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Una bella scommessa

By 30 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Cindy e ho 29 anni, il mio ragazzo si chiama Jack e ha trent’anni. Stiamo insieme da poco più di tre mesi, ma siamo già molto affiatati.
Tra di noi scommettiamo su tutto e un giorno seduti al bar ci venne questa folle idea di scommettere pesante. Mi stavo vantando con lui del fatto che essendo sicura di me, mi sento di poter sedurre qualsiasi uomo. Lui ride e mi sfida. Nel frattempo si vanta del fatto che quando studiava all’università tutte le ragazze della sua facoltà gli andavano dietro e sbavavano per lui.
La scommessa venne spontanea, scommettemmo che ognuno di noi avrebbe presentato all’altro un suo collega di lavoro, senza dirgli che stavamo insieme. Io avrei dovuto sedurre il suo collega e lui la mia, ovviamente senza perpetrare un vero e proprio tradimento, solo per divertirci un po’.
Ma la cosa migliore era la vincita. Lui ovviamente voleva che gli concedessi una parte di me che non avevo mai concesso a nessuno prima, al contrario se avessi vinto io volevo che lui si abbandonasse completamente ai miei desideri, cio&egrave che si facesse dominare completamente.
Cominciò lui, era lunedì, eravamo in pausa verso le 11.30. Io e la mia collega Sarah, a quell’ora eravamo solite prendere un caff&egrave nel bar di fronte all’ufficio in cui lavoriamo come segretarie. Mentre siamo al bancone lui entra nel bar e io lo saluto calorosamente come se fosse un mio vecchio amico. Cominciamo a parlare e io vedo che Sarah non gli stacca un attimo gli occhi di dosso e ci credo! Quel giorno aveva fatto proprio del suo meglio: alto 1.80, carnagione abbronzata, occhi scurissimi come i capelli, tagliati in modo molto casual e perennemente scompigliato. Indossava una camicia grigio chiaro, aperta sul petto muscoloso che faceva sembrare la sua pelle liscia e luminosa. Portava un pantalone leggero color beige chiaro e un paio di sneaker grigie. Il tutto lo faceva sembrare giovane e bello da impazzire. Sarah se lo stava letteralmente mangiando con gli occhi e dopo aver parlato per qualche minuto lui la invitò ad uscire. Lei fece un enorme sorriso e facendo un gesto osceno con la lingua gli disse subito di si, la sgualdrina. Lui se ne andò e io dovetti stare tutto il giorno a sentirla blaterare su cose gli avrebbe voluto fare. Peccato 1 a 0 per lui, ma io sono davvero determinata nel vincere le scommesse, dopotutto ho un’arma discreta a mio favore.
Ovviamente Jack non uscì con Sarah inventandosi una scusa e tutto venne archiviato. Ora toccava a me. Due giorni dopo, mi presento al lavoro di Jack, fingendomi sua cugina,venuta a trovarlo da molto lontano. Mi presenta il suo collega David e io fingo di essere spaesata in quella grande città e di aver bisogno di qualcuno che mi aiuti a visitarla tutta, nel dire ciò spalanco i miei occhioni castani e lo fisso intensamente, lui ricambia e come potrebbe fare altrimenti. Mi sono preparata per bene! Voglio vincere. Indosso una camicetta rosa cipria molto attillata e scollata, che mette ben in mostra la mia quarta di seno. Il colore sottolinea il candore della mia pelle, che fa contrasto con il castano ramato dei miei capelli. Non sono molto alta, solo un metro e sessanta , ma so valorizzarmi al meglio. Infatti indosso un jeans davvero attillato che mette in mostra le generose curve del mio sedere e per finire un sandalo con un tacco comodo ma che mi slancia parecchio. A completare il tutto mi sono truccata in modo da sembrare particolarmente innocente: mascara per far sembrare gli occhi ancora più grandi e un rossetto rosa che mi fa apparire quasi una bambina. So che questo piace agli uomini, credo gli faccia venir voglia di sporcarti, di renderti molto meno innocente. Alla fine dopo parecchio che parliamo e che David mi guarda le tette senza vergogna, si decide e si offre di accompagnarmi a fare un giro della città. Io contenta me ne vado.
La sera a cena io e Jack parliamo della scommessa e quando io penso di essere sul pareggio lui mi dice che vincerà lui, infatti David mi chiamerà per disdire l’appuntamento avendogli detto che non l’ho colpito più di tanto. Mi rassegno a malincuore, cercando di immaginare cosa mi aspetti, Jack non &egrave stato per nulla specifico sulle modalità con cui intende ritirare il suo ‘premio’.
Come previsto il giorno dopo David mi chiama e disdice l’appuntamento con una scusa, anche piuttosto banale. Allora mi preparo al pomeriggio che mi aspetta.
Alle 5 sono a casa di Jack, mi sono vestita per bene sperando di poter ribaltare la situazione e ottenere comunque quello che voglio. Indosso una canottiera scollatissima bianca e una gonna molto corta e nera, il tutto rifinito da un tacco nero vertiginoso che mi fa apparire slanciata e sicura di me. Ho i capelli sciolti e un rossetto rosso sangue sulle labbra, che so piacergli molto. Mi viene ad aprire con addosso solo un paio di Jeans che lo fanno sembrare incredibilmente sexy e cattivo. Mi sento già bagnata solo a gurdarlo.
Mi fa entrare mi spoglia rudemente, tutta e mi lascia solo i tacchi. Fa un verso di selvaggia approvazione quando vede il minuscolo intimo di pizzo bianco che indosso. Senza troppa delicatezza me lo toglie e lo lancia sul pavimento. Si prende un momento per assaporare i miei seni e con violenza mi morde e mi succhia i capezzoli il tutto sul muro del corridoio, io non posso fare a meno di gemere per le fitte di dolore e piacere che mi sta provocando. Arrivo nella sua camera nuda e prendendo una foulard nero mi benda gli occhi. Tutto questo mi elettrizza tantissimo. Poi mi prende e mi butta sul suo letto. Mi gira e fa in modo che la mia faccia tocchi il suo cuscino, dal quale posso inalare tutto il suo odore maschile, che mi inebria. Mi fa stendere le braccia e mi unisce le mani legandole alla testiera del letto. Ora sono legata e non posso muovermi granch&egrave. Mi fa alzare il culo, facendomi mettere a quattro zampe e per un momento, che mi sembra lunghissimo, non succede niente. Nelle mie orecchie sento solo il mio respiro che nell’attesa si &egrave fatto affannoso. La situazione mi mette a disagio ma mi sto comunque eccitando da morire.
All’improvviso lo sento avvicinarsi e con leggerezza poggia le sue labbra proprio sul mio buchino intatto. Mi bacia a lungo come se mi stesse adorando. Poi lo sento cominciare a leccare, infilando addirittura la sua lingua dentro di me. All’inizio la sensazione &egrave strana ma poi mi abituo e comincia a piacermi, a quel punto comincio ad muovere il culo in modo da andare incontro alla sua lingua. Lui si stacca e ride. ‘Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto’. Senza dirmi nulla mi infila un dito con forza e comincia a muoverlo, io mi dimeno e lui per tutta risposta ne infila due. ‘ Se continui a muoverti così, perderò il controllo e ti farò male, io non voglio farti male, non tanto almeno’. Detto ciò infila dentro di me un terzo dito e io mi sento completamente dilatata. Dopo parecchi minuti di questa dolce tortura si le toglie e si allontana da me. Mi sento davvero triste ora che lui si &egrave spostato. Sento dei vestiti che vengono tolti e immediatamente il letto si abbassa sotto il suo peso. Mi tocca il culo con le sue mani delicate e mi spinge tutto il suo cazzo durissimo nel culo. E’ una sensazione fantastica, fa male ma mi sento completamente riempita da lui. ‘Ti piace troia?’
‘Eh, ti piace essere inculata come una puttanella?’
Io non so che fare, so solo che sto godendo tantissimo e allora gli dico: ‘si, prendimi, scopami forte, voglio sentirti completamente dentro, che mi scopi’.
Al sentire queste mie parole lui si accende come se gli avessi dato il permesso, il via. Comincia a scoparmi con forza e io urlo, urlo fortissimo. Vuole davvero sfondarmi il culo e io non aspetto altro. Continua così per parecchio tempo, ho il culo indolenzito ma lui sembra non stancarsi. Finalmente ad un certo punto comincia a toccarmi anche davanti e in quel momento comincio a vedere le stelle. Prima era bello ma ora mi sento sbriciolata in mille pezzi , finch&egrave ad un certo punto esplodo in un orgasmo disarmante, sentendomi urlare così tanto lui si ferma, mi gira e so che mi sta guardando godere. Si prende il cazzo, ora durissimo in mano e comincia a segarselo furiosamente su di me. In tutto questo mi guarda, io sono lì ancora bendata e legata, in una posizione oscena con le gambe aperte e sono sicura che lui può vedere tutti i miei buchi che sento completamente aperti. Dopo essersi masturbato per un bel po’ sento il suo seme caldo arrivarmi in faccia e sulle tette, viene tantissimo, sembra non si voglia più fermare. Alla fine smette e Jack si accascia sopra di me e con un sorriso estremamente soddisfatto mi solleva la benda e con uno sguardo pieno d’amore mi bacia. Un bacio profondo, pieno di passione, sento la sua lingua riempirmi tutta la bocca e continuando a baciarci ci addormentiamo.

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