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OrgiaRacconti Erotici EteroTrio

Un caro amico

By 29 Settembre 2021No Comments

Quel tardo pomeriggio di una domenica ci siamo seduti in soggiorno, abbiamo bevuto un bicchiere di vino rosso da dessert, ascoltato musica con Maria “Cosa penseresti se invitassimo un’amica a fare sesso insieme? Pensavo che il trio nel porno che abbiamo visto prima fosse follemente fantastico. Mi bagno di nuovo solo a pensarci. Vorrei anche provare a farmi scopare da due cazzi”
Sono rimasto sorpreso, ma anche piacevolmente eccitato allo stesso tempo ed ho già sentito una leggera erezione.
“Sì, anche a me piacerebbe” ho risposto “Ho sempre voluto vederti scopare da un altro uomo. Mi viene anche in mente qualcuno che si adatta bene a noi, Luciano. Lo conosco perché anche lui fa sport. Le sue dimensioni le vedo spesso mentre fa la doccia. Ha un fantastico grosso cazzo e per di più attualmente è anche single. Cosa ne pensi?”
“Sì, penso che vada bene. L’idea mi fa davvero eccitare solo ad immaginarlo!”
Maria era così arrapata che ha afferrato il mio cazzo, se l’ha strofinato sopra i miei slip e poi me li ha levati. Il mio cazzo era così rigido che è letteralmente schizzato fuori ma lei non ha in quel momento fatto niente se non guardarlo con ammirazione ed accarezzarlo come fosse un neonato. Poi lo ha stretto nel palmo della mano e mi ha trascinato in camera da letto dove si è spogliata velocemente e mi ha offerto il suo bel culo rotondo.
“Voglio cavalcarti!” ha detto
Le ho risposto “Ma accendi la luce. Voglio vedere allo specchio come si muove il tuo culo, come il mio cazzo scivola dentro e fuori nella tua figa”
Lei si è seduta impalandosi rapidamente sul mio cazzo eretto e duro.
Era così bagnata che il mio cazzo è scivolato nella sua figa senza la minima difficoltà fino a toccare l’utero.
Maria si muoveva lentamente su e giù ed io, con la testa appoggiata su due cuscini, potevo vedere nello specchio il suo sedere muoversi. Le sue tette piene di donna ancora giovane matura si muovevano su e giù davanti alla mia bocca, le ho afferrate senza stringerle e le ho premute insieme con le mani per poi succhiarle una alla volta leccando i capezzoli per farli indurire.
Lei ha iniziato a gemere ed il mio cazzo diventava sempre più duro.
“Mettimi un tuo dito nel culo!” ha sussurrato piena di libidine.
Ho afferrato i suoi glutei, che non era facile farlo con le dimensioni che avevano, li ho allargati ed ho trovato la sua rosetta per inserire lentamente il mio dito medio. Ciò ha portato ad un aumento dei suoi lamenti di piacere.
Ero arrapatissimo anche io e mi è venuto da dire “Non posso più resistere messo così. Dai mettiamoci in un’altra posizione. Inginocchiati, ti scoperò da dietro!”
Lei è scesa dal mio cazzo, si è inginocchiata sul bordo del letto e le ho penetrato la figa da dietro rimettendole un dito nel culo per darle un’idea vaga di doppia penetrazione. Spingendo forte ho infilato il mio cazzo dentro di lei fino a far battere il sacco delle palle sulle sue grandi labbra e sui suoi glutei.
il nostro ritmo è diventato sempre maggiore. Con violenti gemiti e urla siamo arrivati all’orgasmo quasi contemporaneamente e poi, esausti, ci siamo distesi abbandonandoci al piacere del letto.
Dopo che ci siamo ripresi un po’ mi ha baciato e mi ha sussurrato che sono veramente unico ma ha anche aggiunto che avrebbe voluto sapere la risposta di Luciano quando lo avrei visto il martedì seguente “Così potrai chiedergli se gli piacerebbe scopare con noi”
L’idea di vederla scopare con il mio amico mi ha tenuto eccitato per tutto il lunedì ma Maria non ha voluto fare sesso perché “Devi conservarti per il weekend, non ti pare? Vuoi svuotati prima? Non mi sembra il caso!”
Qualche giorno dopo ho parlato con Luciano e lui ha accettato felicemente la proposta di fare sesso insieme.
Ci siamo incontrati il sabato sera seguente.
Appena arrivato ci siamo seduti ed abbiamo bevuto del vino aprendo bottiglie diverse per assaporare la differenza ed anche la qualità. Tra di noi c’era imbarazzo perché lui, per noi due, era stato sempre un caro amico e non avevamo mai espresso niente dei nostri desideri e tantomeno quello che facevamo nella nostra vita intima.
Passata l’incertezza iniziale anche grazie alla miscela di vini di non bassa gradazione alcolica, Maria ha iniziato a spogliarsi fino a restare in mutandine e reggiseno ed ha suggerito a noi maschi di fare altrettanto per non farla sentire in soggezione.
Non vedevamo quel momento per liberarci dei vestiti e quell’invito è servito a rompere il ghiaccio.
Con solo gli slip che mostravano chiaramente l’erezione siamo andati a sederci sul divano.
Maria già si contorceva per sedurci ed abbiamo apprezzato il suo modo di camminare per casa.
Le scarpe a tacco alto da 10 centimetri mettevano in risalto il suo culo grosso e sexy, poi si è fermata davanti a noi ed ha sollevato lentamente il reggiseno in modo che le tette grosse e piene lentamente cadessero fuori, quasi al rallentatore.
Che spettacolo!
Lei ha proseguito a camminare per la stanza in modo provocante con le tette nude e ondeggianti, si è avvicinata a noi due, si è girata, e lentamente si è sfilata le mutandine mostrandoci in tutta la sua bellezza la nudità del suo culo nudo e grassoccio, poi si è chinata con la parte superiore del corpo in avanti ed ha allargato i glutei mostrandoci il suo culo rosa aggrinzito ed anche la sua figa con le grandi labbra gonfie.
Eravamo così eccitati da questa vista che io e Luciano ci siamo spogliati completamente in un attimo e abbiamo iniziato a masturbare i nostri cazzi già duri.
Maria pur vedendoci fare una sega ha fatto un altro giro come fosse in passerella. Ad ogni passo le sue grosse tette dondolavano ed era capace di far sfregare le sue grosse chiappe una sull’altra.
Quel movimento ci ha fatto credere che potesse fare qualcosa anche con i nostri cazzi.
Finalmente è andata vicino a Luciano, gli ha afferrato il grosso cazzo, ha messo le sue labbra sul grande glande nudo ed ha lasciato che quel grosso cazzo scivolasse dentro e fuori dalla sua bocca tante volte. Inoltre con una mano ha afferrato il sacco delle palle ed è stato allora che Luciano ha iniziato a gemere.
Io che ero seduto sul divano, mi sono sistemato meglio in modo da avere una panoramica della situazione di questo evento eccitante.
Ho immaginato che stessi vivendo in un film porno, invece era realtà e gli attori erano la mia compagna Maria ed il mio amico più caro Luciano.
Nel vedere Maria fare sesso con Luciano ha fatto crescere oltre misura la mia eccitazione.
Dopo un po’, lei ha detto che avremmo dovuto leccarla entrambi, a turno fino a farla venire e per facilitarci la leccata della figa si è sdraiata sul divano, ha sollevato le gambe portandole dietro la testa in modo che la sua figa ed il suo culo fossero facilmente accessibili e visibili.
Maria era uno spettacolo incredibile.
Luciano si è inginocchiato davanti a lei ed ha cominciato a leccare la rosetta dello sfintere e la figa alternativamente mentre massaggiavo e leccavo le tette che a me sono parse sempre lussureggianti. I suoi gemiti a quel trattamento sono aumentati sempre di più e dopo un po’ ci siamo scambiati i ruoli. Con sorpresa sia mia che di Luciano, dopo pochi minuti abbiamo sentito i suoi spasmi che hanno interessato tutto il corpo ed i gemiti selvaggi si sono trasformati in un forte urlo che devono aver sentito anche altri nel palazzo in cui abitavamo.
Finita la sua fase orgasmica Maria si è un po’ ripresa e il suo respiro si è calmato., le ho chiesto se avremmo potuto continuare facendo a turno per scoparla ma in modo che non venissimo in fretta.
“Certo, voglio farmi scopare da voi due! Credevate che non vi volessi?”
immediatamente Luciano l’ha penetrata mettendosi mezzo inginocchiato. È stato bello vedere come il suo grosso cazzo è penetrato in profondità nella figa di Maria per poi tirarlo fuori e rimetterlo dentro più volte.
I suoi testicoli, grossi per la sborra contenuta, ondeggiavano al ritmo delle spinte.
Mi ero messo dietro di lui e mi è venuto da accarezzargli il culo con una mano scivolando tra le sue chiappe mentre con l’altra mano massaggiavo il sacco rigonfio delle palle. Dai suoi gemiti, sembrava che il trattamento gli piacesse.
Le sue spinte si sono fatte più intense e Maria riprese a gemere.
Dopo pochi minuti Luciano ha tirato fuori il cazzo dalla figa e Maria gli ha chiesto di non fermarsi “Tesoro mio, devi assolutamente continuare!”
Lui le ha risposto “Se continuo verrò velocemente ma ho ancora voglia di scoparti il culo e poi sborrarti dentro ma non ora. Ora esco e poi sarà Matteo a continuare la chiavata”
Luciano è uscito anche dal culo ed abbiamo cambiato rapidamente posizione.
L’ho penetrata, le ho afferrato le tette, le ho massaggiate, me le sono succhiate, lei mi ha succhiato le labbra della sua bocca e dopo alcune spinte l’ho sentita venire di nuovo con un forte gemito.
Gemendo forte mi inserisco nella figa e la chiavo ma non vengo.
Quando interrompo l’accoppiamento siamo tutti abbastanza stanchi e senza fiato, sprofondati sul divano e sulla poltrona. I nostri cazzi però erano così rigidi che quasi facevano male. Io non potevo resistere per molto tempo ma anche Maria era comodamente sdraiata perché esausta.
Passati circa 10 minuti in cui abbiamo scherzato e fatto apprezzamenti sui nostri sessi con battute ironiche, ho chiesto a Maria di inginocchiarsi sullo sgabello. Mi sono avvicinato ed ho abbracciato il suo culone, le ho coperto di baci le chiappe, le ho leccato la figa e mi sono goduto quella vista decisamente bollente. Poi ho messo alcune gocce di lubrificante sul lungo cazzo duro di Luciano, ho distribuito il gel uniformemente sul suo glande e sulla sua asta in modo che potesse penetrarle più facilmente nel culo.
Per eccitarlo al punto giusto ho masturbato quel cazzo fantastico nella speranza che sborrasse nel momento in cui Maria avrebbe squirtato.
Intanto era arrivata la notte fonda.
Maria si è chinata in basso, ha avvicinato il culo tenendo i glutei allargati verso Luciano il quale era in piedi dietro di lei in modo che potesse penetrarla al meglio.
Con cautela e lentezza lui ha spinto il suo cazzo appoggiandolo alla rosetta ed infine inesorabilmente è entrato in Maria.
Non riuscivo a staccare gli occhi da loro, ero attratto dalla visione di quel grosso cazzo con quel grosso glande scomparire periodicamente nel culo di Maria, sempre più in fondo.
Mi sono avvicinato per guardare meglio ma era mia intenzione toccarli durante l’accoppiamento.
Ho raggiunto con le mani il sacco rigonfio dei testicoli e, come avevo fatto prima, ho portato l’altra mano sul culo di Luciano, e poi alternativamente gli ho accarezzato le chiappe e l’ano.
Maria si ha titillato il clitoride.
Dopo alcuni minuti il gemito di Luciano è diventato sempre più forte, si è contorto in avanti ed ha iniettato lo sperma nel culo di Maria.
Abbiamo cambiato di nuovo posizione, Luciano si è seduto su una sedia con il cazzo ancora la cui rigidità stava scemando. Io ho inserito il mio cazzo nella figa di Maria e ho iniziato a scoparla tenendole il bacino con entrambe le mani in modo da poter spingere meglio. Dopo pochi minuti mi sono accorto che stavo per sborrare. In quel momento ho spinto il mio cazzo dentro molto lentamente e poi sono uscito con grande forza.
Dato che il mio cazzo era ancora molto rigido, sono stato in grado di spingere per qualche altro minuto fino a quando Maria è arrivata all’orgasmo nuovamente con forti gemiti e urla come se non fosse venuta prima di quel momento.
Ci siamo stesi ove fosse possibile per riprenderci e quando abbiamo avuto la forza di parlare, ci siamo detti che puzzavamo di sudore ed era necessario andare sotto la doccia.
In bagno non abbiamo fatto sesso ma siamo rimasti nudi con grande naturalezza.
Un’ora dopo che ci eravamo rinfrescati in bagno, io e Luciano siamo riusciti ad avere di nuovo un’erezione. Maria ha suggerito di masturbarci volendo vedere come schizzavano i nostri cazzi “Deve essere bello vedere gli uomini che sborrano!” ha detto “Ma prima voglio massaggiarvi il culo. Vi va? Che ne dite?”
Luciano non aveva capito bene cosa intendesse Maria e voleva prima vedere come lo avrebbe fatto su di me.
Lui si è seduto su una poltrona completamente nuda.
Mi sono sdraiato a pancia in giù, lei subito ha accarezzato i miei glutei e li ha baciati, ripetutamente ha fatto passare un dito sulla fessura del mio culo ed ha accarezzato i testicoli soppesandoli. Dopo qualche minuto il mio cazzo era di nuovo così rigido che ho dovuto girarmi in modo che potesse masturbarmi.
Avere uno spettatore con Luciano è stato anche stimolante. Lui nel frattempo ha raggiunto una nuova erezione, forse non così robusta come prima ma pur sempre consistente.
Per farmi arrapare ancora di più ha fatto ciò che avevo visto nei film porno ma fatto dalle donne; una leccava il glande e guidava il cazzo nella figa o nel culo, l’altra in posizione restava ferma per esere chiavata.
Luciano me lo ha leccato, succhiato e poi ha scappellato il glande lubrificandolo.
È stata una sensazione incredibilmente bella. Non ho potuto resistere a lungo tanto che con un forte gemito il mio cazzo è diventato ancora più duro, che anche Maria ha notato (“Bello, stai venendo?”) ed il mio sperma è schizzato su tutto il petto. Maria ha proseguito a scuotere il glande finché non è venuto fuori più niente.
A Luciano era ovviamente piaciuto quello che aveva visto, il suo cazzo era di nuovo rigido, grande e grosso. Era quindi un po’ difficile per lui sdraiarsi a pancia in giù.
Con Maria lo abbiamo massaggiato insieme, gli abbiamo accarezzato le chiappe, gli abbiamo accarezzato l’ano.
“Devo leccarlo?” mi ha chiesto.
“Perché no? Penso che gli piacerà!”
Quando Luciano ha sentito la sua lingua della mia donna ha emesso un lungo gemito. A lungo gli abbiamo accarezzato e leccato il culo con Maria.
Quando si è fatto segare il cazzo, siamo rimasti sbalorditi per quanto fosse grande e fantastico il suo cazzo.
Maria ha avuto problemi a ricevere quel grosso glande nella sua bocca. Lei lo ha succhiato, lo ha leccato. lo ha fatto uscire di nuovo mentre con l’altra mano gli infilava un dito nel culo.
Io ho partecipato segando quel cazzo leccandolo fino a quando inconfondibilmente stava per schizzare.
“Vuoi usare l’aspirapolvere?” ho chiesto a Maria e lei ha annuito.
Sapevo che le piaceva farlo, lo trovavo eccitante.
Quando Luciano è venuto avevo il cazzo dritto, completamente eretto.
Lo sperma è schizzato lontano dal glande ma Maria ha messo prontamente la bocca sul cazzo e lo ha succhiato finché non è uscito più nulla.
A Luciano non è rimasto che sprofondare in una poltrona, esausto.
Io e Maria ci siamo abbracciati baciandoci.
“Che bella serata!” ho detto.
Maria ha annuito immediatamente ed ha detto che avremmo potuto farlo di nuovo, presto, magari visitando un club di scambisti.

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