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Una serata bollente tra Sofia Vito e Nicole

By 2 Agosto 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Le ultime settimane di lavoro sono state pesanti per entrambe, ci troviamo una sera in un pub a bere qualcosa di forte e a rilassarci. La discussione dopo un po’ ricade sempre sul rapporto che sto vivendo con Vito, un amico dell’università, e di come la mia vita sessuale con lui sia altamente gratificante. Sono settimane che gliene parlo, le racconto, nei minimi particolari, tutti gli amplessi che ho avuto ed è come se oramai lo conoscesse di persona.
Ma andiamo per gradi, io sono Nicole, chi ha letto il mio primo racconto, (una mora per due mori) già mi conosce, per chi invece ancora non l’avesse letto mi presento, sono mora, alta 1,67 (che diventa spesso più di 1,75, grazie all’utilizzo delle mie adorate scarpe con i tacchi), con una terza abbondante di seno ed un culo, a detta di tanti, da incorniciare. Lei invece è Sofia, una amica conosciuta da poco, ma con la quale è nata subito un’empatia particolare. Sofia è la classica donna mediterranea, anche lei mora alta poco più di un 1,60 con una quarta di seno da far resuscitare anche i morti ma c’è una cosa in particolare, che eccita gli uomini quando posano il loro sguardo sul suo viso: sono le labbra, due labbra carnose che sembrano che siano state create per dare piacere.
Per ultimo c’è Vito, un ragazzo biondo, con gli occhi chiari alto 1,85 con un fisico statuario plasmato da anni di nuoto e dotato di un cazzo veramente notevole capace di soddisfarmi per ore.
Ma torniamo a noi, stavo raccontando, per l’ennesima volta, del rapporto che avevo instaurato con Vito quando dalla mia bocca esce questa frase: senti, domani è sabato e non dobbiamo lavorare, ti va di venire a cena a casa mia? C’è anche Vito, vedrai che ti piacerà.
Oh mio Dio, glielo chiesto, cosa penserà ora di me? Che sono diventata una pervertita? Il cuore mi batte forte e gli attimi che passano prima di ricevere una risposta sembrano eterni.
E’ cosciente che non l’ho invitata ‘solo’ a mangiare, ci sta riflettendo prima di darmi una risposta.
Sì, verrò con molto piacere!!!
E’ fatta, ha accettato pensai, però un attimo dopo ero già pentita, e se poi lei si dimostra più brava di me? E se Vito si innamora di lei? Però oramai sono in gioco e non posso tirarmi indietro.
Questa notte non ho praticamente dormito, l’attesa è snervante.
Arriva il pomeriggio, mi vesto con cura, o per meglio dire: mi agghindo. Camicetta bianca sbottonata in modo da far intravedere il reggiseno di pizzo, gonna nera poco sopra il ginocchio, autoreggenti nere e le immancabili scarpe con tacco 10.
Ho appena finito di prepararmi che suona il campanello, vado a rispondere è Sofia, la faccio salire, quando arriva noto con piace che ha rinunciato ai pantaloni, ed indossa un vestito rosso che le lascia scoperto le spalle e le mette in risalto il seno, calze a rete e anch’essa scarpe con tacco 10.
La faccio accomodare e preparo un drink tanto per ingannare l’attesa, all’inizio ci limitiamo a dire poche parole per non rischiare di rovinare l’atmosfera.
Allora sei pronta? Le dico ad un certo punto, vedrai ci divertiremo un mondo l’importante e fare le cose spontaneamente.
Squilla il citofono, è lui! Puntuale come al solito. Rispondo e lo invito a salire, conosce già la strada è stato qui molte volte.
Quando entra ci guarda stupite, allora oggi si gioca in tre, bene molto bene sono contento. E’ sicuro di se, prende subito in mano le redini del gioco. Guardo Sofia e noto che lo sta squadrando dalla cima dei capelli ai piedi, nei suoi occhi non c’è timore tanto meno imbarazzo, ma tanta curiosità.
Vito si siede e allunga le gambe sotto il tavolo, ci guarda e noi guardiamo lui, siamo come ipnotizzate, aspettiamo sue indicazioni, dal momento che è entrato in casa è chiaro che condurre il gioco è compito suo.
Dopo alcuni minuti che sembravano eterni finalmente Vito si decide a fare la prima mossa, si alza, si avvicina a Sofia e le accarezza i capelli, le sfiora la schiena scoperta e mentre con la bocca la bacia dietro la nuca avvicina le mani alle cosce e le accarezza arrivando fino al sedere. Lei lo lascia fare, non è a disagio sembra che si conoscano da tanto tempo, Intanto si sposta e si porta di fronte al lei, la guarda negli occhi e mentre continua a sollevarle la gonna si china in avanti per baciarla. Lei lo lascia fare, le piace ricevere questo trattamento, Mentre sono abbracciati lui con la mano mi fa segno di avvicinarmi. Quando sono abbastanza vicina, stacca le labbra dalla bocca di Sofia e le posa sulle mie con la lingua cerca di intrufolarsi nella mia bocca, io apro la bocca per permettergli di baciarmi meglio. Poi all’improvviso smette, stacca le labbra dalla mia bocca e con le mani poste dietro ai nostri colli ci avvicina le teste, noi ci guardiamo un attimo, poi guardiamo lui come per chiedere il permesso alla fine le nostre bocche si uniscono, è la prima volta che bacio una donna, non so se anche per Sofia è la prima esperienza, noto subito una differenza, baciare una donna è più languido, le labbra sono più morbide la lingua è più dolce sento che mi sto eccitando non avrei mai pensato di eccitarmi nel baciare una donna, però sta succedendo. Poche volte mi era successo di dare un bacio così appassionato. Intanto Vito ha sollevato anche la mia gonna, le sue mani ci accarezzano il sedere e lentamente si insinuano tra le nostre gambe, sento che anche Sofia si sta eccitando, si stacca un attimo dalla mia bocca e rivolgendosi a Vito gli dice:
Continua, mi piace sentire le tue mani che si intrufolano tra le mie gambe.
Vito l’accontenta, le sfila il vestito e la lascia solo con le autoreggenti e il reggiseno, la solleva e la appoggia sul tavolo. Ora è distesa con le gambe oscenamente aperte e lui ci si infila la testa e inizia a baciarla, sento subito che inizia a mugolare di piacere. Intanto in mi chino sotto il tavolo ed inizio ad armeggiare con la cintura dei pantaloni, sono in preda ad un’eccitazione pazzesca, voglio riempirmi la bocca del suo cazzo, lo tiro subito fuori ed inizio a leccarlo partendo dai testicoli fino ad arrivare alla punta del pene, ormai è pronto, si sfila dalla mia bocca ed affonda nella fica di Sofia che aspettava questo momento da un po’, inizia un lento su è giù, ogni volta entra sempre di più Sofia in pochi minuti raggiunge un orgasmo devastante, Vito esce dalla fica e la lascia così con le gambe aperte, alla vista di quel monticello coperto di peli non resisto mi abbasso ed inizio a baciarla, anche questa è per me un’esperienza nuova ma molto eccitante, mentre con la lingua stimolo la clitoride di Sofia con il dito mi masturbo voglio godere anch’io, Vito si accorge di questa mia esigenza per cui si posiziona alle mie spalle e con un colpo solo mi penetra. I colpi che ricevo sono talmente forti che scuotono anche Sofia, intanto con la lingua io sto sempre stuzzicando la clitoride della mia amica costretta anche dalla mano di Vito che mi spinge sempre più a fondo. Bevo il suo piacere, ha un sapore dolce come il miele. Sta ansimando, con la lingua cerco di stimolarla fin dove posso, lei prova a spingermi ancora di più sulla clitoride, capisco che anche per lei è il punto che le provoca il maggior piacere.
Mentre Vito continua a chiavarmi da dietro Sofia viene per la seconda volta inarcando la schiena, nel frattempo io mi aiuto con le mani a raggiungere l’orgasmo, che non impiega molto ad arrivare, è intenso, lunghissimo mi strappa un urlo forte. A quel punto Vito lascia i miei fianchi e rivolgendosi a noi dice: ora tocca a me, su datevi da fare con le vostre boccuccie.
Come due soldati che ricevono un ordine da un superiore noi lo accontentiamo subito, ci inginocchiamo e iniziamo a leccarlo entrambe Sofia gli lecca lo scroto ed io mi dedico alla punta, ma lui vuole altro così le nostre lingue iniziamo a leccargli la cappella, e ogni tanto ci baciamo, lui si masturba furiosamente mentre noi col la bocca aperta aspettiamo di essere inondate dal suo sperma caldo. Alla fine arriva, prima uno poi subito dopo un altro, poi un altro ancora ed infine l’ultimo schizzo. Lo sperma ci arriva ovunque un po’ sul viso un po’ in gola, sugli occhi, siamo tutte imbrattate. A quel punto con il viso sporco iniziamo a pulirci a vicenda con piccoli baci sulle guancia, sul collo, sugli occhi fino a ritrovarci abbracciate con le bocche incollate.
Quando, dopo qualche minuto, i nostri sguardi si incrociano sorridiamo soddisfatti, non occorre esprimere il nostro appagamento, si vede chiaramente dai nostri sguardi, uno alla volta andiamo in bagno a pulirci.
Una volta puliti ci sediamo a tavola, ora che abbiamo saziato il nostro corpo possiamo saziare lo stomaco.

Come sempre sono gradite critiche, apprezzamenti e consigli all’indirizzo mail salope1979@yahoo.it

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