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Racconti Erotici Etero

Una storia a lieto fine

By 15 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Anna 24 anni, fidanzata con Marco ormai da quattro anni, lavora come segretaria presso lo studio di un noto avvocato della loro città.
Marco, 26 anni, invece studia e sta per laurearsi e per mantenersi agli studi lavora, spesso fino a sera tardi, in un call center.
Hanno fatto molti progetti per il futuro e presto si sposeranno.
Un paio di settimane fa verso l’orario di chiusura, allo studio dell’avvocato, era venuto il figlio trentenne in visita al padre.
Per Anna era stato come se si fosse materializzato davanti a se un dio greco in persona.
In effetti Alessio, scapolo impenitente, &egrave un bell’uomo alto, almeno 1,85, dal fisico slanciato e nello stesso tempo forte e muscoloso, un viso bello, volitivo, con penetranti occhi neri che sembravano voler scavarle dentro nel momento che si posarono sulla bella segretaria del padre.
Anche Anna &egrave proprio una bella ragazza alta 1,75 possiede un fisico invidiabile, da modella, ma pieno e sodo, i lunghi capelli castano-ramati fanno da cornice ad un viso solare dai grandi occhi azzurri ed un sorriso luminoso.
Il suo seno, una terza coppa ‘C’ e le lunghe gambe sormontate da un culetto a mandolino sono spesso calamita degli sguardi di uomini e donne.
Fa quindi inevitabile che lo scapolo impenitente e donnaiolo fosse attratto da tale bellezza.
‘Buongiorno signorina!!!’ le disse l’uomo sorridendole ammaliatore.
‘Buongiorno!!’ rispose Anna sfoderando il migliore dei suoi sorrisi.
‘Mio padre &egrave in ufficio?’
‘Suo padre?’ Anna non sapeva ancora che l’uomo che la stava scrutando era il figlio dell’avvocato.
‘OH’.mi scusi’..non mi sono presentato”sono Alessio M. e”.l’avvocato &egrave mio padre.
‘C..certo’mi scusi lei”ma certo’.&egrave in ufficio”’la faccio passare subito!!’ rispose con un po’ di impaccio Anna.
Nel momento in cui Alessio aveva varcato la soglia dello studio aveva sentito un tuffo al cuore ed un rimescolamento interno che non aveva mai conosciuto.
Anna chiamò al telefono l’avvocato che le disse di far attendere qualche minuto il figlio perché era ancora occupato.
‘Mi scusi”.suo padre la prega di attendere qualche minuto”&egrave con un cliente!!’
‘Se questo mi da la possibilità di conoscerla meglio”posso aspettare anche per l’eternità!!’ fu la risposta galante dell’uomo che non lasciò certo indifferente Anna, che si sentiva come la mosca nella tela del ragno ma, anziché cercare di volare via, ne era attratta.
Iniziarono così a chiacchierare.
‘Allora Anna siamo d’accordo”ti passo a prendere più tardi’.ti porto a cena”dirò a mio padre di lasciarti uscire un po’ prima!!’ le disse Alessio prima di essere ricevuto dal padre.
‘D’accordo”..sarò pronta per le 20.30′..ti lascio l’indirizzo!!’ rispose Anna.
Si era svolto tutto così in fretta, che le era parso naturale accettare di uscire a cena con un uomo, che fino a pochi minuti prima era un perfetto sconosciuto.
Un attimo dopo l’avvocato le diceva al telefono che poteva andare e che avrebbe chiuso lui lo studio.
Anna uscì in fretta e tornò a casa a cambiarsi.
Uscita dalla doccia telefonò al suo fidanzato.
‘Ciao amore”’.certo che ti amo”.farai tardi anche questa sera?….che peccato”allora ci vediamo domani’.si certo’.subito a nanna’..un bacio!!’
Non aveva ancora fatto nulla ma il tradimento era già nell’aria.
Anna si preparò con attenzione e, chissà perché, mise molta cura nella scelta della biancheria intima.
Scelse un completo reggiseno a balconcino che valorizzava il seno e perizoma in pizzo nero e reggicalze corredato da un paio di calze dalla balza in pizzo molto alta e seducente.
Poi un bel vestito da sera scollato e corto ed infine un paio di scarpe col tacco di 12cm e l’allacciatura alla caviglia.
Trucco leggero ma che esaltava la linea degli occhi ed un rossetto rosso rubino, sexy senza essere volgare.
Puntuale Alessio si presentò a casa sua alle 20.30 con la sua Ferrari cabrio.
Le aprì la portiera facendola accomodare sul sedile di pelle, in verità piuttosto basso, che favorì il risalire del vestito già corto e mise in mostra più del dovuto le lunghe gambe di Anna.
Andarono a cena in uno dei ristoranti più rinomati, dove cenarono a lume di candela, in una atmosfera che inebriava Anna, forse più dello Champagne che Alessio le versava generosamente.
Alessio dal canto suo era più che sicuro che la bella segretaria non avrebbe opposto alcuna resistenza e non perdeva occasione per allungare le mani, accarezzandole le spalle, le braccia, prendendole le mani tra le sue, arrivando poi, molto vicino, ad accarezzarle le gambe sempre più lascivamente.
Anna lasciava fare sempre più coinvolta e priva di ogni freno inibitore.
Fu inevitabile terminare la serata a casa dell’uomo per un ultimo drink.
Appena in casa Alessio le circondò la vita attirandola a se incollando le sue labbra a quelle carnose di Anna che subito le aprì accogliendo la lingua esploratrice del play boy.
Fu un bacio languido e sensuale che divenne, col passare dei minuti, sempre più frenetico e travolgente mentre Alessio le slacciava la cerniera del vestito che cadeva a terra lasciandole il solo intimo.
In un attimo Anna gli slacciò la camicia iniziando ad accarezzare il petto forte del’uomo.
Ora non erano più un uomo e una donna ma due animali in cerca del piacere.
Il reggiseno ed il perizoma fecero presto la fine del vestito con le mani di Alessio che le frugavano la fighetta fradicia ed i capezzoli induriti.
‘Mmmmhhh’..mmmhhh’siiii”siii!!’ mugolava la ragazza sotto il tocco sapiente dell’uomo.
‘Cazzo quanto sei bagnata”.sei un lago piccola troia!!’ l’apostrofò.
‘Ho voglia”scopami!!’ rispose completamente partita.
‘Se vuoi il mio cazzo devi prima baciarlo!!’ continuò Alessio slacciandosi i pantaloni e mostrando ad Anna il cazzo duro e scappellato con la cappella rossa e le grosse vene gonfie di sangue.
Anna non si fece certo pregare e, dopo essersi inginocchiata ai piedi dell’uomo, iniziò a succhiare la grossa verga, infilandosela profondamente in gola, massaggiandogli nel contempo i coglioni pelosi.
‘Brava’..succhialo bene”..dai troietta’.succhia il cazzo”’sei una vera pompinara’.ha scelto giusto mio padre!!!!’
Anna non ascoltava, completamente persa in quel delirio erotico, pensava solo a quel grosso cazzo che presto le avrebbe aperto la figa e fatta godere come una troia.
Lo leccava ed insalivava andando su e giù su quel palo di carne fremente.
‘Cazzo che troia”’.dai puttanella succhia le palle”.brava’.prendile in bocca’..senti come sono piene di sborra!!’
Anna leccava i grossi coglioni per poi tornare a succhiare la cappella ingoiandola completamente.
‘Siii”.brava”sborro’sii’..vengoooo’..sborooooo!!’ Alessio le mise le mai sulla nuca affondando il cazzo nella sua bocca riempiendole la gola col suo seme bollente.
Anna ingoiò la sborra, che le era arrivata fin nell’esofago, per non soffocare e, soprattutto, perché lo voleva fortemente.
Una volta svuotatosi le palle Alessio la fece alzare la mise a pecorina sul divano del salotto e le infilò il cazzo nella fighetta senza troppi complimenti iniziando a stantuffarla di buona lena.
La penetrazione, peraltro indolore vista l’abbondanza dei succhi vaginali, fu accolta da Anna con vero piacere.
Lo voleva, voleva farsi scopare come una cagna ed iniziò a godere.
‘Aaaahhh’mmmhhh’anfh’mmmhh’mmmhh’.aaahh’.siii..mmmhhh’siiii!!’ mugolava mentre l’uomo la scopava con colpi profondi e cadenzati.
‘Prendilo tutto”dai puttanella’.sei una figa da scopare”.un buco per cazzi’mmmhhh”sei stretta”.te la allargo sta figa da vacca!!’ Alessio ormai non frenava più la sua libidine e la insultava sempre più aspramente dimostrando solo il suo desiderio di svuotarsi i coglioni.
Anna raggiunse l’orgasmo urlando il suo piacere e poi subito seguito un altro ancora più violento.
Alessio, mentre la scopava così violentemente le guardava il buco del culo che si apriva e richiudeva ad ogni suo affondo.
Il buco lo attirava come le api il miele e poco dopo si sfilò dalla figa della ragazza per puntare decisamente la cappella al suo buchino.
‘Ora ti inculo’.ti apro quelle belle chiappette da vacca”..ti spacco il culo!!’ le disse brutalmente.
Non era certo la prima volta per Anna, che col suo fidanzato aveva gustato spesso il sesso anale, e si preparò ad accogliere il cazzo del play boy.
Mentre lui spingeva lei lo assecondava finché tutto il cazzo sprofondò nel suo retto.
La cavalcò come si cavalca una giumenta e poco dopo le riempì il culo di sborra portando Anna all’ennesimo orgasmo.
‘Brava’..una bella scopata”ora togliti dai coglioni!!’ le disse subito dopo l’uomo.
Solo allora Anna si rese conto dello schifo e della follia del suo comportamento.
La nebbia che le obnubilava il cervello scomparve improvvisamente.
Aveva tradito il suo uomo, la sua fiducia e per cosa, per essere trattata come una puttana da quattro soldi e gettata via, come si fa con un fazzoletto di carta.
Si sentì umiliata e sporca, scappò a casa gettandosi sotto la doccia, sperando che il suo Marco non venisse mai a sapere quello che era accaduto quella notte.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com
E se volete divenire i protagonisti dei miei racconti o veder realizzate le vostre fantasie, contattatemi, farò del mio meglio per accontentarvi!!

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