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Storia di Adele

By 7 Gennaio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Caro diario, non sto più nella pelle. Ti ho sempre detto tutto, ti ho confidato i miei pensieri più puri”. e anche quelli meno puri   . Ti ho parlato dei miei primi approcci con i ragazzi: la mia prima sega, la prima volta che ho permesso a un ragazzo di toccarmi sotto le mutandine, il mio primo pompino e quando ho perso la verginità. Ti ho anche confidato della mia insoddisfazione, di come i rapporti col mio ragazzo mi lascino sempre con una voglia dentro, del mio bisogno di avere di più. Tu solo sai quanto avrei voluto avvicinarmi al bel professore di matematica, sentire le sue mani sul mio corpo, avere finalmente un uomo maturo e non un ragazzo egoista che pensa solo a sé stesso.

La mia maledetta timidezza mi ha impedito di farmi avanti con lui e me ne pento dopo aver saputo quel che ha fatto Stefania.

Tu sai che &egrave la mia migliore amica, sai anche quanto mi piaccia carezzarla e farmi carezzare da lei. Lo facciamo da tanto ormai: &egrave cominciato come un gioco per conoscerci meglio e ancora oggi, ogni tanto, ci carezziamo insieme. E’ il nostro segreto e lo sai solo tu.

L’altro giorno &egrave successa una cosa incredibile.

Stavamo chiacchierando di vestiti e la vedevo euforica, con un sorriso felice sulle labbra mentre in camera sua lei si svestiva e rivestiva chiedendomi dei pareri sugli abiti.

– Ti sembra diverso? ‘

Mi chiese voltandosi e mostrandomi il culetto fasciato dai jeans.
Stefania ha un bel culetto devo dire, e mi aveva confidato di aver voglia di provare a farlo dietro. Mi aveva anche detto del tentativo fallito con Luca e pensavo le fosse passata la voglia”.. invece.

– Diverso da cosa? ‘

Le chiesi senza capire cosa intendesse

– Diverso da prima”’ l’ho fatto ‘

Capii e balzai in piedi dal letto dove ero seduta afferrandola per le spalle e scuotendola eccitata a mia volta. Anche io sono curiosa di sapere cosa si prova a prenderlo dietro, le amiche ne parlano a volte bene e a volte con schifo, però ho troppa paura di provare dolore per farlo e sapere che Stefania l’aveva fatto, che poteva dirmi com’era”. insomma ero contenta per lei e non vedevo l’ora di farmi raccontare.

Si &egrave tolta i jeans e, con i soli slip, si &egrave guardata ancora allo specchio muovendosi con aria languida prima di accoccolarsi sul letto al mio fianco e cominciare a narrare.
Le vedevo gli occhi brillare, la sua voce farsi più roca mentre mi raccontava di ‘lui’, un uomo più vecchio di noi due, di come l’aveva preparata prima con un clistere e poi mangiandole la micina fino a farla godere, e poi ancora il dito esploratore, il lubrificante.

– Capisci Adele? Lo sentivo trafficare con il mio buchino e non vedevo l’ora che me lo mettesse dentro. Non sentivo male e nemmeno fastidio, ero talmente eccitata che mmmmhhhhhh mi torna la voglia solo a pensarci ‘

E infatti Stefania ha messo la mano sotto le mutandine e ha preso a toccarsi mordendosi il labbro. Caro diario, ti devo confessare che mi sono eccitata anche io a vederla così in estasi mentre raccontava. Ho immaginato di essere al suo posto, di sentire le mani di quell’uomo su di me che mi toccavano, mi penetravano, mi aprivano riempiendomi di piacere. Ho cominciato a toccarmi anche io incitandola a andare avanti col racconto:

– Quando me l’ha appoggiato sul buchino quasi svenivo dalla voglia. Finalmente stavo per provare a prenderlo lì, e tu non sai quanta fatica mi era costato convincerli’ convincerlo a farlo. Ho trattenuto il fiato quando ha spinto e ho sentito il mio ano che si apriva, ho anche urlato per la sorpresa. Ho cercato di rilassarlo come mi aveva detto perché sentivo un po’ di fastidio, ho spinto e l’ho sentito entrare un po’ di più. Mi sentivo tesa Adele, il mio buchino lo immaginavo dilatato da quella spada di carne dura e cominciavo a avere un po’ paura. Però quando mi ha messo la mano sulla patatina e mi ha accarezzato”.. Oh Adele, &egrave stato come se avesse toccato un interruttore’.. mmmhhhhh ”. ho sentito una scarica elettrica attraversarmi tutta’.. mmmhhhhh’.. toccami Adele, toccami e io tocco te”aaaahhhhhhh”’. Gli ho tolto la mano e mi sono toccata da sola, come piace a me e l’ho sentito entrare tutto’.. ohhhhhh”.. Mi piaceva Adele, mi piaceva tanto. Quando ha cominciato a muoversi non ho capito più niente”. Mmmhhhh”. Mi sentivo piena come mai ero stata e godevo, godevo, godevo”’ non riuscivo a stare ferma mmmhhhhh aaaahhhhh, sì, toccami lì” mmmhhhhhh e quando lei mi ha bloccato le braccia mi sono abbandonata incitandolo a fare più forte, a spingermelo fino in fondo”. aaaahhhhhh NO, Adele, continua’ continua ti prego, non togliere la mano’.. ‘

Caro diario, ero sì eccitata perché Stefania mi stava scopando con due dita ma non ero certo ‘partita’ come sembrava lei. Non mi era sfuggito l’accenno a una terza persona, a una lei:

– Chi &egrave che ti teneva le braccia? Chi era lui? ‘

– No mmmhhhhhh”’ non posso dirtelo”.. ti prego Adele fammi ancora”sto per venire” –

Avevo smesso di toccarla e le impedivo di toccarsi da sola, la vedevo con la faccia sconvolta, gli occhi spalancati, le labbra con un filo di saliva che colava. Volevo sapere tutto, anche quello che mi voleva nascondere. Le riportai la mano alla micina sfiorandole il clitoride.

– Ti faccio venire se mi dici chi &egrave lui Stefania ‘

– Non posso Adele”. AAAAHHHHHHH, SI, TOCCAMI LI”.mmmhhhhhhh .
Adele non posso dirtelo, ti prego”’ mmmhhhhhhh ti racconto tutto ma non posso dirti chi &egrave’. Aaaahhhh mmmmmhhhhh”’ quando mi &egrave venuto dentro l’ho sentito e io stavo ancora godendo, poi il suo seme caldo sulla mia schiena quando l’ha tolto’.. era bollente sulla mia pelle” mmmmhhhhhh ti prego continua”.. ‘

Immobilizzai la mano, due dita dentro di lei, il pollice sul clitoride.

– Dimmi chi &egrave Stefania” ti faccio godere se me lo dici”. DIMMI CHI E”..-

– MMMMMHHHHHH”. No, ti prego”. Muovila, muovi la manoooooo”’ mhhhhhhh sto per venire”.. sto per venire”’ Adele muovila MUOVILAAAAAAHHHHH .
Mmmmmhhhhhh”’. PAPAAAAAAAAA’, E’ STATO PAPAAAAAHHHHHHHHH”. OOHHHHHHHHHH GODOOOOOOOOHHHHHH!!! ‘

Caro diario, la sua confessione in pieno orgasmo mi ha sconvolta. Suo padre lo conosco, l’ho visto bene un giorno in piscina, sì quel giorno con quella troia di Giuseppina che poi Stefania mi ha raccontato quel che ha fatto col fratello. E’ un figo della Madonna, si vede che &egrave un uomo e non dimostra molto più di noi”.. e poi gli ho visto il costume gonfiarsi quando quella troia &egrave uscita col costume trasparente, praticamente nuda davanti a tutti.

Ho continuato a muovere meccanicamente la mano e ho fatto godere Stefania. Povera stella, non ce la faceva veramente più ma non mi pento di essere stata cattiva con lei. Tra amiche non devono esistere segreti, e uno come questo poi.
L’ho guardata ridotta come uno straccio e ho pensato a me, lei aveva smesso di toccarmi così ho fatto da sola e mentre immaginavo che Arturo, suo padre, stesse inculando me, mi sono messa un dito nel buchino. Caro diario, non mi ha fatto male, anzi, era una sensazione strana ma piacevole e mi ha fatto godere in modo diverso da quando mi tocco da sola.

Non &egrave finita caro diario. Ho costretto Stefania a raccontarmi tutto per filo e per segno, non ha saputo dirmi di no e ora so che quella piccola troietta si &egrave fatta rompere dal padre con l’aiuto della madre. Sì perché era presente anche lei e era lei a tenerle le braccia come le era sfuggito. Non solo, i suoi genitori fanno delle orge a quattro con i suoi zii. Veramente &egrave stata una sorpresa per me e, lo dico solo a te, un po’ sono invidiosa. Stefania &egrave riuscita a avere un uomo maturo. Poco importa che sia suo padre e come ha fatto, in più ha provato dietro e da quel momento continuo a pensarci anche io.

Ho deciso, se Stefania ci &egrave riuscita con suo padre perché non posso riuscirci io col mio? Non &egrave figo come Arturo ma nemmeno &egrave da buttare. Devo fare in modo di restare da sola con lui.
Caro diario, sono sempre più eccitata. Ho cominciato a girare per casa più discinta del solito, facendo in modo che papà mi vedesse quando, per esempio, mi chinavo indossando solo l’intimo; oppure uscendo dalla doccia con l’accappatoio aperto o entrando all’improvviso in bagno quando c’era lui. Ho potuto vederglielo e non &egrave piccolo. Fremo al pensiero di quando me lo metterà dentro perché so che lo farà. Già mi guarda con occhi diversi, lo vedo quando pensa che non lo guardi; vedo la patta dei pantaloni che si gonfia quando sono vicino a lui. Lo sto eccitando e mi eccito anche io a farlo.

Stefania mi ha detto di aver provato a farlo con Luca e che questa volta &egrave andato tutto liscio, senza sentire dolore. Però non &egrave soddisfatta, dice che non &egrave la stessa cosa della prima: non sa perché ma pur godendo il piacere &egrave minore. Io ho cominciato a prepararmi il buchino: quando mi tocco mi metto sempre un dito dietro, ho provato anche con un grosso pennarello e mi piace. Sì, mi piace, mi fa sentire porca e mi sento porca anche quando sto con Stefania e la lecco. Sì perché adesso non ci basta più toccarci e ce la lecchiamo. Veramente sono stata io a cominciare, lei non era molto convinta ma oramai fa quello che voglio io, come un cagnolino obbediente, e quando l’altro giorno, lei a quattro zampe e io dietro perché volevo metterle un dito nel culetto oltre che nella micia, ho tolto le dita e ci ho messo la lingua (non so perché l’ho fatto, mi andava di farlo e l’ho fatto), ha protestato solo un istante e non ha fiatato quando le sono scivolata sotto sbattendole la micina in faccia. E’ stato bello, più che con le dita, ma non mi basta perché &egrave da quel giorno che mi sento sempre un bollore.

Ah, ho lasciato Mirko. Troppo geloso. Dice che da qualche tempo faccio la smorfiosa con tutti. Forse non ha torto, in verità mi accosto più del solito ai ragazzi e soprattutto agli uomini, ma ti giuro che non ci ho fatto nulla, solo qualche battutina, magari ho ancheggiato più platealmente ma non ho fatto nulla con nessuno. Non voglio un ragazzo ora, voglio il cazzo duro di un vero uomo.

Caro diario, mi fa ancora male la guancia. Dov’&egrave che ho sbagliato?
Pensavo fosse facile, che papà aspettasse solo quello e invece’..

Questo pomeriggio siamo rimasti solo io e lui in casa e appena &egrave andato in bagno per fare la doccia mi sono spogliata e sono entrata anche io prendendo la scusa di aver fretta e di farla insieme. Ha protestato e voleva anche lasciarmi il posto ma ho insistito e così ci siamo insaponati insieme la schiena per aiutarci. Insaponando lui ho fatto in modo da strusciargli le tette addosso, di aderire col bacino ai suoi glutei ma lui si scostava. Quando ha insaponato me mi sono spinta indietro fino a appoggiarmi a lui, a sentire il suo cazzo duro sulle mie chiappette. Quando mi ha chiesto di spostarmi invece mi sono girata e gli ho messo le mani sul petto dicendogli di lasciarmi fare. Caro diario, era terribilmente eccitato, lo vedevo nei suoi occhi e sentivo il suo cazzo duro nella mia mano, perfettamente eretto. Sono scivolata in ginocchio, con una mano ho finito a scappellarlo e l’ho preso in bocca. L’ho sentito sospirare e l’ho affondato un po’ di più leccandolo dappertutto. Mi ha messo le mani sulle spalle e proprio quando mi sentivo sicura si &egrave tirato indietro togliendomelo di bocca.

L’istante successivo mi ha colpito forte. Uno schiaffo violento sulla guancia.

Sono scappata in camera piangendo, ancora nuda e bagnata, e mi sono buttata sul letto singhiozzando. Dopo un minuto &egrave arrivato lui, in accappatoio. Mi ha preso per le spalle e mi ha scossa chiedendomi cosa mi fosse preso, che era sbagliato, che non dovevo fare mai più una cosa del genere. Non ha badato al mio pianto, &egrave stato duro, durissimo. Mi ha imposto di girare più vestita per casa e che se avessi fatto la brava avrebbe dimenticato cosa era successo e che, comunque, non doveva ripetersi mai più.
Ho cercato di spiegargli ma non mi ha fatta parlare, e forse &egrave stato meglio o gli avrei detto di Stefania e si sarebbe arrabbiato ancora di più e io avrei tradito il suo segreto. Caro diario sto malissimo.

Caro diario non ho nessuna intenzione di cambiare idea.
Ho fatto come diceva papà, coprendomi di più quando c’era lui e infine andando a chiedergli scusa. Gli ho detto che non sapevo cosa mi fosse preso e mi ha creduto. Mi ha abbracciata e sono stata attenta a non stringermi troppo a lui, poi mi ha baciato in fronte dicendomi che mi voleva bene e che era tutto dimenticato” e per tutto il tempo io avevo voglia di allungare la mano e stringergli il cazzo così vicino e così irraggiungibile.
Però ho dovuto trattenermi o magari mi avrebbe chiuso in casa e io ho in mente un’altra cosa. Se quello stronzo di papà non mi vuole”. mi avrà un altro, e so anche chi: Arturo, il padre di Stefania.

Caro diario, la prima &egrave andata male. Ho convinto Stefania a parlare con suo padre, a raccontargli di me e fargli la proposta. Sapevo che Stefania gli avrebbe confessato quel che facciamo insieme e pensavo lo eccitasse abbastanza ma &egrave stato irremovibile. Poco importa, non ci speravo troppo, sarebbe stato troppo bello se avesse accettato subito. Devo parlarci di persona e Stefania mi aiuterà, fa tutto quello che le dico io povera sciocchina.

Caro diario, come ti avevo detto ci ho parlato di persona. Con quella troia di Giuseppina e quella scema di Francesca sono andata oggi a casa di Stefania con la scusa di stare in piscina. Appena ho visto che la moglie &egrave uscita sono entrata in casa e Arturo stava al computer. Gli ho messo le mani sulle spalle e mi sono quasi bagnata a sentire i suoi muscoli. Mamma mia, mi piace proprio. L’ho provocato subito, gli ho anche fatto vedere il culetto e la micina ma poi ho fatto un errore ricordandogli che sapevo di lui e Stefania.
Si &egrave arrabbiato e ho capito che era meglio lasciar perdere, devo solo cambiare approccio. Intanto mi sono fatta dare il numero di cellulare da Stefania, non so ancora come usarlo ma ci penserò con calma.

Caro diario &egrave fatta. Ho tempestato Arturo di sms espliciti. Sapevo che se la sarebbe presa con Stefania e l’avevo istruita bene su come fare, su come recitare implorandolo di”.accontentarmi. Alla fine ha ceduto, troppa paura che gli scoprissero i miei messaggi.
Ora si tratta solo di stabilire il giorno e il posto. Non vedo l’ora.

Caro diario, Stefania mi ha stupito. Sapevo che avrebbe fatto qualsiasi cosa per me ma non pensavo prendesse l’iniziativa. Così, quando suo padre ha detto a casa che doveva andare a Firenze per lavoro subito ha proposto di accompagnarlo”’ portandosi anche me.
Al telefono Stefania era felice e orgogliosa della sua idea quando me l’ha detto, e io ho fatto un salto sul letto sentendola. Domani partiamo per Firenze. Il momento si avvicina.
Non potrò scrivere nulla fino al mio ritorno, preferisco non rischiare di perderti o che Stefania ti legga, ma stai sicuro che ti racconterò tutto.

Caro diario non so come dirtelo: E’ STATO FANTASTICO!!!
Appena arrivati a Firenze siamo andati a cena e poi in camera. Arturo era in quella di fianco mentre io e Stefania ne dividevamo una. Sul letto abbiamo fatto sesso e io pensavo a Arturo lì a pochi metri e avrei voluto farlo venire in mezzo a noi ma era meglio attendere per evitare che si arrabbiasse per l’anticipo non previsto. Sarà per domani e questo pensiero insieme alla lingua di Stefania mi ha fatto vedere le stelle.
Il giorno dopo abbiamo fatto acquisti ih ih ih ih. Oltre a un vestito e una borsa a testa ci siamo fermate in farmacia. Arturo aveva detto a Stefania che era meglio”. prepararmi.
Ancora vedo la faccia del farmacista, un uomo anziano, quando io e Stefania gli abbiamo chiesto un clistere alla camomilla e”’ un lubrificante (nel caso fosse servito, non volevo rischiare di ”’ andare in bianco).

La sera rientrando in albergo ero elettrizzata e Stefania con me, allo specchio dell’ascensore sembravamo veramente due bambine, addirittura saltellavamo sotto gli occhi divertiti di Arturo.
Entrati in camera di colpo ho perso la mia sicurezza. Non sapevo cosa fare. Ho avuto anche paura quando Arturo voleva mandare in camera Stefania ma siamo riuscite a convincerlo a farla restare. E’ stato allora che mi ha detto di spogliarmi e questo mi ha aiutato. So che effetto faccio agli uomini, lo vedevo man mano che cadevano i miei indumenti, e anche i suoi. Mi guardava con occhi scintillanti e quando si &egrave tolto i boxer”.. mamma mia, mi sono quasi spaventata. Non era ancora completamente duro ma si vedeva che era più fornito di mio padre e di qualsiasi ragazzo avuto finora. La mia riacquistata sicurezza se ne &egrave andata di nuovo e se Arturo mi avesse detto di lasciar perdere l’avrei fatto. Invece mi ha fatto stendere sul letto e aprire le gambe.

Mi ha leccata alla grande, quando ho goduto mi sembrava di svenire e sono rimasta distesa assaporando gli ultimi spasimi. Lui mi si &egrave messo dietro e mi ha masturbato per un poco prima di andare col dito al mio buchino dietro. Lo ha accarezzato e poi ha provato a entrare. Io mi sono spinta indietro per farlo entrare meglio, mi piaceva quella sensazione, però lui ha continuato a carezzare e entrare solo poco mentre con l’altra mano mi toccava la micina. Lentamente ha spinto di più il dito e finalmente l’ho sentito tutto dentro. Era più grosso del mio dito o di quello di Stefania, più grosso anche del pennarello che avevo usato finora, però non mi faceva male. Sentivo i miei muscoli contrarsi intorno a lui senza riuscire a controllarli ma questo me lo faceva sentire ancora di più. Poi l’ha tolto e io ho avvertito una sensazione di vuoto, ma subito dopo ci ha messo il suo affare e ha spinto.

Oddio caro diario, era quello il momento che aspettavo e io non riuscivo a rilassarmi. Arturo mi parlava all’orecchio dicendomi cosa fare e io mi sentivo tesa come una corda di violino. Poi ha spinto ancora e istintivamente ho serrato i muscoli dell’ano intorno al suo cazzo. Mi ha dato un poco fastidio ma stavo assaporando tutte le sensazioni che provavo”..che avevo atteso così tanto tempo. Ho provato a rilassarmi e lui &egrave entrato ancora un po’. Poi si &egrave fermato e mi ha accarezzato il clitoride e ho cominciato a sentire delle stilettate di piacere che mi partivano sia dal bottoncino che da dietro. Ho perso il controllo dei muscoli caro diario, tremavo incontrollabilmente senza riuscire a fermarmi. Ho allungato la mano spostando la sua per carezzarmi da sola, per seguire gli stimoli che sentivo sempre più potenti e”’ sono partita per il paradiso.

Godevo come mai avevo goduto, non riuscivo nemmeno più a accarezzarmi da sola e sentivo solo le sue dita affondare ancora in me davanti e il suo cazzo scivolare dentro e fuori dietro. Tremavo e gridavo, non riuscivo a fare altro, ricordo solo la sua mano sulla mia bocca per farmi tacere, io che gli mordevo le dita, una mano, forse quella di Stefania che nemmeno mi ero resa conto era accanto a noi, che mi toccava e infine il suo seme bollente sulla mia schiena. Devo essere svenuta perché il ricordo successivo &egrave la sveglia del cellulare.
Mi sono risvegliata con lui ancora sopra di me e l’ho baciato per ringraziarlo dell’immenso piacere che mi aveva donato.

Arturo mi ha mandata a fare una doccia e l’ha fatto guardandomi con occhi strani. Era evidentemente soddisfatto ma c’era una luce strana e il suo tono di voce era, non so” distante.
Ho passato la giornata con Stefania in giro per Firenze e poi in albergo a raccontarci le nostre sensazioni. Lei mi &egrave sembrata incupita dal fatto di non aver potuto partecipare e di essersi dovuta toccare da sola per venire. La rassicurai che la sera ce ne sarebbe stato anche per lei: Arturo non avrebbe potuto resistere a tutte e due specie se avessimo inscenato uno spettacolino lesbo solo per lui.

Quando Arturo &egrave tornato dal lavoro abbiamo passeggiato un poco prima di cena e lo vedevo contento di avere abbracciate a lui, una per parte, due belle ragazze. Abbiamo riso e scherzato come fossimo in vacanza, e per me lo era veramente. Poi rientrati in albergo io e Stefania gli abbiamo preparato la piccola trappola precedendolo in camera e spogliandoci. Appena &egrave entrato gli siamo andate incontro completamente nude. Ha provato a mandarci via ma la scena di noi due che ci carezzavamo e poi la mia mano sul suo cazzo da sopra i pantaloni l’hanno fatto cedere.

L’ho spinto sul letto e gliel’ho tirato fuori. Era la prima volta che lo vedevo da vicino e mi pareva veramente grande, ma ora non ne avevo più paura. L’ho leccato e succhiato per qualche minuto, poi ho fatto cenno a Stefania, come concordato, di unirsi a me. Lo abbiamo spompinato per un paio di minuti prima che si accorgesse di lei e, purtroppo, si sottraesse alle nostre carezze.

Abbiamo provato a convincerlo ma non c’&egrave stato niente da fare. Anzi, a un certo punto voleva mandarci via ma mi &egrave bastato prenderglielo in mano per fargli cambiare idea. Poiché non voleva far niente con Stefania e questa stava per scoppiare l’ho fatta distendere sul letto e mi sono chinata per leccargliela. Poverina, era bagnata fradicia e mi ha goduto sulle labbra dopo poche leccate. Arturo invece mi ha scopata da dietro. Ho preferito prenderlo davanti perché l’ano mi dava un po’ fastidio dopo la splendida inculata del giorno prima, e così io ho goduto con lui che mi colpiva come un forsennato, lui mi ha bagnato ancora la schiena e Stefania mi ha goduto in bocca una seconda volta.
Ho dormito felice abbracciata a loro due.
Caro diario, mi ero dimenticata di dirti quel che &egrave successo sul treno del ritorno.

Allora, eravamo soli soletti e io ho cominciato a provocare Arturo appoggiandogli la mano sul pacco. Pensavo che magari si poteva combinare qualcosa nella toilette e l’idea mi stuzzicava. Inoltre c’era Stefania che ci era rimasta male per essere stata rifiutata e magari avrei potuto ottenere due piccioni con una fava: farle vedere che con me Arturo faceva tutto e convincere lui a farle qualcosa come se fosse un mio regalo. Invece quel porco si &egrave arrabbiato ancora, addirittura ha sgridato Stefania e ci ha fatto la morale. Ci pensi? La sera prima mi scopava a morte e il giorno dopo ci ha fatto la paternale. Però Stefania ha avuto la sua vendetta: con la sua mente da piccola troia si &egrave messa a parlare con me di Luca e puoi immaginare cosa dicevamo ih ih ih ih ih.

Arturo si &egrave messo a leggere il giornale ma non poteva non sentirci. Ci ha sentito parlare di pompini, scopate, inculate, aggiungici che un paio di volte l’ho colto a sbirciarmi le tette e così gli &egrave venuto duro. Ha cercato di nasconderlo ma’ ih ih ih ih.
So di potergli far fare quello che voglio, mi desidera troppo, devo solo trovare il modo senza farlo irrigidire (ih ih ih, ho fatto una battuta” lo voglio ‘rigido’ ma in un altro senso ih ih ih ih) e so di poter contare su Stefania che mi ubbidisce alla lettera. E’ una sfida che non voglio perdere. Arturo non sa con chi ha a che fare.

Caro diario lo stiamo facendo impazzire. Vado sempre più spesso a casa di Stefania per vederlo e farmi vedere e ogni occasione &egrave buona per provocarlo toccandolo o facendoci vedere mentre ci baciamo o mostrandogli le tette e il culetto. Lui resiste, cerca di evitarci, ma so che prima o poi cederà.

Caro diario &egrave successa una cosa che non avevo previsto. Stefano, il fratello di Stefania, continuava a ronzarmi intorno. Quel rompiballe ci ha spesso rotto le uova nel paniere quando volevamo provocare Arturo e non l’ho mandato a quel paese platealmente per non dare una scusa a Arturo per non volermi a casa loro.
Ieri sera quello stronzetto &egrave rientrato prima del previsto. Io e Stefania eravamo nel suo letto e, come sempre, non riuscivamo a stare con le mani ferme quando lui ha fatto irruzione nella stanza. Stefania gli si &egrave scagliata contro quando lui mi ha riconosciuta anche se mi ero coperta la faccia. Hanno cominciato a lottare e io a un certo punto non ce l’ho fatta più.

Dovevi vederli: lei che cercava di colpirlo e lui che le bloccava le braccia. Lei completamente nuda e lui con l’accappatoio aperto da cui usciva il cazzo in pieno tiro che, nella lotta, le sbatteva sul pancino. Sono scoppiata a ridere senza riuscire a fermarmi e poco dopo anche loro si sono messi a ridere senza controllo. Solo dopo diversi minuti ci sono mancate le forze e abbiamo smesso.

Eravamo tutti e tre sul letto e Stefano si &egrave scusato. Sentendo noi due, i nostri gemiti, ha pensato che Stefania stesse male ed &egrave entrato. Poteva finire lì ma la conversazione ha preso una piega strana. Lui era lì col cazzo eretto e mi guardava le tette e quando mi sono coperta guardava Stefania finché non si &egrave coperta anche lei. Anche lui si &egrave coperto ma non riuscivo a staccare gli occhi dal suo cazzo che tendeva la spugna. Non &egrave particolarmente grosso o lungo ma &egrave ben fatto, dritto come un fuso e liscio come seta. Lo so perché’. no, te lo racconto per ordine. Dicevo che eravamo lì a chiacchierare come vecchi amici senza badare alle nostre nudità appena velate. Stefania lo stuzzicava su Giuseppina e sull’essere ancora in erezione.

E’ stato lì che mi &egrave venuta un’idea e mi sono eccitata. Ancora non potevo avere Arturo ma Stefano era lì, suo figlio, senza problemi di ordine morale visto che già eravamo tutti e tre oltre certe cose. Così le ho messo una mano sulla coscia e ho cominciato a stuzzicare anche io Stefano. Ho proposto un giochino stupido sulle domande e ho convinto Stefania, che non voleva, ad accettare. E’ stato facile: mi sono messa dietro di lei abbracciandola come per parlare e, senza che Stefano lo vedesse, le ho cominciato a toccare la micina mentre parlavo con lui, mentre gli chiedevo i dettagli più scabrosi.
Stefania era illanguidita, ha capito dove volevo andare a parare ma si &egrave opposta blandamente. La sentivo vibrare contro di me, sentivo la sua micina bagnarsi. Anche lei aveva voglia e quando l’ho baciata e ho tolto il lenzuolo permettendo a Stefano di vedere la mia mano tra le sue cosce” beh, la troietta ha cominciato a gemere. Caro diario, &egrave bellissimo sapere di avere in pugno le persone, mi dà una sensazione di onnipotenza che &egrave come una droga per me. Sapere di poter far fare ogni cosa ai due fratelli, perché anche Stefano a quel punto faceva quel che volevo, mi eccita quasi più di una scopata.
Ho costretto, si fa per dire, lui a chinarsi in avanti tra le cosce di lei, e quando ho tolto la mano lasciandogli via libera ha cominciato a leccarla come un pazzo’. e lei ha accettato senza remore, senza ritrosie.

Quando ha goduto non ce l’ho fatta più nemmeno io, avevo bisogno di quel cazzo che vedevo strofinarsi sul lenzuolo bagnandolo con le prime gocce. Mi sono messa a pecorina e non ho dovuto attendere molto prima che lui mi venisse dietro e mi penetrasse. Oh che bello, che bello sentirsi riempire così. E’ bastato poco per venire, ero troppo eccitata.

Ancora scossa dall’orgasmo ho visto Stefania che mi ha praticamente strappato Stefano da dentro facendolo stendere e imboccandolo come una forsennata fino a farlo tornare nuovamente duro. Poi quella troietta mi ha letto nel pensiero perché non ho dovuto fare nulla. E’ stata lei a a venire da me, a bagnarmi e leccarmi il culetto, a penetrarmi prima con un dito e poi col cazzo di Stefano come fosse un oggetto. Oh caro diario, sentirmi di nuovo presa così, come un animale, mi ha sconvolto. Era bello in un modo diverso, non proprio come la prima volta con Arturo ma forse meglio: nessun fastidio, solo piacere. L’ho incitato a farmi più forte, più veloce, e quando Stefania si &egrave distesa a gambe aperte davanti a me ho tuffato la bocca sulla sua micina mangiandola mentre con le dita la penetravo dappertutto.
Ho sentito una scossa alla base della spina dorsale e l’attimo dopo stavo godendo, lui che mi inculava sostenuto, Stefania che gemeva sotto la mia lingua. Il piacere perfetto, dato e ricevuto, il suo seme caldo che mi schizzava nell’intestino, i succhi di Stefania che bevevo avidamente, la mia testa che si perdeva tra le nuvole.

Post coito animo triste dicono caro diario, e Stefania era triste dopo l’orgasmo. Non la capisco, per me era tutto ottimale, e allora me ne sono fregata di lei che non voleva dirmi il motivo della sua tristezza. Sono problemi suoi caro diario.

STUPIDA! STUPIDA! STUPIDA! Caro diario Stefania E’ UNA STUPIDA! Quella troia &egrave andata a raccontare tutto a sua madre e &egrave scoppiato il casino. Sua madre se l’&egrave presa con Arturo e lui &egrave incazzato nero. Le ha proibito di vedermi.
Piangeva mentre me lo raccontava al telefono accidenti a lei, e avrei voluto insultarla come meritava ma sono riuscita a trattenermi, non posso farmela nemica. Dovrò rivedere tutti i miei piani su di lui e so già come fare. Ora devo sbrigarmi, ti racconterò poi.

Caro diario, ci vuole altro per fregarmi. Sono andata nell’ufficio di Arturo e &egrave bastato fargli vedere un po’ le tette, minacciarlo di far capire alla segretaria chissà che cosa e ha ceduto. Ancora una volta ha fatto quel che volevo e si &egrave lasciato fare un pompino con l’ingoio. Avrei voluto fare qualcos’altro ma mi sono tenuta la voglia perché non &egrave finita qui e devo sbrigarmi. Intanto chiamerò Stefania per raccontargli e dirgli cosa deve fare, ho bisogno del suo aiuto quando andrò a casa sua. Al rientro ti dico.

Caro diario HO VINTO! Dopo essermi messa d’accordo con Stefania sono andata a casa loro e, col suo aiuto, ho fatto bere la madre fino a stordirla. Poi &egrave stato facile blandirla, farla eccitare. L’abbiamo messa in mezzo tra me e Stefania toccandola e baciandola e Monica si &egrave sciolta. Il pezzo forte però arriva ora:

quando ha visto che Monica era arrendevole, Stefania ha chiamato il fratello. L’abbiamo visto arrivare di corsa e restare di stucco a vederci tutte e tre sul divano, discinte, intente a carezzarci. E’ stato facile farlo avvicinare e tirar fuori il cazzo. Prima Stefania e poi io gli abbiamo fatto un mezzo pompino ma l’obiettivo era un altro e ci siamo arrivate senza troppo sforzo. Come &egrave facile ‘comandare’ alla gente, anche a persone adulte come Monica. Quando siamo riuscite a farle spompinare Stefano mi sono sentita” non so come dirlo”. potente, invincibile. Ecco che una ragazzina di 18 anni riesce a far spompinare a un’adulta il proprio figlio. Non solo, gliel’ho anche fatta scopare, e come godeva lei sotto i suoi colpi. Io ho goduto masturbandomi insieme a Stefania, non dovevo farmi coinvolgere troppo perché il bello doveva ancora arrivare.

Ti stupirò per quanto sono intelligente caro diario. Ho calcolato i tempi al minuto: Arturo &egrave arrivato proprio mentre Stefano era cavalcato dalla madre e intanto leccava Stefania mentre io ficcavo un dito in culo a Monica.
A momenti gli &egrave preso un infarto. E’ rimasto immobile a guardarci e io mi sono sbrigata a andare da lui, a tirargli fuori il cazzo e prenderlo in bocca. Doveva eccitarsi in fretta o avrebbe potuto fare chissà cosa. Invece &egrave stato zitto e buono a farsi succhiare, senza reagire nemmeno quando l’ho portato verso i tre sul divano e”.. gli ho fatto inculare Monica.

Le piacciono tanto le doppie penetrazioni? Eccola servita la signora maiala.

Li ho lasciati fare fino a che Monica non &egrave venuta e poi con Stefania, devo dire che &egrave stata brava, ha eseguito alla perfezione tutto quello che le ho detto, abbiamo disarcionato i tre e ci siamo messe a quattro zampe. Finalmente caro diario, finalmente ho avuto ancora dentro di me, dietro, il cazzo di Arturo e mi sono goduta la cavalcata godendo come una pazza, rimettendo in mezzo Monica, sempre con l’aiuto di Stefania, leccandole insieme la micina fino a farla godere ancora.

Alla fine ho voluto premiare Stefania, la brava schiavetta, e le ho fatto sborrare in bocca da Arturo mentre Stefano la inculava.
Caro diario mi sentivo come una pittrice che rimirasse la sua opera. Era un trionfo vederli stanchi, ancora scossi da brividi di piacere. Tutto era come volevo io. Io sono come Michelangelo, solo che io dipingo con i corpi. Stefania &egrave come creta nelle mie mani, Stefano lo posso manovrare come voglio, basta fargliela vedere”.e ora anche Arturo e Monica sono nelle mie mani. Mi &egrave bastato vederli abbassare gli occhi e andarsene mogi mogi per capirlo.
Voglio andare oltre, so di poterlo fare, però devo aspettare qualche giorno, devo studiare bene i particolari. Sono io la loro signora e padrona.

Caro diario che palle. Questi esami sembravano non finire mai. Non che abbia avuto problemi (sono o non sono la più intelligente?), però la mia testa era altrove, a studiare quello che &egrave successo oggi e che ora ti racconto.

Allora, io e Stefania siamo andate nell’ufficio di Arturo con la scusa di dargli in anteprima l’esito degli esami. Come ci ha visto era sospettoso ma siamo state innocenti come roselline appena sbocciate e si &egrave rilassato. Proprio allora l’abbiamo circondato e stuzzicato. Come previsto non ha saputo resistere e ci siamo messe a fargli un pompino doppio. Mi dirai: e allora? Niente di nuovo. E invece no, perché poco dopo, chiamato con una scusa da Stefania, &egrave arrivato suo zio Emilio. E’ entrato senza sospettare niente e mi ha trovato in ginocchio davanti a Arturo mentre lo succhiavo. Stefania come d’accordo gli &egrave volata addosso, gliel’ha tirato fuori e ha preso a succhiarglielo. A quel punto anche Emilio non ha capito più niente e il resto &egrave stato facile: Me lo sono tirato addosso sulla scrivania e mi sono fatta scopare mentre Arturo scopava Stefania da dietro. Ce la siamo goduta per un po’ e poi li abbiamo bloccati. Quella troietta di Stefania ha ricordato allo zio che avrebbe potuto essere lui il primo dietro, e poi gli si &egrave offerta e così ci siamo ritrovate entrambe inculate in contemporanea, io da Arturo, baciandoci attraverso la scrivania. E’ stato bellissimo caro diario, non so se ho provato più piacere a prenderlo dietro o a vedere che anche Emilio, un altro adulto, era nelle mie mani.

Diciamo nostre perché senza Stefania non so se ci sarei riuscita ma, in fondo, non &egrave anche lei uno strumento nelle mie mani?
Non &egrave finita caro diario. Appena uscite dall’ufficio di Arturo siamo corse a casa di Stefania e lì abbiamo ripetuto la scena di prima. Solo che al posto di Arturo c’era Monica, che si &egrave lasciata andare senza problemi alle nostre carezze, e al posto di Emilio c’era sua moglie Mariuccia, la sorella di Monica. Anche lei &egrave rimasta stupefatta trovandomi tra le cosce di Monica, anche lei non ha saputo resistere alle carezze di Stefania prima e alla mia lingua dopo. Che bello vederla fremere sotto i miei tocchi. La conoscevo solo di vista ma &egrave veramente una bella donna e la sua micina &egrave così saporita mmmmhhhhhh. Caro diario, mentre ti racconto non resisto, mi sto toccando al pensiero di quello che &egrave successo dopo.
Sì, perché anche Stefano era d’accordo con noi e a un mio segnale si &egrave fatto trovare col cazzo duro a pochi centimetri dalla bocca di sua zia. Ci ha messo poco a imboccarlo e succhiarlo e intanto lei godeva e godeva. Quando ho capito che anche Stefano era al limite l’ho fatto mettere al mio posto tra le cosce di Mariuccia e così l’ha scopata come un dannato.

Caro diario, sono veramente una pittrice di anime dentro di me. Guardavo le due coppie darsi piacere e il piacere maggiore era il sapere che era a causa mia, io ero riuscita a fargli fare ciò che mai avrebbero pensato. Solo alla fine mi sono presa il mio premio, non ce la facevo veramente più, e io e Stefania ce la siamo leccata mentre gli altri ci guardavano. Ho goduto tantissimo.
Ora manca solo il gran finale caro diario, ma non voglio anticiparti nulla.
P.S. toccandomi e ripensando mentre scrivevo sono venuta. Ecco, questa goccia del mio piacere sui tuoi fogli &egrave la mia firma.

Caro diario, sono stati giorni intensi. A parte gli esami che però non mi preoccupano, mi sono costretta a attendere. No, non voglio dirti cosa, &egrave il gran finale che ti ho promesso. In questi giorni abbiamo fatto sesso in tre con Stefano e Stefania, ci siamo eccitati raccontandoci a vicenda le scene con i loro genitori e ora”’ Domani ti dirò, e come pittrice di anime, mi piace definirmi così ora, sarà il mio capolavoro.
Caro diario, eccoci qui. Ora ti racconterò di ieri sera, di ciò che sono stata capace di fare.

Il mio piano era di coinvolgere tutte e due le famiglie”.. insieme.
Ci mancava solo Luca e, purtroppo, ho dovuto coinvolgere anche quella troia di Giuseppina. I due stanno insieme e ho pensato che era solo un elemento in più, con la fame di cazzo che si ritrova non mi avrebbe dato problemi, invece’. però anche se non &egrave stato esattamente come volevo &egrave andata alla grande.

Allora: la serata &egrave cominciata con l’arrivo di noi ragazzi nel salone dove ci attendevano gli adulti. Ho parlato a tutti dicendo chiaramente cosa intendevo fare. Solo Monica ha provato a reagire, a negarsi, ma &egrave bastata una carezza sulla micina per farla arrapare e poi farla inginocchiare per un pompino a Arturo.

Come una regista (mi sa che mi piace più di pittrice) ho collocato gli attori al loro posto per la scena. Sono andato da Emilio e l’ho stuzzicato e poi ho fatto inginocchiare Mariuccia davanti a lui. Doppio pompino, perfetto.
Stefano e Stefania si stavano dando da fare da soli tra di loro. Luca e Giuseppina erano sul divano, si carezzavano, ma avrei pensato dopo a loro, prima volevo avere qualcosa per me e così mi sono messa tra Emilio e Arturo togliendo il cazzo di bocca una volta a Monica e una volta a Mariuccia, contendendo loro, e vedevo quanto gli dispiaceva, il cazzo del rispettivo marito.

Sì, sono una regista, non una pittrice, così mi sono sentita quando ho cambiato scena all’improvviso e ho fatto venire Stefania a succhiare Arturo mentre Emilio la scopava da dietro.

Mariuccia l’ho fatta andare a spompinare Stefano e mi sono tirata Monica tra le cosce. Me lo meritavo e, te lo confesso, stavo colando come una fontana. Volevo abbandonarmi al piacere ma ancora dovevo trovare una sistemazione a Luca e Giuseppina. Gli ho fatto cenno di avvicinarsi e quella stronzetta sai cosa ha fatto? Ha preso Luca e se l’&egrave portato al piano di sopra. La santarellina non voleva che la vedessimo trombare? Faceva la timidina ora?

Mi ha fatto incazzare ma la lingua di Monica sulla mia micina era così dolce e piacevole che ho lasciato perdere. Li ho mandati affanculo e mi sono goduta la leccata dimenticandomi presto di loro.

A un certo punto la lingua di Monica non mi &egrave bastata più. E’ stato sufficiente chiamarlo per far venire Arturo a scoparmi. Lo faceva con forza e io avevo sulla faccia la micina di Monica. Ho goduto una prima volta così, con lui che mi sfondava la figa e Monica che mi colava sulle labbra. Di fianco a noi Mariuccia spompinava Emilio mentre Stefano la inculava. Non glielo avevo detto io, avevano fatto tutto da soli ma il ‘la’, il via, lo avevo dato io, tutto quello che facevano era per obbedire alla mia volontà.

Solo pensare questo mi ha fatto godere una seconda volta a pochi secondi dalla prima.

Non vedevo Stefania e pensavo si stesse masturbando. Invece quella troietta scatenata ha scalzato la madre dalla mia faccia e ci si &egrave messa lei. Per me non &egrave cambiato nulla, ho leccato Stefania come prima Monica, e intanto Arturo mi scopava sempre più forte, però ora vedevo sopra di me la figa di Monica con dentro le dita di Stefania. Non la stava masturbando, la stava proprio scopando con le dita e le sentivo gemere forte.
Vedere Stefania così scatenata mi ha fatto godere una terza volta. Ci pensi caro diario, tre volte in pochi minuti, era il paradiso per me.
Stefano ha goduto nel culetto della zia e lei, godendo a sua volta, ha abbandonato Emilio. Il poverino stava forse per venire perché come un animale infuriato mi ha tolto di peso da sopra Stefania, l’ha fatta inginocchiare e l’ha inculata con forza. Ho visto la sua faccia caro diario”. all’inizio non &egrave stato piacere. Però quella troietta poco dopo ha cominciato a prenderci gusto e si &egrave allungata verso la madre, che era lì accanto, cominciando a leccarla.

Io stavo avvicinandomi al mio quarto orgasmo quando Arturo mi ha spaventato. Prima si &egrave tolto e, mentre lo insultavo, mi ha sollevata di peso sedendosi sul divano con me addosso. Mi sono sentita subito penetrare nel buchino. Non me lo aspettavo caro diario, non &egrave stato dolore, più la sorpresa a strapparmi un urlo.

Poi”’ poi &egrave successo quel che non avevo previsto, a cui non pensavo minimamente: Stefano &egrave venuto davanti a me e me l’ha messo nella micina. Non l’avevo mai fatto caro diario, veramente non ci pensavo ma una volta lì mi sono eccitata come una cagna in calore e ho allargato le cosce per accoglierlo. Mmmmhhhhh, mi bagno ancora solo a ripensarci. Mi sentivo completamente piena, davanti e dietro, come mai prima.
Sì, &egrave questo che significa sentirsi completa. Mi hanno scopato con forza come se l’avessero fatto da sempre e ho ricominciato a godere. Di fianco Stefania incitava lo zio a scoparla più forte, a romperle il culetto. La testa ha preso a girarmi come una trottola. Credo che abbiamo goduto insieme e per me &egrave stato l’orgasmo più forte della mia vita.

Tutto perfetto se non fosse stato per Luca e Giuseppina. Più ci ripenso più mi fanno incazzare.

Io, la piccola Adele, sono stata capace di far obbedire a bacchetta quattro adulti come le due coppie, a fargli fare sesso tra loro e con i figli e quella troia di Giuseppina si &egrave defilata?
Ma chi si crede di essere? Devo trovare il modo di fargliela pagare.

Caro diario, in questi giorni ho fatto gli orali (ih ih ih, gli esami, non quello che pensi tu ih ih ih). Ci sono rimasta male quando ho visto i voti, io valgo molto di più ma quei bastardi dei professori devono avercela con me per qualche motivo. Però ora &egrave finita, sono diplomata e mi attendono le vacanze. Ma prima voglio pensare a Giuseppina, non ho dimenticato quella sera. Dirò a Stefania di chiamarla per sapere qualcosa di più su quel che pensa e poi deciderò cosa fare.

Caro diario ho a che fare con degli imbecilli. Avevo affidato a Stefano e Stefania il compito di adescare Giuseppina, farla diventare loro succube così come loro sono di me e quei due che fanno? Scopano insieme e poi la lasciano andare. E hanno anche il coraggio di dirmi che secondo loro la troietta non accetterà mai di obbedirmi. Li prenderei a schiaffi se li avessi qui. Mi sono sfogata per telefono e gliene ho detto quattro a quella stupida di Stefania. Accidenti a loro, devo inventarmi qualcosa”.. e poi dovrò punire Stefania per la sua stupidità, ma una cosa per volta.

Caro diario, Stefania mi ha fatto veramente incazzare. Sai cosa fa? Va in crociera con i genitori. D’accordo che loro avevano prenotato da tempo ma lei che ci va a fare? Contavo su lei e Stefano per agganciare Luca e Giuseppina. Non posso più fidarmi dei due gemelli, devo agire da sola.
Luca ha rinunciato per stare con Giuseppina e lo posso capire, Stefano ha rinunciato perché gliel’ho detto io e così &egrave normale, ma lei? Perché non ha rinunciato? Quando torna devo darle una bella lezione. Nell’attesa userò il solo Stefano.
Affanculo Stefania, che si diverta in crociera, io ora ho altro a cui pensare ma dopo”

Caro diario sono confusa. In questi giorni ho fatto coppia con Stefano e spesso con Luca e Giuseppina. Sai cosa avevo intenzione di fare ma”. non lo so più: a forza di vederli così felici insieme ho cominciato a invidiarli. Sì, scopo con Stefano e mi piace anche, però il suo obbedirmi totalmente, la sua voglia di compiacermi costantemente, iniziano a darmi un po’ fastidio. Sento che c’&egrave qualcosa che mi manca, e lo vedo in Luca e Giuseppina. La loro gioia nel semplice stare vicini anche senza fare nulla.
Mi piacerebbe essere uno dei due, non importa quale. Mi sono masturbata più volte pensando a loro due, insieme e divisi, con lui o con lei. Non mi importa più se non mi obbediscono, vorrei solo che” mi volessero bene come io ne voglio a loro. Che mi sta succedendo caro diario? Ero così sicura di me pochi giorni fa e ora”’

Caro diario sto male. stasera eravamo a casa di Stefano e quando i ragazzi sono andati a prendere la carne per una grigliata”. ci ho provato con Giuseppina. Sì, ci ho provato letteralmente, e mi sono sentita stupida per il tipo di approccio e ci sono rimasta malissimo quando mi ha dato il due di picche.
Ho fatto finta di niente quando sono tornati i ragazzi, come se fosse stato un momento passeggero e così Giuseppina che prima si era arrabbiata si &egrave riaddolcita. A un certo punto ci ho provato ancora. Avevamo bevuto birra e pensavo che si sarebbero lasciati andare così ho proposto un gioco a penitenze via via crescenti. Presto siamo passati agli atti sessuali e mentre Giuseppina faceva una sega a Luca li ho abbracciati. Credevo non avrebbero resistito e invece”.. prima Giuseppina e poi anche Luca si sono fatti indietro.
Cosa non ha funzionato? Con i gemelli e i loro genitori era stato tutto così facile. Mi sarei messa a piangere quando sono andati via lasciando me e Stefano da soli. Quando poi quello stupido mi si &egrave accostato cercando di consolarmi”.. non ci ho visto più. L’ho insultato a sangue e alla fine l’ho anche buttato in piscina prima di andarmene.
E ora sono qui e quelle che ti cadono addosso caro diario sono le mie lacrime. Perché nessuno mi vuole bene?

Caro diario che palle. Quello stupido di Stefano mi chiama a ogni ora. Possibile non capisca che non ho voglia di vederlo? Mi vedrà solo quando Stefania e i suoi torneranno dalla crociera, e manca poco. Non vedo l’ora di rotolarmi sul letto con tutti e quattro. Sì, credo che permetterò a Stefano di scoparmi solo allora, dopo che l’avrà fatto suo padre. Poi c’&egrave Stefania. Mi &egrave mancata anche se devo ricordarmi di punirla. Non importa. Luca e Giuseppina possono andare a farsi fottere, io ho i quattro genitori e i due figli a mia disposizione, devo solo attendere pochi giorni.

Caro diario sono distrutta. Oggi sono andata a casa di Stefania sapendo che erano tornati.
Ero felice di rivederli e contavo di farmi una bella scopata con tutti quanti, come prima.

Invece mi hanno trattata malissimo. Arturo mi ha detto che non vogliono più vedermi. Monica mi guardava con occhi cattivi, ma la più cattiva &egrave stata Stefania che ha minacciato di sputtanarmi in giro. Ma cosa gli ho fatto? Anche Stefano, che pareva il meno freddo di loro, alla fine mi ha mandato letteralmente a fare in culo.
Sono scappata via piangendo. Non me lo merito caro diario’. o forse sì? Non lo so, a me piaceva comandarli ma anche a loro non &egrave dispiaciuto ubbidirmi. Abbiamo provato tanto piacere tutti insieme, perché scacciarmi ora? Perché accusarmi di tante cose se sono stati anche loro a volerlo?

Sto soffrendo tantissimo. Ho deciso di cambiare facoltà. Prima avevo scelto quella di Stefania ma non &egrave più il caso. Andrò a”. dove abita mio cugino. Lì potrò contare su di lui e chissà”’.

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