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Le disavventure di uno schiavo- puntata 9 e ultima

By 4 Marzo 2022No Comments

Episodio 9

Francesco per me è come un fratello, sempre presente in qualsiasi momento, anche i più difficili della mia vita. E’ incredibile la serenità con cui sta ascoltando la nascita della relazione con Giacomo. Lui che mi becca a giocare con un ragazzo di nome Davide, perché si è trasferito a Firenze un giorno prima, senza preavvisarmi.
Conosco Francesco da quando abbiamo tre anni, abbiamo passato insieme asilo, scuole elementari e medie. Siamo rimasti legati da una profonda amicizia, anche se alcune volte siamo riusciti a vederci di rado. E’ un ragazzo simpatico e sensibile, un carattere d’oro. Ha avuto poche ragazze, cercando caratteristiche diverse da quelle della bellezza. Reduce da una relazione logorante, è single da oltre un anno. E’ di famiglia religiosa, nonostante non sia totalmente praticante, questo fatto mi imbarazza, ora che gli racconto i miei momenti più scurrili da sottomesso con Giacomo. Dal bicchiere di pipi per diventare il suo schiavetto alle diverse volte in cui mi sono fatto picchiare.
– Matteo, ma perché Giacomo si è arrabbiato con te? Cosa è successo?
– Ho sbagliato. Non mi sono fidato di lui completamente.
– In che senso?
– La sera del mio compleanno. Siamo rimasti soli noi due.
– Sì, ricordo.
– Abbiamo giocato – mimo le virgolette alla parola “giocato” per fargli capire il senso -.
– Ok, una delle tante volte immagino.
– Sì. L’ho spompinato. Era la seconda volta, per eccitarsi meglio invece che guardare me usava il cellulare per guardare un film porno.
– Immagino. Per immaginare che a succhiarlo fosse una fighina di un porno.
– Fatto sta che, finita la pompa, mi accorgo di un’ombra che guarda furtiva nel bosco vicino casa.
– Uno ti guardava?
– Uno ci guardava. E non so ancora chi sia. Temo sia uno dei nostri amici, ho il terrore. Nessuno ha raccontato agli altri, ma chi mi dice che non lo farà in futuro?
– Se è stato zitto fino ad ora probabilmente non parlerà in futuro. Sicuro fosse una persona?
– Sono certo si tratti di una persona. Speriamo che non dica niente in giro.
Francesco continua ad essere tranquillo e mi chiede:
– Ma cosa è successo? Perché Giacomo ha litigato con te? Non è colpa tua se qualcuno guardava.
– Io credevo che lui fosse d’accordo con Giacomo, mi ero convinto che mi stesse filmando invece che guardare un porno. Solo un mese fa’ l’ho avvertito e da allora non mi ha più rivolto la parola.
Continua ad essere abbastanza tranquillo, leggermente turbato. Pensavo peggio, considerando che i suoi due migliori amici stanno litigando.
Il giorno dopo rientro in Toscana. Giro la chiave per aprire la porta e, appena finito, ricevo in cambio un c4zz0tto sullo stomaco da Giacomo. Mi inginocchio accasciandomi a terra – Te lo meriti, bastardo. Mi hai fatto fare la figura di m3rda davanti ai nostri amici – mi dice, ma la sorpresa è dietro di me.
– Ciao Giacomo – anche Francesco è venuto a Firenze con me. – Sei venuto a difenderlo? – gli risponde.
– Non ho bisogno di essere difeso – rispondo -, comunque sei uno stronzo!!!
– Non essere ridicolo – risponde Giacomo.
Francesco ci guarda, è di poche parole: – Giacomo, da quanto ci conosciamo?
– Da sempre, praticamente – dice sbuffando.
– Siamo cresciuti insieme. Non siete mai stati amici per la pelle, ma ultimamente le cose sembravano migliorate. Non so cosa sia successo, sia per il rafforzarsi della vostra amicizia, che mi ha reso molto molto felice, sia cosa l’abbia rovinata.
– Non sono fatti tuoi.
– Non sono fatti miei – Francesco mi guarda per farmi capire che non dirà nulla a Giacomo -, non penso si tratti di una cosa così grave. Ma, ve lo chiedo dal profondo del cuore, metteteci una pietra sopra.
E’ quasi commosso Francesco. E tira fuori una foto di noi tre, abbracciati a otto anni. Giacomo ci pensa, capisce le parole di Francesco che sembrano sincere, allunga la mano per fare pace. Io porgo la mano e lo abbraccio.
– Ho bisogno di prendere un po’ d’aria – dice Giacomo, uscendo di casa.
Lo seguo, fino in strada.
– Mi dispiace un sacco per come si è evoluta la situazione. Però aiutami a capire chi è il guardone, anche se, per fortuna, non si è più fatto vivo.
– Ok. Però per un po’ non giochiamo più. Sto pensando anche se tornare a casa per qualche settimana. Ora ho solo gli esami, posso venire in Toscana solo le giornate delle prove.
Lo abbraccio – a me è piaciuto molto giocare con te, ma ancora di più il rapporto che si era creato, almeno subito. Perdonami per non avertelo detto. Ho avuto paura, giuro. -, mi metto quasi a piangere.
Lui sdramattizza – smettila fr0cio, se no pensano davvero che siamo due morosi qua in strada –
Rido e salgo di sopra tranquillo.
– E’ finita. – guardo Francesco, abbracciandolo – grazie infinite. Mi ha capito, mi ha perdonato. E’ tutto merito tuo.
– Mi fa’ piacere.
– Non faremo più i giochi padrone-schiavo per un po’. Ma non mi interessa, quello che conta è aver fatto pace.
Il sorriso solare di Francesco si trasforma in un ghigno – no, tu continuerai a giocare – si allontana da me e si leva le scarpe e le calze, si siede sulla poltrona mostrando i suoi piedi nudi.
Sta usando il cellulare, poi mi arriva un messaggio su Whatsapp, da parte sua.
Non capisco.
– Guarda il video.
E’ lungo sei minuti e mezzo. Ma dopo dieci secondi lo fermo.
– Sai chi ha fatto il filmino? – gli dico stupito.
– Io ho fatto il filmino. – dice ridendo.
– Eri tu?
– Mi hai raccontato tutto, che sei un fr0cio. Che ti piacciono i bei ragazzi, che in passato sono stato il tuo sogno erotico. Che lo è diventato Giacomo. Gli ho detto io di venire a Firenze un giorno prima, immaginavo ti avrebbe colto in fallo. Immaginavo, la tua indole da troietta vogliosa e il suo carattere calmo, ma dominante. Sareste diventati padrone e schiavo. Ne ero quasi certo quando siete tornati a casa affiatati come mai. Quando vi ho visto nella casa di campagna ho avuto la certezza.
– Ma perché non ce lo hai detto?
– Subito mi vergognavo a dirvelo, poi sai com’è. Quella sera. Tu hai visto una figura. Sapevo che la cosa avrebbe portato a un incrinarsi dei rapporti tra voi due. Mi dispiace, ma la cosa giocava a mio vantaggio.
– In che senso Francesco?
– Non capisci fin0cchio? Sei davvero così stupido? Pensavo di avere amici intelligenti. Tutta questa storia dello schiavetto mi ha ingelosito. Ti ho spinto tra i piedi di Giacomo, ma ora ti voglio ai miei!!! Quindi…. Rifiuta il mio volere e quel video farà il giro di tutti i gruppi di whatsapp in cui siamo entrambi presenti, calcetto, amici. Diventerai lo zimbello del paese. Giacomo non deve sapere nulla, ma è logico che tra voi è finita. Io sono il tuo unico padrone. Anzi, meglio, il tuo unico dio.
– Ma.. ma sei impazzito?
Mi tira un ceffone forte
– Non osare mai più parlarmi così, capito, fr0cio? Inginocchiati.
– No
E lui tira fuori il cellulare
– Inginocchiati o questo video lo vedranno tutti
Mi inginocchio. Lui ride.
– Baciami i piedi.
Mi abbasso e inizio a baciare i suoi piedi, esausti dal viaggio, ma non così puzzolenti. Francesco gioca a calcio sin da bambino, ma ha sempre avuto un profondo senso del pulito. Il primo odore leggermente forte lo porta a fare la doccia.
– Inginocchiati.
Mi inginocchio. Abbassa pantaloni e slip, vedo il suo bel c4zz0, grande anche se moscio, con pochissimi peli accennati. Me lo mette in bocca e comincia a pisciare. Io ricevo il suo piscio, il sapore è forte, da un po’ che non lo assaggiavo del piscio. Sto piangendo, ma non per il succo del suo c4zz0, ma perché mi sento ferito nell’animo. La persona a cui sono più legata in assoluto mi ha appena trasformato nel suo animale da gioco. Una bestia a cui puo’ far subire di tutto.
Comincia a ridere – C4zz0 piangi? Dovresti sorridere!!! Sai quante fighe mi sbavano dietro e io nemmeno le considero!! Tu sei stato fortunato a incontrare me!! E ricordatelo ora e sempre – Leva il c4zz0, lo struscia sulla mia guancia per pulirlo, poi mi sputa in faccia.
– Ora, tu appartieni a me!!!!

Più avanti ci sarà una Season 2!!!

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