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Un gesto d’amicizia

By 16 Dicembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Simone era un ragazzo timido ed introverso. Fin dalle elementari non aveva mai legato con i suoi compagni di classe ed ora che faceva le superiori la situazione non era migliorata. I buoni voti che prendeva in tutte le materie non lo aiutavano di certo a diventare popolare tra i suoi coetanei.
In realtà c’era una materia in cui non eccelleva, educazione fisica. Il suo fisico magrolino ed il suo aspetto pallido non gli davano nemmeno lontanamente le sembianze di un atleta. I compagni di classe lo deridevano spesso e lui si emarginava sempre di più.
La voglia di andare a scuola, però, non gli era mai mancata. Si svegliava volentieri la mattina sapendo che, tra i corridoi del suo istituto, avrebbe incontrato Sara. Non che lei lo degnasse di particolari attenzioni, anzi, ma a lui bastava vederla per trovare un senso alle sue giornate.

Simone, pur accettandolo, non aveva mai compreso l’atteggiamento di Sara. Le loro madri erano amiche di vecchia data e loro due, di conseguenza, si conoscevano da quando erano nati. Con lei aveva trascorso molti pomeriggi ed aveva condiviso molte cose. L’atteggiamento di Sara, fuori da scuola, era totalmente diverso. Si comportava con Simone come con un fratello minore. Era dolce e protettiva. Ma quando si incontravano a scuola, sembrava vergognarsi di lui e non lo degnava neppure di un saluto. Forse, pensava Simone, una ragazza così bella e popolare, non voleva farsi vedere in giro con uno sfigato come lui. E Sara era bella davvero. Anche se non molto alta, le sue forme avrebbero attirato l’attenzione di chiunque. Il sedere era grosso e tondo, come i suoi seni. I capelli scuri incorniciavano un viso che sembrava appartenere ad una ragazza di almeno una decina d’anni più grande.

Un pomeriggio, come spesso accadeva, Sara con suo madre andarono a casa di Simone. Le due signore rimasero in salone a chiacchierare mentre i due ragazzi si chiusero in camera per guardare la televisione.
Mentre Sara sembrava interessatissima al programma che passavano in tv, Simone decise finalmente di andare a fondo alla questione e chiese conto all’amica del suo atteggiamento.
Sara non sembrò per nulla sorpresa di quella domanda. Fu invece Simone che rimase sorpreso di quello che gli chiese subito dopo la ragazza.
‘Hai mai baciato?’
Simone rimase pietrificato. Nei loro racconti di vita vissuta non erano mai entrati in dettagli intimi. Ma ad impedirgli di rispondere, prima ancora della timidezza, fu l’ingresso delle loro madri nella camera.
‘Noi usciamo a fare una passeggiata, voi fate i bravi’
‘Certo mamma’, rispose Sara mentre Simone era ancora interdetto.
Le due signore uscirono prima dalla stanza di Simone e poi da casa, lasciando soli i due ragazzi.
‘Voglio farti vedere una cosa’ disse Sara all’amico alzandosi dal divano e mettendosi in piedi davanti a lui.
La ragazza iniziò lentamente a sbottonare la camicetta mentre Simone era a bocca aperta e senza parole.
‘Oggi mi farò perdonare per il mio atteggiamento’ disse lei quando ormai la camicetta era aperta e mostrava le tette abbondanti contenute a fatica dal suo reggiseno.
‘Credo che tu non abbia mai baciato una ragazza. Ma immagino che avrai visto parecchi video porno’
Simone annuì con la testa mentre deglutiva a fatica.
‘Oggi io sarò il tuo. Puoi fare quello che vuoi, basta che non mi tocchi’
Simone era imbarazzatissimo ma le palle gli stavano facendo male per quanto erano gonfie e allora decise di abbassarsi la tuta e gli slip e di iniziare a farsi una sega mentre la sua amica si spogliava.
‘Il tuo cazzo non &egrave piccolo come immaginavo’
Sara si era tolta il reggiseno e le sue giovani sise sembravano vincere la forza di gravità, nonostante l’evidente peso.
Continuò togliendosi i pantaloni della tuta e il perizoma. Simone era ancora seduto sul divano, praticamente in estasi, e si segava con una velocità imbarazzante mentre la sua amica faceva ballare i seni uno alla volta con le mani.
Sara poggiò un piede sul bordo del divano e mise la sua fica totalmente depilata davanti al viso dell’amico. Poi, con una lentezza che stonava con l’impeto di lui, inizio a masturbarsi infilandosi dentro due dita.
‘Ti piacerebbe darlo a lei il primo bacio?’ Disse Sara guardandosi la fica mentre continuava a stantuffarsi con le dita.
Simone la guardò, poi chiuse gli occhi ed iniziò ad avvicinarsi come a voler dare il bacio più romantico del mondo.
Rimase sorpreso quando Sara si ritrasse. ‘Ti ho detto che non puoi toccare’ ma se vuoi posso farlo io’
‘Sì, ti prego’ disse lui lasciando la presa dal cazzo, quasi implorandola. A Sara venne quasi da sorridere, poi si inginocchio tra le sue gambe e gli prese il pisello tra le mani.
Simone ebbe una vampata di calore. Poteva sentire il fiato di Sara sulla cappella per quanto era vicina.
Non riuscì più a controllarsi. Lei non aveva ancora iniziato a muovere la mano quando lui venne raggiunto da un orgasmo intensissimo. La sborra iniziò a esplodere fuori dalla sua cappella colpendo Sara su una guancia e poi continuando a colare tra le sue mani.
Simone, seppur ancora in affanno per il piacere, sembrò quasi voler chiedere scusa a Sara con lo sguardo. Lei, invece, si portò una mano a la bocca e ne leccò il dorso, dove c’era ancora il seme di lui.
‘&egrave dolce, proprio come te’

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