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Orgia

Uno speciale….caffè

By 2 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Come tutti i giorni, al bar dell’angolo, stava per iniziare il rito del caff&egrave: Eva, Sara e Anna avevano da anni questo piccolo appuntamento, era per loro l’inizio migliore di quasi ogni giornata.

Il ritrovarsi ogni mattina davanti alla tazzina fumante, un momento diverso e costante nel tempo, le tre ragazze non rinunciavano mai alle loro consuete chiacchiere fatte del più e del meno. Nelle loro frasi sempre presente un mezzo desiderio intimo nascosto di conoscersi a ‘fondo’ riuscendo prima o poi ad entrare a far parte l’una dell’altra.

Si conoscevano, si conoscevano da tanto, avevano frequentato la stessa scuola, pur in classi diverse, Anna e Sara erano quasi della stessa età, Eva era la più piccola. La loro intesa era perfetta, a turno ognuna di loro, senza che le altre due lo sapessero, si era chiesta se questo speciale ‘accordo’ sarebbe funzionato anche in una possibile intima conoscenza’. Nei loro discorsi questo aspetto non era mai stato toccato; dalle parole traspariva qualche volta un certo non so ‘che’ che riusciva quasi a portare le amiche sulla strada dell’approfondimento, ma bastava solo qualche parola mozzata dall’imbarazzo per far rientrare le ipotetiche voglie di ciascuna nei personali binari della vita.

– Stamattina la brioches non &egrave il massimo ‘ esordì Sara

– Lo sai che non dovresti neanche guardarle le paste, col fisico che ti ritrovi, sei grassa!! Sei grassa!!- la schernì Anna

– Con un gesto di stizza Sara replicò ‘ Lo sai come sono!!! Non mi sono mai riuscita a decidere tra spaghetti e uomini ‘

– Seee’se stai con gli spaghetti quelli non ti lasciano mai ‘ fece Eva strizzando la pancia dell’amica nascosta da un morbido maglioncino di lana.

– ‘e piantala dai ‘

– Ehi ehi’. Ragazze ‘

– Che c’&egrave Anna? ‘

– Avete visto in fondo alla sala quei due ragazzi?

– Dove?…. dove?

– Eva stai buona’. non farti notare’. là, in fondo vicino ai gelati_

Dall’altra parte del piccolo locare due uomini, seduti al tavolino, discutevano tra loro spezzando i discorsi, con troppe occhiate verso il tavolo delle tre donne. Uno era giovane, castano, portava un pizzetto leggermente brizzolato, l’altro, moro, leggermente brizzolato sopra le tempie, dimostrava apparentemente 50 anni’sembravano molto uniti e simili nelle mosse e nelle parole. Il più giovane osservava le ragazze in maniera più insistente’.

– Non male direi’che ne pensate? – disse Anna sorniona.

– Non male già’. ‘ fecero eco le altre due.

Le ragazze si guardarono l’un l’altra negli occhi, un lampo attraversò gli sguardi di ognuna, traducendo in parole la simultanea sensazione Sara esclamò ‘ Ragazze che ne dite di movimentare questo’caff&egrave di tutti i giorni? ‘

– Quasi quasi’perché no? ‘ sorrise Anna

– Ehi che volete fare?? ‘ ribatt&egrave un po’ allarmata Eva

– Che ne dite? Stuzzichiamo un po’?…e poi’beh, al poi ci penseremo dopo’ –

– Sara cosa intendi fare? ‘

– Non so di preciso’credo che farò affidamento”.su di me’ –

La ragazza non aspettò nessuna affermazione o consiglio dalle amiche, con una leggera mossa si aprì la camicetta di 2 bottoni: la pelle rosea del suo prosperoso seno, traspariva dal reggiseno pizzato’.Con gli occhi cerò Anna e questa, afferrando il ‘discorso’ iniziato dall’amica, le regalò una muta approvazione sorridendole’

– Vai’..’Lussuria” –

Sara si alzò , con studiata lentezza femminile, con aria apparentemente disinteressata ad ogni cosa, si diresse verso il tavolo dei due uomini.

Riavviandosi i capelli si avviò verso di loro’un passo’. due’..tre’un altro passo ‘ecco questo era il momento; in maniera casualmente studiata lasciò scivolare a terra la sua borsetta’.

– Oh!…..Accidenti’. ‘ esclamò toccandosi leggermente la fronte.

Prontamente il ragazzo più giovane si chinò raccogliendo l’oggetto, rialzandosi si trovò col viso a minima distanza dal petto di lei”’.il profumo della donna ci mise un attimo ad inebriare il suo olfatto’.riuscì a ‘ricomporsi’ cercando di non farlo vedere a nessuno dei due.

– Può capitare, signora,’..può succedere’ le disse ancora un po’ distratto dalle rotondità del seno di lei.

Le tette trasparivano dalla camicia, quel tanto che basta per essere notate, anche il secondo uomo fu attratto dall’azione in corso: il suo sguardo scese veloce sul decolté di questa abbondante femmina che aveva osato/ voluto disturbare la loro colazione .

– Sono così distratta’scusatemi ‘

– Queste distrazioni sono sempre bern volute’.signora’ – esclamò il secondo uomo sorridendole, sfidandola con i suoi occhi.

– Oh ‘vi prego’il mi nome &egrave Sara’.detesto ancora chi mi chiama signora ‘

– Piacere Sara, io sono Alberto , lui &egrave Marco ‘ disse l’uomo più anziano.

– Piacere..

Nel seguente minuto un piccolo e silenzioso giro di sguardi tra loro; gli occhi si esplorano l’un l’altro.

– Ti ho vista’anzi, vi ho viste più di una volta, in questo bar; venite sempre al mattino.. ‘ disse Alberto.

– Sì &egrave un abitudine, mah”se ci avete già visto perché non conoscerci tutti? ‘ girandosi verso le amiche Sarà disse ‘ Ehi Ragazze, venite qua, Marco ed Alberto vorrebbero conoscerci.

Quasi istantaneamente, dall’altra parte Anna ed Eva si alzarono, Anna con sorriso compiaciuto, Eva un filo indispettita di questa gratuita pubblicità.

– Ma Sara, che ti salta in testa , chiamarci così così!!! Ti sembra di essere in discoteca?

– Beh, volevo solo che veniste qui’dopotutto questi signori sono molto gentili: ragazze questo &egrave Marco questo &egrave Alberto!.

– Piacere di conoscervi, gentili signore!- disse Alberto, con un leggero inchino della testa, Marco sorrise alla mossa dell’amico.

Seduti al tavolo ora erano in cinque; 10 d’occhi, curiosavano tra loro; nei vestiti, nei gesti, mezzi sguardi femminili veloci ad incrociare quelli dei due uomini per poi nascondersi subito in una parola sussurrata una risata per niente mai forzata. La conoscenza continuava ad espandersi tra i loro caratteri, le ragazze sfoderavano le loro innate doti di seduzione, i ragazzi ammaliati da tanta attenzione commisero un po’ lo sbaglio di far trasparire alle tre donne la loro libera approvazione per tutto quello che loro facevano o’. che avrebbero potuto fare a loro’..

Fu Anna a dare una svolta alla situazione di stasi.

– Ragazze ‘ interruppe con aria leggermente allarmata – Mi sono scordata i trucchi avete qualcosa per rifarmi le labbra?? ‘ e giusto pronunciando la parola ‘labbra’ i suoi occhi incrociarono quelli di Alberto.

– Ho qualcosa Anna, ma vengo anche io in bagno, ho bisogno di ritoccarmi pure io ‘ disse Sara strizzando lo sguardo verso Marco.

– Vi seguo ‘ si accodò Eva.

– Scusateci un secondo’signori.. –

Le donne si alzarono garbatamente dal tavolino per dirigersi verso il bagno situato quasi di fronte a loro, Eva fece per prendere con se la sua borsa, Sara fermò il gesto con la mano, e dopo uno scambio d’intesa, Eva lasciò la borsa sul tavolo, le ragazze sparirono dietro la porta.

– Però, che donne! ‘ fece Marco ‘ Soprattutto la castana quella che &egrave arrivata dopo Sara, anche se Sara non &egrave niente male’

– Io sarei indeciso tra Anna ed Eva, mi sono accorto che hanno un delizioso profumo di pelle’ ‘Eva &egrave così riservata’..non so, sai’però’credo che mi stiano eccitando! ‘ confessò Alberto.

– Beh, io lo sono già e da un po’, speriamo che tornino presto dal bagno’ – gli occhi di marco lampeggiavano, foderando l’attesa del ritorno di intima speranza.

– Bene ragazze e ora che siamo qua che s ifa? ‘ disse Eva

– Oh io non so voi, ma sinceramente il più giovane me lo fare volentieri – aggiunse Sara

– Ma siete matte?? – Interruppe Eva? ‘ vi siete scordate che siamo in un bar??

– No, cara ‘ replicò Anna ‘ penso che io e lei siamo della stessa idea, non ti nascondo che mi eccitano’cosa potremmo fare Sara?

– Credo che saranno loro a venire da noi sai?… ‘ rispose l’amica

Con un gesto delicatamente deciso, la ragazza mise una mano sotto la camicia dell’amica

– Ma che faiiii??? ‘ si allarmò quest’ultima

– Lasciami fare ‘.. ‘ rispose Sara senza interrompere il suo movimento – &egrave da un po’ che Io lo vorrei fare’e’sento che lo vuoi anche tu’ – le disse con occhi da cui traspariva la voglia di ‘avere’ il di più’

Le sue mani si intrufolarono sotto la camicia di Anna, il senso del ‘lucido freddo’ della canottiera di raso non fermarono la decisione, un leggero sospiro uscì dalle labbra di Anna’

– Ma che ti salta in mente? ‘ con le guance rosse, un po’ imbarazzata disse, per poi chiudere subito gli occhi, roteando la testa.

– Che faccio? ‘faccio quello che &egrave un po’ che avrei voglia di farti’.mi eccitano le tue tette, Tesoror, non ci resisto più ad aspettare’lasciamele assaggiare un po”.

incurante dello sguardo stupito di Eva, Sara alzò la cannottiera con entrambe le mani, appropriandosi col naso e con la bocca poi gusto/sapore della sua pelle.

– ‘No’no’.dai’ – ‘sussurrò debolmente Anna

Anna rovesciò la testa all’indietro la nuova sensazione, che una lingua femminile le stava regalando, si rivelava nettamente intrigante e coinvolgente più di quanto avesse mai pensato: Sara scorreva rapida attorno ai capezzoli, le reole rosa luccicavano umide della sua saliva. Il gioco cominciava ad accendersi, Anna si trovò a schiacciare il viso di Sara sul suo petto’poco alla volta cominciò a divaricare le gambe, la sua mano scese con la voglia di toccare la sua micia già umida.

Eva osservava, immobile, estremamente stupita a fianco di loro due’sapeva senza dirlo che dentro di sé aveva desiderato più di una volta quello che stava facendo Sara, invidiava un po’ la sua erotica indipendenza’vedeva il contorcersi della povera vittima cominciare a mugolare godendo di quella deliziosa tortura’.la sua esitazione davanti al desiderio sparì, chino la testa sul dorso di Anna e si impossessò di un seno della donna.

La scena era quasi da film porno: Anna stana puntata contro il lavandino, le gambe divaricate: stava ‘morendo’ sotto i colpi vogliosi di lingua delle due amiche, la sua mano non riusciva ad arrivare sul suo inguine, Sara ed Eva mentre si contendevano il suo petto, erano riuscite ad infilare una mano nelle proprie mutandine, per torturare i propri sessi. Era sublime! Tre gatte in calore sotto la ‘Voglia’ come unica maestra di vita. A nessuna delle tre importava più di tanto di quello che restava oltre la porta del bagno. Mugolii, soffi, respiri mozzati circondavano le gesta sessuali delle tre donne, Anna si ritrovò a godere come mai le era capitato con un uomo, , la stimolazione al seno era come un orgasmo, speciale, diverso’non lontano da lei anche le altre due cominciavano ad assaporare il gusto della scoperta del sesso femminile, continuando a sfregare con le dita le loro passere unendo a quella di Anna la voglia di godere nata in un attimo da un intesa sopita nascosta per troppi anni.

– Ma quanto ci mettono a rifarsi il trucco? ‘

– – Che ne so?…certo &egrave che una ha lasciato la borsa qui’forse a loro manca qualcosa che &egrave qua dentro.. ‘

Scattò una luce negli Occhi di Alberto’. – ..O forse preferiscono che siamo noi a portare a loro questa borsa’..- Marco non riuscì ad afferrare subito il concetto – glielo fece intendere l’amico strizzandogli l’occhio’- e ..se gliela portassimo in bagno? Che ne dici?

– Perché no? ‘

I ragazzi si alzarono dal tavolino, Marco prese con se la borsa e si diressero senza eccessiva fretta verso il bagno.

Una volta aperta la porta la scena che si presentò davanti ai loro occhi fu per loro come il paradiso in terra : Anna appoggiata con le mani contro il muro, la schiena un po’ inclinata, le gambe aperte, aveva alle spalle Sara, accucciata sotto di lei che si divertiva a lappare il suo sesso, esplorandone l’incavo ogni tanto con le dita, Eva era seduta per terra a gambe larghe, osservava le amiche masturbandosi il sesso in maniera quasi frenetica’le tre donne continuavano quasi senza accorgersi dell’ingresso dei due uomini.

Marco ed Alberto rimasero di stucco; mai si sarebbero aspettati di trovare una tale scena davanti ai loro occhi: tre gattine in calore stavano giocando con le loro grazie senza ritegno davanti a loro, quasi immediatamente Marco si buttò subito nella mischia. Inumidendosi le dita e chinandosi dietro Sara non perse tempo ad esplorare la sua micetta già umida.

La ragazza sobbalzò lievemente, non essendosi accorta della presenza dei due amici, l’ ‘ingresso’ delle due nove dita dentro di lei fu una bellissima sorpresa. Fu lei ora a piegare la testa all’indietro, distratta dal piacere del veloce movimento che Marco le stava donando. Era il ritmo come piaceva a lei, veloce, profondo, sfiancante nella ripetizione’.aveva abbandonato il suo lavoro su Anna, riprendendo per un attimo la sua lucidità si accorse con la coda dell’occhio che qualcuno l’aveva già rimpiazzata.

La lingua di Alberto titillava con ferma dolcezza la sua vulva, insistendo incessante sul rosso clitoride gonfio, Anna, con gli occhi chiusi, non si era accorta del cambio persona sotto di lei.

Sara guardò Eva, gli occhi dell’amica erano strabuzzati dal piacere e dalla presenza dei due uomini che la eccitavano tantissimo, pensò bene che per ammorbidire l’amica eisteva solamente un modo in quel momento. Delicatamente si chinò verso il suo pube dell’amica, i peli quasi biondi della sua passera incorniciavano una deliziosa fessura rosea, ora un po’ più aperta del solito’fessura umida, invitante’..pronta, vogliosa, bisognosa di avere”Sara perse pochissimo tempo ad osservare quel piccolo fiore, il profumo di Eva era inebriante per lei, si sarebbe ubriacata solamente della visione, ma la voglia estrema di dare e di avere prese il sopravvento, aprì leggermente la fessura con le dita scoprendo quel meraviglioso clitoride turgido e affamato di essere accolto dalla sua bocca, con le labbra lo circondò succhiandolo dolcemente con dolci e continui colpi di lingua ‘tanta era la voglia che aveva di mangiare l’amica’ Il corpo di Eva iniziò a muoversi più di prima roteando il busto con una mano strizzò un proprio seno, mugolando schiacciò la testa dell’amica sempre di più verso il suo pube e Sara rispose con una tortuoso, veloce, quasi frenetico ballo di lingua dentro e fuori il pube di lei.

Oh, la scena ora era veramente un idillio di sensi; Anna quasi a 90′ stava assaporando il membro di Alberto che imperterrito continuava il suo gioco ora con le dita all’interno di lei, Sara in ginocchio con la testa sulla passera di Eva stava dando il meglio di sé: su quel frutto proibito che le era stato regalato dall’amica era per lei la cosa più preziosa e buona del mondo; dietro di lei Marco, senza neppure aspettare il suo consenso, aveva infilato la sua decisa verga nella passera di lei, senza problemi di entrata visto che entrambi i sessi, già da un po’, erano fradici di saliva ed umori.

Le mosse erano sempre di più in crescendo, ognuno dei cinque stava accordando il proprio corpo per l’esplosione finale; Eva era totalmente succube della bocca di Sara e questa si dimenava su di lei godendo dei colpi incessanti che marco le affibbiava; l’aveva presa per i fianchi, tirandola sempre più velocemente verso se ogni volta che le affondava il membro nella vagina, anche le altre due figure erano l’uno dentro l’altra, Alberto aveva sollevato il corpo di Anna e puntandolo contro il muro riusciva a penetrarla in una maniera divina, la ragazza emetteva dei suoni come guaiti, girando continuamente la testa verso le piastrelle del bagno. L’apice per gli uomini era vicino, quasi simultaneamente entrambi uscirono dalle due donne, continuando il movimento con le proprie mani; Anna e Sara si ritrovarono in un attimo vuote di loro, gli occhi vogliosi di entrambi si incontrarono nell’aria calamitando a vicenda i due corpi femminili non ancora ‘soddisfatti’. Si accucciarono a terra; tre fate, mezzo svestite, vicine, profondamente vogliose coma mai era capitato in vita loro. Eva, quasi verso la fine del totale amplesso prese coraggio; con le mani iniziò a sditalinare Anna, affondò le dita nella vagina dell’amica/compagna di sesso era un, nuovo mondo per lei e quest’ultima quasi come se fosse un dòmino fece la stessa cosa verso Sara. Uno strano triangolo sessuale si era formato ora sul pavimento, tre donne che si masturbavano l’un l’altra godendo come troie, quasi con la speranza che l’amplesso durasse il più a lungo possibile. Qualche minuto, e l’orgasmo le travolse tutte e tre, ognuna con il suo particolare tipo di orgasmo: dai lievi sussurri di Eva al quasi urlo di Sara, passando per una contrazione visiva quasi senza ‘lamento’ di Anna. L’acme su intenso, sostanzioso mosse involontarie dei muscoli accompagnarono lo scemare del momento, quando sopra loro, una bianca sottile e diretta cascata si riversò sui loro corpi. I due uomini, dopo aver assistito all’orgasmo femminile, avevano scaricato il loro seme sui loro corpi”.solo dopo pochi secondi riuscirono a guardarsi veramente in viso. Il sottile imbarazzo formatosi fu cancellato subito da un sommessa risata di Sara’

– Certo che questo &egrave veramente un caff&egrave diverso dal solito’non trovate ragazze..!…

– ..Più interessante degli altri’.. ‘ sussurrò Anna

– ..Anche a me &egrave piaciuto moltissimo’ – aggiunse con timida esitazione Eva.

Rimasero ferme ancora un senza rompere le loro posizioni, I ragazzi si inginocchiarono verso di loro, sorridevano a tutte, nessuna in particolare, accarezzando dolcemente le loro spalle, i loro visi; la voglia scemata quasi proibiva loro ulteriori contatti con i sessi.

Sorridevano, guardandole’.

– Sono contento che vi sia piaciuto questo ‘caff&egrave”- disse Alberto con voce un po’ roca – ..&egrave forse troppo sperare in un altro caff&egrave/incontro simile a questo? ‘

Le ragazze si guardarono chiedendosi con lo sguardo se accettare o non per il futuro eventuali incontri simili, nessuna di loro si chiese neanche per un attimo se avessero fatto bene o no a stare al gioco.

Dopo un rapido scambio di occhiate fu stranamente proprio Eva ad esordire ‘ Beh’a me piacerebbe ogni tanto un caff&egrave così speciale’.anche con qualche variante, che ne dite ragazze? ‘

Anna e Sara stupite dell’affermazione dell’amica, un po’ imbarazzate di questa sua decisone l’abbracciarono, sorridendo

– Sai Eva, piacerebbe anche a me un caff&egrave così’.ogni tanto’! ‘ le disse Sara

– Anche a me’.ogni tanto ‘ sottolineò con un tono di voce più marcato Anna.

La prossima volta però, caff&egrave e paste le offro io ‘ Affermò Marco, porgendo la mano a Sara per aiutarla a rialzarsi.

Le ragazze riaccomodarono un po’ le proprie fattezze ed i vestiti, aiutate dai due uomini riordinarono alla bene meglio lo spazio le cui mura avevano assistito alle gesta passionali appena finite.

Il gioco era iniziato, nessuna regola, nessun impegno, nessun obbligo’un accordo non scrtitto aveva sancito loro la libertà assoluta..di incontrarsi ogni tanto, guardarsi un attimo..e dopo , perché no, prendersi uno ‘speciale’ caff&egrave.

gea

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