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Scoprendo CLAUDIA – Episodio 3

By 13 Ottobre 2020Ottobre 20th, 2020No Comments

La mattina seguente Claudia si svegliò rabbuiata al pensiero della punizione e mi rivolse la parola a fatica, poco male, me ne feci una ragione.

“Allora caro mio, dal momento che devo sostenere una punizione la farai anche tu, vieni” ero già vestito per andare al lavoro, lei ancora in t-shirt e basta. “avvicinati, non ti mangio mica” slacciò la cintura dei pantaloni, giù la zip, calò i pantaloni fino alle caviglie, giù i boxer, aprì il cassetto del suo comodino ed estrasse un aggeggio che non avevo mai visto “che cazzo è?” dissi, “sai cos’è una cintura di castità?”, “si, ma che cazzo ti viene in mente?”, “dai caro, stai fermo” mi fece indossare un attrezzo in acciaio inox che praticamente conteneva il mio pene alle dimensioni da tranquillo, diciamo così, impedendo di fatto l’erezione ma permettendo l’uscita della pipì e con un anello che racchiudeva le palle alla base senza stringere troppo ma che di fatto le gonfiava un po, lo bloccò con un piccolo lucchetto, giusto perché non mi venisse la tentazione di toglierlo, “eccoti sistemato”, “sei proprio una grandissima stronza moglie”, “così impari stronzo di marito, ah ah” mi rivestì e mi diede un bacio con la lingua da risvegliare un morto, sentivo il sangue fluire lungo l’asta, ma non poteva esserci erezione, lei se ne accorse “ok, funziona”.

La lasciai e uscii di casa per andare al lavoro.

Claudia, rispettosa della parola data, infilò il dildo non prima di averci messo del gel lubrificante, il buchetto era si aperto, il sesso anale gli piaceva anche se con Andrea non l’aveva mai fatto, le sue ultime esperienze risalivano a più di un anno fa, ma non abbastanza da infilare un dildo a secco.  Entrò abbastanza bene e a un certo punto venne come risucchiato nel suo culo senza grossi sforzi e la protuberanza che sfiorava appena la clitoride era posizionata giusta, già era eccitata.

Infilò mutandine, vestito, sandali, prese la borsa e uscì. Erano le 9…si preparò a quello che poteva succedere, appena salita in auto, allacciò la cintura e accese il motore, improvvisamente si piegò in avanti sul volante, il vibra si era messo in funzione cogliendola di sorpresa, si rilassò appoggiando la schiena al sedile e cercò di riprendere il controllo. Il livello di vibrazione diminuì rendendosi appena percettibile. Percorse il tragitto casa lavoro in 20 minuti a vibrazione bassa ma costante facendo crescere in lei un certo desiderio. Arrivata al parcheggio scese e si avvio all’ingresso, il vibra era spento, sentiva comunque il dildo sfregare piacevolmente nelle pareti interne della patata. Raggiunto l’ascensore si ritrovò in mezzo alle solite  facce di tutti i giorni ma questa volta aveva l’impressione di essere guardata in modo diverso. Le solite battute, le risate, fino ad arrivare alla porta dell’ufficio. La sua scrivania era vicino alla finestra che dava sul parco, si sedette aprì il cassetto per riporci le chiavi e la piccola borsa che portava e vide una busta che non c’era mai stata nei giorni scorsi. Estrasse un foglio e lesse la frase, c’era scritto “è il primo giorno, sei brava nel controllarti, continua e goditela”, “cosaaaa? , chi cazzo sei stronzo?” alzò gli occhi per scovare facce sospette tra i colleghi ma tutti erano già al lavoro testa bassa. Strappò il biglietto, richiuse il cassetto e iniziò a lavorare. Passate due ore tranquilla senza alcuna vibrazione aveva bisogno di andare in bagno a fare pipì, si alzò e diresse in bagno, era libero, entrò, chiuse la porta. Sul lavandino un altro biglietto che diceva “istruzioni per la mattinata: siediti sul water, tieni le mutandine, niente pipì” eseguì con una punta di fastidio ma stranamente incuriosita, si sedette sul wc appena in tempo, il vibratore entrò in funzione, durò una 20 di secondi, il tempo di bagnare le mutandine di un misto pipì e umori, il vibra si fermò, il desiderio di pisciare no.

Stava per abbassare le mutandine e pisciare quando sentì arrivare un messaggio sul telefonino, lo prese, era un messaggio anonimo, c’era scritto “non provare a pisciare, potresti pentirtene, non ti è stato dato il permesso, togli le mutandine e mettile dietro al vaso che c’è fuori dal bagno, poi torna in ufficio, tra mezzora esatta potrai pisciare”. Non restò che eseguire a malincuore. Tolse le mutandine e le mise dove chiesto, tornò a sedersi al posto con il dildo ancora infilato.

Tutto tacque nella successiva mezz’ora. Andò in bagno per pisciare e togliere il dildo, erano le 11. Entrata in bagno, passò davanti al vaso, le mutandine erano sparite “chi cazzo le avrà prese?”.

Tolse il dildo e fece una pisciata da quasi orgasmo. Si asciugò con la carta igienica, sistemò il dildo nella borsetta ed uscii. Il turno era finito, salutò i colleghi e prese l’ascensore, c’erano due persone mai viste prima, due ragazzi, anche carini, bei fisici, Claudia non potè fare a meno di eccitarsi nuovamente al pensiero di essere in mezzo a loro senza mutandine.

I due ragazzi si scambiarono un sguardo di intesa e una risatina, poi uno dei parlò “mi sei costata un centino ma ne è valsa la pena” disse estraendo il telecomando dalla tasca e l’altro “anche a me sei costata un centino, ma le tue mutandine sono una meraviglia”, Claudia era come imbambolata, l’ascensore era arrivato e le porte si aprirono, i due ragazzi uscirono e lei rimase a guardare senza parole, “vieni con noi, ci fermiamo un attimo fuori, ti spiegheremo tutto” li segui in preda a così tanto stupore che le sembrava quasi di essere in un sogno.

“Cara Claudia, siamo i colleghi di tuo marito e tu oggi sei stata messa all’asta, o meglio il controllo del telecomando è stato messo all’asta e anche le tue mutandine impregnate”, “quello stronzo di mio marito, lo ammazzo”, “ma no, dai, sicuramente ti sei divertita, anzi, rilanciamo una scommessa tra di noi” disse uno dei due e l’altro riprese “ancora 3 giorni di eccitazione a sorpresa ma assolutamente senza venire e poi…” “e poi?” disse Claudia furiosa “e poi potrai avere noi due e fare quello che vuoi e liberare il tuo squirting perché sappiamo che squirti”, “ cazzo sapete tutto di me e io nulla di voi, però…ci penso”, “e no, devi decidere ora” accese il suo telefonino e mostrò due foto, erano loro due nudi, lato a e lato b, ma quello che risaltava dalle foto era che entrambi erano molto ben dotati, veramente due bei cazzi, “ok, ma comanderò io e voi zitti e obbedire”, “ok va bene, ci stiamo”, si avvicinarono e la baciarono sulla guancia per poi andarsene.

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