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Racconti 69Racconti Gay

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By 16 Dicembre 2008Febbraio 9th, 2020No Comments

Né &egrave passato di tempo e Roberto ed io ci siamo lasciati, ma il tempo &egrave continuato a passare e ci siamo incontrati di nuovo.
Non stiamo assieme, siamo amici, ci vediamo almeno una volta a settimana, parliamo, spettegoliamo e qualche volta eccitati per i racconti di quello che avevamo fatto la sera prima, siamo anche finiti a letto, ma non &egrave una storia, siamo solo amici.

Si stava avvicinando il compleanno di Roberto ed io l’ho voluto ripagare con la stessa moneta con cui lui ha festeggiato il mio compleanno (vedi racconto “30 caprile” N.d.A.), avendo la famiglia lontana e non essendo fidanzato, non aveva nessuno con cui festeggiare, gli proposi quindi di prepararmi una bella cena che avrei passato io la serata con lui.

Arrivai a casa sua verso le sette e lui era tutto intento in cucina a preparare il cibo, mi presentai con una piccola torta e le candeline, lui rimase contento della sorpresa, ma deluso dal regalo.
Come le tante serate che ultimamente passavamo insieme, abbiamo parlato, riso, mangiato … una tranquilla serata con un amico.
Verso le dieci suonarono alla porta, io mi alzai per andare ad aprire, ma prima mi fermai a dire a Roberto:
“Finalmente &egrave arrivato il tuo regalo” stupore da parte sua “ora però devi bendarti che devo preparatelo bene per la sorpresa”
Quindi l’ho bendato ed ho aperto la porta con l’indice sulle labbra come ad indicare “silenzio”
Alla porta c’era, come io ben sapevo, Salvatore, un gigolò bisex che avevo conosciuto qualche tempo prima, io lo avevo conosciuto in discoteca e non avevo pagato le prestazioni, ma quella sera mi era ben costato come regalo a Roberto.
Feci spogliare Salvatore completamente, fui quasi tentata di scoparmelo se non mi fossi controllata per la sorpresa a Roberto.
Salvatore &egrave alto circa un metro e novanta, mediterraneo, occhi, capelli e pelo nero, carnagione olivastra, sorriso a 32 denti bianchi e perfetti, muscoli disegnati e pisello di quasi venticinque centimetri, che anche a riposo arriva già oltre i quindici.

Salvatore &egrave una grande scopatore, sa come muoversi, sa attendere i tempi, conosce bene il suo mestiere, purtroppo però non ha cervello, &egrave banale, stupido, cafone, il massimo del discorso che può sostenere &egrave sull’abbigliamento dei tronisti; gli intimai di non parlare se non per chiedere da bere, il bagno o qualcosa di necessario alla sopravvivenza.

Tolsi la benda a Roberto e sbattuti tre quattro volte gli occhi … mi guardò perplesso:
“Il regalo non doveva essere per me? Questo &egrave per te, egoista” quindi sorrise.
Risposi: “Guarda Roby che questo &egrave per te, sono sicura che ti divertirai”
Spiegai a Roberto che ero sicura che avrebbe tratto piacere dal contatto con un uomo e affidandomi alla sua immensa fiducia nei miei confronti, lo convinsi a provare ed ad assecondare le mie direttive; come nei giochi sadomaso, definimmo una parola per fermare il tutto se non gli fosse piaciuto.

Lo feci spogliare e lo legai al letto, braccia allargate, caviglie allargate, poi presi delle corde e legai le ginocchia verso la parte alta del letto, quindi mi spostai e chiesi a Salvatore di iniziare il suo lavoro.
Salvatore si poggiò di fianco a Roberto, prese a baciarlo sul collo, accarezzandogli il torace ed i capezzoli, quindi piano piano scese verso questi continuando a leccare e baciare, saliva e scendeva, saliva di nuovo e scendeva sfiorando il corpo di Roberto, sia l’uno che l’altro erano già eccitati, ma il gioco era lento e ancora lungo.

Salvatore prese in bocca il sesso di Roberto che fu molto contento della cosa, più che toccarlo lo sfiorava, facendolo bramare in attesa di un affondo, ma non sfiorava solo il suo sesso, con le mani sfiorava le sue gambe, lo scroto, l’ano, tutto senza affondare.

Io mi ero spogliata ed avevo cominciato a toccarmi, lo spettacolo era troppo eccitante per resistere, inoltre i due ragazzi godevano oltre che dei loro corpi anche della mia vista

Dopo aver lavorato Roberto per bene, Salvatore si &egrave alzato e si &egrave messo a cavalcioni sul petto di Roberto mettendogli il suo arnese in bocca, con calma e dolcemente, altrimenti lo avrebbe strozzato; Roberto eccitatissimo prese a leccare il pisello di Salvatore con forza e golosità, soprattutto quando io mi sono piegata sul suo sesso e gliel’ho preso in bocca mentre strusciavo il mio sesso sul suo piede.

Quando Salvatore capì che ormai Roberto si era sciolto si alzò e riprese il posto che avevo occupato io, quindi prese a massaggiare l’ano di Roberto con una crema; io per non rimanere esclusa mi misi con il mio sesso sulla bocca di Roberto che &egrave un gran leccatore.

Capii che Salvatore iniziava a penetrare Roberto con un dito dal modo in cui Roberto cambiò il movimento ed il ritmo della sua lingua nel mio sesso, allo stesso modo capii quando Salvatore estrasse il dito e quando rientrò con due. Quando passò a tre, la lingua di Roberto era diventata un trapano a percussione, roteava come mai e cercava di spingerla dentro anche oltre il limite della sua lunghezza.

Mentre Salvatore continuava il suo lavoro con le dita mi toccò la spalla e mi fece capire che era ora di alzare le gambe a Roberto, quindi a malincuore scesi dalla sua bocca e con delicatezza tirai una delle corde che legavano le ginocchia per alzargli la gamba, quindi l’altra e poi di nuovo l’una e poi l’altra per metterlo nella posizione migliore per la penetrazione, mentre Salvatore non toglieva le sue dita da dentro Roberto mantenendo il ritmo di una scopata.

Quando Roberto fu in posizione Salvatore mi fece segno di infilargli un preservativo, poi si alzò tolte le dita e poggiò il suo pisello.

Con una lentezza quasi esasperante iniziò a scoparsi Roberto, ogni volta il suo attrezzo, non indifferente, scendeva un millimetro in più nelle viscere; Roberto aveva una smorfia di dolore, sulle labbra la parola per fermare il gioco, ma resistette fino a quando la cappella superò l’ano e il dolore si trasformò in piacere, la smorfia divenne godimento e le labbra lasciarono spazio ai denti chiusi.

Quando Salvatore ormai era entrato iniziò a scoparlo sempre più selvaggiamente e sempre con maggiore godimento di Roberto, io che ero rimasta a guardare ed a toccarmi, non resistetti e mi infilai a prendere il sesso di Roberto in bocca.

La giostra andava avanti con Roberto e Salvatore che godevano come matti ed io a sfogarmi sul sesso di Roberto, finché Roberto non chiese di essere slegato e di cambiare posizione, fu lui a decidere che io e lui facessimo un sessantanove con me sotto e Salvatore che continuava a scoparselo ormai a pecora.

Da quella posizione potei notare che la lunga asta di Salvatore era entrata completamente in Roberto che alla fine l’aveva accolta senza ritirarsi; a pochi centimetri del mio naso avevo le palle di Salvatore che ad ogni affondo sbattevano con quelle di Roberto ed in più di un’occasione mi allungati a leccarle insieme. Salvatore ci avvisò che stava per venire, allora forzai la posizione che avevamo assunto ed imposi che Roberto ed io continuassimo a leccare il sesso di Salvatore che in piedi svettava su di noi. Salvatore venne inondandoci del suo seme che io bevvi immediatamente, mentre Roberto assaggiò titubante per poi litigarmelo dai nostri corpi.

A questo punto fu Salvatore a prendere la decisione sulla posizione, mise Roberto supino e mi ordinò di sedermi sul suo viso rivolta verso le gambe e disse a Roberto di leccarmi la fica, lui si posizionò tra le gambe di Roberto, si infilò un altro condom e con il suo pisello che praticamente non aveva perso consistenza penetrò di nuovo Roberto, ma questa volta iniziò a segarlo mentre era quasi fermo dentro di lui.

Io venni di lì a poco, sia per la lingua di Roberto, sia perch&egrave era molto che andavo avanti, sia per la scena che vedevo; Roberto mi seguì grazie alla mano esperta di Salvatore ed al suo pisello piantato nel sedere. Salvatore, una volta svuotato Roberto iniziò a segarsi per venire di nuovo, ma dovette andare avanti una decina di minuti prima di venire, nonostante io e Roberto lo leccassimo e sfiorassimo ovunque.

Roberto ed io rimanemmo a letto mentre Salvatore si fece una doccia e svanì dalla nostra stanza.

Roberto mi ringraziò del regalo sia per la soddisfazione sia perch&egrave avevo aperto i suoi orizzonti ad altre forme di sesso, anche se mi confessò che nonostante la gran bella goduta, preferiva scoparsi una donna.

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