Skip to main content
OrgiaRacconti Erotici EteroRacconti erotici sull'Incesto

Un anno di dominio

By 13 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Dorian ha 30 anni, è solo e vive in una vecchia cascina completamente ristrutturata nelle valli vicino al lago di Como, lo si ritiene un bel ragazzo, forse un po’ solitario, occhi verdi e capelli rasati, fisicamente asciutto e con un cazzo di 18 centimetri, forse usato troppo poco, almeno sin’ora.

Le 4 auto arrivarono, attraversarono il vialetto e gli autisti scaricarono il loro contenuto: 3 persone, due donne e un uomo e una cassa, circa 3 metri per 3, i suoi acquisti erano finalmente arrivati; come da sue istruzioni vennero portarti nel garage al piano interrato, che si collegava direttamente con l’appartamento, e li lasciati, gli autisti tornarono alle loro auto e veloci se ne andarono.

Un vero colpo di fortuna aveva permesso tutto ciò, vari terreni di proprietà di Dorian da anni erano entrati nell’area di interesse di una grossa industria, volevano costruire li ed erano disposti a qualsiasi cifra per l’acquisto, e l’importo che lui aveva chiesto era stata accettato e bonificato nell’arco di pochissime settimane. Così si era trovato nell’arco di pochi anni da giovane ragazzo con un ottimo lavoro e una vita sociale come quella di tutti i ragazzi di 30 anni, a socio maggioritario della ditta dove lavorava, con una rendita mensile di svariate migliaia di euro e un conto in banca a sei zeri.

Il sito internet dove aveva effettuato quegli “acquisti” lo aveva trovato quasi per caso, aveva letto la sua pubblicità durante la navigazione su siti erotici; donne e uomini che, per la maggior parte con problemi di debiti o in cerca di un gruzzolo per cambiare vita, decidevano di vendere il loro corpo. Non un sito di incontri, qualcosa di molto più serio, solo l’iscrizione per gli eventuali acquirenti costava 500,00 € e, all’interno, una scelta vastissima di persone diverse per età, estrazione sociale, motivazioni personali e “servizi offerti”. Dalla casalinga che per 300 euro poteva passare cena e notte con chi ne avesse acquistato il coupon, alla 18enne che metteva all’asta la sua verginità per 100.000 €, Dorian non cercava ne l’una ne l’altra, lui cercava qualcosa di molto più allettante e per questo aveva dovuto scrivere direttamente al presidente dell’associazione a quale il sito faceva riferimento.

Le sue richieste erano tanto chiare quanto difficili da soddisfare; voleva 4 persone a sua disposizione completa per un anno: due ragazze massimo 35enni, una signora tra i 45 e i 50 anni e un ragazzo massimo 30enne, l’aspetto fisico non era fondamentale, aveva sottolineato di volere donne normali, ovviamente non brutte ma non top model, con una terza o quarta di seno, lo stesso valeva per il ragazzo, fisico asciutto e un bel membro, nulla di impossibile.

Più difficile delle caratteristiche fisiche fu trovare persone con qualità caratteriali e di vita adatte a lui. Desiderava che le due ragazze e il ragazzo fossero completamente liberi da vincoli familiari, sentimentali e lavorativi e con esperienze sessuali comuni ma disposte a essere e diventare sue.

Diverso il discorso per la signora, per la sua figura cercava una donna in carriera, abituata a posti di comando e responsabilità, e la voleva per renderla la sua schiava, la sua cagna personale.

C’era voluto del tempo, quasi 8 mesi, quando una mail lo aveva informato che il sito aveva trovato le 4 persone adatte a quello che lui cercava. La mail era dettagliata e descriveva minuziosamente le figure da loro trovate.

Desiree era la prima figura che sottoponevano alla sua attenzione, 30 anni, libero professionista, veniva da una storia di 11 anni chiusa da poco più di 1. Aveva perso la verginità con il suo ex fidanzato e non si erano spinti oltre alle classiche scopate di coppia; era alta 1,70 per 58 chilogrammi, capelli lunghi che cadevano sulle spalle, viso ovale dove risaltavano splendidi occhi verdi, piercing al naso, una terza di seno e un bel sedere, una bellissima ragazza.

La seconda selezionata era Simona, più giovane di Desiree di 3 anni, studente di economia e barista part time, era castana, occhi marroni, un corpo formoso e leggermente rotondetto, single da tempo aveva alle spalle molte esperienze sessuali con diversi partner maschili; si era spinta a baciare una donna una volta.

Il ragazzo, Daniel, aveva 25 anni, moro con occhi verdi, non aveva alcun legame e questo bastava a Dorian.

Tutti e tre si erano iscritti al sito per poter mettere da parte una consistente quantità di denaro e sistemarsi per la vita.

Laura, invece, era la signora 52enne designata per diventare la sua cagna personale. Capelli castano chiaro, occhi verdi, un bel viso segnato da qualche ruga, aveva una quarta di seno e un corpo formoso. Direttrice di una grande multinazionale era stata scoperta nel manipolare dati finanziari dal suo diretto superiore e amante che, a causa sua, aveva perso diverse centinaia di migliaia di euro e, secondo un loro accordo per non essere denunciata e processata, sarebbe stata lei a doverli rimborsare e l’unico modo trovato era stato l’iscrizione al sito, con questo anno prevedeva di poterlo fare e tornare alla sua vita di prima. Era divorziata ormai da 15 anni, il marito era sparito in Sud America e non aveva più sue notizie ormai da mesi, avevano avuto un figlio che però avevano dato in adozione appena nato, non riconoscendolo, era stato un incidente di percorso e ne lei ne suo marito volevano occuparsene, erano giovani e in carriera e la decisione era stata presa subito di comune accordo. Lei sapeva che era in una famiglia a Roma, aveva visto delle sue foto ma non l’aveva più incontrato.

Dorian aveva voluto solo descrizioni scritte dei prescelti, una foto del viso e una completa ma con abiti normali, voleva scoprirli e spogliarli dal vivo, con tutta la calma del mondo.

Continua.

Non ci aveva mai parlato, ovviamente, non sapeva il suono della voce e il profumo del loro corpo ma ora, finalmente tutte le sue curiosità e le sue fantasie sarebbero state esaudite.

Voleva conoscere Desiree per prima, era stata fatta accomodare in quella che sarebbe stata la sua stanza, la chiamò e le disse di scendere nel salotto dove un fuoco acceso e un bicchiere di vino rosso la aspettavano.

Vestiva semplice, un pantalone rosso classico e una camicia bianca, decollete ai piedi e un orologio d’acciaio al polso sinistro; “ciao Desiree, sono Mr Dorian, sono felice di conoscerti” le strinse la mano e le diede un bacio sulla guancia, “Buongiorno Mr Dorian, lieta di conoscerla” disse lei, sguardo basso e guance leggermente arrossate per l’imbarazzo. Si accomodarono sulle poltrone vicino al fuoco e lui la fece brindare all’anno da trascorrere. “Immagino tu sappia, o che ti sia fatta un idea di cosa ti possa aspettare qui Desiree, ma comunque preferisco parlartene io direttamente, tu non sei l’unico mio acquisto, come te ci sono un altra ragazza e un ragazzo al piano di sopra che poi conoscerai, inoltre ci sarà una quarta persona che incontrerai poi; inutile girarci intorno, ti ho scelta per averti a mia completa disposizione, dovrai occuparti della casa e della vita quotidiana insieme alle altre persone presenti qui ma soprattutto dovrai occuparti del mio benessere sessuale, ogni mio desiderio sarà un ordine che dovrai soddisfare e ogni tua mancanza sarà punita; tu non dovrai preoccuparti di alcunchè, penserò io a qualsiasi necessità e alla fine del periodo riceverai quanto pattuito, è tutto chiaro?” “Si Mr Dorian, mi aspettavo tutto questo e sono pronta, pensavo di essere il suo unico acquisto ma non avrà problemi con me”. Dorian annui soddisfatto, “spogliati, le disse. Vai al centro della stanza e togliti tutti i vestiti”. Per la prima volta lei lo guardò negli occhi, si era preparata a quel momento ma venne comunque attanagliata da un senso di paura, non potendo far altro però, si alzò come le era stato chiesto, si mise di fronte a Mr Dorian e inizio a slacciarsi la camicetta, sotto indossava un reggiseno bianco, la descrizione che aveva ricevuto non rendeva l’idea della bellezza di quel seno, si tolse le decollete e si slaccio i pantaloni, li fece cadere a terra e rimase in mutande e reggiseno. “ Girati Desiree, voglio ammirarti”, le si girò e fece vedere a Dorian il suo corpo, poi tornò verso di lui, occhi sempre bassi.

“Brava, ora togliti tutto e rimettiti le scarpe”. Rimase nuda. Aveva capezzoli rosa già duri, la fica era completamente rasata. Le chiese di avvicinarsi a lui e la prese in braccio, le carezzò il viso e la baciò sulle labbra “ora sei mia, e non potrai più fare a meno di me”. La fece alzare, sempre nuda, e fecero il giro della casa, aveva un bagno personale, una piscina esterna e un bagno comune con una grande vasca idromassaggio, anche una palestra dove avrebbe potuto allenarsi, le spiegò che tutti i giorni alle 13.00 c’era il pranzo e alle 20.00 la cena, weekend esclusi, la colazione doveva essere preparata e portata a letto alle 7.00.

Si fermarono sulla porta della sua stanza e Mr Dorian disse di riposarsi che l’indomani sarebbe cominciata la sua nuova vita; prima di salutarla però le diede un piccolo pacchetto, un regalo. Lei lo aprì, geisha balls. Sapeva cosa fossero ma non le aveva mai viste ne tantomeno utilizzate. Mr Dorian le prese dal pacchetto le soppesò davanti agli occhi di lei, “apri la bocca, baciale” lei lo fece, la saliva bagnò le palline, le scaldò. Dorian le riprese e, senza staccare gli occhi dai suoi, portò una mano sul sesso di lei, accarezzò quelle labbra già umide e con un dito penetrò la vagina, vide un brivido su Desiree e quando le dita furono due lei chiuse gli occhi. Inserì le Geisha Balls nella figa di Desiree, estrasse le sue dita e gliele fece leccare “assaggiati, sono sicuro che sei buonissima”

“Nella stanza troverai il tuo nuovo guardaroba, so che hai buongusto, scegli tu cosa indossare, quando avrò istruzioni particolari lo saprai”

La salutò con un sorriso, lei non poteva ancora sapere che quelle inserite nella sua fica non erano semplici palline, erano comandate a distanza e lui poteva decidere di darle piacere o tormento in ogni momento; no, non sarebbe stata una notte facile per Desiree.

Dorian tornò in salone, versò nuovamente del vino in due bicchieri e chiamò Simona. Totalmente differente da Desiree, Simona non dava a vedere alcun timore verso l’uomo che aveva di fronte, si sedette sulla poltrona libera senza aspettare l’invito e prese il calice di vino, sorseggiandone subito un goccio. Indossava un vestito lungo ma non eccessivamente elegante, colorato, capelli sciolti scuri e occhi marroni, da sotto il vestito si intravedevano due seni abbondanti.

“Buonasera Simona, felice di vedere che ti stai ambientando in fretta, sono Mr Dorian” disse prendendo a sua volta il bicchiere ed accennando un brindisi. “Ottimo vino” ribatte lei, porgendogli la mano. Mr Dorian si chiese se la sua fosse una sicurezza di facciata o era così realmente, decise così di non perdere tempo, la storia di Simona la conosceva e non c’era nulla per cui valesse la pena perdersi in troppi convenevoli, “lieto che ti piaccia, te ne potrò fare assaggiare molti, intanto ti chiederei di appoggiare il bicchiere, alzarti di fronte a me e spogliarti completamente”; Simona finì in due sorsi il vino rimasto, si alzo e senza nessun tipo di pudore si slacciò il vestito,e lo fece cadere ai suoi piedi, non indossava reggiseno e in un batter d’occhio anche il perizoma nero che indossava finì a terra. Come aveva intuito Mr Dorian, Simona aveva forse un paio di chili di troppo, che però ne aumentavano l’appetitosità, un grosso seno, forse una quarta, con un aureola rosa e i capezzoli grossi e scuri, al contrario di Desiree questi non davano segni di eccitazione particolare. Notò che non era completamente depilata, sulla fica era presente un boschetto di peli chiari che, seppur curato, non piaceva a Mr Dorian; “Simona, ti chiedo di andare nella stanza qui a fianco, nell’armadietto a destra troverai una busta azzurra, prendila e torna qui”, lei eseguì e subito tornò da lui, gli porse la busta ma Mr Dorian le disse di aprirla da sola, all’interno lei trovò tutto l’occorrente per la depilazione, non avendo altre parti del corpo su cui fosse necessaria, capì subito cosa ci si aspettava da lei. Ciò che non aveva capito appieno era che avrebbe dovuto fare il lavoro li, di fronte a lui. “Avanti Simona, immagino tu abbia capito cosa voglio tu faccia, mettiti dove preferisci e provvedi” il tono non ammetteva repliche.

Si sedette sul mobile, fece per prendere la crema anti irritante ma la mano di Mr Dorian la fermò, le prese il tubetto e versò un po’ di lozione sulla sua mano; il suo tocco fece rabbrividire Simona, ma lei non si mosse di un millimetro, nemmeno quando, finito di spalmare la crema sulle grandi labbra lui le infilò due dita nella fica, rovistò a lungo dentro di lei, solleticò e pizzico il clitoride senza trovare alcun contrasto, soddisfatto assaggiò il sapore di Simona, si mise a sedere e le disse di fare il lavoro. Io poche e sicure mosse la fica di Simona fu completamente glabra, un ulteriore crema post depilazione e questa luccicava, probabilmente non solo per la crema appena messa. Dorian si versò un bicchiere di vino, ne bevve un sorso e senza ingoiarlo si avvicino alla ragazza, cercò la sua bocca che trovò già aperta, il goccio di vino che aveva ancora in bocca si perse tra le labbra della ragazza, qualche goccia scese sul collo e sul corpo di Simona, un bacio lungo, eccitante, lussureggiante, le lingue si cercavano, stuzzicavano, lui le morse le labbra e andò a cercare il vino che era sceso dalla bocca, leccò e bacio il collo e cercò i capezzoli, ora si, erano duri come chiodi, li morse e scese seguendo la scia lasciata dal liquido preferito da Bacco.. fece sdraiare Simona, mise le sue gambe sulle sue spalle e andò a cercare il gioiello appena depilato, era profumato, lo baciò e la sua lingua continuò il gioco che aveva appena fatto con la bocca della ragazza, il clitoride era già gonfio, gli umori colavano dalle sue gambe e lui godeva di quella eccitazione, giocò diversi minuti con la fica, le dita aiutarono la lingua in quell’esplorazione e Simona si perse nei suoi orgasmi.

Dorian fu entusiasta della reazione della ragazza, era sicuro che poteva trarre grandi soddisfazioni da quel rapporto e decise di darle subito il suo regalo di benvenuto, da una borsa estrasse un paio di mutandine, non semplici mutande ovviamente, all’interno avevano un cazzo e, ovviamente, nell’indossarle questo penetrava la fica di chi le avesse portate, le fece chiudere gli occhi e le fece indossare il capo, Simona si accorse quasi immediatamente che non erano un semplice capo intimo, non ne aveva mai viste ne indossate ma comprese cosa voleva Mr Dorian e con un gesto volutamente voluttuoso si alzò, sorrise e senza difficoltà vista l’abbondante lubrificazione si infilò mutande e cazzo: “Questa notte dormirai con solo queste addosso, non dovrai toglierle e sappi che se lo farai me ne accorgerò. Ora torna nella tua stanza, a domani”

Aveva conosciuto le due ragazze, e l’antipasto non era stato per niente male.. ora toccava conoscere il ragazzo e scoprire il prezioso contenuto della cassa al piano superiore, lo avrebbe fatto contemporaneamente.

Leave a Reply