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Poesia EroticaRacconti Gay

TURGIDO DIVENTA

By 10 Agosto 2021No Comments

Turgido diventa, si fa gonfio e s’innervano, come ricamo, i vasi azzurrini sul corpo teso.
Non so perché, ma strano mi sento, mentre mi sdraio al tuo fianco con lui
ch’è pronto a tutte le battaglie. Io meno; più timoroso attendo che il via
mi dia. Le tue membra ammiro: il delicato pallido segno delle tue lingerie
che leggera confina il tenero attrezzo dal capo reclino, come campanula
battuta dal vento impetuoso. Investe anche il mio membro, quel vento di passione; e, subito, rigido diventa, aizzando i sensi e la mia determinazione.
Qui davanti a me danzano le trasformate in femminee forme, il dimenare le anche, come se fossero campane a festa, il tuo piccolo seno da maschietta ribelle. Io palpo con infinito gusto, mentre il bimbo fra le tue gambe rialza il capo e alla mia mano pronta lascia che la presa lo stringa.
Com’è pieno il tuo corpo e il piccolo randello. L’accarezzo e misuro, palmo a palmo, la nobile fattura. Fra le mie braccia ti abbandoni ed io non so se stringerti, baciarti o lasciare che il fato ci porti alla ventura.
Tu, languida, gli occhi a me volgi, m’implori ed io non so se sfiorare le tue calde labbra tremanti con le mie o, rude, imboccarti l’uccello così, a nudo e crudo.
Sei tu che ardisci, mentre il mio imbarazzo cresce, e subito l’assumi nell’infuocato forno che divora il grosso volatile di carne e sangue.
Me lo strapazzi, me lo gonfi, me lo spupazzi, lo ingoi, menandomi al limite dell’orgasmo, ben attenta a non superare il bordo del non ritorno.
Esperta sei, d’altronde come me tu senti, in fondo, il tuo essere maschio e sai cosa avviene quando il dardo scocca e il dado è tratto.
Io, come un verme a cui la coda è mozza, mi contorco in estasi rapito
della delizia estrema, ma ingordo di sentirne di più, di provare l’impossibile io tento.

Nina Dorotea

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