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Ad ogni festa che si rispetti c’è sempre qualcuno che lo propone.
Vuoi l’alcool, la voglia di un bel pompino, la voglia di stuzzicare qualcuno, o di vedere la propria donna in azione… alla fine il desiderio di ogni uomo è quello di partecipare a ‘faccia di pietra’, o ‘stoneface’. O quantomeno averne la sua parte! Solitamente però finisce spesso con un rifiuto imbarazzato e mille voli pindarici di fantasia.
Non quella sera però.
Eravamo sempre i soliti: io, il mio moroso Luca, Giulia e il suo moroso Antonio e Franz. Solita compagnia, solito weekend in campagna (ormai è diventata un abitudine), più o meno i soliti programmi di sempre: buona musica, buon cibo, buon vino e tanto tanto sesso, possibilmente tutti assieme!
Saranno state orma le 2 di notte, quando dopo un buon thè e una buona cannetta Antonio la butta lì:
‘Perchè non giochiamo a stoneface?’
io e Giulia ci guardiamo negli occhi… ci scappa un sorrisetto… poi lei propone:
‘E perchè invece non andiamo direttamente a scopare in camera?’
io sbotto a ridere.
Antonio invece la interrompe subito:
‘Ma no dai, è tanto che lo proponiamo.. perchè stavolta non ci proviamo sul serio? ‘
Prendo un’altro sorso di thè e poi gli faccio notare che l’unico uomo presente in cucina era lui.
Si guardò un attimo attorno per temporeggiare, poi aggiunse:
‘facciamo un stoneface al contrario!’
‘tipo?’ chiese Giulia
‘tipo che voi andate sotto il tavolo, e io devo cercare di indovinare chi mi sta… facendo il bel lavoretto’
‘e gli altri due?’ chiedo io
‘ma fregatene!’ dice Giulia ‘lasciali là a parlare di musica!’
detto questo mi prende la mano e mi trascina sotto il tavolo.
Io sghignazzo imbarazzata… non avevo mai partecipato a uno stoneface!
‘legati i capelli, sennò capisce’ mi dice poi.
Lei non ne ha bisogno.. li ha corti!
è molto carina Giulia… capelli rosso scuro, occhi castani, magrolina, la sua pelle è molto bianca, poiché detesta prendere il sole. Le sue tettine si intravedevano assai bene dietro la maglietta scollata, e come al solito non porta il reggiseno.
Che dire di me? Non sono magra come lei.. anzi.. non sono magra! Diciamo che sono morbida, ecco. Ho i capelli di un colore indefinito: un castano-ramato… con molti riflessi rossi. Occhi castani, 5 di seno, due tatuaggi.
Anche se non si direbbe, amo il mio corpo dalle forme morbide.
E anche Giulia lo ama!
Inizia ad accarezzarmi il viso.
è molto dolce.
Chiudo gli occhi e mi gusto quelle coccole…
sento il suo viso molto vicino, sento il suo respiro.
Mi bacia.
I fumi dell’alcool si mischiano all’eccitazione e inizio a scaldarmi, ma ad un tratto sentiamo Antonio che smanetta con la cintura e il suo bel pacco era già bello dritto di fronte a noi.
‘aaallooora?’ chiede lui col sorriso stampato in faccia.
Giulia mi fa un cenno con la testa.
Inizio io.
Non l’avevo mai preso in bocca fin’ora quello di Antonio.
Era un privilegio avere il permesso della sua donna!
Ed era anche ben messo… diciamo sui 18 abbondanti.
Lo prendo in mano e inizio a scoprire il glande con movimenti lenti e un po’ circolari.. movimenti di polso che caratterizzano le mie seghe!
Giulia intanto mi accarezza la schiena…
mi piacerebbe vedere la faccia degli altri se fossero entrati in quel preciso istante! Anche se non avrebbero visto poi tanto, dato che la tovaglia ci copriva per bene.
Ora che è bello duro decido di prenderlo in bocca.
Qualche slinguazzata prima, per bagnarlo per bene.
Inizio a leccarlo dal basso, fino alla punta del glande, lentamente…
‘ infine lo prendo in bocca e inizio a muovere la testa su e giù, cercando di non sbattere contro il tavolo! Gioco con la lingua, lo succhio per bene.
Giulia si avvicina e lo stringe alla base con la sua mano sinistra, assecondando i movimenti della mia bocca.
Mi stacco per cederle il posto, ma mi fa cenno di continuare con la mano.
Con la destra allora inizio a lavorare la parte superiore del suo bel cazzo.
Due manine sante che lo lavoravano per bene.
Iniziamo a sentire i primi gemiti.
‘attento, non dovresti!’ iniziamo a canzonarlo
‘guarda che poi ti scoprono quelli là’ sussurriamo per non farci sentire troppo.
Giulia inizia poi a segarlo più velocemente, sbattendo la mano sulle sue palle.
Mi avvicino per leccarlo, mentre lei continua il suo gioco di mano.
Succhio il glande, lecco le goccioline di sperma che già stillano dal pene.
Ha un gusto particolare quello di Antonio, è quasi gradevole.
Giulia ora tiene fermo l’uccello del suo uomo e aggiunge la sua lingua alla mia.
La guardo negli occhi mentre entrambe succhiamo lo stessa asta.
I suoi occhi ridono. Splendidi.
Le nostre lingue di intrecciano, si cercano attorno a quel cazzo.
Ogni tanto ci fermiamo per concederci un bacio più appassionato, mentre a turno smanettiamo il cazzo di Antonio.
Con tutta la buona volontà, Antonio non resiste e si lascia andare a qualche gemito di piacere. Cerca di soffocarli, ma invano.
Luca e Franz si avvicinano alla cucina curiosi.
Ci cercano con lo sguardo…
‘sono andate in bagno’ prova a mentire Antonio, composto con tanto di mani sul tavolo, intento a far su una sigaretta.
‘FACCIA DI PIETRA!’ gli urla Franz divertito e gli molla uno schiaffone, come da consuetudine.
Il povero Antonio non era ancora venuto!
Luca solleva la tovaglia del tavolo e… ops!
‘Due donzelle che si baciano e frugano tra le loro magliette!’
esclama poi Luca divertito.
‘oooh bene… allora io e Luca ci godiamo lo spettacolo comodi sul divanetto ‘ disse poi Franz sedendosi comodo, già col pacco di fuori ‘ mentre te Antonio puoi uscire dalla stanza e… mah.. andare a cambiare musica!’
‘macchè.. andrò a finire con una sega in bagno’ aggiunge poi Antonio sconsolato.
‘non ti preoccupare amore, presto ti raggiungo!’ disse la sua bella amata, mentre ancora mi accarezzava i seni ormai scoperti.
Luca mi guardava compiaciuto e poi mi chiese
‘e tu che fai? Bella bimba impertinente? Rimani qua con noi?’
‘beh ovvio!’ rispondo io.
Mi alzo per andare a spegnere la luce, pensando già a cosa fare a quei due!

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