, le entrai in bocca, si vedeva che non era pratica a differenza di Rachele che stava regalando a Totò il solito capolavoro di pompino.
Ora mandiamo un ricordino a Cinzia! E feci partire il video. Dopo che sborrai, permisi a Sara di sputare, le veniva di vomitare, c’era tempo per farle bere la sborra, Rachele invece come sua usanza non spreco una goccia di sperma.
Le lasciammo andare, mi organizzo Sara e ti mando l’invito per il nostro party le dissi mentre saliva in macchina.
Più tardi mi arrivò il messaggio di Rachele, sono stata brava Enzo? Sei stata eccezionale, ti sei guadagnata una vacanza e appena finisce questo piano, organizziamo la fondazione per la raccolta fondi per mantenerti agli studi, preparati i buchi perché farai molto volontariato nipotina.
Prenotai un appartamentino in un residence di uno che avevo conosciuto per lavoro che me lo diede in locazione solo per il fine settimana e non per tutta come d’uso comune, una cifra simbolica che divisi con ma frati Totò. Ordinammo il catering per i pranzi del sabato e della domenica, il sabato sera le avremmo portate a ballare, il programma era venerdì sera raduno sotto casa di Rachele, seratina in città e poi destinazione mare al residence, sesso a volontà, sabato mare o piscina nel residence e tanto sesso, pranzo e sesso, disco e porcherie varie, la domenica poi maratona sessuale fino a sera.
Cinzia per quella volta rimase a bocca asciutta ne io ne la sua Sara, ed ancora non sapeva nulla. Mi mancava però, mi sentivo in colpa con lei in fondo la usavo per le mie porcherie senza potergli dare quello che lei desiderava per il suo futuro.
Feci io lo choffer, passai a prendere l’amico mio, ed insieme andammo dalle ragazze, ma tu guarda Sara si era vestita da donna, e la palestra si faceva vedere era veramente tonica, avevo già visto il suo corpo nudo durante l imboscata ma la tensione del momento non mi aveva fatto apprezzare appieno. Sara ma come sei sticchiona stasera, smettila bastardo, non ti permettere d’ insultarmi lo sai che poi se m’ incazzo paga Rachele. Chissà continuai forse ti faremo cambiare genere e ritornerai femmina, ti dico che avresti molti ammiratori, la volli al mio fianco, i due nei sedili posteriori pomiciavano alla grande ed addirittura Rachele fece una sega a Totò.

La serata con le gayrl, nuovo neologismo per le nostre pupe lesbiche, trascorse allegramente alla panineria Damsi la migliore della citta’, Sara ormai rassegnata partecipò tranquilla parlammo molto era pure intelligente s’ interessava di cinema, politica ed anche calcio, Totò e Rachele invece oramai erano coppia fissa, andarono pure nel vicolo dietro il locale perché Totò volle un pompino immediato completo, l’ho racconto fiera Rachele per fare ingelosire Sara, ma quella non la caco proprio, era psicologicamente etero e sapeva che tra poco doveva farlo lei il pompino.
Finalmente andammo verso il mare, dopo una buona mezz’ora arrivammo alla villetta, aprii la porta, scaricammo i bagagli, per stanotte non serviranno giusto? Smorfia di Sara e risata di Rachele che complice il Vesper cocktail (vodka martini alla bond) era su di giri, invece si che servono farfugliò sempre la morettina, aprì un trolley e dentro c’era il kit della perfetta lesbica, cazzi, dildo, lubrificanti di tutto, anche Sara sorrise della sorpresa.
Io se lo permettete vorrei stare sola con me ziu Totò stanotte?
No non permetto, ma frati Totò serve a me, deve darmi una minchia d’aiuto a sfondare a Sara, siamo qui per punirla e per darle un’indigestione di carne d’uccello, che lei mangia solo patate vero Saretta? Dai ‘Nzinu fai da solo che sta troia mi ha fatto sballare stasera la voglio anche io da solo.
Vatti a fidare degli amici, d’accordo bona futtuta ma frà.
Restammo soli, gelo lei ora era impaurita, finalmente femmina indifesa.
Siamo soli soletti, chi ti salverà ora, dai smettila fammi tutto quello che vuoi ma non picchiarmi risponde, e chi ti vuole picchiare, sei venuta da sola , ti ho posto davanti ad un bivio e hai scelto la tua amica che invece ora si diverte a ficcare, visto sei stata tradita, domani te la faccio scopare pure a te voglio vedervi lesbicare chiaro.
Ora cosa vuoi che faccia Enzo?
Intanto spogliati e vammi a fare un caff&egrave, io sono in camera da letto, mentre sale il caff&egrave lavati per bene le zone dove non batte il sole e mi porti il caff&egrave a letto.
Si spoglio con timidezza e pudore, che strano mi ricordava i modi di Cinzia, porca e pulita, troia e timida, andò a fare quello che le avevo comandato.
Arrivò col caff&egrave ancora nella Moka, zucchero e due tazzine tutto in un vassoietto di acciaio inox, servimi ora, senza zucchero il caff&egrave si prende senza, voglio che lo prenda anche tu così che poi gusterai meglio un altro gusto, la provocavo dovevo umiliarla per poi dominarla, sottometterla e servirmene sessualmente anche in futuro, insomma un bastardo.
Bevve il suo caff&egrave con faccia disgustata, bene ora Sara toglimi le scarpe, guardò storta ma ubbidì, ascolta disse, ma pensavo di essere venuta per essere scopata che intenzioni hai perché mi fai questo?
Decido io cosa fare, di scopare ne avrai a volontà non ti rammaricare ci hai preso gusto vero? Senti il desiderio di una minchia in corpo vero?
Accendimi una sigaretta e mettiti in ginocchio al bordo del letto, lo fece, ora mi racconti perché sei diventata lesbica sei pure carina, devi aprirti tutta ti voglio anima e corpo.
Ho conosciuta da ragazzina un uomo sbagliato.
Come sono io?
No peggio tu con me sei sincero, stronzo ma sincero so cosa vuoi e non nascondi quello che sei, lui era un falso, corna
Bugie, videopoker, droga e quando &egrave arrivato alle botte, l’ho lasciato, mia mamma ha vissuto con mio padre subendo tutta una vita, meglio le donne e il sesso &egrave molto più appagante sappiamo come toccarci, un uomo non capisce certe cose.
Cavolo dici vedrai che ti sbagli sul conoscere il corpo delle donne, sul resto capisco bene, ma non tutti siamo così anzi, la maggior parte pensiamo al lavoro alla famiglia, certo possiamo essere dei porci ma questo serve per regalare orgasmi alle donne.
Non c’&egrave altro.
No ora &egrave suonata la tua ora, spogliami e baciami la minchia.
Mi spoglio come se fossi un paralizzato avendo cura di sistemare gli abiti sulla sedia, mi bacio il petto la pancia e finalmente il pene che si drizzava davanti a lei.
Continua vediamo come te la cavi col corpo di un uomo,
la prese in bocca roteando la lingua, mi massaggiava le palle, m’infilò un dito nel culo la lasciai fare, stimolò la prostata mentre risucchiava forte, stava facendomi venire, la bloccai, ora vienimi sopra a 69, riprese a sucare ed io passai all’attacco della fica, rasata non era bagnata, si vedeva che era tesa, cambiai idea.
Mettiti in ginocchio davanti la poltroncina, io mi sedetti li,
le presi la testa e cominciai a farla pompare, insalivava tutto il cazzo e la saliva gli scolava dalla bocca, le bloccai la testa, mi alzai le diedi dei colpi fino alla gola, le venni in bocca, le tappai il naso mentre bloccavo la testa così da costringerla ad ingoiare.
Che gusto ha la sconfitta?
Le lacrime per il soffocone subito le bagnavano il viso, perché non la smetti sono venuta non ti basta come umiliazione?
No! Questa pompa era per umiliarti ora inizio a possederti e dominarti, domenica mi sarai sottomessa sessualmente contaci.
Avevo preso il Cialis appena usciti dalla paninoteca, ed ora gli effetti iniziavano ad avvertirsi.
Le feci pulire il cazzo con la lingua, mi torno duro, la misi a cosce spalancate, le leccai la fica per inumidirla, ora reagiva era arrossate e leggermente umida, un buon sapore, le ficcai la minchia dentro e cominciai un lento aventi e dietro, inizio ad eccitarsi, la feci mettere a pecorina e infilai la minchia nello sticchio ora bello scivoloso, il rumore più bello sciac sciac ora faceva da colonna sonora, ansimava io intanto aumentai il ritmo e toccavo tette, accarezzo il buco del culo, le misi a strofinarle il clitoride e venne gridando , fu scossa da un orgasmo naturale con la minchia ficcata dentro, mi guardò sconvolta mentre rallentavo.
Visto che si può venire anche con la carne? Mi bagnai le dita nel suo succo di sotto e iniziai insieme a gocce di saliva sputate sul culo a lubrificarle l’ano, senza dolcezza e continuando a fottere lentamente, era calda e scivolosa accogliente insomma mi trattenni per no venire, dopo avere bagnato per bene l’interno del culo, estrassi la minchia e la feci mettere con il petto sulla poltroncina del pompino, le salii sopra il fondoschiena, puntai il cazzo e la penetrai il culo fino ai coglioni, si fece male ma non protestò.
Hai visto, mantengo le promesse io non dico bugie, ti ho promesso che t’inculavo e lo sto facendo, grida pure, ancora &egrave lunga la notte. Come la sua amica Cinzia all’inizio era stretta, un culo irresistibile, cedetti e le sborrai dentro tutto, ancora non &egrave finita Sara, andai a letto la volli accovacciata davanti a sucarmi tutto il brodo che avevo sulla minchia, sai come si chiama in inglese, ass to mounth, dal culo alla bocca, ti piace Saretta, ora dimmi e guardami buttana, che gusto ha la sconfitta, RISPONDI!
E amaro, ma buono!
Avevo vinto, così presto non ci credevo! Volli darle tregua, tanto ancora c’&egrave domani e domenica per pisciarle in bocca, ed anche per vederla lesbicare con Rachele, già Rachele, chissà che fanno quei due porci, andiamo.
Posso fare pipì per favore disse Sara.
Certo fuori, apri la porta del giardino e piscia sui fiori, vai lurida finocchia.
A testa bassa fece così, i colpi nel culo avevano stimolato la vescica, pisciò a spruzzo, io penso che ti sarebbe piaciuto pisciare in piedi vero Sara?
Va bene come sono, non prendermi in giro.
Andammo in camera degli innamorati, non ci sentirono fottevano alla grande, lei piccolina sul cazzo di ma frati Totò, che gli balla va sopra bella infilzata, lui mordeva le tette che sbattevano sulla sua faccia, Rachele era una tartagna (femmina piccolina di altezza e fattezze) ed a lui questo genere di donne piaceva molto, in più era una porca.
Mi stavo eccitando ordinai a Sara di farmi un pompino, lo prese in bocca senza togliere lo sguardo dai due amanti,
ora vai a leccarle il culo e la fica con la minchia dentro, VAI e le mollai una sonora manata sulla natica, ando a leccare vorace la fica fradicia della sua amica che gradì molto. Io per tenermi in allenamento la presi di nuovo la sorca a pecorina, e quando mi accorsi che Rachele era abbastanza insalivata nell’ano, puntai deciso togliendo la lingua di Sara e la penetrai, una doppia feroce, Rachele lanciò una specie di latrato canino, Sara si sditalinava furiosamente ed inizio a urlare il suo orgasmo, venne anche ma frati Totò, un secondo prima di venire mi fermai e mi fiondai con la minchia in mano nello sticchio di Sara, la trombai muovendomi come in una crisi epilettica, riprese a godere, stava godendo di nuovo nello sticchio, vedi Sara che la minchia ti piace?
Siiiii!!! Sembrava che spirava mentre lo diceva e le venni dentro, come madre natura comanda, hai il seme di maschio nell’utero Sara come le vere donne!
Siii!!! Continuava mentre l’orgasmo interminabile scemava d’intensità. Come era uso nei nostri rapporti sessuali appena estratto il cazzo, ora in stato comatoso e fradicio di sperma e umori vaginale, approfittando che respirava a bocca aperta in evidente crisi d’ossigeno lo piantai nella sua bocca e lei in modo ora istintivo succhio tutto.
Sara allora ancora una volta che sapore ha la sconfitta?
Ritornammo nel nostro letto esausti, vuoi per la tensione nervosa vissuta e per gli sforzi fisici crollò, ma il suo sonno era disturbato da incubi si rigirava nel letto sbuffava, russava e aggrottava le ciglia. Ebbi compassione di lei, ma il ricordo dell’arroganza dei giorni scorsi riconfermò l’idea di continuare nella punizione esemplare riservatagli. L’abbracciai, l’accarezzai e la sbaciucchiai, si calmò nella prima mattinata, era dolce come una ragazzina, ma il sudore e tutti i liquidi seminali la facevano puzzare come una buttana africana di strada nel pieno del mese di luglio, ci svegliammo al solito e con il tono della sera comandai, lesbica buttana vai a fare il caff&egrave e non ti azzardare a sputare o altro scherzo! Docile eseguì il comando, feci raffreddare il caff&egrave nelle tazzine e misi tipo zuppetta la cappella del cazzo dentro, ora bevi Sara così ti resta il sapore della sconfitta in bocca, dopo la dose di caffeina volli fare un bagno, lo preparò ed io mi feci lavare, poi invitai anche lei dentro la vasca in uno spiraglio d’umanità la lavai per bene anche io.
Ora era profumata, uscimmo in giardino dove l’avevo fatta pisciare avvolti nella tovaglia.
Sara, ascoltami bene vuoi essere scopata o scopare anche tu?
In che senso, non capisco?
Vuoi che continui a trattarti così o accetti che sei femmina, che ti piace anche a te e che devi liberarti dall’odio verso il sesso maschile, sono disposto a possederti cercando il tuo piacere e non solo il mio, vuoi provare?
Ok ma non mi chiamare e trattare così male, dai ho fatto tutto quello che volevi.
E dovrai continuare a farlo, ma fidandoti di me, che ti porterò ad avere svariati orgasmi.
Mi guardo negli occhi docile, ed io la riportai sul letto, feci cadere la tovaglia, buttai la mia con il cazzo già in tiro, e mi abbassai tra le sue cosce, le donai una leccata di fica che le procurò un orgasmo sereno, sai Enzo debbo complimentarmi con te mi hai leccato bene quasi come Cinzia anche se lei mette amore.
Ora vediamo come te la cavi tu a sucare, apri la bocca e si mise a sucare per bene, la feci fermare e la penetrai in fondo alla vagina, scopavo e la baciavo in bocca roteando la lingua, godemmo assieme.
Quando tornarono dalla loro toletta ma frati Totò e Rachele, sistemammo i materassi a terra per fare un mega lettone,poi andammo a mare a ricaricare le pile, io e mio compare rimanemmo in spiaggia dopo il bagno mentre le ragazze preferirono una passeggiata, mangiammo un ottimo pranzetto recapitato dal catering e dopo una doccia per toglierci la salsedine addosso ci recammo al ring della mega ficcata in quattro. Rachele prese i ferri del mestiere, la studentessa chiese a Sara, chi comincia gioia? Ho voglia di patata sai? Mettilo tu Rachele, e tu Sara allarga le cosce e sucala come hai fatto a me al mio fratellino Totò, la tartagna Rachele inizio con una monumentale leccata di fica mentre Sara a momenti ingoiava pure le palle al mio amico, io decisi di scopare nello sticchio a Rachele a pecora, poi Totò si sdraiò sulla schiena e volle impalare in culo Sara, che soddisfatta fu poi infilzata dall’amica ed io naturalmente completai il bisburger inculandola, passammo il pomeriggio mischiati in un groviglio di cosce tette culi, erano assatanate.
L’età si fece sentire, prima di cena rinunciammo a proseguire e ci preparammo ad uscire, in discoteca ballammo e bevemmo insieme, volli dormire insieme a Rachele lasciando Sara a Totò, io mi coccolai la mia nipotina mentre nell’altra stanza fecero una sveltina.
Rimaneva una cosa sola per sanare il mio orgoglio di maschio ferito, avevo giurato che avrei pisciato in bocca a Sara, e mentre facevamo colazione lo ricordai a tavola, non hai scampo lo sai mantengo le promesse io e dopo oggi ci rivedremo spesso care mi siete piaciute troppo, ma Sara tu sessualmente devi essermi sottomessa e dominata.
Le mettemmo a pecorina e dopo due pompini per insalivare gli uccelli cominciammo a scoparle scambiandocele spesso, e infilando sticchio culo come ci pareva, sborrai tre volte, una in fica a Sara e le altre due in bocca a tutte e due.
Portai Sara in bagno dentro la vasca, il telefonino di Rachele giro il video dell’umiliazione finale.
Apri la bocca Sara, avvicinai la minchia ed iniziai una pisciata trattenuta da tempo, non volli che ingoiasse anche se qualcosa bevve era bollente, appena smisi lei non riuscì a tenersi e vomitò.
Sara come stai le chiesi appena si ricompose dopo una veloce sciacquata.
Meglio.
Per l’ultima volta Sara, com’&egrave il sapore della sconfitta.

Cinzia che ne pensi se organizziamo una fuitina con ritorno?
Questa domanda feci alla mia piccola passione irresistibile, dopo che ci svegliammo dopo avere passato una giornata di sesso, di quel sesso particolare che praticavamo noi due, dopo il fine settimana con le sue amiche lesbiche di cui lei era all’oscuro, decidemmo di incontrarci presso la sua casetta di campagna approfittando dell’assenza dei genitori invitati ad un matrimonio e della sorella che rimase dopo la scuola a Maonza da una compagnetta.
Era un sabato, passai la settimana ha studiare un piano per convincerla o costringere ad un trio con la partecipazione di una delle sue amiche lesbiche, non avevo mai fatto sesso con due donne insieme a parte le orgette ma c’era almeno un altro maschio, era tempo di farlo, potevo portarmi Rachele e Sara ma, io volevo Cinzia lei era diventata un ossessione sessuale! La mattina ci incontrammo casualmente per il pubblico presente al bar Cina, prendemmo una colazione al tavolo, comprai una vaschettandi granita e due briosce (si chiamano così dei panetti dolci con cui mangiamo il gelato in Sicilia brioscia si chiama si scrive e si mangia) , il nostro dessert cara mia, arrivammo al nostro covo con entrambe le auto, a casa mentre lei sistemava il gelato in frigo insieme al pranzo già pronto, io mi spogliai e mi misi a letto sparandomi una sega per essere già pronto, la desideravo! Arrivò in camera dopo essere passata dal bagno per un bisognino e sciacquatina di pacchio (fica), era sempre profumata con quel detergente balsamico così fresco che tanto aiutava nei rapporti orali, quanta fretta Enzo! Hai intenzione di fare da solo o preferisci il solito trattamento? Vieni qui stronza, spogliati tutta che prima di sera voglio che mi svuoti pure il cervello, si mise a 69 sopra la mia faccia, pompino maestoso, e leccata di fica sublime gustosissimo lo sticchio! Poi ci girammo su un fianco e le iniziai a preparare il culo saliva e dita dentro, prima indice, poi medio, poi medio e anulare insieme, lei stessa si distese sulla schiena ed allargate le cosce le sollevò nascondendo la fica con la destra pronta a spararsi un ditalino e allargandosi il culo con la sinistra, appoggiai i suoi polpacci alle mie spalle e la trapanai, il gel per la sodomia rimase sul comodino, inziai il solito andamento lento ad intera lunghezza e quando al solito divenne rossa in tutto il petto il collo ed il viso, accellerai per farla venire, e venne si che venne, appena le arrivò la scarica di sborra dentro al culo. Da un po di tempo aveva imparato a pulirmi il cazzo con la bocca dopo ogni sborrata sputando però il succo.
La feci continuare a sucare, le chiesi un regalo e mentre le penetravo la fica con le dita centrali sfiorandole contemporaneamente il clitoride con il palmo, le venni in bocca, lei apri le labbra e slinguazzo la cappella mentre sborravo, qualche rivolo andò sul labbro superiore e un altro scolo sul mento ed il resto? Il resto, esaudi il mio perverso desiderio, ingoio dopo avere gustato il sapore in bocca, mi ripuli completamente mentre incominciava ad avvertire gli spasmi di un orgasmo impellente, accellerai al massimo come avevo visto fare in alcuni film porno, squirto’ , che strano era come una pisciatina ma più appiccicosa, schizzo’ tutto il letto, ma chi se fregava avremmo cambiato le lenzuola. Spossati ci baciammo come due innamorati potevano fare, ma come era travolgente questa storia, sesso contro natura ma pieno di sentimento, boh mistero!
Parlammo un po’ coccolandoci, ci sentivamo appiccicosi ed andammo a fare una doccia, ci lavammo a turno l’uno con l’altra, accarezzandoci e prendendoci cura con dolcezza, cambiammo anche le lenzuola sporche, e continuammo a sbaciucchiarci ed a massaggiarci entrambi. Il pranzetto leggero ma gustoso terminò con la brioscia con la granita, altro che merenda togliamola di mezzo, le nostre bocche fresche ed al gusto di limone si unirono di nuovo, le lingue mischiavano i gusti in bocca, acido e dolce del limone e degli zuccheri, la temperatura e la pressione del sangue aumentò , saltammo sul letto, mi mise a pancia in aria, si girò e si sedette sulla mia faccia di fatto costringendomi a leccarle tutto il sedere,
i solchi con la punta della lingua a solleticarle la pelle ed il buco con tutta la lingua come a spennellarla, si alzò prese il lubrificante e lei stessa si divaricò l’ano per inserire tanto gel, poi spalmò per bene la mia minchia e si inculò impalandosi tutto un movimento, come al rallentatore. Tenne il ritmo come una passeggiata, ancheggiando e cavalcando, poi accelerò come indemoniata e venne, era tutta bagnata sudata, ora venne davanti alla mia faccia con la fica e come prima ma frontalmente si sedette direttamente sulla bocca, fui io ora a ripulirla, si faceva ricambiare l’ingoio della mattinata, ma a me questa intraprendenza piacque.
Mi venne da fare una pazzia, la portai nuda fuori casa, lei non voleva ma non aveva paura però, si aggrappava allo stipite della porta, mi tirava al contrario tipo tiro alla fune ma ero più forte, la misi a terra a pecorina davanti la porta, e sotto il pergolato con il sole che invece bruciava i campi e con un vento di scirocco bollente e profumato come solo in Sicilia abbiamo la inculai cavalcandola come una cavalla da monta. Quando le venni in culo, l’aiutai ad alzarsi, la presi in braccio e la portai a casa come uno sposo attraversa l’uscio di casa con la propria sposa, la distesi sul letto. La baciai, grazie Cinzia mi fai impazzire ! poi le disinfettai le ginocchia sbucciate dal pavimento esterno in calcestruzzo, che scemo a momenti cadevo e mi sarei spaccata la testa per le tue fantasie da porco mi disse rimproverandomi.
Poi abbracciati dormimmo e ci risvegliammo quando il sole era vicino ad abbandonare il cielo e ci salutava regalandoci un cielo rosso.
Cinzia che ne pensi se organizziamo una fuitina con ritorno? (cio&egrave una coppia che scappa dalle rispettive case e mette il mondo davanti al fatto compiuto)
E come faremmo a tornare? O vuoi proprio mollare tutto per me?
Io non voglio che tu lasci la tua famiglia, non sarò causa di sfasciare una famiglia lo sai e te lo ripeto!
Cogliona che non sei altra, andiamo via con delle scuse e stiamo qualche giorno fuori casa, decidiamo dove, magari in una città dove non ci conosce nessuno che so Brindisi, Teramo, Oristano.
Copenaghen , oppure Bratislava magari, a te il sole dà in testa!
Dico sul serio due o tre giorni solo per noi, t’immagini poter passeggiare mano nella mano per strada, cenare in pubblico, andare a ballare, vuoi ballare con me Cinzia? Si convinse e s’incarico di cercare città ed albergo e una data senza ciclo mestruale, infatti quando aveva il ciclo solitamente non avevamo incontri, non gradivamo entrambi sangue ed odori sgradevoli, quando invece era impellente il desiderio tampax in fica e profilattico per il culetto, là nel garage di ma frati Totò.
Prima di ritornare nelle nostre rispettive case ci salutammo al solito in campagna, ma questa volta le dissi di aspettare a partire, misi nel lettore cd dell’autoradio un cd degli Scorpions canzone ‘always somewhere’ , Cinzia vuoi ballare con me?
Il tramonto era arrivato ed iniziammo un lento stretti, un corpo solo al suono di quelle note romantiche. Due rapiti e rapitori, ostaggi e carcerieri l’uno dell’altra questo eravamo diventati.
Dopo dieci giorni e avere aspettato pazienti la fine della settimana rossa, mi arrivò una mail. B&B Aladdin di Vigata, 2 notti, prenotazione ristorante La lampara specialità pesce fresco! Tutto prenotato tentazione mia! Partiamo martedì prossimo, ora cazzi tuoi organizzati la bicicletta &egrave pronta come volevi ora pedala, e non ti stancare, risparmia le forze che sei vecchietto.
Aveva fatto tutto lei, tutto pagato e prenotato e mi provocava pure, quando faceva così voleva dire che aveva bisogno della mia minchia nel culo, la conoscevo perché normalmente era tutta timida e imbarazzata, invece questo era la sua maniera di prendere l’iniziativa.
Decise di andare con due auto fino a Gorgonia, e proseguimmo con la sua, ho comprato al macchina nuova e la voglio usare chiaro? Comandava lei! Che bello, ero felice del suo umore, la mia seconda personalità di maiale pensava alla scopata della notte e soprattutto a vederla lesbicare mentre la inchiappettavo.
La stanza del B&B era splendida letto rotondo con baldacchino grandi cuscini di raso tutto stile arabeggiante, vasca di rame in camera con parapetto mobile, unica. Ci lavammo per bene e poi uscimmo, cenetta e poi passeggiata al lungomare. La notte fu una cavalcata memorabile, il mio cazzo alla fine era come rinsecchito e di coglioni proprio liofilizzati, il suo buco del culo sfondato come non mai, ci siamo andati dentro di brutto. Ci svegliammo tardi, volevamo goderci la nostra ‘fuitina’, prendemmo un battello tipo mini veliero che faceva il giro della costa, pranzo a bordo con una grigliata di pesce, bagno in alto mare, prendemmo il sole a poppa e le tolsi il reggiseno, la monachella prendeva il sole in topless davanti a degli sconosciuti, che meraviglia, rientrammo in porto nel tardo pomeriggio e preferimmo fare una passeggiata tra i negozi del porto turistico, comprammo degli oggetti e dei ricordi, alcuni passanti gentilmente ci scattarono delle foto complimentandosi con noi, addirittura una signora anziana credo veneta, ci chiese se eravamo in luna di miele, e che era bello vedere una giovane donna felice con un giovanile compagno, ma come mi ha preso per vecchio? Lei si pisciava dalle risate! Andiamo giovanile compagno mi chiamava, offrimi un gelato, vuoi essere aiutato a salire i gradini. Fanculo scema rispondevo seccato, ma ero felice, eravamo felici.
Mangiammo un panino al volo e ritornammo in camera.
Facemmo il bagno assieme senza mai smettere di guardarci, lasciammo la finestra socchiusa ed il condizionatore spento, l’aria dell’estate siciliana in una zona di mare &egrave magica, nudi ed appena asciugati freschi profumati ci teletrasportò sul letto, ci baciavamo senza parlare, un bacio interminabile, ci strusciavamo i genitali eccitati e mi sussurro all’orecchio: prendimi Enzo &egrave il momento.
Appoggiai il cazzo al buco del culo, mi fermò con la mano, Enzo no lì, voglio essere tua, la mia verginità la voglio donare a te ti amo! Ero impietrito, cambiai la direzione del pene e dolcemente entrai in lei baciandola sul collo ed abbracciandola delicatamente, dopo il naturale dolore iniziò lei stessa a muovere il bacino, scossa da un terremoto emotivo ebbe un orgasmo mai provato lunghissimo e rilassante, uscii da lei appena in tempo e le venni sul pancino, era il periodo fertile e non usavamo contraccettivi, che ci servivano a fare più contraccettivo del budello cosa c’&egrave, solo l’astinenza sessuale.
Era diventata mia, le cose erano cambiate ora non era più un’ amante anale, era l’altra donna della mia vita, si era concessa per amore ed l’avevo posseduta con amore insomma avevamo fatto l’amore. La notte proseguì solo con sesso nella fica appena aperta e godette con piacere diverso le altre volta senza il fastidio del dolore e del sangue, l’imene non c’era più era stato rotto, sarei stato per sempre il suo primo uomo, ero felice di averle dato un momento bello.
Turbati ci risvegliammo pensierosi, ma la giornata proseguì lo stesso, stavamo sempre abbracciati nonostante il caldo, visitammo la città e tornammo in serata ognuno a casa nostra, avremmo mai avuto una casa in comune? Cambiarono molte cose tra me e Cinzia ma allo stesso modo non cambiò nulla. Rimanevamo amanti occasionali con una curiosa organizzazione dei rapporti sessuali, dividemmo il mese in quattro periodi; la settimana rossa corrispondente al ciclo astinenza, settimana nera solo rapporti orali ed anali, settimana gialla anche fica ma come preliminare diciamo, settimana verde tutto ma senza venire dentro la vagina, totale rifiuto di ogni contraccettivo chimico o fisico. Altra novità fu logistica, un paio di giorni dopo il ritorno dalla fuitina mi venne voglia di lei la chiamai, ti stavo chiamando io sai Enzo, ma qui in ufficio c’&egrave casino, volevo farmi prendere come ai vecchi tempi nel magazzino. Rimanemmo d’accordo che dopo la chiusura ci davamo appuntamento nella zona industriale e da li alle scuderie tanto era ancora estate, ma con nostro dispiacere trovammo le scuderie distrutte ed un deposito di attrezzi agricoli in costruzione, e ora Cinzia dove andiamo? portami dove cazzo vuoi ma sbrigati, per parlare volgare era proprio vogliosa di cazzo la Cinzia normale restava ancora una monachella, andiamo al garage ma può arrivare Totò in qualunque momento mica &egrave stato avvisato, vai andiamo non mi interessa. Come tante volte restò nuda in basso e si mise distesa sul tavolo da lavoro, bagantissima ed io duro saltammo i preliminari ma questa volta entrai in fica, pompai avanti ed indietro, lei venne ma io non potevo sborrarle dentro allora estrassi la minchia, no no ancora continua, protesto, ma a secco o meglio solo con il liquido della fica come lubrificante la inculai, si si vai così non ti fermare, venne insieme a me nel preciso momento della spruzzata di sborra in fondo al suo culetto. Lei stessa venne a ripulirmi la minchia con la bocca e sputo per terra, ci rivestimmo ed andammo nel paesino confinante in un bar.
Cinzia, io ho scoperto il tuo vizietto che tu mi avevi tenuto nascosto ed insieme a ma frati Totò abbiamo punito alla grande le tue amanti, ho i video, lo so! Come lo sai? Il giorno dopo del week end di sesso sono venute a cercarmi, abbiamo fatto l’amore in tre per la prima volta e mi hanno raccontato tutto ed anche che vuoi un terzetto con me ed una di loro vero porco? Si può fare comunque Enzo, chi preferisci? Bene Cinzia allora voglio Sara, ok? Ok Enzo! Forse tu non sai che to frati Totò si scopa Rachele al garage? No non lo sapevo!
Parlai con quel villano del mio amico e affittammo le stanze sopra il suo garage, salendo le scale a destra c’era il bagno e una stanza che prese Totò, a sinistra esattamente sopra il garage, una stanza con cucinotto tavolo e divano letto che presi io, riparammo le cose rotte visto che era una vecchia casa, imbiancammo le pareti e dividemmo le spese, quindi io portavo Cinzia lì quando avevamo voglia e sempre sul letto, un bel passo in avanti per due amanti.
Dopo qualche mese mentre ci coccolavamo dopo il primo round tutto in fica tranne la sborra fuori, mi guardò, ti debbo parlare Enzo, ho conosciuto un ragazzo di un anno più giovane di me, mi piace e ci voglio provare a stare insieme, ti prego di lasciarmi andare e di non ostacolarmi.
Ma che dici, ora aveva lo sguardo abbassato, certo che sei libera di vivere la tua vita, ma non accetto un addio troverai il tempo per me amore?
Si anche io non voglio rinunciare a te completamente, dicendo questo si girò appongiando il culo nudo sulla minchia, &egrave un mese che esco con lui, la prima sera ci siamo baciati e mi ha toccato il seno, ma la seconda volta poi mi sono fatta scopare lo sticchio, ma quando? domandai sorpreso ed ammetto geloso, sai quando Enzo, prima di fare la fuitina il bacio, e il sabato dopo la confessione sul sesso con le mie amiche la ficcata, ma non e tutto!
Tu sai che ho sempre i preservativi con me, ma volevo sentire un altro uomo dentro me, lo avvisai di non venire dentro e si arrabbio dicendomi che ora come doveva fare che aveva paura del coito interroto, ed sai cosa ho fatto Enzo? Mentre parlava strusciava il culo sulla minchia e mi eccitai, voleva essere inculata mentre parlava, puntai la cappella bagnata immediatamente con la saliva sul buco, continua a raccontare Cinzia, gli ho chiesto se aveva problemi ad infilarmerla dietro, io intanto spinsi e lei allargo il suo ano, fu felicemente sorpreso sai e mi prese il culo, c’&egrave la più lunga della tua ma più sottile, ma &egrave giovane e spinge cazzo come spinge. La troia mi aveva fatto le corna e nonostante avesse la mia cappella ficcata in culo mi provocava, iniziai a incularla come un pazzo mentre le strapazzavo lo sticchio con due dita, così t’inculava troia, no più forte Enzo , accelerai al costo di farmi venire un infarto e la feci godere squirtando ma io volevo sborrarle in bocca e lo feci ficcandole il cazzo in gola.
Così ti ha rotto il culo il tuo ragazzo? No tu se sempre più porco fratello carnale, ma anche lui mi ha fatto godere.
Visto che mi hai fatto le corna ora voglio il trio con Sara, ok organizza tu rispose ma poi anche io voglio il trio? Con chi stronza? Con tuo fratello Totò caro, voglio due maschi dentro e Rachele giura che &egrave porco quanto te.
Mi aveva sconvolto, aveva un altro e voleva farsi fottere dal mio amico, che porca, dopo la perdita della verginità era uscita una assatanata.
A parte il trio ti concedero’ solo una volta al mese, e poco ma &egrave giusto che decida tu, anzi Cinzia che ne pensi di fare sesso ogni giorno 23 (buco di culo nella smorfia siciliana) così rimaniamo in tema, rise fragorasamente e disse, ci sto’ vada per il 23! Continuammo a ficcare ancora per qualche ora in bocca sticchio e culo e in tutte le posizioni.
L’indomani andai a trovare Sara che intanto aveva lasciato il supermercato e stava per aprire un suo negozio di ortofrutta, ancora lavorava all’arredamento e combatteva la consueta guerra con i burocrati per i permessi.
Ciao porco vi siete messi d’accordo con Totò, &egrave passato ieri il bastardo, lui me la messa in bocca tu invece dove, immagino già la risposta.
Beh veramente ero venuto a comunicarti che Cinzia ha accettato di farsi scopare da entrambi contemporaneamente, sarai contenta di lesbicare con la tua amica monachella giusto? Domani alle 17.00 vengo a prenderti qui, andiamo insieme a prendere la nostra preda.
Ha scelto me? O sei stato tu?
Io cara ormai ti desidero lo sai.
Rise sussurrando sempre la parola porco. E ora come aperitivo ti scopo, dove mi porti a farti rompere il culo?
Mi porto nel bagno, si abbasso la tuta da ginnastica e le mutande, si piegò sulle ginocchia appoggiando le natiche sui calcagni, e mi tiro fuori la minchia da pantaloni, sega veloce pompino insalivante, quando mi senti pronto si alzo prese del sapone se lo spalmo nel culo e si piego in avanti. Avanti signore servito, io non la feci attendere e la inculai senza pietà e senza intenzione di farla godere infatti venni solo io, però le volli sborrare sul solco delle natiche per sporcarla per bene. La baciai in bocca e la salutai ringraziandola di avermi svuotato le palle.
Pensavo a quello che sarebbe successo l’indomani quando mi squilla il cellulare, Rachele dimmi cara? Cara un cazzo tu e l’altro stronzo mi scopate ma l’affitto continuo a pagarmelo io così mantenete le promesse. Hai ragione nipotina questa volta organizziamo vero, tu la prossima settimana non hai le mestruazioni verò? Mi confermo di no ed aggiunse che era offesa che avessi scelto Sara per il terzetto e che per vendicarsi lo stesso pomeriggio si sarebbe fatta chiavare da Totò nell’altra stanza.
Divertitivi Rachele che vuoi ti dica. Mi stacco la chiamata urlandomi stronzo.
Chiamai a Totò e ci vedemmo a ‘casa nostra’ a farci un Vesper, ci mettemmo d’accordo che non sarebbero entrati nella stanza dove io Cinzia e Sara scopavamo ma lui volle che poi Sara passasse nella sua, nulla in contrario se lei &egrave d’accordo anzi, c’&egrave una novità per voi ma frati Totò! E parlati ‘Nzinu! Prima di giorno 23 Cinzia vuole fare un altro trio ma cambiando Sara con un uomo, toh e chi &egrave il fortunato che si inculerà la monachella insieme a voi, vuole a te Totò!
Ma mi stai prendendo per il culo?
No vuole a te, hai avuto ottime referenze da Rachele e poi credo che lo faccia per farmi ingelosire, ma io ci sto.
Sicuro però, se non vuoi in non vengo ma frati ‘Nzino prima l’amicizia.
Ti dico apposto ora beviamo!
Preparammo un secondo aperitivo e parlammo di come recuperare i soldi per Rachele, lui fece una proposta schock, organizziamo una specie di addio al celibato con lei a fare lo spettacolino e naturalmente poi un orgia, facciamo pagare una somma minima a tutti e gli extra particolari a parte, avrei pensato alla squadra di pallavolo che sponsorizzo col mio negozio.
Ma quanti sono chiesi, senza noi 10-11 compreso allenatore faremmo un po’ di soldi per la nostra puttanella ma le paghiamo le spese, se glieli diamo spende tutto in scarpe. Sono d’accordo la puttana prima ficca poi studia ed i regali se li fa da sola con la paghetta del papà. Questa cosa dopo il 23 mi raccomando Totò.
Me la vedo io ma sto minchia di 23 che hai ti fai la comunione sempre in mezzo &egrave? E’una storia lunga Cinzia si sta fidanzando con un tipo ed ha deciso di vederci solo una volta al mese ed io voglio il 23 pirtusu di culu, lui rise di gusto e chiese se i terzetti erano fuori quota ed io confermai.
Misi un pò in ordine la stanza, aprii il divano letto e cambiai le lenzuola, era tutto pronto per il trio con lesbo, domani Cinzia avrai due padroni io e Sara ci divertiremo vedrai, poi la chiamai per dargli gli orari e mi salutò dicendomi; va bene tentazione mia domani vedrai che ti farò felice, vedrai quanto &egrave porcella l’altra parte di me, buona notte amore.
Ti amo anch’io Cinzia a modo mio ma ti amo.

Alle 17:00 puntualissimo mi presentai al negozio di Sara, lei prontissima salì in macchina, con se aveva uno zainetto che conteneva il corredo per i giochini saffici, anche lei stava bene, trucco semplice leggermente profumata, ma per oggi era la mia complice anche se una botta avevo comunque intenzione di dargliela.
‘ Allora che intenzioni hai porco?
‘ Niente tu ti fai fare quello che vuoi ed io le farò quello che voglio, oggi &egrave nostra.
‘ E a me?
‘ Beh insomma una bottarella la voglio dare anche a te, a proposito sei stata richiesta pure da Rachele più tardi. Vuoi andare?
‘ Poi decido.
Cinzia passammo a prenderla a casa sua, scese vestita semplicemente ma bene, salutò entrambi con dei bacini sulle guance e salì in macchina nei sedili posteriori. Andai un po’ accelerato fino alla casa dei balocchi, arrivati su non c’era motivo di perdere tempo.
‘ Cinzia ora senza fretta facci uno spogliarello nel mentre ci spogli, e non dimenticare di baciarci e leccarci, forza veloce.
‘ Quanta fretta, Sara tu niente dici?
‘ Sbrigati che mi stà bruciando tutto.
Si spogliò eccitata ad ogni indumento suo ne toglieva uno a noi baciandoci in bocca con la lingua, e prendendo in bocca sia la minchia che lo sticchio della sua amichetta, quando fummo nudi diedi la precedenza a Sara che a cosce larga la volle leccata per godere, lei si mise a pecorina con la testa in mezzo alle cosce della fruttivendola ed il culo bello pronto, era settimana gialla, ed io entrai diretto in fica, Sara già sbrodolava e miagolava, al solito durante la ficcata le misi il gel lubrificante dentro il buco del culo, poi la sodomizzai per bene con potenti colpi che le facevano entrare il naso nella fica di Sara, l’inculata ci porto ad un triplice orgasmo, prima Sara poi Cinzia e per ultimo io ma con la mano sulle tette di Sara:
‘ Lecca la sborra dalle tette della tua amica, forza mentre &egrave calda.
Ubbidiva sottomessa ed io mi eccitavo di nuovo, dopo che fini la misi a cosce larghe e la penetrai davanti mentre Sara si sedette sulla faccia per farsi di nuovo leccare la passera, naturalmente durai di più, Sara le venne in bocca subito invece, che fortuna le femmine ed i loro orgasmi multipli, mi stesi io a pancia in aria e la volli inculare con lei distesa sul mio corpo mentre le strizzavo le tette, Sara le si piazzò davanti e leccava e sditalinava la fica di Cinzia e qualche leccata alle mie palle, la ringraziai e le promisi che le avrei presto ricambiato il favore, dopo che Cinzia venne, la feci mettere di lato e mi presi a Sara ci baciammo con le lingue la penetrai e godette per la terza volta di fila, misi anch’essa di lato e la inculai, ogni tanto uscivo da Sara per inchiappettare Cinzia, poi schizzai tutto in bocca a Cinzia. Crollai sul letto esausto e fui io messo di lato, Sara indossò il cinturino con il cazzone nero di plastica e per la prima volta prese la fica di Cinzia, guardavo arrapato le lesbiche assentarsi dal mondo prese dalla loro penetrazione artificiale, Sara come facevo io sollevo poi le gambe di Cinzia sulle sue spalle e la inculò di colpo facendola urlare di dolore, ed iniziò a stantuffarla, Cinzia cedette subito e contorcendosi e tirando le lenzuola venne, quelle lenzuola erano tutte bagnate di umori femminili e di sudore, Sara chiese a Cinzia il cambio e sempre alla missionaria si fece prendere davanti, io rinvenuto mi feci leccare e sucare la ciolla (altro sinonimo di cazzo) dalla mia amante preferita e quando mi sentii pronto mi piazzai dietro alternando fica e culo a mio piacimento era ormai slargata, Sara venne (e sono quattro) e instancabile indosso di nuovo l’aggeggio cazzuto passatole dalla mia monachella, la penetrò con lei sopra ed io dopo una eccitante doppia nello sticchio che fece impazzire Cinzia, due cazzi nella fica sverginata da poco le fu fatale e squirtò tutto il letto e le nostre cosce, la inculai per una doppia mista, finalmente le sborrai nel culo e crollai su di loro, sentivo Sara dare ancora dei colpi dentro Cinzia e vennero anche loro, ci accucciolammo tutti e tre accarezzandoci e sbaciucchiandoci, ma ci eravamo fatti una scopata memorabile.
Sentimmo la voce allegra di Rachele chiamarci:
‘ Porcelli avete finito? Così presto! Sara vieni da noi che ti facciamo divertire lascia perdere i piccioncini
‘ Cosa hai deciso Sara, vuoi andare?
‘ Ma si Enzo, quasi quasi vado, ho voglia di farmi anche Rachele.Vado amori miei.
Ci baciò con passione, prese i suoi vestiti e nuda andò nella camera di ma frati Totò.
Con Cinzia andammo in bagno per bisogni ed una doccia insieme, la riaccompagnai a casa sua e concordammo la seconda triade come la chiamava lei, tra due giorni, il tempo di fare raffreddare i buchi.
‘ Ma se Totò &egrave impegnato
‘ Ma chi Totò! Ma se non fa un cazzo! Ci sarà ci sarà non ti preoccupare, quello &egrave da tempo che ti vuole fare il culetto.
‘ Vi vengo a prendere io con la mia macchina al bar Cina, non bevete se no non vi si rizza mi raccomando
‘ Tu pensa a riposarti Cinzia che ti pentirai di queste parole.
‘ Prrrr vedremo, vi atterrerò entrambi vecchietti.
L’indomani pomeriggio m’incontrai con Totò al bar e con i bicchieri del nostro aperitivo ci raccontammo le trombate del giorno prima, anche lui aveva faticato a tenere il ritmo delle lesbiche ma si era divertito, per altro mi chiese se ero sicuro della triade con Cinzia non voleva che ci rimanessi male.
‘ Ma fra, sicuro perché poi io faccio il porco, se non sei convinto niente prima l’amicizia
‘ Ancora Totò , ti dico vai ficca come vuoi, d’altronde lo vuole lei.
Arrivò il grande giorno, ed all’ora del digestivo Cinzia ci venne a prendere al bar, la casa dei balocchi era ancora disfatta dalle orge precedenti, ma non importava a nessuno di noi.
‘ Totò lo sapevi che to frati ‘Nzino me la inculava su quel tavolo da lavoro?
‘ Si certo Cinzia!
‘ Vuoi provarmi anche tu, in fondo il tavolo &egrave il tuo meriti un risarcimento! So che mi pensavi e che volevi sportellarmi il didietro anche tu.
Tornava volgare quando voleva essere posseduta nel culo, ma questa volta parlava sempre guardandomi negli occhi, mi voleva ingelosire e ci riusciva, avevo voglia di tapparle la bocca con la ciolla e poi darglielo io il cazzo nel culo, ma comandava il gioco ed ingoiai la bile, si tolse il giubbotto ed i vestiti di sotto rimanendo in camicia, si sputò nelle dita della mano sinistra e se li ficco nel culo per lubrificarlo, tenne gli stivali con i tacchi e sculettandoci davanti si piego come tante volte sul tavolo aprendosi le chiappe con entrambi le mani.
‘ Allora Totò che fai non mi vuoi più?
‘ Ma frà ca hai fari?
‘ Totò ficcaccilla lu vidi che la vuole!
‘ Allora? ancora chiacchiere?
E mentre lo diceva ancheggiava provocantemente.
‘ Cumpà si nun la pigliati vu me la piglio io dicitilu
‘ E pigliatilla Totò vacci
Abbassò i pantaloni e punto la cappella sul buco del culo di Cinzia che continuava a fissarmi con un’aria di sfida, accompagno la penetrazione con espressioni di goduria
‘ Spingi Totò spaccami le natiche dai, spingi
‘ Si buttana ora ti accontento
Io ero arrapato ed incazzato non aspettavo altro che fosse il mio turno le avrei fatto male, mi faceva ingelosire ed eccitare.
Totò la squartò per bene e le allagò il culo di sborra, lei sempre fissandomi lecco per bene il cazzo del mio amico ed invece di sputare come faceva con me ingoio davanti alla mia faccia.
Prese i suoi vestiti e ordino?
‘ Vogliamo salire e continuare o &egrave tutto quello che sapete fare.
Sali davanti a noi con lo sperma che le colava dalle chiappe. Si butto sul letto a pecorina e ricominciò a sculettare, mi spogliai in un baleno e la sodomizzai in un colpo tanto era larga e calda, le tolsi la camicia e il reggipetto e le strizzai le tette, le morsi un orecchio mentre le gridavo che era una buttana porca, sborrai subito e lei mi riservò lo stesso trattamento di pulizia ma sputò nel lavello dei piatti, e continuava a fissarmi la troia, andò in bagno a svuotarsi ed a sciacquarsi e poi ci chiamò dall’altra stanza.
‘ La voglio ficcata in ogni stanza ed in ogni buco!
Totò le prese lo sticchio a pecorina ed io la bocca, godette con la bocca piena, poi si mise in piedi sul letto e pretese che le leccassimo fica e culo insieme, rivenne subito.
Si mise la mia minchia nello sticchio e chiamo Totò ad una nuova inculata, ora la doppia era tutta naturale la riempimmo di sborra, si,le ero venuto dentro lo sticchio, e mi guardava sempre con quell’aria porca. Mi sussurro all’orecchio:
‘ Oggi ti faccio morire amore porco che sei.
La terza la volle sulle scale io seduto sull’ultimo gradino, a congelarmi il culo con lei impalata e Totò a scoparla davanti, ma ci fece sborrare in bocca e sulla faccia, andammo tutti in bagno a lavarci. Prendemmo un caff&egrave corretto con sambuca.
‘ Rimane solo il bagno giovani, io ancora ho voglia. C’&egrave la fate o no?
‘ Ora ti facciamo sentire monachella
Totò era preso, la voleva spaccare, le prese la mano, la mise sotto la doccia e la penetrò nello sticchio già bagnato, poi la inculò sotto sua richiesta e le fece un clisterino di sborra semisolida.
‘ Sotto a ma frati ‘Nzino
‘ Grazie ma frati Totò, vi piaci la monachella?
‘ E come bastarduni ti sei divertito a ficcargliela tutti questi anni vero?
Anche io presi a ficcargliela nella fica e la feci venire, me la feci sucare e spremetti le ultime gocce sulle labbra.
Dopo una doccia ciascuno, uscimmo ed andammo a cena all’osteria Priconti, poi riaccompagnò Totò e ci dirigemmo verso il bar Cina dove avevo lasciato la mia macchina. Nel salutarla le chiesi il perché del suo comportamento.
‘ Ti volevo arrabbiato! Sapevo che ti saresti ingelosito a vedermi ficcare con un altro ed ho avuto ragione mi hai scopato come un pazzo, ti ho fatto morire o no?
‘ Sorella carnale certo che mi hai fatto morire. Cinzia amore il 23 &egrave tra 4 giorni lo sai?
‘ Non vedo l’ora, alle 17 passa a prendermi a casa mia, non c’&egrave nessuno. Ciao vecchietto, ora vai.
Scesi dall’auto, presi la mia, avevo le gambe stanche, chiamai Totò al telefono.
‘ Minchia a ficcata ‘Nzinu? Non mi credevo fosse così porca!
‘ Neanche io, pensavo con un altro, la mia monachella non finisce di stupirmi
‘ E di ficcare!
‘ Ah aha ciao ma frati Totò, ci vediamo dopo il 23 per la nipotina Rachele
‘ O K.
Giorno ventitré andai a casa sua, le messaggiai di scendere, lei rispose di salire, suonai il campanello ed aprì, arrivato a casa sua la trovai con una maglietta di cotone a maniche lunghe ed un telo da bagno sotto.
‘ Sto finendo di prepararmi vieni che ti mostrò la stanza.
aveva fatto fare un bagnetto in camera per sentirsi indipendente, entrò nel bagnetto mentre io mi sedetti sul suo letto, si tolse il telo ed era nuda, si calò sul bidet e si lavò insaponandosi con quel detergente intimo balsamico per bene culo e fica, c’era odore di deodorante, sicuramente si era fatta il clistere pulitivo ed ora si lavava, si asciugò ed a culo nudo continuò a truccarsi, guardandomi dallo specchio mi disse sporgendo le chiappe.
‘ Se intanto vuoi favorire non fare complimenti fai pure.
Non me lo feci ripetere, mi fiondai a leccarle il culo appena lavato, e bagnandomi la ciolla con l’acqua la sodomizzai dolcemente a trasi e nesci, continuammo l’inculata sul suo letto, ma decisi di non venirle dentro, la feci godere e rimisi l’arnese nei pantaloni. Lei gradì e fini di vestirsi.
Andammo alla casa dei balocchi, ci baciammo languidi, ci spogliammo e sul letto con le lenzuola pulite iniziammo a scopare secondo natura, le venni sulla pancia e sulle tette, e l’aiutai a godere con dita e lingua.
Ma non era da noi non proseguire con il sesso anale, una pecorina con la faccia nascosta come piaceva a lei, cavalcata proprio e poi posseduta dal davanti nell’ano con le gambe sulle mie spalle, mi piaceva possederla alla mia lesbica. Le dissi soddisfatto dopo averle riempito per l’ennesima volta il culo di sperma.
‘ Cinzia tu sei la mia poetessa del cazzo. Sì! Sei la mia Saffo sodomizzata e posseduta! Sei mia
‘ Sono tua, mia tentazione irresistibile.
Il primo ventitré si concluse con un’altra ficcatina veloce di fianco fica e culo e schizzata sulle chiappe. Doveva ora passare un mese, un mese senza Cinzia, questa Cinzia, non sapevo se avrei resistito.
Arrivò il grande giorno, ci prestarono i tappetini di gomma, quelli a incastro che usano le ludoteche ed un portaombrellone da bar che usammo come palo per lap dance, alcol a volontà, lingerie ed accessori lì porto’ Rachele, io e Totò gratis visto che mettevamo la casa, quota ingresso per bevande e spettacolo porno 50 euro, partecipanti noi compresi nove, c’era Lucio Tusa il figlioccio di ma frati Totò che già aveva collaudato la bocca golosa di minchia di Rachele, poi Vito Minacori allenatore delle squadra un uomo di oltre 30 anni, e cinque ragazzi giocatori, Salvo, Fabio, Davide, Alessio e Sandro il più giovane, praticamente maggiorenne fresco fresco, l’orgia desiderata per festeggiare la maggiore età.
Prosecco come drink di benvenuto, musica sexy e luci spente, via! Rachele entro in scena con noi spettatori seduti sul divano e sulle sedie sistemate a ferro di cavallo, con mascherina veneziana sul viso e costume da Maria Antonietta, più che uno strip teese, fu uno spettacolo di burlesque, bravissima , concluse con il seno coperto dalle coppiglie ed il viso senza maschera e sorridente, rientrò dietro le quinte per uscire dopo un poco, il tempo di farci bere un altro drink, questa volta vestito di pelle aderente e tette strizzate verso l’alto. Fece una eccellente lap dance spogliandosi con evidente eccitazione di tutti, fece uscire di fuori i cazzi di tutti, e li salutò tutti con una carezza, arrivata a Sandro balzò dallo stupore, grosso normale nella media, lungo un casino, ma quanto c’&egrave l’hai chiese, 27 centimetri rispose il giovane orgoglioso, Rachele d’istinto si coprì la fica a tipo proteggerla dal mostro. Continuò il suo show allargando le cosce sdraiata, infilando nella fica un set di vibratori via via più grandi. Lo stesso trattamento lo riservo’ al suo buco del culo posizionandosi a pecorina al centro della stanza. Termino masturbandosi la sorca con un doppio ditalino e con un cazzo finto nel culo e venendo realmente gridando, che puttana esibizionista.
Avvisò il pubblico che la seconda parte dello spettacolo era a pagamento extra, e stoppo’ le proteste promettendo del sesso in ogni dove disse gridando sorridente, ma i suoi occhioni curiosi fissavano la bestia di Sandro.
Chiese a Totò quanto aveva raccolto:
‘ 350, non te li sai fare i conti !
‘ ma così mi pago solo un mese!
‘ ci hai fatto impazzire prima vedrai che tutti parteciperanno allo spettacolo parte 2 e se ci sai fare ad un orgetta finale, prenderai metri di cazzo oggi ahhahaha!
‘ porci maiali!
La parte seconda incominciò con la spiegazione di Rachele tutta nuda ed oliata dallo spettacolino di prima, splendidamente provocante:
‘ allora miei ammiratori e benefattori di questo spettacolo per la raccolta fondi della mia personale borsa di studio. Ora giocheremo a Trombola, si proprio così trombola una tombola scopereccia ogni cartella costa 15 euro, il primo numero estratto potrà toccarmi dove vuole e come vuole, all’ambo lo farò sborrare con una sega
Grida di gioia accolsero le regole del gioco.
‘ zitti maialini o non se ne fa niente, fate i bravi!
‘ dai continua per favore.
Disse Sandro menandosi l’aquila tra le gambe.
‘ bene il terno invece si masturbera’ sfregandosi la minchia in mezzo alle mie cosce, tra le mie tette e tra le mie natiche e potrà sborrarmi addosso dove vuole. Finalmente il vincitore della quaterna me la metterà in bocca ed io con piacere berro’ lo spacchio che uscirà, la mitica cinquina mi fottera’ lo sticchio vi piace il mio sticchio? &egrave bello vero?
Parlando si allargo’ tutta la fica, ma frati Totò era a rischio infarto tanto era carico
‘ vediamo chi indovina cosa vince la trombola?
Tutti in coro gridammo:
‘ il culo Rachele
‘ bravissimi! E ora cassa chi vuole il cartellone? 90 euro avanti il più coraggioso!
Il cartellone lo prese ma frati Totò, così almeno sono sicuro di toccarla subito disse mettendo i soldi nel fondo cassa , prendemmo tutti 6 cartelle, la troia ci sapeva fare , una vera pornostar 90 euro cadauno erano 810 euro che sommati ai primi 350 facevano 1160, ed ancora non aveva finito!
‘ primo estratto …..NNOVEEE!!!
Totò e Lucio si precipitarono a toccare la maiala che si sdraio’ oscenamente a cosce divaricate, la toccare e si segarono su di essa.
Rachele proseguì col gioco, pronunciando il numero estratto dopo averlo infilato in mezzo alle grandi labbra! Dopo altri 5 6 numeri ecco l’ambo.
‘ Ambo!!!
‘ avanti Fabio vieni che te la mino! Vediamo quanto duri, io penso poco!
Infatti il giovane schizzò presto tutto sul pancino di Rachele che spalmò il tutto e leccò il palmo della sua mano.
Il terno lo prese Salvo che piazzo il suo cazzo prima tra le poppe di Rachele, poi anche dopo che Rachele gli regalò una leccata di cazzo veloce le piazzò la fava tra le cosce strette e si masturbava con le grandi labbra bagnate, anche lui volle leccare la fica di Rachele, la ragazza si sdraiò a pancia sotto e lui strusciò il cazzo in mezzo alle chiappe a modo di scopata e venne sulla schiena della troietta felice.
Vito Minacori ebbe il privilegio di infilare la minchia in bocca a Rachele, ma non sapeva che il pompino fosse la sua specialità, le inondò la bocca e lo sperma uscì dalla splendida apertura e cadde sul seno. Io invece stavo morendo, resistevo perché il momento dell’orgia stava arrivando ed anch’io avrei usato quei buchi, ma non disperavo la trombola.
‘ ho fatto cinquina mormorò Sandro!
‘ oddio Sandro proprio tu! Mi sfonderai, vieni amore dalla zietta Rachele, guarda che sticchio bagnato, vieni a infilare quel tubo dai!
Imbranatissimo Sandro appoggiò il membro sulla passera di Rachele, spinse, entrò facilmente perché lei era fradicia e lui non era grosso, ma non riusciva ad entrarla tutta, un terzo di minchia rimaneva fuori, la cappella sbatteva sull’utero e Rachele si faceva male implorando al ragazzo di fare piano, ma noi eccitati e brilli incitavamo allo sfondamento, sborrò felice, non era vergine , ma una porca e pure bona come Rachele non l’aveva mai avuta.
Dopo una pausa per permettere a Rachele di lavarsi la fica bollente, decidemmo di fare un giro tipo bingo senza cartellone, cinquina pompino e bingo scopata con inculata solo per chi non avesse avuto nulla dalla trombola.
Si riprese l’estrazione dei numeri:
‘ Ventisei!
‘ ho vinto di nuovo io!!! TROMBOLA
‘ quel coso in culo, e come faccio!
‘ zitta e mettiti a pecorina
Ordinai alla mia nipotina di fava, ero arrapatissimo e la volevo vedere sventrata.
Lo spompinò per bene e si fece lubrificare il culo da Totò, quindi si mise a pecora ed aspettò la pena capitale! Il cazzo questa volta entrò tutto fino ai coglioni, lui era deciso a spaccarla in due, Rachele urlava parolacce insultava a me e Totò e a Sandro che aumentava la potenza dei colpi ed anche la profondità di essi, ma una troia rimane troia, venne, gli spasmi dell’orgasmo coinvolgevano anche il buco del culo e ciò portò Sandro a farle un clistere in fondo al retto!
Comprammo tre cartelle a testa! Il bingo veloce portò me al pompino e Alessio a scoparsi la studentessa, che si senti riempire il culo dal giovane che però volle venirle sulla lingua, ci riposammo prima della terza parte, una specie di mercante in fiera un asta sessuale, ma con 50 euro ciascuno decidemmo di fotterla tutti, la serata terminò con un interminabile inculata per lei 9 cazzi prima in bocca e poi in culo, e mentre uno fotteva il seguente le ficcava la minchia in bocca, sborrammo tutti sulla sua faccia di bagascia.
Restammo in tre, stanchi, lei poverina distrutta, ci lavammo, Rachele si infilò sotto le lenzuola del letto nella camera di Totò e crollò in un sonno profondo,
‘ poverina rimango io, non vorrei si sentisse male
‘ ok ma frati Totò! Contiamo l’ incasso prima.
Avevamo raccolto 1.745 euro!
‘ beh la nipotina ha avuto successo! Potrà studiare con la testa serena, rimaniamo che i soldi servono per lo studio, i piaceri con la paghetta dei suoi o con altre marchette sue, ok!
‘ assolutamente, le spese le paghiamo noi con questi soldi!
Guardai la piccola dormire, povera zoccola era sfondata in ogni dove, non credo immaginasse tanto, le diedi un bacino in fronte. Tornando a casa pensavo Cinzia, mancava tanto al nostro prossimo ventitré!
Al bar Cina io e ma frati Totò sorseggiavamo il solito Vesper quando una voce a noi familiare ci desto dalla noia,
. Maialoni ciao!
. Cinzia! Cosa fai qui?
. Cercavo te Enzo, ho bisogno di un favore, mi presti la casa dei balocchi per pomeriggio? Ci voglio portare il mio ragazzo per farci una bella trombata, ti disturba l’idea? Sei geloso?
. No tieni pure le chiavi, e poi pulisci tu!
. Ti saprò ringraziare, e ti farò una cosa lieta, anzi vi farò a tutti e due i porcelli, un bel video del mio boy chemi chiava, contenti? Dimenticavo, brutti porci a quella poverina della mia trombamica lesbo, l’avete spaccata in due, ve la siete proprio goduta, porci!
. Se vuoi puoi essere al suo posto quando vuoi!
. Scordatelo amore io sono fidanzata, sono una ragazza seria!
Fece l’occhiolino ci diede un bacino e se andò sculettando, come faceva quando si preparava ad una sodomia completa! L’indomani mi chiamo al telefono per vederci e riconsegnarmi le chiavi della casa dei balocchi, le dissi di passare dal bar che ero li con Totò, all’ora convenuta si presentò puntale in tuta da ginnastica:
. Grazie per ieri! A letto e senza essere disturbati &egrave stato fantastico, ho goduto come una porca! Vi mando il video sul telefonino?
. Sono contento che ti sei divertita, ma quando ci facciamo un altro terzetto!
. Totò monello, ma cosa dici? Tu sei un vigliacco, hai una voglia matta di invitarmi a scopare da soli, ammettilo che vuoi incularmi sul tavolo da lavoro!
. Beh non mi dispiacerebbe ma …
. Ma non vuoi che to frati ‘Nzino ci resti male. Se mi presti le tue di chiavi che ci voglio portare una ragazza, si voglio lesbicare con una ragazza e fare io la maschia, l’ho sempre presa io , ma voglio provare a fare io il gioco a portare il cazzo. Se mi presti la casa ti faccio mettere la minchia nel culo, come dici tu a Rachele, riempirmi il culo di carne, ma ora! E senza scuse, non devi fare caso a lui, poi gli mando un altro video di noi due.
Si guardarono e senza salutare andarano via, la porca naturalmente mi fissava provocante, che stronza era diventata, ed io che pensavo che dopo lo sverginamento era diventata la mia donna, col cazzo ora era di tutti e mi faceva ingelosire, misi le cuffie e guardai il video sul telefonino. Si vedeva lei nuda che andava sul letto, lui era già sdraiato concon il cazzo in mano, Cinzia lo spompino per bene, e poi si ficco tutto in un fiato nella fica, cavalco muovendo il culo e facendo ballare le tette, e venne, era eccitata dal video, scavallo e succhio la minchia fino ai coglioni, poi fissando il telefonino girata con la schiena verso il viso di lui si impalo sul cazzo infilandoselo nel culo e stantuffo masturabandosi a cosce larghe, il ragazzo le sborro nel culo, ma lei continuo fino a nuova venuta, lo sperma le uscì tutto dal culo appena lei si alzò, rideva fissando la camera, mi provocava, lo faceva sapendo che mi sarei incazzato ed eccitato, per farglierla pagare il ventitré. La sera mi arrivò un messaggio:
C: amore guarda cosa mi ha fatto to frati, ti piaccio ancora, lo vedi come sono troia, o preferivi la monachella?
In allegato ricevetti il video del garage, lo guardai curioso, furioso e duro.
In primo piano era inquadrato il famoso tavolo da lavoro del garage, d’improvviso entro in scena Cinzia nuda, sculettante con le sole scarpette , si girò con la sua fica col pelo ben curato ora al centro della scena, si accarezzo le labbra del sesso e salutò pronunciando il mio nome, s’inginocchio e piano come non mai e senza staccare lo sguardo dall’obiettivo della fotocamera inizio a leccare la minchia di ma frati Totò, leccava e ciucciava, quando Totò la invito a fare di più, ingoio tutto e poi usciva con il cazzo bello insalivato, avanti e indietro sempre sbavando, la troia stava insalivando il cazzo per lubrificarlo, faceva così prima delle nostre inculate dei bei tempi da monachella nel garage, si sputacchio la mano e sculettando provocatoriamente si lubrifico il buco più intimo, guardava la fotocamera e col ditino fece cenno a Totò di avvicinarsi a quel tavolo che diventava un altare dove la vittima sacrificale era il suo culo, al solito il rito della sodomia prevedeva che la monachella si piegasse a novanta gradi distendedosi sull’altare, poi allargo le natiche ed anche il buco palpitante, che buttana! Totò appoggiò la cappella e la penetrò con sommo piacere di entrambi, l’inculata fu selvaggia, brutale, un accoppiamento tra due animali, ma frati Totò ululo mentre si svuotava pure l’anima dentro il retto di quella bagascia di Cinzia che rispose all’amplesso del maschio con un orgasmo volutamente esagerato, estratta la minchia si lasciò colare la sborra dal culo sulla mano, se la spalmo sulle tette e con una lingua sguizzante e quegli occhi da stronza sempre a fissare l’obbiettivo o fissava me la bagascia, con quella lingua ripuli tutta la minchia a Totò ingoiando felice, senza pausa fece un nuovo pompino , questa volta sali sul tavolo e seduta allargo le cosce, si massaggio lo sticchio già bagnatissimo e si fece penetrare dal mio amico, e fissava lo sguardo mentre se la faceva ficcare, godette di nuovo e tanto, ma frati Totò anche lui ebbe un bel orgasmo riversando lo sperma dentro la vagina, l’ultima scena fu la ripulita della minchia e un ditalino per assaporare il gusto dello sperma misto ai liquidi della fica, risaluto all’occhio elettronico ed il video termino!
L’avrei fottuta a sangue tanto ero geloso, ero un cornuto della mia amante, che situazione nuova per me, ma molto eccitante, ero molto arrapato!
Non dissi nulla a Totò e nulla lui mi racconto, sapevamo entrambi che era stato uno strumento per un gioco di Cinzia, parlammo invece della conquista lesbo di Cinzia, si chiamava Erika lavoravano insieme e si era sciolta e confidata con Cinzia, che confidando tutto a Totò affermò che la voleva avere, che voleva conquistare e possedere una donna come Sara aveva fatto con lei,
. Mi ha detto che piazzera video e microfoni e che vuole che vedendo la lesbicata ci masturbassimo in suo onore, e col tempo ci saremmo fatti un orgia in quattro!
Giorno 15 Cinzia invito me e Totò in ufficio a prendere un caff&egrave dalla macchinetta nella sala meeting, che ricordi in quella stanza:
. Buono il caff&egrave vero?
. Si &egrave vero! Cinzia quindi a parte la degustazione cosa siamo venuti a fare?
. Ma come sei antipatico Enzo? Sei arrabbiato con me?
. Avanti finiscila cosa ci devi dire?
. Niente ecco le chiavi della casa dei balocchi e questo Dvd per voi, godetevi la visione!
Naturalmente ci precipitammo alla casa dei balocchi a guardare il video. Un film da oscar, oscar froscesco, Cinzia dominante , la Erika un bel pezzo di sticchio nuda, ci guadagnava tanto, bel seno , cosce liscie fica rasata e bella carnosa, culetto alto e sodo, ottima scelta Cinzia, la grandissima buttana prima le lecco tutta la fica e incominciò a sditalinarla con due e poi tre dita si sedette sulla faccia dell’amica e la obbligo a farsi leccare lo sticchio, prima leccata per Erika, si notava la sua inesperienza, le spruzzo il suo succo sulla bocca e la fece bere, tutto doveva bere mentre la masturbava con tutta la mano, indosso il famoso fallo di plastica, ma prima lo insalivo tutto ficcandoselo in bocca, come quando spompinava i maschi, la penetrò e pompo come quando io gliela ficcavo, Erika godeva e godeva, le tirò i capelli la sistemo a quattro zampe e la inculo dopo una bella leccata tra le chiappe, la inchiappettava con il mio sistema “trasi e nesci” . Brava Cinzia da monachella a sacerdotessa del sesso.
Ero molto incazzato con lei, geloso perso, come io accetto e ci mancherebbe il fidanzato, ma a Totò da solo poi un’altra lesbica senza poi farmela scopare, tutto da sola, non aspettai il ventitré e la cercai, volevo virilmente possederla per riprendere a dominarla, solo il ragazzo era autorizzata a scoparsi, gli altri o col mio permesso o niente, se aveva bisogno di cazzo mi chiamava si metteva a pecorina e si faceva fottere da me, ma l’incontro invece di finire in ficcata finì con un litigio, era determinata a farsela ficcare solo il ventitré e gli altri giorni faceva quello che voleva esattamente come me:
. Che credi tu ti fai le orge con Rachele ed io devo aspettare, mica sono tua moglie, siama amanti e se mi vuoi come io ti voglio si continua così altrimenti ti scordi pure quella volta al mese
. Buttana! Sei diventata una buttana!
. La colpa &egrave tua! Io ero una ingenua verginella tutta casa e chiesa, mi hai spaccato il culo, mi hai sverginato, fatto fare orge bisex, cosa vuoi da me che già non ti sei preso!
. Vai a fartela mettere nel culo da chi vuoi troia! Il ventitré si fa a modo mio!
La lasciai da sola al tavolo del bar da Cina ed andai a sbollire la rabbia con un lungo giro in macchina. La sera usciamo con ma frati Totò ed andiamo a prendere un panino da Damsi in città, sorpresa troviamo Vito Minacori e Lucio Tusa con Rachele e…..Sara!
. Toh chi si vede!
Rachele si alzò e scherzando ci picchio le spalle e la testa
. maiali neanche una telefonata per saper se mi ero ripresa
. e perché poi ti dovevo chiamare, sei ormai sfondata e slargata, i soldi li abbiamo noi, non ci servi più!
. A proposito! Debbo comprare delle dispense
. Quanto ti serve?
. 25 EURO circa
. Il circa poi ci porti lo scontrino capito?
E giustamente Totò diede 25 euro alla studentessa
. Sara che piacevole sorpresa?
. Enzo che vuoi, magari mi diverto anche io come avete fatto voi con Rachele, e come fa Cinzia a tutte le ore.
. in che senso?
Rachele guardò in malo modo Sara che capi di avere pisciato fuori dal vasino
. allora rispondi ora, in che senso ad ogni ora?
. Te lo dico dopo dai ora bevete con noi!
Adirato mi scolai tre Vesper in un fiato ed a digiuno, effetto colpo di pala in faccia!
Presi sottobraccio a Sara e la portai fuori nel vicolo
. Ora parla!
. ma niente lei mi ha detto che sai delle scopate che ti ha mandato i video, del boy, della nuova amichetta che poi ci faremo tutte spero e magari un orgetta, dell’ufficio del garage di Totò
. UFFICIO?
. si forse non so
. PARLA E NON VOGLIO RIPETERLO
. Ma perché non mi tappo questa bocca. Si insomma si fa inculare dal collega in ufficio come con te, in magazzino in bagno nella sala riunioni, quando le viene voglia e solo bocca culo e niente sborrate dentro…
. La troia questo mica me l’ha detto, poi c’&egrave dell’altro immagino ormai &egrave una ninfomane
. si &egrave fissata che si vuole fare inculare dal tunisino che lavora in officina, quello la ficca alla rumena delle pulizie, li ha beccati perché era andata a fottere con il collega ed hanno spiato la scena, si &egrave sfidata da sola, vuole riuscire a fare quello che alla rumena non riesce
. Cosa non riesce
. il tunisino &egrave di minchia lunga e grossa, Cinzia &egrave impazzita &egrave curiosa se la vuole fare mettere in culo fino ai coglioni e senza vasellina una scommessa col suo culo dice
. che grandissima buttana, appena tocca a me la spacco, la punisco, la faccio tornare monachella
. Calmati ora, la causa scatenante sei stato tu, non mi fare parlare va!
. ora te la tappo io la bocca così impari a stare zitta!
Estrassi il cazzo dalla cerniera dei pantaloni, l’ afferai per il collo e si mise appoggiata sui talloni e da persona intelligente che era inizio a sucarmela senza tante storie. Ingoiava leccava i coglioni la cappella, tenendola per i capelli le scopai la bocca e con l’aiuto della mano le sborrai sulla lingua, sputo il tutto e rientrammo, io salutai tutti, pagai le consumazioni per tutti e me andai a casa lasciando Totò lì che tanto aveva incontrato un’amica del luogo e si faceva riaccompagnare da lei.
L’indomani mattina la chiamo al telefono, &egrave ancora presto:
. cosa vuoi alle 7.40 da me
. siccome &egrave da ieri sera che ho la minchia che mi segna mezzogiorno, te la volevo ficcare, magari in magazzino?
. lo so che Sara ha cantato? Che cosa vuoi? Ti ho detto che.. che faccio quello che voglio lo vuoi capire? Valla a ficcare a Sara così non ha tempo di raccontare i cavoli miei!
. ora cerchi pure le minchie nere? Il tuo pretino cosa dice? O te lo sei fatta pure?
. sei uno STRONZO, FACCHINO VILLANO
. quando ragli come una mula non mi dici così, mi fai schifo di quando sei buttana, ora che fai il video col talebano, lo fai fare al tuo collega preferito.
. a te non deve fottere niente, ti bruciano le corna vero? Lo faccio vero ora, anzi vieni a vedere di persona, così magari crepi dall’invidia e mi lasci in pace, allora vieni a vedere di persona se non lo faccio, il video lo giri tu così poi te la meni STRONZO CORNUTO
. ti spacco il culo bagascia!
In preda ad un raptus mi vestii e arrivai alla zona industriale prima di tutti, c’era solo il tunisino ignaro che tra poco si sarebbe trobato a Cinzia! Arrivarono tutti compresa Daniela un altra vecchia collega mai sfiorata perché una brava donna, Luigi il collega ficcaiolo, Erika la giovane lesbica e quella bagascia che non si degno di guardarmi negli occhi, era nera di rabbia, furiosa, quando litigavamo ai tempi della monachelle lesbiche, di solito la trascinavo in magazzino e la calmavo a colpi di minchia nel culo, oggi sarei stato invece un cuckold infelice, ma ero deciso a vedere dove sarebbe arrivata. Con una scusa mi nascosi nel capannone e da dietro i mezzi in manutenzione vidi arrivare Cinzia:
. Enzo ci sei?
. Sono qui!
. se resti guardi e basta, poi la sega te la fai a casa o ti sfoghi con Sara. Oggi mi diverto, sarà più bello con te che spii guardone! Ancora avevo qualche dubbio, tu mi hai aiutato a decidere, alla faccia tua al costo di farmi venire le emorroidi sanguinanti.
Tornai a nascondermi, lei chiamo ad alta voce il tunisino:
. Idris IDRIS VIENI
. signora Cinzia mi dica
. Sono signorina, ragioniera qui al lavoro
. Scusa ragioniera
. Idris certe cose tu e l’altra qui non dovete farle capito!
. cosa ragioniera
. capisco che sei solo in Italia, che ti devi sfogare ma Madalina &egrave qua per pulire non per scopare, deve scopare gli uffici!
. scusa ragioniera non succede più, non dire a capo niente
. non dico niente a una condizione! Tu quando ti devi sfogare, e hai voglia di donna, mi chiami e ti faccio sfogare io, ma solo nel culo, se no lo dico al capo, e per giunta l’ora la decido io
. bella Cinzia mi piace nostro patto, ok!
. ALLORA FAMMI VEDERE SE RIESCI AD ENTRARE TUTTO IL TUO CAZZO NEL MIO CULO
Si spoglio tutta, era impazzita, lui si abbassò solo i calzoni, lo volle lei:
. Sei già quasi pronto, vero un bel uccello, lungo grosso dritto , che punta lucida, ora lo prendo in bocca se spingi ti mordo
Lo lecco appena per assaporare il gusto
. mi pari pronto dai e non fare che poi si ammoscia, la fica non te la do
Si mise appoggiata ai cingoli di una ruspa, lui punto il cazzone sull’ano e spinse mentre lei allargava il buco come sapeva fare, entro la cappella, un po di resistenza il retto opponeva, per giunta era praticamente una inculata a secco
. mi fermo ragioniera?
. No spingi non ti fermare ahh! VaiiVaiiiiih , aspetta ora
Ansimava dal dolore, fece uno sforzo come per cacare e fece entrare ancora di più il grosso cazzone
. esci piano e poi entra forte vai inculami Idris
Il ragazzo nordafricano cosi fece e entro dentro il suo culo per più di metà
. AHHH così bravo, ora spingi un pochino e poi di nuovo la stessa cosa ahhhhiia
Ripeterono il metodo altre tre volte, fino a quando Cinzia senti la pancia di lui toccarle le chiappe, inizio a muoversi lei lentamente senza uscire il membro, poi appena il culo si abituo per bene:
. Ora entra ed esci Idris vai pure e sborra dentro
Comincio la vera inculata, Cinzia aveva vinto la sua scommessa ed io toccandomi venni dentro le mutande, cornuto e pure sporco, il tunisino le riempi tutto il culo di sborra,
. ora vai Idris, lavati la minchia e vai a lavorare e silenzio
. grazie ragioniera quando vuoi mi chiami
Stringendo il culo e sempre nuda si avvicinò a me mi diede la schiena si abbassò e butto di fuori dal buco del culo tutta la sborra calda.
. contento ora stronzo! Mi ha spaccato mi fa male e non ho goduto perché ancora mi faceva male, ma tie’ alla faccia tua.
Mi lasciò da solo, si vesti e andò negli uffici a lavorare. Mancavano pochi giorni al ventitré, ritornando verso casa pianificai la vendetta, dirottai verso la città per rifornirmi al porno shop di alcuni oggetti, vendetta Sadica, godrai con dolore cara la mia monachella buttana!
La casa dei balocchi era sistemata e pulita, l’odore del detersivo per i pavimenti alla lavanda riempiva la stanza, dove tra poche ore Enzo avrebbe perpetrato una tortura sessuale alla sua Cinzia, si proprio così mia, altro che terza persona, era mia quella bagascia! L’avrei fottuta a dovere, dominata umiliata, doveva provare dolore, un dolore che l’avrebbe condotta in un abisso di perversione. Al porno shop comprai una specie di pistola ad acqua per i clisteri afrodisiaci che però riservava una sorpresa shock per la buttana rotta in culo, delle belle manette, un frustino un grosso anal plug per tapparle e spanarle il buco del culo, lubrificante, profilattici e spray al peperoncino, in farmacia presi del cialis per una minchia di marmo e una pomatina di nome Emla che anestizzando leggermente la cappella ritardava di molto l’orgasmo e dell’olio di vasellina, quello da bere per la stitichezza per il clistere a sorpresa. L’appuntamento era fissato per le 15, dieci minuti di ansia per il ritardo, ma poi Cinzia sorridente suonò al campanello, salì le scale entro e chiese il permesso di andare in bagno per fare pipi e lavarsi la fica:
– scusa per il ritardo, una telefonata di lavoro, non avrai pensato che ti facevo il bidone, non rinuncerei a questo ventitré per nulla al mondo, chissà la tua mente cosa ha in serbo, sarai incazzato vero? Ti ho fatto imbestialire vero? Come un toro? O come uno stallone selvaggio? Penso il toro perché il cavallo non ha mica le corna!
– ora saprai, dai beviamo qualcosa!
– lo sai che sono astemia, c’&egrave del succo
– c’&egrave del succo di banana ma ancora deve formarsi
– porco! Non essere volgare
Agitai con lo shacker il mio vesper, e un goccino lo imposi anche a Cinzia per riscaldare l’atmosfera, il mio piano prevedeva romanticume vario e poi una rapida escalation ai picchi della mia depravazione.
Accesi l’incenso profumato e lo stereo con le canzoni del suo gruppo preferito che lei sapeva a me in realtà faceva cacare. Ballamo e lei si scioglieva dolce tra le mie braccia, baci sul collo succhioti, leccate dietro le orecchie e baci, iniziai a spogliarla, mi feci spogliare anche io, mentre infilivavomla minchia tra le sue cosce facendomi masturbare dalla sua fica senza penetrarla e continuando a limonare, allungai una mano sul tavolo dove sotto una tovaglietta erano nascoste le manette pronte e rapidamente le feci scattare su un polso, reagì divincolandosi le girai il braccio libero e la girai e buttai sul letto salendole sopra:
– non voglio smettila cosa vuoi farmi?
– punirti ma ora dammi l’altro braccio o ti spezzo questo
– mi fai maleeee, finiscila, scopami furiosamente, sborrami in bocca ma questo no
Dopo una breve colluttazione ebbi la meglio l’ammenettai. Duro come il marmo la bendai, la tirai per capelli in piedi, sistemai i cuscini a metà letto per scoparla a tipo posizione ginecologica e girata per montarla nel culo, sotto le lenzuola avevo messo delle cerate per non sporcare il letto con i nostri liquidi e con il clistere, preparai nello shacker un cocktail a base di olio lubrificante vodka e spray al peperoncino, e la pistola clistere, ma prima… mi sedetti sulla sedia e la piegai sulle mie ginocchia, lubrificante sul fallo anale e penetrazione, con le sue suppliche in sottofondo
– zitta o t’imbavaglio!
La sculacciai con soddisfazione e ad lei inizio a piacere, non resistetti alla tentazione di ficcarle la minchia in bocca in fondo alla gola, sollevandola di peso la gettai sul letto a culo in aria, aspettava impaziente di ficcare ma non era ora il gioco era appena cominciato. Il frustino schiocco per la prima volta sulle sue natiche arrossate dalla sculacciata, proseugui fino a rigarle le chiappe e visto che gridava impaurita la imbavagliai, ora era ceca muta e legata, chi mi poteva fermare, frustai fino a che volli, ero folle di desiderio e di gelosia, presi una goccia di pomatina e la spalmai sulla cappella per calmarmi, spruzzai insultandola lo spray urticante sul culo, muggiva di dolore e bruciore e si contorceva ma io nessuna pietà, se mi doveva lasciare le davo il motivo, la mia prima volta sadomaso mi piaceva eccome, le tolsi la benda e il plug anale.
Si girò con gli occhi gonfi di lacrime e pote vedere quello che facevo e che sadicamente descrivevo:
– ora sorella ti ficchero nel tuo culo per talebani questa pistola clistere, ecco tutta dentro ti piace? Ho aperto questa valvolina ed in questo imbuto verso piano un cocktail bellissimo, ti ricordi di quando mi hai raccontato di avere letto dei clisteri alcolici delle studentesse americane per sbronze flash, alcol enema vero?
– mmhhhh
Mugolava terrorizzata
– amore visto che non ti piace bere alcol te lo spruzzo nel culo, forse ti piacerà, &egrave vodka, peperoncino per farti bruciare il culo e olio per faciltarmi l’inculata. Che bella trovata hanno avuto, si riempe il serbatoio, poi si chiude la valvola e si carica come una pistola ad acqua appena pronto col grilletto si spara nel culo, bang. Impaziente vero?
Terrorizzata senti il liquido entrarle a pressione dentro il retto, terminata l’iniezione col dito a tappo estrassi la pistola e tappai il culo col plug per fare assorbire l’alcol, nel frattempo indossai il profilattico adatto ai rapporti anali acquistato al porno shop, con tutto quel l’alcol e peperoncino mi proteggevo la minchia. Fu meraviglioso osserverla mentre l’alcol le piombava nel cervello, mentre le scopavo lo sticchio che avevo lubrificato col gel fino all’interno con il manico del frustino, inizio a godere, le levai il bavaglio
– sei un bastardo cos’altro mi fai ora
– pazienza, pazienza ora t’inculo, non me lo scordo, anche se il tunisino te lo ha spaccato mi piace ancora
– mi gira la testa e mi viene da ridere
– ridi troia, vuol dire che ti diverti
Aumentai il ritmo dei colpi e riempii il profilattico, lo svuotai per bene nel bicchiere di Cinzia e mi feci ripulire tutto il cazzo, le feci succhiare il contenuto rimasto nel profilattico e di nuovo in tiro ne indossai un altro, bevvi un integratore di sali minerali e di taurina e puntai dritto al suo ormai slargato buco del culo.
– t’ inculo troia ora ti levo il tappo e infilo la mia minchia, la vuoi?
– si sbrigati che mi gira la testa, e debbo fare pipi’.
– per pisciare c’&egrave tempo ora si ficca
Le salii sopra e strappai il plug anale, il buco rimase largo, percepivo l’odore dell’alcol, la inculai in fondo e iniziai a pomparla. Durai tanto e fu molto stancante, sudai moltissimo , mi eccitavo a sentirla lamentarsi a trattersi dal godere per non pisciare, finalmente sborrai di nuovo nel preservativo, usci dal suo culo, rivoltai il profilattico nel bicchiere versando di nuovo lo sperma, ficcai in bocca il preservativo a Cinzia e le feci leccare la sborra, poi infilai la minchia in quella bocca calda per farmela ciucciare e ripulire.
– Enzo debbo fare pipi, per favore!
– un attimo cara mia
Infilai senza pietà il plug nel suo culo rosso come un peperone, presi dai miei pantaloni la cinghia e dopo averla frustata sulle chiappe e provare piacere sadico dalle sue grida, strinsi la cinghia al collo a modo di collare e la feci sollevare, ammanettata e tirata con il collare la portai in bagno la spinsi nella doccia
– pisciati addosso zoccola
– smettila porco
– piscia Cinzia o ti frusto di nuovo
Si piscio addosso alle cosce, che porcaggine ero di nuovo duro e pronto a spaccarla
– forza ora torniamo a letto sporcacciona
Le mollai un calcio in culo, slacciai il collare cinghia e la presi a cinghiate per spingerla sul letto, le salii sul petto e la obbligai a prenderla in bocca, le scopai la bocca finché fui pronto a venire di nuovo, mi aiutai con la mano e sborrrai tutto nel solito bicchiere,
– ora finalmente berrai tutto Cinzia, fino all’ultima goccia
Le tappai il naso, ma lei ingoio tutto in bocca le vietai sia di sputare che di bere,
– lecca il bicchiere e poi fatti gli sciacqui di sborra, un colluttorio di sborra troia avanti!
Ubbidi senza obiezioni, era completamente dominata, finalmente dopo aver fatto fare pure i gargarismi la feci ingoiare tutto, ero quasi duro, il suo culo era ormai sfondato e aperto da ore di plug, lala stappai e la inculai di nuovo, ma non per godere, l’ultima cosa per dominarla, punirla ed umiliarla era pisciare dentro di lei, si le fui dentro e mi svuotai la vescica.
– che fai? Perché sei così stronzo! Smettila!
– lurida puttana rotta in culo, ti sei divertita a cornificarmi con tutti, a farti spaccare il culo dal tunisino, questa &egrave la lezione che meriti.
La pipi le usciva dal culo mentre mi feci sucare il cazzo.
La liberai, corse in bagno per svuotarsi , facemmo la doccia assieme e la riaccompagniai a casa
– Enzo oggi hai superato il limite, ho goduto anche io però, ho paura! Non voglio vederti più, non voglio farlo più
– eh no cara, tutta la scena la pubblicherò su un sito porno, &egrave stato tutto ripreso sai, ti lascerò solo dopo un gran finale poi puoi farti fottere da chi vuoi, solo dopo un ultima volta
– ok allora ma giurami che non sarà così
– giuro, sarà solo una grande scopata, voglio farti godere e voglio godere anche io!
L’indomani mattina dopo che le avevo mandato il link del video pubblicato su un sito porno mi chiamo al telefono:
– ma mi vuoi ricattare? Dopo tutto quello che abbiamo fatto che mi hai fatto! Mi vuoi ricattare per usarmi, ti odio!
– ma che cazzo dici! L’ho pubblicato solo per porcaggine, io ti voglio bene scema, e poi ci sono anche io nel video mi fotterei da solo secondo te.
– allora sei solo il solito porco?
– si Cinzia, quando facciamo il nostro addio, il nostro gran finale, il nostro canto del cigno?
– dopodomani Enzo , ti va? Ma voglio che sia speciale, non mi devi fare male capito!
– vengo a prenderti io, metti quei collant aperti sulla fica e sul culo e il giubbotto lungo, sotto tutta nuda! Anzi ficcati nel culo qualche vibratore.
– sempre il solito porco, sarai accontentato!
La porca si fece trovare come le avevo chiesto nuda completamente con i collant da troia ed il vibratore conficcato in fondo al suo culo rotto.
– vedo con piacere che da quando ti ho pisciato nel culo sei diventata ubbidiente, peccato sia l’ultima volta, ho preparato una sorpresa, ti piacerà
La portai nella vecchia miniera la spogliai, tolsi dal suo culetto il cazzo finto e la baciai nella sua intimità anale, la leccai come piaceva a lei
– che bello come la prima volta Enzo con quella lingua mi fai impazzire, inculami, amami come quella volta vai Enzo prendimi.
La presi esattamente come anni prima, solo che ora il cazzo sprofondava nel suo retto, sfondato tante volte, e allargato dai suoi nuovi amanti, urlava di piacere e stringeva lo sfintere, non potei resistere e le sborrai tutto quanto dentro il culo! Mi ripuli con riconoscenza.
– dove andiamo ora amore, ti voglio ancora!
– se hai le chiavi andiamo in ufficio che t’inculo sul tavolo, in magazzino dove vuoi tu, e poi andiamo nella tua campagna.
– in campagna c’&egrave mia sorella con gli amici
– si fa inculare pure lei?
– stronzo! Anche se secondo me qualche cazzo lo prende ahhahah
– dopo andiamo al garage, e concludiamo nella casa dei balocchi , ma facendo l’amore Cinzia come a Vigata come tante volte, prima porci e dopo amanti.
– andiamo avanti mi piace il programma
Nella sala meeting si tolse il giubbotto e nuda si distesa a pancia in giù allargando le chiappe e sculettando, le sputai sul buco e cominciai un trasi e nesci ad andamento lento per poi sbatterla per bene tenendola per i fianchi. Una sborrata sontuosa le inondo’ il culo provocandole un orgasmo intenso, mi ripuli la minchia ingoiando, andò in bagno a svuotarsi ed a fare pipi’ , la feci anche io e ci risciacquammo entrambi ed a vicenda.
La tappa successiva fu il garage, tempio di inculate domenicali, sempre sveltine ma sempre appaganti, di nuovo senza giubbotto, pompino piegata sui talloni, sculettamento, pecorina appoggiato al banco di lavoro, leccata di culo lubrificante e… Cinzia sodomizzata, la feci godere, io invece alla terza resistevo e decisi di dare tutto nella casa dei balocchi al piano di sopra, salimmo le scale ci buttammo sul letto pulito dopo le torture dei giorni precedenti, ci baciammo , mi fece un pompino defaticante durante un 69 che a lei invece portò un nuovo orgasmo, la presi nella fica e teneramente facemmo l’amore, la penetravo con decisione e con passione, venemmo insieme, ci guardammo negli occhi, ci baciammo, ci abbracciammo e iniziammo a piangere, a dirotto, questo fu l’epilogo di una storia impossibile, la nostra storia, la storia di Saffo sodomizzata e posseduta!

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