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Racconti GayTrio

incontro al buio (2)

By 1 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Per quanti hanno letto il mio primo racconto, non posso non raccontare il seguito che, francamente, non mi aspettavo neppure io. E’ successo due sere fa. Stavo chattando, come spesso accade quando ho voglia di divertirmi, quando vengo contatto da due campagnoli. Avevo riconosciuto il nick ma ovviamente non li avevo contattati vista la precedente esperienza: ‘Ciao frocetto ti ricordi di noi?’. Rispondo secco ma tutto sommato contento e incuriosito che mi abbiano ricliccato ‘si’. ‘bene, volevo ringraziarti per il bocchino con l’ingoio’. Capisco che è quello dei due più stronzo che mi ha obbligato a fargli l’ingoio. ‘stronzo, non volevo, lo sai’. ‘Però ti è piaciuta la sborra’. Esito a rispondere, vorrei mandarlo affanculo ma rincalza ‘ti è piaciuta?’ esito ancora, cerco di darmi un contegno ‘TI E’ PIACIUTA?’ Rispondo di getto ‘si’. ‘Lo sapevo, troia, vieni stasera al solito posto’. Esito ancora”Dai abbiamo le palle piene’.non farti pregare che ti facciamo divertire’. Bastardo, ha ragione’ho voglia ‘va bene’. Mi danno appuntamento dopo mezz’ora alla casa cantoniera abbandonata, solito rituale, devo lasciare i vestiti sul cofano dell’auto e aspettarli completamente nudo, tanto sanno che accetto. Però mi dicono che questa volta vogliono fare a senso inverso, prima vogliono ricevere un pompino e poi mi inculano, così’ sono più resistenti e si divertono di più.. Non replico nulla.
Arrivo puntuale ma appena vedo la loro vecchia opel già lì. Sono arrivati prima di me. Tolgo la maglietta, i bermuda e i boxer e mi avvicino, così nudo, alla casa. Mi vergogno ma sono eccitatissimo..cosa penseranno di me? Mentre mi avvicino vedo le loro sagome., sono in piedi, vestiti’li riconosco sono loro due..certo mi dico, non solo belli ma perché sono venuto? Poi mi ricordo i loro cazzi e continuo ad avvicinarmi. Quando sono davanti a loro mi fermo. Non so che fare, non so neppure se dire ciao ma mi sento in imbarazzo, davanti a loro vestiti e io nudo. Uno dei due, non quello con cui avevo chattato, tiene qualcosa in mano, vedo che è una coperta e la lascia cadere davanti ai suoi piedi. Cazzo, capisco che è per me ma esito’. non possono trattarmi così..potrebbero dirmi almeno una parola. Quello più stronzo mi si avvina e mi strattona per un braccio tirandomi davanti al suo amico che resta in piedi davanti alla coperta a guardarmi divertito. Non riesco a sostenere il suo sguardo di scherno e per togliermi dall’imbarazzo mi lascio cadere in ginocchio davanti a lui, proprio sulla coperta.. il tipo mi da un leggero schiaffetto sulla guancia ‘Bravo, vedi che hai capito!’ e inizia a sbottonarsi i pantaloni davanti alla mia faccia. Ne esce un cazzo bello grosso, non perfettamente duro ma già consistente’che ricordavo bene. Inizio subito a leccarlo bene e dopo un po, sentendolo diventare sempre più duro, con una mano lo prendo alla base lasciando che la pelle lasci completamente libera la cappella e lo prendo in bocca iniziando a succhiare. Come l’altra volta, al contatto con il calore della mia bocca si lascia andare a un lungo sospiro di soddisfazione. Inizio il pompino lento, estenuante, lo voglio tenere sulla corda più possibile. Mi piace. Alterno sapienti leccate sulla cappella a profondi ingoi che gli fanno tendere il cazzo all’inverosimile. Gli piace. Ogni tanto gli do’ un po’ di tregua togliendo dalla bocca e dando qualche colpettino con la lingua sul frenulo, sulla parte più sensibile del suo cazzo. Gli piace anche questo, lo sento da come gli sussulta il cazzo. Mentre gioco con la lingua sulla sua cappella rossa alzo gli occhi per guardare il suo amico. Sta lì vicino con il cazzo duro in mano, e guarda con gli occhi sgranati e la bocca aperta il lavoro che la mia lingua fa sulla cappella del suo amico. Non vede l’ora che arrivi il suo turno. Ma l’amico non sembra stancarsi della sua parte e continua a lasciarsi succhiare come piace a me, senza mai mettermi le mani sulla testa. Si fida completamente del mio ritmo. Oramai però il gioco dura da parecchi minuti e lo sento ordinarmi quasi implorante ‘non ce la faccio più, fammi sborrare’. Obbedisco e imbocco tutto il cazzo iniziando un lento e ritmato su e giù fino ad ingoiare quasi tutto il cazzo. Uno, due, tre..dieci affondi..sento che sto ottenendo il risultato che voleva’.il cazzo si gonfia sempre di più, ogni affondo sembra che sta per sborrare, inizia a mugolare scompostamente ‘..è arrivato. Penso per fortuna non siamo in auto e non c’è rischio che si incazzano se sporco di sborra così posso farlo sborrare in terra..ancora un paio di affondi ‘ma””all’ultimo affondo sento le sue mani prendermi forte la testa sul suo ventre e impedirmi di risalire. Aveva altre idee in merito alla sborrata e inizio mugolare disperato . Un lungo ‘Ohooooooooooooooo’ accompagna gli schizzi di sborra che mi scendono direttamente in gola. Perdo il conto degli schizzi, chiudo gli occhi e ingoio senza più opporre resistenza. Quando esce dalla mia bocca un ultimo filamento di sborra vischiosa gli cola dalla cappella. ‘Lecca’ mi ordina. E io obbedisco ripulendogli la cappella. Fa due passi indietro prendendo fiato e io mi alzo per sgranchirmi visto che avevo le ginocchia indolenzite ma subito l’altro mi è addosso prendendomi per un braccio con forza. ‘Che cazzo fai, adesso tocca a me troia, mettiti in gìnocchio’. Replico che ho le gambe indolenzite ma mi arriva uno schiaffo sul viso e mi dice che vuole sborrare subito che l’ho fatto eccitare troppo. Cazzo è proprio uno stronzo, penso, ma non voglio farlo incazzare e così mi inginocchio di nuovo. Me lo mette subito in bocca senza complimenti e mi prende la testa scopandomi la gola con forza. Capisco che aveva ragione. è proprio eccitatissimo e mi rendo conto che non durerà molto. Infatti dopo nemmeno un minuto mi prepara..’ecco troia’..ecco’sborro, bevi tutto..beviiiiii beviiiiiiiiii’ e una colossale sborrata mi riempie la bocca. Sgrano gli occhi e bevo tutti gli schizzi senza neppure provare a rifiutarmi. Oramai ero preparato. Appena esce dalla mia bocca avevo già ingoiato tutto. Ride soddisafatto e con l’amico iniziano a fare dei complimenti sulla mia bocca. Io sono ancora in ginocchio con le gambe indolenzite. Si avvicinano tutti e due e iniziano a accarezzarmi la testa ‘Allora ti è piaciuta la sborra?’ Ma non aspettano certo la risposta e continuano ridendo ‘Speriamo di si perché ne dovrai bere ancora molta ahaaaaaa!’ . Visto che resto ancora in ginocchio mi prendono per le braccia e mi aiutano a rialzarmi ma vacillo perché ho le gambe che mi tremano per il troppo tempo passato in ginocchio. ‘Ehi come facciamo a incularlo? Questo neppure si regge’ e poi a me ‘Dai fatti di coraggio il bello deve venire!!!’. ‘Aspettate un attimo’ dico timidamente cercando di sgranchirmi, ma il primo ha di nuovo il cazzo duro in mano. La vista dell’amico che mi sborrava in gola deve averglielo fatto tornare subito duro e mi viene dietro spingendomi la testa in avanti per farmi piegare a 90 gradi. Ma io non ce la faccio a stare piegato mi tremano ancora le gambe e non riesco a stare fermo nella posizione che lui vuole. Anche perché nel frattempo si è insalivato le dita e me le ha ficcate dentro il culo per prepararmi un po’ e anche questo movimento mi fa tremare le gambe. Si incazza un po’ e mi incita a stare fermo ma io non ci riesco neppure quando l’amico mi prende da davanti e cerca di sorreggermi tenendomi fermo. ‘Aspetta’ dice l’amico rivolto a me ‘ho quello che ti ci vuole così stai comodo anche tu e smetti di frignare’ Si allontana di qualche passo e prende un vecchio cavalletto di legno, quelli dove i muratori appoggiano le tavole, che era lì sotto una tettoia e me lo piazza davanti. ‘Dai appoggiati!’. Ho sempre due dita del suo amico dentro il culo che mi rovistano’sto iniziando a perdere il controllo e mi piego in avanti appoggiando il ventre al cavalletto. Provando la nuova posizione. Ma la trovo subito scomoda però mi fermo un attimo e l’amico ne approfitta da dietro per infilarmi il cazzo dentro il culo. Replico ‘piano..piano..per favore!’ ‘si certo tu sta giù e rilassati’. Cerco di rilassarmi ma sto abbastanza scomodo con il cavalletto che mi sega la pancia e sento la cappelle infuocata che mi è entrata dentro e mi dilata il buco.. Fortuna che l’amico lo tiene in equilibrio in modo che io posso appoggiarmi un pò e così provo a rilassarmi. Il mio inculatore se ne accorge ne approfitta e inizia a spingere il cazzo senza sosta. Oramai al cappella aveva superato l’anello anale e il mio culo non era in grado di offrire alcuna resistenza e mi lascio andare a un lungo ‘Ahaaaaaaaaaa’ mentre sento il cazzo salirmi su per il culo finche le palle non mi sbattono sulle chiappe. ‘Ok il più è fatto ora goditi l’inculata, troia!’.Il mio inculatore inizia a scoparmi ritmato ma ogni affondo mi manda a battere contro il duro legno del cavalletto e urlo. Cerco di muovermi. Gli urlo che mi fa male, mi divincolo ma loro mi urlano di resistere. Non ce la faccio più il cavalletto mi sta segando la pancia e con una mossa rapida riesco a far uscire il cazzo dal culo. Provano a rimettermi in posizione ma mi divincolo e riesco ad allontanarmi da loro che restano lì fermi a guardarmi con i cazzi dritti furori dai pantaloni. ‘Dai vieni qui, stronzo’. ‘No mi fa male’. ‘Dai ti aiutiamo noi, non farci incazzare bello’. Li guardo senza rispondere. Ho la macchina dalla parte opposta di dove sono loro e sono nudo, che posso fare?. Loro sembrano capire la mia indecisione. ‘Dove cazzo pensi di andare nudo così come una troia? Vieni subito qui altrimenti andiamo via e ci potiamo via i tuoi vestiti. Dai stronzo spicciati’ Esito ancora. Quello che mi stava inculando raccoglie la coperta da terra e la poggia sul cavalletto ‘Dai proviamo così bello, così non ti fa male e se ti fa male smettiamo’dai’non puoi lasciarmi così!! Ha il cazzo tra le mani durissimo, lo vedo da qui. Sento l’aria frasca della sera anche dentro il culo, penso che mi ha aperto bene e ..che nonostante tutto ho ancora voglia e poi non ho molta scelta. Cosi mi riavvicino ai due, vinto. Appena sono in mezzo a loro mi piego da solo a pecora sul cavalletto e quello dietro felice mi incula subito con un lungo sospiro di piacere. Ora il dolore è sopportabile e mi godo l’inculata anche io finchè mi sborra urlando in culo (fortuna che aveva il preservativo!). Appena si toglie io non provo neppure a rialzarmi e l’amico prende subito il suo posto inculandomi ‘Bravo’ è tutto quello che dice e incomincia la sua corsa silenziosa dentro il mio culo,. Solo quando è arrivato mi fa sentire la sua voce”Sborroooooooo’sborroooooo’ e si scarica anche lui dentro il mio culo (fortuna che anche lui aveva il preservativo!). Appena ha goduto anche lui esce dal mio culo. Mida una manata sulle chiappe ‘bravo’ e si allontana con l’amico rimettendosi il cazzo dentro i pantaloni.
La storia che ho narrato è vera. Se avete commenti potete scrivermi andreaclerico@libero.it

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