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Soddisfare le passioni di entrambi

By 1 Ottobre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Nove del mattino, il suono della sveglia mi ruba il sonno. Sono felice stamattina, poiché ci sarai tu a farmi compagnia tra poco tempo. Scendo dal letto e mi preparo per te: mi lavo e poi mi depilo visto che &egrave qualche giorno che non lo faccio e voglio essere perfetto; per finire mi faccio anche la barba, sapendo che non ti piace particolarmente. Mi vesto, faccio una colazione veloce, e prima di uscire mi dò una pettinata ai capelli ed una spruzzata di profumo; prendo la bicicletta e vengo a prenderti. Sono ansioso di vederti, non vedo l’ora di averti tutta per me, cominciando dal tuo sorriso per finire col tuo bel corpicino. Tempo cinque minuti si apre il cancello e ti vedo arrivare in tutto il tuo splendore: sei magnifica per me, ormai lo sai. Hai addosso una bella canottiera che lascia intravedere le spalline di un reggiseno rosso, un paio di leggings neri di similpelle e le tue Dr. Martens. Hai i capelli sciolti come piacciono a me ed un filo di trucco a completare quest’opera d’arte che io adoro tanto. Intravedo nel tuo sguardo la stessa voglia di passione che ho io addosso e la cosa mi rende felice poiché ho voglia di divertirmi assieme a te, ma ho anche voglia di trattarti bene e farti sentire una principessa, ho voglia di venerarti come fossi una dea, ma anche di essere più rude come piace a te. Sali sul portapacchi della bici e ci dirigiamo a casa. Una volta arrivati scendiamo direttamente in taverna visto che mio fratello &egrave in casa e sta ancora dormendo non possiamo andare in camera, mentre giù abbiamo anche più spazio per divertirci. Mi siedo sul divano e tu ti siedi sopra di me, mi accarezzi il viso guardandomi negli occhi e ti butti sulle mie labbra. &egrave un bacio intenso e pieno di passione, mi sento subito scosso e inizio a passare le mani lungo il tuo corpo alla ricerca delle tue magnifiche curve, ed inizio a spogliarti. Ti tolgo la canottiera e subito dopo il reggiseno, e mi butto su questo ben di Dio con la bocca; lecco prima il contorno dei capezzoli per poi iniziare a succhiarli e mordicchiarli per eccitarti, mentre con le mani ti stringo forte i seni. Il tuo respiro si fa sempre più pesante: ti stai eccitando ed inizi a strofinarti su di me, mi afferri la testa da dietro e me la premi contro il petto. “Succhia” dici mettendomi in bocca alternatamente un capezzolo e l’altro. Ormai eccitata ti stacchi e mi baci, ti alzi in piedi e mi fai levare tutti i vestiti; quando resto in mutande ti accovacci, afferri l’elastico di queste, e con calma me le cali lasciando uscire il mio membro sul quale appoggi immediatamente la faccia baciandolo. Mi levi gli slip e torni quindi sul mio sesso, lo afferri e lo alzi per tirare poi una leccata dai testicoli fino alla punta di questo, fissandomi dritto negli occhi e mandandomi in estasi. Lo metti in bocca una volta per assaggiarlo, ma non fa in tempo ad irrigidirsi per bene che ti rialzi per cambiare gioco: dopotutto sei ancora mezza vestita tu. “Ti ricordi?” mi dici, e continui “Ti ho fatto una promessa settimana scorsa ed oggi ho voglia di farti impazzire. Sdraiati per terra”. Stento a crederci ma forse ci siamo, stai per esaudire il mio desiderio, hai preso in mano la situazione e ti accontento subito: mi sdraio di fianco al divano e appoggio la testa vicino ai tuoi piedi. Nel frattempo tu, dopo esserti seduta, ti stai slacciando quei mezzi anfibi che porti ai tuoi bei piedini. Togli il primo stivaletto e con un sorriso scherzoso mi passi il piede sul viso con ancora indosso il calzino bianco, facendolo come se fosse la cosa più banale del mondo, quasi come fosse un dispetto, ma ti accorgi subito dell’effetto che evoca invece in me: il calore e l’odore del tuo piede hanno dato un’impennata improvvisa al mio membro che ora svetta alto e voglioso di te. Resti un po’ basita, non ti capaciti di come una parte che molti riterrebbero fastidiosa su di me faccia questo effetto, ma vuoi andare fino in fondo; oggi vuoi scoprire di cosa si tratta. Appoggi il piede calzato a terra e levi anche l’altro stivaletto, poi, con titubanza, alzi i piedi e li posi sul mio viso. Subito il mio respiro si fa più pesante e profondo; il calore delle tue estremità ed il loro leggero odore mi fanno girare la testa. Dopo un po’ che stai a contemplare incuriosita le mie reazioni, alzi un piede alla volta e ti levi i calzini bianchi per poi iniziare a giocare con il mio viso: Mi pinzi con un piede e con l’altro il naso tra le dita, facendomi sentire un odore tutt’altro che sgradevole per me. Hai i piedi leggermente sudati e l’effetto che mi fanno passando sul viso &egrave indescrivibile. “Baciali” mi ordini, ed io prontamente inizio a baciare le tue belle estremità col membro sempre più desideroso; “Leccami i piedi” ti esce stavolta dalle labbra, e di sicuro non me lo faccio ripetere due volte, ma ti afferro un piedino ed inizio a passare la lingua ovunque sul tallone, sulla pianta e tra le dita. Finito di pulirne uno inizio con l’altro ed osservo che ti stai eccitando anche tu: la tua mano finisce sotto ai pantaloni per accarezzare la tua amica mentre con lo sguardo fissi il mio membro. Hai sempre più voglia di averlo e decidi di accelerare il gioco: mi levi i piedi dal viso, ti alzi e togli i pantaloni mettendo in vista gli slip rossi striati dai tuoi umori. Levi anche quelli e me li strofini sul viso per farmi sentire il tuo esser donna, il tuo profumo, dopodiché li lanci via e ti accovacci sulla mia faccia con un “Muoviti, fammi impazzire con quella lingua”. Inizio a leccare con enorme foga mentre tu mi schiacci sempre più il tuo bel fiorellino sulla faccia, incitandomi a continuare e strofinandoti come fossi un vibratore; contemporaneamente afferri il mio membro ed inizi a scuoterlo facendomi girare la testa. La tua amica si bagna sempre di più e con lei il mio viso che si impregna dei tuoi umori; a volte mi fai mancare il fiato tanto mi schiacci, ma hai quell’atteggiamento dominante che a me piace tanto e che mi fa sopportare tutto. Inizi ad ansimare e mentre la mia bocca si impregna dei tuoi sapori, tu, presa dalla libidine, ti butti sul mio membro afferrandomi i testicoli ed infilandolo in bocca fino alla radice per un po’ di volte. La tua saliva inizia a colare mentre tu prendi a succhiare e leccare alternatamente pene e testicoli, usando la mano ogni tanto per riprendere fiato, mentre io continuo il mio infaticabile lavoro di lingua spostandomi di tanto in tanto sul tuo ano. Starei così tutta la vita tanto mi piace questa situazione, ma tu hai voglia di sentirti piena, e così prendi un preservativo, lo apri restando ancora seduta sul mio viso, e me lo infili sul membro ancora turgido mentre dò le ultime leccate alla tua meraviglia prima che tu ti leva di dosso per andare a sdraiarti di schiena sul divano, incitandomi a penetrarti. Mi posiziono davanti a te in ginocchio ed entro deciso; inizio a fare dentro e fuori mentre tu lanci degli urletti di piacere, e ti afferro il seno, stringendotelo ti faccio alzare le gambe per facilitare la penetrazione e ti bacio e lecco i piedi di tanto in tanto. Aumento la velocità e la decisione, prendendoti per il collo o per i capelli dietro la nuca e baciandoti, ben sapendo quanto piace a te quando sono così deciso. Iniziano a farmi male le gambe dopo un po’ di tempo, così cambiamo posizione: esco e mi sdraio al tuo posto mentre tu ti accovacci sopra il mio sesso ed inizi a fare su e giù dando il ritmo che preferisci, afferrandomi i fianchi con le unghie. Per incitarti a continuare ogni tanto ti schiaffeggio il sedere con forza come piace a te, ti dico di continuare, ti dico che sei mia, che non devi fermarti e che vorrei che questo momento durasse per sempre. Tu di rimando ti avvicini al mio viso senza smettere di muovere il sedere su e giù ed inizi a raccogliere saliva guardandomi dritto negli occhi; quando ne hai a sufficienza mi afferri le guance facendomi aprire la bocca e con calma ci lasci scivolare dentro il tuo sapore. Mi eccito da morire e lo senti anche tu: il mio membro si fa più gonfio e più duro facendoti gemere ed aumentare il ritmo fino allo stremo. Passati altri dieci minuti anche le tue gambe non ce la fanno più e sei costretta a fermare la cavalcata. Ti levi e ti sdrai di pancia al mio posto, e senza bisogno che tu dica una parola, io mi metto sopra di te ricominciando ad infilartelo dentro e fuori. Ogni tanto ti allargo i glutei ed osservando la tua rosellina ancora inviolata per oggi, penso a quando sarà mia, e con questi pensieri in testa arrivo al limite dell’orgasmo dovendo uscire per riposare e riprendermi un secondo, evitando di venire. Siamo entrambi stanchi ora e di comune accordo decidiamo di ricominciare più tardi: mi levi il preservativo e metti in bocca la mia asta che subito si riprende, e mi dici “Voglio che mi vieni sul viso, ma stai attento a non prendermi i capelli!”. Così dicendomi lo rimetti in bocca iniziando a fare la tua magia: lo tiri fuori e lecchi la punta guardandomi negli occhi e scuotendolo con la mano, lo rimetti in bocca fino a fondo afferrandomi e stringendomi i glutei senza lasciarmi scampo, cosicché in pochi minuti lo devo tirare fuori per venire. Ti prendo per i capelli da dietro e mi masturbo a pochi centimetri dal tuo viso mentre tu chiudi gli occhi, apri la bocca e tiri fuori la lingua. Pochi colpi ed ecco che mi libero bagnandoti il naso, la bocca, le guance e la fronte. La tua mano, finita tra le tue gambe, si muove sempre più velocemente e quasi contemporaneamente libera anche la tua eccitazione in un bell’orgasmo. Ci sdraiamo felici ma non completamente soddisfatti l’uno affianco all’altro e ti pulisco il viso sorridendo prima di baciarti.
Il riposo non dura molto, infatti mentre il mio desiderio dopo l’eiaculazione &egrave calato, almeno per ora, il tuo si &egrave solo leggermente assopito. Ripresati un minimo dall’affaticamento, ricominci a passarmi le mani sul corpo cercando di farmi eccitare ancora, ma non ottenendo grandi risultati decidi di ricorrere a metodi più efficaci: ti giri al contrario con i piedi verso la mia testa e me li piazzi nuovamente sulla faccia strofinandoli come fossero su una stuoia. “Senti che belli i miei piedini” mi dici, e poi “Coccolameli un po’ con la lingua, dai” continui mentre hai preso a torturarmi il membro che in poco tempo già si &egrave quasi ripreso. La mia lingua passa sulle piante e tra le dita dei tuoi piedi ripulendo ogni cosa dal sesso di prima. Una volta che il mio pene torna a svettare come un palo, mi afferri i testicoli, levi i piedi dal mio viso e ti avvicini sussurrandomi eccitata nell’orecchio “Lo voglio nel culetto adesso tesoro, ma prima me lo devi preparare per bene con la lingua e le dita”. Senza aspettare una risposta ti rimetti sul mio viso seduta in avanti per farmi leccare bene il tuo buchino, cosa che faccio con piacere; sei riuscita a farmi eccitare nuovamente nel giro di pochi minuti da quando sono venuto ed ora sono pronto a continuare. Dopo averlo leccato un po’, mi lubrifico bene un dito ed inizio con calma a spingerlo sul tuo ano entrandoci piano piano per non farti male. Gemi sentendo un po’ male, ma &egrave il piacere di essere violata che prevale e ti fa godere; sentendo il mio viso bagnarsi guardo verso la tua amica e vedendola gocciolare la asciugo con un bel bacio, continuando a fare dentro e fuori col dito dal tuo sedere. &egrave pronto; dò quindi un’ultima leccata e ti faccio spostare da sopra di me per farti mettere a quattro zampe sul divano col culetto in fuori. Mi alzo in piedi e mi posiziono dietro di te pronto a cominciare sul serio. Metti le mani sui glutei, li apri bene e per facilitare il mio compito spingi in fuori. Mi appoggio al tuo ano e poco alla volta inizio ad entrare, e vedendo che non senti particolarmente male aumento gradualmente l’intensità e la velocità di penetrazione per migliorare il piacere. Ricominci a gocciolare come sempre fai quando te lo metto nel sedere e gemi eccitandomi ancora di più. Continuo sempre con maggiore intensità ed in breve tempo entrambi ci sentiamo come in paradiso, estasiati dal piacere che ci diamo vicendevolmente. Hai voglia di cambiare posizione: mi fai uscire e ti sdrai di schiena sul divano alzando le gambe fino a lasciare ben scoperto il buchino posteriore, che in pochi secondi torno ad occupare col mio sesso duro. In questa posizione posso vedere il tuo viso contorcersi mentre gemi e fai strane smorfie tra il piacere ed il dolore, facendomi compiacere della mia opera. Tutto questo però dura poco perché io a breve non resisto più. Sono esausto e voglio concludere, quindi ti afferro un piede e me lo premo sul viso inspirando a pieni polmoni il suo odore mentre con un paio di colpi secchi arrivo al punto di non ritorno ed esco dal tuo sedere per liberarmi sul tuo addome con una goduria enorme.
Giustamente ti lamenti, perché così facendo ti ho lasciata a metà, ma non essendo assolutamente mia intenzione lasciarti in quella situazione, dopo averti ripulita un minimo la pancia, scendo con la testa tra le tue gambe lavorando ancora una volta di lingua per farti venire il prima possibile. Il tuo piacere sale velocemente e quando sento che sei vicina all’orgasmo incomincio ad usare le dita come a te piace tanto: le muovo velocemente come fossero un vibratore, ed in pochi minuti i tuoi gemiti si fanno urla soffocate e la tua amica esplode di umori. Ormai sazi di sesso ci stringiamo e coccoliamo per un po’, parlando di noi e delle nostre strane voglie. Con calma ci rivestiamo perché &egrave ora di andare, e mentre andiamo verso l’uscita mi fai “Comunque mi &egrave piaciuto dominare un po’ la situazione oggi. Mi sento fiera di me stessa per esserci riuscita anche se non pensavo, e mi pare che ti abbia fatto piacere”. “Hai visto?” ti rispondo, “Non era poi così difficile farmi felice. Potremmo fare che da ora in avanti facciamo un po’ a testa ed ogni tanto faccio io ciò che piace a te ed ogni tanto il contrario” concludo. “Va bene, però la prossima volta tocca a te! Voglio che mi leghi e… Tu sai cosa mi piace” mi dici maliziosamente. Sono d’accordo, e sapendo che ti fa piacere annuisco rispondendoti “Tranquilla, la prossima volta ci penso io a te” con un sorriso sincero. Riprendo la bicicletta e ti riaccompagno a casa, e dopo averti baciata ancora una volta, ti osservo scomparire dietro l’angolo.

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