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Orgia

Elena e Pietro – 5° – La festa prima parte

By 28 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Il biglietto girava fra le dita di Elena ormai da qualche minuto, la donna pensava un po’ nervosamente non tanto a quello che aveva letto, ma a ciò che voleva significare.
Apparentemente era un comune invito ad una festa organizzata per l’arrivo dell’estate, ma il mittente non era certo quello di una banale associazione.
La busta era stata spedita da Sabrina, la quale dopo il divorzio dal primo marito, ormai ridotto ad una sissy obbediente e devota, si era risposata con Giorgio, col quale condivideva l’amore per il sesso in ogni sua forma.
Dopo qualche minuto passato a riflettere, la donna decise che era meglio togliersi ogni dubbio chiedendo spiegazioni direttamente all’amica, quindi prese il cellulare e la chiamò.
Dopo i soliti saluti, Elena andò subito al punto della situazione, ricevendo una risposta che andava ben oltre le sue più oscene fantasie.
“Si tratta di una piccola festa.” le disse Sabrina “Ci sarà quella gran puttana di Marilena, che ormai &egrave diventata una cazzo-dipendente peggio di me, ed una coppia di bei stalloni, uno dei quali ha un autentico palo della luce al posto della minchia. Ho pensato a voi perch&egrave so bene quanto vi piaccia farvi una scopata senza tanti problemi, e poi m’avete fatta sempre godere un sacco ! A volte non so se siano meglio le tue mani, senza dimenticare la lingua, o il gran cazzo di tuo marito.”
Elena non si scandalizzò per il linguaggio dell’amica, che trovò al limite colorito, ma pensò subito a Marilena. S’erano riviste un paio di volte dopo che l’aveva ricattata, ma era stata la donna e cercare lei, e visto che avevano sempre finito col fare sesso, e le parole di Sabrina non erano certo a caso.
“Ne parlerò stasera con Pietro.” disse Elena “Ma sono certa che non avrà nulla in contrario.”
“Sono convinta anch’io che non farà nessun problema.” le rispose Sabrina “Solo ti chiederei di passare a prendere il mignottone, così non le devo spiegare dov’&egrave la casa in campagna.”
“Certo nessun problema.” finì Elena “Allora ti faccio sapere domani cosa abbiamo deciso.”
Le due donne si salutarono da buone amiche, dopodiché Elena uscì di casa per fare dello shopping.

La sera, subito dopo cena, Elena mostrò l’invito al marito, spiegandogli di cosa si trattasse.
“Giorgio m’aveva accennata la cosa.” disse Pietro guardando la moglie “Ma non m’aspettavo certo che si trattasse di un’orgia. Se per te non ci sono problemi possiamo andare, quindi sta a te decidere.”
“Dimmi solo se hai più voglia di scoparti Sabrina o Marilena.”
“Ti dirò che sono entrambe delle gran troie, ma neanche mettendole insieme arrivano ad un decimo della tua classe, infatti ho sposato te !”
“Sei il solito porco adulatore ! Ma non importa, domani dirò a Sabrina che andiamo, in fondo sono curiosa di vedere questo stallone di cui fa un gran parlare.”

Sabrina si dimostrò una grande organizzatrice pensando ad ogni mino particolare della festa, certamente dopo un po’ di tempo ognuno avrebbe dato libero sfogo ai propri istinti, ma la giovane sposina voleva che ogni invitato trovasse facilmente qualunque oggetto volesse in quel momento.
Elena e Pietro passarono a prendere Marilena, la quale confermò che Sabrina aveva trovato un ragazzo che definire ben dotato era riduttivo.
“Non &egrave che solamente l’ha grande in tutti i sensi.” raccontò Marilena “ma lo sa usare come un uomo vero, sapendo essere ora dolcissimo, ora violento a seconda del momento. Ti dirò che dopo che m’ha sfondato il culo ho avuto qualche problemino per qualche giorno, però non vedo l’ora di farlo di nuovo con lui.”
“Questa li prenderebbe tutti e quattro insieme.” penso Elena, ma allo stesso tempo non vedeva l’ora di poter fare del sesso con quel ragazzo.
Quando arrivarono alla villa di Giorgio furono accolti da Sabrina, che indossava un minuscolo bikini.
“Benvenuti, mancavate solo voi, dai scendete che vi presento agli altri.”
Il terzetto seguì la padrona di casa fino al bordo della piscina, dove erano in attesa gli altri tre uomini. Giorgio presentò loro Maurizio, un bel biondino con un vistoso tatuaggio sul braccio, e Luka che all’apparenza sembrava quasi mingherlino, ma il rigonfiamento nel suo costume lasciava intuire le dimensioni non certo comuni del suo membro.
Dopo aver bevuto tutti insieme qualcosa di fresco, Sabrina spiegò quali sarebbero state le regole della festa.
“Noi donne inizieremo con delle piccole esibizioni per voi maschietti, staremo dentro nel salotto chiudendo a chiave la vetrata, in modo che siate costretti ad attendere un nostro cenno, poi ognuna di noi sceglierà il suo cavaliere e poiché siete uno in più di noi Pietro e Giorgio faranno coppia fissa.
Ora, mentre noi andiamo a cambiarci, potete fare un tuffo in piscina, tanto poi vi scalderete molto in fretta.” concluse la donna ridendo.
“Non &egrave che ci fate aspettare delle ore ?” disse Pietro preoccupato per la nota lentezza della moglie nel prepararsi.
“Stai tranquillo.” gli rispose Sabrina “Non sarò lunga come al solito.”
Le donne entrarono in casa per recarsi nella camera patronale dove Sabrina aveva preparato alcuni vestiti.

Quando scesero dopo neanche un quarto d’ora, gli uomini rimasero impressionati per come si erano trasformate. Marilena era completamente in nero, con guepiere, perizoma, autoreggenti a rete larga e stivali a mezza coscia. Sabrina aveva una camicetta rosso allacciata in vita, mini vertiginosa viola e sandali alla schiava. Elena infine indossava un bustino verde, mini in voilant nera, calze a rete stretta gialle e sandali neri con zeppe e tacchi a spillo altissimi.
Mentre s’avvicinavano alla vetrata, Elena prese un frustino, che insieme ad altri giochi, Sabrina aveva sistemato su di una paio di tavolini.
“Vi va bene se il primo giro lo conduco io ?” chiese rivolgendosi alle sue amiche.
“Certo.” le rispose Sabrina “Però il prossimo &egrave mio.”
“D’accordo. Marilena tu mettiti sul divano, voglio far esplodere i cazzi a quei quattro.”
Come Marilena si accomodò, Sabrina si tolse la camicetta e le diede i suoi seni da leccare, mentre Elena le colpiva blandamente le chiappe col frustino. Elena aveva in mente di sottomettere Marilena, per poi farla sfondare da Luka, anche se sapeva benissimo che l’amica non voleva altro.
“Marilena scendi dal divano e fai vedere il tuo culo largo ai nostri maschioni.” disse Elena “E tu Sabrina inizia a bagnargli quel cratere che ha al posto del buco, mentre la troia mi lecca.”
Le due donne eseguirono immediatamente l’ordine di Elena, mentre questa si sedeva sullo schienale del divano con le gambe ben aperte, sollevando la mini e mostrando a tutti la sua passera perfettamente depilata.
“Leccami la fica troia !” intimò Elena a Marilena “E vedi di farmi godere o ti faccio il culo a strisce.”
Marilena aprì le grandi labbra della sua occasionale padrona, che nel frattempo aveva scoperto il seno e si toccava con fare molto provocante, trovandola già ben bagnata, quindi iniziò a succhiarle il clito e passare la lingua su tutto lo spacco della fica,.
Sabrina, dopo aver abbondantemente bagnato il buchetto di Marilena con la sua saliva, stava iniziando a penetrarlo con un numero sempre crescente di dita, sorridendo all’indirizzo degli uomini, che le guardavano sempre più arrapati.
“Scommetto che non vedi l’ora di fartelo mettere nel culo da Luka, vero puttana ?” disse Elena rivolgendosi a chi aveva in mezzo alle gambe “Stai tranquilla, l’avrai per prima, ma prima te lo apriremo tanto noi che il suo cazzone lo sentirai appena, dai Sabrina prendi un bel dildo che la spacchiamo questa troia.”
Sabrina scelse con cura il dildo da usare, prendendo alla fine uno in plexi fatto a doppio plug, con un dimetro centrale davvero notevole. Elena tenne la testa di Marilena stretta fra le sue gambe mentre Sabrina sodomizzava la più porca di tutte, sapendo bene quanto la padrona di casa fosse ben allenata a forza d’inculare quell’inetto dell’ex marito.
Marilena da parte sua, godeva nel sapere che gli uomini la stavano guardando e godeva di ciò, non aspettando altro che d’esser posseduta dal più dotato di loro.
Elena ad un certo punto allontanò da se Marilena, e si diresse verso un tavolino dove prese un grosso fallo, simulacro perfetto di un grosso membro maschile, dotato di manico. Baciandone languidamente la punta si diresse verso le altre due donne, per poi inginocchiarsi vicino a Sabrina, e subito dopo, infilare violentemente il fallo nella fica di Marilena. Questa urlò per il dolore, tanto era stata brutale, pregandola di far piano ma, per tutta risposta, ebbe un’altra penetrazione, non meno violenta della prima.
“Taci cagna, tanto lo so che stai godendo, non &egrave vero Sabrina ?” disse la donna baciando la sua vicina.
Sabrina ed Elena continuarono a slinguarsi in bocca mentre fottevano senza sosta Marilena in entrambi i buchi, fermandosi solo quando la sentirono ormai prossima all’orgasmo. Allora Elena prese un plug dotato di coda e lo infilò senza troppi preamboli nel culo di Marilena, sedendosi poi sulla sua schiena, e facendo aprire la vetrata a Sabrina.
“Allora bei maschioni, questa puttana vuole subito il cazzo di Luka nel culo, credo che nessuno di voi avrà obbiezioni in merito, non &egrave vero ?”
Per tutta risposta Pietro e Giorgio andarono vicino a Sabrina mettendo i propri membri vicino al suo volto, Maurizio sollevò in braccio Elena per portarla su una poltrona li vicina, e Luka tirò a se Marilena per i capelli.
“Hai un minuto per bagnarlo come si deve, perch&egrave poi t’inculo come non ho mai fatto con nessuna !” intimò il ragazzo alla donna spingendole il cazzo in bocca.
Giorgio e Pietro invece non ebbero bisogno di dire alcuna parola, Sabrina infatti iniziò a succhiare e menare entrambi i cazzi, mentre i due fingevano di parlare fra loro come se nulla fosse.
Elena si ritrovò sdraiata in poltrona con Maurizio che le leccava la fica, penetrandola dolcemente con un dito, di tutti i presenti sembravano i più ‘normali’, senza alcuna voglia di sesso selvaggio. Ben presto però Elena vedendo le altre due non seppe più resistere, e chiese a Maurizio il perch&egrave non la scopasse.
“Avrai il mio cazzo quando lo vorrò io.” rispose seccamente il ragazzo.

Nel frattempo Luka aveva messo Marilena a pecora, e tenendola per i capelli e l’aveva inculata tanto violentemente da toglierle il fiato.
“Pensa a quel gran cornuto di tuo marito.” le disse Luka tirandole la testa indietro “Magari ti crede una santa mentre sei solo un culo da sfondare.”
Quando la donna si riprese dal dolore iniziale cominciò subito a godere, pensando anche a quanto fossero esatte le parole del suo stallone, e lo incitò ad andare sempre più forte.
“Sii sfondami bastardo ! E’ vero mi piace il tuo cazzone come a te il mio culo. Dimmi a quante puoi fare questo senza che svengano ? Allora sbattimi e fallo come si deve !”
Luka rimase colpito da quello che aveva sentito, in effetti nessuna gli aveva mai permesso tanta irruenza, e diede quindi sfogo ai suoi peggiori istinti primordiali, trattando Marilena come una bambola inanimata, inculandola senza darle mai alcun respiro, ed obbligandola a masturbarsi senza sosta.

Sabrina dopo aver fatto diventare ben duri i membri dei due uomini, aveva fatto sedere il marito per poi impalarsi su di lui, ma un cazzo solo sembrava non bastarle.
“Dai Pietro, mettimelo dentro anche tu !” disse la donna allargandosi al massimo la passera.
“Ti vuoi allenare per il cazzo di Luka vero ?” le rispose Pietro.
“Voi due insieme ce l’avete più grosso del suo, peccato non così lungo.” replicò Sabrina con un sorriso beffardo.
Giorgio tirò fuori il suo bastone, lasciando dentro solo la cappella, per permettere all’amico di entrare anche lui nella fica della moglie. Pietro ebbe qualche difficoltà visto che entrambi erano molto dotati, ma una volta che la cappella fu entrata, riuscì a spingere anche il resto.
“Così vi voglio così !” urlò Sabrina in preda la piacere “Ora scopatemi come due ossessi, voglio godere come una vacca !”

Elena guardava le sue amiche con una certa invidia, soprattutto Sabrina, ma Maurizio non faceva che leccarle la fica, così tornò alla carica col ragazzo, ma usando altre armi.
“Maurizio ti prego scopami ! Dammi il tuo cazzo o dimmi cosa devo fare per averlo !”
“Chiedimelo per piacere.”
“La prego Signor Maurizio, vorrebbe gentilmente mettermi il suo bel cazzo dentro la fica e scoparmi come desidero ?”
“Si !”
Elena era tanto bagnata che il randello le entrò del tutto dentro al primo affondo, facendole avere immediatamente l’orgasmo tanto agognato. Maurizio però non le diede neanche un attimo per riprendersi, e cominciò a scoparla con foga, mentre lei lo stringeva a se con le gambe. Ogni volta che lui accelerava, le gli faceva sentire delicatamente le unghie sulla schiena, sino a quando non capì che Maurizio stava per venire. Allora gli prese la testa fra le mani e lo baciò con passione, come a ringraziarlo del piacere che le aveva saputo dare. Il ragazzo la ripagò riempiendola col suo sperma caldo mentre la stringeva a se, pi s’inginocchio di nuovo fra le sue gambe, e con la lingua raccolse un po’ di quel bianco piacere per portarlo alla bocca di lei. I due iniziarono a baciarsi languidamente, come se si fossero dimenticati di non esser soli in quella stanza. Elena ogni tanto si portava due dita fra le gambe per raccogliere lo sperma e leccarlo poi col ragazzo.
Si separarono giusto in tempo per vedere Luka schizzare il proprio orgasmo sul volto di Marilena, mentre gli altri tre erano comodamente seduti su di un divano. Quella che veniva considerata la più porcella delle donne aveva la faccia sconvolta, ma il sorriso che celava a stento era il più chiaro dei segnali che aveva goduto, l’esser trattata male era ormai per lei una sorta di droga, e Luka l’aveva usata proprio come piaceva a lei.

Dopo una doccia rinfrescante i partecipanti alla festa si concessero una piccola sosta, durante il quel fu servito dalla sissy un pasto freddo, ma molto energetico. Seguì un’oretta di chiacchiere più o meno futili, sino a quando Sabrina non chiamò a se le sue amiche.
“Noi adesso andiamo a cambiarci, quindi uscite ed aspettateci, sono sicura che non ve ne pentirete.”
“Andiamo a farci due sigarette fuori.” disse Giorgio agli altri uomini “Non so cos’ha in testa mia moglie, ma &egrave sempre molto fantasiosa, soprattutto quando non siamo soli.”
Le donne tornarono in camera per vestirsi come aveva pensato Sabrina, e quando scesero i maschi rimasero sbalorditi dalle loro mise.
Mentre Elena e Marilena indossavano dei grembiulini da cameriera, Sabrina aveva messo un vestito lungo nero che era non solo decisamente attillato, ma soprattutto estremamente sexy. I lembi di stoffa che le scendevano dal collo coprivano a malapena i capezzoli, la schiena era completamente nuda, e profondi spacchi sino all’inguine lasciavano le gambe libere di mostrarsi in tutta la loro bellezza.
Appena le tre donne furono davanti alla vetrata, Marilena iniziò a baciare Sabrina sulla bocca, mentre Elena da dietro le leccava lascivamente il collo. Le due finte cameriere con estrema lentezza passarono le loro labbra su ogni parte del corpo esposta di Sabrina, sino a quando Elena non le slegò il vestito da dietro il collo, facendolo cadere a terra. Fu allora che Marilena s’inginocchio per dedicarsi alla fica della padrona di casa, e Elena al suo culo. Entrambe leccavano, succhiavano, penetravano la donna con lingua e dita, portandola presto alla soglia dell’orgasmo.
“Così mi fate venire subito, e io non voglio !”
“Tranquilla.” le rispose Elena che le aveva messo due dita nel buchetto e s’era alzata per baciarla “Questo &egrave solo l’antipasto, al resto ci penserà Luka e il suo cazzone.”
“Mm se ci penso non resisto, lasciatemi andare da lui… vi prego.”
Per tutta risposta Marilena imitò Elena, alzandosi in piedi mentre masturbava furiosamente la passera di Sabrina.
“Sei proprio una porca senza ritegno.” le sussurrò all’orecchio Marilena “Fai tanto la signora, ma in fondo vuoi solo esser scopata come me. Ora vai e fatti sfondare fica e culo, ma sappi che ti lasciamo andare solo perch&egrave vogliamo fottere anche noi.”

Sabrina andò ad aprire la vetrata e prese subito Luka per mano, lo condusse in poltrona dove fece sedere il ragazzo, per poi saltargli letteralmente addosso, impalandosi da sola e raggiungendo subito l’orgasmo.
Luka rimase impressionato dalla gran voglia della donna, ma la lasciò fare, limitandosi a succhiarle i capezzoli.
“Oh sii … il tuo cazzo mi fa impazzire.” cominciò a farfugliare Sabrina “Peccato tu non abbia un gemello che me lo metta nel culo, passerei la vita a farmi scopare da voi due.”
“E tuo marito ?”
“A lui lo prenderei in bocca, ma anche dietro. Non l’avrà come il tuo, ma sa riempirlo che &egrave una favola.”
“Ma a me il culo non lo dai ?”
“Si, ma non come quella puttana di Marilena, e solo dopo che avrò goduto come voglio io.”
Sabrina ormai cavalcava il giovane in maniera forsennata, calmandosi solo dopo un orgasmo. Quando decise di cambiare posizione fece leccare due dita a Luka prima d’infilarsele nel posteriore per dilatarlo per bene. Poi si alzò girandosi, e senza nessun preambolo, iniziò a sodomizzarsi col cazzone di Luka.
“Mm voglio sentirlo tutto dentro, pezzo dopo pezzo che mi riempie, voglio godermelo come non ho mai fatto !”
Luka lasciò che Sabrina s’impalasse da sola, spingendo solo quando ormai il suo pene era quasi del tutto dentro. Allora allungò una mano su un seno e l’altra sulla fica, per far godere completamente la donna.
Sabrina ormai urlava dal piacere, ma era come se non fosse mai sazia, così cominciò a riempirsi la fica di dita sue e del ragazzo. Lui però era abbastanza scomodo per poterle essere di qualche aiuto concreto, così la alzò per metterla carponi.
“Dai ficcati tutta la mano dentro, tanto lo so che ne sei capace.”
“Chi io ?” le rispose con estrema malizia la donna, che però mise la mano a cuneo per farla sparire nella sua fica.
“Ora vediamo se ti basta.” disse Luka mentre l’inculava completamente senza alcuna fatica.
Lo stallone iniziò a fotterla con ardore, credendo che prima o poi lei avrebbe smesso di fistarsi da sola, Ma Sabrina nonostante urlasse a squarciagola continuò a masturbarsi in quel modo così estremo, raggiungendo più volte l’apice del piacere. Fu solo quando Luka le venne dentro che tirò fuori la mano per leccare gli umori di cui era ricoperta, per dedicarsi infine alla pulizia del membro del ragazzo.

Elena nel frattempo aveva preso Giorgio e Pietro per i loro cazzi, e li aveva guidati scherzosamente verso un divano, dove s’era accomodata per iniziare subito a prenderli in bocca, mentre le mani stimolavano i loro buchetti.
“Certo che tua moglie &egrave una gran signora anche quando si tratta di fare un pompino.” disse Giorgio ammirando la bravura della donna.
“Su questo non ci sono dubbi !” rispose Pietro “Posso tornare a casa ridotto a pezzi, che se ne ha voglia sa come farla venire anche a me.”
I due continuarono a parlottare fra loro cercando di mascherare così la loro eccitazione, ma Elena non era da meno in quanto a voglia di sesso, soprattutto dopo che vide Sabrina cavalcare come un’amazzone Luka.
“Pietro sdraiati ! Ti voglio adesso !” disse con un tono che non ammetteva repliche.
L’uomo obbedì prontamente all’ordine della moglie, trovandosela subito sopra, ma invece di montarlo, gli prese il cazzo in mano per strusciarselo sulla fica.
“Cazzo Elena così mi fai impazzire !” protestò Pietro vedendo che il gioco andava per le lunghe.
“E non &egrave quello che vuoi ?” rispose la donna “Tanto lo so che poi non vieni subito !”
“Ma a me non pensi ?” disse Giorgio che se te lo teneva in mano, pur sapendo che non gli sarebbe tornato mollo.
“Come no ! Vieni qui che te lo coccolo io il tuo bel cazzone.”
La passera di Elena accolse il bastone del marito coprendolo coi suoi liquidi, poi lei si mise in modo che Pietro potesse scoparla dal basso mentre prendeva in mano il cazzo di Giorgio. Sapendo che l’uomo aveva anche tendenze bisex, Elena gli prese fra le labbra il membro bagnando anche un dito, che finì presto nel culo di Giorgio.
“Ma sono io che voglio il tuo bel culo !” esclamò Giorgio gemendo di piacere.
“E che aspetti ? Non vedi che sono pronta per te !”
Giorgio si buttò dietro la donna, ma una volta che vide quello splendido sedere, ebbe la voglia di farla un po’ soffrire. Così poggio la cappella sullo sfintere di lei, ma senza spingere in alcun modo, anzi invitando la donna a sodomizzarsi da sola.
Elena allora prese in mano l’asta e cercò di farla entrare nel canale posteriore, riuscendoci solo in parte.
“Dai spingi brutto stronzo che non sei altro ! Io più di così non posso.”
Giorgio colpito nell’orgoglio l’afferrò per le spalle, e spinse con tutta la forza che aveva, facendo sobbalzare la donna.
“Sii così ! Fottimi il culo che non vedevi l’ora di farlo !”
“Hai ragione ! Inculare una come te &egrave sempre una gran gioia !”
I due uomini spingevano quasi all’unisono, Elena sentiva quasi i loro membri toccarsi in lei, godendo di loro e fregandosene del fatto che la stavano usando come una comune puttana da strada. Anzi ascoltare gli insulti dei due, soprattutto quelli di Giorgio che erano i più pesanti, davanti al marito, le davano una carica in più. Così quando capì che i due stavano per venire si sdraiò per terra, ed allo stesso tempo iniziò a masturbarsi tenendosi ben aperta la passera con una mano.
Sia Giorgio che il marito, vedendola così le schizzarono in faccia i propri orgasmi, ricoprendole il volto di sperma, che lei si portò alla bocca con le dita.

Al contrario delle altre due donne che avevano condotto i rapporti, Marilena fu subito trattata come una troia da Maurizio. L’uomo la fece mettere su una sdraio in giardino per poi sedersi sulla sua faccia.
“Leccami culo e palle puttana !”
Marilena pensò che essere accondiscendente fosse un buon modo per poi essere considerata come una donna ‘normale’. Maurizio invece le spinse in bocca il suo cazzo facendola quasi vomitare, e le schiaffeggiò la fica senza alcuna gentilezza.
“Ti prego non farmi solo male !” implorò la donna cercando un minimo di comprensione.
“Sei solo una vacca da monta ! Quindi taci e godi.”
Maurizio però non sapeva essere un duro sino in fondo, così le aprì le gambe ed iniziò a scoparla con un certo garbo, facendo godere la donna che gemeva dal piacere.
“Dai continua così, non sai come mi piace essere tua.”
“Ok però dopo fai quello che dico io chiaro ?”
“Si ma fammi venire prima, non sai come lo voglio.”
L’uomo continuò a scoparla con grazia, accelerando e rallentando per farla godere ancora di più, ed alla fine Marilena ebbe un orgasmo fantastico, come non le succedeva da tempo. Quando si riprese diede un bacio a Maurizio per fargli capire quanto gli fosse grata, ma poi si ricordò le sue parole di poco prima e si mise a sua disposizione.
“Mettiti a pecora, ho in mente qualcosa di diverso dal solito.” disse lui tornato padrone del rapporto.
Marilena si girò credendo che lui volesse sodomizzarla, ma Maurizio invece lo mise dentro la fica riprendendola a scopare, ma questa volta con più foga. Quando lei iniziò a credere che l’uomo stesse bluffando, lui la inculò con forza, facendole subito sentire le palle contro la passera.
Maurizio si rivelò più brutale di Luka, mentre la sodomizzava le dava forti manate sulle chiappe alternando ciò a pizzicotti sui capezzoli e tirate dei capelli, ma il peggio per la donna doveva ancora venire. Quando lui sentì prossimo l’orgasmo le si mise davanti, e tenendola per i capelli le sborrò in faccia.
“Tieni troia e aspetta che non &egrave finita ”
Marilena non comprese subito le sue intenzioni, ma tutto le fu più chiaro quando l’uomo, che non smise mai di segarsi, iniziò a pisciarle sul volto. Come lei cercò di protestare lui diresse il getto d’urina alla sua bocca, facendogliela chiudere all’istante, per poi continuare a bagnarle il corpo.
“Ora si che sei una puttana perfetta ! Fai davvero schifo coperta di sborra e piscio !”
Come fu libera Marilena si buttò sotto la doccia, dentro di se si sentiva sporca, ma sapeva anche d’aver goduto come ormai le succedeva solo quando veniva trattata come una donnaccia, e ciò le fece un po’ paura.

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/ I partecipanti alla festa si ritrovarono ai bordi della piscina, dove passarono alcune ore chiacchierando di futili argomenti. Marilena era la più silenziosa, sia perch&egrave era ancora sconvolta di quello che le era successo, sia perch&egrave sapeva che prima o poi sarebbe finita con Pietro e Giorgio, i due che l’avevano già sottomessa in casa del primo. Ma quando Sabrina disse che dovevano andare a fare l’ultimo cambio d’abito, la donna fu quasi felice di togliersi quei pensieri, e seguì la padrona di casa abbracciata a Elena.
Sabrina aveva preparato tre body in latex decisamente sgambati di diversi colori, rosso per lei, nero per Elena e verde per Marilena, porgendo poi alle amiche dei sandali trasparenti con zeppe e tacchi stratosferici. Così vestite le tre donne scesero nuovamente di sotto, dove come al solito gli uomini le aspettavano fuori dalla vetrata.
Marilena si sistemò al centro del divano posto davanti alla vetrata e le altre due iniziarono subito a coccolarle i piedini, massaggiandoli e leccandoli con sempre maggior intensità. Marilena sentì subito l’eccitazione salire in lei, e dopo aver scostato di poco il body, iniziò a toccarsi la passera ormai umida di piacere. Mentre lei si masturbava lentamente le sue compagne cominciarono a salire con le lingue sulle gambe, non prima d’aver scostato la parte a perizoma del body, e aver messi ben in mostra i loro sederi. Quando le bocche di Sabrina e Marilena si trovarono proprio davanti alla fica di Elena iniziarono e slinguarsi fra di loro per poi affondare fra le gambe della donna.
Elena fissava dritto negli occhi Luka quasi sfidandolo per dopo, tirò fuori il seno per toccarsi maliziosamente i capezzoli, mentre la sua lingua accarezzava morbidamente le labbra.
Sabrina infilò infine tre dita nella fica di Elena seguita subito dopo dall’altra che fece lo stesso nel buchetto della donna, poi presero a toccarsi i sessi a vicenda, quasi dimenticandosi degli uomini che attendevano smaniosi d’entrare in casa.

Sabrina li fece entrare e immediatamente Pietro e Giorgio presero in braccio Marilena, portandola di peso su un altro divano. Giorgio le mise subito il culo in faccia intimandole di leccarlo a fondo, e Pietro le penetrò fica e culo con alcune dita.
‘Ragazzi vi prego niente eccessi, sono già a pezzi.’ disse la donna in cerca di comprensione.
‘Certo che sei rotta, hai fatto la troia finora !’ le rispose Pietro spingendo con più forza le dita ‘Pensa se ti vedesse quel gran cornuto di tuo marito mentre Maurizio ti pisciava in faccia ? La sua mogliettina usata peggio d’una troia che beve piscio da uno sconosciuto !’
‘Hai ragione.’ aggiunse Giorgio ‘Questa fa tanto la signora per poi prenderlo nel culo a metri ! Quindi ora stai zitta altrimenti ti piscio dentro zozza.’
Marilena zittita da quelle parole, che però sapeva corrispondere al vero, si dedicò con ancora più cura al buchetto di Giorgio, che riempì con la lingua, mentre Pietro aveva iniziato a scoparla senza troppa voglia, come se il suo fosse più un dovere che un piacere. Quando però i due uomini si diedero il cambio, per Marilena cambiò subito la musica. Giorgio fu subito impetuoso, le teneva aperte le gambe al massimo mentre la sbatteva usando tutto il suo peso. Anche quando decise di fotterla dietro, il padrone di casa andò subito al sodo, infilando il suo attrezzo, bagnato solo dei pochi umori della donna, con pochi colpi molto violenti.
Ben presto in Marilena il dolore diventò piacere, l’umiliazione eccitazione senza più limiti, e cominciò a gemere pur avendo in bocca il cazzo di Pietro.
‘Dai facciamocela insieme.’ disse allora Pietro ‘Inizia tu a stare sotto che la facciamo urlare un po’ questa gran puttana.’
Giorgio si sdraiò a terra e Marilena si mise su di lui afferrandone il membro per strusciarselo sulla passera.
‘Cazzo fai stronza !’ l’apostrofò l’uomo ‘Mettitelo nel culo e fallo subito.’
La donna eseguì prontamente l’ordine ricevuto per poi allargarsi la fica offrendola a Pietro, il quale però aveva ben altri propositi.
‘E’ inutile che mi mostri la tua lercia fica.’ le disse con tono sprezzante ‘Voglio solo romperti il culo insieme al mio amico.’
Marilena rimase perplessa almeno sino a quando Pietro non avvicinò la sua cappella al buco già pieno della donna.
‘No ti prego in due no ! Mi farete solo male !’ implorò lei ben sapendo quanto fosse inutile.
‘Taci che tanto fra meno di due minuti ci pregherai solo di sfondarti.’
Giorgio fece uscire mezza mazza per favorire l’amico che immediatamente iniziò a far scivolare dentro la sua, mentre Marilena tratteneva a stento le lacrime. Ma non passò molto che la donna iniziasse a provare piacere, e quasi inconsciamente poggiò la mano sulla passera grondante d’umori.
‘Vedi che ti piace troia che non sei altro !’ le urlò in faccia Pietro ‘Dillo che godi o vado a prendere un paio di cazzi finti e ti ci riempio il culo.’
‘Sii mi piace ! Voglio i vostri bei cazzi dentro, voglio godere come una vacca !’
‘E chi &egrave tuo marito ?’ aggiunse Giorgio.
‘Un gran cornuto ! Si crede uomo ma ha un cazzo tanto piccolo che devo fingere ogni volta che mi scopa.’
I due continuarono a stantuffarla, mentre lei si masturbava senza sosta, fino a quando decisero di cambiarsi le posizioni. Marilena però s’impalò completamente su Pietro dando le spalle a Giorgio, il quale la sodomizzò con brutalità, facendola gemere per il dolore.
‘Giorgio sei un maiale !’ urlò Marilena.
‘Stai zitta e godi.’ le rispose l’uomo ‘Voglio che torni barcollando sulle gambe da quello stronzo che hai sposato.’
Giorgio fu preso da un raptus animalesco e continuò ad inculare la donna senza darle sosta, facendola sobbalzare ad ogni affondo mentre Pietro le stringeva i seni. Alla fine il suo impeto fu tanto forte da sollevarla di un palmo, poco prima di venirle dentro.
‘Questa sborrata portatela a casa dal cornuto !’
‘Non per dire, ma l’hai proprio riempita !’ esclamò Pietro ‘Ora io dove lo metto ?’
Marilena allora si sdraiò per terra, e dopo aver allargato la sua fica con le dita, invitò Pietro a scoparla.
‘Non mi dire che questo fiorellino non ti piace ?’
‘Se proprio non c’&egrave alternativa ‘ ‘ rispose Pietro sorridendo prima di mettersi su di lei.
Non appena sentì il membro in lei, la donna s’avvinghiò al suo amante stringendogli le gambe sui fianchi.
‘Si scopami ! Fammi sentire per una volta donna e non solo puttana ! Voglio godere !’
Pietro la cavalcò con maestria, accelerando e rallentando per fargli avere il maggior numero d’orgasmi possibili, e godendo nel vederla provare un piacere così intenso. Alla fine le venne dentro mentre lei gli accarezzava la schiena con dolcezza, sotto lo sguardo un po’ stupito di Giorgio.

Sabrina accompagnò Maurizio in un angolo della sala, per poi farlo accomodare su di una poltrona ed inginocchiarsi fra le sue gambe.
‘Senti io ho la fica a pezzi, e non &egrave che il culo stia meglio. Che ne diresti di qualche giochino di bocca, prometto che non te ne pentirai.’
‘Va bene però spogliati, hai un corpo che mi fa uscire di testa.’
La donna si alzò e fece scivolare lentamente il body sino a farlo cadere per terra, poi tornò fra le gambe di Maurizio e cominciò e leccargli piano il membro. La sua lingua iniziò a correre lungo la base della cappella per poi ricoprirla di piccoli baci. Con calma scese fin sotto i testicoli che leccò a lungo prima di succhiarli uno alla volta, facendo in modo che l’uomo sentisse sempre la punta della lingua picchiettargli contro. Sempre molto lentamente iniziò a masturbarlo facendo scorrere il pollice sul bordo della cappella, mentre il membro s’ingrossava sempre di più.
‘Se vuoi il servizio completo devi scivolare un po’ in basso.’ disse maliziosamente Sabrina.
‘Eccoti servita.’ le rispose Maurizio facendo scorrere il sedere in basso.
La donna gli aprì le chiappe per leccargli il buchetto, facendogli dei giri intorno con la lingua, prima d’infilarla dentro. Dimostrando una notevole bravura lubrificò l’interno dello sfintere per poi solleticarlo con un dito mentre le labbra tornava sull’asta ormai eretta.
‘Ma a tuo marito i pompini li fai sempre così ?’
‘No lui preferisce quest’altra maniera.’
Velocemente Sabrina afferrò il cazzo di Maurizio per stringerlo con forza, ed allo stesso tempo infilò un dito nel suo ano. Come lo sentì irrigidirsi gli prese la cappella in bocca ed iniziò a spompinarlo di gran carriera, facendolo immediatamente gemere di piacere. Non appagata nel vederlo contorcersi ormai in sua totale balia, Sabrina cominciò a dargli dei piccoli morsi alla base della cappella, mentre la lingua faceva capolino sullo spacchetto.
‘Dai allargati le chiappe che voglio succhiarti il culo.’ disse la donna sentendosi sempre più padrona della situazione.
Maurizio obbedì volendo vedere fin dove Sabrina si sarebbe spinta e, come si aprì le chiappe, lei poggiò la bocca sul buchetto per poi far entrare la lingua sempre più profondamente, senza mai smettere di segarlo.
‘Cazzo sei una pompinara nata ! Mi stai facendo godere alla grande zozzona che non sei altro.’
Sabrina non gli rispose, ma continuò a succhiare e leccare come un’ossessa in preda ad un raptus erotico senza fine. Solo quando capì che l’uomo stava per venire gli riprese il pene in bocca sino alla base ed infilò allo stesso tempo due dita nell’ano. Maurizio le prese allora la testa per schiacciarla contro il suo ventre mentre veniva fra le labbra della donna che erano serrate come se fossero chiuse da un lucchetto.
‘Sborroo ‘ bevitelo tutto ‘ sii !’
Sabrina sentì i getti di sperma sbatterle contro il palato, ma non solo non mollò la presa, ma anzi riprese a spompinarlo con ritrovato vigore. Quando però sentì che lui non le teneva più stretta la testa, allentò la morsa sul pene dell’uomo, ma solo per scivolare sul suo corpo, e dopo avergli aperta la bocca che trovò socchiusa, rovesciargli dentro il suo stesso sperma unito alla propria saliva.
Maurizio dopo un attimo d’impaccio, la strinse a se, ed i due si lasciarono andare a lungo a dolci effusioni scherzando fra loro.

Luka quasi trascinò fuori Elena tenendola per mano, sino a condurla vicino ad una strana altalena, fatta di un traliccio d’acciaio e strisce di pelle. Senza dire una parola fece accomodare la donna su di un piccolo sgabello di pelle forato al centro di cui era provvista l’altalena, per poi legarle mani ed interno cosce alle strisce che tenevano la seduta. Usando una carrucola di cui era fornita l’altalena issò Elena per poi girarla a testa in basso e farle trovare la faccia all’altezza del suo membro.
‘Stammi bene a sentire.’ disse Luka con tono sprezzante ‘So che dietro quella faccia da rispettabile signora per ben si cela una gran puttana, quindi succhiami per bene il cazzo perch&egrave ho intenzione di sfondarti il culo, e credimi per quanto puoi essere sfondata ti farò urlare e non solo di piacere.’
Elena non rimase stupita da quelle parole, che anzi l’eccitarono notevolmente, ma non riuscì a fare ciò che le Luka le aveva ordinato dato il suo precario equilibrio. Così l’uomo viste le sue difficoltà, le mise una mano dietro la testa per poi spingerle il membro in bocca, quasi sino a farle sbattere le palle contro il naso. Lei rimase quasi senza fiato, ma Luka non le diede tempo iniziando a scoparla in bocca a gran velocità.
‘Allora non ci siamo capiti.’ la rimproverò lui dandole degli schiaffetti sulla passera ‘Se ti dico succhia tu lo prendi in bocca e mi fai un signor pompino, o te lo schiaffo nel culo a secco chiaro ?’
Elena non riuscì che a fare un piccolo cenno d’assenso con la testa, prima di fare ciò che l’uomo voleva. La donna riuscì pur senza nessun appoggio a prendere in bocca tutto il cazzo di Luka, e dondolandosi piano a fargli un pompino di gran classe, stringendo con le labbra il membro mentre la lingua lo circondava con lunghe leccate.
‘E bravo il mio troione !’ le disse Luka liberandole le mani ‘Ora leccami il culo, così mi diventa ancora più duro.’
Elena ormai completamente succube di quell’uomo, gli allargò subito le natiche per fargli sentire la punta della sua lingua sui bordi dell’ano, mentre lui le stringeva le tette intorno al cazzo.
‘Hai proprio due zinne da porca ! Magari te le ha fatte rifare proprio tuo marito per metterci il cazzo in mezzo mentre gli lecchi le palle.’
‘No !’ protesto lei ‘Queste sono mie ! Io non sono mai stata da un chirurgo come le tue amichette.’
‘Guarda un po’ come s’arrabbia la signora ! Ora però zitta e mettiti in bocca le palle.’
La donna scivolò quel tanto che bastava per prendergli i testicoli fra le labbra per succhiarli con forza, sino quasi a fargli male. Luka per tutta risposta, le infilò senza alcuna delicatezza due dita nel culo, facendole uscire un piccolo gemito di dolore.
‘Ahi così mi fai male !’ protestò lei staccando per un attimo le labbra dalle sue palle.
‘Chi ti ha detto di smettere !’ le rispose Luka dandole una manata su di una chiappa ‘O forse preferisci che t’infili tutta la mano nel tuo culo sfondato !’
Elena riprese subito un testicolo in bocca e subito dopo anche l’altro, mentre Luka le apriva l’ano sputandogli dentro e riempendolo con diverse dita.
‘Hai proprio un culo da cazzo ! Scommetto che non vedi l’ora di fartelo sfondare da brava troia, e non dire di no perch&egrave hai la fica che &egrave un lago !’
‘Perch&egrave non mi fotti invece di parlare tanto ? Si lo voglio, ma sembra quasi che qui scopare piaccia solo a me !’
‘Tranquilla che avrai la tua dose di cazzo, ma solo quando lo vorrò io.’ le rispose Luka mettendola in piedi ‘Ora intanto fammi vedere quante dita riesci ad infilarti nel culo.’
Elena si ritrovò in piedi e s’infilò subito due dita nel buchetto, ma Luka che le teneva aperte le natiche, non era ancora soddisfatto.
‘Mi stai prendendo in giro ?’ le disse dopo averle dato una manata sulla chiappa destra ‘Ne voglio vedere dentro almeno quattro o t’infilo dentro la mia mano !’
Facendo ricorso a tutte le sue energie, la donna riuscì ad infilarsi nell’ano quattro dita, eccitando ancor di più il suo aguzzino con dei forti gemiti di dolore.
‘E bravo il mio troione vedi che non era poi così difficile ! Ora abbassa le spalle e allargati le chiappe perch&egrave &egrave venuto il gran momento.’
Elena ubbidì aspettandosi d’essere sodomizzata con estrema brutalità, ma quel che accadde andò oltre ogni sua più tetra previsione. Luka dopo aver puntato la cappella contro il suo buchetto ormai slabbrato, la inculò completamente infilandole il suo grosso cazzo sino a far sbattere le palle contro le chiappe , per poi uscire e ripetere l’operazione con ancor più forza. La donna urlava per il dolore non riuscendo ad abituare le sue viscere a quell’ingombrante presenza, che entrava ed usciva senza darle respiro. Ma allo stesso tempo sentiva la sua fica bagnarsi in maniera oscena e capì che i ruoli si erano invertiti. Per quanto lui fosse porco lei lo era ancor di più, ed era sempre lei ad usarlo per capire sino a che punto era arrivata la sua perversione dopo anni passati con un marito che assecondava ogni sua voglia.
‘E’ così che sai scopare o non ci riesci proprio !’ urlò lei dopo essersi girata per guardarlo in faccia.
‘Ora ti sistemo io puttana che non sei altro !’ rispose lui ferito come non mai nel suo orgoglio.
Usando l’altalena e la carrucola, Luka la mise a testa in giù e riprese a incularla con foga, solo non estraendo più il suo randello, ma schiaffeggiandole la fica.
‘Sei proprio una cagna ! Hai un lago fra le gambe anche se ti fotto solo per il mio piacere.’
‘Taci e scopami, sempre che tu ne sia capace.’
Luka si rese conto che qualunque cosa avrebbe fatto sarebbe stata ben accettata da quella donna, che ormai pur rimanendo del tutto passiva, conduceva lei il gioco. Così la liberò completamente per poi farla mettere carponi a terra per giocarsi la sua ultima carta.
‘Mettiti una mano nella fica !’
Elena non si era mai fistata da sola, ma non ebbe difficoltà a farlo tanto era eccitata e bagnata. Iniziò con tre dita per poi far scivolare dentro anche la quarta ed infine il pollice, spingendole tutte insieme sino quasi al polso. A quel punto Luka le si gettò sopra per incularla nuovamente, ma per quanto fu violento dalla bocca della donna uscirono solo sospiri ed urla di piacere.
‘Sii fottimi ‘ così ‘ ancora ‘ dai. Sei un gran bastardo ma hai un cazzo da favola, non sai come godo a sentirlo tutto dentro e le tue palle sbattermi sulla fica. Dai scopami ancora e poi riempimi il culo della tua sborra calda.’
Luka era quasi sconvolto da tanta maialaggine non avendo mai visto una donna tanto affamata di sesso, sentiva la mano di lei muoversi attraverso quel sottile lembo di carne che separa fica e culo, ed il sapere che Elena si stava masturbando lo eccitò più della stessa scopata.
Ma quando sentì l’orgasmo arrivare non volle venirle dentro, ma si mise davanti a lei e tenendole ferma la testa le sborrò in piena faccia, per poi farsi ripulire l’uccello con la lingua.
Dovettero passare alcuni minuti per permettere ai due amanti di riprendersi e decidere di tornare dagli altri. Solo quando furono vicino alla vetrata Luka decise di parlare, pur non essendo sicuro su cosa dire.
‘Non ho mai conosciuta una donna come te, al confronto Marilena &egrave una santa !’
‘Non &egrave come credi.’ rispose lei abbassando la testa ‘E’ che non volevo essere trattata come lei, così mi sono lasciata tanto andare d’arrivare a comportarmi ben peggio di Marilena e Sabrina messe insieme. Ma non amo il sesso così violento o almeno non sempre…’
‘Vorrà dire che mi considererò fortunato ad averti avuta nella tua versione porca.’ terminò lui ridendo.

La giornata finì poco dopo, tutti erano ormai esausti e tornarono alle loro case lasciando Sabrina e Giorgio soli con la loro sissy.
Elena e Pietro non scambiarono che poche parole per tutto il viaggio, ed una volta giunti a casa si lavarono in fretta per poi mettersi a letto ed addormentarsi poco dopo.
Nel cervello della donna sarebbe sempre rimasto il ricordo di quel rapporto così violento e della sua reazione perversa. Ma non ebbe mai il coraggio di confessarlo al marito, ne di cercare Luka per ripetere quell’esperienza. Però sottopose Marilena ad un trattamento molto simile quando si ritrovarono da sole, e scoprì che l’amica non era riuscita a spingersi tanto avanti com’era successo a lei, ed in cuor suo fu fiera di se stessa.

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