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Tutto può accadere

By 24 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Quanto Marta riattaccò il telefono guardò Vittorio e lo sguardo non era dei più felici, se così si può dire.
‘Che succede, ti vedo rabbuiata’.
‘Ma no niente, solo che ho parlato con mia sorella e ci ha chiesto un favore’.
Lo sguardo di Vittorio si posò sul viso di sua moglie, una donna di 48 anni, che non ama per niente arrendersi all’età, una donna che cura l’aspetto fisico in palestra e lo shopping che non l’ha mai fatto in maniera compulsiva, ma per tenere giusto aggiornato il suo guardaroba, dagli abiti, alle scarpe all’intimo.
‘A guardarti in viso non deve essere niente di promettente, sentiamo’ le dice con il suo solito tono scanzonato, del resto Vittorio quando &egrave a casa non vuole provare le tensioni che ha quotidianamente a lavoro, ama rilassarsi e vivere serenamente prendendo gli inconveniente della vita privata alla leggera, ma sempre con la consapevolezza di doverli risolvere
‘Lorenzo si &egrave iscritto alla facoltà di ingegneria qua da noi, finirà gli ultimi anni qui, e Rita mi ha chiesto di poterlo ospitare qualche mese in attesa che trovi alloggio nello studentato o quanto meno in una stanza di un affittacamere’.
Vittorio tirò dalla pipa senza scomporre la sua seduta sul sofà, fissava Marta in attesa che gli esprimesse quale fossero le sue perplessità, del resto era stato lui a plasmarla in quella maniera, anni e anni nell’aiutarla a tirare fuori i suoi desideri aveva influito anche nell’esprimere quelle perplessità che in passato teneva per se.
‘Dai Vittorio non guardarmi così, sai bene anche te che potrebbe diventare imbarazzante’
‘E per quale motivo, spiegami’
‘Lorenzo potrebbe scoprire le nostre perversioni, sarebbe imbarazzante.’
‘Basta cambiare abitudini, mia cara, del resto Rita ti ha chiesto di ospitarlo per qualche mese, non per il resto della sua vita ‘. Vittorio non poteva non sorridere compiaciuto, sentire sua moglie parlare così, cogliere nel suo tono il desiderio di poter continuare quella trasgressione che lui, anno dopo anno, ha coltivato fino a portarla ad essere quella che &egrave oggi.
‘Certo questo lo so anche io mio caro, ma se vuoi saperla tutta mi spiace non rivedere i nostri amici, in particolare Mattia’
Il sorriso sornione di Vittorio era palese, la sua soddisfazione non stava nel vedere sua moglie con altri, quello era riuscito a farlo già pochi anni dopo il matrimonio, quello che lo soddisfaceva stava nel fatto che ora era lei che desiderava farlo e non come anni fa che era lui che doveva organizzare tutto.
‘Bh&egrave &egrave chiaro che non potremmo più ospitare i tuoi amanti, ma questo non significa che tu non possa continuare a vederli’
‘Vedremo Vittorio, sono perplessa, credimi. Valutiamo con calma il da farsi, ma sappi che sono propensa a sospendere i nostri giochi finché ci sarà Lorenzo per casa, sarebbe scandaloso venisse a sapere delle nostre abitudini’
Vittorio la guardava con calma, sapeva che l’aspetto impulsivo di Marta era quello che meno aveva plasmato secondo i suoi desideri, ma era anche quello che negli ultimi tempi gli aveva dato più soddisfazioni, come quando, di rientro da una cena con colleghi lei si spogliò in auto e convinse il marito a fermarsi in piazzola autostradale per dare piacere a sconosciuti. Fu una serata memorabile, spesso era nelle loro fantasie, ma per quanto queste fossero descritte minuziosamente nella loro intimità, la ragione li aveva sempre spinti ad essere prudenti. Invece quella sera Marta ebbe la soddisfazione di far godere quattro camionisti. Scese nuda dall’auto iniziando a camminare attorno alle cabine dei camion fino ad attirare l’attenzione degli autisti che, ovviamente, non persero tempo e la circondarono palpeggiandola con determinazione, fino a portarla nel boschetto sottostante l’area di sosta e a turno abusare di Marta che, con estremo piacere, per oltre un’ora fu l’oggetto sessuale dei quattro che scaricarono il loro sperma per lo più sul suo seno, tranne l’ultimo che, con un atto di forza, costrinse Marta a farlo godere nella sua bocca. Vittorio assistette, con sommo piacere, ebbe solo il dispiacere di non aver avuto la macchina fotografica con se e non aver potuto immortalare la moglie all’opera, come era solito fare in molti incontri. Spesso Marta ama avere rapporti multipli con uomini, ma mai era accaduto in luoghi pubblici, sempre o a feste private o in privé, dove era solita darsi una ripulita prima di tornare a casa, quella sera, per ovvi motivi, non fu possibile e il tanfo di sesso perdurò nell’abitacolo anche il giorno dopo.

Vittorio ruppe il silenzio ‘Vedi Marta, capisco la tua paura, il fatto che la tua famiglia abiti distante non ti ha mai dato modo di pensare come tenere segreto il tuo vizio sessuale, ma sai quante coppie come noi si divertono nonostante abbiano figli, genitori o parenti dentro le mura di casa? Rifletti, per te lo dico, non per me, so che ti piace fare sesso e so che Mattia ti ha preso particolarmente. Non prendere decisioni di pancia mi raccomando’
‘No, no non ne prenderò’ rispose d’impulso con tono scocciato ‘stai tranquillo che valuterò il da farsi’
‘E quando sarebbe previsto l’arrivo di nostro nipote?’ domandò Vittorio con il suo solito fare pragmatico.
‘Sabato mattina, arriva in treno, dovremmo anche andare a prenderlo e noi venerdì sera avevamo fissato con Federica e suo marito per andare a quella festa in villa’
‘E dove sta il problema Marta, ci andremo a quella festa in villa’
‘Ma dai Vittorio, ma ti sembra? Solitamente quando andiamo a quelle feste facciamo mattina, e chi si alza poi sabato per andare a prendere Lorenzo in stazione’
‘Perché non può arrivare con i mezzi pubblici?’ rispose Vittorio con tono lievemente scocciato.
‘Ma dai, non &egrave come arriva, ma &egrave il come ci trova, saremo degli zombi, non ho voglia di apparire come chi ha tirato fino a tardi’
Vittorio bofonchiò non convinto e deluso, quelle feste per lui non erano solo un modo di esprimere la sua sessualità, ma anche di passare delle ore in maniera giuliva, senza parlare di lavoro, senza avere preoccupazioni alcune, osservando la moglie mentre faceva sesso con altri, scambiandosi pareri ed aneddoti con altri mariti come lui, cercando di elevare ognuno la propria moglie come la perfetta moglie e madre di famiglia, ma che al momento opportuno si trasformava nella più esperta e capace amante, pronta a soddisfare anche più di un uomo contemporaneamente.
In Vittorio c’era un misto di piacere e sofferenza ogni qualvolta che vedeva la moglie presa da altri, lei agli inizi era timida, quasi veniva coccolata dal bull di turno proprio perché percepivano la sua inesperienza e fragilità nel ruolo che ricopriva, ma ora, donna navigata e appagata nel ruolo che ricopriva, sapevano trattarla come la più lurida troia di bordello, usandola come oggetto del proprio piacere e questo a Marta piaceva, sentirsi l’oggetto sessuali di più uomini, godeva non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Il turpiloquio che gli riservavano gli amanti di turno spesso la disinibivano ulteriormente, caricandosi di voglie senza alcun tipo di vergogna, facendo cadere ogni tipo di tabù, tabù che l’avevano accompagnata fino all’età di 25 anni, vissuta in una famiglia altamente cattolica e con regole ferree sul sesso. Poi, col matrimonio, piano piano il lavoro di Vittorio nel trasformarla prima nella sua geisha, poi in quella degli amanti, ha portato ai frutti, coltivando quella splendida donna da fiore debole a splendido fiore di Dionaea muscipula.
I pensieri di Vittorio erano tanti, dopo una settimana di lavoro desiderava partecipare a quella festa, voleva osservare per l’ennesima volta Marta avvinghiata a più corpi maschili, ma la determinazione di sua moglie era forte, non voleva, si sentiva in colpa, voleva apparire la classica donna di casa, pronta a prendersi cura dell’ospite, come non comprenderla, ma anche lui voleva essere compreso e voleva la sua soddisfazione.
‘Chi ci sarà alla festa?’ domandò alla moglie
‘Ancora!! non ti arrendi eh’
‘Cerca di stare calma e dirmi chi c’&egrave, ho in mente una cosa che potrebbe soddisfare entrambi senza dover tirare a far tardi’
‘Vittorio…ma se ti faccio un pompino io come piace a te, non saresti soddisfatto?’ disse Marta con tono divertito, ma facendo trapelare che era scocciata.
‘Eddai cretina, quello me lo farai come sempre, ma dopo che ti ho vista alle prese con un altro uomo, &egrave il fine settimana e come tutti i mariti desidero fare sesso con mia moglie’
‘Bene, allora faremo sesso io e te’
‘Non essere irriverente’ l’ammonì con tono fermo ‘tu sai come la penso, per me fare sesso con te &egrave vederti godere tra le braccia di un altro, mi appaga più che scoparti, e io questo venerdì voglio fare sesso con te, voglio sapere se ci sarà anche Matteo alla festa o &egrave libero’
Lei lo guardò con fare incuriosito, non capiva dove volesse arrivare Vittorio, quindi, vuoi per curiosità femminile, vuoi per fiducia nei confronti del marito, Marta si fece accondiscendente.
‘Non te lo so dire, ma si fa presto a scoprirlo, gli telefoniamo e sentiamo, il numero ce l’ho’
Vittorio capì l’apertura della moglie, si sentì soddisfatto, anche questa volta riuscì a portarla dalla sua parte.
‘Gli telefono volentieri, basta sapere cosa hai in mente’
‘Semplicemente se vuole essere nostro ospite venerdì sera, cena con dopo cena piccante’ sorrise malizioso
‘E tireremo a fare tardi anche con lui’
‘Ammetto che non voglio mettere paletti all’orario, ma sicuramente stando in casa guadagneremo il viaggio di ritorno, poi magari chiediamo a Matteo di perdonarci se la serata sarà più sbrigativa’
Vittorio sapeva che Marta era legata a Matteo, diceva sempre che lui &egrave stato il primo, nonostante ci fossero passati centinai di uomini prima di lui, ma era speciale.
Fu l’ultimo tabù in ordine di tempo che era caduto, l’eiaculazione libera, il sesso senza protezioni alcune, non tanto per il rischio di rimanere incinta, la premenopausa di Marta dava abbastanza sicurezze, ma per il fatto che lei aveva vissuto quel gesto come molto intimo, come qualcosa da riservare solo al marito.
Marta ricorda ancora il piacere che provò quella sera, quando sentì il calore dello sperma di Matteo invaderle il ventre, un calore e una quantità che non aveva mai provato, vibrò per minuti mentre lui, col suo peso, stava sopra di lei, fermo col pene in vagina, diventata un serbatoio di umori misti di lei e lui. Provò un piacere quando iniziò a sentirla colare fuori, piacere misto a vergogna che scomparve quando vide gli occhi estasiati di Vittorio che l’osservava con amore e gratitudine. Quando Matteo sfilò il membro, sentì ancor più colare gli umori, rimase spiazzata nel vedere suo marito che osservava da vicino, con sguardo rapito, che fotografava la sua fica aperta e colante di seme. Provò imbarazzo quando sentì la lingua di Vittorio che cominciò a leccarla nella sua intimità, rimase impietrita, poi, i colpi decisi e ben assestati del marito, la sciolsero, capì che era ciò che desiderava, del resto glielo aveva accennato più di una volta che era il suo desiderio, ripulirla dallo sperma del bull.
Marta prese il telefono e con aria da gatta morta guardò languidamente il marito ‘Certo, concedermi solo per il dopo cena, &egrave riduttivo, non pensi?’
Vittorio scoppiò in una risata fragorosa ‘Ora si che ti riconosco’ disse divertito e aggiunse ‘mi sa che tu hai in mente qualcosa’
‘Ammetto che ho in mente qualcosa, ma mi devi dare carta bianca e fidarti di me’, Vittorio sorrise soddisfatto, la sua donna aveva imparato a gestire ogni situazione, da timida ragazza di campagna piena di tabù, ora &egrave diventata una donna senza particolari inibizioni pronta a soddisfare il marito nella sua cerebralità, ma soprattutto il suo fisico di donna ancora piacente, ‘ma ora’ continuò Marta ‘andiamo a letto inizia ad essere tardi’.

Per Lorenzo quell’estate sarebbe stata l’ultima da liceale, dopo la maturità passata brillantemente aveva ricevuto come regalo dai genitori una vacanza da solo con gli amici, anche loro appena maturati. Sapeva che sarebbe stata l’ultima vacanza da vivere spensierato, poi l’università lo avrebbe impegnato negli studi anche d’estate.
Partirono i primi di agosto con l’auto che il padre di uno dei suoi amici aveva prestato loro, dopo le miriadi raccomandazioni di fare con prudenza e non esagerare con alcol quando c’era da guidare.
Caricarono la macchina e partirono in direzione della costa degli etruschi dove avevano trovato un campeggio a buon mercato in una località di mare, nessuna discoteca di grido attorno ma qualcuna abbastanza vicina, del resto nessuno dei 4 era un amante della musica tecno, tutti e 4 preferivano un buon pub e della sana musica rock.
Le giornate passavano tra spiaggia il giorno e la sera giravano i paesi vicini dove andavano a farsi qualche birra o in una discoteca sul mare dove c’era un buon giro di persone, ma tutte più adulte. Lorenzo, una sera, l’ennesima, si era stufato di andare nella stessa discoteca, dove per altro non aveva potuto rimorchiare nessuna ragazza di suo gusto o meglio, sembrava non fosse lui di gusto alle ragazze, che tra l’altro erano tutte tra un’età dai 25 ai 30, molte con i rispettivi fidanzati o spasimanti al seguito, così decise di rimanere in campeggio e magari recuperare un po’ di sonno, dato che dormire in spiaggia non lo faceva rilassare come avrebbe voluto. Invogliato anche dal programma dell’animazione del campeggio, decise di acquistare una birra e godersi la band che quella sera avrebbe suonato brani anni 80/90, brani che aveva imparato ad apprezzare grazie al padre, suo primo insegnante di chitarra. Fu così che a mezzanotte si trovò in tenda pronto per dormire.
La mattina seguente si svegliò presto, per i canoni di quei giorni, erano le 9:15 e i suoi amici dormivano profondamente, li aveva sentiti rientrare a notte fonda, ma si riaddormentò subito. Si alzò, si lavò, costume, telo bagno, colazione al bar e in spiaggia. Erano le 10, mai vista a quell’ora in quelle vacanze, piena di bambini che schiamazzavano in riva al mare e mamme che richiamavano i figli, i soliti venditori ambulanti, insomma, una discreta confusione. Decise così di avviarvi lungo il bagnasciuga per cercare un posto più tranquillo dove prendere il sole e farsi il bagno senza dover scansare nessuno.
Mentre camminava iniziò a pensare alla sua ex Viviana che lo aveva mollato qualche mese prima della fine della scuola per mettersi con un ragazzo più grande, lei diceva che voleva sentirsi più autonoma, voleva poter girare, insomma scaricato per uno che aveva la patente. In fin dei conti non aveva perso nulla, ma in quei due mesi si era stufato di masturbarsi, nonostante fosse stata solo la seconda donna con la quale fosse andato a letto, esperienza poca, ma per lo meno faceva sesso. Ripensò a diversi episodi vissuti con Viviana, tipo quella volta che l’aveva fatta venire a casa sua perchè i genitori quella domenica pomeriggio avevano deciso di andare al cinema, per poco non li beccavano, si erano persi un po’ troppo nei preliminari e non si resero conto del tempo che scorreva, così le 2 ore e mezzo che sarebbero stati soli, volando velocemente, rischiarono di farsi beccare nudi sul divano, solo la risata di Rita in fondo alle scale, annunciò l’arrivo dei genitori dando tempo ai due giovani amanti di ricomporsi e farsi trovare a vedere un programma tv acceso a casaccio. Camminava assorto dei suoi pensieri, non si rese conto di quanto camminò, ma fu riportato all’attenzione quando vide passare davanti a se delle persone che uscivano dal mare completamente nude. Si fermò e si guardò intorno, erano tutti nudi, molti uomini, qualche donna in compagnia di un compagno, chi in piedi ad osservare chi sdraiati a prendere il sole.
La sua espressione di stupore sul viso doveva essere ilarica, dato che sentì una risata accanto a lui; si voltò e un uomo sui 50 anni, ovviamente nudo, usciva dall’acqua con accanto una donna poco più giovane di lui.
Con fare divertito si rivolse a Lorenzo, “ti sei perso ragazzino?”
Lorenzo avvampò di vergogna specie quando voltò lo sguardo verso quella donna nuda, non una modella qualche rotondità, ma un bel seno prosperoso, un bel viso.
Era esterefatto, imbarazzato, sorpreso, aveva camminato assorto dai pensieri ascoltando la musica senza rendersi conto di essere entrato in una spiaggia nudista. Lo sguardo divertito di quell’uomo lo metteva a disagio, aveva quasi voglia di scappare.
“Dai non lo vedi che è in imbarazzo, non prenderlo in giro” ammonì la donna il suo compagno.
Lei proseguì uscendo dal bagnasciuga, camminava sulla sabbia in punta di piedi favorendo lo sculettamento, Lorenzo seguì con lo sguardo la donna ammirando il suo culo.
“Ti piace?” gli domandò l’uomo
L’inesperienza e la mancanza di malizia di Lorenzo lo fecero avvampare, si sentiva come un bimbo con le dita dentro la marmellata, ma lui non voleva infilarcele, a dir la verità non ricordava nemmeno di aver preso il vasetto.
“Ahahahahahah” rise divertito l’uomo “non ti devi vergognare è normale ammirare un bel culo come quello di mia moglie, sarebbe più strano che tu guardassi il mio culo”
“no…no…bhè…si…no i sederi degli uomini non mi piacciono” cercò di reagire dallo stupore e da quella situazione kafkiana nella quale si trovava.
“Immagino che sia per te la prima volta in una spiaggia nudista” gli domandò l’uomo
“Bhè si…ma…ma sinceramente mi ci sono ritrovato, ero distratto nei miei pensieri e non mi sono accorto di essere quì” continuava a guardarsi attorno cercando di analizzare la situazione mentre rispondeva al tizio.
“Non è un dramma stare nudi, diciamo che non è apprezzato essere guardati da chi sta vestito come te, diciamo che è una forma di rispetto, ci sono molte persone che frequentano la spiaggia nudista per fare i guardoni, di per se non è delittuoso, ciò che ritengo scorretto è chi lo fa tenendo il costume”
“Capisco, no non sono venuto a fare il guardone, sono qui per errore, mi scusi tolgo il disturbo” ma mentre lo diceva osservava con attenzione la compagna dell’uomo che si asciugava il corpo nudo e guardava in direzione loro.
Rise divertito “Non penso che tu disturbi, si vede che sei qui per errore, ma mi sembra che nonostante l’errore non ti dispiaccia sbirciare”
“Bhè…no…è che…insomma…”
“Ahahahahah dai è normale guardare una donna nuda, specie se piace”
“E’ sua moglie?” domandò Lorenzo
“Si è mia moglie”
“Capisco, e a lei non dà fastidio che la guardino?”
“No a lei non dà fastidio che la guardino anzi, le piace essere ammirata da altri uomini, sai chi fa nudismo ha anche un certo aspetto esibizionistico”
Lorenzo sorrise imbarazzato “Non intendevo sua moglie, mi riferivo a lei, non le da fastidio che guardino sua moglie?”
“A me? Guarda dammi pure del tu, sennò vedi non capisco” rise ironicamente “no a me non dà fastidio che guardino mia moglie, è un piacere sapere che ancora a 50 anni ci siano uomini che l’ammirano e ti dirò di più, sono certo che i tuo sguardi le facciano piacere, sei giovane, una rarità, solitamente riceve consensi da uomini maturi, voi giovani, giustamente, ammirate le ragazze della vostra età”
“Ci mancherebbe è una bella donna” che situazione, confessare un complimento ad una donna al suo compagno, ma che stranezza era tutto ciò, solitamente i complimenti li faceva alla diretta interessata e solitamente non impegnata, le ragazze con i fidanzati le scansava, troppe storie di scazzottate in discoteca per un complimento ad una impegnata, no, i guai non gli piacevano.
“Grazie” sorrise l’uomo “fa piacere sentire un ragazzo giovane così che apprezzi una donna come mia moglie”
Lorenzo sarebbe scappato volentieri, un mix di emozioni, vergogna in testa, ma la curiosità lo stava trattenendo, la situazione era inusuale, da prendere con il giusto sospetto e la giusta precauzione per evitare figuracce.
“Ma se volessi prendere il sole nudo cosa dovrei fare?” domandò in maniera imprecisata, ma appena finì la frase capì che non era posta nella maniera giusta, infatti l’uomo si mise a ridere fragorosamente e gli rispose “basta togliersi il costume e stendersi a prendere il sole, non cambia nulla rispetto a come lo prendi solitamente, con la differenza che stai nudo”
Lorenzo diventò rosso capendo che la domanda era proprio stupida, rise per scaricare l’imbarazzo, ma anche perchè era proprio cretino come quesito.
“No intendevo dire, come mi devo comportare con la gente, non vorrei avere comportamenti stupidi ed offensivi, dato che è la prima volta quì”
L’uomo si voltò verso la moglie li guardava mentre nel frattempo si era stesa e, sorretta sui gomiti, osservava il marito colloquiare con Lorenzo, lei gli sorrise, l’uomo si voltò verso di lui e disse “Se non ti senti in imbarazzo a stare nudo con noi, vieni accanto a noi e facciamo due chiacchere rispondendo alle tue domande”.
Lorenzo pensò qualche secondo, si domandava cosa potesse accadergli, e porse la prima domanda che aveva in testa “e se avessi un’erezione? Mi sentirei in imbarazzo”
“Ti capisco, lo sarebbe per te, ma se è un’erezione fine a se stessa specie quando sei accanto ad una donna, è un bel complimento, vuol dire che ti trovi a tuo agio e che quella donna ti piace, non ci trovo niente di male”
“Tu no, ma tua moglie?”
Rise divertito e con ironia disse “magari è contenta di vedere ogni tanto qualcosa di duro”
Risero entrambi della battuta autoironica, Lorenzo sentì sciogliere la tensione.
“Se non sono di troppo accetto allora il tuo invito”
“Vieni, andiamo all’asciugamano facciamo le presentazioni li. Magari stendi l’asciugamano accanto a quello di mia moglie” gli suggerì l’uomo “ma prima devi togliere il costume, se te la senti” disse con tono divertito di sfida.
Eccoci, pensò Lorenzo, ci siamo, ora devo spogliarmi, cavolo, speriamo di non fare figure di merda. Fece un sospiro e sfilò il costume stando in apnea, con l’ansia di chi deve esporsi ad occhi di sconosciuti, invitato da uno sconosciuto. Subito notò la differenza della sua abbronzatura con quella della coppia, loro un’abbronzatura omogenea su tutto il corpo, anche nelle loro intimità, lui il classico segno dei boxer da bagno che oltre a sedere e pene, aveva lasciato bianco latte anche la parte superiore delle cosce.
“Bravo vedrai che tra un po’ non ti accorgerai più che sei nudo” e si incamminò verso l’asciugamano che era al lato sinistro di sua moglie.
Lorenzo lo seguì con passo incerto, assorto dal timore che un’erezione lo potesse tradire, anche se l’imbarazzo e l’ansia stavano giocando a suo favore lasciando il membro in posizione di riposo.
Ad ogni passo lo sentiva oscillare, gli sbatteva ora su di una coscia ora sull’altra e passo passo arrivò agli asciugamani della coppia.
Lei nel vederli avvicinare si era messa seduta, gambe chiuse, ginocchia tirate su, braccia appoggiate accanto ai fianchi a sorreggere il busto e questo metteva in risalto il suo seno, i suoi capezzoli grossi incastonati in areole altrettanto grosse. Era completamente nuda se non per quella curiosa e vistosa cavigliera a destra, la posizione delle gambe non mostrava se fosse rasata o meno nell’intimo.
“Eccoci tesoro”
Lei ci guardò e mi sorrise come per salutarmi, Lorenzo guardò l’uomo come per avere conferma del suggerimento datogli, si vedeva che era impacciato, nonostante l’istruzione datagli rimase come una statua in piedi davanti alla donna, aveva l’asciugamano nelle mani cogliendo l’occasione per coprirsi il pene, dato che la vergogna lo stava colpendo.
“Allora giovanotto come ti chiami?” domandò lui con fare gioioso.
“Lorenzo”
L’uomo gli allungò la mano e disse “io sono Marcello, mia moglie Vanessa” Lorenzo strinse la mano a Marcello completando l’opera delle presentazioni.
“Prego accomodati” gli disse indicando lo spazio libero accanto alla moglie
Impacciato Lorenzo iniziò a sistemare il telo bagno accanto a Vanessa, con fare rigido, perchè gli occhi cadevano spesso sul seno della sua vicina. Una volta sistemato il tutto appoggiandoci sopra maglietta, costume e marsupio, si sedette, tenendo le ginocchia piegate, gambe strette per nascondere la sua nudità.
“Sai, è la prima volta che Lorenzo fa nudismo, lo stiamo tenendo a battesimo” rise Marcello informando la moglie.
“Lo immaginavo” rispose lei “a vedere i segni del costume, certe parti del corpo non devono mai aver ricevuto i raggi solari”
“In effetti si, è la prima volta che mi metto al sole nudo”
Lei gli sorrise con fare premuroso e disse “Ti suggerisco di mettere della crema solare sul pene, li la pelle è delicata e non abituata ai raggi solari, ti ustioni subito, non penso sia poi così piacevole”
Cazzo la crema, non la prendo mai perchè sono già abbronzato, ma cavolo non nelle parti intime, pensò “In realtà non ho dietro con me la crema”
Vanessa sorrise, si girò verso la sua borsa e, armeggiando al suo interno, estrasse una protezione 50 che gli porse “tieni puoi mettere un po’ di questa, io metto sempre la protezione 50 sul seno, sai è un punto delicato ed è bene proteggerlo”
“Grazie” rispose Lorenzo con fare imbarazzato, un po’ dal fatto che appena seduto già aveva scroccato, un po’ perchè, ora come avrebbe dovuto fare? Rimase qualche secondo a riflettere, poi posò su di una mano un po’ di crema, si alzò e, dando le spalle alla coppia, iniziò a spalmarsi la crema sul pene, si sedette sempre dando le spalle e si rimise seduto come prima.
Lei rise delicatamente “Capisco che sia la parte alla quale tieni di più, ma non dartela solo sul pene e i testicoli, se ti scotti il culetto poi non stai seduto”
Imbarazzato Lorenzo si rialzò seguendo la procedura precedente, si spalmò la crema sui glutei alla meno peggio, poi si sedette di nuovo.
“Grazie, non si finisce mai di imparare” disse con un sorriso tra l’imbarazzato e il divertito
La donna sorridendo al giovane disse “Sai a volte è bene passare ai giovani certi trucchetti che noi in gioventù non conoscevamo e di conseguenza ne abbiamo pagato le conseguenze, ricordi in Corsica appena dopo il matrimonio?” domandò divertita al marito
Marcello iniziò a ridere “Come non dimenticare”
Lorenzo li guardò incuriosito, con fare interrogativo, la risposta non era stata esaustiva per la curiosità che gli aveva suscitato.
Lei si girò verso Lorenzo e iniziò a raccontare “La nostra prima estate dopo il matrimonio siamo stati in moto in Corsica, tenda e poco altro al seguito, sai, avevamo pochi soldi, ma soprattutto lo spirito d’avventura, giravamo spesso per spiaggette poco frequentate e in Francia sono sempre stati avanti nei confronti nostri per il naturismo, così decidemmo di andare a sperimentare li, solo che il secondo giorno di vacanza si stette tutto il giorno dalla mattina alla sera in spiaggia e Marcello si ustionò il pene”
Lorenzo fece un’espressione come di dolore “deve essere stato fastidioso, per non dire doloroso”
“Bhè ti garantisco che avere il pene che sembra ti prenda fuoco giorno e notte per 5 giorni non fu piacevole, si gonfiò con dell’edema sottostante, il giorno mi difendevo stando molto in acqua, ma la notte era una pena, un inferno”
“Lo credo, accidenti deve essere stata una brutta esperienza.”
“Si, che non auguro a nessuno, anche perchè oltre al dolore…” sospese la frase abbozzando un sorriso malizioso “….bhè..capirai che non era possibile fare sesso”
“Ah…davvero?”
Vanessa scoppiò in una risata “si te lo garantisco, non potevo toccarglielo, una sera solo per aiutarlo a mettere una crema idratante, piangeva dal dolore, sarebbe morto lo avessi obbligato a fare sesso”
Scoppiarono tutti e tre a ridere, il colloquio era comunque esilarante, divertenti, di compagnia e questo aiutava a rilassare Lorenzo, a far dimenticare piano piano la sua nudità.
Chiaccherarono del più e del meno per circa 10 minuti finchè Lorenzo non notò un uomo che si era avvicinato a loro e da una distanza di circa 10 metri li osservava accarezzandosi piano il pene eretto, ciò lo aveva perplesso, si voltò verso i suoi interlocutori e domandò “cosa fa quello li?” Entrambi si sporsero per vedere, poi sorrisero, rispose Marcello “bhè, devi sapere che certe persone cercano un approccio sessuale in spiaggia, evidentemente è interessato alla nostra situazione a tre e spera di ricavarne qualcosa”
“Ah, ma non capisco come possa ricavare qualcosa, siamo tre persone che si parla”
Lei sorrise istintivamente dall’innocenza dell’affermazione di Lorenzo, Marcello continuò “certo, noi stiamo colloquiando, ma magari lui spera di vedere noi tre giocare e spera di poter partecipare al gioco”
Lorenzo rimase ancora più perplesso “Giocare? Non capisco”
Vanessa scoppiò a ridere e disse “Lascia perdere Lorenzo, non importa, mio marito esprime concetti in maniera un po’ troppo complicata, in poche parole quello è un guardone, se non lo consideriamo tra un po’ se ne va” tagliò corto “piuttosto dicci qualcosa di te”
“Che vi devo dire, mi sono diplomato circa 20 giorni fa, ad ottobre inizio l’università ma non nella mia città, andrò a Torino al politecnico”
“Ma dai! Bene” disse Marcello “Gran bell’università, alcuni miei amici hanno studiato li anni fa, ne ho sentito parlar bene”. Così Lorenzo intraprese un dialogo sull’università e le aspettative che aveva, si stava rilassando, si era completamente dimenticato di essere nudo, si appoggiò sui gomiti stando semi seduto e istintivamente allargò le gambe per la prima volta dopo mezzora che era in compagnia di Marcello e Vanessa dando loro per la prima volta una visione del suo pene. Parlava e non si rese conto che i due buttavano l’occhio sul suo pene, un po’ per curiosità un po’ con quella malizia che ogni coppia scambista ha affinato negli anni, a volte bastava loro un’occhiata per capire se la dotazione dell’amante di turno poteva soddisfare le voglie della moglie, ma quel giorno era diverso, non avevano a che fare con un uomo smaliziato che sapeva muoversi all’interno delle dinamiche trasgressive di coppia, ma avevano un giovane e bel ragazzo senza dubbio dotato che andava piano piano intrigato ed eccitato, ma al contempo farlo sentire a suo agio per portarlo a fargli fare la sua prima esperienza con una coppia, lo avrebbero tenuto a battesimo, del resto la passione di Vanessa per i ragazzi giovani era risaputa a Marcello, per questo lo aveva convinto a spogliarsi eppoi portarlo da sua moglie, come viene offerto un sacrificio alla propria dea. Vanessa aveva capito subito le intenzioni di suo marito già quando erano in acqua e in lontananza avevano visto avvicinare quel ragazzo con maglietta e costume che camminava in mezzo ai nudisti con fare distratto e disinteressato, la battuta a modo di sfida di Marcello l’aveva esaltata “Guarda quel ragazzino li, secondo te si è accorto che è in mezzo ai nudisti o è il classico giovincello che poi si nasconde in pineta a farsi le seghe” disse a Vanessa mentre stavano per uscire dall’acqua.
“Mha…a me sembra uno che è qui per caso”
“Ci divertiamo?” le domandò con fare malizioso sapendo quanto piacesse a sua moglie far rizzare i cazzi dei giovani, ma da quando Lorenzo le aveva detto che sarebbe andato a studiare nella loro città, non lo vedeva più come una preda da sbranare.
“Ma dai Marcello ci arrestano per pedofilia, magari non è nemmeno maggiorenne”
“Ma figurati, quello è maggiorenne, dai divertiamoci, magari appena gli diciamo qualcosa scappa ahahahah”
Fu così che uscendo dall’acqua lo intercettarono.

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Lorenzo girò il capo verso la direzione dove pocanzi c’era il guardone, ma di lui nessuna traccia, si girò divertito verso la coppia per dar loro la notizia, ma rimase basito quando vide Vanessa che stava ammirandogli il pene, istintivamente chiuse le gambe imbarazzato, facendo così ridere Marcello e sorridere Vanessa.
“Che fai ti vergogni?”
Si sentì avvampare, gli avevano ricordato che era nudo, gli occhi di lei sul pene lo avevano intimorito, forse era solo curiosità, del resto lui per curiosità le aveva più volte mandato occhiate al seno, principalmente.
“No..no…” iniziò balbettando “E’ che…bh&egrave…non sono abituato che due sconosciuti mi guardino nudo, tutto quì”
Le rispose con un sorriso Vanessa “normale tu sia imbarazzato, ma devi anche comprendere che la nudità incuriosisce e insomma, non &egrave facile nascondere la tua, un po’ come me e il mio seno” sporgendo in avanti il petto “&egrave normale che qualcuno incuriosito mi guardi il seno, anche tu lo hai fatto più volte, &egrave normale” cercò di rassicurarlo.
Sorrise imbarazzato ora per essere stato sorpreso ad averle ammirato il seno, eppure ci aveva messo tutta l’attenzione del caso, ma evidentemente non era stato, così.
“Dai Lorenzo, rilassati, non ti si mangia” disse Marcello “goditi il sole, le chiacchere, dimentica che sei nudo e se ti accorgi che ti guardiamo, ricorda &egrave curiosità, ma per quanto mi riguarda, non rientri nei miei gusti, quindi non ti guardo ahahahah”
“E meno male, ora sono tranquillo” rise per smorzare la tensione accumulata.
“Eppoi” aggiunse Vanessa “devi perdonarmi se ti osserverò di nuovo, prendilo come un apprezzamento, cerca di esserne compiaciuto, vuol dire che piaci, ti posso dire onestamente che sei un bel ragazzo e scusa questa vecchietta se può provare, come dire, attrazione nei tuoi confronti”. Così dicendo le sorrise, ma a differenza delle altre volte, Lorenzo notò un’espressione che celava della malizia, quasi come volesse stuzzicarlo, come se volesse apparire disponibile, sensazioni che creavano confusione nella sua testa.
La guardava, voleva risponderle, ma non sapeva come, sospirò per prendere tempo e decisione “mi imbarazza tutto questo, il fatto che tu possa guardarmi con tuo marito accanto mi mette a disagio”
Marcello ridacchiò e disse “Ma &egrave normale Lorenzo, te l’ho detto prima, chi sta nudo lo fa per un certo spirito esibizionistico e se anche non lo &egrave deve capire ed accettare la curiosità degli altri, che spesso &egrave senza malizia”.
“Certo Marcello, ricordo quello che mi hai detto, ma non capisco, mi sembra così strano che una donna o un uomo possano guardare altri nudi con accanto il proprio o la propria compagno compagna”
“Ovvio che tu non capisca, sei giovane, certe dinamiche le sviluppi col tempo, maturando, smaliziandoti, ancora non hai avuto abbastanza esperienze per capire quali siano le tue fantasie, probabilmente, cercando di ricordarmi come ero io alla tua età, il massimo della trasgressione &egrave fare sesso con una ragazza, sempre tu non sia ancora vergine ahahah”
“Ma dai Marcello, mi auguro per lui che non sia vergine, rimane il fatto, caro Lorenzo, che ha ragione mio marito sei giovane per capire certe dinamiche, forse troppo, mi rendo conto che sei un bel ragazzo ma acerbo. Tu ora sei nudo con noi, ti vergogni di mostrare il tuo pene che altri uomini, di poco più grandi di te, invece mostrerebbero volentieri, consci che certe dimensioni attirano noi donne, invece sei li che lo nascondi con pudore, e fai bene dato che non te la senti, mai fare cose contro voglia, prima regola della vita.”
Lorenzo ascoltava interessato, voleva capire meglio, si sentiva si fuori luogo, ma allo stesso tempo era incuriosito.
“Quindi, fatemi capire, molte persone uniscono il nudismo con attività sessuali vuoi dire? Voi siete qui per guardare i piselli degli altri uomini e se piacciono tu Vanessa…bh&egrave insomma”
Marcello rise “bh&egrave anche, perch&egrave no che c’&egrave di male, il sesso &egrave bello”
Lorenzo sgranò gli occhi, si irrigidì non capiva, gli sembrava assurdo che una donna sposata facesse sesso con altri con il marito che l’aiutava a cercare il partner di turno, ma lui cosa faceva nel frattempo, che assurdità!
Nel frattempo Vanessa aveva dischiuso le gambe, appoggiandosi sui gomiti, Lorenzo notò come fosse depilata, ad essere precisi, anche Marcello non aveva peli intimi a differenza sua che la peluria pubica e testicolare era come natura aveva voluto.
“Ecco, ora sei tu che stai guardando mia moglie tra le gambe” sorrise
Lorenzo fece spallucce si scocciò di porsi troppe domande, del resto aveva accettato l’invito di questa strana coppia, sembravano disponibili a fare sesso, lui erano due mesi che non scopava, quindi pensò di fregarsene che magari avrebbe rimediato qualcosa.
“Bh&egrave si vero, la sto guardando, tanto tu non sei geloso, a lei piace farsi guardare e per me &egrave la prima volta che vedo una fica completamente rasata dal vivo”
Marcello rise “Vedo che qualcosa hai capito”
“Tu invece sei al naturale” disse Vanessa
“Bh&egrave sto notanto che siete tutti depilati voi nudisti…probabilmente se dovessi tornare, la prossima volta mi depilerò anche io” rise ironicamente.
“Sai &egrave anche una questione igienica” disse la donna “i peli, specie in voi uomini, sono ricettacolo di sporco, &egrave più pratico tenerli corti o rasati”
Lorenzo la guardò con fare interrogativo, non capiva cosa volesse dire, lui si lavava praticamente tutti i giorni, come poteva essere sporco, cosa c’era di poco igienico nei suoi peli.
Marcello intuì i pensieri di Lorenzo e, nel modo spiccio, sincero e pratico che aveva dimostrato sin da subito disse “Sai, spesso nei rapporti orali finiscono peli in bocca e non &egrave né piacevole né igienico”
“Ah…ora capisco…in effetti la mia ex ogni tanto smetteva di succhiarmi per sputacchiare…ahahah…era meglio se mi radevo che dite?”
Risero tutti “bh&egrave si Lorenzo, sarebbe stato meglio, specie nei rapporti continuativi, ma non &egrave che mi schifo se ogni tanto ho a che fare con dei peli” sorrise maliziosa posandosi una mano sul margine superiore della vagina.
Lorenzo ascoltò e notò il movimento rimanendone turbato, sentì che qualcosa tra le gambe stava muovendosi, riscaldato non dal sole, ma dalla situazione eccitante che si stava creando. Istintivamente si accarezzò il pene, come per capire se fosse al suo posto e per tastare la consistenza, movimento che fu notato con piacere da Vanessa.
“Quindi le tue precedenti ragazze non avevano la fica rasata” gli domandò Marcello.
Lorenzo notò che mentre gli faceva la domanda, Marcello aveva posato la sua mano sul pene accarezzandolo, per la prima volta fece caso come non fosse di dimensioni poi così grandi, anzi; “No entrambe avevano i peli, chi più chi meno curati”. Tornò a posare lo sguardo sulle dita di Vanessa che ora con il polpastrello del dito medio stava accarezzando lievemente i bordi delle grandi labbra che si erano leggermente dischiuse. La osservava e Vanessa sorrideva soddisfatta delle attenzioni che Lorenzo le dedicava, certo era un inizio, non si sarebbe accontentata solo di farsi ammirare, il piacere di turbare i giovani l’ha sempre accompagnata da quando aveva iniziato a giocare col marito, la forza, il vigore e le maggiori eiaculazioni che hanno i ragazzi rispetto agli uomini la soddisfacevano, non le importava se spesso erano impacciati o incapaci, le dava piacere sentire i loro corpi vigorosi e vogliosi che la prendevano, che la usavano come fosse una bambola o una prostituta e provava ancor più piacere nel far tornar loro il cazzo duro dopo la prima sborrata, succhiandoglielo, sentendo ancora il sapore salato di quel pene che ancora non placava l’erezione per poi godersi quel secondo atto che solitamente durava di più. Fortunatamente per lei furono rare le volte che vide scappare l’amante dopo la prima eiaculazione, ma era da mettere in conto, specie nei più vergognosi, specie in quei ragazzi che non tolleravano più di tanto la presenza del marito che li osservava, la voglia di far sesso era tanta che inizialmente cedevano all’irrazionalità dell’eccitazione che, passata, li faceva tornare in sé provocando quel senso di disagio che li faceva fuggire.
Stettero in silenzio per qualche secondo, Lorenzo ammirando Vanessa che si accarezzava delicatamente, senza essere volgare od eccessivamente esplicita, Vanessa guardava Lorenzo, sorridendogli, passando lo sguardo dagli occhi attenti e curiosi alla mano che si era posata ferma sul pene, mano passiva, ma che non poteva nascondere l’iniziale stato barzotto del cazzo del giovane. Marcello, dal canto suo, si godeva la vista della moglie che stava per eccitare quel ragazzino, curioso di vedere come sarebbe finita, se fosse scappato o rimasto, se avesse ceduto alle avancés di Vanessa o se la vergogna, il disagio, lo avrebbe fatto scappare, l’indicatore, oramai aveva appreso, era l’erezione del giovane.
Era palese che la situazione si stava riscaldando, l’erezione di Lorenzo ad un certo punto fu improvvisa, quando vide Vanessa che posò il medio sul clitoride, massaggiandolo piano, che provocò quel piacere che le fece tirare indietro la testa sospirando. Lorenzo la osservava, ora la sua mano aveva afferrato quel cazzo duro, lo toccava piano, era strano, ma naturale, nessuno lo obbligava a stare li, ma ci stava, non sentiva vergogna nell’assistere alla masturbazione della donna, anzi, era eccitato, non poteva nascondere i 20 cm eretti che inconsapevolmente aveva iniziato a toccare con la mano, facendola salire e scendere piano.
Vanessa aprì gli occhi guardando il volto del giovane spasimante, era in uno stato adorante, guardava la sua fica che piano piano si stava aprendo per via delle carezze che si procurava, lei la sentiva diventare più calda e bagnata, le piaceva lo sguardo di Lorenzo, con un amante esperto se lo sarebbe già trovato tra le gambe a leccarla o toccarla, ma lui no, era palese la sua inesperienza, doveva essere guidato, con la dovuta calma.
Lei gli sorrise e disse “Ti va di toccarmi un po’?”
Lui impacciato allungò la mano e posò le dita su quella fica, esplorandola istintivamente, senza sapere bene come toccarla, le infilò subito il medio dentro iniziando a ravanare in maniera approssimativa, sentiva la fica calda, aperta e bagnata di Vanessa, pensava a masturbarla facendo entrare ed uscire il dito come fosse un pene.
“Piano Lorenzo, piano, sii più delicato” conoscendo la moglie, Marcello sapeva come amava essere toccata “prima toccale il clitoride, si bagna molto sai? Poi piano piano puoi anche infilarle due dita in fica, ma prima falla scaldare bene”.
Lorenzo sfilò il dito e colse il consiglio del marito, iniziando a massaggiare il clitoride con più calma, cercando di dominare la voglia di massaggiarla veloce. Il suo dito percorreva movimenti circolari su quel bottoncino che ora era diventato ancor più gonfio, facendo sospirare e a volte gemere Vanessa.
La mano della donna si allungò cercando il cazzo del giovane che nel frattempo, per favorire meglio il massaggio col dito, si era messo sul fianco; lo trovò già duro, di dimensioni gradevoli, lo guardò, era ricurvo, col grande non del tutto scoperto, operazione che lei stessa fece per scopre la cappella che si dimostrò proporzionata con il resto del pene. Cinse poi con le 5 dita l’asta iniziando a toccarlo su e giù piano piano, guardando Lorenzo negli occhi ora pieni di eccitazione.
Gli sorrise e gli disse “Complimenti, niente male”
“Grazie” rispose istintivamente, era la prima volta che gli facevano i complimenti per il pene e sinceramente non sapeva cos’altro aggiungere.
Sentiva la mano dei Vanessa che saliva e scendeva sul suo cazzo oramai completamente duro, il tocco sapiente di una mano esperta, che sapeva tenerlo non troppo stretto, che saliva e scendeva piano piano, come volesse giocarci.
Lorenzo volse un attimo lo sguardo verso Marcello e lo trovò sorridente che a sua volta si accarezzava il pene non del tutto duro e, con tutta sincerità, molto più piccolo del suo. Che sensazione strana, un uomo che &egrave soddisfatto mentre la moglie fa la troia con un altro, che mentalità, lui non lo avrebbe mai permesso che un altro toccasse la sua donna, evidentemente ad una certà età si diventa scemi, pensò mentre si gustava il tocco di Vanessa.
Voltò lo sguardo verso la sua destra per prendere nuovamente visione delle sue dita che lavoravano la fica di Vanessa, ma con la coda dell’occhio vide due figure maschili intente ad osservare la scena; impietrito smise di toccare la donna e ritrasse il bacino in modo tale che la mano di lei perdesse la presa sul suo pene.
“Ma che fanno quelli” disse allarmato ed infastidito
“Bh&egrave, vi osservano” rispose pragmaticamente Marcello “penso sia abbastanza normale quì”
Lorenzo rimase perplesso e fissò nuovamente i due uomini, uno sui 40 anni e l’altro sui 60 entrambi con in mano il loro membro eretto ad accarezzarselo.
Vanessa capì l’imbarazzo del ragazzo e domandò “Ti danno fastidio?”
“bh&egrave un po’ si, mi mettono a disagio, già tutta questa situazione nuova mi rende nervoso”
Lei sorrise comprensiva e, rivolgendosi a suo marito disse “E’ comprensibile, ha ragione, vogliamo continuare a casa nostra?”
Marcello non rispose, si affrettò a sistemare le loro cose ed invitò Lorenzo a fare lo stesso, la coppia iniziò a vestirsi mettendosi costumi e magliette e, per imitazione, anche il ragazzo fece lo stesso, per poi incamminarsi verso l’uscita della spiaggia.

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