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segretaria o schiava?

By 29 Agosto 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono nella sala di attesa insieme ad altre 4 ragazze.
Tutte per questo posto da segretaria!
La titolare del ruolo &egrave incinta e quindi andrà via per la maternità.
Io dopo il diploma ho fatto la cameriera in vari locali, ma il lavoro &egrave troppo!
Dietro una scrivania penso si fatichi di meno!
Sono l’ultima delle candidate.
Quelle prima di me non sono uscite con una faccia molto allegra.
Tocca a me ed entro nell’ufficio!
-buon giorno avvocato.-
-buon giorno a lei Samantah.-
-prego questo e il mio curriculum, non c’&egrave molto ma può chiamare i posti segnati per le referenze.-
-certo certo, qualcuno lo conosco e so che non prende ragazzi sprovveduti. Come mai ha deciso di cambiare?-
-orari massacranti, principalmente.-
-b&egrave se lavorerà qui gli straordinari capiteranno.-
-certo ma non saranno come quelli da cameriera!-
-le faccio una sola domanda, cosa sarebbe disposta a fare per questo lavoro?
La domanda mi lascia interdetta, ma rispondo ‘b&egrave un lavoro serve e questo &egrave un signor lavoro, quindi qualche sacrificio lo potrei fare.-
Pur sapendo quello che potrebbe chiedermi, non sono un verginella e nemmeno una santa, poi &egrave un bell’uomo sul metro e novanta capelli castani occhi chiari e un fisico niente male, ma non voglio avere il lavoro così.
Lui si alza e viene davanti a me che sono seduta di fronte alla scrivania,
-allora se io le dovessi chiedere che perché io le dia questo lavoro lei deve diventare l amia schiava personale, lei cosa risponderebbe?-
Io non so che dire non mi aspettavo certo una cosa del genere.
-ma aspetta prima che mi rispondi voglio che tu sappia qualcosa, tu e le altre tre ragazze non siete state scelte per meriti particolari, ma qualcosa vi accomuna. Una sorta di garanzia per me.-
La mia faccia interrogativa e spaventata lo fece sorridere.
-sai io ho molte conoscenze, e quando mi sono arrivate le vostre richieste all’annuncio ho fatto delle ricerche, e voi quattro siete state le più interessanti! Ma mi spiego. Ti posso leggere nel pensiero sai! Tu stai pensando che sono un viscido, un porco un approfittatore che sfrutta il lavoro per trastullarsi con delle ragazze, non &egrave vero?-
Io lo guardo senza rispondere.
-mi devi rispondere!!- con tono deciso- e sii sincera!-
-b&egrave alcune delle cose che ha detto le penso-
-bene la sincerità l’apprezzo, e poi ti posso dire con tranquillità che hai ragione! Io sono proprio così! Quindi tu adesso potrai alzarti, sputarmi in faccia quello che pensi, uscire di qui sbattendo la porta e sputtanarmi a tutti. Lo puoi fare, ma sappi che poi i tuoi genitori, i tuoi amici, i tuoi nonni riceveranno questo semplice dvd! Sai buchi lo schermo- mi dice inserendo il dvd nel portatile, e parte un video…
– si questa sei tu con l’assistente di laboratorio della tua scuola, sei brava sai, e qui si vede anche che usavi e vista la quantità in tuo possesso, spacciavi droga! C’&egrave un bel po’ da divertirsi!-
Io guardo il video in silenzio e con le lacrime agli occhi.
-come degli idioti avete messo questo video su un sito, poi lo avete cancellato, ma ho le risorse giuste per avere tutto!-continua a parlarmi mentre io ormai sono in lacrime ‘quindi puoi andartene tranquillamente da questo ufficio ma se ne parli con qualcuno, b&egrave tutti sapranno, e le tue illazioni saranno dovute al fatto che mi vuoi ricattare perché io non metta in circolo il video!-
Le voci che fosse un ottimo avvocato erano vere!
– ora mi puoi rispondere-
Io si ero molto impaurita dalla pubblicazione del video, ma quell’uomo mi eccitava,
– il lavoro lo accetto, e accetto di diventare la sua schiava, ma volevo sapere cosa ne farà del video adesso?-
– accettando il lavoro il video diventa tuo! Ne acquisti i diritti, puoi farne quello che vuoi! E chi lo pubblicherà senza interpellarti sarà perseguibile per legge!-
Tirai un sospiro di sollievo.
-ma torniamo a noi! Il tuo abbigliamento mi piace, ma va modificato, gonne molto più corte! Cosa indossi collant?-
-si-
-si Signor, mi raccomando!- mi fa.
-si Signore.-
– d’ora in poi solo autoreggenti, sempre e comunque!-
-certo Signore-
-i tacchi vanno benissimo, se ne hai di più alti andrà sempre meglio, niente più intimo, ne mutandine e ne reggiseno!-
-si Signore, come vuole lei-
Ora lasciamo controllare il tutto! Spogliati.-
Io come un automa mi alzo e faccio quello che mi dice, mi sfilo le scarpe, mi slaccio la gonna, silo la maglietta, slaccio il reggiseno e la mia quarta abbondante viene fuori, con i capezzoli che non nascondono l’eccitazione, strappando un sorriso al mio aguzzino e poi sfilo insieme collant e mutandine rimanendo nuda.
-rimetti le scarpe-
Lo faccio e lui mi si avvicina, passa una mano sulla mia fichetta e la trova bagnata, un sorriso gli si stampa!
-ti sta piacendo vero?-
Non rispondo, mi limito a sospirare.
Ma lui mi infila due dita dentro strappandomi un urletto di piacere e sorpresa!
– quando ti faccio una domanda, devi rispondere troia! Allora ti sta piacendo?-
– si Signore- gli dico un po’ affannata!
-si vede, sei un lago tra le cosce!-
Lui mi sfila le dita e me le appoggia alla bocca.
-avanti aprila-
Io eseguo.
-ciuccia le dita-
E inizio a ciucciarle come fosse un pompino.
Dopo che gli ho pulito le dita lui si va a sedere su una poltroncina, di fronte ce ne un’altra.
-siediti sulla poltrona di fronte a me e poggia le gambe sui braccioli e toccati-
Io mi avvicino alla poltrona e mi siedo come mi aveva detto, ho le cosce totalmente aperte e gli umori che iniziano a scendere dalla mia fica ora sono ben visibili!
-la voglio così come &egrave adesso la tua fica, sempre senza peli! Chiaro?-
-si Signore- e inizio ad accarezzare il clitoride e poi infilo due dita e inizio a masturbarmi, non l’ho mai fatto di fronte ad un uomo, e questo mi eccita particolarmente, poi il suo sguardo che passa dalla mia faccia che gode alla mia fica che si bagna sempre di più e il rumore dei miei umori ormai &egrave inconfondibile!
Sto per godere e lui si gode lo spettacolo, dopo poco raggiungo l’orgasmo gemendo come una troia!
-brava, molto brava! Il lavoro &egrave tuo! Domani vestita come ti ho detto! E adesso prendi reggiseno mutandine e collant e buttali nel cestino li! Non ne voglio più vedere!-
Prendo il mio intimo e lo butto nel cestino, mi rivesto ma &egrave come se fossi nuda!
Mi da la chiave dell’ufficio.
-domani alle 8 vieni e apri l’ufficio!-
-grazie Signore a domani!-
E torno a casa a piedi con la testa piena di pensieri e la fica piena di umori!
Come &egrave possibile che abbia goduto così tanto senza che lui mi sfiorasse con un dito!
Torno a casa, faccio la doccia e provo a dormire!
Domani &egrave il primo giorno di lavoro, pardon da schiava…

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