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Racconti erotici sull'IncestoRacconti GayTrio

La famiglia bisex 6

By 5 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Chiedo scusa per la mia lunga assenza ma il lavoro mi rende molto occupato e scrivere i racconti non è sempre facile’
Ringrazio però quanti mi hanno seguito e continueranno a farlo, felice di eccitarvi tutti.
Da un po’ di tempo io e Fabio ci incontriamo con Ilie (ricordate l’operaio romeno?) e abbiamo conosciuto anche la sua ragazza. Siamo diventati molto amici e confidenti e spesso facciamo delle bellissime orge insieme. La ragazza di Ilie, Morena, è davvero bellissima, alta, mora (da qui credo il nome), una terza di tette ben sode e un culo da dio. Quello che però fa sballare tutti è la sua fica. Sempre depilata perfettamente con due labbra gonfie e invitanti. è davvero una troia e spesso, quando con Ilie decidiamo di andare in giro per i fatti nostri, la lasciamo nelle mani di mamma e papà e sappiamo che con loro gode moltissimo. è come se fossero entrambi entrati a far parte della nostra famiglia porca e godono da matti a scopare con noi.

Era quasi tempo di vacanze e chiedemmo ai nostri amici se volevano venire con noi. I nostri genitori possedevano una casa al mare e potevamo starci benissimo tutti visto che era molto grande. E poi, sarà per il vizietto nudista dei miei, era anche in una posizione invidiabile perché isolata quel tanto che bastava per farci i fatti nostri, ma anche molto vicina alla spiaggia nudista.
Con molta allegria ci dissero che sarebbe stato un piacere per loro venire con noi e così preparammo il tutto per le nostre due settimane scoperecce.
Partirono prima mamma, papà e Morena, dicendo che così iniziavano a fare le pulizie per il nostro arrivo. D’accordo con i miei, decidemmo di creare delle camere con dei letti matrimoniali così si poteva dormire in due o tre insieme a seconda delle voglie che ci prendevano.
Rimanemmo così Fabio, Ilie e io a casa due giorni e lo facemmo dormire insieme a noi. Decidemmo che avremmo scopato insieme quei due giorni, portando anche a casa chi ci sarebbe piaciuto. Ovviamente per trovare qualche porco andammo in giro per locali, saune e cine porno. La prima sera in birreria misi gli occhi su un gruppetto di ragazzi di circa 19/20 anni. Erano tre: due più carini e sportivi, il terzo, decisamente robusto, non era bello ma emanava un fascino molto strano. Eravamo (intenzionalmente) vicini di tavolo, cosicché dopo un po’ di birre che aumentavano il tasso di alcool in corpo fu facile entrare in contatto con battute e facemmo amicizia.
Dopo un po’ Ilie propose loro di andare a bere a casa, visto che il frigo era sempre ben fornito e ci costava meno. I ragazzi accettarono l’invito e dicemmo loro che potevano fermarsi da noi a dormire così per strada non avrebbero corso pericoli per eventuali controlli, visto che stavamo già bevendo parecchio.
Dopo una veloce chiamata alle loro case per avvertire i parenti del mancato rientro, prendemmo le auto per avviarci verso casa. Il ragazzo robusto venne con noi e Ilie andò con gli altri due. Appena in auto, mi sentii fremere. Sapevo cosa ci aspettava e volevo provocare il nostro nuovo amico.
Lungo la strada gli chiesi se avesse la ragazza. Mi guardò un po’ triste e mi disse che, soprattutto a causa del suo fisico, non gli era mai riuscito di averne una. Per smorzare i toni, a battuta gli dissi: ‘Chissà quante seghe ti fai allora!’. Non mi resi conto che forse quella mia uscita lo offese di più anziché farlo sorridere. Immediatamente Fabio mi guardò e capii che dovevo cambiare tattica. Leo, questo il nome del nostro amico, aveva assunto un’aria un po’ triste e mi dispiaceva molto. Gli chiesi scusa dicendo che mi sentivo mortificato per averlo offeso. Cominciai a fargli qualche domanda personale, volevo con Fabio che lui si sfogasse un po’ con noi; ci dispiaceva vederlo così e forse i fumi dell’alcool già bevuto ci vennero in aiuto. Fabio non correva in auto perché voleva che si confidasse con noi e così iniziò a raccontarci della sua frustrazione per il suo fisico: era sempre stato grasso e non riusciva a perdere peso. Quasi si stava per mettere a piangere quando gli dissi: ‘Leo, guarda che esistono persone a cui piacciono i grassi! Non devi sentirti isolato’. E lui mi chiese a chi mai sarebbe potuto piacere. Passò qualche secondo di silenzio di tomba, secondi infinitamente lunghi, dopodiché Fabio disse: ‘Per esempio potresti piacere a noi”. Leo rimase interdetto. Non si aspettava quella risposta. Io proseguii: ‘Ti crea problemi essere lusingato da un maschio?’. E lui rispose che si sentiva forse un po’ in imbarazzo, perché non era una cosa usuale farsi complimenti fra ragazzi. Gli dissi allora che per noi due era molto normale, anzi! Leo a quel punto, forse più tranquillizzato dai nostri discorsi, chiese con un filo di voce: ‘Ma siete gay?’. Non sapeva ancora che io e Fabio siamo fratelli e gli dicemmo: ‘Vedi Leo, io e Marco siamo bisex. Sì, insomma, ci piace sia il cazzo che la fica, in ugual misura’. E lui: ‘Ma com’è?’. ‘Semplicemente splendido!’ risposi io entusiasta. E gli spiegai i piaceri di scopare con uomini e donne senza differenze. Poi lui chiese: ‘Ma scopate anche fra voi insieme ad altri?’. Al che Fabio disse: ‘Leo, in confidenza’ Io e Marco siamo fratelli’. ‘Cosa??’, sbottò lui; ‘e scopate fra voi??’. ‘Sì!’, fu la risposta serafica e secca di mio fratello. Credo che a Leo si sia gelato il sangue nelle vene. Non sapeva più che dire per cui intervenni: ‘Spero che la cosa non ti sconvolga troppo’. Silenzio.
Fabio, che è molto sensibile, rallentò con l’auto fino a trovare un posto dove accostare, fermò il mezzo e si voltò verso di lui. ‘Scusa la franchezza, ma siamo fatti così. Spero che la cosa non ti turbi’. Leo ci fissò negli occhi, con uno sguardo lucido quasi di lacrime e iniziò a confidarsi: ‘Ragazzi ho bisogno di sfogarmi. Sapete, per come sono fisicamente anche io spesso penso ai ragazzi visto che le ragazze non mi rivolgono lo sguardo. Ma non so dirvi se sia bisex anche io. Non ho mai provato. E poi, la cosa che siete fratelli, beh ecco’. Mi arrapa da morire’.. anche io vorrei fare l’amore in famiglia”. Evviva!! Il nostro amico si stava sciogliendo! Fabio gli chiese cosa provasse. E lui: ‘Mi ammazzo di seghe pensando di fare il maialino con mamma e papà. Mi coccolano sempre perché sanno che non ho molti amici e non mi vogliono far sentire solo. Ma io vorrei altro’.
Allora intervenni io. ‘Senti Leo. è giusto che tu lo sappia. Non scopiamo solo io e Fabio insieme. Lo facciamo anche con i nostri genitori. Se un giorno vorrai, le nostre porte di casa sono sempre aperte per vivere la tua sessualità come più ti piace. Siamo molto maiali fra noi, ma il nostro è un amore porco.’ ‘Quanto mi piacerebbe’.’, disse lui.
Fabio gli disse: ‘I tuoi due amici che dicono?’. ‘Non sanno nulla’. Al che io e Fabio ci scambiammo uno sguardo di intesa’. Conoscevamo i disegni di Ilie con i due ragazzi nell’altra macchina. Avremo visto a casa l’evolversi della cosa’
Chiesi a Leo: ‘Sei un bel cucciolone, anche se grasso, e noi non facciamo differenze di sesso, razza o età, per cui se vuoi far parte di noi sei il benvenuto. Mi vuoi baciare?’, chiesi un po’ a bruciapelo. E lui si avvicinò a me. Sfiorai le sue labbra mentre Fabio ci accarezzava le teste, poi iniziai a baciarlo prima sulle labbra, poi aprii la bocca e volli sentire la sua lingua. Che buona! Spessa, salivosa come piaceva a me; sembrava un cucciolo indifeso e la cosa ci faceva tenerezza. Fabio allungò la mano sul suo pacco e esclamò: ‘Cazzo! Cos’hai in mezzo alle gambe??’. Io mi staccai dalla sua bocca e gli dissi: ‘Leo, amore, ce lo fai vedere?’. Un po’ imbarazzato per la richiesta slacciò i pantaloni e li abbassò. Dissi di metterci fuori dalla macchina così stavamo meglio: la luna rischiarava tutto e si poteva vedere bene lo stesso. A pantaloni calati, il bozzo del pacco nei boxer era notevolissimo! Allora proposi a Leo una cosa: ‘Ci caliamo anche noi i pantaloni così ci guardi anche tu, ok?’. Così facemmo e intanto Fabio si mise a limonare con lui. Mi accoccolai davanti ai loro pacchi e piano piano tirai fuori dai boxer solo le palle del nostro amico. Bellissime, sode, senza peli e molto, molto grosse. Immediatamente, preso dalla voglia, cominciai a leccarle e ciucciarle e sentii che ai miei colpi di lingua Leo iniziava a gemere. Anche lui iniziò a cercare i nostri pacchi e delicatamente prese ad accarezzarli.
La birra iniziava a fare effetto e Fabio disse: ‘Ragazzi ho bisogno di pisciare; aspettate un attimo.’ Detto fatto si allontanò appena e iniziò a pisciare davanti a noi due che ci palpavamo i cazzi. Leo mi guardò con gli occhi pieni di voglia e gli dissi: ‘Vuoi assaggiarla?’. Rispose: ‘Non so’.’, e io ‘Ti faccio vedere’. Mi avvicinai al pisellone del mio fratellino e leccai la cappella mentre colava piscia. Dopo poco gli strinsi piano il cazzo per farmare la pisciata e misi la bocca vicina a quella di Leo. Si avvicinò e immediatamente aprimmo le bocche cosicché colai la piscia di Fabio in bocca a lui. Nientemeno la ingoiò! Allora mi disse: ‘Mi sento infoiato’ Posso fare ciò che mi piace?’. ‘Certo’ disse Fabio. Mi chiese di accucciarci insieme a leccare e ciucciare mio fratello mentre pisciava così ci limonammo sul suo cazzo che spruzzava piscia e ci limonavamo. Iniziò a sputarmi anche in bocca e la cosa mi mandò in visibilio! Iniziai a palpargli il pacco da sotto il boxer visto che eravamo accovacciati e quale fu la mia sorpresa quando li sentii bagnati. Mi staccai un attimo e lui mi fissò: ‘Mi sto pisciando addosso. Ho voglia di sfogare tutte le cose che finora sono state solo fantasie”. Fabio gli disse: ‘Leo, amore nostro, fallo senza vergogna. Siamo qui per aiutarti!’. Lasciò andare la vescica e iniziò una pisciata addosso memorabile. Era fradicio e mi abbassai fino a terra. Volevo leccargli le palle che colavano la piscia mentre il suo cazzo era ancora nei boxer. Fabio smise di pisciare e cominciò a sliunguarlo. Si infilò di nuovo il cazzo nello slip e disse: ‘Venite a leccarmi mentre mi piscio anche io addosso, porcellini miei.’ Ci avvicinammo io e Leo e leccammo mentre continuavamo a palparci. Cominciavo a non poterne più e mi alzai, mi tolsi lo slip e iniziai a spruzzare piscia anche io, bagnandomi da solo e bagnando i miei due amanti. Praticamente in pochi minuti ci stavamo pisciando addosso l’un l’altro mentre a turno ci slinguavamo e sputavamo a vicenda. Fabio mi si mise dietro e iniziò a spingere per farmi entrare il suo meraviglioso cazzo nel culo. Mi abbassai a pecora e feci venire avanti a me Leo. Gli tirai giù il boxer e ne uscì un cazzone enorme! Almeno 23 cm di minchia dura, depilata anche la sua, con le palle di un toro. Cominciai a ciucciarlo come fossi una troia e intanto Fabio se lo slinguava e si sputavano. Dopo un po’ dissi a Leo: ‘Girati, fammi vedere il tuo culone grasso. Voglio affondare la faccia nel tuo culo porco amicone mio!’. Si girò e non capii più nulla. Infilai la bocca nelle sue chiappe morbide, grasse ma sode, e iniziai a lappargli il buco e le natiche sputando e sbavando come una cagna. Lui perse tutte le inibizioni e mi incitava: ‘Leccami il buco del culo porco e troia. Vi amo maiali, voglio sfogarmi con voi, questo è solo l’inizio!’.
Andammo avanti ancora qualche minuto e poi, un po’ per l’eccitazione, un po’ per l’orario (i nostri amici erano già a casa?), Fabio cominciò a sbuffare che stava per venire. Leo allora si girò e mi mise il cazzo in bocca. ‘Succhiami amore puttana; fatti sborrare in bocca’. E dopo poco urlò come un dannato che veniva: mi riempì non so quanto la bocca e la faccia e Fabio si abbassò per laccarmi e leccare la cappella viola del nostro Leo. Intanto pompava il mio culo sempre di più finché anche lui esplose: ‘Sborroooooo fratellino puttanooooo!!!!!!’. Mi inondò il culo mentre Leo, chinatosi, aveva preso a slinguarmi e mi disse: ‘Non fartela uscira dal culo. Quando arriviamo a casa il gioco continua. per ora godiamoci l’antipasto’.’.
Ci rivestimmo alla bell’e meglio, mettendoci i pantaloni senza slip e ci demmo un’ultima slinguata piena di amore porco. Salendo in macchina Leo ci disse: ‘Grazie ragazzi. Ora posso essere come sono davvero con voi. Vi amo’.
Aveva gli occhi lucidi. E mentre ci avvicinavamo a casa, pronti per una memorabile orgia, ci tenemmo la mano mentre Fabio guidava e mi accarezzava la testa.

Sempre graditi i commenti a maiale.perverso@hotmail.it
Scrivete in tanti e rispondo a tutti. Un bacio bavoso in bocca a tutti i porci’.

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