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Orgia

Patty e le fantasie erotiche di suo marito Francesco

By 8 Marzo 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Francesco,28 anni, bel ragazzo,capelli neri,occhi scuri, lineamenti mediterranei,fisicamente prestante,atletico, alto 1,90, sposato con Patrizia,oggi 23 anni, ragazza molto carina,capelli castano chiari , occhi chiari, con un corpicino pieno di curve al posto giusto,racchiuse in un mt e 65 di statura.
I 4 anni trascorsi assieme, erano stati, fino ad ora, anni di passione allestelle,durante i quali si erano divertiti ed avevano imparato reciprocamente molti dei segreti nascosti nelle proprie menti e dei loro corpi. Tutto bene dunque! Si, certo, tutto bene,tranne un pppiccolo particolare, il sogno inconfessato di Francesco. Lui desiderava fin dai primi tempi di conoscenza,ancor prima del fidanzamento uficiale, di vedere la sua Patty alle prese con un gruppo di ragazzi.. Per capire quale fu la molla che fece scattare in Francy questo desiderio, si deve risalire al secondo mese di frequentazione, e precisamente a quella volta, che,soli in casa di lei,per fare qualcosa di diverso,inserirono nel video registratore, una cassetta contenente un film porno,acquistata di comune accordo il giorno precedente.
Il video in questione,era girato su un isola dei mari del sud,dove si vedeva una bellissima ragazza,scopata in tutte le posizione e in tutti i suoi buchi, da moltissimi ragazzi.
In quell’occasione, Francy chiese a Patty,se gli sarebbe piaciuto,essere al posto della ragazza del film, e la risposta, data in quel momento di estrema passione fu : sì mi piacerebbe poter disporre di tutti quei grossi cazzi.
Dopo quella volta Francy era ritornato spesso sull’argomento,ma Patty, così a freddo, gli aveva sempre risposto che, un video del genere era sì eccitante e che a livello mentale, la situazione vista sullo schermo, lei l’avrebbe voluta provare, ma dal vivo e nella realtà non si sarebbe mai resa disponibile a viverla. Quel sogno irrealizzabile, per Francy, era ormai diventata una ossessione.
Ma il destino o forse una semplice casualità, in un caldissimo giorno di Luglio, gli venne in aiuto. Francy era agente di commercio,e quel giorno egli si trovava a Roma per lavoro e precisamente, avendo viaggiato da Torino alla capitale in treno, alla stazione Termini. Appena sceso, ebbe necessità di soddisfare un bisogno fisiologico e si recò presso i bagni della stazione. Entrando, a sinistra dopo i lavabi, vi era una lunga fila di orinatoi, a forma di conchiglia,piazzati contro il muto piastrellato di colore bianco, affiancati e tra uno e l’altro senza divisori. Molti erano occupati e lui si posizionò in uno dei pochi liberi. Anche se , al 100 % etero, Francy, come la maggioranza degli uomini,sbirciò ai suoi fianchi. Niente di eccezzionale quello alla sua sinistra , quando lo sguardo cadde sul cazzo di quello alla sua destra,egli rimase allibito.Il pene del ragazzo,era in posizione di riposo e a occhio misurava più del doppio di quello di Francy da duro. Si accorse, il ragazzo, dello sguardo stupito di Francy e gli sorrise compiaciuto Terminarono assieme di pisciare e si trovarono fuori fianco a fianco. ” Piacere, io sono Luca….. ” Piacere mio, io sono Francy….. “Ho notato che mi osservavi il cazzo conn attenzione….. , disse Luca. ” E beh, scusami, ma come il tuo non ne ho visti mai….., Rispose Francy. ” Si &egrave vero, sono un po’ superdotato, e lo sono da quando avevo 12 anni, e quindi in tutti gli anni passati ho fatto l’abitudine allo stupore di chi mi vede nudo….. . confermò Luca. ” Ci credo che tutti ti guardano stupiti, con la bestia che ti ritrovi!!!! ….
Francy dichiarò, per dissipare ogni dubbio, di non essere gay, e che a parte la naturale ammirazione non era interessato all’oggetto ! Anche Luca era etero e propose a Francy di bere qualcosa assieme al bar della stazione, per festeggiare, questa possibile nuova amicizia.
Mentre chiacchieravano amabilmente, Francy ebbe una “folgorazione” Luca, poteva essere la chiave per realizzare il suo sogno erotico,la possibilità, di mettere in pratica la sua fantasia sessuale. In poche parole, Francy, spiegò al giovane amico, ciò che lui avrebbe voluto realizzare. Dapprima dubbioso, e poi, sempre più convinto, Luca, si dichiarò disponibile ad aiutarlo,e, a partecipare in prima persona alla grande orgia con Patty. I due, presero degli accordi, e si divisero i compiti. A Luca ,spettava la ricerca di una decina di altri ragazzi, superdotati, carini e soprattutto intelligenti e riservati. Mentre Francy doveva pensare a creare una storiella , credibile il più possibile,da raccontare a Patty.
Prima di salutarsi, i due giovani, si lasciarono i rispettivi numeri di cellulare, daccordo, che, appena Luca, avesse trovato “la materia prima” necessaria, avrebbe chiamato Francy.
Passò circa un mese, e ai primi di Agosto, Luca chiamò Francy. ” Io ho trovato undici ragazzi, con me siamo in dodici, se per te va bene, noi siamo pronti….. . “O.K. rispose Francy, io ho organizzato tutto con Patty, gli ho raccontato che, un mio amico ,ex commilitone, mi ha chiamato, e che vorrei organizzare una cena a casa mia……. .
” Ah, bella idea, bene, bene…… . ” Si, Patty, mi &egrave sembrata entusiasta della cosa, penserà lei a preparare la cena…… . ” Benissimo, allora, a quando?? …… . ” Luca, se tu garantisci, sulla funzionalità dei tuoi amici, io direi per sabato prossimo a cena… Ti dò l’indirizzo…. .
” O.K. rispose Luca, sabato verso le 19 tutti a casa tua….. . ” Va bene, ci vediamo sabato, ciao…. .
” Ciao a sabato… .
Francy, era entusiasta, felice, finalmente ad un passo, dalla realizzazione di un magnifico sogno.
Sabato sera, alla spicciolata, uno ad uno arrivarono tutti i “magnifici dodici” . Francy provvedeva alle presentazioni….. “Gianni, ti presento mia moglie Patty….. . “Ciao Gianni, benvenuto, piacere mio…… . “Questo &egrave Luca…. .
” Che bella mogliettina che hai.. eh.. vecchio lupo !!! Ti tratti bene…. .
Terminate le presentazioni, Patty invitò gli ospiti a tavola, offendo loro un aperitivo, tanto per iniziare. La cena fu squisita, e tutti si complimentarono con la Patty, ottima cuoca e gentilissima padrona di casa, nonch&egrave, in gergo maschile, gran bella figa. Terminata la cena, i maschietti furono pregati di accomodarsi sul grande divano semicircolare situato nell’ampio salone. Pareva, nel vederli ridere e scherzare, che si trattasse effettivamente, di vecchi amici, che, si ritrovavano dopo tanti anni. Patty, preparò il caff&egrave, e Francy offrì alcuni liquori.
Quando la donna, si unì al gruppo, per alcuni attimi, parve calare il silenzio, dovuto senz’altro, all’imbarazzo generale. Poi, Luca, ruppe il ghiaccio….. . ” Vi ricordate il soprannome del nostro gruppo, al battaglione?….. . ” Eh sì, io me lo ricordo……. rispose Mario. Adriano, si premurò di anticipare le eventuali risposte: ” Non so se sia il caso di dirlo qui, adesso, in presenza di Patty…. . Francy allora si inserì nel discorso: ” Patty, non &egrave mica la Vergine ! Mah si che si può dire !! ….
Gianni ruppe gli indugi : Il soprannome del nostro gruppo era ” I 12 cannonieri “. Patty, non capiva, cosa ci fosse di strano, che , un gruppo di militari, si chiamassero i cannonieri. “Ma scusate, cosa c’&egrave di strano???? . “Eemmhh, Eemmhh non &egrave come pensi, disse Paolo…… . Il più diretto fu Matteo… ” Ci chiamavano i cannonieri, perch&egrave la particolarità del nostro gruppo, era quella di avere tutti il cazzo molto lungo e molto grosso !!!
Patty, era arrossita e si copriva il volto, con i lunghi capelli scuri, ma poi la curiosità femminile ebbe il soppravvento, e ridendo disse che la cosa le sembrava strana, un po difficile che su 12 amici, tutti e 12 fossero superdotati. Giacomo, si fece avanti…. ” Se non ci credi , noi siamo disposti a dimostrartelo…… . Antonio, si disse disposto anche lui a far vedere la sua megadotazione e anche Carlo si unì al coro degli esibizionisti. Francy intervenne…. ” Dipende da Patty, se lei acconsente, per me va bene…. . La ragazza era incerta sul da farsi, ma, l’eccitazione, che questa cosa gli procurava, e la grande curiosità, la fece decidere per il sì. I ragazzi, tutti in piedi, si slacciarono i calzoni e li calarono alle caviglie, e poi, quasi si fossero accordati, abbassarono le mutande contemporaneamente.
Patty, vedeva dodici cazzoni a riposo, che pendevano in basso, grossi, lunghi, tutti più o meno di dimensioni molto simili. Maurizio, che fino ad allora era rimasto in silenzio, sentenziò che, comunque, in stato di riposo, tutti parevano quasi uguali, ma che si sarebbe potuto giudicare, solo dopo averli visti tutti eretti.
Giorgio, anche lui, taciturno fino a quel momento, disse che ci sarebbe voluta una donna che li “sollevasse” . All’unisono, guardarono Patty, e lei , eccitatissima, non rispose nulla, ma rimase lì ,seduta, al centro del divano con la bocca semiaperta e quasi non si rese conto che Luca gli si era avvicinato e gli porgeva il cazzo sfiorandogli con la rossa cappella le labbra socchiuse. Si ritrovò il grosso palo di carne dentro la cavità orale e tenendolo con una mano lo segava e succhiava la grossa cappella, Luca le mise una mano dietro la nuca, e , spingendo in avanti con il bacino, contemporaneamente la attirava verso il suo ventre. Il cazzo entrava due terzi nella bocca della donna e poi cozzava in fondo, contro la sua gola. Quando Luca si sfilò, il cazzo era enormemente rigido e sulla punta usciva una gocciolina di liquido trasparente preorgasmico. Francy, assisteva eccitatissimo e con il cazzo fuori se lo menava lentamente.
Fu la volta di Carlo a farselo spompinare, e poi Raffaele, e poi Antonio, e poi…… Tutti, usufruirono della bocca di Patty e tutti dimostrarono con una solida erezione, le grandi capacità bocchinare della ragazza.
Patty, stava a gambe spalancate e, spostato il perizoma di lato, si stava masturbando, con due dita sulla clitoride ingrossata e prominente.
Fu Matteo, che, si avvicinò a Patty e si sedette al suo fianco, sollevandola e facendosela calare sul cazzo dritto, gli penetrò la figa fradicia di umori.
La lunga asta si infilò a fondo nella vagina della ragazza e gli provocò un po di dolore misto a piacere. Stava a cavallo del suo partner casuale, lo vedeva in viso, anche lui godeva, il viso dell’uomo aveva una espressione languida, colma di passione pareva quasi sofferenza. Lei presa dall’espressione di Matteo e dal grosso randello che la stantuffava, per una frazione di secondo non si rese conto, di Adriano, che da dietro le penetrava con un dito il buco del culo. Sentì delle dita umide, lubrificate, forse con della saliva, penetrarla nel suo anfratto più stretto e più segreto.
La cappella si appoggiò alla sua rosetta anale e con una spinta decisa, penetrò nel suo culo, dilatandoglielo a dismisura. La spinta successiva, la fece gridare forte, era squassata dai grossi batacchi, che la esploravano nella figa e nel culo. Dietro lo schienale del divano, in piedi si presentò Paolo, cazzo durissimo, curvo, rivolto all’insù se lo piegava verso il basso e lasciandolo andare di colpo, il membro scattava come una molla sbattendo con un “ciac” contro il suo ventre. Poi lo piegò ancora e, con un movimento repentino lo ficcò in bocca alla ragazza. Lei teneva gli occhi chiusi e godeva, godeva da morire. L’orgasmo arrivò dapprima lentamente, da lontano, le saliva dal ventre al cervello piano piano, molto intensamente, poi esplose in un secondo, arrivò galoppante, e, liberandosi la bocca dal cazzo usurpatore, urlò : AAAAAAGGGGHHHH, SIIIIIIIIIIIIIIIII, SIIIIIIIIIIIIII, GODOOOOOOO, VENGOOOOOO, DAAAIIIIIIII, ANCORAAAAA, ANCORAAAAAA. AAAHHHHHHHH, AHHHHHHH, MMMMMHHHHHH. Si lascio cadere in avanti abbracciando Matteo, esausta e appagata. Quando Adriano, al culmine del piacere affondò nel suo culo, ancora piu profondamente , gli causò ancora dolore, ma poi, lui sfilò il lungo palo dal suo intestino e menandoselo gli sborrò sulla schiena gridando: PORCAAAAA, CHE TROIA CHE SEIII… SBORROOOOO, SBORROOOOO, TIENI , TI LAVOOOOOO ECCOLA ECCOLAAAAA.
Gli schizzi di sborra bollente raggiunsero i capelli e poi man mano la schiena e le sue bianche chiappe. Matteo, la spinse all’indietro e la fece inginocchiare davanti a lui, seduto con il nodoso cilindro di carne proteso oltre il bordo del divano, la teneva ferma per i capelli e, senza toccarsi il cazzo, iniziò a sborrargli in viso con spruzzi abbondanti, densi, cremosi, quasi collosi,che rimanevano appiccicati alla pelle del viso di Patty, e poi scendevano giù, lentamente, gradatamente, formando, sotto il mento dei filamenti tremolanti, che poi finivano sul seno prosperoso della ragazza. Francy si avvicinò a lei, e accarezzandogli il viso, le raccoglieva la sborra filante e gliela porgeva sulle labbra, lei leccava le dita infilandosele in bocca,a pulizia ultimata anche Francy svuotò le palle dentro la bocca della mogliettina.
Quando aprì bene gli occhi, vide, sdraiati e abbandonati sfiniti sul divano alla sua destra i tre che l’avevano riempita poco prima, e poi, in piedi davanti a lei, in semicerchio, altri nove maschi arrapati, con i cazzi durissimi che se lo scappellavano e incappucciavano lentamente. Giacomo, si avvicinò e la fece girare “alla pecorina” , ficcandogli il cazzo nella figa che scivolò a fondo, senza trovare ostacoli. La scopò per un paio di minuti così e poi glielo ficcò nel culo aperto, ormai dilatato. Il membro, usciva completamente dal culo della donna, per poi rientrarci in un sol colpo, avanti e indietr, avanti e indietro…. . Poi Giacomo, sempre al volo, cominciò a infilarlo una volta in figa e una nel culo, provocando a se stesso e specialmente a Patty un piacere immenso. TROIA, CHE TROIA CHE SEI….. diceva lui… ” SIIIII SIIIII SONO UNA TROIA, LA TUA TROIA, SFONDAMI INCULAMI, SCOPAMI DAI DAI CHE VENGO DAIIIII. VENGO VENGO UUUUMMMMHHHHH, UMMMMHHHH.
Mentre veniva, Patty, muoveva il culo , lo roteava, sbatteva la testa a destra e a sinistra convulsamente. Sentì il grosso cazzo uscire e non lo sentì più rientrare in nessuno dei suoi buchi, attese le sferzate violente di sperma caldo sulla parte posteriore del suo corpo, e invece, si sentì colpire sul viso dal grosso cazzo di Giacomo che la percuoteva con forza. La sborrata le bagnò il viso,i capelli , persino gli occhi furono invasi dal seme dell’uomo e lei con la mano fra le cosce venne ancora con un mugolio continuo quasi fosse il richiamo del lupo.
Non ci aveva fatto caso a Raffaele, ma ora che si era seduto al suo fianco sul divano, si spaventò nel vedere il grosso membro del ragazzo. Lui era magrissimo, alto alto, con le gambe sottili, pochissimi muscoli, ma fra le gambe aveva un palo incredibile!!! Patty, lo valutò almeno trenta centimetri di lunghezza, ma, l’asta era larghissima e la cappela che la sovrastava, era ancora più larga, almeno sette,otto centimetri di diametro.
Lei stava ancora alla pecorina sul divano e lui la ribaltò su di lui, poi la fece girare in modo che lei le desse le spalle, appoggiò la grossa ogiva al buco del culo e mettendogli le mani sulle spalle, la spinse verso il basso con forza. Il suo buco del culo, sicuramente si lacerò un po per accogliere il cazzo piu grosso del gruppo, e lei pensò, forse tra i più grossi al mondo.Entrava piano piano, gradatamente, si faceva strada nel suo intestino, lei mise una mano fra le cosce per controllare, quanto ne era rimasto fuori, e si accorse, che almeno metà era ancora all’esterno. Quando lui tenendola saldamente per i fianchi, la fece scendere ancora, il lungo palo, entrò del tutto e lei sentì i coglioni sbattergli contro le chiappe. Inizio a risalire e a scendere lentamente, e mano amano che l’inculata continuava, lei iniziò a provare piacere, lo si sentì dai suoi mugolii. Fu allora che Carlo la spinse all’indietro e sollevandogli le gambe in alto, gli piazzò il suo candelotto in figa. Carlo si teneva il cazzo con la mano per far si che potesse penetrare Patty piazzata in una posizione innaturale e di difficile equilibrio. La incularono e scoparono con forza e la fecero godere più di una volta e poi si sfilarono e messisi in piedi affiancati si menavano il cazzo per la sborrata finale. Francy, perverso, arrivò con una ciotola e fece cenno ai ragazzi di sborrarci dentro. Patty, eccitata, guardava la scena e si masturbava la figa, con le dita. Quando i due maschi ebbero versato il loro contributo, dentro la tazza, comparve nell emani di Francy un imbuto di plastica. Il marito infilò l’imbuto nella bocca della moglie e vi rovesciò dentro tutta la sborra, raccogliendola con le dita e indirizzandola nell aparte terminale dell’imbuto. Patty, deglutiva e leccava tutto il nettare che ne usciva finendo poi l’opera leccando l’imbuto all’interno, al fine di non perderne nemmeno una goccia. Luca, Gianni e Mario, intanto parlottavano fra di loro, e sui loro visi si leggeva qualcosa di perverso e di strano. Poi loro si avvicinarono a Patty, insieme, la presero in braccio e la misero in terra, sul grande tappeto, poi, Luca si sdraiò con il cazzo dritto e la fece sedere infilandoglielo nel culo, Patty andava su e giù sul grosso cannone e si toccava la figa con le dita. Poi Luca la abbracciò attirandola verso di se, e fu in quel momento che Mario inginocchiandosi alle sue spalle, appoggiò la cappella sul cazzo di Luca e scivolandogli sopra, tentava di forzare l’apertura anale della ragazza.
Patty cercò di ribellarsi, due cazzi nel culo le parevano troppi, ma non ci fu niente da fare, i due maschi la tenevano in quella posizione. Il buco del culo della donna si allargò ulteriormente, lasciando entrare il nuovo ospite.
Aveva due megacazzi nel culo che gli faceva male , era ormai tutto dolorante, eppure un po di piacere, forse più mentale che fisico, questa cosa, glielo procurava. La stantuffavano insieme, simultaneamente, sembrava un sol cazzo entrare e uscire, e, anche la sborrata fu contemporanea, gli sborrarono direttamente nel culo, sprofondandogli dentro fino ai coglioni, e riempiendogli l’intestino di un liquido bollente e spesso. Gianni, non volle entrare in lei, ma si piazzò con il cazzo in mezzo alle sue tette e in pochi secondi gli sborrò sul viso e dentro la bocca spalancata e assetata di sborra calda.”BASTA, BASTA, NON CE LA FACCIO PIU’!!! diceva Patty.
Si guardò attorno e vide quasi tutti i ragazzi sfiniti sdraiati chi qui chi là, già, quasi tutti, ma Antonio, Maurizio e Giorgio erano ancora lì con il cazzo duro in mano che la osservavano e che non avevano nessuna intenzione di rinunciare a godere delle grazie di Patty.
Si sedette sul tappeto, la ragazza, e vedendo avvicinarsi Maurizio gli prese in mano il cazzo e se lo portò alla bocca leccandolo e spompinaldolo con sapienza. Fu accerchiata anche da Antonio e Giorgio e lei fu obbligata a soddisfarli tutti e tre a turno, succhiando ora uno ora l’altro, fino a quando le sborrate arrivarono, prima fu il turno di Giorgio che gli scaricò in bocca la sborra bollente e poi toccò a Maurizio e infine fu la volta di Antonio svuotarsi i coglioni nella bocca di Patty. .Lei era piena dappertutto di sperma, ne aveva esternamente sul viso, sui seni, sui capelli, su tutto il corpo, fra le cosce era scivolosa, piena dei suoi umori e del liquido maschile. Dentro la figa e nel culo era colma e colante. Decisero tutti di farsi una doccia e lasciarono cavallerescamente la precedenza a Patty e poi uno per volta si nettarono e si ripulirono dal sudore che le performances gli avevano procurato.

Quando gli amici se ne andarono, quella sera, ci fu dapprima silenzio, tra Patty e Francy, ma poi lei rise felice, lo baciò, ringraziandolo per quello che “casualmente” era successo. Era felice, e se si fosse ancora presentata un altra occasione per realizzare una situazione del genere, lei sarebbe stata daccordo.
Dopo quella volta, ci furono altre occasioni e………
come ogni storia lieta….. VISSERO FELICI E CONTENTI.
fine racconto arrivederci al prossimo, se avete gradito, scrivetemi, mi farebbe piacere, se non avete gradito…. e beh pazienza, magari vi piacerà di più il prossimo racconto.
CIAO SANDROLIK

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