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Racconti Erotici Etero

Vacanze dalla sorella

By 25 Aprile 2022No Comments

Inedito

Questa storia è veramente accaduta e risale alla scorsa primavera quando sono stata invitata da mia sorella a trascorrere una settimana a casa sua. Arrivata nel pomeriggio, felice di rivederla, mi fece entrare e mi presentò Pascal, il suo nuovo fidanzato. A presentazione fatta ci sistemiamo in soggiorno e discutiamo di questo e quello ed altre banalità.
Dopo mezzogiorno abbiamo bevuto un buon aperitivo a cui è seguito un ottimo pranzo.
Qualche ora più tardi, in serata, mia sorella mi dice che ha preparato la camera degli ospiti, che è accanto alla sua, e mi augura la buona notte dicendo che non sarà sveglia prima delle nove il giorno dopo.
Pochi istanti dopo ho sentito dei gemiti provenire dalla camera adiacente ed ho pensato fossero una mia immaginazione però, poi sforzando le orecchie, mi sono resa conto che non stavo sognando: stavo sentendo gemere piano mia sorella.
La curiosità mi ha preso ed allora mi sono infilata ai piedi le calze di cotone ed in silenzio mi sono accostata alla porta della camera. Chi stava mugolando era mia sorella ed ho sentito anche il suo amico Pascal mugolava perché la stava scopando.
Lui mi era stato presentato come amico e non come amante o fidanzato e tantomeno come convivente.
Poiché nella loro stanza si vedeva un po’ di più che non nel corridoio, ho cercato di vedere dentro ma non sono stata fortunata e non mi è stato possibile guardare le loro mosse.
Stando lì mi sono eccitata e non mi è rimasto altro che mettere la mano nelle mutandine e poi farla infilare tra le mie cosce per calmare la mia gattina eccitata dalla situazione.
Dopo essermi messa a mio agio i lamenti ed i guaiti sono terminati poiché e a quanto pare anche loro avevano finito, io sono tornata nel mio letto e mi sono addormentata dopo essermi sditalinata.
La mattina seguente mi sono levata dal letto ed in cucina mi sono ritrovata sola con l’amico di mia sorella ed immediatamente mi è venuta in mente la situazione della notte.
Ho fatto finta di niente ed ho salutato Pascal che mi ha offerto un caffè e poi sono andata a fare la doccia scegliendo con cura il mio vestito.
Lui stava leggendo qualcosa sul suo tablet ed a me è venuta voglia di scoprire perché mia sorella sia stata così rumorosa la notte prima.
Pascal era veramente un bell’uomo che emanava fascino e cercando dei vestiti sono andata anche in camera di mia sorella. Vedendo le condizioni delle lenzuola di quel letto decido di farmi quell’uomo, tra l’altro molto bello.
Per iniziare ad attuare il mio piano ho indossato una gonna molto corta, un perizoma che ha nascosto a malapena la figa, calze velate autoreggenti e un top molto scollato.
Prima di andare a casa di mia sorella per le vacanze, mi ero ben depilata e le gambe apparivano lucide. Vestita con il mio outfit preferito per far arrapare, con un tocco di trucco, mi sono guardata allo specchio e mi sono detta “Ora sono pronta, Pascal eccomi!”
Le camere da letto erano al piano superiore e per farmi veder da Pascal sono scesa al piano di sotto e lì l’ho trovato davanti alla TV e mi ha detto “Ti servo il caffè?”
Rispondo “No, non disturbarti, non ti muovere, lo farò io” e me lo sono mangiata con gli occhi, tanto è carino.
Lui si arrende ed io mi sento libera di andare a prepararlo, poi torno da lui con la caffettiera e mi chino, in apparenza inutilmente, che ha l’effetto di fargli vedere, attraverso la scollatura del top, le mie tette nude nonostante reggiseno.
Poi mi siedo e gli dico “Ora servi tu il caffè!” e così iniziamo a parlare per conoscerci meglio.
In realtà volevo solo che mi scapasse come ha fatto con mia sorella la notte prima.
Col passare dei minuti la nostra discussione si è spostata su questioni più intime e mi sono avvicinata a lui notando anche che la protuberanza nei suoi pantaloni suggeriva un cazzo decisamente in via di erezione e comunque grosso, il che me lo ha fatto desiderare ancora di più.
Per quanto somigliassi a mia sorella, non avrei mai immaginato che mi facessi scopare dal suo amico.
Parlando via via sempre di più delle nostre intimità, con Pascal siamo diventati complici.
Aurelia, è il nome di mia sorella.
“Lei non ama la sodomia” mi dice lui.
“Ah, bene! Questa non l’avrei immaginata!” gli rispondo “Lei non sa che cosa si perde e non sa cosa ci sia di bello!” e scoppiamo a ridere.
Pascal ha il cazzo sempre più grosso e, poiché è incontenibile, ha iniziato a sistemarlo toccandosi, io gli chiedo “Vuoi che te lo sistemi io? posso farti questo piacere, se vuoi!”
Stavolta ad essere sorpreso è lui che mi guarda un po’ sorpreso e la sua sorpresa aumenta perché, senza che lui potesse far niente, lo bacio. Pascal ricambia il bacio e le nostre lingue si intrecciano lungamente.
A quel punto le sue mani passano sotto il mio maglione mentre la mia mano gli massaggia il cazzo sui pantaloni.
Poi ho sollevato il mio top e lui mi ha preso le tette e, devo ammettere, le ha succhiate divinamente bene.
Ho tette taglia 5D e mia sorella 4D, le faccio concorrenza sulle tette poiché le mie sono più grandi.
A Pascal ho slacciato i pantaloni ed ho tirato fuori il suo cazzo davvero enorme che immagino essere una delizia da avere dentro durante la scopata soprattutto se cavalcato.
L’ho masturbato delicatamente e mi sono esibita di nuovo in un bacio infuocato, poi l’ha fatto sollevare e mi sono fatta seguire nella camera da letto di mia sorella dove lui l’aveva scopata la notte prima, mi sono spogliata e sono rimasta con solo il perizoma e le calze.
L’ho baciato ancora ed ho iniziato a prenderlo in bocca sentendo il cazzo gonfiarsi di nuovo sotto le carezze della mia lingua.
Le sue dita hanno vagato sul mio perizoma spingendolo da parte per accarezzare la mia figa che in cucina si era già bagnata ed ora aumentava le sue secrezioni.
Pascal mi ha baciato teneramente la bocca e gli ho detto di non aver paura a scoparmi in bocca come fossi una puttana.
Nel sentire le mie ultime parole ha fatto lo sguardo di una persona sorpresa ma immediatamente dopo ha spinto il suo bel cazzo in fondo alla mia bocca. Era così grande che mi ha fatto colare bava dai bordi delle labbra.
Dopo qualche minuto mi ha steso sulla schiena e mi ha leccato la figa. Non potevo staccare gli occhi da quella meraviglia della natura e mi dicevo che Aurelia è stata fortunata nel trovare un uomo con quell’attrezzo per farsi scopare.
“Oh, sì leccami!” ho detto gemendo per effetto della sua lingua sul mio clito.
“Sei una bellissima troia! Dimmi che vuoi essere scopata come tua sorella.
“Sì, chiavami con quel cazzo duro!”
“Sì, ti scoperò come una puttana!” e queste sue parole invece di tranquillizzarmi mi hanno reso ancora più arrapata.
Mi piacciono gli insulti mentre vengo scopata, mi fa sentire una troia, una puttana.
Pascal è tornato a succhiare le tette ed io con una mano ho messo il cazzo sulla mia figa e agitando il suo glande sul clitoride, poi con uno s**tto è entrato in me.
“Dai riempimi tutta!” e sento il suo rantolo e realizzo che mi sta scopando affondando il più possibile.
Per farlo mi ha bloccato il bacino, gli spasmi del suo cazzo mi fanno pensare che stia per sborrare in me.
Per un istante mi sono voltata e mi sono vista allo specchio con le gambe sollevate e lui che spingeva. Era un’immagine che non aveva niente di diverso dalle scene porno che mi ha ulteriormente arrapata ed allora mi sono sgrillettata godendomi quella scena eccitante in cui ero protagonista.
La mia mente in quei momenti è andata altrove e non mi sono accorta che una mano è andata sul mio culo e l’ho lasciato fare ma non ho resistito a toccargli il cazzo che mi è sembrato indurirsi un po’ di più.
Me lo volevo godere in bocca e Pascal, che lo ha subito capito, ha afferrato la mia testa per guidarmi sul suo palo dicendo “pompa troia!”.
Non so per qual motivo ho immaginato intorno a noi altri uomini formanti un cerchio e Pascal, a cui stavo facendo il pompino, mi faceva cambiare cazzo passando dal suo a quello di un altro. Così giravo la testa prendendo sessi in bocca continuamente. A me piace spompinare a catena e non so quanti cazzi abbia immaginato che mi siano entrati in bocca.
Il primo che ha sborrato dentro di me ha detto “Ingoia tutto” ed avevo la testa bloccata da due mani mentre il fiotto di sborra mi ha riempito la bocca. Ho avuto solo il tempo di ingoiarne un po’ prima che la mia testa fosse diretta verso un altro cazzo che a sua volta si è svuotato dentro di me e ho sentito lo sperma molto denso gocciolare dal mio mento sul mio petto.
Avevo visto di nascosto dei film porno con gang bang e questa mia idea sembrava proprio una scena di quelli.
Poi uno dei ragazzi del gruppo forse ha detto agli altri “Lo faremo scoppiare, Che ne dite?” e mi sono immaginata ad allargare le cosce ed uno dei ragazzi aprire, con uno strappo, una bustina di lubrificante per spalmarlo sullo sfintere.
Subito mi hanno presentato un glande davanti al mio buchetto usato molto poco ma con soddisfazione.
“Spingi!” ha urlato lui ed ha cominciato ad aprirmi il culo davanti agli altri tenendomi per il bacino, poi per le spalle ed infine per i capelli mentre arcuavo la schiena verso di lui.
Ho subito goduto nell’essere penetrata in questo modo brutale, totalmente sottoposta a quell’uomo in pubblico davanti a tanti ragazzi arrapati.
La mia monta non è durata a lungo ed appena sborrato immediatamente un altro uomo ha approfittato della lubrificazione dello sperma del precedente e mi ha preso all’improvviso ancora più violentemente dell’altro, mi ha schiaffeggiato le natiche, dandomi troia e dicendomi che stavo per essere servita.
L’ho immaginato andare avanti senza moderazione.
Mi ha afferrato le braccia indietro mentre mi inculava come se le braccia fossero le briglie di una cavalcatura. Alla fine è venuto e quando è uscito, un flusso di sperma è gocciolato lungo le mie cosce e un terzo uomo mi ha preso dicendo “Ti piace quello cazzo, puttana mia? Eh dillo!”. Così, mentre lui andava avanti e indietro dentro di me ho risposto “Sì mi piace, Chiavami, spaccami il culo” e mentre parlavo le sue palle sono andate a sbattere contro la figa.
Mi piaceva sentire gli schizzi di sperma di quei ragazzi che si perdevano in me.
Uno dei miei assalitori non ha sborrato rapidamente e mi ha chiavato il culo dimostrando di essere un tipo piuttosto resistente.
Nella mia mente si è formata una folla di diversi uomini che si masturbavano intorno a me.
Un ragazzo che passava, mi ha guardata coperta di sborra dalla testa ai piedi e mi ha detto “Ti hanno chiavato, cara! ”
In quei momenti Pascal non è esistito e le sensazioni che lui generava in me erano state trasferite alla mia immaginazione peraltro durata pochissimo
Forse il sogno è terminato perché Pascal mi ha scopato velocemente dandomi forti colpi penetrandomi fino a toccare la bocca dell’utero.
Gemendo e mugolando forte, l’ho pregato che mi scopasse in continuazione e che non smettesse, lui mi ha accontentato toccando spesso in profondità la mia figa.
“Sì, sì, scopami forte”
“Volevi il mio cazzo, piccola puttana! Lo sai che scopi bene come tua sorella?”
“Sì, ma lo prendo anche in culo!” ho replicato.
“Hum, Che troia! Dopo mi prenderò cura del tuo culo!” ed ha proseguito a scoparmi per molto tempo, facendomi venire più volte.
“Mettiti in piedi, troia, e apriti il culo!” ed ho ubbidito allargando le natiche con le mani per mostrare la rosetta. Lui ha iniziato a leccarmi il culo, poi mi ha spalmato il gel e mi ha chiesto “Sei pronta?”
Io non vedevo l’ora di essere inculata e con piacere ho risposto “Sì, sì, inculami!”
Un istante dopo ho sentito il suo glande forzare lo sfintere. Qual cazzo era veramente grande e mi è venuto da dire per complimentarmi con lui sapendo che gli avrei fatto piacere “Sì, tesoro, spaccami il culo!”
È entrato in me e mi ha chiavato come un matto.
“Volevi il mio cazzo, piccola puttana? Sei spettacolare, scopi bene come tua sorella!”
Per risposta ho ripetuto “Sì, ma lo prendo in culo e lei no!”
“Hum, troia, ora mi prenderò cura del tuo culo” ed ha iniziato la monta facendomi venire più volte.
Non so quante volte gli abbia chiesto di forzarmi il culo con quel grande cazzo e quante volte lo abbia implorato di aprirlo per bene.
“Ti piace, puttana? Lo senti il mio cazzo?”
Mi ha inculato ancora per molto tempo strappandomi un orgasmo a dir poco sublime.
Alla fine è uscito dal mio culo e mi ha detto “Vai a finire il lavoro con la tua bocca da puttana!”
Quello che ho fatto diligentemente è stato succhiarlo e ne valeva la pena tanto quel cazzo era grosso.
Pascal mi ha afferrato la testa e, tenendola ferma, mi ha spruzzato lo sperma in gola non lasciandomi altra scelta che ingoiarlo.
A me piace ingoiare la sborra e quindi è stata una vera delizia.
Esausto si è sdraiato accanto a me e mi ha accarezzato le tette e la figa come un tenero amante dopo aver fatto l’amore.
“Mi è piaciuto come mi hai baciato ed stato sublime questo tuo cazzo” gli ho sussurrato passando lentamente un dito sul suo sesso che si era ammorbidito dopo la sborrata.
“Grazie. Anche tu sei molto eccitante e almeno tu dai il culo” ha replicato per ringraziarmi e lodarmi.
Sapendo che Aurelia non sarebbe tornata a casa presto, ci siamo fatti una doccia e lì l’ho succhiato di nuovo e lui mi ha preso di nuovo mettendomi nuovamente il cazzo in culo.
Tornati a letto lui si è appisolato ed io sono rimasta al suo fianco, al risveglio ci siamo vestiti, io in leggings ed un top aderente che mostrasse le mie tette, lui con i vestiti che aveva addosso prima di levarli.
Abbiamo continuato a toccarci come affamati di sesso ma gli ho concesso solo un ditalino.
Quando Aurelia è rientrata a casa stavamo ridendo davanti a un film comico ed ha baciato Pascal il quale ha risposto al suo bacio come se niente fosse accaduto tra me e lui.
Nei giorni seguenti Pascal mi ha baciato diverse volte durante il mio soggiorno ma al termine me ne sono andata felice e soddisfatta di essere stata chiavata come una troia.
Tra me e Pascal la storia non è finita. Anche adesso cerchiamo di vederci regolarmente. Io gli offro sempre il mio culo che è il suo bonus concesso da sua cognata troia, così come mi chiama.
È stato così che il ragazzo di mia sorella è diventato uno dei miei amanti abituali.

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