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STALLONI SENZA GLORIA Sperma contro spread – I

By 29 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia prima azione si svolge in occasione di un grande convegno europeo, a Torino.
Festa conclusiva nella Mole, al Museo del Cinema.
Arrivo un po’ in ritardo e cazzeggio un po’ con alcuni colleghi e colleghe, prendiamo anche l’ascensore per andare su in cima e vedere Torino by night.
Poi incrocio il suo sguardo e sento come una scossa che mi spinge ad agire.
Bettina è appoggiata con sguardo annoiato a una colonna con il bicchiere in mano.
Sandali col tacco, gonna da donna rispettabile, scollo appena accennato. Bel corpo e sguardo birichino.
Attacco bottone e le porto da bere.
Dopo pochi minuti siamo fuori, a passeggiare dalla parte dei Murazzi.
Parliamo di Torino, che le piace molto, e del convegno.
Ci fermiamo per un altro drink, ma prende un analcolico.
Le propongo di andare al mio albergo, ma non sembra convinta.
Continuiamo a parlare per un po’, poi si convince e sale sul taxi.
In camera, le ficco la lingua in bocca. Si stende sul letto a faccia in giù in sottoveste.
Tiene anche le mutande, ‘ho il ciclo’ bisbiglia in tedesco.
Ma il mio sesso che preme sulle sue chiappe riscalda anche lei e non si sottrae, se non blandamente, quando le punto il cazzo sul buco del culo dopo aver passato un filo di crema corpo.
‘Aaah” geme quando le entro dentro, sdraiata con culo e gambe completamente aperte.
Sono passate circa due ore da quando i nostri sguardi si sono incontrati e la sto sodomizzando.
Bettina oscilla mugolando, accompagnando con gusto i movimenti del mio cazzo che ormai è entrato tutto. Sento il suo culo sul mio bacino e continuo a spingere.
Lo tiro fuori solo per schizzarle sul culo bianco e sulla sottoveste nera, ancor più bella nel contrasto con gli schizzi, mentre lei singhiozza di godimento.
Mi dice che è separata e vive col figlio.
Gioco con le sue tette e mi riporto in tiro, e le faccio capire che è l’ora di farmi un pompino.
Bettina mi sputa sul cazzo da donna navigata e se lo porta in bocca, lo succhia e lo lecca a fasi alternate, mugola quando tenta di ingoiarlo e gorgoglia quando glielo spingo in bocca.
Protesta in tedesco ma io faccio finta di non capire, finché non le vengo dentro con una mano sui capelli per accertarmi che ingoi tutto.
Ma il meglio viene il giorno dopo, al convegno.
Sto partecipando a una tavola rotonda e gli altri interventi vanno per le lunghe.
Bettina arriva in ritardo, si siede in ultima fila e mi guarda maliziosa.
Iniziamo a guardarci e ammiccarci, nonostante la situazione.
Poi io mi alzo e vado verso l’uscita, passando accanto alle file di pubblico.
Quando arrivo alla sua le faccio cenno di seguirmi.
Bettina obbedisce.
La porto nella toilette degli uomini, dentro uno dei bagni, chiudo la porta e mi tiro fuori il cazzo, facendole segno di succhiare.
Bettina si oppone e fa cenno di no con la testa, dice qualcosa tipo ci scopriranno, non si può.
Le accarezzo la testa con il cazzo ormai sulla sua guancia e Bettina inizia a baciarlo, poi a leccarlo, infine a succhiarlo mentre io glielo spingo e la scopo in gola praticamente. Sento i suoi denti e la saliva che mi bagna il cazzo e continuo fino a che le sborro in bocca copiosamente. All’orecchio le sussurro amorevolmente che deve ingoiare tutto.
Torniamo in sala separatamente e io riprendo il mio posto tra i relatori.
Bettina torna a sedersi in fondo alla sala e si mette il rossetto sulle labbra che hanno da poco ingoiato il mio cazzo.

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