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Racconti Erotici Etero

Saper aspettare

By 23 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Il sesso grande mistero se ne chiacchiera non se ne parla.Sembra un mondo sempre più libero ma non è così.
 Sono da sempre  feticista ho una passione per i piedi femminili. Ogni stagione ha i suoi splendidi momenti. La  primavera con le ballerine leggere con i piedi velati dalle calze  e il profumo forte, l’estate è il momento della verità i piedi scoperti con le infradito o con gli zoccoli si fanno ammirare e si possono vedere spettacoli inaspetatti, l’autunno e un po’ come le primavera scarpe leggere e calze leggere, l’inverno stivali e tacchi e scodinzolamenti.
Non so proprio dire da quando è cominciata questa storia me ne sono sempre vergognato come se fosse una colpa inconfessabile che mi avrebbe sminuito agli occhi della patner di turno.
Ma adesso la storia è cambiata ho incontrato un’amica che mi ha liberato di complessi e sensi di colpa ed è felice di condividere con me questa passione.
Non so quanti profumi ho rubato nella mia vita, quanti odori mi hanno accompagnato di quante donne ho sentito l’odore delle scarpe, delle calze e degli slip. Lo so molti storceranno il naso schifati ma solo chi condivide questa autentica passione mi può capire.
Ma ecco la storia assolutamente vera.
Lavoro a Bergamo in un ufficio che si occupa di spedizioni e dirigo un settore un po’ specializzato e nel mio ramo sono una vera autorità. L’arrivo di una nuova impiegata proveniente da un altro ramo non era assolutamente una novità: faceva parte del normale avvicendamento all’interno dell’azienda. Non più giovanissima sui 40 anni due figli, altezza 1,70 niente di speciale ma   con un seno notevole e un culo che si notava da lontano. Come mi succede sempre quando incontro una donna detti un fugace sguardo alle estremità, era inverno ma ormai l’occhio era allenato da centinaia di esami: scarpe non nuove e non sformate  a occhio e croce un 37. Sicuramente un piedino interessante le mani molto affusolare erano una garanzia  di un piedino magro con delle belle unghie. In estate avremo visto se le promesse sarebbero state mantenute.
Elena, così si chiama, diventò presto un’amica e mi fu naturale presentarla a mia moglie che la trovò subito simpatica e affabile. Non passava weekend senza che le nostre famiglie non passassero giornate in campagna o in casa a condividere momenti di relax e di vacanza. Non c’era verso di vedere niente sembrava che quelle scarpe fossero  incollate ai suoi piedi sia a casa sua sia in ufficio mai una volta che si sfilasse le scarpe con un fugace dangling. E’ difficile trovare una donna che non giochi con le scarpe, che le sfili che ci giochi. Per un feticista è uno spettacolo guardare quei piedini che escono dalle scarpe con le dita che si appoggiano al dorso  che rientrano e subito dopo riescono, è un piacere per la vista e non solo, se poi son velati da calze leggerissime lo spettacolo è il massimo.
A casa sua poi nel bagno mai un paio di calze un paio di slip. Niente di niente. Ma arrivò l’estate e una bella mattina Elena si presentò al lavoro con un paio di infradito da urlo: nere, con un filo leggerissimo intorno alla caviglia e un filo tra l’alluce e il secondo dito. Le dita dei piedi erano curatissime delle splendide unghie rosse . Rimasi a guardare quella meraviglia senza farmene accorgere e durante la giornata non pensai ad atro a come fare per avere la possibiltà di sentire l’odore e il sapore di quella meraviglia.
Quell’estate al lavoro mi fece compagnia quello spettacolo. 

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