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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Torture

By 26 Agosto 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Ti invito a casa mia, una sera.

Sarebbe stata la tua fine, ma non lo immaginavi neanche…

Tutto è perfetto, la cena leggera, il vino, l’atmosfera.

Ci vogliamo, e tanto. A metà conversazione, senza motivo apparente, voliamo addosso l’una all’altro.

Si inizia in salotto: baci, palpatine, sfregamenti… la voglia che sale. Ti ritrovi nuda e decido che è il momento.
Senza altre parole, ti prendo in braccio e ti porto delicatamente sul letto, ti faccio sdraiare, ho già preparato tutto. Ti lego le mani con delle corde fissate agli angoli del letto, vedo il tuo sguardo di puro desiderio misto a quella leggera delicata paura, dopodichè ti bendo in modo che tu veda il buio e nulla più.
La tortura che avevo programmato può avere inizio, una tortura di desiderio e piacere che non avresti dimenticato per tutta la vita.

Mi spoglio, e senza fare rumore mi fermo in piedi al bordo del letto. Sei meravigliosa nella tua nudità, dalla punta dei capelli alla fessura carnosa che risplende in mezzo al tuo bacino. Mi parli, mi chiedi dove sono, ma nell’assoluto silenzio non rispondo. Guardo il tuo viso, giri piano la testa cercando di captare il più piccolo rumore per individuarmi. Percepisco la tua ansia, ma io rimango immobile e silenzioso: “La tortura è appena all’inizio mia cara, mi desidererai così tanto da impazzire” penso.

Lentamente mi inginocchio, non voglio che il contatto con il mio corpo ti dia dei punti di riferimento. Incomincio a sfiorarti con le mani. Tocchi lievi e veloci, una volta sul viso, una volta sul collo, una le gambe, una l’inguine, un’altro sul seno. Cosi faccio anche con i baci, piccoli baci sfuggenti che ti do in ogni parte del corpo, ogni lento bacio è un piccolo brivido, la pelle si arriccia sotto le mie labbra. Carezze e baci che per te sono come sferzate, frustate improvvise di piacere, non puoi sapere dove colpirò ed il tuo corpo è teso come le corde di un violino in attesa dell’ennesimo colpo. Sono estasiato dal potere che ho in questo momento su di te, il tuo respiro è profondo, il tuo viso teso. Ansimi sommessamente tra un colpo e l’altro, ed ogni qual volta le mie labbra baciano i tuoi seni, piuttosto che il ventre, o la mia mano sfiora le tue cosce o la carne della tua luccicante fessura, il tuo corpo si contorce in uno spasmo, un brivido. Quando ti bacio in un punto, posso osservare la pelle sollevarsi, come quando si ha freddo, ed espandersi in un brivido di piacere. Ho il cazzo che pulsa, vorrei scoparti subito, ma più di tutto voglio vederti soffrire.
La tortura di baci e carezze è lunga e prolungata, il tuo corpo si contorce sempre di più, ad un certo punto parli: “Basta, scopami! ti voglio dentro di me!”
La mia tortura sta dando i suoi frutti. Non rispondo subito, avvicino la bocca alla tua dolce fighetta e questa volta con decisione infilo la lingua dentro le grandi labbra e platealmente do una profonda… lenta…
lunghissima leccata!

…gemi.

Aperta, calda e piena di umori profumati che colano come gocce di rugiada. Lecco piano ma con decisione, ti gusto a fondo, poi con le mani apro le labbra e do colpetti al clitoride. Lo succhio, lo lecco, lo bacio… mi accorgo che il tuo corpo si è irrigidito in uno spasmo di piacere e che bastano altri due colpi per farti venire.
Mi fermo immediatamente, non è quello che voglio.
Ti lamenti.

…mi avvicino al tuo orecchio.

“Non ti scopo adesso, e non ti farò neanche godere adesso… voglio vederti implorare il mio cazzo, prima.”
Ti sussurro, leccandoti e mordicchiandoti l’orecchio…

Salgo sul letto e mi metto in ginocchio, con te sotto e la mia asta rigida a pochi centimetri dalla tua bocca. Lo Prendo in mano e lo porto a contatto con te.

“Lo vuoi?”

Ti chiedo passandotelo sulle labbra…

Tu, con difficoltà per via delle braccia legate, alzi un poco la testa ed apri la bocca per accoglierlo con tanto di lingua. Io, con molto autocontrollo, con la mano lo scosto quel tanto da impedirtelo. Tu, come un serpente impazzito ed affamato, a bocca aperta cominci a girare il viso per cercare la punta del mio cazzo e prenderlo in bocca, mentre io con la mano lo sposto per impedirtelo facendo sfiorare alla mia cappella ogni volta le tue labbra e la tua lingua.

“Lo vuoi in bocca? Lo vuoi ingoiare tutto? Dimmelo che lo vuoi” Ti intimo.

“Si, lo voglio ingogliare tutto, lo voglio baciare, leccare, lo voglio in bocca.”

Mi rispondi, sento fremere il tuo corpo sotto di me. Te lo lascio prendere, ed incominci a succhiarmelo con avidità, come se non avessi mai desiderato altro. Lo succhi… lo lecchi… mentre spostando in avanti il bacino te lo infilo sempre più in profondità, fino quasi in gola! Mentre con una mano lentamente ti stuzzico l’intimità. Mi stai risucchiando l’anima, quando con un sforzo mostruoso te lo tolgo dalla bocca con tuo sommo disappunto.

Rimani con la bocca aperta e la lingua in fuori, nella speranza che lo ricacci dentro.

Scendo…

Comincio a baciarti il viso, sfiorandoti con tutto il corpo, sfregandomi contro di te… Mentre ti bacio il collo, la punta del mio cazzo ti sfiora l’entrata ed ogni volta che la mia cappella si appoggia sulle tue labbra bagnate, il tuo corpo sussulta. I miei baci scivolano sempre più giù, lasciando un brivido di piacere al loro passaggio. Bacio lecco e mordicchio tutto: guance, collo, spalle, seni… mi ci soffermo per torturarli per bene. Hai i capezzoli durissimi, e succhiarli e morderli è uno spasso per me, gemi ad ogni succhiata energica. Scendo fino alla tua stupenda figa e mi ci dedico con calma, leccandola e scopandola con la lingua, senza tralasciare il tuo meraviglioso clitoride praticamente in erezione. Il tuo bacino si contorce ad ogni mio colpo, se avessi le mani libere probabilmente avresti preso la mia testa per schiaccirmi con forza il viso contro la tua vogliosa fessura.

Sento i brividi che precedono l’orgasmo e mi fermo. Di nuovo.

“No! No! C’ero quasi! Ti prego!”

Urli.

Il tuo corpo ha un sussulto e ricade stremato sul letto privo di forze.

Ti guardo soddisfatto di me stesso.

“Non è ancora arrivato il tuo momento”

ti dico.

“Bastardo”

replichi con fatica

“Mi ucciderai dal desiderio.”

Il mio cazzo sta esplodendo, devo fare qualcosa o sarò io a non resistere. Mi rimetto sopra di te e torno a conficcartelo fino in gola, riprendi a succhiare con foga. Le tue labbra mi avvolgono in una morsa calda e morbida quanto letale. Mi gusto il lavoretto mentre mi sego da solo.

Riprendo la tortura… carezze, baci, piccoli morsi in ogni parte del corpo. Comincio anche a penetrarti con la punta, ogni volta la tua figa sembra risucchiarmelo dal desiderio, per poi uscire immediatamente e riprendere con la lingua.

Se ti sento troppo vicino all’orgasmo rallento per farti riprendere. Non dici più niente, hai capito che ogni tua richiesta otterrebbe il risultato contrario. Per te parla il tuo corpo che si contorce, il tuo respiro ansimante, la smorfia costante e la tua figa completamente fradicia da aver lasciato un lago di umori sulle lenzuola. Decido che è ora di porre fine alle tue sofferenze. Mi metto sopra di te, sfregando tutto il mio corpo e usandolo interamente per darti piacere… faccio entrare la cappella nel tuo buchetto pieno di lussuria.

“Vuoi il mio cazzo? Vuoi godere? Vuoi che ti scopi?”

Chiedo.

“Si, lo voglio, scopami! Ti prego!”

Mi rispondi ansimante di vera e profonda voglia!

…quasi raggiante di piacere.

Lo Infilo molto lentamente, per torturarti ancora, arrivo fino alle palle, che senti sbattere contro di te. Poi comincio a scoparti con forza, ma lentamente, facendo quasi uscire del tutto l’asta e rispingendola dentro fino in fondo. Mi serri le gambe attorno alla schiena. Accellero, mentre la mia testa si muove dalla tua bocca che bacio con avidità, ai tuoi seni che succhio con decisione. Le mie mani si muovono sul tuo corpo, palpandoti e strizzandoti con forza.

Un colpo profondo, un urlo, due colpi, un altro urlo…

Le tue labbra carnose mi serrano in una calda e soffice stretta goduriosa. Sei davvero bagnatissima! Accellero sempre di più, aumentando il vigore e fermandomi di tanto in tanto per premerlo tutto dentro e farlo pulsare, per farti sentire completamente piena, ti mando in estasi! Ti sento gemere sempre più forte. All’ennesimo colpo un urlo strozzato ed un orgasmo lungo e forte, che ti irrigidisce tutto il corpo, mi fanno capire che stai godendo come non mai.

Spasmi frenetici e brividi intensi ti percorrono, le tue grida riempiono la stanza… non resisto più e schizzo fino all’ultima goccia dentro al tuo bollente e voglioso sesso, gemendo.

Crolliamo sul letto.

Ti slego, e coccolandoti ed accarezzandoti i seni ci addormentiamo, abbracciati, soddisfatti e contenti.
“Grazie” è l’ultima cosa che sento.

Per chi volesse contattarmi per curiosità o chiacchiere: aresdimilu@hotmail.com

PS: vi prego di farmi notare eventuali errori.

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