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023 – I miei primi diciotto anni

By 17 Dicembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Maggio 2007 18 anni!
Finalmente maggiorenne! Da questo momento sarebbe cambiato tutto. Ero maggiorenne, mi si aprivano nuove prospettive’..
Stavo per diplomarmi, ed intanto ero in cerca di un lavoro per l’estate. Il giorno prima avevo festeggiato con gli amici il mio compleanno con tutti i parenti, poi la sera in pizzeria con alcuni amici.

Il giorno seguente volli festeggiarlo per conto mio assaporando questa nuova grande sensazione di libertà.
Camminai per il parco godendomi l’aria fresca della bellissima giornata di sole, con in testa molte cose che avrei potuto fare da oggi in poi””
Una cosa c’era che non avevo mai potuto fare e in testa si fece spazio l’idea di realizzare quello che molte volte, passando davanti ad un cinema a luci rosse, non ero riuscito a mettere in pratica, ovvero ad entrare”..
Decisi così di andare a vedere in una sala il primo film a luci rosse’.

Acquistai il giornale, visto che non avevo idea di dove trovare il cinema adatto. Alla fine decisi per l’Astoria, discretamente comodo per andarci in autobus. E cosi salii sul mezzo e dopo pochi minuti mi trovai di fronte al cinema.

Giunto all’ingresso, temporeggiai osservando il via vai della gente che entrava ed usciva dal locale. Guardai l’orologio, erano le diciassette, decisi che era il momento propizio per entrare. Dopo aver acquistato il biglietto, passai attraverso le pesanti tende che proteggono la platea ed un intenso odore di maschio mi colpì. Era molto buio e non vedevo nulla escluso lo schermo dove una biondina stava facendo un pompino ad un muscoloso ragazzotto.
Attesi qualche secondo affinchè gli occhi si adattassero all’oscurità. Individuai una fila posizionata nella divisione dei settori e mi accomodai, iniziando a guardare il film. Ora il ragazzotto aveva invitato alcuni amici a partecipare e la biondina era riempita in ogni buco. Il cazzo mi tirava sotto i jeans.
Sbirciai nella sala. Non c’era molta gente. Nelle file davanti c’èra qualcuno che, da come si muoveva, si stava sicuramente tirando un gran segone.
Notai che c’erano alcune persone che passeggiavano sul fondo della sala e lungo i corridoi laterali.
Dopo un attenta osservazione era chiaro che stavano cercando qualcuno da abbordare. Decisi di alzarmi e farmi un giro per vedere come buttava.
C’erano molti anziani che mi osservavano, alcuni toccandosi l’inguine, altri leccandosi le labbra, uno mimando un pompino! Passai oltre. Da un varco laterale raggiunsi un corridoio esterno alla sala dove erano situati i bagni, anche lì c’era un certo movimento. Tornai sui miei passi e mi rimisi a sedere. Il film proseguiva con due tipe che si slinguavano la figa a vicenda.
Stavo osservando la scena quando notai con la coda dell’occhio che qualcuno si era fermato in prossimità della mia fila lungo il corridoio. Era’ buio e non riuscivo a vederlo bene, ma non sembrava uno dei vecchietti di prima. Sbirciai verso il tipo e vidi che si massaggiava l’uccello. Poi si infilò nella mia stessa fila e si sedette un paio di posti più in là.

Ora riuscivo a vederlo, sulla trentina, giacca e cravatta, moro, tutto sommato un bel tipo. Mentre lo esaminavo si voltò e mi guardò, per un attimo i nostri sguardi si incontrano. Tornai subito a guardare il film. Lui si alzò e si sedette accanto a me. Vidi che continuava a toccarsi il cazzo. Sbirciai ancora e vidi che se lo era tirato fuori dai pantaloni e si stava masturbando. Aveva un gran bell’uccello, lunghissimo, e anche bello grosso e liscio. Sollevai lo sguardo e vidi che mi stava osservando, mi sorrise. Io mi girai immediatamente a guardare verso lo schermo. Il cuore in gola, non sapevo cosa fare. Poi ci pensò lui, sentii una mano sulla gamba. Non mi mossi. L’uomo lo prese come un invito e cominciò a massaggiarmi la coscia salendo sempre più fino a sfiorarmi le palle sotto i jeans, ora avevo il cazzo che faticava a stare nei pantaloni. Beh, o la va o la spacca: mi slacciai i Levis e tirai fuori il cazzo. Lui osservò la mia manovra e poi mi appoggiò la mano sul cazzo duro e cominciò a strofinare su e giù. Mi prese la mano e se la portò sul suo membro, Io lo afferrai e iniziai a fargli una sega. Andammo avanti così per alcuni minuti, guardando il film, poi avvicinò il suo viso al mio e mi disse:

‘ Ti va di andare nei bagni?’

Aveva una bella voce profonda e sapeva di dopobarba e sigarette. Lo guardai e annuii.

‘Ok. Aspetta un paio di minuti e poi seguimi.’

Si alzò e lo vidi allontanarsi verso le toilettes. Attesi un poco, poi mi alzai e mi diressi nella stessa direzione.
Entrai nel corridoio dei bagni lui era in fondo stava fumando una sigaretta. Alla luce, pensai ‘è proprio un bel tipo’, non magro e non grasso, poco più alto di me, con la barba che creava un ombra scura sul viso. Mi avvicinai. Mi sorrise:

‘Ciao. Io sono Giuseppe.’

‘Piacere. Alex.’

Ci stringemmo la mano, aveva una stretta forte e sicura.

‘Vuoi una sigaretta ?’

Accettai, anche se non ero proprio quel che si può dire un fumatore. Sorrise vedendo che non aspiravo il fumo. Spense la sua sigaretta sul pavimento ed io feci altrettanto. Mi strizzò l’occhio ed entrò nei bagni. Lo seguii, vidi che si infilava in uno dei bagni chiusi lasciando socchiusa la porta. Mi avvicinai ed entrai anche io. Chiusi la porta a chiave dietro di me. Lui mi accarezzò il viso con dolcezza.

‘Sei così giovanee carino! Cosa ti piace fare?’

‘Non so, ehhmmm tutto, direi tutto, e a te?’

‘A me piace vedere i giovani ragazzi come te nudi, completamente nudi’e leccarli ovunque.’

Lo guardai e gli sorrisi. La cosa non mi dispiaceva.

‘Sai ieri era il mio 18′ compleanno ed oggi volevo festeggiare.’

‘Bene e allora che festa sia. Seguimi.’

Uscimmo dal bagno e tornammo in sala. Giuseppe si infilò nell’ultima fila e mi fece cenno di seguirlo. Ci sedemmo. Lo osservai con aria interrogativa. Lui mi guardò e disse:

‘Sei sempre disposto ad accontentarmi ?’

‘Cioè a spogliarmi nudo?’

‘Esatto!’

‘Ma come qui davanti a tutti!!???!’

‘Si, qui davanti a tutti! La cosa non ti eccita!?’

Dovetti ammettere che in effetti la voglia di esibirmi davanti a tutti mi eccitava moltissimo e ad immaginarmi nudo in una sala cinematrografica mi faceva tirare in modo esponenziale il cazzo. Fissai Giuseppe negli occhi e poi mi tolsi il giubbotto di jeans e lo appoggiai sulla poltrona di fronte. Giuseppe intanto aveva ripreso a masturbarsi. Io lentamente mi sfilai la maglietta da dentro i jeans e gli mostrai gli addominali. Immediatamente cominciò ad accarezzarmi infilando la mano sotto la maglietta, solleticandomi i capezzoli.
Me la sollevò sempre di più fino a sfilarmela del tutto ed a lasciarmi a torso nudo. Si abbassò e mi leccò i capezzoli e poi più giù fino a leccarmi l’ombellico e poi fino alla cintura dei jeans. Io intanto mi tolsi le Adidas, mi slacciai la cintura ed i jeans, poi li abbassai fino a sfilarli dai piedi. Ora ero in mutande. Giuseppe mi accarezzava le gambe, poi ne sollevò una ed iniziò a baciarmi i polpacci, poi mi sfilò il calzino e mi baciò succhiandomi le dita dei piedi. Intanto con la mano mi accarezzava il cazzo che ormai sporgeva dall’elastico delle mutande. Poi infilò la mano dentro lo slip e lentamente me le fece scivolare via dalle gambe: ecco ora ero nudo. I nostri movimenti intanto, avevano attirato l’attenzione delle altre persone li intorno. Giuseppe si era abbassato a leccarmi i coglioni, poi risalendo lungo l’asta del membro iniziò a leccarmelo e finalmente se lo prese in bocca e iniziò a succhiare. Io gemevo ad occhi chiusi con la testa buttata all’indietro sulla spalliera della poltrona. Ora sentivo una mano che mi accarezzava il torace e in particolar modo i capezzoli. Non poteva essere Giuseppe, socchiusi gli occhi e vidi un tipo sulla quarantina, con l’uccello in tiro già fuori dai pantaloni. Mi accarezzava ed intanto strofinava il cazzo sulla mia faccia. Mi girai e lo accolsi in bocca. Il tipo cominciò a scoparmi in gola. Giuseppe si alzò e mi vide spompinare il tipo. Si avvicinò e intraprese a sua volta a leccargli i coglioni. Lo vedevo armeggiare con la cravatta, sfilarla, poi togliere la giacca e subito sbottonare la camicia. Ora era a torso nudo anche lui. Altri, nel frattempo si erano avvicinati. Qualcuno si sedette al mio fianco e cominciò ad accarezzarmi le cosce, poi sollevandomele con un dito umido di saliva vellicarmi il buchetto. Giuseppe si rialzò. Slacciò i pantaloni ed in un sol colpo si tolse questi e anche le mutande, ora anche lui era completamente nudo. Si riabbassò verso di me e riprese a succhiarmi il cazzo. Intanto i membri duri che si strofinavano sul mio viso erano diventati tre. Ora dietro di me c’erano, dalla parte sinistra due uomini e alla mia destra mi parve di intravedere un seno da donna , una donna di colore. Portai una mano all’indietro per toccare le tette alla donna, poi piegando il braccio verso il basso cercai la figa, ma la mia mano si trovò a stretto contatto con una mazza durissima e grossissima. Lei, beh forse direi lui, si fece spazio e me lo strusciò sul viso. Non mi feci pregare e iniziai a spompinarlo intervallandolo con gli altri due che si davano il cambio dalla parte opposta. Giuseppe si stava intanto dando da fare leccandomi sotto i coglioni vicino al buco del culo. Questo mi faceva eccitare moltissimo e mi sollevai per agevolarlo. Il tipo che si era seduto vicino a me approfittò della situazione buttandosi sul mio cazzo prendendoselo in bocca fino in fondo. I due tipi cercavano nel frattempo di infilarmi entrambi i cazzi in bocca, mentre il trans tenendosi la gigantesca mazza in mano me la sbatteva contro la guancia con un cic ciac rumoroso. Non riuscivo, da quella posizione, pur tenendo spalancata al massimo la bocca a farci entrare i due cazzi contemporaneamente. Avevo il cazzo durissimo e le leccate di Giuseppe mi stavano facendo andare in estasi. Percorsi il suo corpo con la mano fino a trovargli le chiappe e cominciai a titillargli l’ano. Poi mi inumidii un dito e provai ad infilarglielo, entrai con il dito e cominciai ad andare dentro e fuori.
Giuseppe sembrava gradire perché mi afferrò la mano e la spinge dentro. Provai con due dita ed entrai senza grosse difficoltà. Giuseppe mugolava. Si rialzò. Allontanando il tipo che mi stava succhiando il cazzo, mi scavalcò e con incredibile agilità si impalò sul mio uccello. Entrai nel suo culo con la cappella, lui si fermò un istante ad assaporare le sensazioni che provava, poi lentamente si abbassò fino a ficcarsi tutto il mio cazzo nel culo. Si piegò e mi baciò infilandomi tutta la lingua in bocca, poi si staccò e sollevando il viso si ritrovò davanti i cazzi duri dei due tipi, senza problemi cominciò a spompinarli a dovere mentre continuava a muoversi su e giù sul mio uccello. Ero giunto al limite! Ad ogni colpo di Giuseppe io lo assecondavo spingendo il bacino verso l’alto. Lui gemeva, mugolando con entrambi i cazzi in bocca. Accelerai i colpi, sentii che stavo per sborrare. Una spinta per sfondargli il culo e lo riempii di sborra calda. Intanto i due tipi stavano sborrando nella bocca di Giuseppe ed io mi affrettai a raccogliere con la lingua protesa tutto il dolce nettare che colava fuori. Sentivo caldo sulla pancia, anche Giuseppe aveva sborrato. Altri schizzi mi arrivarono sulla faccia e anche sul viso di Giuseppe, erano quelli di un altro tipo che stava venendo a sua volta.
Tutti si allontanarono. Restammo io e Giuseppe, nudi l’uno nelle braccia dell’altro, coperti di sborra. Giuseppe mi sorrise. Si rialzò facendosi scivolare fuori il mio cazzo che ormai si stava ammosciando. Si sedette accanto a me.

‘Beh, piaciuta la festa?’

‘Altroché!’

Mi aiutò a recuperare i miei vestiti. Cercai le mutande, ma non le trovai. Giuseppe rise. Poi le sventolò con una mano e disse:

‘Queste le tengo io per ricordo!’

‘Ehi ma come faccio ad andare a casa senza!’

Poi, lui mi baciò ed io acconsentii

‘Ma si in qualche modo farò.

Ci rivestimmo ed uscimmo dal cinema.

Erano ormai le diciannove ed era già buio, dovevo sbrigarmi ad andare a casa. Giuseppe mi chiese dove abitavo. Disse che non era lontano da casa sua e si offrì di darmi un passaggio. Naturalmente accettai.
Salimmo sulla sua macchina e ci infilammo nel traffico. Giuseppe continuava a sorridermi con l’aria da furbetto, poi disse:

‘Però il passaggio non è gratuito.’

‘Che intendi dire?’

‘Sai cosa mi piace.’

Lo osservai esterrefatto.

‘Ma siamo in strada in mezzo al traffico!’

‘Dai solo la parte di sotto, è buio. Non vedrà nessuno.’

Intanto mi accarezzava la coscia e poi la patta accorgendosi che ero di nuovo in tiro. Mi piaceva e mi eccitava quell’uomo!! Mi slacciai ed abbassai i jeans, già con l’uccello all’aria visto che non indossavo più le mutande. Giuseppe mi guardò.

‘Nudo!’

Allora tolsi anche le scarpe e mi sfilai completamente i jeans. Giuseppe si affrettò a prendermi in mano il cazzo ogni volta che lasciava il cambio. Sarà stata l’eccitazione per tutta la gente che camminava ignara lungo la strada ma dopo un paio di colpi gli sborrai in mano schizzando sul cruscotto e sui tappetini. Giuseppe si portò la mano alla bocca e cominciò a leccare i resti della mia sborrata schioccando la lingua in segno di apprezzamento.
Ormai eravamo quasi vicino a casa mia. Dissi a Giuseppe di fermarsi vicino al supermarket, non volevo che qualcuno mi vedesse arrivare a casa con uno sconosciuto. Mi rivestii. Giuseppe mi attrasse ancora a se e mi baciò a lungo dentro la bocca e io ricambiai scambiando la sua saliva con la mia.. Poi mi diede un bigliettino da visita.

‘Chiamami se vuoi.’

Lo salutai, scesi dalla macchina e corsi verso casa. Non male come festa di compleanno

Fin quando lui non si trasferì per lavoro in una città lontana, io lo chiamai spesse volte e in moltissimi posti pubblici, io mi spogliai completamente. Avvenne in tram, sul treno, al parco, sulla ruota al luna park, in un cinema normale dove proiettavano i cartoni animati, in moltissimi autogrill e una volta addirittura riuscii a mettermi nudo all’interno di una chiesa, nei banchi dietro all’altare, nascosti da un grande coprisedile di lino bianco. In altri cento posti io mi denudai per fargli piacere e soprattutto perché la cosa eccitava moltissimo anche me. Credo che una ventina di slip di diversi colori andarono ad aggiungersi alla sua cospicua collezione”’..

Un augurio di buon sesso a tutti e anche di Buon Natale e buon anno. Mi raccomando iniziate bene… chi scopa a capodanno…………..
Ombrachecammina

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