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UNA SETTIMANA PARTICOLARE CON GABRIELE A ROMA

By 25 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

UNA SETTIMANA PARTICOLARE CON GABRIELE A ROMA

1° giorno (arrivo a Roma)

 

Erano i primi giorni di luglio ed iniziai a programmare il mio viaggio per andare a Roma, dovevo restarci solo due giorni, martedì e mercoledì, ma visto che avevo abitato a Roma per diverso tempo e che adoravo tanto stare in quella città, mi venne voglia di poterci stare qualche giorno in più, così da poter andare a trovare diversi amici ed amiche… ma non sapevo dove alloggiare, se non in un albergo, però prima di prenotare chiamai un mio carissimo, fraterno ed intimo amico del mio paese, che per motivi di studio abitava a Roma, ma col quale rimanemmo sempre in stretto contatto, eravamo sempre insieme a condividere tutto, gioie, dolori, divertimenti, ragazze e anche della intimità tra di noi.

Così decisi di chiamarlo, e dopo un po’ di discussioni, scambi di segreti e via dicendo, gli dissi che dovevo andare a Roma e che volevo starci per una settimana, così da poter rivedere amici e amiche, ma soprattutto per potermi rilassare, non riuscii nemmeno a concludere il discorso che subito lui mi interuppe dicendomi che era scontato che sarei stato suo ospite come al solito, io cercai di fingere dicendo, che non volevo approfittare della sua bontà e poi non volevo creargli alcun disturbo e soprattutto di non creare malumori con i suoi coinquilini, ma subito lui mi disse, che la sua nuova casa era sistemata in modo che nessuno potesse creare fastidio agli altri, in comune avevano solo l’ingresso, per il resto erano indipendenti l’uno dall’altro, come se fossero dei mini appartamenti dentro un appartamento… e poi aggiunse che per tutto il mese di luglio era anche solo dato che gli altri coinquilini erano tornati nei propri paesi… ma in ogni caso non sarebbe stato un problema perché ognuno aveva il proprio mini appartamento e mi spiegò come erano…

Una volta entrati, c’è l’ingresso in comune, poi ci sono tre porte, la mia è quella di destra mi disse, entrando c’è un piccolo disimpegno poi c’è la cucina, con una piccola sala da pranzo e una stanzetta per studiare con doppio servizio, e la camera da letto, con un bagno abbastanza grande e si entra dalla camera da letto… pensa, mi disse, che nel bagno c’è doccia, vasca, bidet e lavabo… il tutto molto comodo e poi dalla camera da letto posso accedere ad un piccolo giardino circondato da alberi e piante molto fitte, pensa che anche la luce del sole fatica ad entrare, sembra una fortezza…

Carino, risposi io, per essere una casa affittata ad universitari è anche di lusso… comunque va bene Gabriele… ti farò sapere gli orari del mio arrivo… e così accettai molto volentieri di essere suo ospite.

Gabriele è un ragazzo di 25 anni, fisico asciutto, tonificato e ben curato, abbastanza carino, anzi direi bono, allegro e che ci sa fare con tutti, soprattutto con le ragazze… o meglio questo era quello che credevo io, l’unica cosa che teneva per se era proprio questo, le uniche volte che era andato a letto con ragazze, fu quando le condividevamo insieme, e l’unico ragazzo con cui aveva avuto momenti intimi ero stato solo io, ma questo non lo sapevo, lo sapeva lui solo, ma me lo disse proprio durante la mia permanenza a Roma.

Così la domenica mattina lo chiamai dicendogli che alle 15 sarei partito dall’aeroporto di Catania… infatti alle 16.30 fui a Fiumicino, lui mi chiamò chiedendomi di aspettare perché era bloccato nel traffico romano e che avrebbe cercato di fare quanto prima… arrivò a Fiumicino verso le 18… anche se era passato qualche mese, mi si buttò al collo come se non ci vedessimo da anni, talmente era contento che si mise anche a piangere… poi si fermò un momento mi fissò dalla testa ai piedi e mi disse “ma cosa hai fatto? Sembri diverso! Molto più magro con i muscoli i pettorali… non ci posso credere somigli a quei attori con fisico sculturato… ma che hai combinato?” in effetti lui questo non lo sapeva, ma in quei mesi ero andato in palestra, allenamento sodo e costante, dieta ecc… non che fossi chissà quale mostro ma ero bello tondo e con qualche chiletto di più, ma quei mesi avevano scolpito per bene il mio fisico, delineando bene addominali, pettorali e togliendo quei chili in più… così le dissi “mio caro, palestra, dieta sono stati i miei compagni in questi mesi… ti confesso che sto molto meglio.”

Così caricammo la mia valigia nella sua macchina, e ci avviammo verso Roma, ma al raccordo anulare, riecco il traffico tremendo, kilometri di coda si erano fatti le 20… ma non c’è ne eravamo nemmeno accorti, dato che avevamo utilizzato tutto quel tempo per dirci un sacco di cose, io a lui e lui a me, ad un certo punto mi dice “sono già le 20 e sono sicuro che impiegheremo ancora un’ora abbondante prima di arrivare a casa, che dici se ceniamo velocemente ora? Oppure tu dopo la doccia vuoi uscire?” io le dissi “tu che programmi hai per stasera? Non voglio esserti d’intralcio…” rispose “ tranquillo non devo fare un cazzo, e poi ti confesso che dopo un giorno di coda con la macchina stasera mi secca uscire… però se tu vuoi uscire faccio questo sacrificio…” pensai un po’ e poi dissi “tutto sommato starò qui fino al prossimo lunedì sera, quindi ne avremo di tempo per uscire… vada per la cena ora, e poi ci rilassiamo un po’”… vidi nel suo volto una grande gioia, come se non aspettava altro… certo che lui nella sua mente stava godendo di questa risposta, che in realtà avevo fatto molto ingenuamente…

Così ci fermammo a cenare, una sigaretta e poi dritti a casa…

Erano già le 21.30 quando aprimmo la porta di casa, posammo le valigie, lui mi fece visitare il suo appartamentino con annesso giardinetto, le dissi che era un vero gioiello, sembra il covo segreto di una setta, è inespugnabile… e gli feci i complimenti…

Disfatta la valigia chiesi se potevo farmi una doccia, lui mi disse “fai come se fossi a casa tua, con me non devi avere nessun problema, lo sai bene, è come se fossimo un’unica persona… nel frattempo preparo il letto, non ti dispiace se dormiamo insieme vero? Del resto c’è solo un letto quindi” ed io risposi “Gabriele, ma che fai scherzi… non ci sono problemi e poi se siamo una sola persona, che problemi ci sono? Possiamo dormire anche nudi…” la mia era una sorta di battuta per evidenziare il fatto che non avevo nessun problema, ma dopo qualche secondo la mia battuta fu presa seriamente da lui che mi disse… “no problem… anzi, mettiamo un regola, da questo momento quando siamo a casa sarà vietato l’uso di indumenti” io senza pensare a quei momenti di intimità trascorsi nel passato, dissi di si…

Così mentre lui preparava il letto, mi spogliai e lasciai solo i boxer, ed entrai nel bagno, molto carino, cercai la porta, ma non c’era… preparai l’acqua e tolsi i boxer mi misi sotto la doccia, e non c’era nemmeno la tenda per chiuderla… così iniziai a lavarmi, lui nel frattempo aveva preparato il letto, si era denudato così come da regola appena stabilita e sdraiato sul letto…

Mentre mi lavavo mi accorsi che davanti alla doccia, c’era uno specchio gigantesco che prendeva tutta la parete dall’alto in basso e per tutta la lunghezza, passando dietro al lavabo e al bidet… dava una bella sensazione, mentre contemplavo quello specchio che non nascondeva nulla di ciò che succedeva lì dentro, mi accorsi che lui mi stava guardando sdraiato sul letto dallo specchio e vidi che si toccava il cazzo e i capezzoli, solo in quel momento mi tornarono in mente ricordi del passato con lui (che per me erano stati solo dei momenti di fantasia e di particolari emozioni volute provare sporadicamente), comprendendo anche i suoi atteggiamenti e le sue parole, di pochi istanti prima… mi fermai un’attimo a far scorrere l’acqua su di me, capii tutto molto chiaramente, per un attimo mi sentii imbarazzato, ma l’imbarazzo passò subito, del resto la situazione piaceva tantissimo anche a me…

Finito di lavarmi, uscii dalla doccia, con una tovaglia mi asciugai e passai subito nella camera da letto dicendo… “figo quello specchio, mi piace tanto” e lui subito “ anche a me piace tantissimo, lo adoro… comunque complimenti, ti sei fatto un fisico veramente splendido… hai anche la così detta tartaruga addominale… wow sei veramente una scultura perfetta…” a quelle parole non potei fare altro che rispondere e fare dei complimenti anche a lui, ma volli anche stuzzicarlo per vedere se avevo capito veramente, così dissi “beh caro Gabriele, nemmeno tu scherzi, hai sempre un bel fisico e devo dire che anche il tuo cazzo, nonostante sia moscio, si mantiene abbastanza bene” lui si mise a ridere e contento del complimento mi disse “beh si vero… ma se il mio si mantiene bene, devo dire che il tuo cazzo è molto migliorato, si vede che la palestra fa bene anche a lui…” così dicendo me lo sfiorò con le dita…

Io gli presi la mano e la spinsi sul mio addome poi mi sdraiai pure io nel letto ed iniziammo a scherzare, a ridere sui nostri cazzi, così lui mi disse “beh se l’occhio non mi inganna credo che il tuo sia lungo circa 20 cm ed è anche abbastanza grosso” io risposi “si veramente così da moscio è 19 cm… ma quando è duro è circa 22 cm… cmq non ti sei sbagliato… il tuo però non è da meno” e lui “si infatti 16 cm da floscio 19 cm in erezione, però è meno grosso del tuo…”

Finito questo piccolo attimo di confronto, ci sistemammo sotto le lenzuola, e lui disse che forse era meglio se ci riposavamo un po’, magari domattina avremmo potuto confrontare i nostri uccelli con la luce del sole. Io mi misi a ridere e ci accovacciammo sotto le lenzuola guardando la tv.

Si erano fatte le 23 ed io ancora guardavo la tv, mentre lui si era avvicinato a me e dormiva, così almeno credevo io, spensi la tv e cercai di addormentarmi, in realtà lui non si era affatto addormentato e mi teneva sotto occhio, così appena vidi che mi addormentai, lui si avvicinò di più e mise la sua gamba sul mio fianco, sfiorando con il ginocchio il mio cazzo, la mano sul mio petto.

Dopo un po’ sentivo la sua mano che toccava per primo i miei capezzoli, e poi scendere giù, fino al cazzo… lo carezzava lentamente, sfiorava i coglioni, le gambe, mentre sentivo anche il suo cazzo che pulsava e diventava duro sul mio fianco. Prima stetti fermo, poi mi mossi e lui si allontanò un po’, mi girai verso di lui e con il sonno negli occhi gli dissi “tranquillo, ho capito tutto, vieni qui abbracciamoci, non scappare anche io ti desidero tanto” si avvicinò a me ci stringemmo, i nostri cazzi semi eretti ora erano attaccati l’un l’altro e iniziammo a baciarci appassionatamente, le nostre lingue danzavano insieme, così pure i nostri cazzi e nostri corpi, rimanendo in quella posizione, penso per circa un’ora.

Piano, piano Gabriele iniziò a scendere baciandomi il collo e il petto, fermandosi sui capezzoli e facendo roteare su di essi la lingua e mordendoli, li pizzicava con le dita e ci giocava, procurandomi delle sensazioni irresistibili, tali da farmi diventare il cazzo durissimo. Lui lo sentì subito premere sul suo, così continuò a scendere fino ad arrivarci con la lingua, prima lo baciò poi prese a leccarlo dai coglioni salendo fino alla cappella, giocò un po’ con la lingua e poi la fece sparire dentro a sua bocca, iniziando un magnifico pompino, nei momenti in cui aspirava sembrava tirarmi anche le viscere e il cervello, una sensazione veramente particolare, era veramente fantastico, così lo feci mettere su di me iniziando un magnifico 69… dopo un bel po’ non resistetti più, stavo per venire, richiamai la sua attenzione e dissi “attento, Gabriele sto per sborrare” e lui sollevando appena la testa disse “tranquillo, vienimi pure in bocca, voglio dissetarmi della tua sborra” e riprese a pompare, arrivai al culmine, e data la sua affermazione mi lasciai andare tranquillamente, schizzandogli in bocca abbondanti fiotti di sborra, fu talmente tanta che una parte la ingoiò e l’altra iniziò ad uscire dalle sue labbra, quando capì che non usciva più sborra dalla mia cappella, iniziò a dedicarsi e raccogliere, tutta quella che era uscita, bevendola tutta.

Durante la mia sborrata, la sua eccitazione arrivò al culmine e anche lui mi sborrò in bocca… meno male che la quantità non fu come quella mia, altrimenti vista la mia posizione di sotto avrei potuto soffocare un pochino.

Il suo cazzo, si afflosciò quasi subito, mentre con mio grande stupore, il mio divenne ancora più duro, come se non avessi sborrato, lui si rallegrò e iniziò a masturbarmi, dopo un po’ vedendo che non accennava a rilassarsi, mi disse che lo voleva dentro, così sempre in posizione di 69 inizia a leccare per bene il suo buco e a lubrificarlo, gli misi dentro prima un dito, poi due per allargare il buco, non volevo procurargli alcun dolore, così preparai il suo ano, mettendo dentro anche un terzo dito, sputandogli dentro, quando vidi che era pronto, gli dissi “mi sembra perfetto, se vuoi puoi prenderlo, ma stai attendo, se senti dolore tirati su, come vedi è grosso e non vorrei farti male” e lui “ok… non ti preoccupare, grazie” si sollevò e girò verso di me, si abbassò sulle ginocchia, afferrò il cazzo e lo puntò verso il buco ed abbassandosi lentamente si fece scivolare dentro metà cazzo, si fermò mi guardò un attimo, mi disse che era tutto ok, e abbandonandosi sulle gambe si impalò fino in fondo, lo fece entrare tutto fino ai coglioni, io lo guardavo negli occhi, lui sorrise era felicissimo, abbassò la schiena e iniziò a baciarmi.

Afferrai il suo culo con le mani, sollevandolo un po’ e scopandolo prima lentamente, poi più velocemente, alternando il ritmo, dopo un po’, il suo cazzo tornò duro e senza toccarlo esplose con tre abbondanti schizzi di sborra che colpirono il mio mento il petto e tutto l’addome, si piegò ed iniziò a raccogliere con la lingua la sua stessa sborra che era sparsa su tutto il mio corpo, io rallentai il ritmo della scopata, quasi fino a fermarmi, il suo viso era raggiante, lui si adagiò ancora di più sul mio cazzo e afferrandomi le mani mi disse “sai non sai da quando tempo aspettavo questo momento, devi sapere una cosa, tu mi piaci, mi sei sempre piaciuto anche quando eri più grosso, io non mi sono mai scopato una ragazza, se non quando le scopavamo insieme, ricordi l’ultima volta che abbiamo fatto sesso noi due? (io annuii) bene da allora io non ho più fatto sesso, ne con ragazze e nemmeno con ragazzi…” si mise a ridere e continuò “non sono gay, ma io voglio solo te, e comunque se qualche altra persona deve esserci… beh ci deve essere solo se ci sei tu… in tutto questo tempo mi sono fatto solo seghe e mi sono inculato con cazzi di gomma… ma con te è tutta un’altra cosa… io ti voglio per sempre” a quelle parole rimasi di stucco, il mio cazzo piantato nel suo culo divenne ancora più duro e dopo un attimo di silenzio, lo guardai dritto negli occhi, gli assestai un colpo secco di cazzo nel culo e dissi “così sia..” ci mettemmo a ridere e poi continuai “beh eccomi qua, sono tutto tuo, e tu sei tutto mio…”.

I suoi occhi divennero lucidi, ed esprimevano una soddisfazione e gioia immensa, continuai così a scoparlo per un’altra mezz’ora abbondante fino a che gli dissi “ ti sborro nel culo?” e lui “ohhhhh siiiiiiiiiiiii, si” sborrai nel suo culo facendogli sentire il calore della mia sborra dentro le sue viscere… ci rilassammo abbracciato, aspettando che si afflosciasse il mio cazzo e tirarlo fuori, ma non fu così, eravamo un po’ stanchi, dalla giornata passata e dai movimenti delle ultime ore, volevamo dormire, ma il mio cazzo non ne voleva sapere, così lui si fece venire un’idea niente male… infatti si strinse a me di fianco e ci addormentammo con il mio cazzo piantato nel suo culo, così che durante il sonno si afflosciasse e sarebbe uscito da solo… e così fù ma nelle mattinate, solo dopo che senza alcun movimento gli avevo riempito l’intestino di sborra un paio di volte, durante il sonno.

 

per commenti o altro  soluma@hotmail.it

2° giorno (la visita di Simone)

Dormimmo intensamente fino alle 9, quando fummo svegliati dal suo telefono, era Simone, un nostro paesano che era arrivato a Roma da due giorni e che l’indomani mattina sarebbe rientrato a casa, e aveva chiesto se fosse a casa e magari pranzare insieme, trascorrere un po’ di tempo con lui… Gabriele disse che non c’erano problemi, dicendogli anche della mia presenza, infatti ci conoscevamo anche noi visto che Simone è un nostro paesano. Così ci alzammo, sistemammo il letto, lavammo le lenzuola e per non dare all’occhio ci mettemmo una tuta, ma senza intimo. Entrambi sapevamo che a Simone piacevano i maschi, ma forse per l’amicizia che c’era lui cercava di nascondere questo segreto, d’altronde vivevamo in un paese e ciò sarebbe stato uno scandalo e al tempo stesso una situazione molto imbarazzante per lui… anche se in giro si vociferava che era bisex, alla fine lui smentiva dicendo che erano solo dicerie… comunque era la sua situazione, non volevamo imbarazzarlo così cercammo di comportarci tranquillamente.

Alle 12 Simone suonò alla porta, entrò ci mettemmo a parlare un po’, poi io mi misi ai fornelli preparai il pranzo, parlavamo, scherzavamo, si facevano discorsi a volte seri, a volte stupidi e Gabriele non perdeva mai l’occasione di toccarmi l’uccello ogni volta che passava, con dei movimenti del tutto innocenti… Simone chiese di lavarsi le mani, Gabriele lo accompagnò e poi ci sedemmo a pranzare. Finito il pranzo continuammo a chiacchierare, finchè ad un tratto Simone disse che voleva riposare qualche oretta, se non era un problema… così Gabriele gli disse che non c’erano problemi, e che noi nel frattempo finivamo di rassettare la cucina.

Simone passò di la si spogliò rimanendo solo in boxer, e si coricò mettendosi a dormire. Sembrava un angioletto, ha 19 anni, magro con un fisico ben tonificato, con dei lineamenti molto delicati, che gli dona un fascino molto sexy, diremmo aggraziato e femminile.

Con Gabriele finimmo di pulire la cucina, non volevamo svegliarlo, ma se volevamo vedere un po’ di tv dovevamo andare per forza in camera da letto, quindi abbandonammo l’idea della tv, Gabriele prese a rassettarsi alcune cose, mentre io andai a fare una doccia, Gabriele mi guardò e disse “non c’è la porta nella doccia, e se si sveglia, ti vede nudo mentre fai la doccia” subito risposi “è qual è il problema? Mica faccio qualcosa di male e poi facendo sport o altro capita di farsi la doccia e spogliarsi di fronte ad altri maschi… e poi scusa così potremmo avere la conferma se gli piacciono o meno i maschi!” Gabriele mi guardò un attimo poi mi disse “hai ragione non c’è nulla di male nel vedere un altro che fa la doccia… vai pure, fra un po’ ti porto l’asciugamani grande”.

Passando dalla camera vidi che lui dormiva, entrai in bagno mi tolsi la tuta e mi misi sotto la doccia, appena mi girai notai che lui mi guardava dallo specchio, feci finta di non vederlo e continuai a lavarmi, dedicandomi un po’ di più all’uccello, nel frattempo Gabriele stava passando per portarmi l’asciugamani e notò che Simone mi guardava e si toccava, prima di entrare fece un piccolo rumore, e lui subito fece finta di dormire, quando mi portò l’asciugamani Gabriele mi disse “guarda fa finta di dormire, ti stava guardando e si toccava” subito risposi “si me ne ero accorto” e lui “beh confermato il tutto… è uno dei nostri” così dicendo Gabriele strizzandomi l’occhio mi prese il cazzo e se lo portò in bocca.

Simone ci osservava dallo specchio con molta gioia e si toccava, io iniziai ad osservarlo anche e quando lui capì che lo stavo fissando, sorrisi e gli feci cenno di avvicinarsi. Si alzò e venne sulla soglia del bagno, lo guardai e dissi “tranquillo, sappiamo i tuoi gusti, ma non ti preoccupare non lo saprà nessuno, del resto anche a noi piace fare sesso tra maschi, anche se io mi ritengo più bsx in quanto una figa è sempre una figa” mi guardò e disse “scusate ma io non volevo disturbarvi, si è vero quello che hai detto, comunque io sono gay e mi piacciono solo i maschi, ma voi credo che stiate insieme, quindi” subito intervenne Gabriele “si stiamo insieme, e lo faccio solo con lui, anzi quando c’è lui, per questo ti ho rifiutato la scorsa volta quando mi rivelasti il tuo segreto, però ora c’è lui, quindi… dai unisciti a noi” con quelle parole capii che Gabriele in realtà già sapeva di Simone, ma soprattutto capii che era gay nonostante lo negasse e che mi voleva veramente e che non aveva fatto mai sesso se non c’ero io.

Così Gabriele lasciò il mio cazzo e lo passò nella bocca di Simone, entrambi si alternavano, quando vide che si era sciolto dall’imbarazzo cedette il posto totalmente. Simone sembrava essere in paradiso, succhiava, pompava e leccava, proprio come un bambino fa con il tanto desiderato gelato… Gabriele iniziò a stuzzicare i suoi capezzoli e dopo un po’ tolse i boxer di Simone, gli toccava il cazzo, glielo leccava e poi passò a dedicarsi al buco del suo culetto. Anche se non era quanto il nostro, pure Simone aveva un cazzo carino, 18 cm in erezione, e di bell’aspetto; dopo che Gabriele gli leccò bene il buco e glielo allargò con due dita, prese il suo cazzo e glielo ficcò dentro, iniziandolo a scopare, dopo un po’ proposi di metterci comodi sul letto, e così ci spostammo. Lì fui io a impalare Simone che nel frattempo spampinava Gabriele, dopo un po’ fu lui stesso a chiedere che anche Gabriele glielo mettesse dentro insieme al mio. Così io mi misi sotto, Simone dopo che il mio cazzo era entrato si inarcò completamente su di me e Gabriele lentamente entrò dentro il suo culo…

Mentre lo scopavamo, ci baciavamo tutti e tre, Gabriele stava per venire, così anche io uscii dal suo buco, ci mettemmo davanti a lui che con la bocca aperta non aspettava altro che la nostra sborra, il primo a sborrare fu Gabriele che gli schizzò in faccia e in parte nella bocca, Simone con la lingua cercava di raccogliere la sborra che era sul viso, così decisi di aiutarlo, mi abbassai e con la mia lingua raccoglievo la sborra, per portarla nella sua bocca… poi si misero tutte e due sotto il mio uccello e quando sborrai riempii le loro bocche, che iniziarono a bere e a scambiarsi l’un l’altro baciandosi. Però Simone, non aveva ancora sborrato se non alcuni fiotti sul mio addome mentre lo scopavamo, lui era già soddisfatto così, ma io volli concludere facendolo godere anche, iniziai a fargli un pompino, gli chiesi se voleva mettermelo dentro, ma lui disse che andava bene così e di continuare, Gabriele lo baciava, e poi si unì al pompino, dopo qualche minuto Simone sborrò nella mia bocca, Gabriele leccava i rivoli che scendevano dalle mie labbra, per scambiarci di bocca in bocca tutti e tre la sborra e ingoiandone un po’ ciascuno.

Eravamo esausti, si erano fatte le 18 e Simone doveva andare, così facemmo una doccia tutti e tre insieme, essendo il più piccolo Simone, lo lavavamo, lo coccolavamo, usciti dalla doccia, Simone iniziò a vestirsi, mentre noi ci sdraiammo sul letto e disse “grazie ragazzi, siete stati favolosi, mi avete fatto il regalo più bello della mia vita… peccato che ritornando a casa, dovrò iniziare a fingere nuovamente” noi stringemmo le spalle come per dire ci spiace, poi rivolgendosi verso di me disse “complimenti, non immaginavo che fossi così bello, con un fisico statuario e con un bell’arnese… chissà magari quando sei nel paese possiamo approfittarne, visto che abbiamo un segreto in comune” io risposi “beh non ci sono problemi, sempre se Gabriele non ha nulla in contrario” dopo qualche secondo di silenzio Gabriele rispose “beh tutto sommato va bene, però non me lo sciupare e un’altra cosa quando ci sono io sappi che devi farti da parte… deve essere tutto mio”. Così dicendo Simone abbracciò e ringraziò, dicendogli che gliene sarebbe stato grato e debitore per tutta la vita, e dandoci un bacio in bocca ad entrambi, andò via.

 

Grazie per commenti o altro  soluma@hotmail.it

3° giorno (la sua amica Laura)

Ci tornammo a sdraiare nel letto, con l’uccello in aria, e ci rilassavamo, guardavamo la tv, poi facevamo commenti sull’andamento della giornata, su Simone e il suo essere frustrato, su come il tutto era stato divertente e piacevole, mentre spaparanzati ci godevamo la vista della tv, dei nostri corpi e il totale rilassamento, suona il cellulare di Gabriele, come prima cosa pensammo che fosse Simone, invece ci sbagliavamo, era Laura un’amica di università di Gabriele, lo chiamò per dirle che quella sera avevano organizzato una serata di pizza e birra in un pub, e che Gabriele non doveva assolutamente mancare… la risposta di Gabriele dapprima fu “non lo so, e poi qui con me c’è il mio migliore amico, che è venuto a trovarmi ed è mio ospite per questa settimana” dopo un po’ di tempo sentii a Gabriele che gli disse “vabbè vediamo, ne parlo con lui e ti faccio sapere… a dopo”. Appena chiuse la telefonata le dissi “guarda che non devi farti alcun problema per me” e lui mi disse “tranquillo, niente di particolare, era la mia amica di facoltà che mi ha invitato ad andare al pub, e mi ha detto di portarti con me… se è così dovremmo sbrigarci, anche perché alcuni non possono fare più tardi delle 22… tu che dici?” non sapevo che fare, a guardarlo sembrava titubante quindi le dissi “non so, se tu vuoi andare, io sono pronto, non ci sono problemi per me… ma se vuoi rimanere è indifferente, sta a te prendere la decisione, ma sbrigati altrimenti faremo tardi” prese il cellulare e chiamò Laura confermando la nostra presenza. Così ci alzammo e ci preparammo per uscire… appena fuori passò a prendere la ragazza che non abitava molto lontano e ci dirigemmo verso il pub.

Laura è una ragazza di 24 anni, molto bella, infatti rimasi incantato appena la vidi, un fisico perfetto, tutto proporzionato, alta circa 1,75 mora, capelli neri lunghi e lisci che scendevano sopra le sue spalle, occhi verde chiaro quasi azzurri, fisico snello, con un seno delizioso, credo che fosse una seconda abbondante o una terza, la pelle dorata come se fosse appena tornata da una accurata abbronzatura al mare, insomma una vera modella, semplice e ben fatta, complimenti a madre natura, era vestita semplicemente con un paio di jeans neri attillati, che le stavano una meraviglia e che facevano notare che sotto portava un perizoma, una maglietta colorata con sopra una camicia bianca, degli stivaletti che arrivavano ai polpacci e che coprivano i jeans…

Salita in macchina ci presentammo, e notai che anche lei per un attimo mi fissò, rompemmo il ghiaccio mettendoci a parlare in maniera vivace, a fare battute e a scherzare. Arrivati al pub feci finta di chiedere una cosa a Gabriele, ma in realtà lo tirai verso di me dissi “cazzo Gabriele, mi hai parlato della tua amica, ma non mi avevi detto che era così bella, ci mancava poco che mi prendeva un colpo… comunque complimenti, immagino che già te la sarai fatta qualche volta” e lui “si è bellissima, ma credimi non me la sono fatta per niente, te l’ho detto senza di te non riesco nemmeno a pensarci… e dire che lei ci aveva provato…….. beh dai ora entriamo, ti chiedo solo di cercare di correggermi se dovessi far notare che stiamo insieme” ed io “tranquillo Gabriele, noi stiamo insieme quando siamo soli, di fronte agli altri siamo solo due amici per la pelle, single e spensierati… piuttosto tu cerca di non alzare il gomito e di non fare mosse false”.

Entrammo con molta disinvoltura nel pub, appena ci avvicinammo al tavolo notai che le ragazze mi stavano facendo una sorta di radiografia, ed era ovvio visto che Laura aveva già sparso la notizia che l’amico di Gabriele era una scultura di Michelangelo, con un fisico perfetto ed anche molto carino e simpatico… mi sentii un po’ imbarazzato con tutti quei occhi puntati addosso, mi sedetti e caso volle che capitassi accanto a Laura. Iniziammo a presentarci con il resto dei commensali, c’erano altre due colleghe single, una con il fidanzato e due colleghi con le rispettive fidanzate. Dopo le solite presentazioni di rito iniziammo a parlare, ed anche le fidanzate non mollavano mai gli occhi da me, piovevano domande da ogni parte, mentre ero impegnato a parlare con le altre Laura si alzò si avvicinò a Gabriele e disse “credo di aver lasciato il cellulare in macchina, potremmo andare a prenderlo?” così Gabriele si alzò e una volta fuori dal pub Laura le disse “cazzo Gabriele, potevi anche avvertirmi che il tuo amico è così bono, sembra un modello, anzi una scultura michelangiolesca” e tornò dentro, anche Gabriele, ma mi sembrava un po’ stordito. Cominciammo a mangiare a bere e scherzavamo, sembrava che ci conoscessimo da una vita, certo che notai subito che i maschietti presenti erano un po’ silenziosi, visto che nessuno le rivolgeva la parola e che l’attenzione era rivolta tutta su di me… così iniziai dei dialoghi con loro, mentre le ragazze pettegolavano tra loro e di tanto in tanto si intromettevano nei discorsi… devo dire che i tre ragazzi erano simpatici, avevano un carattere allegro e socievole, certo c’è da dire che fisicamente non erano per niente belli, bassi, magri, non prendevano molta cura del proprio corpo, però erano simpatici. Le ragazze invece al contrario erano abbastanza carine, certo non come Laura, ma erano abbastanza graziose.

La serata era trascorsa piacevolmente, si erano fatte le 22,15; ci salutammo e ci avviammo a rientrare a casa, accompagnammo Laura, ed aspettammo finchè non fosse entrata a casa, notammo che stentava ad aprire la porta, così scesi e chiesi se andava tutto bene, ma lei mi fece notare che si era rotta la chiave dentro la serratura, in effetti era vero c’era bisogno di un falegname per aprirla, ma a quell’ora era impossibile trovarne uno, scese anche Gabriele e vista la situazione chiese se qualcun altro poteva aprirle la porta da dentro e lei rispose “a quest’ora avrei suonato se ci fosse stato qualcuno dentro, ma sono andati tutti via stamattina, sono sola e nessuno oltre me dove entrare”… così chiesi se avesse qualche altro posto dove andare, ma lei rispose che l’unica alterativa sarebbe stato un albergo, tutto d’un tratto intervenne Gabriele dicendo “se vuoi puoi venire da me, anche se c’è un solo letto ci arrangeremo come meglio possiamo e poi domani sistemeremo la porta”. Laura accettò salimmo in macchina e andammo a casa.

Entrati in casa, iniziammo a scherzare sull’accaduto e ci sedemmo in cucina, chiacchierando e scherzando, dopo un po’ dissi che andavo a farmi una bella doccia e che sarei ritornato subito. Nel frattempo loro pensarono su come sistemarci per la notte, e mentre Gabriele preparava qualche aperitivo da sgranocchiare prima di andare a letto, Laura passò in camera da letto per constatare la situazione, Gabriele non fece caso al fatto che io stavo facendo la doccia e soprattutto che nel bagno non vi fossero le porte. Appena entrò Laura, sentì il rumore dell’acqua, si fermò un attimo vicino la porta osservò bene la stanza e poi si avvicinò piano piano verso il bagno, e si mise ad osservarmi un po’, nel frattempo Gabriele si ricordò di me e della doccia e corse verso la camera da letto, arrivato vicino la porta vide Laura con un dito in bocca e con l’altra mano che si accarezzava il bacino mentre osservava me… Gabriele tossì richiamando la sua attenzione e fece per uscire dalla camera, proprio in quell’istante notai un movimento, scorsi la testa e vidi lei che usciva dalla stanza… tornarono in cucina e Gabriele le disse “ma sei impazzita, e se si accorgeva che lo stavi spiando?” Laura divenne rossa in viso, ma poi le disse “beh è un peccato non guardare un ragazzo del genere, con quei muscoli, quei pettorali, quegli addominali per non parlare di quel magnifico cazzo” Gabriele rispose subito “in effetti hai ragione è un bel ragazzo, ma non puoi spiarlo” dopo qualche minuto ritornai in cucina a dorso nudo indossando solo i pantaloni aderenti della tuta, ma nel frattempo Laura era riuscito a convincere Gabriele per essere coinvolta in una serata di sesso. Quella ragazza non riusciva a staccarmi gli occhi da dosso, mi guardava e di tanto in tanto si toccava, dopo qualche minuto Laura fece finta di far cadere l’aperitivo su di se, così si alzò subito per andare a pulire i vestiti e farsi una doccia, intanto arrivò una chiamata a Gabriele (programmata da Laura) da parte dell’inquilino del piano di sopra che chiedeva una mano di aiuto dicendo che si sarebbe allontanato per una mezz’oretta, e mi strizzò l’occhio, e se Laura avesse bisogno di qualcosa dovevo pensarci io, capii subito a cosa si riferiva e glielo feci capire, lui annuì dicendo che quella stava impazzando e che al ritorno si sarebbe unito a noi, e se ne andò.

Dopo qualche minuto che Gabriele uscì Laura iniziò a chiamarlo, mi avvicinai alla porta della camera da letto dicendo che Gabriele si era dovuto allontanare e che poteva liberamente chiedere a me, così mi disse che aveva bisogno di una asciugamani, andai a prenderla e gliela portai, la visione del suo corpo era stupendo, indossava il perizoma, nel porgere l’asciugamani le dissi se aveva bisogno di altro, magari una mano ad asciugare la schiena, (lo dissi apposta sapendo cosa aveva in mente lei), dopo un attimo di esitazione rispose di si e che ero un vero cavaliere.

Presi l’asciugamani ed iniziai ad asciugare molto delicatamente le sue spalle, fino al punto di farle quasi un massaggio, feci cadere l’asciugamani e continuai con le mie mani, avvicinandomi di più a lei, dalle spalle iniziai a scendere sulle braccia per risalire e ridiscendere lungo i fianchi, intanto lei si era abbandonata completamente appoggiandosi al mio corpo. Salendo le mie mani si fermarono sul suo seno sodo, liscio e vellutato ed iniziai a baciarle il collo, lei girandosi mi disse “che sei meraviglioso e stupendo lo avevo notato subito, di una cosa mi sono sbagliata, sei abbastanza sveglio ed esperto… non perdi tempo” la guardai e dissi “grazie, ma noto che a te non dispiace affatto, e nemmeno tu perdi tempo, non hai mollato lo sguardo da me nemmeno per un istante, ma non c’era bisogno che vi mettevate d’accordo, ci sarei stato ugualmente” e lei “non aspettavo altro, giuro che non avevo mai visto un ragazzo come te, quindi non dovevo farti scappare” non le feci finire la frase che la mia lingua fu subito dentro la sua bocca, la bloccai alla parete e iniziai a scoparle con la lingua la sua bocca, le mie mani percorrevano il suo corpo fino a che le strappai il perizoma ed iniziai a carezzargli la figa. Anche lei non fu da meno perché nel frattempo mi aveva tolto i pantaloni della tuta ed iniziava ad armeggiare il mio cazzo che premevo sulla sua pancia; lentamente iniziò a scendere fino a raggiungere il cazzo, lo baciava, lo mordeva e lo leccava, lo scalpellò e infilò il grande nella sua bocca, iniziando a fare così un meraviglioso pompino. Dopo un po’, la feci alzare e cominciai a strusciarle il cazzo nelle cosce e sulla figa, poi pensai ad una cosa molto bella e la misi in atto, le feci stringere le cosce al massimo e mentre la baciavo gli misi in mezzo il cazzo, l’asta scorreva tra le sue cosce sfiorandole la figa, mentre la cappella le sfiorava i glutei, lei si sentì come impazzita e iniziò a godere, così quanto lei non se lo aspettava e mentre che gli succhiavo i capezzoli, stretta per com’era in quella posizione, feci entrare tutto il cazzo dentro la sua figa con un colpo secco e deciso, subito lei gemette e gridò “Ahhhhhhh, mi hai sfondata… siiiii si si, sei favoloso, mi piaci… continua” ed iniziai a scoparla in quella posizione.

Era favoloso, stupendo e paradisiaco, lei iniziò a godere in pieno, dalla sua figa iniziarono a colare umori che lubrificavano in continuazione il cazzo, mentre la scopavo in quella posizione lei iniziò a dirmi “ohhhhhhh si si dai, sei stupendo, io ti voglio per sempre, per te farei qualunque cosa…” mi fermai, le feci alzare una gamba e la portai sulla mia spalla e ripresi a scoparla, alternando colpi lenti e profondi con colpi velocissimi, sembrava che la stessi sfondando. Nel frattempo Gabriele tornò e si fermò ad osservare, lo vidi e gli feci cenno di spogliarsi e unirsi a noi, e così fece l’afferrò da dietro strusciando il suo cazzo semieretto sul suo culo e con le dita iniziò a stringerle violentemente i capezzoli e disse “lo immaginavo che eri una grandissima troia e puttana, ma non fino a tal punto, complimenti troia, questo è un vero maschio… poi mi guardò e mi disse, complimenti spaccala tutta la troia, sei il migliore di tutti…” dopo un po’ uscii da lei la presi e la portai sul letto e con Gabriele iniziammo una vera opera d’arte, infatti lui le prese le gambe e gliele allargò totalmente, standogli seduto sulla faccia, così io riaffondai violentemente il cazzo nella figa, mentre il cazzo di Gabriele finì dentro la sua bocca, e nel mentre io Gabriele iniziammo a baciarci… dopo un po’ di tempo in quella posizione, ci fermammo e lei ci guardò e disse “perché vi baciavate?” io guardai Gabriele e subito pensai che sarebbe finito tutto in quel punto, mentre Gabriele le disse “Laura, devi sapere che io sono bsx quasi gay, mentre lui è un etero bsx, però abbiamo scelto di stare insieme, nel senso che io sono l’unico suo maschio e di donne ne ha quante ne vuole, ed io invece scopo e mi faccio scopare solo da lui e non voglio donne, …… con le donne faccio sesso solo quando c’è lui… proprio come ora” lei ci guardò in silenzio, osservando i nostri cazzi svettanti e duri e dopo un po’ disse “adesso capisco perché mi hai sempre rifiutata, che non mi hai mai sfiorato… ma per me non è un problema, e poi ora c’è lui e anche se ti scopa non mi interessa, purchè scopi pure me d’altronde hai detto che lui è etero, quindi… e poi ha un cazzo meraviglioso e sa molto bene come utilizzarlo” io mi tuffai su di lei e iniziai a baciarla con foga… poi la feci mettere a pecora e la penetrai in figa da dietro, mentre Gabriele si sdraiò di sotto e lei le faceva un pompino, mentre la fottevo dissi “ ora le leggi le detto io… Gabriele girati e mettiti a pecora anche tu, e tu cara troia inizia a leccargli il buco del culo” dopo un po’ uscii da lei mi avvicinai vicino al culo di Gabriele e alla sua bocca, gliela feci aprire e iniziai a sborrarle dentro la bocca e sul buco di Gabriele.

Laura pensò che sarebbe finito lì, mentre Gabriele rimanendo fermo in quella posizione stava pompando il mio cazzo, del resto era passato più di un’ora e mezza, invece la fissai e dissi, “guarda attentamente perché dopo lo farò anche a te… però sdraiati sotto e pompagli il cazzo, mentre lui ti lecca la figa” e inizia a girare dall’altra parte, e lei subito “e tu?” rispose Gabriele “lui penserà al mio buco” così quando lei fu sotto e poteva vedere bene il tutto, iniziai ad appoggiare la cappella nel buco di Gabriele appena entrò mi fermai per alcuni secondi, e poi tutto dentro iniziando a scopare così a Gabriele fino a che sborrai dentro, appena sborrato la sborra iniziò a cadere sulla sua fronte, lei sporse di più la testa e con la bocca aperta bevette tutta la sborra.

Cambiammo posizione facendo mettere Laura a pecora sul letto, io le portai il cazzo durissimo e pieno di sborra in bocca, mentre Gabriele prima le leccò la figa e il buco del culo, e poi la penetrò col cazzo in figa e con il dito in culo… appena fui pronto, feci cenno a Gabriele che uscì da lei girò davanti e mise il suo cazzo in bocca, io invece, girai dietro, le scopai un po’ la figa e poi piano piano puntai la cappella nel buco del culo, iniziando a spingere lentamente, subito Laura disse “no ti prego, il mio culo è vergine… mi farai male” la coccolai un po’ e dissi “tranquilla farò pianissimo, non voglio farti male ma solo farti godere di più… se dovessi sentire dolore, dimmelo che esco subito” lei era già col cazzo di Gabriele di nuovo in bocca, fece cenno di si, così sputai sul buco lo lubrificai per bene e lo preparai prima con, poi due e tre dita… quando vidi che era pronto iniziai far entrare la cappella, entrò tutta e lei non fece nessun movimento, così continuai a spingere fermandomi quando vi era dentro metà cazzo, vedendo che andava tranquillamente, entrai fino a far sbattere i coglioni con le sue cosce, lei fece un piccolo movimento, le chiesi se andava tutto e lei rispose di si e che potevo continuare a farlo entrare, risposi dicendo che già il mio cazzo era tutto dentro, così lei disse “sei meraviglioso, lo sento pensavo che eri a metà, visto che sento solo piacere e non dolore, dai scopami” inizia a cavalcarla fino ad arrivare ad una velocità molto consistente, dalla sua figa, colavano i suoi umori dell’orgasmo, Gabriele le sborrò in bocca e poi si mise a bere il suo orgasmo, dopo un bel po’ le sborrai in culo, lo tirai fuori e sentendo che potevo ancora sborrare, la spinsi sul letto a pancia in aria e cosce aperte, mi masturbai velocemente e quando riprese a sborrare, misi la cappella dentro la figa sborrandole dentro e poi tirandolo fuori subito le schizzai anche sulla pancia, vagina e i fiotti più potenti le arrivarono anche sul seno, e nel viso di Gabriele che era pronto a leccarla tutta.

Si era fatta notte inoltrata e dopo esserci ripuliti ci coricammo nudi tutte e tre insieme, io nel mezzo; la prima a svegliarsi fu Laura che senza perdere tempo iniziò a masturbarmi mentre dormivo, e quando vide il cazzo abbastanza duro vi si calò sopra, ficcandoselo nella fica ed iniziando a cavalcarmi, ovviamente quei movimenti che percepivo, ma che non mi fecero svegliare, talmente ero stanco, svegliarono Gabriele, che iniziò a segarsi facendosi mettere due dita nel culo da Laura, mi svegliai appena il mio cazzo ebbe delle contrazioni ed iniziai a sborrare, Laura non si mosse affatto, lasciando che la mia sborra le riempisse l’utero, Gabriele invece sborrò sul culo di Laura e sui miei addominali, leccando quando più possibile, la mia sborra e gli umori che colavano dalla fica di Laura… Così dopo questo dolce risveglio, ci facemmo una bella doccia insieme, sotto l’acqua ci mettemmo a scherzare e entrambi mi fecero un altro pompino da sballo, poi fatta colazione ci rivestimmo ed uscimmo per accompagnare Laura e far aggiustare la chiave della porta.

 

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4° giorno (io e Gabriele tranquillamente soli)

 

Intanto erano già trascorsi quattro giorni della mia rimanenza a Roma da Gabriele, quel giorno rimanemmo fuori a fare shopping, a visitare alcuni posti e a goderci quella magnifica città, facendo commenti su quei giorni trascorsi e su Laura, che aveva manifestato chiaramente di essersi innamorata di me.

Rientrati a casa, ci denudammo come da regola stabilita, cenammo e ci sistemammo nel letto a guardare la tv… Gabriele mi disse che domattina doveva andare all’università verso le 10 e che io se volevo potevo rimanere tranquillamente a dormire, dopo un po’ di tempo passato a parlare, iniziò a toccarmi, per poi baciarci e limonare fino a che la nostra eccitazione non salì al massimo livello, subito Gabriele alzando le gambe in aria allargò le chiappe mostrandomi il buco e facendomi capire che lo voleva dentro… ma io lo fermai, dicendo che in questi giorni io non avevo avuto ancora la mia parte, così mi sdraiai a pancia in giù, lasciando Gabriele libero di fare ciò che voleva; dapprima mi leccò bene, infilava dentro un dito… lo sentivo bene, poi iniziai ad incitarlo, non mi bastava uno, così mise dentro il secondo, poi il terzo e il quarto, facendo roteare la mano, mi sentivo aperto, scariche di goduria mi percorrevano tutto il corpo, ma volevo sentirmi pieno… dopo un po’ di quel trattamento, riprese a leccarmi, io mi stavo rilassando e il buchetto si era richiuso… fino a che si sdraiò su di me e con un colpo secco e deciso, mi piantò dentro il suo cazzo.

Benché fosse più piccolino del mio, mi stava facendo impazzire, peccato che durò appena 5 minuti, infatti dopo poche cavalcate venne scaricandomi dentro la sua calda sborra, e in quel momento mi disse “mannaggia, scusa tanto, ma non riesco a durare molto… non ci riesco” io ero un po’ dispiaciuto ma lo rassicurai e dissi “ tranquillo Pè, capita… facciamo una cosa, giriamoci faccia a faccia, ma non farlo uscire dal culo, poi inizia lentamente a segare il mio e riprendi con lo stesso ritmo la scopata” così facemmo, e dopo alcuni minuti iniziò a tornargli duro, lo sentivo crescere dentro il mio culo. Questa volta durò un po’ di più e quando mi venne per la seconda volta nel culo disse “beh un po’ di più vero? Comunque preferisco che sia a tu a scoparmi” allora risposi “guarda che non scherzi, ora però succhia la sborra dal mio culo… e preparati a farti scopare”.

Infatti dopo che lui aspirò la propria sborra dal mio culo, lo feci mettere in ginocchio con la faccia sul cuscino e il culo per aria, sputai sul buco e con un colpo secco affondai il cazzo fino alla base e iniziai a scoparlo, restammo in quella posizione per 20 / 30 minuti circa, fino a che non venni, sborrando prima dentro e poi  sul culo e sulla schiena, finito di sborrare rimisi il cazzo dentro mentre lui con le mani raccoglieva la sborra e la leccava. Andammo a fare una doccia, e ci addormentammo.

5° giorno (la visita di Samantha e Stefania)

Quando mi svegliai Gabriele era già uscito per andare all’università, avevo tutto il giorno davanti e non sapevo cosa fare, mi alzai feci del caffè lo bevvi, andai a fare una doccia e visto che fuori c’era una magnifica giornata con un sole molto potente decisi di sdraiarmi in quel piccolo giardino inespugnabile e prendere un po’ di sole integrale, mentre mi godevo quella calura e mi rilassavo totalmente, mi arrivò un messaggio, era di Simone il quale scriveva che non poteva mai dimenticare quella giornata trascorsa insieme, che mi ringraziava tantissimo e che non vedeva l’ora che io rientrassi al paese per poter stare insieme, perché anche lui mi voleva e voleva stare sempre con me. Pensai a tutta quella situazione, alla giornata trascorsa insieme e a come poteva evolversi la situazione successivamente, del resto quel ragazzo mi piace, quindi per me la situazione era molto positiva.

Mentre ero assopito da questi pensieri squilla il cell. Era Gabriele, mi dice che Laura aveva sparso già la voce alle altre amiche che io ero un modello ed un scopatore professionale, e che lei si fosse innamorata di me e che già stavamo insieme. Risposi dicendo che la cosa non mi dispiaceva, ma il fatto che lei dicesse che stavamo insieme, beh quella mi dava fastidio, anche perché non avevamo affatto parlato di cose simili… comunque Gabriele concluse dicendomi che in giornata avrei ricevuto qualche visita. Chiusi il cellulare, e tornai a rilassarmi nuovamente sotto quel magnifico sole, dopo un po’ di tempo sentii suonare il campanello, ma talmente ero rilassato che sembrava di sognarlo, quando però il suono divenne insistente capii che era vero, mi alzai, mi misi un paio di pantaloncini ed andai ad aprire.

Appena aprii la porta mi comparvero due ragazze more, vestite una in jeans e camicetta, l’altra in tuta e t-short, non erano alte credo che fossero intorno a 1,65 però entrambe avevano un bel fisico ed erano carine, certo non erano come quella troietta di Laura, ma erano pur sempre delle belle ragazze, loro rimasero bloccate a fissarmi come se fossero ipnotizzate, con la bocca socchiusa quasi che stessero sbavando… le feci tornare alla realtà, dicendo cosa desideravano, una di loro mi disse “ciao, non ti ricordi di me? Sono Samantha ci siamo conosciuti l’altra sera la pub” focalizzai subito il suo volto, dopo Laura lei era la più carina delle altre e dissi “Samantha, ma certo che mi ricordo… come stai?” e lei “bene grazie e tu?… a scusa ti presento Stefania la mia amica” e dopo i soliti riti di conoscenza chiesi “penso che cercate Gabriele, è all’università e non so quando torna” Samantha intervenne dicendo “come non è ancora rientrato? Ci aveva detto che ci aspettava qui per delle ricerche da fare insieme… prima o poi lo uccido” risposi “beh non mi sembra il caso che tu vada in prigione per così poco… comunque accomodatevi pure, nel frattempo io lo chiamo”. Andai nella camera da letto e chiamai Gabriele spiegando la situazione e lui mi disse “tesoro ormai sei diventato il vip delle ragazze romane, pensaci tu hai capito cosa vogliono… noi ci rifaremo stasera”.

Ritornai da loro dicendo che Gabriele aveva avuto un contrattempo con il prof. E che se volete potete iniziare a lavorare, lui arriverà quanto prima, anche se crede proprio che ritarderà. Stefania che fino a quel momento non aveva smesso di fissarmi e che aveva detto solo poche parole disse “spero che non ti abbiamo infastidito, noi iniziamo a lavorare se per te non è un problema sperando che torni quanto prima” io dissi “ok ragazze, fate pure, credo che già sapete come muovervi, io ritorno in giardino, se avete bisogno chiamatemi”. Tornai a sdraiarmi in giardino e a prendere il sole questa volta però con i pantaloncini; loro invece iniziarono a pensare come potermi stuzzicare, così tenendo gli occhi socchiusi di tanto in tanto guardavo la porta della camera da letto e vedevo loro che mi spiavano, che andavano in bagno frequentemente, che venivano a prendere una boccata d’aria sulla soglia del giardino e che sbirciavano sotto i pantaloncini. Così non volendo perdere altro tempo pensai di togliere i pantaloncini, ma prima di farlo andai da loro per avvisarle che avrei preso il sole integrale, arrivato vicino la cucina prima di entrare diedi una sbirciatina e vidi che erano intende a toccarsi e a fare dei commenti, feci un rumore e dopo un po’ entrai dicendo “scusate ragazze se disturbo i vostro studio, ma volevo avvisarvi che sto prendendo un po’ di sole integrale, quindi se passate per andare in bagno spero che non vi scandalizzerete” Stefania disse “fai pure non è un problema” mentre Samantha “tranquillo, e poi vedere un fisico come il tuo può fare solo piacere”.

Tornai in giardino e mi tolsi tutto, neanche 5 minuti e Samantha passò davanti, e vidi che rimase stupefatta e meravigliata, credo che loro avessero capito che avrei preso il sole con gli slip, tornò dall’altra parte per poi ritornare insieme a Stefania. Si erano fermate davanti al mio corpo nudo ammirando i miei 22 cm di cazzo moscio, sembravano in estasi, così cogliendole di sorpresa dissi “dai ragazze, perché non prendete un po’ di sole pure voi, è magnifico”. Si guardarono, mi guardarono e poi tolsero i vestiti rimanendo in perizoma e si vennero a sdraiare accanto a me. Così iniziai a fare battute, a scherzare e poi dissi “ragazze non trovate che sia magnifico stare così tranquillamente? Dai perché non togliete anche il perizoma, mica vi vergognate?” risposero dicendo “più che magnifico diremmo che tu sei stupendo… comunque non ci vergogniamo affatto” allora entrai in azione “beh se permettete posso togliervelo io!!!”. Non attesi affatto la loro risposta e presi a toccare le cosce di entrambe, poi mi alzai e le feci avvicinare, iniziando a baciare le loro cosce mentre con le mani carezzavo le loro fiche da sopra i perizomi bagnati di umori, finchè non mi spostai su Samantha, piano piano tolsi il perizoma e iniziai a leccare partendo dalla coscia per arrivare alla sua fica, davo colpi di lingua sulle labbra ancora chiuse, poi le aprii andando dritto al suo clitoride, lei si dimenava dall’eccitazione e allargava sempre di più le gambe, mentre io alternavo la lingua tra il clitoride, la fica e il culo, Stefania aveva preso a massaggiarmi i coglioni e il cazzo da dietro dando dei colpi di lingua… poi misi due dita dentro la fica di Samantha e due nel suo culo e con i denti mordevo il clitoride, accelerando il ritmo delle mani, fino a farle raggiungere un potente orgasmo che spruzzò liquido dentro la bocca…

Poi fu il turno di Stefania, con lo stesso trattamento la feci venire, a differenza di Samantha, i liquidi orgasmici di Stefania erano più dolci, più densi e molto abbondanti, se non fosse stato per il colore bianco trasparente, l’odore dolce e il sapore delicato, sembrava che si stesse abbandonando ad una bella urinata, talmente era abbondante. Passai così a scoparmi Samantha, mentre Stefania di sotto alternava delle leccate ai coglioni e alla figa di Samantha, man mano acceleravo il ritmo fino a che Samantha esplose in un altro orgasmo, che le fece cedere le gambe, passai a scopare la figa di Stefania, che nel frattempo continuava a leccare la figa della sua amichetta, nel cambiare posizione, feci mettere Stefania in ginocchio e Samantha sopra supina sul suo corpo, alternato penetrazioni secche ora nella figa dell’una, ora nell’altra… le due troiette godevano che era un piacere ed approfittando della situazione, puntai il cazzo nel buchetto del culo di Stefania lubrificato dagli umori che colavano da Samantha, entrai facilmente anche se era stretta e credo che fosse vergine di culo visto i gridolini di dolore che emetteva, ma si abituò subito, facendosi aprire per bene il culo… anche Samantha ebbe lo stesso trattamento, d’altronde non volevo fare differenze, solo che mi fu più difficile entrare visto che il suo culo non era abbastanza lubrificato… riaffondai nel culo di Stefania, e nel frattempo preparavo il culo di Samantha, sputai molta saliva nel foro e poi gradualmente infilavo le dita fino a metterne tre, girandole e invitandola a rilassarsi, quando mi parve pronto, tolsi velocemente il cazzo dal culo di Stefania e con un colpo secco penetrai quello di Samantha, nonostante la preparazione credo che abbia avvertito un po’ di dolore, per un attimo la sentii immobile col fiato sospeso, attesi la sua ripresa ed iniziai lentamente a scoparla fino a che accelerai incredibilmente il ritmo, allargandola per bene, così anche quei due culi erano rotti dal mio cazzo che entrava ed usciva in entrambi, senza tregua.

Erano passate 2 ore circa, quando avvertii che stavo per sborrare, così le feci stendere a pancia in aria, mi posizionai sopra e dopo due colpi di mano schizzai sulle loro facce e sui loro seni… le troie non ne fecero perdere neppure una goccia, leccarono tutto l’una dall’altra.

Mentre loro completavano la leccata, accesi una sigaretta e le osservavo, entrambe mi dissero “wow non avevamo mai incontrato nessuno, così fantastico, bravo, bello e bono, mi sa che verremo a trovarti spesso in Sicilia…” risposi che non c’era nessun problema e che sarebbero state trattate con tutto rispetto di cazzo… poi le dissi che era meglio andare a fare una doccia, prima che rientrasse Gabriele, così ci mettemmo tutte e tre sotto la doccia, lavandoci a vicenda, ma il mio cazzo era rimasto in tiro, quindi le presi per la testa e le portai al mio cazzo, invitandole a farmi un pompino, devo dire che si impegnarono per bene, succhiarono a meraviglia fino a che sborrai nelle loro bocche, loro si alzarono e baciandosi si scambiavano la sborra, intanto io continuavo a sborrare così misi il cazzo prima nella figa e poi nel culo di Stefania sborrandole dentro, così pure da Samantha… subito loro risposero “cazzo vuoi mettere incinte… però che bella sensazione sentire scorrere la tua sborra dentro” ed io disse “tranquille se saranno femmine me li scopo, se maschi vi fate scopare” ci mettemmo a ridere, poi finimmo di lavarci, si rivestirono e quando stavano per uscire tornò Gabriele, gli dissero “complimenti per l’orario, se non fosse stato per il tuo amico e per il suo cazzo chissà come ci saremmo annoiate, comunque è fantastico ed unico al mondo… hai veramente un ottimo amico” e ridendo in modo soddisfatto se ne andarono.

Gabriele mi guardò e disse “vedo che hai fatto un’ottimo lavoro, sono sicuro che non ti hanno dato il culo però, dato che Laura mi ha detto che sono vergini lì e che si sono sempre rifiutate” risposi “beh, sembrerebbe che tu non mi conosca, il loro culo me lo sono preso e loro non hanno esitato, guarda qua…” mostrandogli qualche foto che avevo scattato col cellulare… e lui “bravo amore, hai fatto capire che sei un vero maschio”.

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6° giorno (Il barattolo bianco)

Purtroppo la mia vacanza a Roma volgeva al termine, mancavano due notti e un giorno… dopo la giornata trascorsa con Stefania e Samantha mi sentivo soddisfatto e orgoglioso, Gabriele preparò la cena, come al solito eravamo entrambi nudi, ci accomodammo a cenare e nel frattempo parlavamo, mi diceva che avrebbe voluto che rimanessi ancora con lui, poi dopo alcune chiacchiere prese il marsupio lo aprì e tirò fuori un barattolino bianco, grande come quello della nutella e me lo diede dicendo “questo è per te, fanne buon uso… cmq domani avrò un regalino da darti” lo guardai, sorrisi, poi mi avvicinai a lui e iniziai a baciarlo, appena le nostre bocche si staccarono, mi fece cenno di guardare il contenuto del barattolo, lo aprii inizialmente rimasi fermo, poi mi misi a ridire e dissi “ma tesoro, questo è viagra, che me ne devo fare? Sai benissimo che non ne ho di bisogno, ho ben 22 cm di cazzo, una durata magnifica e una ripresa rapidissima che mi permette di scopare per ore proprio come ho fatto in questi giorni… haaaaaaaaaaaaa ho capito sono delle caramelle, simpatiche però” lui subito intervenne e disse “no amore, è viagra vero e di primissima qualità, di quello che te ne raddoppia il diametro e te lo fa diventare almeno 26 cm… l’ho vinto in un gioco, cmq voglio che sia tu ad utilizzarlo… anzi dai prendine una pillola, vediamo cosa succede” lo guardai un attimo, poi presi una pillola e la ingoiai, inizialmente non succedette nulla, dopo un quarto d’ora mentre parlavamo, Gabriele con grande meraviglia mi fece notare come mi si fosse ingrossato il cazzo.

Mi guardai con grande stupore, vidi che il cazzo mi si era ingrossato notevolmente nonostante fosse ancora moscio, prendemmo il metro da sarta e facendolo girare attorno al cazzo, misurammo una circonferenza di circa 16 cm rispetto ai normali 13 cm, lo misurammo anche in lunghezza sempre da moscio ed era a 24 cm, esclamammo insieme la nostra meraviglia, così Gabriele, iniziò a stringersi a me a baciarmi e a stimolare il cazzo con le mani, ci volle poco per farmelo diventare duro e dritto, subito riprendemmo il metro… minchia, aveva raggiunto una lunghezza di 28 cm…

Gabriele non perse tempo, subito si inginocchiò e iniziò a leccarlo lentamente su e giù, per poi spalancare la bocca cercando di ingoiarne il più possibile. Iniziammo così una nottata di sesso che finì dopo 4 ore senza fermarci, quando mi chiese di incularlo, mi preoccupai un po’, pensando che con quelle dimensioni l’avrei sfondato e gli avrei fatto sicuramente male, a quel punto mi adoperai per lubrificarlo e allargarlo a dovere così da non procurargli dolore quando l’avrei penetrato, lo leccai, infilavo dentro prima due poi tre dita, poi presi dell’olio per il corpo ne versai abbondantemente sul buco mentre infilavo dentro le dita poi presi il flacone infilando nel buco la punta e facendo pressione gliene scaricai dentro un bel po’ riprendendo a scoparlo con le dita, scivolavano che era un piacere mentre lui si godeva di quel magnifico cazzo in bocca, presi come eravamo dall’eccitazione non mi ero accorto che già avevo infilato in quel buco tutta la mano fino al polso. Lo dissi a lui che rispose felicemente che stava godendo come non mai invitandomi a fargli entrare dentro il più possibile anche il braccio… non lo avevo mai fatto, si chiama fisting questa pratica, ma volli provare così iniziai a spingere il braccio arrivando fino al gomito, Gabriele iniziò a godere, staccò la bocca dal mio cazzo gemendo e godendo iniziando a scaricare sperma in continuazione sulla mia pancia, come se stesse urinando, ma non era urina ciò che usciva, ma bianca e calda sborra che non finiva mai.

Tirai fuori la mano, pensando che ormai doveva essere pronto a ricevere quel cazzo in bocca, lui prima di impalarsi leccò e bevve tutto quel lago di sborra che aveva riempito il mio addome ed inzuppato il letto, rendendolo bagnato e appiccicoso, si girò con la faccia rivolta verso la mia e iniziò a scendere sul palo, ne era entrato appena un quarto di tutta la lunghezza, che si fermò emesse un piccolo gridolino e disse “ahiiiiiii cazzo, è più grosso del tuo braccio, ma è favoloso” e con molta decisione, scese con un colpo secco facendolo entrare tutto dentro fino ai coglioni, io sentivo che il mio cazzo lo aveva sfondato per bene arrivando fino alla parte alta dello stomaco, lui mi disse che se lo sentiva in gola… iniziai a muovermi lentamente, fu lui ad iniziare a cavalcare velocemente e dopo un po’ di tempo riprese a uscire di continuo dal suo cazzo altra sborra. Cazzo, non avevo mai visto una cosa simile, non finiva mai sembrava come una pompa con un getto continuo… pensai che era urina, ma cavolo era bianchissima e densa… era proprio sborra, le dissi di tenere il cazzo sollevato in modo da puntarlo dritto sulla mia bocca, iniziai a berne, era dolce, densa e calda, molto buona… continuai a scoparlo in tutte le posizioni per almeno due ore e mezza, poi arrivò il mio turno, appena lo tirai fuori vidi che già avevo sborrato, mi bastò solo toccarlo che esplosi violentemente riempiendogli la bocca e il viso solo con il primo schizzo, impressionante anche io presi a sborrare di continuo direzionando gli getti su tutto il suo corpo dopo un po’ di minuti si calmò.

Eravamo entrambi stanchi, così andammo a fare una doccia, cambiammo le lenzuola e ci mettemmo a letto… ero stanco ma sveglio, non riuscivo a capire quelle sborrate anormali, mi alzai presi il barattolo delle pillole e lessi le indicazioni, “controindicazioni bla bla bla… pericolose per cardiopatici ecc… ecc…” fin qui per me tutto apposto “effetti ottenuti… le pasticche aumentano le dimensioni del pene e la produzione di sperma, l’effetto può avere una durata anche di 24 ore a seconda dei soggetti… in soggetti notevolmente dotati per natura sia in dimensioni, durata eiaculativa nonché di produzione di sperma l’effetto sarà di gran lunga superiore, di cui il 90 % dell’effetto iniziale può persistere fino a 5 giorni, mentre il 10 % sarà permanente, per tanto si consiglia di assumere una pastiglia ogni 15/30 giorni, ed inoltre onde evitare disagi visivi e imbarazzanti di non farne uso quando si sa di dover abitare luoghi pubblici con abiti poco comprenti, quali mare, spiagge, piscine palestre ecc…” cazzo per questo anche se moscio mi arriva a metà coscia… però lo devo dire a Gabriele, ritorno nel letto lo chiamo e gli faccio leggere il tutto e lui mi dice, “beh mica è a brutta cosa? Io mi diverto di più, e come me anche qualche altro… e anche queste troiette che sembrano delle santarelline faranno sempre più la fila per farsi scopare da te”

Riprendemmo a dormire aspettando che il sole rischiarasse da lì a poco questa ultima giornata di vacanza… chissà cosa mi attendeva in quell’ultima giornata di vacanza? E qual’era la sorpresa regalo che Gabriele aveva preparato? Beh del resto l’avrei saputo tra poche ore.

 

Per commenti o altro  soluma@hotmail.it

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